Ciao ragazze!

Oggi vorrei introdurre un argomento molto delicato, che tantissime donne (ma spesso anche gli uomini) si trovano a dover affrontare almeno una volta nella vita: parliamo di discriminazioni sul lavoro dovuto a look non convenzionali, tatuaggi, kg di troppo, piercing, capelli colorati… insomma, tutto ciò che non rientra nei canoni dell’impiegato modello. Siete pronte? Iniziamo subito!

tumblr_m8ah635ct71qk49mto5_1280

Vorrei partire da un aneddoto che mi riguarda in prima persona. A 18, quando vivevo in Germania, ho preso il coraggio di fare il mio primo tatuaggio, un ideogramma giapponese sulla nuca (potete leggere qui il resto della storia); ricordo i commenti dei miei amici e di mia nonna, preoccupatissimi perché “da grande” avrei dovuto coprirlo per cercare un lavoro!

Il primo tatuaggio
Il primo tatuaggio

Fortunatamente il tipo di percorso che ho intrapreso ha fatto sì che il problema non si ponesse, ma se ci penso mi viene ancora da sorridere; dopo tre secondi, però, il sorriso si trasforma in una smorfia, perché per quanto ne so la questione dei tatuaggi è ancora abbastanza delicata. Capisco benissimo che queste decorazioni sul corpo possono non piacere, ma nel 2014 credo che siano quasi più i tatuati rispetto a chi non ha nessun disegno sulla pelle: non è assurdo che il mondo del lavoro ignori questo fatto e continui a discriminare una realtà più che affermata? Anche perché se fino a 50 anni fa erano solo marinai, camionisti e rockstar a tatuarsi, oggi bisogna ammettere che la moda ha contagiato tutti, dalla 16enne “trasgressiva” al 40enne in giacca e cravatta.



tattoo professionals

Lo stesso discorso vale per i piercing, dove la tolleranza è ancora inferiore, ma anche chi ha i capelli di un colore particolare o con un taglio stravagante sa che a un colloquio avrà più difficoltà ad essere assunto rispetto a chi ha un look classico. Abiti e accessori lontani dagli stili canonici sono assolutamente banditi e anche il make-up dev’essere possibilmente sobrio e naturale, quindi non vi azzardate a presentarvi con un rossetto viola se non volete essere prese per pazze! 😉

pastel-hair--large-msg-135683344612

Con la testa mezza rasata e i capelli fucsia Demi Lovato sarebbe licenziata in tronco da qualsiasi ufficio! 🙂

demi-lovato-300x400

 

Un bel trucco da colloquio:

Fashion156-beauty-and-grooming-week-Pat_McGrath_06-570x855

Certo, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, esistono anche ambienti di lavoro in cui la creatività è incoraggiata, soprattutto in contesti più artistici o informali; addirittura nel mondo della cosmesi e della moda la discriminazione è al contrario, nel senso che trova più lavoro chi ha uno stile unico e bizzarro. Qua in America, per esempio, le commesse di Sephora a volte sembrano delle drag queen, hanno 10 cm di trucco sul viso, ciglia con le piume, capelli arcobaleno, rossetti di tutti i colori immaginabili… insomma, io sembrerei un pesce fuor d’acqua in mezzo a loro! In Italia, invece, nelle profumerie si vedono solo donne belle, magre, truccate perfettamente e strizzate in raffinati tailleur neri: questo la dice lunga sui diversi approcci al make-up nei due Paesi! 

Carla+Watase+Sephora+Hello+Kitty+Beauty+Event+ZJAZbH_pnR0l

Volete leggere il resto del post? Cliccate qui!

420 COMMENTI

  1. Buongiorno a tutti! Purtroppo capisco che per certi ruoli non sia indicato presentarsi con chili di trucco, capelli fuxia o unghie fosforescenti… ma mi rendo perfettamente conto che parlo così solo perchè l’abitudine mi costringe a farlo. Per quanto mi riguarda personalmente, se il mio medico avesse 10 piercing non lo reputerei meno bravo, se l’ hostess avesse un tatuaggio sul polpaccio non penserei che non sa fare il suo lavoro, e così via.
    un altro discorso vale invece per quandoviene rrichiesta, per lavorare non come modelle, ragazze immagine, o per fare volantinaggio per le discoteche, -che lo capisco pure!- ma per stare in gelaterie, bar, negozi di abbigliamento…la bella presenza!
    non c’è consuetudine che tenga. Non lo accetterò mai!

  2. Ad un colloquio per lavorare In un grosso studio di architettura una volta l’intervistatrice, dopo aver parlato del mio curriculum di tutto rispetto, mi chiese che intenzioni avessi nella vita..perché non voleva ritrovarsi con una incinta dopo pochi mesi.. Ecco questa è la discriminazione maggiore in Italia, il solo fatto di essere donne ! È poi dicono di fare più figli.. È stato il primo e l’ultimo.. fortunantamente agli architetti è concessa un po di estrosità, ma resta un ambiente maschile, pertanto devi essere piacevole, però io personalmente evito sul lavoro (soprattutto quando ho i cantieri) rossetti rossi o outfit aderenti. Il solo essere magre ed alte, o carine, ti rende automaticamente meno autorevole di un uomo anche se è un perfetto cretino. E devi dimostrare sempre di più

