Ciao a tutte!

Avete mai sentito parlare di FTM? Questa sigla, che è l’abbreviazione delle parole inglesi Female to Male (“da Femmina a Maschio”), è usata per indicare tutte quelle persone che transizionano dall’essere donne fino al diventare uomini, abbracciando dunque la propria identità di genere, in questo caso maschile, indipendentemente dalla nascita in un corpo femminile. Lo star system, ma anche mondi come quello della musica, dello sport e della fotografia, offrono molti esempi di uomini di successo che combattono per i diritti LGBT e che hanno vissuto questo percorso, offrendoci molti spunti di riflessione ed ispirazione derivati dalle loro lotte e dai loro traguardi.

In questo blog, uno dei messaggi più importanti e forti trasmessici da Clio è l’essere belli come siamo, ovvero l’invito costante ad essere noi stessi, valorizzandoci e dando il meglio di noi: ed è proprio quello che hanno fatto gli uomini che saranno i protagonisti di questo post! Qualche loro nome, molto probabilmente, vi sarà già noto, mentre altri ancora, magari, saranno una nuova scoperta: tuttavia, siamo certe che tutte queste personalità riusciranno a comunicarvi, con le loro storie, qualcosa di prezioso. Continuate a leggere il post per scoprire chi sono :-)!

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LOREN CAMERON E I TRANSSEXUAL PORTRAITS

Loren Cameron è un celebre fotografo americano, la cui opera più famosa è sicuramente Body Alchemy: Transsexual Portraits, un libro di fotografie che documenta la sua transizione da donna a uomo e che gli ha fatto vincere, nel 1996, due Lambda Literary Award!

ClioMakeUp-FTM-Famosi-14Tutte le immagini dell’articolo, dove non altrimenti specificato, sono state tratte da Pinterest

Loren, con le sue fotografie, non solo ha immortalato l’iter che sta dietro al cambiamento che porta al raggiungimento del sesso in cui i soggetti dei suoi scatti si identificano, ma ha anche racchiuso, in bellissime immagini, la loro quotidianità. In questo modo, Loren ha molto contribuito a comunicare il messaggio secondo cui, indipendentemente da genere, sesso e orientamento sessuale, la bellezza sta in ogni essere umano.



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THOMAS BEATIE, UN PADRE SPECIALE

Molto probabilmente avrete già sentito parlare di Thomas Beatie, poiché venuto alla ribalta sui giornali e in televisione con il sensazionalistico appellativo di “l’uomo incinto”.

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Questo perché Thomas, sottopostosi alla terapia ormonale e alla mastectomia, ha deciso di mantenere i suoi organi riproduttivi poiché la prima moglie, Nancy, non poteva avere figli.

ClioMakeUp-FTM-Famosi-8Thomas e Nancy con i loro bambini. Credits: abcnews.com

Thomas così ha dato alla luce tre bambini, sacrificando il completamento della sua transizione per amore e in vista della realizzazione di una famiglia. Dopo la separazione da Nancy, Thomas ha però concluso chirurgicamente il suo percorso, e si è sposato per la seconda volta.

ClioMakeUp-FTM-Famosi-9Thomas e Amber, sua seconda moglie. Credits: dailymail.co.uk

La condivisione della sua esperienza ha, inoltre, probabilmente contribuito a dare dei risultati dato che, anni dopo, il sistema sanitario nazionale del Regno Unito ha stabilito di seguire gratuitamente gli uomini FTM nei trattamenti per la fertilità!

KATASTROPHE, RAPPER, PRODUTTORE E TRANSGENDER

Rocco Kayiatos, conosciuto specialmente con il suo nome d’arte Katastrophe, non solo è produttore e rapper, ma è anche il primo cantante apertamente transessuale nel panorama hip hop.

ClioMakeUp-FTM-Famosi-15Via Tumblr

Rocco, grazie alla musica, comunica dunque le difficoltà che ha dovuto attraversare prima di giungere alla consapevolezza grazie a cui è riuscito a diventare chi  sapeva di essere. Inoltre, i suoi brani apportano grandi innovazioni nel genere hip hop, introducendovi anche tematiche appartenenti alla cultura queer.

