Non so se avete notato anche voi, ma da un po’ di tempo a questa parte assistiamo a una vera e propria esplosione di tutto quanto è green: dal cibo bio all’arredo ecofriendly, passando per il turismo e i viaggi ecosostenibili.

Anche la parte beauty non è da meno: rossetti, fard, bagnoschiuma, prodotti per lo skincare e il makeup, i detergenti per il corpo e i capelli non sono esenti da questa nuova (possiamo dirlo?) moda: anche in questi casi si parla molto di eco-bio cosmesi, di brand che vantano il claim “ecologico”, “biologico” e “naturale”.

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Eccomi con una bella maschera ai mirtilli 😉

Ma è proprio qui il punto: è solo un trend, una pura mania, oppure no? Soprattutto quanto c’è di vero? Stiamo seguendo solo miti poco scientifici dati da allarmismi ancora meno sensati? O è davvero una buona abitudine, quella di scegliere sempre l’opzione “naturale”? Ho fatto delle ricerche e sono pronta a rivelarvi tutto quello che c’è da sapere! Se volete scoprirlo… leggete il post!

COME SCEGLIERE UN PRODOTTO GREEN SENZA SBAGLIARE?

Sembra che l’attenzione per l’universo green sia reale e sincera: tutti vogliamo tutelare noi e ciò che ci circonda. Anche voi vi sarete domandate che cosa contiene la vostra crema per il viso preferita. Probabilmente state attente a leggere gli ingredienti dei cosmetici acquistati per evitare reazioni allergiche o spiacevoli effetti inaspettati della pelle, così come per non danneggiare l’ambiente.

 

inci-bio-vegan-siliconi-petrolati-10-clio-naturaUna giornata in mezzo alla natura!

Tuttavia, ho notato anche da alcune vostre domande (anzi grazie per avermi posto la questione!) che c’è una gran confusione. Inci, Parabeni, Petrolati, Sls e Sles, Siliconi… cosa diavolo sono?! No, non sono parolacce: in effetti si calcola che le sostanze conosciute e impiegate nella produzione dei cosmetici sono oltre 6000… Aiuto! Un numero davvero considerevole, non è vero? Ma non voglio spaventarvi! Il fatto è che spesso circolano bufale cosmetiche (come quella del grasso umano nei cosmetici) e vere proprie leggende urbane inutilmente allarmistiche che accrescono la non poca confusione esistente.



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Ho letto anche che non è detto che gli ingredienti di derivazione naturale siano senz’altro ‘safe’ per la nostra pelle. Per esempio, gli oli essenziali che spesso sono utilizzati nelle preparazioni naturali “fai da te” sono costituiti da molecole molto piccole e penetranti, perciò occorre fare attenzione: utilizzarne in quantità eccessiva o in purezza potrebbe irritarvi. È sempre bene, quindi, seguire con cura le istruzioni e affidarsi a siti sicuri.

inci-bio-vegan-siliconi-petrolati-17-olio-jojobaOlio di Jojoba

Ebbene è per questo, e da quanto mi avete raccontato, che ho deciso di scrivere questo post. Tranquille non voglio annoiarvi con approfondimenti scientifici che sarebbero per giunta incomprensibili ai non espertissimi, semplicemente vorrei fare un po’ di chiarezza per evitare spauracchi inutili e aiutarvi a capirci qualcosa!

Bene, ma partiamo dall’inizio! Cercherò di spiegarmi in maniera semplice e chiara a dispetto dell’argomento. Spero tanto di esservi utile…!!

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Nonostante io il bio preferisca mangiarlo (eheheh!) per l’occasione ho studiato la lezione! 😉

Innanzitutto vorrei dirvi che tutti i prodotti cosmetici (sia naturali che non, badate bene) devono essere conformi alle severe normative europee.

QUALI SONO LE INFORMAZIONI DA CONTROLLARE QUANDO SI ACQUISTA UN PRODOTTO COSMETICO?

Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche, ribadisce che per l’industria cosmetica “la sicurezza dei prodotti e la conseguente tutela della salute dei consumatori rappresentano una priorità assoluta. Le severe leggi europee sui cosmetici prevedono l’esecuzione, su ciascun prodotto, di una apposita valutazione della sua sicurezza ad opera di una persona qualificata ed esperta, prima dell’immissione sul mercato”. L’associazione ha pure creato il sito ABC cosmetici a cui rimanda per avere maggiori informazioni. Vi consiglio di dargli un’occhiata se avete dubbi o domande!

Un po’ più tranquille? La normativa sui cosmetici prevede tre informazioni obbligatorie a cui noi tutte dobbiamo prestare attenzione quando siamo in fase acquisti:

  1. l’elenco degli ingredienti nell’etichetta
  2. la data di durata minima (in termini tecnici si chiama PaO, Period after Opening)
  3. le avvertenze previste dalla legge.

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Simbolo di rinvio al foglio di istruzioni aggiuntivo

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Simbolo PaO, periodo post apertura (con numero e lettera “M” che indicano i mesi entro cui il prodotto aperto può essere usato in tutta sicurezza)

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Elenco ingredienti, INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients)

COS’È L’INCI? COME SI LEGGE?

Arriviamo così al famigerato INCI, l’International Nomenclature of Cosmetic Ingredients. Si tratta di un codice internazionale che indica i diversi ingredienti di un prodotto, fondamentale al momento degli acquisti.

Ma attenzione, è bene precisare che serve non tanto per valutare la qualità del prodotto – per una simile analisi occorrono gli esperti cosmetologi! – ma per aiutarci a riconoscere solo e soltanto, nella lista degli ingredienti, la presenza di eventuali sostanze a cui magari abbiamo una particolare sensibilità. Infatti, non si deve pensare che solo perché un ingrediente è consentito dalla legge sia allora anche innocuo: dipende, però, dalla pelle di ognuna, perché ci possono essere componenti autorizzati per legge ma che potrebbero essere fonte di allergie e intolleranze. Ebbene sì, anche tra gli ingredienti più naturali. Ciononostante, o ribadisco, la lettura dell’INCI non è abbastanza per capire come funziona un prodotto.

Tuttavia, l’elenco degli ingredienti, potrebbe essere interessante e utile se sapete di avere una pelle sensibile e delicata, ma soprattutto se si ha a che fare coi bambini piccoli, con in quali è meglio evitare ingredienti aggressivi per la loro pelle delicata. Ma, attenzione! Aggressivo non è sinonimo di chimico! È sempre bene lasciar stare il “fai da te” e chiedere al pediatra o al farmacista cosa sia meglio usare.

inci-bio-vegan-siliconi-petrolati-14-gwyneth-paltrowGwyneth Paltrow con la primogenita Apple al Live 8 del 2005 (Getty Images)

Cerchiamo di capire, comunque, come si legge questo famigerato INCI! Il primo degli ingredienti che compare nella lista del singolo prodotto è anche quello presente in quantità maggiore, e via via sono indicati gli altri ingredienti con concentrazioni inferiori.

Un problema non da poco nella lettura dell’INCI è che i nomi degli ingredienti sono spesso indecifrabili:

  • i nomi in latino sono i nomi originali botanici, indicano gli ingredienti di origine vegetale
  • i nomi in inglese (la maggioranza) indicano le sostanze che hanno subito una trasformazione chimica
  • i coloranti sono scritti con la sigla CI (Colour Index) seguita dal numero identificativo.

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Per districarci in tutto ciò, ci viene in aiuto il Biodizionario, un sito famosissimo realizzato dal chimico industriale Fabrizio Zago dove basta cercare l’INCI che ci interessa per scoprire se il cosmetico che lo contiene è ecosostenibile con l’ambiente, con gli animali e naturalmente con il nostro corpo :-D.

La classificazione è fatta con semafori:

  • 2 pallini verdi: promosso
  • un pallino verde: accettabile
  • un pallino giallo: utilizzabile con cautela (soprattutto se il componente è alla fine della lista, cioè presente con una percentuale minore)
  • un pallino rosso: sconsigliato (a meno che sia l’unico componente in rosso o alla fine della lista)
  • 2 pallini rossi: inaccettabile, da evitare assolutamente.

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Lettera “P” nel Biodizionario per lettura INCI

Mi sento di dirvi… attenzione e buon senso, sempre!!! Se un prodotto contiene un ingrediente col pallino rosso all’inizio della lista è certamente molto più grave che non se si trova alla fine! E, comunque, i criteri usati per indicare se un prodotto è “promosso” o “da evitare” sono appunto criteri che seguono una filosofia green, ecosostenibile e naturale… non la loro efficacia (es. effettivamente cura l’acne).

Lo stesso Zago, comunque, ammette che tutto sia relativo. Per es. il Bitrex (Denatonium Benzoate) che è una “brutta” molecola sintetica ha però una funzione d’uso rilevante perché impedisce l’ingestione dei prodotti da parte dei bambini e di non vedenti, perciò, a suo parere, è una sostanza da consigliare.
Infine, vi ricordo che a oggi non esiste un’unica definizione per i cosmetici green (che sono accomunati agli altri cosmetici), quindi non c’è neanche una normativa specifica a cui fare riferimento, anche se si sta tentando di definire un unico criterio standard per classificare i cosmetici bio e naturali valido in tutto il mondo

Ragazze, siamo solo all’inizio. Nella prossima pagina vi racconto tutto quello che ho studiato sugli ingredienti più “temuti”: petrolati e parabeni sono davvero il male? E il famigerato silicone è davvero un ingrediente da evitare come la peste? Scopritelo passando a pagina 2!!

279 COMMENTI

  1. Molto interessante il post clio! Secondo me ognuno in base a questo può agire come crede! Io cerco di restare bio il più possibile senza entrare in psicosi, resto sul bio per quanto riguarda mascara e prodotti capelli e spesso e volentieri viso perché traggo sempre solo giovamenti! Per il resto onestamente dipende! E cerco di restare bio anche nella vita tipo mangiando pressoché bene, non sono vegana comunque per mia scelta ma ognuno può fare cosa crede! E evito gli sprechi di luce acqua e gas!
    Insomma bisogna secondo me trovare un equilibrio a tutto nella vita!

  2. Il bio oggi è diventato una moda solo perché la quantità di persone che vi si è rivolta – seriamente e non per moda – dalla cosmesi all’alimentazione, è tale che da una fascia di nicchia è diventata qualcosa in più e le case produttrici di sono dovute adeguare (fiutando l’affare). Questo naturalmente porta con se una fetta di mercato ignorante in materia che segue solo il trend.
    Per quel che mi riguarda io seguo io bio da tempo immemore, quando si trovava solo il burro di karitè e l’olio di mandorle dei provenzali in giro. Sono partita dal cercare il cruelty free e poi tutto è venuto di conseguenza.
    Questo ci dà la misura di quanto possiamo essere rilevanti come consumatori, e quando mi dicono i siliconi non fanno male mi chiedo: ed allora perché le case cosmetiche ormai li stanno togliendo un po’ dappertutto ? Ne potevano fare a meno allora facendoci pagare anche un po di meno il prodotto no? A loro costano pochissimo, per poi guadagnarci il quintuplo.

  3. Ciao Clio complimenti per i post! Purtroppo tanti seguono il bio come se fosse una religione, e accecati da questo non riescono a non essere assolutisti…
    poi vorrei sottolineare altre questioni:
    – un ingrediente può venire valutato da diversi punti di vista: può essere sicuro ma magari se deriva dal petrolio non eticamente accettabile…
    – tutti gli ingredienti cosmetici in Europa per legge non possono venire testati su animali
    quando scrivi articoli di questo genere sarebbe carino mettere le fonti!

  4. Io per quanto riguarda creme, maschere, burrocacao e fondotinta uso solo prodotti bio e ho notato tantissimi cambiamenti rispetto a due anni fa.
    Prima mi uscivano brufoli in continuazione e i prodotti che usavo per il sebo rendevano la mia pelle ancora più unta.
    Invece mascara, matita, blush e correttore li compro senza guardare l’inci, perché comunque non mi creano problemi e secondo me quelli bio non rendono abbastanza

  5. bè, bisogna anche fare una distinzione, un conto è seguire l’ecobio solo per i risultati estetici, e lì dipende da caso a caso, un conto è seguirlo per ragioni morali e ambientali… io sinceramente non sono fissata, se mi trovo bene con un prodotto con un inci non perfetto continuo ad usarlo, e viceversa lo stesso per i prodotti ecobio… ci vuole elasticità e buon senso, come in tutte le cose!

  6. Ottimo post!! Davvero uno dei migliori e utili degli ultimi tempi!
    Io non presto tantissima attenzione alla composizione dei vari prodotti (a partr i prodotti per i capelli), ma ogni tanto mi chiedo se sia meglio “convertirsi” al bio. Ovviamente solo per la skincare perchè non butterei mai tutti i miei trucchi, ne rinuncerei mai a comprarne altri!
    Adesso so quasi per certo che bio non è sinonimo di meglio, e che anche se uso una normalissima crema nivea non mi sto spalmando letteralmente petrolio sulla faccia! O, almeno, non in quantitá che possano far male!

  7. Bel post, complimenti! Io non sono fissata, se mi trovo bene lo ricompro, altrimenti no. Mi è piaciuta questa spiegazione perché si basa sul concetto di “usare la testa senza farsi troppe paranoie”. L’unica a cosa a cui sto attenta è il Cruelty Free: pensare alla vivisezione, a come maltrattano i poveri animaletti, mi fa stare malissimo.
    Ah, quando sono andata ad aprile dal seno logo per la visita, gli chiesi se questi sali di alluminio dei deodoranti fossero proprio così cancerogeni e lui negò dicendo che sul tumore al seno importa principalmente un fattore: la genetica.

  8. Da persona che già da qualche anno usa prodotti ecobio, sono la prima a dire che, come in TUTTE le cose, ci vuole un po’ di buon senso. Io personalmente ho fatto questa scelta per motivi ecologici e di sostenibilità ambientale, e cerco per quanto possibile di seguire questa filosofia in tutti gli aspetti della mia vita, non solo il make-up!

    Su di me personalmente questi prodotti hanno avuto solo benefici, ma mi rendo conto che non per tutte può essere così. “In medio stat virtus”, la virtù sta nel mezzo, come sempre 🙂

  9. Io ho iniziato prima a sperimentare coi capelli, e vedendo dei risultati incredibili sono passata alla pelle, e anche con quest’ultima è accaduta la stessa cosa. In più sto molto meglio con me stessa perché essendo una che all’ambiente ci guarda (non in modo maniacale ma nel limite delle mie possibilità), sono contenta di fare la mia parte. Però devo ammettere che se non avessi visto risultati non so se avrei esitato a tornare indietro, però non è stato così. Vi dico solo che adesso mi lavo i capelli il lunedì e il venerdì, e tutti i giorni sembrano puliti come appena avessi fatto lo shampoo, per non parlare della morbidezza e la brillantezza incredibile che hanno acquistato. Io non posso non credere che i siliconi siano fuffa dopo aver visto questi risultati su di me!

  10. Grazie Clio, gran bel post! finalmente un parere “non di parte”, nè da una, nè dall’altra!
    Io la mia idea me la sono fatta da tempo, ci ho sbattuto la testa ma ho capito che il bio non fa per me, tranne in alcuni casi. Siccome non sarò io quella che salva il pianeta, e prima di tutto ci tengo a non andare in giro puzzolente e a chiazze, ho scelto di non scegliere (quasi mai) il bio. Amen.

  11. prova!
    io per prendere una posizione ho provato, ci ho sbattuto la testa, e ho capito che il bio non fa per me…..per tante ragioni tra cui c’è ANCHE quella economica.

  12. ahahahaahahaah mi hai stesa! “non andare in giro puzzolente e a chiazze” 😀 io ho una pelle molto delicata con varie dermatiti, quindi ho sempre scelto solo cose che mi facessero stare meglio, sicuramente non bio. non per scelta, ma perchè come gli impacchi di vaselina cortisone e ossido di zinco per le mie mani non c’è nulla! poi se trovo un prodotto che mi piace ed è bio non è che lo schifo! l’equilibrio sta nel mezzo secondo me…

  13. io ho provato con shampoo e balsamo bio da un po’ di tempo, però i capelli me li vedo più secchi di prima, sfibrati e senza piega (sarebbero ricci)… dici che è solo questione di tempo?

  14. si anch’io! prima di guardare se è bio o no, guardo se mi piace e piace alla mia pelle. A me piacciono tantissimo gli idrolati, che sono bio…..poi però se voglio salvarmi le mani devo metterci la Neutrogena, che è vaselina pura!

    La questione puzza….riguarda i deodoranti senza sali di alluminio…..io non puzzo nemmeno se mi lavo ogni 3 giorni…..ma quando metto un deodorante bio, mi vergogno di me stessa!