  3. Cara Clio è un bel discorsone… e ho ben poche storie positive nel mio ufficio esiste un dress code che tutto devono rispettare, niente di stancante o esagerato ma cmq da seguire…questo implica niente gonne troppo corte e niente esagerazioni…beh..sai che c è ho visto colleghe ( ex colleghe ora ma hanno cambiato x una loro crescita) che si aggiravano per I corridoi cn minigonne incredibili e tacco 12 cosi come vestitini cortissimi e superga.
    Niente a che vedere col dress code da supermegaufficio in centro a Milano, ma cm mi han fatto notare alcuni colleghi siccome erano magre e avevano delle belle cosce allora andavano bene!
    Io sn una ragazza bassina, cicciotta e tatuata ho un tatuaggio sull’avambraccio e uno sulla caviglia cose piccole che mi rispecchiano e an pronta a fare il terzo ma sn certa che a me non avrebbero mai permesso tatoo or not di vestirmi in un certo.modo.
    Io stessa ho lavorato per una redazione quasi dieci anni e li era tt diverso e qnd causa crisi mi sn dovuta reinventare e sn finita in qst realtà formale ho dovuto rivedere un po il look e non perche fossi stravagante, ho sempre amato gonne vestiti e tacchi, ma lo stile era diverso tt quì. Il problema è che mentre la gente di buon senso e col cervello si adegua, qualcun altro no e gliela fan passare perché porta la tg 40 o 42 ( 44 & 46 per carita..grassone!!!! Che schifo questa gente che ti fa intuire ste cose) cosi qnd si china davanti a un cliente quello può vedergli ancje le tonsille …da dietro.
    Io ho 36 anni e lavoro da tanto xcio nn faccio piu caso a tt qst e sn combattiva e uso la testa…ma se ci penso…mi viene rabbia…e penso sia un pessimo esempio per tt le giovani leve.

  4. Ne so qualcosa. Ai colloqui coprivo sempre i tatuaggi perché non sai mai che opinione può avere chi hai di fronte. Poi fortunatamente dove lavoro non sono così fiscali (comunque i miei tatuaggi sono piccoli e la maggior parte coperti dai vestiti) però agli eventi o quando arriva qualche cliente particolarmente importante li devo coprire. Al piercing alla lingua invece ho rinunciato quasi subito (facevano facce strane persino i professori all’università). Per me, comunque non è un peso, quando li ho fatti sapevo che in certi contesti li avrei dovuti coprire..è come quando compro una gonna corta e so già che non la posso mettere al lavoro. Ci sono da sempre delle convenzioni sociali da seguire. Ma le trovo comunque accettabili. Ciò che reputo assurdo è discriminare una persona per qualche chilo di troppo o perché non ha l’aspetto da modella. Questo è sbagliato in ogni caso e dovrebbero tutti rendersi conto che la dicitura “bella presenza” non è nata con il significato “modella”, si intendeva una persona curata, piacevole, pulita. Niente a che vedere con i centimetri.

  5. Prima lavoravo in un negozio molto alternativo del centro dove non mi hanno assunta perchè non avevo draghi tatuati in faccia… ora in un’erboristeria dove è bandito il mio micro brillantino al naso… sono meno brava? Non penso proprio infatti volevo raccontarvi un aneddoto avvenuto proprio da Sephora: due cassein una presentazione clarisonic, nell’altra la commessa con la divisa strettissima, capelli unti, rossetto sbavato e sui denti e… OTTO KG DI FONDOTINTA LUCIDISSIMO CHE FACEVA RISALTARE ANCORA DI PIÙ I MILIONI DI BRUFOLI… Chiunque l’abbia assunta (ci ha anche messo 15minuti a farmi lo scontrino) ha proprio fatto un affarone

  6. Buongiorno! Non farei mai un tatuaggio semplicemente perché non mi piacciono su di me, ma non giudico di sicuro chi li ha, fatti loro. Personalmente mi è capitato, molto tempo fa, di essere chiamata a discutere con dei clienti importanti un argomento che una collega conosceva quanto me e in quel momento era più scarica. Alla mia richiesta di spiegazioni, mi venne detto che io mi presentavo meglio di lei

  7. L’ho sempre detto io che dobbiamo andare in America! (ahahahhaha, ma va????)
    Baci girlssss! Alle trasgressive, alle timide, alle controcorrente, alle sobrie, alle punk, alle classiche, A TUTTE! A voi, fiori meravigliosi!!!

  8. In certi ambiti come quando si è da esempio ai bambini (scuole, insegnanti ed educatori vari) e in cui la gente deve fidarsi di te (ambito medico, burocratico, legale ecc) è necessario un look sobrio e adeguato. Il primo impatto è importante anche se può essere discriminante, ma noi viviamo in questa società. Quando ero più giovane la pensavo diversamente ma ora a trent’anni capisco certe convenzioni… il lavoro è una cosa, poi nella vita privata ognuno è libero, ma essere professionali significa anche adeguarsi al ruolo che si ricopre.
    Diversa è la questione peso che non dovrebbe essere discriminante.

  9. Sono un’insegnante e dopo la laurea,in attesa di essere chiamata nelle scuole pubbliche,ho fatto vari colloqui in scuole private . Il peggiore:una donna che non mi ha fatto nemmeno una domanda sui miei studi o le mie esperienze bensì mi ha chiesto:età, fidanzato, da quanti anni e lui che lavoro fa? (Insomma voleva capire in qnto tempo avrei messo su famiglia) beh sono ancora arrabbiata!!da una donna,che lavora con e x i bambini non mi aspetto così tanta discriminazione