ClioMakeUp-FTM-Famosi-16Credits: alchetron.com

Ragazze, non abbiamo ancora terminato! A pagina 2 troverete le storie di altri coraggiosi e determinati uomini FTM famosi appartenenti al mondo della musica, dell’industria cinematografica, dello sport e…di YouTube! Non perdeteveli nella pagina successiva!

41 COMMENTI

  1. Sono bisessuale. Faccio parte anche io della comunità LGBT. Mi auguro di non trovare commenti negativi qua sotto riguardo queste persone. Quando ero più piccola e valutando la possibilità che mi piacessero le donne, ho cominciato ad interessarmi all’argomento, e automaticamente anche alla transessualità (in ogni caso identità di genere e orientamento sessuale sono due cose diverse). Non ci vedevo niente di male che mi piacesse una donna, ma comunque non mi consideravo parte della comunità LGBT…. lì c’erano loro, e qui io. Io ero normale e loro no. Mi sembravano esseri mistici ahah. Ora invece sarei anche disposta ad avere una relazione con una persona transessuale, per il semplice fatto che mi sono informata, tanto. Questo per dire che molti pregiudizi sono dettati dell’ignoranza e basta, e non dalla transfobia. E mi dispiace dirlo, ma con tutte queste etichette (queer, gay, cisgender etc) che ci diamo noi stessi, non facciamo altro che alimentare la transfobia e l’omofobia (che sono presenti anche fra persone LGBT, soprattutto verso noi bisessuali). In pratica per me è un’arma a doppio taglio. E a volte ci casco pure io quando mi definisco apertamente bisex, ma noto tristemente che la gente va in confusione e vuole sapere.
    Ok ho scritto un papiro ahah

  2. Ognuno nella vita deve fare ed essere ciò che vuole , l’ importante che tu sia felice ed è questa la cosa più importante … tutto il resto è noia !!! Ciao

  3. Condivido la questione “ignoranza”. Si tratta, effettivamente, di concetti molto particolari, che purtroppo restano semi-sconosciuti anche nell’ambito medico, a meno di specializzazioni nel campo o approfondimenti personali, e penso che a chiunque non sia informato sorgano dubbi sul modo di vivere la sessualità da parte di queste persone. Per non parlare poi di chi ha problemi con gli LGBT a livello meramente psichico (e qui non so nemmeno se definirla ignoranza, chiusura mentale o altro).

  4. Hai ragione…con queste maledette etichette si crea un’idea di qualcosa di “diverso”, ma non dovrebbero avere altra etichetta se non quella di “persone”..e fine, questo sono e solo questo conta di loro!non i loro gusti o le loro transizioni

  5. Bellissimo post! Sono molto contenta che in questo blog si parli di queste tematiche, sono molto importanti e fanno parte del mondo in cui viviamo. Alcuni ancora non hanno capito la differenza tra orientamento sessuale e disforia di genere…

  6. Ragazze io sono contenta di essere nata in un periodo in cui il mondo ha deciso di aprire gli occhi…
    per il resto dico: perché la gente ha tutto questo interesse sulla vita sessuale degli altri…voglio dire..quando mi presentano una persona prima di tutto mi accerto che sia sincera e onesta, magari simpatica…ma di sicuro il mio primo pensiero non è con chi va a letto..
    le persone si dividono in oneste e disoneste…questo è forse l’unico pregiudizio possibile

  7. lo spiegavo giusto ieri a mia suocera che tra parentesi ha più di 80 anni ed è una grande…già per il fatto che si pone certi interrogativi con sana curiosità

  8. Ammetto di essere ignorante sull’argomento, per questo probabilmente mi stupisco che siano così virili! Non riesco ad immaginare che fossero donne..e sono tutti belli!