  15. Secondo me si… Però non sono un’esperta io ho solo riportato la mia esperienza 🙂 (e ho i capelli lisci), e ovviamente devi tenere in considerazione che non tutti i prodotti funzionano bene, proprio come capita con gli shampoo normali ci vuole un po’ di ricerca. Quello che potrebbe aiutarti assolutamente è fare impacchi pre shampoo con anche un solo olio vegetale, con capelli inumiditi e sulle lunghezze e punte per una mezzoretta, (olio di cocco, di mandorle, sono quelli che uso io di più, ne ha fatto un post anche la Clio) in modo da nutrirli per bene, e usare il gel d’aloe prima di asciugarli per levare il crespo (al supermercato trovi quello di equilibra, sugli 8 euro, che ti dura almeno 6 mesi se lo usi solo per i capelli). Sennò, sempre per lo styling, c’è la mousse di provost (ovviamente non bio ma con buon inci), che una mia amica che è riccia usa e con cui si trova bene. Spero che tu abbia gli stessi risultati miei prima o poi! Se avessi i capelli ricci saprei dirti molto di più ma purtroppo non è cosi 🙁

  16. Io uso prodotti bio per i capelli e ti posso dire che a volte buoni risultati possono arrivare anche dopo un anno. In ogni caso quello che li aiuta tanto sono gli impacchi pre-shampoo. Considera che i capelli senza tutti queste elementi chimici perdono lo strato che li avvolgeva, di conseguenza sono più delicati ma anche più leggeri e belli!

  17. Complimenti Clio, questo post è molto utile e chiarisce le idee a molte persone, soprattutto a coloro che sono convinte al 100% che i prodotti bio siano migliori dei normali. Se un prodotto si trova sugli scaffali dei supermercati e profumerie, infatti, vuol dire che ha già superato tutte le normative e quindi non è dannoso. La composizione ha importanza solo se una persona ha la pelle sensibile oppure ha qualche allergia. In caso contrario, è indifferente cosa contenga. Per esempio io uso un po di tutto, ultimamente ho comprato la crema della omia all’aloe vera e ogni volta che la stendo la mia pelle “brucia” per qualche minuto. Questa cosa non mi succede con nessun altro prodotto, perché ovviamente questa crema non contiene quelle sostanze chimiche che hanno lo scopo di renderla delicata. A questo punto mi domando se è meglio prendere una crema normale che non mi bruci il visto oppure una bio che mi irrita. Chi lo può dire qual è il male minore? Io penso che ognuna ha la propria pelle e le scelte di ognuno sono personali e soggettive. Non esiste una scelta che valga ugualmente per tutti.

  18. Bel post Clio, complimenti! Io credo che, come un po’ in tutte le cose, ci voglia un minimo di equilibrio e soprattutto dobbiamo scegliere prodotti adatti per noi. Per quanto riguarda me mi sono avvicinata a questo mondo da 3-4 anni sperimentando un po’ di tutto fuorché prodotti di make up. Per le creme viso ni…nel senso che alcune mi sono piaciute e altre un po’ meno, nessuna mi ha cambiato la pelle o il contorno occhi ma non ho neanche avuto grandi problemi. Ho trovato differenza sulle creme corpo, mi sembra infatti che evitando quelle siliconiche l’idratazione (soprattutto sulle gambe che ho secchissime) duri davvero per tutta la giornata! Ma la grande differenza, come già scritto più volte qua sul blog, l’ho vista sui capelli! Io li ho ricci e ho sempre usato prodotti da supermercato specifici convinta che fossero quelli a mantenermi la forma dei capelli, teoria supportata anche dal fatto che cambiando tipo di shampoo i ricci non erano più definiti! Inoltre ero convinta di avere i capelli grassi perché già dopo 1 giorno e 1/2 sulle radici erano lucidi e pesanti. Poi sono passata al bio o comunque a prodotti senza parabeni, siliconi ecc…e qui mi è cambiata la vita! Ora li lavo al massimo 2 volte a settimana e comunque non arrivo mai ad averli sporchi come prima e i ricci mi stanno super in forma nonostante non usi prodotti per capelli ricci! Perciò se il capello è più sano, tutte queste cose chimiche non faranno poi così bene no?!

  19. a me era successo con uno struccante della cien (lidl): aveva fatto clamore perchè era bio, sembrava la manna dal cielo,non potevi non averlo…..ed è stato uno dei pochi prodotti a darmi una reazione fortissima, a me in genere non da fastidio quasi niente!

  20. Io ho i capelli ricci e ho appena riportato la mie esperienza in un commento poco sopra! Devi aver pazienza, i mie per i primi mesi sembravano letteralmente paglia

  21. Ciao a tutte, io armata di buona volontà ho iniziato dai capelli ma l’esito è stato un disastro. Consumavo una quantità infinita di shampoo e dopo due giorni i capelli sembravano leccati da una mucca. Ho provato la marca weleda. Magari qualcuno ha qualcosa da consigliarmi ? Non vorrei gettare la spugna e riprovare anche se comunque resta il fatto che costano molto di più dei comuni shampoo.

  22. A CHIUNQUE consiglio vivamente i libri “Slow cosmetique” e “Bellezza etica, etica della bellezza”. Ci sono TANTISSIME cose che non sappiamo e che le industrie non vogliono farci sapere. questi libri sono dei tesori che ognuna di noi dovrebbe leggere! Io li ho divorati entrambi in una settimana. Interessantissimi. Sono come occhiali, che permettono di vedere le cose in modo totalmente consapevole. ad esempio: una donna che usa rossetti o burrocacao con dentro ingredienti petrolchimici nell’arco della sua vita avrà ingerito un po’ piu di 3 kg di petrolio.
    Un abbraccio grande

  23. Anch’io sono come te! Passando ai prodotti eco bio ho notato un netto miglioramento dello stato dei capelli…per tutti gli altri prodotti ( creme viso/corpo e mani..) invece nessuna sostanziale differenza!

  24. Una mia amica ha dovuto rinunciare al bio perchè dopo averlo usato per circa un anno ha iniziato a farle venire i brufoli!

  25. Mi è piaciuto che tu abbia affrontato questo argomento. Vorrei però dire la mia su alcune cose, precisando che uso molte cose bio e altre no.
    I parabeni possono anche non essere cancerogeni nelle quantità presenti in una crema, ma noi dobbiamo tener conto che usiamo tantissimi prodotti e che quindi bisogna fare la somma.
    2° Non si dice che i petrolati e tanto meno i siliconi siano cancerogeni, ma che occludono i pori e impediscono alla pelle di respirare.
    3° sls e sles non sono cancerogeni, ma aggressivi sulla pelle.
    4° quest’ultima è una mia opinione personale: molto spesso sono le varie industrie chimiche e farmaceutiche che per una mera questione economica ci dicono quello che fa bene o male e tante volte si è visto che non era proprio vero quanto affermavano.
    In ogni caso sono contenta che tu abbia dato inizio a questo dibattito sul blog.

  26. Ciao! seguo Clio da un sacco di tempo ma ho deciso solo adesso di iscrivermi (anche perché l’argomento mi interessa molto). Il mio incontro con l’ecobio è partito dai prodotti per capelli, i miei sono biondi di natura, super lisci ma (ahimè) molto fini. Seguendo le indicazioni della mia parrucchiera usavo uno shampoo (mai usato il balsamo perché me li appesantisce troppo) per capelli grassi che in realtà non faceva altro che rendermi i capelli uno schifo ed ero costretta a lavarli ogni giorno! Esasperata dalla situazione ho provato uno shampoo ecobio ed è stata una rivoluzione. Ora lavo i capelli ogni 3 giorni e sono molto più forti, sani e lucenti di prima. Tutta via non riesco a separarmi dal districante di Paul Mitchell che uso sulle punte prima di asciugarli per evitare che si formino troppi nodi. Anche come creme e maschere cerco di usare solo prodotti ecobio o oli puri, perché ho notato che la mia pelle sensibile li tollera molto meglio. Per il trucco invece non uso prodotti bio perché truccandomi molto poco non ne sento la necessità e quando faccio un trucco più elaborato mi sento più sicura sapendo che il mio fondotinta di Chanel pieno di silicone non scomparirà dopo 2 ore :D.
    PS Invece non ho ancora trovato un contorno occhi bio che mi soddisfi..avete qualche consiglio?? 😀

  27. Non sono un invasata del bio, però se posso (e ci sto riuscendo) uso prodotti “buoni” (almeno con un inci accettabile) e devo dire che va molto meglio. Ad esclusione del deodorante…..ecco con quello non c’è la faccio, perché dopo poco tempo l odore non è gradevole, considerando che io non puzzo mai.

  28. neanche io sono una fanatica del bio..mi riservo di provare prima di giudicare.
    in effetti sono passata al bio solo per la cura dei capelli e ho visto ottimi risultati sin da subito.
    per quanto riguarda il makeup invece, a parte qualche eccezione, non ho mai trovato prodotti che potrei definire performanti..
    infine, per citare Clio: io la roba sana preferisco mangiarla!

  29. Approfitto di questo post per porre una domanda che mi faccio ormai da tempo, e che deriva da un ragionamento logico.
    Spesso, quando si parla di un certo fondotinta o primer si avverte che è meglio usarlo solo in occasioni speciali perché ricco di siliconi che occludono e non lasciano “respirare” la pelle. Non si dice nulla invece sulle creme per il viso (da giorno o da notte, antirughe o idratanti che siano) che nella stragrande maggioranza dei casi, specialmente se di profumeria, sono ricche di siliconi. Eppure i cosmetici si tengono qualche ora e poi si struccano per bene, mentre le creme si devono fare assorbire e si lasciano lì. Non sarebbe più ovvio, se davvero i siliconi fanno male, evitare le creme che li contengono, e invece usare i cosmetici che poi andremo a togliere?

  30. Ciao Clio!! Post molto interessante..diciamo che io non sono fissata col Bio, ma alcuni prodotti preferisco sceglierli senza siliconi e robe varie, tra questi il fondotinta(ho sempre timore che quelli siliconici mi facciano riempire di brufoli), la crema e il detergente per il viso e i burro cacao. Non riesco invece ad usare prodotti per capelli Bio perché hanno un effetto orribile sulla mia chioma, così come non amo particolarmente altri prodotti makeup (ombretti,matite e rossetti ) di origine totalmente naturale..ahimè sono convinta che non sapremo mai la verità sui veri effetti di questi ingredienti chimici,ci sono troppi interessi economici dietro.. 🙁 in ogni caso secondo me l’importante è equilibrare l’utilizzo di questi prodotti: è ovvio che usare un primer siliconico tutti i giorni non faccia bene alla pelle, ma se qualche volta ci si concede di utilizzarlo non penso faccia chissà quali danni..un bacione e buona domenica a tutte!!;-)

  31. Ciao Clio!! Post molto interessante..diciamo che io non sono fissata col Bio, ma alcuni prodotti preferisco sceglierli senza siliconi e robe varie, tra questi il fondotinta(ho sempre timore che quelli siliconici mi facciano riempire di brufoli), la crema e il detergente per il viso e i burro cacao. Non riesco invece ad usare prodotti per capelli Bio perché hanno un effetto orribile sulla mia chioma, così come non amo particolarmente altri prodotti makeup (ombretti,matite e rossetti ) di origine totalmente naturale..ahimè sono convinta che non sapremo mai la verità sui veri effetti di questi ingredienti chimici,ci sono troppi interessi economici dietro.. 🙁 in ogni caso secondo me l’importante è equilibrare l’utilizzo di questi prodotti: è ovvio che usare un primer siliconico tutti i giorni non faccia bene alla pelle, ma se qualche volta ci si concede di utilizzarlo non penso faccia chissà quali danni..un bacione e buona domenica a tutte!!;-)

  32. Idem come te!! Per tutti i prodotti che riguardano il viso ho notato davvero i cambiamenti..I capelli purtroppo proprio non ne vogliono sapere!!

  33. Ciao Clio… Io sono ‘passata’ al bio inizialmente per i capelli, avendo la cute grassa con gli shampoo da supermercato e farmacia si sporcavano subito! Dopo due anni posso dire che i miei capelli sono sicuramente sani e belli.. Ma si sporcano lo stesso ogni 2 giorni. Il fatto di fare impacchi, andare ogni 3 mesi a tagliarli mi ha aiutato ad averli sani, ma non ho vista la grande rivoluzione. Però sempre meglio dei soliti shampo che dopo 1 giorno devo lavarli! Anche per quanto riguarda la skin care uso prodotti bio.. Con la crema viso mi trovo benissimo.. Idem per il contorno occhi, maschera viso ecc.
    Per il make-up usava anche fondotinta bio ma ho notato che mi lucidavo subito e quindi ho optato per una soluzione diversa.
    Io credo che in generale si devono provare i diversi prodotti! Per la mia esperienza bio non ha significato pelle di seta e capelli da fata… Però molto meglio di prima, questo lo devo ammettere!
    Comunque ragazze se avete da consigliarmi dei buoni shampo bio sono felice 🙂
    Un bacione a tutte

  34. anche io ho fatto il detox dai siliconi… e ho avuto buoni risultati. posso chiederti che prodotti usi al momento?

  35. a me piacciono molto i prodotti phyto. non sono bio ma hanno un buon inci senza schifezze. il phytoneutre o il phytipanama potrebbero fare al caso tuo 😉

  36. il mio approccio è proprio questo. per la skincare solo cose senza siliconi (non per forza bio), per il makeup un pò di tutto, tanto poi lavo via e coccolo la pelle con buoni prodotti

  37. posso chiederti che shampoo usi? abbiamo lo stesso tipo di capelli e anche a me capita di doverli lavare ogni due giorni, ahimè!
    per quanto riguarda i contorno occhi a me piacciono molto quelli lavera. li trovi sul sito eccoverde

  38. prodotti phyto, non bio ma con buon inci senza siliconi. l’ importante è che non ci siano i siliconi sui capelli, li ammazza

  39. Post molto molto molto utile. Devo ammettere che non leggo l’INCI, mai. È una scelta come altre e ho molto rispetto per chi lo fa.
    Neanche dopo questo post comincerò a farlo, ma ho molta più chiarezza ora. E trovo buffo il fatto che i parabeni non sono niente altro che “conservanti”, sentire dire “parabeni” è quasi come – non so – una malattia.
    E per la vaselina dico solo che quando facevo lo snowboard con le temperature 18 gradi sotto zero, solo la vaselina faceva da “scudo” e proteggeva la mia pelle.

  40. Io gli impacchi li ho sempre fatti, quindi continuerò e spero di vedere dei risultati! Però non più di un anno

  41. Anche i miei sembrano paglia! Io sto usando quelli de i provenzali, perché sono stati i primi che ho trovato, magari proverò anche quelli che mi hai detto tu 🙂

  42. Grazie mille per le informazioni! Impacchi ne faccio già, quindi continuerò, e proverò assolutamente anche il gel d’aloe per l’anti crespo! Non ne avevo mai sentito parlare…

  43. Bellissimo post Clio, ponderato e ben scritto. Io uso bio e non bio a seconda di come mi trovo con i prodotti e degli ingredienti che ci sono.
    E mi permetto di fare due riflessioni a chi dice come fosse un mantra “da quando ho scelto il bio….la mia pelle é migliore…i miei capelli migliori…etc etc…” :
    1) da quali prodotti partivate prima? se le scelte precedenti erano prodotti low cost da supermercato é ben probabile in effetti che con prodotti di qualità e meglio studiati i risultati siano migliori. Ma gli stessi risultati si ottengono spesso anche con prodotti di alta qualità non bio.
    2) bio non vuol dire quasi nulla (ad eccezione, si spera, di una maggiore attenzione all’ambiente) : ci son prodotti bio di altissima qualità ed altri arraffazzonati solo per poterci mettere l’etichetta e vendere ai fanatici del bio. quindi utilizzare prodotti bio va benissimo, ma vanno scelti con criteri intelligenti che vadano al di là del label…e non sempre succede.

  44. Io alterno lo shampoo della Weleda per capelli secchi (quello con la confezione giallo/arancio per intenderci) con quello della Argital all’argilla per capelli biondi e delicati. Sono entrambi molto validi, li alterno perché quello della Argital contiene un po’ di alcool mentre quello di Weleda è più delicato.