  10. Salve ragazze, buongiorno a tutte! E bellissimo post, cara Clio. Dunque, probabilmente in molte non saranno d’accordo con me, ma io devo ammettere di essere molto conservatrice in materia. Sin da piccola, mamma mi ha insegnato che, per certi look, “c’è occasione e occasione”; e, se i miei genitori (nel rispetto di me e del mio decoro, sia chiaro!) mi permettevano i look più stravaganti al sabato sera, a scuola era tutta un’altra storia, perché dovevo venire a contatto con insegnanti e compagni cui, verosimilmente, delle mie minigonne poteva non importare un fico secco. Se, nel periodo ribelle, tutte abbiamo portato il rossetto nell’astuccio per truccarci in bagno (all’epoca era la nostra trasgressione!), oggi come oggi riconosco che mia mamma aveva ragione al 300%. Un esempio: sul lavoro sono solita indossare tailleur o completi giacca e gonna, e non solo perché (come per tutte le professioni) si tratta un po’ della mia “uniforme”, ma anche perché sono là per lavorare, entrando a contatto con altre persone, e devo portare rispetto a me stessa in primis, ed a loro in secundis. Diciamo che, verosimilmente, la persona che ho davanti potrebbe non essere interessata, ed anzi disturbata, da un look non appropriato alla situazione, come lo potrei essere io a parti invertite. Al di fuori dal lavoro, e sempre nel rispetto della decenza XD, siamo liberi di fare ciò che vogliamo. Un esempio, un mio amico professionista ha un tatuaggio tribale molto importante e rifinito su un bicipite, fatto all’altezza giusta per essere coperto dalle maniche corte delle polo che è solito indossare, d’estate, per andare al lavoro. Lui è conscio del fatto che, magari, porgere un documento alla segretaria con un braccio completamente colorati può piacere a lui ed a molte persone, ma non a tutte, quindi al lavoro fa in modo di non ostentarlo, e poi al mare porta magliette sbracciate che mettono in risalto il suo tatuaggio! Spero di essermi spiegata e scusate il papiro ragazze! Bacioooo

  11. Io mi trovo d’accordo con questa politica..faccio un esempio:so che i commessi di h&m possono avere tatuaggi e look particolari, perché si rivolgono a un target giovane e di tendenza..faccio lo stesso lavoro, ma devo vestire in abito nero, capelli sistemati, trucco sobrio e al bando piercing e tatuaggi..questo perché? Perché la mia azienda invece si rivolge ad un altro target di persone e vuole dare un immagine del suo marchio sobria e più elegante.visto che io li rappresento e visto che mi pagano per farlo, è giusto che richiedano un certo stile..non che io potrei essere meno competente con una cresta,ma qui si parla di immagine..cosi come un medico o un avvocato, in questo caso devono rappresentare non un’azienda ma uno standard..trovo anche giusto che un lavoro basato sull’immagine fisica, dia spazio a chi rappresenta al meglio quel ruolo..se fai l hostess ai convegni e stai li solo per far vedere una bella ragazza, mi pare chiaro che come minimo devi esserlo..quindi non mi sento di puntare il dito contro questi cliché..anche se poi è ovvio,i casi ingiusti e assurdi ci sono purtroppo, per carità..bacio a tutte

  12. Esattamente d’accordo con te! Io non ho tatuaggi, ma la fissazione delle minigonne, ma so benissimo che ci sono contesti e contesti per indossarle!!! Le discriminazioni sul peso, per contro, sono da denuncia a pedate nel sedere 😉

  13. Io posso parlare dal punto di vista del cliente.. Ma quando io entro in una profumeria secondo te cosa mi interessa la taglia della commessa???
    Vorrei sapere il nome del posto che assume con questi criteri per boicottarlo a vita..

  14. Io ho 5 tatuaggi, tutti che si nascondono facilmente, perchè sì, nell’ambito lavorativo, spesso chiedono, senza tatuaggi ne piercing! ci sono ancora troppi pregiudizi!

  15. Ciao Clio, purtroppo io vengo discriminata perché ho tre figli e ho 41 anni, ormai nn ho più un profilo che possa interessare a chi cerca personale.

  16. Io sarei felice se in questo mondo si prestasse più attenzione alla sostanza invece che all’apparenza.. Perché non è l’aspetto fisico a definire la competenza di una persona. Mi piacerebbe che non esistessero queste regole implicite, perbeniste e discriminatorie, che fan si che persone con qualche kg di troppo, tatuate o con piercing, ma anche un po’ anticonvezionali non trovino lavoro. Quel che mi importa e mi importerà sempre è trovarmi davanti un professionista: non voglio una commessa di Sephora magra che nemmeno sa truccarsi ed è pure scortese a vedermi i prodotti. Se devo essere curata, non devo aver davanti il Dottor Sheperd, ma un medico che sappia fare il suo mestiere.

  17. Quando avevo 20 anni ho fatto un colloquio per lavorare per una griffe in via Montenapoleone a Milano.. Il colloquio andò molto bene e mi proposero di lavorare come commesa nel negozio, io contentissima ero pronta ad accettare anche con uno stipendio da fame per cominciare, fino a che, chi si occupava delle assunzioni mi chiese la taglia per la divisa… Io tranquillissima risposi senza alcun problema di portare la 46, al che il “signore” mi guardò dicendomi: “Però, a guardarti così non si direbbe, devi fare uno sforzo e dimagrire così potrai mettere almeno la 44… Poi anche per te, non è meglio piuttosto di una 46?”
    Al che, ho guardato l’individuo e con un bellissimo sorriso stampato sulla faccia mi sono alzata, gli ho stretto la mano e gli ho dato l’arrivederci ricordandogli che la mia mente è la mia intelligenza vanno al di là della mia forma fisica….
    Dopo qualche giorno mi hanno richiamata dicendomi di essere interessati a me, ma la mia risposta è stato un secco “No grazie” perché non perdo tempo con persone che sanno guardare solo le apparenze e soprattutto si fermano d’avanti ad una taglia.
    Adesso che ho quasi 29 anni ci ripenso e mi rendo conto che forse sono stata un po’saccente, ma rifarei esattamente la stessa cosa, perché porto ancora la 46 e non mi vergogno del mio corpo ed è stato proprio grazie a situazioni come questa che ho imparato ad accettarlo ed amarlo così com’è!