  9. Il testosterone fa miracoli e in questi casi, al di là degli interventi sui genitali, la chirurgia ha un ruolo abbastanza marginale 😉

  10. Sono convinta che se una persona non si trova bene nella propria ‘pelle’ abbia il diritto di essere felice. Per questo ciò che mi rende contenta, più che vederli con la barba e ‘virili’, è vederli tutti sorridenti, come se dicessero ‘sii, ce l’ho fatta!’
    Tuttavia, scusatemi, ma una persona di genere femminile che decide (giustamente) di diventare uomo perché pensa sia la cosa giusta per sé, ma vuole mettere al mondo anche dei figli… No, io non lo capisco

  11. GRAZIE per questo post. Grazie per aver usato un linguaggio corretto, senza cadere nella faciloneria e nei commenti fuori luogo. Ammetto che non mi aspettavo tutto questo da un blog di make-up 😉 spero di non rimanere delusa da commenti ignoranti, per ora non è successo 🙂

  12. Concordo….. anche per me è l’unico pregiudizio è oneste e disoneste.
    Come dico sempre le persone dovrebbero avere un INCI di modo che ognuno possa sapere se frequentarli oppure no!

  13. Sono un ragazzo FtM Italiano, da attivista sono stracontento si parli finalmente della tematica. Solo una piccola osservazione: Anche in Italia ci sono molti FtM degni di nota, sarebbe bello vederli riconosciuti.

  14. Se noti è precisato.
    Sua moglie non poteva avere figli, per cui ha deciso, temporaneamente, di mantenere gli organi sessuali.
    Successivamente ha effettuato l’intervento si riattribuzione chirurgica del sesso.

    Trovo che sia stato un atto bellissimo.
    Da uomo e impossibilitato fisicamente a poter essere incinto, è un qualcosa di straordinario vedere un uomo “farsi carico” della gravidanza.

  15. Non sono per nulla d’accordo, a parte che etichettare è nella natura umana, le parole sono importanti per potersi definire quando si comunica.
    Quello che fa la differenza è come vengono utilizzati i termini.
    il tuo discorso è paragonare i coltelli a pericolose armi solo perché tagliano e in alcuni casi le persone li usano per uccidere, quindi che fa, bandiamo i coltelli da qualsiasi casa?
    andiamo su.

  16. Beh, sono rimasta a bocca aperta. Guardandoli così è difficile immaginare che fossero qualcosa di diverso, ad ogni modo, a vederli dalle foto danno l’impressione di essere felici e soddisfatti di essere come sono e questo non ha decisamente prezzo. Grazie team per avermi fatto conoscere una realtà di cui in effetti conoscevo poco o nulla. 🙂

  17. Intanto mi permetto di correggere un grave errore concettuale:
    una persona di sesso femminile che transiziona, “non diventa uomo” ma esprime se stessa.
    Se non ci fosse di partenza l’identità maschile, non avrebbe senso transizionare (e per fortuna non si potrebbe nemmeno farlo, almeno legalmente).

    poi bisogna anche entrare nell’ordine di idee che non sono i genitali a renderci uomini o donne.
    Quindi così come non basta avere dei figli per essere genitori, non basta partorire per essere madri.

    Sono per altro veramente pochi i ragazzi e gli uomini ftm che sarebbero in grado di compiere un gesto simile, perché comunque non sarebbe una cosa facile da gestire a livello psicologico, e comporta anche un forte stress psico-fisico (bisogna interrompere la terapia e assumere estrogeni, e non è detto che possa funzionare sempre perché dipende dalla condizione delle ovaie).

    Generalmente chi lo fa o lo farebbe, o si trova in una condizione complessa, come i casi di sterilità della moglie, oppure di suo ha un forte desiderio di avere figli “propri” ( che difficilmente vengono fatti pre transizione visto che per fortuna l’età media in cui di inizia si è abbassata notevolmente).