  45. Adesso che si stanno diffondendo sempre di più le bioprofumerie, sto provando ad utilizzare prodotti bio e naturali, ma non sempre mi sono trovata bene. Mi piacciono le creme viso della Biofficina Toscana, i loro sieri viso ( adoro quello purificante: un vero ammazza brufoli! )
    UtilIezzo shampoo bio per la cute grassa e sono abbastanza soddisfatta, mentre non mi sono trovata bene con i prodotti da styling: ho preso Ricci Definiti sempre di Biofficina ma non mi definisce una cippa e mi ingrassa le chiome.. Non lo cestino solo perché l’ho pagato 9 euro.
    Mi spiace, perché tenendo conto che uso il fondo o la BBCream tutti i giorni, mi sarebbe piaciuto trovarne uno con buoni INCI, ma non mi trovo bene con fondotinta e BB bio: ho preso la BB SoBio versione normale e il fondotinta fluido Avril ma non mi trovo bene, mi dilatano i pori all’inverosimile

  46. Va bè, credo che la mia opinione la conosciate..
    Dove posso, se mi trovo bene uso il bio; dove non posso, non posso (tipo l’acne).
    Non mi faccio spaventare troppo da quello che gira in internet perché spesso si parla senza sapere..

  47. Ciao! Per quanto riguarda il cruelty free, in cosmetica è diventato cruelty free. Nel senso le molecole che si usano in cosmetica non possono essere testate sugli animali in UE e non possono essere venduti prodotti con molecole provenienti anche dall’esterno all’ UE e testati sugli animali.
    Certo la cosa non vale se alcune molecole sono comuni all’ambiente medico-farmaceutico e cosmetico perché dall’altro lato è consentito testare.
    Però è per dire che la scritta cruelty free é diventata autoreferenziale.
    Spero di esserti stata utile 😉

  48. Ciau!
    Capisco cosa vuoi dire e la tua riflessione è più che giusta!.. Io però credo che le cose siano diverse. Mi spiego: è verissimo come dici tu che i siliconi li trovo sia nel primer sia nella crema giorno ( o notte che sia) però le quantità utilizzate in uno e nell’altra sono diverse. Perché? Perché il primer viso ha un concentrato molto alto si siliconi e pochi altri ingredienti questo perché il suo obbiettivo è quello di far… “Magicamente” 🙂 sparire segni e pori della pelle e far durare il trucco molte molte ore.. Proprio perché il silicone è “riempitivo” per segni e/o pori. La crema giorno o notte ha si dei siliconi ma spesso in quantità minore e soprattutto insieme ad altri ingredienti, non ha caso le pubblicità delle creme le descrivono “idratanti,illuminanti,rimpolpanti, anti macchie,colorito spento… E chi più ne ha più ne metta!! 🙂 un primer è silicone punto. E serve solo per avere una o due performance ( pori e durata) io stessa utilizzo il primer su di me raramente (tipo se faccio un trucco per un evento particolare) ho provato per curiosità ad utilizzarlo per una settimana tutti i giorni tutto il giorno e mi sono riempita di brufoli punti neri e bollicine. Scusa se mi sono dilungata, spero di essere stata chiara! 😉 🙂

  49. Cosa significa che “il Bitrex (Denatonium Benzoate) che è una “brutta” molecola sintetica ha però una funzione d’uso rilevante perché impedisce l’ingestione dei prodotti da parte dei bambini e di non vedenti”?

  50. Io anche lì ho ricci ma i risultati sono buoni, soprattutto se applico olio sui capelli asciutti prima di lavarli. Di solito uso olio di cocco o di mandorle. L’altra cosa ottima che utilizzo è l’impacco ai semi di lino dei Provenzali, mi lascia i capelli setosi e districati. Ho qualche difficoltà con l’asciugatura nel periodo invernale, ancora qualche volta uso condizionanti con siliconi

  51. Io so che lo mettono in alcuni prodotti perché è la sostanza più amara che si conosca e quindi induce il rigetto immediato della sostanza.
    Tipo nell’alcol per fare le pulizie, per impedire che un bambino lo beva o l’alcolista se lo beva o lo faccia distillare.
    Questo è quello che so..poi cercherò meglio.

  52. Potranno essere sostanze non cancerogene però da quando per la detersione dei miei bimbi uso prodotti senza parabeni,siliconi, sls e sles la loro pelle delicata sta benissimo mentre prima erano affetti sempre da dermatiti da contatto o disidratazione. Quindi preferisco usarli su di loro e sui i miei capelli. Per i trucchi ancora non ci riesco , forse se avessi una pelle perfetta ma per ora accetto il rischio dell’utilizzo di prodotti poco sostenibili

  53. Ciao Clio, io non sono una che è fissata con queste cose, cerco di evitare i parabeni e i siliconi ma se il prodotto mi piace e non reagisco male allora lo utilizzo. Per i deodoranti, ne ho provato tanti senza sali di aluminio ma prima di fine giornata puzzavo! Quindi uso quelli classici, mi manca un sacco quello della Infasil da quando mi sono trasferita negli US.
    Di bio, uso il burrocacao, l’olio di cocco e l’olio di argan.

  54. io non so se sia stata colpa del bio, perchè ho iniziato ad usarlo proprio per sconfiggere i brufoli, che quindi avevo già. Però la situazione è peggiorata, mi sono venuti dei bubboni profondi e dolenti sulle guance. Adesso ho quasi risolto, con creme di farmacia che tutto sono tranne che bio…..ma onestamente, prima guardo alla presentabilità della mia faccia!

  55. Concordo perfettamente con te. Io ho sempre utilizzato fondotinta di grosse case cosmetiche, e per quanto non possano definirsi bio, limitandomi ad osservare regole di buon senso (come non usare un fondo liquido nei periodi di pelle grassa o in polvere in quelli di secchezza) non ho mai avuto problemi di brufoli o sfoghi.
    Diverso sarebbe se utilizzasse fondotinta eccessivamente low cost.

  56. e non pensi che ci sia una questione economica anche dietro il mondo bio, nel far credere che tutto ciò che non è bio, non è buono?

  57. Ho fatto un test: ho cercato sul biodizionario suggerito da Clio tutti gli ingredienti contenuti nello scrub che uso settimanalmente (5 righe scritte in piccolo nel retro). Il mix è molto vario: alcuni prodotti (soprattutto i primi) hanno 2 pallini verdi, dopodichè nell’elenco c’è tutto: alcuni con 1 pallino verde, pochi con pallino giallo, alcuni con un pallino rosso, e uno solo con 2 pallini rossi. Io penso che sia impossibile trovare un prodotto che abbia tutti pallini verdi e che le conseguenze che possono avvenire nel lungo termine dipendono dalla compartecipazione di moltissimi fattori.

  58. mah….forse li stanno togliendo perchè si sono rese conto che oggi ciò che tira è il bio, e che lo shampo “non bio” vende molto meno di prima. Così loro tolgono qualche componente, aggiungono qualche olio essenziale, ci aggiungono due paroline magiche e la fetta di mercato meno attenta e/o informata torna a comprare il loro shampo. Infatti poi, ogni tot, assistiamo a smentite clamorose, su prodotti fatti passare per bio che invece bio non sono.

  59. hai mai messo la bocca sulla boccetta del bagnoschiuma, anche per sbaglio? (= mentre sotto la doccia, tutta bagnata, cerchi di svitare il tappo coi denti perchè con le mani scivola tutto). Quel saporaccio è il bitrex!
    anche l’alcoool non ha odore, e nemmeno il gas…..sono odori di sintesi che vengono aggiunti a sostanze che sarebbe pericoloso ingerire o inalare

  60. idem, per il deodorante!
    puzzo solo con i prodotti senza alluminio!
    so che non è sano usare deodoranti che bloccano la traspirazione, e tutto il resto…..ma abbiamo anche una vita sociale, e per me non è accettabile puzzare.

  61. parli del contorno occhi? anche a me piace tanto, perchè è uno dei pochi che si assorbe subito e permette di truccarsi subito dopo.

  62. io nn uso prodotti bio se nn raramente ,mi accerto solo della provenienza dei prodotti ,per il resto nn leggo inci e nn mi interessano sono solo fisse e mode ,tanto viviamo tutti sotto lo stesso cielo respiriamo la stessa aria inquinata e beviamo le stesse acque con cui fanno poi prodotti bio …
    la cosa più assurda poi è che le persone “bio” usano la macchina x cui inquinano ,si comprano le Nike che bio nn sono o i jeans da Zara e H&m che usano coloranti nn bio e manodopera indiana o cinese …portano la borsa di pelle colorata nn bio però guai se la crema viso nn è bio …maddaaaiiii

  63. Volevo segnalare una cosa:
    sul vecchio cellulare avevo una app con la quale bastava scannerizzare il codice a barre del cosmetico,e la app diceva quanto quel prodotto era verde. Non l’ho più riscaricata perchè non la usavo quasi mai…..e mi sono sempre chiesta se fosse affidabile o meno. Ne sapete qualcosa? non ricordo il nome ma l’avatar era un alberello verde.

  64. beh non sempre! anni fa ho lavorato in un ambiente dove c’era gente che a momenti non aveva il cellulare, e andava in giro d’inverno coi sandali di pelle della palestina, perchè tutto il resto rovinava il pianeta! Inutile dire che quasi tutti puzzavano di stantito, si lavavano e lavavano i vestiti con le noci di sapone, e ovviamente mangiavano chili di spezie perchè tutto ciò che era europeo e commerciale non andava bene.Non ti dico che soddisfazione uscire da quell’ambiente e andare a farmi pausa pranzo al mcDonald’s con il Ciao che andava a miscela!

  65. Ce ne sono tante. Io usavo Bioutifull… Ero si interessata a capire se avesse ingredienti chimici o naturale. Ma non ho mai avuto paura di usare quelli totalemtnte chimici, mi ha sempre importato se fosse adatto al mio tipo di pelle. Questo articolo mi è stato non utile ma utilissimo! Davo una sola risposta alle amiche che mi facevano le “lezioni” sui prodotti bio: cioè che quando mi curavo l’ acne con i prodotti del dermatologo di certo non erano bio e non sono morta xD Poi la mia fissazione dei prodotti bio è che ci sono cose molto stentate(specie nei trucchi). Cioè si fermano solo ai classici prodotti come cipria, fondotinta, matita occhi o labbra, mascara e fard… per non parlare degli ombretti che c’è sempre pochissima scelta. Ma sono rari i primer bio, sono rare le tinte labbra che non posso vivere più senza. Per me importa struccarsi sempre, avere cura della propria pelle a prescindere dell’ inci.

  66. brava! era quella la app!
    Per il resto, condivido al 100%
    Ho curato anch’io l’acne con creme per nulla bio…..ma non ho mai avuto una pelle così bella!

  67. Clio a proposito di questo argomento, cosa ne pensi dei prodotti della Lush? Li hai mai utilizati? Come ti ci sei trovata? Ti seguo da tanto e non mi sembra di avertene quasi mai sentito parlare. 🙂

  68. io posso parlare di ciò che ho constatato sulla mia pelle: i miglioramenti che sono derivati da un cambio netto dei prodotti cosmetici che usavo non sono pochi.
    Sono sempre stata molto fissata con la cosmesi in generale. Compravo molti prodotti da profumeria o farmacia, anche molto costosi, ma quello che vedevo erano solo tasche vuote e nessun miglioramento sulla pelle (parlo soprattutto della pelle del viso). Ho una pelle abbastanza particolare, che si riempie di impurità e si creano (anzi creavano) delle microcisti bianche appena sotto la cute… rimuoverle era doloroso.
    Una volta decisi anche di farmele rimuove da un dermatologo con una specie di laser… era un micro peeling che risultò essere molto aggressivo sulla mia pelle. Le microcisti eliminate divennero macchie (prima giallognole, poi scure) erano orribili. Da quel momento decisi di cambiare routine e iniziai a cercare prodotti delicati e naturali che non occludessero. Il mio problema erano proprio i cosmetici che compravo, che OCCLUDEVANO QUALSIASI PORO…
    Comprai una crema di cui avevo sentito parlare molto bene (l’ho scoperta proprio grazie a questo blog), la crema è la Bee Yummy Skin Food. Avevo sentito che era particolarmente adatta a combattere le impurità e sopratutto le macchie.
    Beh cosa dire…. mi ha cambiato la vita… la pelle se la mangia, e non contenendo nessun ingrediente di origine chimica o siliconica, non occlude i pori e risulta delicatissima. La uso da tanto ormai che non riesco a farne a meno.
    Grazie a questa vicenda mi sono avvicinata al mondo del bio, ed ho iniziato a fare uso anche di shampoo, saponi, detergenti… tutti esclusivamente naturali.
    E sono contentissima di averlo fatto… di certo non torno indietro.
    E se il bio è di moda… meglio! La natura non dovremmo mai passare di moda 🙂

  69. non ho capito bene, devo essere sincera… secondo me, se hai voglia, Clio, potremmo approfondirlo prendendo ad esempio un prodotto, che so, una matita per occhi, scrivere tutti i componenti e quindi, spiegarci cosa significano, perché così in generale, qualcosa abbiamo capito ma dettagliatamente, è già diverso e forse ci renderebbe le idee più chiare. Che ne pensi?
    Ad esempio il dimeticone, (sicuramente non l’ho scritto bene!), lo si trova in molti prodotti nel make up: fard, ombretti…
    E sai che ho scoperto che certe creme effettivamente costano tanto, perché da un po’ di tempo è stato trovato un prodotto che viene elaborato grazie alle api, che stira la pelle, come un lifting quotidiano, data l’elaborazione e le quantità che si utilizzano costano purtroppo per noi, comuni mortali, cifre assolutamente impossibili
    Baci

  70. Concordo sul fatto che ci vuole buonsenso. Fino a pochi anni fa non si sapeva niente di questa cosa dei cosmetici bio e dubito che qualcuno abbia avuto grossi danni. Poi è giusto essere informati, anch’io preferisco avere un’idea di cosa contiene la crema che mi metto sul viso, ma i fanatismi mi sembrano inutili.

  71. Mia sorella che è all’ottavo mese di gravidanza, le ostetriche del corso pre-parto le hanno sconsigliato i prodotti per bambini della Johnson perchè pieni di petrolati, eppure una volta erano considerati i migliori!

  72. Ciao, ho usato alcuni prodotti della Lush e sicuramente sono sfiziosi, ma non credo che siano poi tanto bio (io però non sono fissata con il bio) né che diano dei risultati eccezionali. Secondo me, poi, sono troppo costosi.

  73. Ciao Clio grazie per il post ; ) Io ho scoperto il mondo Bio e quello degli ingredienti grazie a Carlitadolce e la mia pelle ringrazia. Non sono una fanatica ma se posso evito cm la peste la creme i fondotinta e gli shampo cn i siliconi.
    Ne uso non necessariamente Bio ma abje con inci accettabile che costano poco e si possono trovare facilmente al super.
    L’unica cosa che non mi torna e il fatto Ke hai scritto che i siliconi fanno penetrante meglio le creme: io non penso facendo l’effetto barista non fanno passare bene gli ingredienti delle creme anche se Bio lo dico x esperienza diretta. VOI CHE NE DITE?
    UN BACIONE

  74. Io all’inizio quando non ne sapevo pressoché nulla mi sono fatta aiutare da varie fonti tra cui…i cataloghi Lush! Può sembrare assurdo ma danno buone informazioni per l’uso che fanno nei prodotti dei loro ingredienti sintetici! Ad esempio lo SLS che è ampiamente usato nei loro shampoo poiché è proprio biodegradabile, però lo sconsigliano in molti perché potrebbe essere abbastanza aggressivo se usato in quantità troppo abbondanti! Mentre il famigerati parabeni, non sono altro che dei conservanti molto versatili, che però attraverso vari studi si è visto possano influenzare in qualche modo gli ormoni femminili e quindi essere potenzialmente cancerogeno, ma molti affermano essere sicuri (anzi che alcuni conservanti usati come suoi sostituiti essendo meno testati possano essere ancora meno sicuri!). Ovviamente queste informazioni sono relative, ma nella quotidianità preferisco evitare la maggior parte di queste cose, se posso.

  75. Se hai un’Esselunga vicino, potresti provare gli shampoo della loro linea “Il gabbiano”, l’inci non è male e costano circa 2 euro.