    Per al questione tatuaggi… Il mio capo era molto scettico a riguardo, poi ha scoperto che io ne ho 3 e ha dovuto ricredersi, perché sa quanto valgo e che un disegno sul corpo non influisce sull’intelletto di una persona, ma che fatica farlo capire ad altra gente!

  18. La taglia no,ma l’immagine si…io penso che se entri da gardenia e vedi una ragazza rasta,cob piercing e tatuaggi..la troveresti meno credibile..ne sono sicura!!!poi non discuto se sia giusto o meno, però per me è così 😉

  19. …. poi se sa fare il suo mestiere ed assomiglia pure al dottor Sheperd ben venga 🙂
    Ok stamattina sono sciocchina…

  20. Circa tre anni fa ho fatto un colloquio per lavorare in aeroporto (che sarebbe stato solo di 3 mesi, per il boom di partenze dell’estate), ma visto che mi trovavo senza lavoro meglio di niente… ho dei tatuaggi, ma quelli non sono stati un problema perchè non si vedono… il mio piercing invece lo è stato… ne ho uno al labbro sulla destra, (minuscolo ed è solo un brillantino bianco) ma per il colloquio l’avrei dovuto togliere… perchè sicuramente non mi avrebbero preso… mi spiace, ma il pacchetto comprende le mie capacità, il mio piercing e i miei tatuaggi… se mi giudichi meno capace perchè ho un brillantino allora quelli che si mettono degli scafandri come orecchini cosa sono delle oche patentate? non credo proprio…
    Ora sono tre anni che ho un lavoro, e il mio piercing non è un problema, anzi non so nemmeno se il mio capo abbia notato che ce l’ho… giusto per rendere l’idea di quanto è piccolo 😉

    Ricordiamoci che c’è pieno di gente vestita in giacca e cravatta che ci prende per i fondelli dalla mattina alla sera…

  21. Infatti secondo me la discriminazione più grande per una donna è proprio, aimè, la famiglia! Una donna sposata che non ha ancora figli ha problemi ad essere assunta perchè ancora non ha figli e probabilmente li farà, chi li ha è perchè li ha e questo è davvero ridicolo e secondo me è la discriminazione peggiore!

  22. Esatto, per carità se si parla di un lavoro in cui l’immagine è fondamentale ci sta, ma per tutti gli altri è assurdo.

  23. Io sono già anzianotta, ho 48 anni ed il primo tatuaggio lo feci ben 30 anni fa quando i tatuaggi erano prerogativa dei carcerati e di pochi trasgressivi camionisti. Dal primo che feci, poi sono andata avanti ed ora ne ho 37 sparsi ovunque, alcuni visibili ed altri no, e due piercing (uno visibile sull’orecchio, l’altro sul capezzolo). Anche per ciò che riguarda l’abbigliamento non sono mai stata un’elegantona…nel senso che ancora oggi la mia scarpa ordinaria è l’anfibio.
    Ad ogni modo, io me ne sono sempre altamente infischiata del giudizio degli altri, e devo dire che il passaggio dalla scuola al lavoro non è stato particolarmente traumatico, nonostante non ho mai fatto niente per nascondere i disegni.
    Oggi sono responsabile commerciale di una grande azienda, ogni tanto il mio capo mi dice …. ” e copri sto coso!” ma io gli rispondo “attento che ti denuncio per mobbing”. Insomma sono dialoghi scherzosi, ma per fortuna sono giudicata per come sono io e non per quello che porto.
    so di essere stata molto fortunata, perché ci sono tanti pregiudizi su tatuati, cicciottelli, insomma per gli “alternativi”; ma non è stato così per me.
    Il mio unico cruccio? ho un figlio ventiduenne che pare la copia del ragioneer Filini… nonostante siano anni che cerco di convincerlo non vuole ne piercing ne tatuaggi….ufffff

  24. Forse perchè sono abbastanza giovane credo di essere abituata a persone con look stravaganti (mio padre ad esempio vede i tatuaggi e sviene 🙂 ), l’importante è che sia pulita e profumata per quanto riguarda l’esteriorità e possibilmente competente.

  25. Beh apparte le commesse di sephora, non credo che nemmeno in America prendano persone tanto appariscenti in alcuni ruoli.. quando sono stata a New York sono capitata da sturbuck’s nell’ora in cui c’erano i lavori degli uffici e ti posso garantire che più standardizzati di cosi non si può! Donne in tailleur e decoltè e uomini giacca e cravatta, certo ho visto qualche rossetto fucsia ma accompagnato da un look estremamente sobrio e penso che questo si possa fare anche in Italia 😉