  18. Infatti ho appunto specificato che è un’arma a doppio taglio. Inoltre ci sono persone che come me pensano che la sessualità sia fluida e che etichettarsi sia praticamente inutile. Poi ad esempio io li uso in certi ambiti perchè è più facile comunicare e farsi capire, questo sì

  19. Sono d’accordo, è una cosa importante decidere di cambiare sesso e credo sia un percorso delicato anche psicologicamente ma sapere che una donna che si sente uomo decide di mantenere ancora gli organi sessuali femminili mi fa pensare che abbia avuto qualche “dubbio” sul cambiamento, tanto che ha avuto il desiderio di maternità.Io ovviamente non sono nessuno per giudicare ma penso che sia una cosa “innaturale” (vedere una persona con l’aspetto da uomo ma con il pancione, non il fatto di avere dei figli).Se lui è felice va bene ma è difficile comprendere certe scelte per me.

  20. Di solito, se si decide di mantenere i propri genitali è perchè comunque non arrecano disforia alla persona che ce li ha, poi aggiungiamoci che è anche molto costoso e pericoloso…

  21. Ti auguro di trovare la persona giusta che ti possa rendere felice! Da parte mia non leggerai mai commenti negativi su questo argomento, mai! Pensa sono persino andata al gay pride a bologna qualche anno fa a manifestare in favore dei diritti di tutti!!

  22. Anch’io ho valutato la possibilità che mi piacessero gli uomini ed ho avuto delle esperienze che hanno confermato e smentito la tesi, nel senso che il rappporto con alcuni ragazzi mi è piaciuto, ma ho sempre preferito le ragazze in generale! Con mia moglie a volte scambiamo i ruoli con tanto di abito trucco e parrucco, la cosa piace ad entrambi!! Ognuno dovrebbe vivere la propria sessualità come meglio crede e gli piace ed un bel chi se ne frega a tutto e tutti

  23. Ma quanto mi divertirei se ti conoscessi!!!??? Avrei milioni di cose da raccontarti!! E mi piacerebbe sentire un po delle tue storie! ( non c’e’ malizia nei miei commenti solo davvero stima e amicizia )

  24. Non conoscevo nessuno a parte Thomas Beatie! Io penso che se queste donne non si sentivano felici nel loro corpo abbiano fatto più che bene ad iniziare questo percorso che le ha portate ad essere uomini. E questo vale per tutti, famosi e non!

  25. Penso che tu abbia ragione riguardo alle “troppe etichette” che sono venute fuori e capisco perfettamente il tuo ragionamento riguardo all’arma a doppio taglio.
    Ad ogni modo l’importante, come hanno già detto, è che tu stia bene e che sia felice!

  26. Magari mi capiterà di fare una stagione estiva su Rimini o Cesenatico chissà…ne avresti di storie da sentire

  27. A bello il salento!! Io la mia mail te la lascio volentierissimo: giaden81@hotmail.it poi se ti va di scrivermi o di darmi la tua mi fa piacere, al limite ci possiam scambiare il cell e scriverci su whatsapp

  28. Rispondo a te e a Matteo insieme: avevo letto il perché della sua scelta, e certamente è una situazione difficile. Ed è giusta la frase che hai detto ‘non basta partorire per essere madri’, ma io non la vedo appropriata in questo caso. La applicherei ad una coppia di donne, le madri sono due, seppur una non abbia partorito. La applicherei a una coppia che adotta, non avranno legami di sangue col bambino, ma è certamente loro figlio. Ma in questo caso continuo a non capire, e ripeto ‘non capire’ non vuol dire ‘giudicare’ né ‘condannare’, la sua scelta. Perché nella mia testa lui una scelta l’aveva già fatta cominciando la transizione, decidendo così, nel caso, essere padre, non madre.

  29. PS. Come hai detto tu, ‘se non ci fosse di partenza l’identità maschile non avrebbe senso transizionare’. Dunque questa persona decide di esprimere questa sua identità con l’intenzione di cambiare il suo corpo che al momento non lo rappresenta. E fin qui tutto perfetto. Ma partorire, dare alla luce un bambino, per me non è in linea con l’identità maschile che lui vuole sia espressa. Per questo trovo semplicemente che sia una questione confusa, vedo le sue scelte come contraddittorie.

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