  76. Io penso che bisogna usare la testa e vedere gli effetti sulla propio pelle e non farsi imbecherare il cervello sa nessuna delle due parti ma agire con buon sensom

  77. Nemmeno io sono fissata con il BIO e so, leggendo appunto l’INCI, che questi prodotti non lo sono completamente! Tuttavia sono cruelty free. Comunque io apprezzo soprattutto le maschere e i detergenti che sulla mia pelle, oltre ad essere sfiziosi, stanno avendo anche effetti positivi ed evidenti! 🙂

  78. Scusa se mi intrometto io uso la crema Viviverde coop per il viso e una della = linea x il corpo stessa cosa x il burrocacao e per i capelli l’ultradolce della Garnier al co co.
    Spero di esserti stata utile

  79. Penso do si i capelli li vedi cm erano in realtà sotto il silicone. Consiglio per rendere meno traumatico il passaggio al Bio prima di usare shampo completamente Bio usano uno con inci accettabile che ha più tensioattivi es io sto usando l’ultradolce al cocco della Garnier e poi passa a quelli Bio o ti ritrovi un vipera in testa.
    Spero di esserti stata utile un bacione

  80. concordo… un conto è fare un bilancio fra benefici/qualità e prezzo e parità di questo dire preferisco prendere il bio… ma essere troppo fissati credo sia sbagliato, inoltre bisgna ricordare anche le quantità, esempio banale la belladonna è un veleno, ma usato in piccole quantità è anche un medicinale

  81. Ti dico, magari se prima usavi prodotti con siliconi pesanti che non lasciavano passare nessun tipo di nutrimento, una volta che vai a togliere gli strati di siliconi in più i capelli appariranno un po’ secchi e rovinati, ma appena cominceranno a riprendere vita vedrai che ne sarà valsa la pena! 🙂

  82. Non è proprio sempre così, mi sembra una critica un po’ troppo generalizzata. C’è chi li usa per moda e poi ci sono tante tante persone che li usano perché hanno visto dei benefici e/o perché ci tengono a non inquinare il pianeta, e magari sono le stesse che chiudono l’acqua mentre si lavano i denti, se possono vanno a piedi o prendono i mezzi, non sputano le gomme per terra e non gettano cartacce o simili fuori dai cestini, risparmiano sull’elettricità, preferiscono i prodotti a Km0, cercano di acquistare prodotti che inquinano il meno possibile ecc… Poi l’aria è inquinata e abbiamo sempre cellulari e wifi vicino, ma benché nessuno di noi possa risolvere definitivamente, ci sono tante persone che si sforzano di far qualcosa nel loro piccolo.
    Non siamo tutti così imbecilli da cambiare i principi in base alle mode, qualcuno di noi fa scelte consapevoli.

  83. Ciao a te! Io pero’ in diverse creme ho trovato silicone molto in alto nell’elenco degli ingredienti, tipo secondo o terzo posto un tipo di silicone, e poi altri ancora piu’ giu’, cosa che mi fa pensare che lapercentuale contenuta sia elevata. Onestamente non so se davvero i siliconi facciano male ma preferiscopreoccuparmi delle cteme che del make up

  84. Ciao a tutte…io penso che ci vuole la giusta misura in tutto.
    Vi faccio questo esempio… io abito in campagna e ho un orto. Per quanto voglio essere bio e naturale, qualcosa nel terreno lo devo mettere, piuttosto prodotti contro lumache e insetti vari altrimenti mangerei solamente aria. Stessa cosa nei cosmetici e prodotti per la pelle/capelli. Ci vuole un po’ di buon senso in tutto.

  85. beh certe regole però sono proprio di buon senso e senso civico, tipo chiudere l’acqua, non gettare cartacce per terra, spegnere la macchina se stai ferma per tanto tempo ecc. A me l’hanno insegnato da bambina, senza farmi tante menate sul benessere del pianeta. Lo si fa e basta, e ormai mi è entrato nel DNA.

  86. Credo che metterò un like a tutti i tuoi post, la penso così anche io!
    Alla fine i parabeni li stanno tagliando perché ne mettevano veramente tanti in alcuni prodotti e non servivano (o probabilmente hanno qualche altra proprietá di cui al momento non sono a conoscenza) e in secundis perché se invece di metilparaben ci mettono l’acido benzoico, ecco magicamente possono scrivere senza parabeni (perché ormai non ho più il derivato ma l’acido benzoico stesso. Dal punto di vista della funzione e della sicurezza sono identici!)

  87. anche i miei hanno l’orto….che è comunque in città, viene innaffiato con l’acqua comunale e respira l’aria di un ambiente dove a pochi mt ci sono strade. Il vero bio,lo si potrebbe fare forse solo su di una montagna lontana tanti km dalla civiltà……..forse!

  88. Io sto attenta all’inci più per questioni ambientali e soprattutto per quanto riguarda creme, fondotinta e shampoo. Col make-up invece sono meno precisa, ho molti prodotti minerali ma se trovo un ombretto o rossetto che mi piacciono particolarmente non riesco a resistere… :p

  89. Ammetto con franchezza che sto pensando do buttare via tutti i miei trucchi e passare al vegan. Ad agosto ho avuto problemi di allergia causati dai prodotti kiko. Yves Rocher, Bottega verde, Pupa mai dato problemi. Ci sono stata dietro fino ad ottobre. Ora è ritornata e la colpa è di una matita bottega verga che avevo usato fino ad agosto, quando ho dovuto smettere di truccarmi. Ho ripreso verso fine ottobre a triccarmi, ma solo nella rima interna e mai sulla palbebra superiore, se non in casi eccezioni, come cresime, comunioni e feste di questo tipo. La matita bottega verde mi ha fatto ammattire, gli occhi ad un certo punto mi bruciavano un sacco e sono di nuovo con la crema per l’allergia sugli occhi. Ho scoperto che c’è la neve cosmetics che è del tutto bio e, fra le altre cose, è pure italiana. Onestamente sono stanca dell’allergia e voglio davvero vedere se, passando al vegan, si riesce a truccarsi di nuovo senza problemi

  90. L’olio di mandorle l’ho provato, ma non mi è piaciuto per nulla, proverò con quello di cocco e con l’impacco 🙂

  91. attendevo con ansia 1 post del genere! grazie clio … ora riuscirò a districarmi meglio anche perchè queste sigle mi facevano impressione e non riuscivo a capirci niente 😛

  92. Questione un po’ spinosa e giustamente trattata in modo “neutro”.
    Anche io ne faccio un discorso prettamente personale e non ho interesse a dare addosso a chi non sceglie BIO o, al contrario, a chi ci assilla per la nostra insensibilità verso l’argomento.

    Io “sento” di dover fare qualcosa, per l’ambiente, gli animali, la mia salute e anche la mia bellezza.
    Ho iniziato col Cruelty Free ma anche questo è un discorso assai relativo. Compriamo da aziende che si dichiarano tali ma che magari fanno parte di gruppi più grandi che ancora non hanno rinunciato alla sperimentazione animale. Primo tra tutti il pluri-amato, anche da me, marchio Urban Decay che è stato certificato Cruelty free fino a che non è passato in mano a L’Oreal, marchio che, notoriamente, non ha ancora detto addio ai test sugli animali.
    E’ un po’ come comprare le uova di galline allevate a terre da marchi che le hanno di entrambi i generi, sia razzolanti che chiuse in gabbia. Lascia un po’ il tempo che trova, ci fa sentire con il cuore più leggero ma con un filo, comunque, di amarezza nell’animo.

    Ho scelto di consumare in modo “intelligente” o almeno ci provo, e questo non vuol dire che scelgo il BIO a prescindere ( per poi girare l’etichetta e trovare l’olio di palma tra i primi ingredienti ) ma cerco di favorire il mercato a km zero, il commercio locale, ove posso mi procuro le materie prime dai contadini ecc ma, è risaputo, la scelta è assai dispendiosa.
    Dovessi fare un’intera spesa nei negozi Bio come Naturasì, probabilmente finirei in bancarotta dopo pochi mesi perché le alternative, inutile a dirsi, sono più economiche, più abbordabili e spesso più facili da reperire ( se calcolo che importo i prodotti con cui tratto i miei capelli dall’inghilterra, a volte mi viene davvero voglia di abbandonare tutto e gettare la spugna )
    A volte non si vedono poi nemmeno chissà che risultati, tra ricette più insipide, creme che non sembra aiutino minimamente certe rughe a non insorgere ecc.

    Io ho bisogno di farlo per me stessa, giusto o esagerato che sia ma allo stesso non biasimo chi non ha nemmeno la possibilità di provarci né invidio chi ha più forza ( o mezzi ) di me. Ho provato anche ad essere vegetariana ( vegetariane, perdonatemi! ) e guardo davvero con profondo rispetto chi ci riesce ma io, lo confesso, odiavo le verdure, odiavo non avere alcuna alternativa decente ( ai tempi, o la cotoletta di cartone della valsoia o altro non c’era -_- ) odiavo tutto quello che mi trovavo nel piatto, più che essere orgogliosa e sollevata ero solo frustrata e infelice.

    Tanto di cappello a chi riesce ad introdurre nella propria vita e nella propria casa solo prodotti ad impatto zero. Poi mi guardo addosso, guardo le suole di gomma delle scarpe che mi isolano dalla pioggia, le ruote della macchina su cui salgo per andare a trovare i miei cari, la benzina che faccio, il biglietto dell’aereo che adoro avere in mano e mi rendo conto che ci sono cose a cui non riuscirei comunque a rinunciare.

    Mi sa che sono andata un po’ fuoritema. Mi perdoni maestra :P!

  93. Secondo me non bisogna demonizzare i prodotti non bio…io ad esempio soffro di acne e la primissima cosa che ho sempre chiesto al dermatologo era se per caso i prodotti con siliconi ecc ecc potessero essere una causa ….mi ha sempre detto che nel mio caso bio o non bio non c’entra nulla visto che è una questione ormonale….poi penso che vari da persona a persona..

  94. Io studio chimica e tecnologie farmaceutiche e ho appena seguito un seminario tenuto proprio dai responsabili di Cosmetica Italia; le informazioni che hai dato non sono tutte molto corrette però sono contentissima che hai affrontato questo argomento. Personalmente, non entro in merito, ma sono confusa a riguardo. Ho problemi di acne e ultimamente cercavo di stare attenta agli inci e di preferire cosmetici eco-bio, ho voluto prendere questa strada ma, purtroppo, peggiorando, sono stata costretta a rivolgermi ad una dermatologa che mi ha detto chiaramente di essere contraria al bio infatti oltre ad avermi prescritto creme specifiche mi ha dato un fondotinta della bionike che non è affatto Green. Mah! Non ci capisco più niente! Penso solo che bio o non bio l’importante è che un prodotto svolga effettivamente l’azione per la quale è stato brevettato e messo in commercio e ognuno si deve sentire libero di utilizzare i cosmetici che vuole! Come hanno detto quelli di Cosmetica Italia: “I cosmetici contribuiscono al nostro benessere, la bellezza è anche contaminazione quando spiazza e diverte. La bellezza è equilibrio, è libertà di essere”.

  95. Partendo dal presupposto che la paraffina è un derivato purificato e non è petrolio nel senso vero del termine, per arrivare a consumare 3 kg di petrolato devi essere una consumatrice compulsiva di labello della serie quasi quasi me lo mangio. Spero che chi scrive questi libri lo faccia su basi scientifiche e riconosciute ovvero dati alla mano, altrimenti servono solo a creare disinformazione e allarmismi inutili.

  96. Per quanto riguarda lo shampoo Provenzali, alcuni secondo me possono essere un po’ forti a seconda dello stato del capello. Quello di Marsiglia per tutta la famiglia (sempre dei provenzali) o quello all’olio di sapote (che e’ anche ottimo per rinforzare i capelli) sono molto piu’ delicati rispetto a quello al limone!

  97. Io da ormai 8 anni sto attenta agli Inci..in seguito a una bruttissima reazione che ho avuto sulla pelle e di cui non sappiamo ancora cosa sia stata a provocarla….il dottore mi aveva detto guarda gli ingredienti di ciò che usi e vedi magari c’è una sostanza che ti dà fastidio, indipendentemente se sia bio o no, magari tu non la tolleri. E prova a eliminare uno alla volta e vedi. Alla fine credo sia stata una crema che avevo appena comprato, forse perchè era estate e conteneva parecchi oli essenziali di agrumi che si dice siano fotosensibilizzanti…chi lo sa. Adesso sto attenta a non usare queste sostanze in estate, solo in inverno. Così da allora ho iniziato a leggere di tutto, a cercare di districarmi tra le varie notizie allarmanti e quelle serie, e soprattutto a capire un po’ di più gli Inci. Come dici tu se una sostanza bruttina è in fondo alla lista o c’è solo quella….me ne frego e la uso. Se cominciano a esserci 2 sostanze brutte e all’inizio, scarto. Ho iniziato a ricordarmi a memoria qualche sostanza, tipo ormai a forza di leggere riconosco i siliconi…ce ne sono tanti? scarto. Ce n’è un pochino? amen. é lo stesso ragionamento che faccio con il cibo…cerco di stare attenta e il giorno che mi pappo una brioche piena di olio di palma e zucchero me ne frego. Cerco di usare buon senso… il problema è una sostanza brutta di qua e una di là, se si accumulano? se siamo esposti a troppe sostanze nocive? Poi ad esempio sul bagnoschiuma che è una cosa che si risciacqua, sto meno attenta, mentre su una crema viso no. Ed effettivmente ci ho messo parecchio a trovare qualcosa di bio che mi andasse bene perchè la mia pelle sopporta poco, e i siliconi mi davano una sensazione piacevole. Ma alla fine ho trovato abbastanza in fretta prodotti che fanno per me e senza siliconi…ho imparato a capire ad esempio che su di me va benissimo un prodotto che contine e aloe, e magari non il burro di karitè o troppi oli. Un’altra cosa…l’olio di mandorle dolci è naturale, è green, certo, ma bisogna starci attenti perchè sembra che aumenti i puntini neri quindi chi ha problemi deve usarlo con cautela. Non tutto ciò che è naturale ti fa stare meglio…questo è sicuramente vero. Coi bambini sto attenta e ho scoperto inoltre che esistono tante marche, tanti prodotti validi e in generale non avevo idea prima che esistesse tanta scelta tra i prodotti green. Per un periodo ho provato anche a farmeli comprando su aroma zone…..bello, ma io non ho pazienza 😀 però mi faccio il tonico con il tè verde o la camomilla.. dura poco ma mi trovo bene, soprattutto in estate quando lo tengo in frigo 😉 comunque la mia strada verso la ‘conoscenza’ di questo mondo di cosmetici green è ancora in salita perciò sono contenta di sentirne parlare in modo obiettivo, ben vengano approfondimenti di questo genere sempre e ancora meglio se qualcuna studia chimica e sa dirci di più, sono felicissima di imparare !

  98. anche io preferisco se posso evitare, se ci sono alternative, mi dirigo verso quelle…perchè mi preoccupa che magari nella crema che uso vengo esposta a un rischio piccolo, ma poi vengo esposta anche in altre cose che non so…ad esempio le plastiche….ci sono tanti articoli su sostanze che vengono rilasciate dalla plastica e che possono influenzare gli ormoni….quindi essere totalmente al sicuro mi sembra impossibiile e irrealizzabile, ma ridurre l’esposizione a determinati rischi, anche se magari c’è solo il dubbio e non la certezza…se si può io evito ecco.

  99. ciao anche io non ho avuto grande fortuna con gli shampoo…sono anche costosi..ultimamente mi trovo bene con Lavera, alla rosa, ma non ho ancora risolto tutti i problemi, li lavo un giorno sì e uno no. Per la pelle invece non ho più avuto allergie, me la vedo molto meglio, mi trovo benissimo insomma con una skin care bio, la scelta è anche vasta. Come dici tu bisogna provare e trovare un prodotto che sia adatto a te e alle tue esigenze…io ho trovato più difficoltà coi capelli e con il deodorante (uso quello da super ancora). Coi capelli appunto sto bene con Lavera ma non credo di aver trovato anche il prodotto giusto.

  100. clio, c’è un’imprecisione in quello che hai detto riguardo alle normative. Non è esatto dire che le normative europee permettono l’utilizzo di ingredienti “solo se è può essere provato che la sostanza dalla quale è ottenuto non sia cancerogena”. È più corretto dire che consentono l’utilizzo di sostanze che NON SIANO GIÀ state certificate come cancerogene. Questo perché si può provare che un elemento faccia male, ma non si può certificare che non lo faccia. In particolare, nella cosmesi si utilizzano diversi prodotti che SEMBRA siano cancerogeni ma sui quali si stanno ancora facendo ricerche.
    La normativa europea e quella americana, inoltre, sono diverse, e questo dovrebbe interessare soprattutto chi compra prodotti in America: negli USA infatti è permesso l’utilizzo di prodotti che in Europa sono considerati dannosi e perciò proibiti.

  101. interessante! io ho provato invece il phytogloss per dare un po’ di ‘colore’ e lucentezza…l’ho trovato pratico veloce e non ho avuto reazioni brutte…però non ho nemmeno guardato l’inci!!

  102. ciao! io usavo una crema che ha silicone al terzo posto e la prendevo in farmacia e mi dava anche una bella sensazione…peccato aveva un buon profumino ! però ora ho trovato di meglio e senza silicone.