  26. l’argomento è ostico come sempre e come sempre io sto nella posizione scomoda perché sono molto conservatrice su questo argomento..mi va benissimo una commessa di Sephora ipertruccata perché è il suo lavoro però in certi lavori io credo che il decoro e la pulizia siano alla base del rispetto per la persona che si ha di fronte
    Questo non vuol dire ne non truccarsi (io per prima mi trucco tutte le mattine e ci mancherebbe anche altro!!!) ne non avere tatuaggi!
    Però i tatuaggi personalmente li preferisco piccoli e nascondibili e non perché penso che averli sia sinonimo di cattiva persona (se non avessi paura di aghi e soprattutto di prendermi qualche malattia uno l’avrei già fatto sulla caviglia) ma proprio perché non so come spiegarlo ma credo che sia una cosa che fa parte della vita personale della persona e non della vita professionale
    per quanto riguarda i piercing mi dispiace ma a me non piacciono proprio e su nessuno, l’unico che mi piace ma solo su un ventre piatto è quello all’ombelico..gli altri no e comunque penso che almeno facendo il medico non siano nemmeno troppo igienici..
    per quanto riguarda le taglie siamo sempre li, la trovo una cosa ridicola..e posso dire? quando entro in un negozio e trovo una commessa carina ben truccata e magari non taglia 40 o comunque fisicamente simile a me mi sento sia più a mio agio ma soprattutto riesco a vedere più chiaramente che si può essere carine anche senza essere taglia 40 e 1.75!

  27. ehm..in America il primo giorno di tirocinio da studentessa in medicina (quindi neppure medico) sono andata in jeans e ballerine..abbigliamento standard qui in Italia e poi c’e sopra il camicie..e comunque insomma è normale mettere un maglioncino un jeans skinny e le ballerine!
    e invece mi hanno fatto il cazziatone dicendo che ero vestita in modo assolutamente non consono!!giuro non mi sono mai sentita così mortificata!poi primo giorno da sola in un ospedale americano..volevo morire..
    ho imparato che li bisogna andare sempre vestiti eleganti e possibilmente con i tacchi..io non mi ero portata quasi nulla e mi sono comprata qualche vestitino (per fortuna ne avevo perché li uso molto anche qui) e soprattutto dei pantaloni eleganti neri e delle scarpe..in America l’apparenza è tutto altroché!!!
    la cosa simpatica è vedere alle 7 del mattino tutte le lavoratrici a NY che scendono dalla metro e si mettono le scarpe con il tacco prima di entarre nel posto di lavoro..è abbastanza la regola perché sono davvero proprio fissati!

  28. Beh per quanto ci piaccia fare i libertini penso che a nessuno piaccia entrare in banca e trovare dietro lo sportello una bella cresta blu e tanti piercing, come un medico o altre situazioni in cui, purtroppo, senza fare gli ipocriti l’apparenza conta! E’ chiaro che non parlo di forma fisica però ci sono degli ambienti che richiedono un certo target e altri ne richiedono un altro..se da sephora la commessa è un po stravagante ci sta, se da abercrombie ci sono le commesse e i commessi mezzi nudi ci sta, se un parrucchiere ha un aspetto stravagante va bene..a ognuno il suo!

  29. Ciao clio! Voglio raccontarti un esperienza che mi e’ capitata pochi anni fa. Ho accompagnato la mia amica ad un colloquio di lavoro,arriviamo e ci sediamo e il datore di lavoro inizia a guardarci fisse da capo a piedi,fin quando rivolgendosi alla mia amica le dice: ti puoi alzare e fare un giro su te stessa?mi sono sentita mortificata nonostante um diploma e una bella parlata a lui interessava il.fisico della mia amica nient’altro.
    Inutile dire che siamo andate via! Questa esperienza mi ha un po segnata non ti nascondo che lotto contro i miei kg d troppo anche per questo perche’ probabilmente una taglia 46 non puo’ andare bene per un lavoro e questq è una triste realta’ ma spero di ricredermi!

  30. Erika, tanti applausi per te! Hai fatto benissimo! Conosco bene l’ambiente o del quadrilatero della moda…. già in provincia ti consigliano di segarti le spalle perché troppo larghe!

  31. sei stata una grande invece, bravissima!!la discriminazione per il peso è una cosa allucinante! e ripeto ci hanno perso loro non solo perché hanno perso una persona sicuramente valida e intelligente ma perché a mio parere avrebbero attratto anche clienti non 40 facendo vedere che si può essere belle e assolutamente in forma anche con una 46!

  32. Ma no, era un discorso di abitudine.. Sono abituata già dalla scuola a vedere il ragazzo con i rasta oppre la ragazza con gli anfibi e il trucco goth, poi ci parli e capisci che tutto ciò non conta niente.. Per questo la commessa non mi scandalizzerebbe, basta che sia pulita ecco 🙂
    (Spero di essermi spiegata, non volevo risultare offensiva)

  33. Margot cara, dopo aver letto il tuo post non ho bisogno di scrivere nulla : sono completamente d’accordo con te! Baciooo 😉

  34. Forse sarò considerata conservatrice, ma credo che trovarsi in un negozio che risponde alle necessità di vestiti di un giovane ad esempio, un ragazzo o una ragazza tatuata fa sorridere ed è come dicessero “sono una come te”; mentre trovarsi un una profumeria -e non parlo solo di quelle di lusso- o in una banca, magari trovarsi davanti una persona con i rasta o la cresta verde, potrei vederlo come una sorta di perdita di credibilità. Certo che non significa essere una cattiva persona o no intelligente o incompetente, sia chiaro, però mi lascia un po’ così, non so spiegarmi bene e trovare le parole giuste nemmeno io. Diciamo che a ogni lavoro, ci sta il suo look.
    Un altro discorso è la taglia, quella proprio non la capisco.. Anche io sono stata chiamata anni e ani fa per un lavoro e la prima domanda è stata “che taglia porti” e alla mia risposta “44”, mi hanno detto di no perché servivano ragazze tra magre, 36-38, da mettere al Motorshow di Bologna. Avrei cmq rifiutato perché io, di dover fare la bella statuina, proprio no!
    La cosa peggiore comunque è il posto di lavoro che ti discrimina in quanto donna in genere. Ti fanno tre domande chiave: nome, ANNI, FIGLI. Quando dico che ho 30 anni già mi guardano storto, quando dico che convivo mi guardano storto due volte e iniziano a cancellare il tuo nome dalla lista dei candidati, quando gli dici che di figli ancora non ne hai, sai già che il tuo nome su quella lista è bello che cancellato.