  103. anche io col deodorante non sono riuscita a passare al bio…ne avevo trovato uno , ottimo sotto ogni aspetto ma la durata era scarsa. non potevo affrontare una mezza giornata! figuriamoci col caldo.. e il costo era il doppio…

  104. sono d’accordo…bisogna fare la somma, un po’ di questa sostanza nella crema, un po’ nella crema corpo, un po’ da un’altra parte…l’effetto aumenta. è quella la mia preoccupazione, perciò se ho un dubbio su una sostanza se posso la evito. lo stesso ragionamento lo faccio sul cibo….cerco di non avere tutto con olio di palma o altre cose che accumulate possono farmi stare male…non parlo solo di sostanze nocive ma anche di sostanze che se ne assumi troppe ti possono far ammalare, diabete ad esempio..colesterolo… però la brioche del bar con l’olio di palma una volta ogni tanto me la concedo con serenità se in generale di norma ogni giorno nella mia dispensa ho dei cibi più sani.

  105. Ciao! Mi intrometto giusto perchè ho letto che hai i capelli ricci. Io ho i capelli mossi tendenti al boccolo ed uso al posto della schiuma il gel d’aloe e ti posso assicurare che è fantastico!

  106. Tralasciando il fatto che passare all’ecobio sia un aiuto verso il proprio ambiente,verso la natura che ci circonda la quale, pian piano, vediamo sempre venir meno, i prodotti naturali sono un grande aiuto nei confronti della nostra pelle.
    Personalmente,da quando utilizzo prodotti naturali, ho risolto molti problemi legati all’acne e soprattutto la mia pelle,visibilmente,sta molto meglio di prima!
    Quindi, leggende o meno, io valuto l’efficacia e i risultati e per questo motivo mi sento di consigliare a tutti i cosmetici naturali ma oltre ciò,visti i risultati su molte persone (tra cui io) che hanno deciso di passare all’ecobio vuol dire che effettivamente tutti questi ingredienti saranno davvero dannosi e soprattutto molto spesso purtroppo, marchi costosi e famosi propongono creme miracolose fatte solo con siliconi,peg,petrolati vari che in realtà non hanno nessun effetto positivo sul nostro derma ma che con le loro pubblicità riescono a persuadere e a farci credere che realmente possono far miracoli.
    Una buona informazione comunque rende tutto più semplice 🙂

  107. Mamma mia sai che anche a me le matite kiko mi danno problemi! e ho letto di parecchie persone che dicevano la stessa cosa! cmq ho visto che hanno ritirato dal mercato quella linea di matite che mi dava problemi, forse hanno avuto parecchie lamentele, cmq se posso consigliarti, stai attenta alle matite waterproof, mai nella rima interna, è la morte! ora vanno molto di moda, ma deve esserci scritto espressamente sulla matita che è adatta alla rima interna, se non c’è scritto non la usare

  108. Clio, io ho la dermatite alle mani. E questa è la mia esperienza.
    I parabeni me la scatenano e l’ho scoperto facendo le prove con prodotti che li avevano e altri no. Se mi devono far durare un prodotto il doppio del tempo, preferisco non comprarne 10 da usare in 2 anni, ma uno da usare in 3 mesi.
    Gli SLS e Sles, sono aggressivi. Quando finisco il mio bagnoschiuma e uso quello Johnson del mio ragazzo sotto la doccia, mi secca la pelle a morte.
    I petrolati, non fanno respirare la pelle e non la idratano e non sono nemmeno sebo simili. Se voglio un effetto filmante preferisco una cera, che non rilascia formaldeide.
    I siliconi, sono l’unica cosa che tollero nel make-up. Perché sono performanti in quel senso, ma sono esclusi nella skin care, perché la pelle deve respirare e non voglio un finto effetto lisciante.

    Circa gli ingredienti naturali.
    Si è vero, possono creare reazioni allergiche, ma sono molto personali (si può essere allergici alle fragole, ma questo non significa che siano tossiche) e soprattutto non c’è una dose di accumulo nelle cellule.
    Spesso ho sentito che i petrolati i peg, si accumulano nel corpo e ne è stata verificata la presenza in latte materno e nei linfonodi.

    Io credo che la natura ci abbia dato tutti gli strumenti per prenderci cura della nostra bellezza, e più un elemento è non lavorato, più sarà compatibile con il nostro organismo e al massimo ci può dare allergia, ma una volta scoperto ciò che non fa per noi, lo consideriamo.
    Io sono per scegliere prodotti senza queste “schifezze”.

  109. Brava, hai fatto bene a sottolineare che si parla di livello accettabile su una singola crema, e l’industria farmaceutica non fa la conta di quante creme usiamo ogni giorno. E anche perché ci sono molti soldi dietro, non mi fido del loro parametro di giudizio.

  110. Che ci sia molta speculazione anche sul bio lo credo. Specie sul cibo.

    Ma sinceramente, preferisco dover usare un prodotto alla volta perché non contiene i parabeni che gli allungano la scadenza che, guarda caso, favorisce anche un certo consumismo.

  111. Scusami Clio, ma quando si scrive un articolo di questo tipo è necessario riportare le fonti che sono state consultate e dalle quali abbiamo preso la notizia; ad esempio hai detto che “studi scientifici e oncologici” hanno escluso che i sali d’alluminio possano essere pericolosi: sarebbe necessario, e interessante, sapere chi abbia condotto questi studi ed avere un link per poter leggere in prima persona quanto riportato. Spero che tu non ti offenda perché certo non è mia intenzione offenderti, ti stimo molto e capisco la tua posizione in questo momento.

  112. Una è una professoressa universitaria di storia della cosmesi e l’altro è un aroma terapeuta. Buona lettura se li leggerai! baci!

  113. I siliconi spesso sono messi a “mimare” gli oli, specialmente i siliconi più leggeri (ne esistono di vari tipi), perché costano molto meno degli oli naturali e sono meno soggetti all’irrancidimento, vista la loro natura sintetica. Quindi per togliere un silicone si deve aggiungere un olio naturale, e il prezzo lievita. Poi speculazioni varie, da una parte e dall’altra, sono un altro paio di maniche. Certo è che spesso due prodotti con prezzi molto diversi hanno gli stessi identici ingredienti.

  114. Ciao, condivido in parte quello che hai detto, ma per quanto riguarda i test sugli animali questo è quanto riportato dalla LAV sul loro sito:
    – le aziende non potranno testare su animali gli ingredienti in tutto il territorio Comunitario, ma potranno farlo all’estero vendendo tali prodotti in Paesi extra-UE (ad es. la Cina)
    – alcune materie non vengono realizzate unicamente per l’ambito cosmetico ma possono sovrapporsi a quello chimico e quello farmaceutico

    Quindi la faccenda dei test rimane un po’ delicata…

  115. Non sarai tu a salvare il pianeta, ma ognuna di noi può dare il suo piccolo contributo, e se tutti facessero così la situazione sarebbe un pochino migliore. Tanto per andare fuori tema, ogni donna usa circa 11.000 assorbenti durante la sua vita, e in Italia gli assorbenti in un anno si sommano fino ad essere 900.000 tonnellate di spazzatura. Il modo per evitare tutto questo c’è, e il contributo di una sola persona incide moltissimo. Mettiamoci un po’ di attenzione nei confronti della raccolta differenziata, dei prodotti di bellezza che usiamo, dei detergenti per la casa che usiamo, dei mezzi di trasporto che usiamo… Sicuramente se tutti guardassero a queste piccole cose, che non sono assolutamente un sacrificio, il mondo sarebbe un po’ diverso.

  116. Eh infatti! Il senso era non é che sono quelli che determinano il prezzo alto, perché appunto non credo costino tanto. Sostituirli come dici tu, costa.. (si mi sono espressa male, intendevo dire che se anche sparissero e non venissero rimpiazzati (tra l’altro impossibile) il prezzo tale era e tale rimarebbe probabilmente).
    Poi siam d’accordo che il prezzo diverso dei prodotti non dipende molto dalla materia prima ma dalla marca 😉

  117. ma ho scritto forse da qualche parte che io non faccio attenzione a queste cose? solo perchè ho scritto che non uso prodotti bio?

  118. È proprio quello che ho detto, seguono la moda ma comunque io continuo a non comprarli perché bio e verde possono anche non significare nulla. E poi le marche realmente attente all’ambiente sono piccole e non multinazionali

  119. al posto della schiuma? e vengono belli ricci/boccolosi? perchè ho appena finito la schiuma e quindi credo mi fionderò a comprarlo 😀

  120. Ciao Clio, io seguo più che altro le tue recensioni, per scegliere i prodotti, quindi non molto l’inci (tipo uso il fondotinta Dior star, non so come sia l’inci, so solo che non mi fa reazioni allergiche).
    Per quanto riguarda gli ingredienti io mi sono trovata molto male con 2 prodotti nivea (crema viso, tantissimi anni fa, che mi ha riempita di brufoli già dopo la prima applicazione, e crema solare corpo 50+ per bambini, che ho utilizzato quest’estate una volta sola, dato che sono tornata a casa che mi faceva male tutto il corpo, nonostante non facesse per niente caldo e l’avessi riapplicata tante volte) e una crema viso kiko che sempre tanti anni fa mi aveva riempito di brufoli.
    Quindi dopo queste brutte esperienze, mi sono trovata bene con creme viso e protezioni solari dalla farmacia (avène).
    Come contorno occhi io mi trovo bene con quello della viviverdecoop.
    Per il resto come trucchi diciamo che mi vanno bene tutte le marche, non mi convince kiko, dato che un eye-liner mi arrossava gli occhi (fin da quando l’ho comprato) e anche i fondotinta pupa hanno la “reputazione” di far venire i brufoli (hanno la stessa reputazione quelli kiko).
    Anche un vecchio fondotinta Essence, che è fuori produzione, in mousse, mi faceva venire i brufoli.
    Per il burrocacao secondo me è meglio uno con un buon inci, tipo odio i labello perché per idratare bisogna metterselo mille volte al giorno!
    Anche come crema mani, secondo me sarebbe meglio una con un buon inci, perché io con moltissime creme mani (quasi tutte, quindi anche quelle in farmacia) mi viene una reazione allergica tipo dermatite, mi ero trovata bene solo con una crema mani che aveva realizzato la mia farmacia con ingredienti naturali (che però non realizza più 🙁 ), questa crema era di mia sorella ma glielo fregata appena ho scoperto che era l’unica a non farmi venire reazioni allergiche.

  121. Bastasse questo a farne una garanzia potremmo prendere per vero tutte le notizie che ci sono in circolazione. Non so se hai presente il dr Dukan tanto per rendere l’idea

  122. Ciao! guarda io non ho mai avuto problemi di acne, ma ho altre dermatiti sul viso, e anche a me avevano consigliato la bionike. è stata la cosa peggiore che mi sono mai messa in faccia, degli sfoghi pazzeschi! tu ti stai trovando bene?

  123. Sì. Parlo di quello.
    Oggi pomeriggio sono stata nella tua città. C era un sacco di gente e ho fatto pure una capatina da sephora. Quella nuova è decisamente più fornita.

  124. Io è da un pò di tempo che faccio attenzione al fatto che nei prodotti che uso non ci siano paraffina e dimethicone che sono le cose più schifose, per il resto mi attengono più al risultato che agli ingredienti di un prodotto

  125. e su questo ti do perfettamente ragione! io li ho trovati personalmente entrambi molto interessanti. credo sia importante ascoltare un parere e poi documentarsi ancora per vedere se sono affermazioni valide. grazie a dio viviamo nel 2015, l era dell informazione. so cosa sostiene dukan, ma ho anche avuto modo di vedere video di macelli e mattatoi, di leggere libri e vedere conferenze che sostengono scientificamente come la carne e i derivati animali siano dannosissimi per la nostra salute. e ho preso una decisione diversa, anzi OPPOSTA rispetto a quella che consiglia lui. quindi come dici è bene informarsi tanto e a fondo!
    bye bye

  126. Ciao Elenaelle, guarda per il momento mi sto trovando benissimo, la crema viso da giorno pizzica un po’ ma giusto i primi 30 secondi, il fondotinta è molto leggero e idratante, sembra quasi una BB cream ma con ottima durata, mi sta piacendo molto anche se la coprenza è medio-bassa. Ho visto dei miglioramenti già dopo due giorni, la mia pelle è molto più liscia, ma ovviamente ciò credo sia dovuto maggiormente alla crema notte che non è della bionike ma un vero farmaco.

  127. In effetti kiko è una marca che non mi convince! A me un eye-liner in penna faceva arrossare la palpebra!

  128. Andrò controcorrente, ma io non posso dire di aver apprezzato questo post. Hai fatto un breve vademecum però senza sbilanciarti troppo e sinceramente posso capire il perché. Da MUA ovviamente non puoi -scusami il termine- sputare nel piatto dove mangi. Però, io da consumatrice 50enne, che per la maggior parte della sua età adulta ha combattuto con problemi molto gravi di pelle e li ha risolti negli ultimi 5 anni solo passando al consumo “consapevole” devo dire che quello che ci spacciano le grandi case cosmetiche non è tutt’oro, anche se lo fanno pagare come tale. Ragazze, avete la fortuna di avere i mezzi per capire cosa vi spalmate in faccia. Non vi accontentate di bollare come “talebane del bio” chi si rifiuta di spendere fior di soldi in porcate che vi ostruiscono i pori se non peggio. Guardate la vostra pelle e poi guardate quella delle vostre nonne quando avevano la vostra età. Confrontate e traete le vostre conclusioni e soprattutto agite di conseguenza. Vi consiglio una visita sul forum di Lola e su Saicosatispalmi.

  129. e di fronte a chi ha provato il bio, e ha visto la pelle peggiorare, cosa diresti?
    io onestamente ci ho provato, pensavo che il bio fosse la soluzione a un po’ di impurità che avevo…ma le impurità sono diventate acne. Che ho risolto con prodotti per nulla bio. Come ho scritto altrove, è una questione puramente personale, al di là delle scelte etiche, ci sono pelli che tollerano il bio, e pelli che non lo tollerano. Non è questione di essere “telebane” o “menefreghiste” e non c’è una scelta giusta e una sbagliata in assoluto. Ognuna di noi avrà sempre il suo parere, in base ai risultati che ha avuto, e ogni parere è da rispettare.

  130. Direi che ovviamente hai scelto dei prodotti che non andavano bene per la tua pelle, niente di più e niente di meno

  131. Bio o no ognuno trarrà le proprie conclusioni, la verità è che la differenza sta nel DNA i più fortunati camperanno di rendita ovviamente senza abusarne, gli altri dovranno affannarsi alla ricerca dei prodotti più performanti provando e riprovando. Sulla questione ambientale il discorso è ben altro e comprende molte più cose ma forse non è questa la sede giusta.

  132. grazie! purtroppo da me la coop non c’è. anche io delle volte uso la linea ultra dolce… mi sa che quello al cocco non l’ ho mai provato 😉

  133. e ti è piaciuto? io sarei molto tentata però ho letto molte recensioni che lamentavano il fatto di non aver avuto chissà quale effetto… e visto che non costa pochissimo mi sono sempre un pò frenata dall’ acquistarlo

  134. Scusa, ma dissento sul fatto che gli stessi risultati si ottengono con creme non bio.
    Prima spendevo anche di più, specie in farmacia e non mi spiegavo perché avevo sfoghi (a causa dei parabeni), la pelle secca perché i petrolati non la idratano mica, visto che non sono sebo simili, e perché certi tensoattivi sono così forti che attaccano il film idrolipidico dell’epiderme. Mi bastava lavarmi la faccia per sentirmela tirare.

    Per me il discorso è molto semplice: se in natura vi sono tutti gli elementi per poterci curare della nostra bellezza (e non solo) perché devo usare dei prodotti di sintesi???
    Perché devo allungare la scadenza dei cosmetici grazie ai parabeni, se ci sono perplessità intorno a questo ingrediente?
    Clio dice che vi sono elementi naturali che possono creare reazioni allergiche. Ma è ovvio! C’è chi è intollerante al latte, alle fragole, ai crostacei, alle noccioline, ma questo non vuol dire che siano tossici e nocivi per la salute, solo che, se hai un’intollleranza, scegli altri estratti vegetali.
    Io non mi fiderei ad occhi chiusi dell’industria farmaceutica e cosmetica.
    Vorrei ricordare tutti i farmaci, che “conformi alla legge”, si sono rivelati dannosi, come l’AZT.

  135. Io mi sono avvicinata al mondo del Bio solamente negli ultimi due anni e posso solo raccontare com’è stata finora la mia esperienza: fantastica! Trovo che la mia pelle, nonostante l’avanzare dell’età (mi sto avvicinando ai 28 anni) invece di invecchiare sia ringiovanita (so che può sembrare un’assurdità), ha un aspetto molto più curato e molto più fresco ed uso molto meno il fondotinta rispetto ad un tempo perchè ne sento meno l’esigenza e mi sembra ce ne sia meno bisogno! I prodotti Bio sono stati per me una svolta e finché continuerò a trovarli così efficaci, continuerò ad utilizzarli con entusiasmo, sopratutto per quanto riguarda la skin care!
    Trovo invece che il discorso sia leggermente diverso per quanto riguarda i prodotti di Make Up… la mia opinione è che i prodotti bio dedicati al trucco siano parecchio meno performanti, nella maggior parte dei casi, non in tutti, rispetto ai prodotti classici di profumeria… e per questo motivo è raro che acquisti prodotti di make up nelle bio profumerie! Ciò nonostante credo che la cosa migliore da fare sia usare la testa e provare… io sono per usare prodotti i più naturali possibili tutte le volte che la loro efficacia lo consente!
    Nonsolobeautycare.com

  136. esatto, i siliconi mi appesantivano i capelli, erano più piatti e si sporcavano prima… invece, per quanto riguarda che so, il bagnoschiuma (per fare un esempio), per me uno vale l’altro! 😉

  137. è vero, è una questione di quantità, qualsiasi sostanza se presa in eccesso diventa veleno, anche l’acqua!

  138. ciao! posso chiederti che tipo di capelli hai e quale linea di shampoo e balsamo usi? vorrei provare anch’io i prodotti noah!

  139. Magari hai scelto prodotti che non andavano bene per una pelle impura. Gli oli usati in certe creme possono essere comedogeni (olio di mandorle, burro di Karitè) e magari sei peggiorata perché troppo grassi rispetto le tue esigenze.
    Io ho la pelle secca, ma evito l’olio di rosa moscheta perché mi fa venire i grani di miglio.
    Non per questo ho smesso di usare prodotti con Inci naturali.

  140. Brava. E infatti io sulla skin care, niente schifezze di sintesi. Sul trucco, per qualche ora, accetto i siliconi.

  141. Io penso che il punto sia : consapevolezza. Come accennato nella parte iniziale dell’articolo le varie diciture provocano confusione, in primis perché viviamo in una società che di queste ne fa un vario utilizzo ed inoltre perché non si sa mai se si sta facendo effettivamente qualcosa di buono. Trovo l’articolo davvero molto superficilare, proprio perché il tema in questione è vasto e complesso ma lo prenderei come semplice spunto per informarsi. Il risultato nel mio caso è stato un calo di acquisti di cosmetici, in quanto nel dubbio preferisco prima informarmi e poi acquistare. Questo per se stessi in particolare, anche perché comprare qualcosa con un buon inci, come suggerito, che non abbia compatibilità con il nostro corpo è controproducente solo per chi lo usa anche se bio-crueltyfree-etc. È questo il progetto iniziale di carlitadolce ad esempio, scienza e senso comune si sa non vanno d’accordo, ma a piccole dosi è possibile rendersi consapevoli dei propri acquisti. Ma se alla fin fine l’intento è diventare un make up artist a livello internazionale, poco importa alla durata di un rossetto della morale (nonostante le numerose figure che fanno eccezione sia chiaro). Ad ogni modo, nel dubbio, mi viene da pensare che questo articolo un po di parte lo sia.

  142. Mi sono segnata il nome di questa crema, mi hai decisamente incuriosita con la tua testimonianza, grazie per averla condivisa 😉

  143. Clio, non so come ringraziarti per questo post perchè l’argomento, lo ammetto, suscita in me non poche preoccupazioni. Sì, perchè la mia era diventata vera e propria paura ogni qualvolta doveva comprare un prodotto per il corpo o per il viso, make up compreso. Mille dubbi, mille domande, farà male, farà bene, è nocivo, è cancerogeno, e’ petrolio, è silicone, mi cadrà la faccia, mi ammalerò!? e tante altre paranoie assurde che ho cominciato a farmi e da cui purtroppo non sono riuscita ancora del tutto a liberarmi. Forse perchè in ogni cosa io sono sempre alla ricerca della verità assoluta e il timore che dietro possano esserci interessi economici che vadano a mascherare quella che è la realtà, è sempre forte. Dopo questo post mi sento un pò più sicura, sapere anche la tua opinione in merito e quella delle altre ragazze qui sul blog mi aiuta e mi fa sentire un pò meno sola in questa battaglia proversus bio. Sono io che sono anche un pò esagerata, lo so, l’insicurezza è sempre mia fedele compagna, e per tanto spero di venirne un giorno a capo, trovando una giusta via di mezzo. Grazie ancora.

  144. Se io avessi i soldi necessari proverei tutti i prodotti naturali del modo (non nel make-up, tanto mi trucco poco), soprattutto sul cibo, che mi preoccupa di più. Purtroppo non ho i milioni per poter stare attenta ad ogni cosa per cui mi limito ad evitare olio di palma e cibi troppo industriali come le merendine o le patatine confezionate (vade retro satana). Mi piacerebbe provare prodotti bío per i capelli, o meglio, per il mio cuoio capelluto sensibile, ma non mi va di buttare soldi a destra e a manca per cercare lo shampoo giusto. Al momento ne uso uno specifico che trovo in farmacia, costa 10 euro ma è delicato e la testa non mi prude più. Forse proveró uno shampoo omia, che non so perché mi attira, ma se non dovesse andare sarà difficile che possa provare altri shampoo bío in futuro.

  145. Concordo! Io stessa ho solo di recente iniziato a prendere alcuni prodotti bio, ma più per le recensioni positive che per il solo fatto che ci fosse la scritta. Sinceramente non sono convinta che la scritta bio significhi più di tanto di per sè, nel senso che visto il mercato che si è aperto e i prezzi non proprio contenutissimi, molte aziende ci si sono “tuffate a pesce” facendo il minimo per ottenere l’etichetta senza guardare veramente alla qualità.
    Quindi sono dell’opinione che usare il buon senso sia la migliore risposta a tutto e che gli eccessi e i fanatismi non siano mai una buona soluzione

  146. Molto utile il post, anche se non sono d’accordo con molti punti.. è ovvio che molti ingredienti non naturali siano considerati sicuri, dietro ci sono milioni e milioni di euro di profitti che non possono essere messi in discussioni, basti pensare ad alla chemioterapia e a quanto ci guadagnano le case farmaceutiche continuando a consigliarla come unica cura anche nel caso faccia più male che bene (una scatola di pillole per chemio costa più di 600 euro) è ovvio detto questo che non metteranno mai in discussione ingredienti per loro economici e più facili da reperire per dei banali cosmetici. Però io se permettete non mi spalmo in faccia plastica in crema per evitare che mi evapori l’idratazione, il dimeticone è presente come secondo ingrediente anche nella crema (costosissima) che usavo fino a poco tempo fa.. ora non fa altro che ungermi la pelle come del resto i capelli usando balsami pieni di silicone.. no grazie! Preferisco spendere i miei soldi su qualcosa che abbia effettivamente il valore che pago, e non sentirmi come una foca invischiata in una chiazza di petrolio fuoriuscita da una petroliera

  147. meno male…..che c’era gente e ti sei trovata bene! il centro sta morendo……e la nostra amministrazione non fa nulla per salvarlo. Fa piacere sapere che almeno i turisti vengono ancora!!!
    da sephora ci sono stata, e in effetti ho visto marchi che raramente si trovano! ti hanno tampinato le commesse? dimmi di no, così ci vado anch’io di domenica 😉

  148. Perché secondo te le industrie cosmetiche ecobio e le ditte di fitocosmesi, erboristiche e omeopatiche sono delle ONLUS?
    TUTTO è mosso dal profitto, nessuno fa niente per niente.
    Si tratta invece di diventare un consumatore consapevole che possa capire quello che compra.

  149. Sono stata per quasi 7 anni una talebana e fanatica dell’ecobio, poi sono rinsavita. Non sempre ho trovato prodotti ecobio adatti alla mia pelle, sono prodotti delicati e con il caldo ne risentono e spesso sono prodotti vuoti di attivi seri, oppure ne hanno una goccina.
    Non hanno siliconi né petrolati, ma solo buoni nutrienti e idratanti e stop. Ma a volte paghi troppo pure quelli.
    Ora quando scelgo una crema sono più attenta che contenga qualche attivo serio e che non sia puro silicone: se è presente in minima quantità la prendo comunque, specie se è un contorno occhi. La paraffina l’ho riscoperta ottima nella crema mani per fare da barriera con il freddo. Se vivessi al polo me la metterei in faccia per uscire, magari la sera userei un prodotto senza per nutrire la pelle. Insomma, io sono più che felice che sia nato un settore green, perché all’ambiente ci tengo pure io e perché è ora che anche le grosse aziende producano prodotti migliori, però non dimentichiamoci sempre che è la dose che fa il veleno. Consiglio di leggere il blog Nonsensecosmethic, che mi pare molto sensato.

  150. Porcate no, per carità, soprattutto a prezzi spropositati, ma la mia nonna usava la cera di cupra!!!!! Io le mie scarse nozioni le ho imparate dalla compianta Dr.ssa Serri: ceramidi, ialuronico, acido lipoico, retinolo, vitamina C, coenzima Q10, aminoacidi…meglio se con poco silicone e conservanti, quel minimo che serve per non farmi incavolare perché nel giro di poco il cosmetico si deteriora.

  151. Non mi pare di aver detto che sono delle Onlus! Ma spendere 80 euro per una crema che ha solo silicone solo perché ti dicono che è Anti age anche no.. dico solo che oggi giorno come non mai devi informarti per bene prima di compare qualsiasi cosa! Tutti cercano di trarre il massimo profitto con il minimo sforzo sta a noi trovare quello che fa per noi

  152. Brava! È quello che penso pure io. Nessuna di noi vuole tornare alle caverne, ma sono convinta che tutte le cose ‘estreme’ a tutti i costi possano far pensare e tirare le somme, non per fare un passo indietro, ma per migliorare. A me la cosa che schifa di più è in generale la durata dei beni che compriamo: maglie che si è no dopo un paio d’anni sono da buttare anche se hai pagato molto, giochi per bambini che durano pochissimo. E non parlo di cose a poco prezzo. Non si può frenare questo consumismo sfrenato, senza mettere a repentaglio posti di lavoro?

  153. Ti assicuro che su un culetto molto molto arrossato se metti la fissan risolvi. Se arrossato ma senza grossi problemi io uso una pasta all’ossido di zinco senza petrolati. Dipende dal problema.
    Olio johnson non so quanto ne vendano. Con questo freddo sulle guance del mio bimbo metto una cremina della mustela che ha dentro un po’di silicone oltre al burro di karitè e direi che in questo caso va bene, perché fa barriera. Ho anche una crema a base di ceramidi, ma la metto solo la sera o comunque se non esco al freddo.

  154. Anche a me è successa la stessa cosa, capelli migliorati tantissimo con dei prodotti senza siliconi. Non ho utilizzato sempre prodotti bio, ma anche accettabili eppure i miei capelli sono migliorati lo stesso. Sparite le doppie punte che ho sempre avuto prima. Mi ricordo che guardando i capelli al liceo trovavo sempre una doppia punta alla fine, anche tripla o quadrupla. Adesso non trovo neanche un capello con doppia punta.
    Sono più mordibi e luminosi.

  155. Alcune volte i risultati arrivano dopo, però potrebbe essere che il balsamo che usi non sia abbastanza nutriente per il tuo tipo di capelli. Fossi in te proverei a cambiare balsamo.

  156. Gli ingredienti che non possono essere testati sugli animali sono quelli che vengono utilizzati solo esclusivamente per i prodotti cosmetici.
    Gli ingredienti che vengono utilizzati sia per i cosmetici sia per prodotti di altre categorie vengono testati sugli animali.

  157. ahahahah!!! oddio… no. Una ragazza fuori mi ha dato un cartoncino con un nuovo profumo ed uno sconto del 20%…
    Io sono andata decisa, quindi sono entrata e appena la biondina (molto carina) mi si è avvicinata, le ho detto subito cosa volevo. Mi ha portato nello stend, mi ha mostrato il prodotto, l’ho acquistato e me ne sono uscita al volo. Faceva talmente caldo dentro che pensavo di morire, quindi la mia rapidità è stata ancora più veloce. Odio i posti dove non riesci neanche a guardarti intorno e sudi come un maiale, manco fuori ci fosse -20°!
    Alla faccia del deodorante bio…

  158. Hai ragione sul fatto che il centro sta morendo. Ormai un po’ tutti i centri delle piccole e medie città. Di solito non c’è mai nessuno in giro, invece ieri pomeriggio era veramente pieno, complice il Natale e quasi tutti i negozi aperti. Lavorando tutta la settimana fino a tardi, a me, ogni tanto la domenica fa comodo andare in giro (anche se moralmente non sono d’accordo). Ormai, però, tutti puntano al centro commerciale. …. che mi mette una tristezza infinita!

  159. Esco dal coro dicendo che questo articolo non mi ha entusiasmato, l’ho trovato molto sommario e di parte, con l’intento di riabilitare siliconi &co.. ovviamente utilizzo l’ecobio. Per i miei capelli grassi ho avuto dei bei risultati, si sporcavano meno, poi in occasione del mio matrimonio sono andata dalla mia parrucchiera e non essendo ultra fissata e rigida le ho fatto usare i prodotti classici.. tra shampoo balsamo, tinta, lacca etc ho vanificato quello che avevo ottenuto. Ora pian pianino i miei capelli stanno tornando al meglio. Non pensavo che qualche sgarro potesse avere delle conseguenze e invece…
    Per quanto riguarda il makeup, chi lo dice che i prodotti ecobio non possono essere buoni? Marche come purobio, so’bio ethic, couleur caramel sante etc non fanno certo rimpiangere altre marche non ecobio, senza contare che anche fra le marche non ecobio ci sono dei prodotti cosiddetti accettabili, quindi ormai c’è molta scelta!
    Ultimo pensiero sul parere espresso da clio sui balsami labbra… che dire? Ovvio che io dopo aver provato prodotti veramente nutrienti non metterei mai più un labello! Ma come può pretendere che dopo una giornata intera a spalmarsi balsami siliconici una passatina di burro di karitè possa risolvere immediatamente tutto? Proprio perchè gli effetti non sono finti ci vuole il suo tempo! I prodotti bio si apprezzano solo quando si cambia totalmente la routine, non usandone uno ogni tanto!

  160. credo che nella vita il giusto mezzo sia tutto! Ho sempre sofferto di acne (leggera ma c’era!) e non è mai stata dovuta ai prodotti che utilizzavo ma di origine ormonale, e certe creme non bio, certi farmaci mi hanno salvata! Ora che sono cresciuta e l’acne si è un po’ calmata uso prodotti bio quando posso, ma se ho sfoghi perchè magari sono ormonalmente scompensata torno di corsa alle mie creme con inci non perfetto, e in certi casi le uso anche solo per prevenire, perchè oramai conosco la mia pelle e quando sta per esplodermi la faccia lo sento! Credo che la demonizzazione di qualcosa e l’osannazione di un’altra sia sbagliata SEMPRE! Anche per i capelli ad esempio: io non sono bionda ma mi decoloro e se usassi prodotti bio non riuscirei a portare i capelli come voglio, come mi sento bene io!!! Questo non vuol dire che se un prodotto bio funziona io non lo usi (es. la Phyto 9 sui miei capelli trattatissimi è comunque una manna dal cielo!). Insomma dobbiamo usare quello che fa bene alla nostra pelle, e soprattutto che ci da il risultato che ci piace! I capelli biondi mi fanno sentire meglio del mio castano scialbo benchè naturalmente sano (io mi sento bionda nell’animo!! :p ).. e allora me ne frego e i siliconi se necessario li uso eccome!

  161. io nei centri commerciali ci vado spesso, ma in orari “lavorativi”. Di sabato e domenica è da spararsi….e pensare che c’è gente che ci va apposta per passarci i pomeriggi!!!!

  162. ahahahahha
    ci sono andata talmente poche volte che non mi ricordo se facesse caldo….e nemmeno la biondina. Mi ricordo una mora magrolina e il ragazzo….che mi ha dato due campioncini di profumo su una spesa di 20€….quindi l’ho amato all’istante!!!!