  35. Ciao a tutte! Io penso che nonostante quello che si dica è vero che l’apparenza conta!! A volte bisogna anche adeguarsi. E’ innegabile che per la nostra cultura una persona truccata semplice è considerata più affidabile di una che si trucca in modo vistoso, per cui per un colloquio di lavoro è preferibile presentarsi nel modo più semplice possibile, perchè la prima impressione conta eccome! Purtroppo è così e sinceramente per avere un lavoro non sarà così pesante, per quanto mi riguarda, rinunciare ad un rossettone che magari sfoggerei in altre occasioni. Io non ho tatuaggi o pircing ma credo che li nasconderei se il lavoro mi richiede una certa “etichetta”! Un bacio :*

  36. Ricordo ancora quando 7 anni fa andai a fare il test d’ingresso x una laurea sanitaria triennale e il coordinatore della facoltà passò di fianco a un ragazzo che aveva diversi piercing all’orecchio e gli disse: “se entra li togliamo quelli vero?!”… Giusto x farvi capire.. Anche il mio ragazzo quando iniziò quella stessa facoltà dovette togliersi il piercing al labbro inferiore che aveva… È così… In ambito sanitario, finchè sei uno studente, un tirocinante e devi essere valutato dai prof devi sottostare alla regole… E in ospedale è richiesto un abbigliamento consono senza tanti capelli colorati, piercing e tatuaggi vistosi… Poi una volta assunto uno fa quello che vuole ma x ora è così… Io non ho piercing e tatuaggi ma se mi vesto normale e non “da dottoressa” agli esami sono meno credibile…. Purtroppo è così… 🙁

  37. Anche nella mia scuola, sebbene ormai siamo passati una dozzina di anni, c’erano già i primi tatuati, i primi piercing e creste verdi tra i giovanissimi, ma nonostante ciò io penso che l’immagine conti sul fattore credibilità.

  38. Saccente mai!!!anzi hai avuto il coraggio di fare ciò che avrei dovuto fare anche io molte volte . mitica!

  39. io agli esami sono sempre andata con jeans ballerine etc..nessuno mi ha mai detto nulla devo dire anzi..a parte l’esperienza traumatica americana che ho raccontato più sotto..
    non ho ne piercing ne tatuaggi pero..

  40. Anche a me hanno insegnato la “politica” del “c’è occasione e occasione” e sono completamente in linea con il tuo discorso.

  41. È vero ,capita a me ogni volta.Prima mi guardano le mani e mi chiedono se sono sposata con gli occhi strabuzzati perché non ci credono…poi dicono che presto ci saranno dei figli e mi salutano dicendomi che hanno bisogno di qualcuno più affidabile. ….

  42. Mi dispiace tantissimo Strakikki 🙁
    Mi sa che gli unici Stati che hanno politiche ottime su questo fronte sono solo gli stati del a Nord Europa (della situazione Svizzera non so niente ma mi devo informare)…Anche in America, in un’azienda di prestigio (=Apple) ti propongono di congelare gli ovuli per farti avere bimbi il più tardi possibile.

  43. Viviamo in società, una società per di più basata sull’apparenza e bla bla: ci tocca adeguarci, non ci vedo nulla di scandaloso onestamente*
    L’immagine sì, può contare sul fattore credibilità (agli occhi degli altri), non certo su quello capacità: la professionalità, la competenza, i titoli prescindono dal numero dei tatuaggi.

    *non mi riferisco al discorso taglia 42, quello non faccio nemmeno lo sforzo di commentarlo

  44. Sono d’accordo con te! Però posso dirti che le discriminazioni peggiori per la donna, da quanto ho sentito da alcune persone che conosco, sono dovute al fatto che magari hanno molti figli o comunque sono incinta, perchè sono considerate meno “produttive” diciamo 🙁

  45. nulla di grave è stato traumatico poi mi sono guardata intorno e ho capito!
    l’America è strana e se non ci si vive non si capisce..durante il tempo libero puoi girare come vuoi e nessuno dico nessuno dice nulla..qui in Italia se metto il rossetto rosso la mattina stai certa che minimo una decina di persone che incontro si mettono a fare battutine anche pesanti, sorrisetti etc, li invece non ti guarda nessuno..di contro al lavoro devi andare super tirato..magari con il tailleur da 20 dollari che al primo lavaggio ti abbandona pero che sia apparentemente elegante..

  46. Guarda, per fortuna dove studio e frequento io non ho mai avuto problemi, sono sempre andata come volevo a tirocinio, rossetto e scarpe rosse comprese. Che tanto con un camice addosso diventi per tutti subito “dottoressa” XD.
    Poi vabbè, come medico ci sta presentarsi in un certo modo, essere insomma “rassicuranti” per i pazienti. Che è vero che l’abito non fa il monaco. Ma di sicuro aiuta, che piaccia o meno.