  163. ho deciso di passare al bio circa due anni fa e devo dire che ho migliorato molto la mia pelle con imperfezioni. Non uso solo prodotti bio uso anche prodotti da supermercato l’importante è che non ci siano petrolati e siliconi! prima di acquistare un prodotto pero leggo le recensioni in giro perchè se non funziona ovviamente non vale la pena comprarlo! ovviamente te con il tuo lavoro non puoi passare al bio non potresti piu fare review 🙂

  164. Bel post! Davvero serviva un pò di chiarezza, spesso in molti blog (o leggetevi i commenti su FB) c’è gente che demonizza a volte un prodotto, a volte un’altro (come se fossero poi tutti massimi esperti)! Io non sono una fan del bio, anche perchè mi sentirei ridicola a preoccuparmi dei prodotti viso, ma non magari di quelli che uso sui capelli, di ciò che mangio etc. (ne faccio una questione di coerenza). Ho scelto di fidarmi di ciò che mi fa stare bene, ho eliminato i prodotti con troppi siliconi (tipo i primer viso, quello PUPA è una botta) perchè la mia pelle li rifiuta proprio, e uso uno shampoo bio (la nuova linea di Wella), costa un pò ma mi fa i capelli morbidissimi! Ma non potrei mai rinuncaire al mio amato fondotinta e non mi dispero se non è bio. Ognuno sceglie come meglio crede :))

  165. No, a passarci il tempo no. Mi mette tristezza. Durante il giorno non posso perchè al lavoro finisco tardi, poi prima che sono lì è ora di andare a casa, mi piace se vado a colpo sicuro. Vado lì, compro, esco!

  166. Forse non hai capito quello che volevo dire, era solo un esempio per far capire la direzione in cui va il mondo.. e parlo per esperienza diretta non tanto per parlare. Saluti

  167. Per lo styling puoi provare ad usare anche il gel ai semi di lino (che trovi in commercio puro o che puoi provare a fare facilmente anche in casa acquistando direttamente i semi 😉 )
    Cmq se accetti un consiglio, devi attendere un po’ di tempo per avere dei risultati quando passi al “bio” sui capelli.
    Purtroppo quando va via l’effetto “filmante” dei siliconi, il capello ci mette un po’ ad assimilare i benefici dei componenti naturali. Un buon rimedio é anche usare le erbe Ayurvediche per fare lavaggi alternativi o per aiutare il capello a idratarsi e nutrirsi. E ogni tanto alternare il lavaggio tradizionale (shampoo+balsamo) con lavaggi alternativi (tipo attuando il cowash con miele).
    C’é un mondo immenso dietro al trattamento dei capelli…soprattutto per i ricci che sono un po’ più complicati da gestire…
    E Te lo dice una che ha una chioma da leonessa in quanto a ricci!! 😀

  168. Anche io ragiono cosi 🙂 Certo è che da quando ho la mia bio skin care ho notato grandi miglioramenti. Poi ho pochi prodotti, less is more!! 🙂

  169. mi tengo a vita i miei amati siliconi… oddio mi feci convincere a comprare qualche prodotto naturale “vegan” mai più! pieni di olii di tutti i tipi che sono naturali pure ma x chi ha la pelle molto grassa come la mia sono da evitare come la peste mi ingrassarono e sporcarono tutta la pelle crema e fondo destinati dopo 2 3 applicazioni senza parlare dei colori orribili che si alterano e della tenuta pessima. poi comprai 2 matite occhi pezzo e peggio! tenuta zero grassissime dopo un Oretta tutte sbavate e mi viaggiavano x tutta la faccia effetto pugno nell occhio cestinate pure quelle. e poi una tinta labbra che tutti ne parlavano bene ma era orrida! a parte non era una tinta ma un gloss non si asciugava tenuta pessima veniva a macchie non era uniforme dopo 10 min sbavava e scompariva senza pensare che si attaccava da per tutto sigarette bicchieri ecc. a finale mi tengo stretti i miei siliconi e petrolati che mi garantiscono un trucco decente che tiene e non mi fanno camminare come una carnevale

  170. Oddio le cose si fanno complicate, ho capito la metà delle cose che hai scritto! Però l’unica volta che ho provato qualcosa di bio con il miele i miei capelli si sono appiccicati ed è stato un delirio dopo, e fino allo shampoo successivo non sono tornati normali

  171. A me se le case cosmetiche guadagnano milioni ma mi curano una malattia sono ben felice. Mica fanno beneficenza! Io ti do un farmaco, tu lo paghi. Mi pare normale.

  172. vabbè penso sia chiaro a tutti che quello che le case cosmetiche o farmaceutiche dicono può essere vero come no, visto che come sempre c’è prima l’interesse per i guadagni che per le persone! ci mettono l’ammoniaca nelle cotolette figuriamoci se fanno attenzione ai fondotinta! vabbè a parte questo sono d’accordissimo con chi sostiene che bisogna trovare ciò che va bene con la propria belle, provando varie cose. Fortunatamente adesso è possibile avere accesso a varie tipologie di prodotto e così possiamo capire ciò che fa per noi. io ho provato il fondo So Bio e non mi è piaciuto per niente, ho usato quello pupa e mi piace tanto,appena posso proverò quello della purobio e se mi piace lo ricompro altrimenti ne provo un altro siliconico. ho ombretti neve e ombretti di tante marche non ecobionaturali, uso quello che mi piace! l’unica cosa su cui faccio più attenzione sono i prodotti per capelli perchè ho effettivamente riscontrato un grosso miglioramento con shampoo e balsamo con buon inci e maschera bio, e non torno ai siliconi! gli estremismi non mi piacciono nemmeno in campo beauty 🙂

  173. Io sono vegetariana.. Ma ti capisco. Perché io sono vegetariana per rispetto alla mia salute, per rispetto degli animali, ma anche perché carne e pesce non mi sono mai veramente piaciuti. Ho un marito che senza bistecca non vive e io, pur avendogli spiegato come la penso, non insisto più di tanto. D’altra parte lui è astemio.. Io a un buon vino o cocktail in compagnia non rinuncio e nemmeno al fondotinta che mi fa sentire più bella, quando alla mattina ho la verve di un cesso a pedali.

  174. Post molto interessante Clio. Io sinceramente, più che concentrarmi sul bio o non bio preferisco sapere che un prodotto non è stato testato sugli animali, quindi cruelty-free, a questo do molta importanza e prediligo i marchi di questo tipo. Per quanto riguarda il make up mi piace molto il minerale, specialmente nei fondotinta, perchè mi lascia un senso di traspirazione della pelle rispetto agli altri, però non ho mai avuto problemi in passato con prodotti diversi. detto questo, ok il bio, ok lo stare attente alle sostanze pericolose, ma ricordiamoci che non saranno mai quei microgrammi di prodotti a farci ammalare davvero.

  175. Ciao Aury sono d’accordo, prediligo anch’io il cruelty free e anche il fair trade. Trovo che nel caso del bio spesso si faccia dell’inutile allarmismo per promuoverlo a scapito dei prodotti meno naturali e per quanto riguarda la frutta e le verdure è una scusa per far pagare di più in quanto le proprietà nutrizionali dipendono da quanto è stata sugli scaffali del supermercato e generalmente i prodotti bio hanno meno “ricambio”, quindi prediligo il fattore carbon footprint. Ammetto che le carni e derivati sono un altra faccenda … però pagare un pollo organico 15 sterline rispetto alle 6-7 del non organico, di questi tempi magri … Detto ciò faccio del mio meglio per la mia salute e per l’ambiente ma senza stressarmi

  176. Concordo, è la stessa identica cosa che ho pensato anche io quando ho letto frasi come quella che hai riportato tu! Per rendere più completo l’articolo 🙂

  177. L’ultima considerazione che hai scritto fa riflettere molto sul fatto che non c’è chiarezza al riguardo, che continua ad essere un grande punto interrogativo cosa fa davvero male e cosa no. Io, nel dubbio, evito prodotti con siliconi e parabeni quando si tratta di skin care, capelli ecc. mentre per il trucco utilizzo anche prodotti con un “”pessimo”” inci, visto che ho riscontrato che non sono dannosi per la mia pelle!

  178. dimmi dimmi, che prodotti usi? 🙂 io ho la pelle mista e ancora non ho trovato soprattutto la crema per il viso! volevo qualcosa di leggero perchè quelle corpose mi ungono, ma volevo iniziare ad usare qualcosa per prevenire le rughe…

  179. Cara Clio, attenzione ai sali d’alluminio. Non è vero che si tratta di una bufala. Il mese scorso ho fatto la mia annuale visita senologica e la mia dottoressa mi ha consigliato vivamente di evitarlo perché pare sia effettivamente dannoso. Probabilmente gli studi fatti sono ancora incerti o ancora in corso, fatto sta che credo sia molto meglio evitare questo ingrediente. Un bacio

  180. Ciao, dico la mia opinione. Concordo sul fatto che oggi molti parlano di Bio più per moda o per aver ascoltato pareri che per vera consapevolezza e vera convinzione. A volte un approccio superficiale, nel caso dell’autoproduzione potrebbe anche essere nocivo. Tuttavia, pur mettendo da parte chi lo fa per motivi di etica e ambiente( cosa che apprezzo), mi sembra un pò troppo generico e ovvio dire che si può essere allergici a ingredienti naturali ,questo vale anche per i sintetici. È vero che gli ingredienti cosmetici sono a norma di legge ma secondo me truccarsi con prodotti con silicone, stuccarsi con prodotti con silicone, mettere tonico e creme fatte allo stesso modo non permette alla pelle di liberarsene mai. Chi è in questo blog ama il make up e qualche compromesso lo fa. Ad esempio io non transigo sui prodotti per la pelle , ma anche quando sgarro per un evento speciale non mi sognerei mai di pulire i il viso con un silicone e idratarla con la paraffina liquida! Discorso diverso per le cose curative che si usano solo x un periodo. Insomma sono d’accordo sul fatto che bisogna informarsi davvero e non perché altrimenti la pelle cade a pezzi ma perché spesso e volentieri è la stessa natura ad aiutarci ad essere più belle. Quindi se un prodotto ha una valida alternativa Bio più efficace e oltretutto anche rispettosa di animali e ambiente, forse vale la pena fare una piccola ricerca e una scelta differente

  181. mmm…. da quel che ne so un prodotto cosmetico per legge non può essere testato sugli animali… quello che conta è il prodotto finito, per fare tutti i test si usa il prodotto finito non i singoli ingredienti… es. se c’è scritto non irritante, è l’intero prodotto non irritante e non i singoli componenti che vengono testati… quindi il prodotto cosmetico non può essere testato su animali

  182. Attenzione però… un medicinale si usa per un periodo limitato. Il primer occhi lo si mette tutti i giorni, il fondotinta pure, la crema viso due volte al giorno… chi usa un prodotto che solo potenzialmente è un allergene o è addirittura nocivo ma lo usa tutti i giorni o giù di lì è esposto ad un certo rischio. La protezione delle “piccole quantità” funziona se quel prodotto lo usi al massimo una volta al mese, o comunque non in modo assiduo

  183. esattamente per questo. visto che stai dicendo che ci stai attenta, dovresti sapere che i siliconi, totalmente inermi sulla pelle, inquinano moltissimo, così come gli EDTA o gli SLS o i petrolati. Non punto il dito contro chi non usa totalmente bio, ma se qualcuno afferma di “stare attento” per un mondo migliore dove vivranno i nostri figli, mi aspetto che eviti l’utilizzo di alcuni prodotti. altrimenti accetto meglio un “non mi importa”.

  184. per l’acne prova la marca Jonzac, è una mano santa. fa tutto, crema acqua micellare, fondo. cerca qualche recensione e verifica tu stessa

  185. direi che all’inizio era dura fare una formulazione che non contenesse molti oli e allo stesso tempo non fosse “stucco”. col tempo le aziende hanno imparato molto. ci sono moltissimi prodotti adatti a pelli grasse, impure, e che riescono a migliorarle. Approcciarsi al bio oggi è molto più “semplice”, non c’è più la scusa <>

  186. Sai che ECO bio significa ecologico, non inquinante, che rispetta l’ambiente e gli animali che ci circondano, che dà una chance in più a questo mondo soppresso dall’azione umana?? Sai che non esiste solo l’estetica, ma anche il rispetto per la nostra terra? Chi sceglie l’ecobio non dovrebbe pensare solo alla sua cara pelle, che sicuramente in quel caso sarebbe più sana e almeno un po’ più libera dalle sostanze chimiche con cui veniamo a contatto-in un modo o nell’altro- ogni giorno, ma anche alle conseguenze che le proprie scelte hanno per l’ambiente, gli animali, le altre persone. Sicuramente è diventato “di moda” nella cosmesi, ma l’ecobio è sempre esistito e significa “scegliere, comprare ed utilizzare CONSAPEVOLMENTE”.

  187. la verità? il silicone in posizione “alta” nell’inci è un mero modo delle aziende cosmetiche di “barare”. ti fanno sentire subito la pelle liscia, ti sembra che la crema (o peggio, la maschera) ti abbia “nutrito”. appena il silicone se ne andrà la pelle si mostra come prima, forse peggio, perchè non ha ricevuto il resto della formulazione (magari quel goccio di olio di argan che sta al penultimo posto, e che dà all’azienda il diritto di scrivere sulla confezione “nutriente” “idratante”) perchè i siliconi hanno filmato… se proprio volete usarli, usateli sulle lunghezze dei capelli (non sulla cute) che sono materia morta, non “respirano” come la pelle, che rimane sempre un organo del corpo umano, come il cuore o il fegato.

  188. Io in passato avevo una teoria: creme, shampoo, contorno occhi con buon INCI ( il bio, soprattutto post quanto riguarda il cibo è solo una gran bufala), mentre i trucchi li scelgo in base alla performance, tanto li tolgo alla sera. Amavo un sacco il mio diorshow, la mia matita mac. Poi ho avuto dei gonfiori, dovuti ad una eccessiva sensibilità agli occhi, e ho cominciato a leggere gli INCI. Mi sono limitata inizialmente ad alcuni trucchi da farmacia, e poi ho cominciato a cercare (stavo spendendo un patrimonio!) prodotti essence com buon INCI, li ho trovati, e funzionano. Adesso il punto è: il mascara da 2.89 euro della essence, cos’è? Non li ha i conservanti???? Sì, li ha. Ma ha dei conservanti che non sono parabeni, che mi fanno gonfiare a palla.
    Cioè: la essence nei 2,89 euro riesce a mettermi un conservante decente, mentre nei 32.50 euro del diorshow non ci sta un buon conservante???! Anzi: ci sono 4 tipi di parabeni!
    E poi basta con questa storia che la normativa euroPea ci protegge. A gennaio diventerà efficace una direttiva che prevede una riduzione delle quantità di parabeni presenti all’interno dei cosmetici… cos’è? La quantità precedentemente ammessa diventa improvvisamente nociva a gennaio? Prima invece faceva bene??
    Quindi ok non essere estremisti, ok rendersi conto che la storia del bio è ridicola perché

  189. Grazie del consiglio Ivana, purtroppo adesso devo attenermi alla cura che mi ha prescritto la dermatologa, anche perché tra due mesi ho la visita di controllo, ma lo terrò a mente. Ti ringrazio 🙂

  190. Io mi sto avvicinando ora all’argomento (ho 21 anni e mi trucco da un paio), non sono mai stata una grande utilizzatrice di creme o prodotti specifici e non ho mai avuto particolari problemi. Mi fido molto del pensiero di Clio perché sono certa che è sincera e che si è informata come si deve 🙂 purtroppo non mi fido in generale del web che diventa sempre di più un misturotto di informazioni false o contrastanti, ma che, purtroppo, viene troppo spesso citato come unica fonte di informazioni. Mi piacerebbe leggere libri o articoli scientifici più attendibili a riguardo! Se qualcuna ha dei consigli sono ben accetti! 🙂 intanto, grazie a Clio per il servizio e l’attenzione! 🙂

  191. Niente forse non mi sono spiegata.. intendevo proprio il contrario, in molti casi e questo me l’hanno detto molti medici, si prescrivono chemio a persone che non ne avrebbero bisogno o comunque in maniera molto minore, per il rimborso alla cura, e di mezzo ci sono le case farmaceutiche che danno mazzette ai medici per preferire questo o quel farmaco! Ricordiamoci che i medicinali fanno sempre e comunque male, bisogna saper prescriverli con cura e oculatezza ma se di mezzo c’è il profitto! Per questo dicevo figuriamoci sui cosmetici come possono speculare! Il diritto alle cure se sei malato è sacrosanto! Ma chi ti cura dovrebbe avere come interesse solo il tuo benessere e non il proprio tornaconto

  192. Mi permetto di riportare una risposta a questo post che ho trovato su FB (spero non sia una cosa contro la privacy o simile), premetto che io NON utilizzo prodotti Bio semplicemente perchè non ne ho ancora trovati di adatti a me, non sono una fanatica, ma ho solo sete di conoscenza, per questo cerco di capire qual’è la cosa migliore per me…penso che questa riposta possa aprire una discussione importante..