  47. sei stata eccezionale! anch’io porto la 46, ma per fortuna non mi sono mai trovata in una situazione simile, forse perchè non ho mai fatto colloqui per questo genere di lavoro. In ogni caso avrei agito esattamente come te. 🙂

  48. La più grande fonte di discriminazione lavorativa per una donna restano il matrimonio e i figli. Tutto il resto viene dopo.
    Ed è ancor più grave perché si tratta di aspetti fondamentali della vita di una persona: niente contro i tatuaggi, ma quelli li camuffi o copri…i figli spero proprio di no.
    E forza donne, che di battaglie ne abbiamo ancora tante 🙂

  49. Ne avrei una marea da raccontare.Il peso sempre e da sempre, quando ero più magra il seno troppo appariscente,l’età e lo stato civile adesso…sempre peggio.E i tatuaggi sono in posti nascosto sennò pure quelli. Per me sono preclusi tutti i posti a contatto con il pubblico o gestiti da uomini…e sapete cosa CHE VADANO AFFAN***O!!! Mi sono presa di quei nervosi assurdi.Comunque…al momento mi pare quelli che ci fregano di più hanno la giacca e i capelli in piega e non la cresta e i tatuaggi…

  50. Ma ci pensi a stare tutto il giorno in ospedale coi tacchi?!? O mi signur!!! Io a tirocinio non metto neanche le ballerine perchè se devo starci tante ore mi fanno poi male i piedi e la schiena quindi metto le scarpe da ginnastica!!! Se poi un giorno ci lavorerò metterò le ciabatte come gli altri dipendenti! Tiè!

  51. Nella mia facoltà di medicina non fanno storie ma una mia amica mi ha detto che se vai agli esami vestita bene già parti bene… Quindi capisci già certe cose… Io non ho tatuaggi e piercing quindi nessuno mi ha mai detto niente… E con i pazienti basta solo un grosso sorriso! Il problema sono gli altri medici e i prof!

  52. Ciao Clio argomento delicato..ricordo tempo fa che una mia amica che lavorava come estetista in una palestra mi disse che dovevano assumere una nuova ragazza e la scelta era ricaduta su una ragazza brava ma cicciotella..e sia lei sia la responsabile la sfottevano dicendo che non era adatta a lavorare in una palestra perchè che figura avrebbero fatto con i clienti???io credo di aver fatto la faccia scioccata perchè che importa se è in carne se è brava nel suo lavoro?!proprio non capivo perchè non puoi mai sapere la situazione di una persona, e se fosse in carne per problemi di salute?..riguardo al resto credo che sia importante essere puliti e curati ad esempio quando facevo la barista non potevo avere unghie smaltate e capelli sciolti, mi scocciava ma allo stesso tempo capivo

  53. Le discriminazioni sul lavoro a causa dell’aspetto sono una di quelle cose che mi fanno veramente arrabbiare. Io sono molto sobria nel look, e dubito che avrò mai di questi problemi, ma trovo inaccetabile giudicare la professionalità di una persona sulla base del suo look.
    Vi racconto una storia di rivincita personale. Mio padre negli anni 70 vinse un concorso in banca. Per quell’impiego lo obbligarono a taglire la barba (in quegli anni anche la barba era un accessorio trasgressivo!). Con il tempo fece carriera fino a diventare direttore, e allora si fece ricrescere la barba e non la abbandonò mai più, neanche ora che è in pensione, e guai a chi gliela tocca.
    Sì ad esprimere sé stessi, anche nel posto di lavoro!

  54. Come ti ho risp più su io neanche le ballerine!!! Scarpe comode x correre x andare a prendere il treno, stare tante ore in piedi e non avere male alla schiena!!!

  55. no poi in ospedale ospedale ti puoi cambiare le scarpe (io poi frequentavo una chirurgia quindi poi andavo di tutina e via) e diciamo che i tacchi non sono super obbligatori puoi anche mettere le ballerine (mai le scarpe da ginnastica pero!) pero sono consigliati..e ti diro da quando sono tornata ho un po cambiato stile nel senso che ora utilizzo sempre scarpe con un po di tacco..ovviamente non un tacco stiletto 12 ma un 6-7 cm soprattutto gli stivali si mi sento sia più comoda che più professionale (sempre fermo restando che a me piace la chirurgia quindi poi mi cambio per andare in sala)

  56. Ciao Clio!! Concordo con tutto quello che hai scritto!!! Purtroppo per le donne il peso e la forma del corpo giocano un ruolo importantissimo in ogni ambito, anche se è una cosa assurda! E poi, anche il fatto di dover conciliare il ruolo di lavoratrice con quello di moglie e madre spesso crea dei problemi alle donne.. per quel che riguarda piercings e tatuaggi, credo di essere una delle poche persone a non averne (perché sono fifona e ho paura degli aghi) e penso che in alcuni contesti lavorativi possano creare davvero qualche difficoltà… un bacio!!!!

  57. Purtroppo le donne nel mondo del lavoro avranno sempre vita dura, soprattutto in un paese come l’Italia in cui non c’è alcun tipo di incentivo a favore delle donne che vogliono lavorare E avere una famiglia, e in cui a mio parere l’aspetto esteriore e le apparenze contano tantissimo rispetto agli altri paesi europei, soprattutto quelli nordici. Purtroppo non so se e quando questa situazione potrà cambiare. Studiando per il corso di società giapponese contemporanea mi sono resa conto di quanto Italia e Giappone si assomiglino molto sotto questo punto di vista, e parliamo del Giappone, un paese in cui fino a pochi decenni fa i matrimoni combinati erano ancora all’ordine del giorno e le donne non avevano alcun tipo di autorità essendo sottoposte in tutto e per tutto all’autorità del padre prima e del marito poi, inquadrate all’interno del sistema del “koseki” e dello “ie”. Io ho 22 anni, e non lavoro. Ho consegnato non so quanti curriculum un po’ d’appertutto in cerca di un lavoretto part time da abbinare agli studi universitari, in qualche negozio o in qualche bar. In 3 anni sono riuscita a fare solo 2 colloqui, e in entrambi i casi non sono stata presa. E sapete cosa ho pensato in entrambi i casi?? “Avranno preso una ragazza più carina di me.” Ed è stato un pensiero privo di rabbia o frustrazione, è stata semplicemente l’accettazione di un dato di fatto. La cosa che mi ha fatto più arrabbiare, invece, è stata pensare che in questo paese chi ha voglia di lavorare ma non ha le conoscenze adatte (parenti, amici, amici di parenti o parenti di amici, che ti possono dare un’opportunità anche se non sei una stra figa da passerella) non hai quasi nessuna opportunità. Questo sì, che mi ha fatto male.