    Ecco la riposta al post di Clio di ALKEMILLA ECO BIO COSMESI:

    ALKEMILLA ECO BIO COSMETIC RISPONDE A CLIOMAKEUP:

    Era da tanto che non leggevamo un articolo così; una guerra approssimativa alla Bioecocosmesi con una sempre approssimativa difesa della cosmetica chiamiamola “convenzionale“.

    Parliamone perché nel suo rispettabile trattato di cosmetica, ci scrive come se non fosse già accaduto che molte delle sostanze che negli anni 90 la Bioecocosmesi metteva alla Berlina non fossero effettivamente state giudicate INSICURE dalla stessa normativa che Lei ci cita in questa recensione.

    Come tutti i nostri clienti e amici sanno , Alkemilla è un azienda che fa Ecobiocosmesi , senza atteggiamenti estremisti e senza demonizzare la cosmesi tradizionale, su questo spesso e volentieri ci siamo anche esposti affrontando ad esempio gli argomenti riguardanti i filtri solari e varie altre problematiche.

    Tuttavia la sua recensione appare veramente prova di fondamento per questo tempo che stiamo vivendo.

    La società resasi conto che il vecchio sistema di produrre e progettare cosmetici , produceva determinate problematiche, pretende che il sistema cambi; enegie alternative e pulite, risparmio energetico, lotta ai combustibili fossili e stili di vita più salutari, non sono per fortuna una moda, sono il futuro che arriva.

    Parlando di Cosmetici che poi è quello che facciamo per passione e per mestiere, la Bioecocosmesi nacque circa 15 anni fà non tanto con l’obbiettivo di fare prodotti più efficaci e forse neanchè più sicuri ma l’obbiettivo era produrre prodotti , passateci il termine più “ SANI “

    Già nel 1990 , ancora prima che i legislatori si muovessero, lo si sapeva che determinate sostanze erano “ non innocue “ ovvero sicure , ma al tempo stesso non indifferenti per l’organismo e per l’ambiente, esattamente come si sapeva che il fumo di sigaretta faceva male anche prima che fossero rese obbligatorie le frasi di avvertenza sui pacchetti.

    E tutto non è ancora cambiato, In Europa si usano ancora Formaldeide e cessori di formaldeide ( Imidazolinidyl Urea, DMDM Hidanthoin ecc ecc ) , chissà perché sono vietati in Giappone e la Formaldeide è un cancerogeno riconosciuto… tuttavia una dose è, come dice Lei sicura; Noi invece diremmo: MA SIAMO SICURI??????

    La Cocamide DEA in Europa si usa, e per la normativa cosmetica è sicura, tuttavia in California pretendono che nei prodotti dove è contenuta ci sia una scritta che avverte che questa sostanza potrebbe causare il cancro o danni all’apparato riproduttivo.

    Il Methylcholoroisothiazolinone , così come i parabeni ramificati che lei citava nella sua recensione, erano sicuri fino allo scorso mese di Ottobre; oggi non lo sono più neanche in Europa. La stessa sorte in cui potrebbe incorrere anche il ciclopentasiloxane sotto indagine dalle stesse autorità che fino ad oggi ne hanno dichiarato la sicurezza.

    Noi crediamo che in tutti questi anni la Bioecocosmesi non abbia fatto moda, ma abbia cambiato il modo di fare e pensare i cosmetici. E’ la direzione fortunatamente intrapresa dalla maggior parte delle aziende grandi e piccole, tutti quanti si stanno “ Naturalizzando “. Certo tutto non si può ad oggi fare, soprattutto nel mondo del make-up e dell’ Hair-care. Non ci sono lipgloss siliconici nel nostro mondo e neanche colori per capelli permanenti ed efficaci.

    Il nostro è un mondo dove ad oggi ci si lava, ci si idrata, ci si mantiene la pelle giovane ed in salute e ci si rende anche presentabili per gli altri, il tutto in maniera più sana e sostenibile. Abbiamo i nostri limiti è vero, se parliamo di colori e profumi la cosmetica tradizionale ci straccia, alle volte effettivamente ci facciamo anche del male da soli, come quando mettiamo i pallini rossi alle piante sul Biodizionario o quando litighiamo sul fatto che i prodotti vadano giudicati di più per la salvaguardia dell’ambiente e per la salvaguardia della persona.

    Ma detto questo grazie alla Bioecocosmesi oggi esiste una cosmetica più sana, materie prime sempre meno impattanti e sostenibili. Quello che ci sentiamo di dire, al mondo della cosmesi tradizionale che non può, non riesce o non vuole cambiare è che nessuno li critica , ma per favore non trattateci come un argomento “ modaiolo “, qui ci sono milioni di persone che sanno benissimo perché lo facciamo e perché continuiamo a farlo. A tutti gli altri auguriamo anni di soddisfazioni con tonnellate di petrolio conservato con i parabeni.

    ALKEMILLA ECO BIO COSMETIC

  193. Hai ragione a prevenire , lo faccio anche io sul contorno occhi!
    Come prodotti ora come ora la mia skincare invernale comprende: detergente viso aloe&lavanda di Tea Natura , tonico alla lavanda di Kart , crema pelli miste purificante sempre Tea Natura(consistenza fluida ed opacizzante, leggera comunque non è pesante!!) contorno occhi ne sto finendo uno anti age di Nonique. Alla sera sostituisco il tonico e la crema con il gel aloe&rosa di PHB Ethical Beauty ! 😀

    Una crema leggera che ti posso consigliare è Delidea Linea Mela&Bambu ma secondo me è davvero trpp leggera x l’estate!

  194. Grzie , della phyto ho provato la crema phyto 7 . Non ho visto dei cambiamenti e purtroppo non profuma , anzi …..
    Proverò con lo shampoo

  195. concordo! intendevo anche quello dicendo piccole quantità perchè se c’è ne poca ma la usi molto spesso la quantità totale utilizzata aumenta

  196. Eccomi, scusa ma ho avuto problemi di connessione e non mi caricava la risposta! Io ho capelli tutto sommato normali e una volta ogni 3 mesi circa faccio il colore senza ammoniaca, di quelli che sparisce progressivamente. Alterno lo shampoo volumizzante agli agrumi con quello all’argan per capelli sfibrati, mentre di balsamo credo ce ne sia uno solo, mi pare al mango. Ogni tanto uso anche l’impacco allo yogurt che trovo ottimo! Spero di esserti stata utile!

  197. molto buono e ottimo districante anche lo spray della linea phytokeratine. ha un ottima fragranza. la phyto 7 ha un odore piuttosto neutro, poco persistente… a me piace molto anche quella ma la uso meno dello spray

  198. mamma mia, quanti bei prodottini! *.* alcune marche però non le conosco, tipo la nonique… tu compri on line o li trovi anche in giro? mi ispira quella opacizzante di tea ma dovrei fare un ordine apposta sul sito, perciò mi tocca aspettare di accumulare un po’ di cose! 🙁

  199. Si riguardo ad accumulare prodotti per fare un’ordine unico ti capisco, perchè io compro spesso on line (non ho negozi vicini nella mia zona D: A parte Tigotà/Acqua&Sapone che vendono la marca DelideaBio ma altre ottime marche !! ) .
    Il contorno occhi nonique lo sto finendo e tra poco userò quello di Avril !
    Fatti un giro su eccoverde.it , io compro li da un anno 😀 Se vuoi che ci scambiamo consigli o altre info io sono @fede2090 su instagram !!

  200. Si riguardo ad accumulare prodotti per fare un’ordine unico ti capisco, perchè io compro spesso on line (non ho negozi vicini nella mia zona D: A parte Tigotà/Acqua&Sapone che vendono la marca DelideaBio ma altre ottime marche !! ) .
    Il contorno occhi nonique lo sto finendo e tra poco userò quello di Avril !
    Fatti un giro su eccoverde.it , io compro li da un anno 😀 Se vuoi che ci scambiamo consigli o altre info io sono @fede2090 su instagram !!

  201. Ciao Clio, premetto che non sono solita commentare, soprattutto per avanzare critiche e che non voglio farti un attacco, ma da un po’ di tempo a questa parte, sulla scia della “moda” del bio come hai detto, hai dedicato più di un post all’argomento ed io ogni volta ero in trepidante attesa e, ogni volta, puntualmente, sono rimasta delusa! Preciso che sono la prima a dire che i prodotti bio il più delle volte non sono all’altezza delle performance di quelli classici, che alcune volte di “naturale” dentro c’è poco o niente e che, in generale, non bisogna farne una mania né una malattia (non sarà certo un rossetto ad ucciderci!). Quindi la penso come te sul prenderla con calma ma d’altra parte trovo che in questi post tratti l’argomento in modo un po’ supponente e frettoloso, presentandone per lo più i lati negativi. Capisco che tu da professionista del makeup sia la prima a non apprezzare questo tipo di prodotti e capisco che tu non ne sia interessata ma parlare di un argomento così lungo e controverso, tanto che dermatologi e cosmetologi litigano da tempo su cosa faccia male o meno, senza tener conto poi che non è solo all’impatto sulla pelle che si pensa quando si producono e acquistano prodotti del genere, liquidando l’argomento con la conclusione che chi ci si concentra troppo sia un fissato mi sembra riduttivo. Io rientro nella categoria, credo molto vasta, di quelle persone che usano prodotti naturali, anche al di fuori dell’ambito del makeup, senza esserne ossessionate, ho rossetti della mac, palette naked ma per il fondotinta di tutti i giorni preferisco un prodotto naturale. Piacerebbe a me e credo a quelle che la pensano al mio stesso modo che tu possa trattare questi argomenti come tutti gli altri, parlandone, dicendo la tua, recensendo i prodotti in modo completo e dando magari dei consigli come fai di solito per questioni diverse. Se
    poi non è di tuo interesse non trattarli! Il bello di questo
    spazio è sempre stato il fatto che tu parlassi con sincerità ed
    entusiasmo di cose che ti appassionano e dei post come questi sono
    invece un contentino sbrigativo a noi amanti del bio, senza che tu ne sia veramente convinta. Detto questo io ti seguo
    da sempre e mi piaci molto, spero solo che tu possa continuare a
    gestire la cosa nel modo spontaneo con cui hai sempre fatto. Un
    abbraccio

  202. stessa cosa, nelle vicinanze ho solo Tigotà e Acqua&Sapone purtroppo! comunque stavo proprio pensando di fare un’ordine su quel sito (sarebbe il primo) ma sono indecisissima perchè ci sono davvero tante marche che non conosco e non so come orientarmi! c’è qualcosa con cui non ti sei proprio trovata bene? io non ho instragram quindi ti chiedo qui, se ti va bene, spero di non rompere troppo…! 🙂

  203. L’effetto mi è piaciuto, però è delicato , niente di sconvolgente…io l’ho preso molto simile al mio colore e si notava che avevo qualcosa di diverso, di migliorato, ma non si notava subito che era un po’ più scuro. Non è come una tinta ecco…e anche se migliora la lucentezza non è che dia l’effetto rivista 😀 il costo non ricordo…che fosse sui 20? se ricordo bene sì, non è poco.

  204. Ma scherzi non dire che mi rompi 😀 ! Mi sono trovata malino con il detergente viso Delidea Mela&Bamboo, che si trova sia nel sito che sia in alcuni Tigotà ed Acqua&Sapone , perchè è stato trpp aggressivo per la mia pelle! Poi per il resto mi sono trovata male con dei fondotinta ! Piu’ che altro quando compro un prodotto faccio moltissime ricerche on-line di recensioni e foto per capire se puo’ andare bene per me 🙂

  205. Scusa il ritardo ma non ho acceso il pc in questi giorni e disqus dal cellulare mi causa istinti omicidi! Comunque, ne ho uso un sacco, sia bio (più che altro quando li trovo in offerta) sia non ma senza siliconi, peg, ecc. Molti della Garnier ultradolce sono buoni, i miei preferiti sono quello al miele e quello al cacao e cocco, poi ci sono quelli di omia laboratoires (alcuni però non vanno bene se non mi sbaglio), quello all’argan è il mio preferito proprio su tutti gli shampoo che ho provato, però ho sentito pareri contrastanti, c’è a chi non lava… io invece mi trovo veramente super bene. Poi ho usato dei prodotti della Alverde presi in Germania, purtroppo qui non esistono ma se mai ti capitasse dacci un’occhiata. Lo shampoo della Cien Papaya e Pesca non è niente di che, più che altro è INFINITO, e mi sono stufata di usarlo! ahah Questi sono i miei “promossi”, poi ne ho provati altri che non mi hanno colpito molto.
    Come balsami e maschere: schultz camomilla (sia maschera sia

  206. grazie, sei carinissima! *.* credo che seguirò il tuo consiglio cercando più recensioni per avere più pareri possibile!

  207. boh sul sito saninforma mi sa che costa tra i 14 e i 16 che comunque non è poco… ma secondo te copre qualche capello bianco? che palle la “vecchiaia” che incombe!

  208. A però… Vedi, non avendo FB, certe cose me le perdo. Hai fatto bene a condividerlo.
    Io posso capire Clio, che lavora con il make-up, però a questo punto hanno ragione questi di Alkemilla, che se si deve essere approssimativi, e creare magari un danno perché si sminuisce quello che potrebbe essere il reale danno di sostanze che oggi sono legali e domani per il progredire della consapevolezza dei consumatori, non più, meglio tacere.

  209. Io preferisco usare prodotti naturali ed eco-bio per la skincare e per l’haircare. Per il mondo del makeup credo che quello che faccia davvero la differenza è struccarsi bene! Infatti anche i cosmetici bio, se non struccati, creano impurità

  210. Certo certo ! Fai cosi’ e prova ad ascoltare la tua pelle di cosa ha bisogno 🙂 l’aloe cmq te la consiglio , potresti usarla come me alla sera come trattamento speciale 🙂 Non so quanti anni hai ma va bene x ogni età *.* Baci grazie quando vuoi sono qua !!

  211. ho 28 anni, l’aloe la uso anch’io (quella di equilibra) soprattutto in estate, nelle altre stagioni invece la unisco alla crema viso perché la sento leggera e non abbastanza idratante! grazie ancora! :*

  212. mi sembra di sì ma per poco…non è proprio come una tinta. io ne avevo un paio sulla testa non si notavano tanto ma non li ho notati più, poi però è durata poco. purtroppo di più non so dirti dovresti provare…

  213. anche io sono scettica sul bio, ma di certo non usero cosmetici non-bio. Primo perche inquinano moltisimo, secondo perche non mi va di pagare per spalmarmi della plastica o del petrolio in faccia. Ritorando ai cosmetici bio, sui quali, essendo una novellina, mi sto informando, credo che sia una moda. Basta leggere l’inci: al primo posto nel fondotinta coloranti quali il biossido di titanio (una ricerca veloce sul web vi illuminera sull’innocenza “verde” di questo elementino), oli idrogenati, proteine idrolizzate. Io credo che sia opportuno e SICURO mettersi in faaccia solo cose che si possono anche mangiare. Purtroppo sono costretta ad usare giornalmente il correttore, ma per il resto – soprattutto su pelle e LABBRA- cerchero di non usare nulla. Se qualcuna di voi conosce qualche azienda che usa coloranti naturali, mi farebbe un grandissimo piacere ad indicarmele.

  214. Concordo in pieno. Io ho 18 anni e non uso tantissimi prodotti tipo creme maschere siero ecc. Il web ne dice di tutti i colori su ogni argomento, soprattutto quelli popolari come lo è il bio adesso. Francamente, per quello che faccio e per i prodotti che uso, mi va benissimo rimanere con i non-bio usati fino ad oggi, reperibili ovunque e dai costi contenuti. Perché, diciamolo, con il fatto che tutti sono fissati con il bio, basta anche solo la scritta “bio” o “naturale” per far lievitare il prezzo di un prodotto

  215. ciao 🙂 che shampoo è quello della farmacia? 🙂 io ne ho provati diversi di farmacia, “delicati” solo nel nome…. 🙁

  216. Ciao Clio! Grazie dell’articolo, è sempre utile mostrare che con internet ora è facile andare dietro alle bufale. Avevo provato io stessa a fare una cosa del genere su un mio vecchio blog. essendo “donna di scienza” ho trovato l’articolo un po’ frettoloso, ma d’altra parte ha anche coperto le critiche principali che vengono date a queste sostanze. C’è da ricordare che TUTTO in maniera eccessiva è veleno. Persino l’acqua, persino l’ossigeno. Gli ingredienti usati nella cosmetica sia naturale che sintetica sono sicuri, nelle concentrazioni che vengono definite dalla legge e dalla farmacopea. Ovvero non creano danno. poi sta alla singola persona capire cosa porta beneficio alla propria pelle

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