  58. Il vero ostacolo è nella testa di quelli che pensano che un tatuato svolga il suo lavoro peggio di un altro senza tatuaggi. Il segretario della mia università ha la cresta, decine di tatuaggi visibili e altrettanti piercing. Perché dovrebbe fare male il suo lavoro? Capisco che magari trovarsi davanti ad un chirurgo, un poliziotto o un becchino con otto piercing sul viso e un diamante disegnato sotto l’occhio possa rendere restii… ma che ne sai che magari quello è il migliore nel suo campo? Avere pregiudizi è umano, ma non bisogna fermarsi alla pelle; si potrebbe scoprire di avere davanti una bellissima persona! Lo scienziato citato da Clio ha portato una sonda su una cometa. E c’è gente che lo giudica per una camicia?!
    Per quanto riguarda la discriminazione delle donne… c’è poco da fare! Ci si arriverà, piano piano. Io ho scelto la mia strada formativa convinta del fatto che le cose devono cambiare dall’interno! Work in progress…

  59. non appena ho letto l’intro del post ho subito pensato allo scienziato della missione Rosetta.
    Che dire, ho letto che una ragazza non può fare l’hostess se ha anche un piccolo tatuaggio dietro l’orecchio e i militari so che hanno addirittura dovuto censire quelli che avevano!!
    alla fine non prendiamoci in giro, l’abito FA il monaco. altrimenti non saremmo qui a parlarne.

  60. non appena ho letto l’intro del post ho subito pensato allo scienziato della missione Rosetta.
    Che dire, ho letto che una ragazza non può fare l’hostess se ha anche un piccolo tatuaggio dietro l’orecchio e i militari so che hanno addirittura dovuto censire quelli che avevano!!
    alla fine non prendiamoci in giro, l’abito FA il monaco. altrimenti non saremmo qui a parlarne.

  61. Alla gardenia delle mie parti c’è una commessa transgender, coi capelli a spazzola grigio platino e un po’ di barba. È bravissima, e questo è tutto quello che mi interessa. Ed ha anche un bel look!

  62. Alla gardenia delle mie parti c’è una commessa transgender, coi capelli a spazzola grigio platino e un po’ di barba. È bravissima, e questo è tutto quello che mi interessa. Ed ha anche un bel look!

  63. secondo me sono leggende metropolitane..sai quante mie amiche mi dicevano: metti una camicetta per l’esame che parti avvantaggiata! ma io odio le camicie e quindi andavo sempre con la mia maglietta (carina eh ma pur sempre maglietta) e i miei jeans (tra l’altro strappati sull’interno coscia per quanto li ho usati-ma non si vedeva ehehe erano i miei jeans fortunati!)..mai avuto alcun problema se dovevano darmi 30 me lo davano anche senza la camicia!non farti influenzare troppo l’importante è essere curati, puliti e profumati e fare gran sorrisi e mostrare tranquillità (anche solo apparente) agli esami!a me esser sorridente e serena ha dato sempre un gran mano!

  64. secondo me sono leggende metropolitane..sai quante mie amiche mi dicevano: metti una camicetta per l’esame che parti avvantaggiata! ma io odio le camicie e quindi andavo sempre con la mia maglietta (carina eh ma pur sempre maglietta) e i miei jeans (tra l’altro strappati sull’interno coscia per quanto li ho usati-ma non si vedeva ehehe erano i miei jeans fortunati!)..mai avuto alcun problema se dovevano darmi 30 me lo davano anche senza la camicia!non farti influenzare troppo l’importante è essere curati, puliti e profumati e fare gran sorrisi e mostrare tranquillità (anche solo apparente) agli esami!a me esser sorridente e serena ha dato sempre un gran mano!

  65. A proposito di igiene, io per esempio non vorrei essere visitata da una ginecologa con le unghi molto lunghe : potrebbero sia bucare i guanti che farmi male!

  66. Sono sempre stata una persona sobria, una che si adatta facilmente, so di non vivere su un cucuzzolo di montagna e mi adeguo: non esisto solo io, ci sono occasioni e occasioni, modi e modi, orari e orari da rispettare.
    Per cui se un tatuaggio infastidisce, lo comprendo.
    Se un piercing intimorisce, lo capisco.
    Se un chilo di troppo (o di meno) incupisce, lo mando affangù.

  67. Io non la troverei affatto meno credibile, perché dovrei?
    Se ha gusto, è brava, sa parlare, sa porgersi, non è invadente, le treccine gliele faccio io!

  68. sono assolutamente d’accordo con te,io la metto su una questione di stile ,di estetica allo stato puro. Ovviamente non comprendo in questo discorso il colore della persona,la taglia,il genere sessuale. per come sono fatta io,però,e cioè un po’ anarchica e controcorrente,se vedessi,ad esempio un medico,o un impiegato di banca,con i dreadlocks o i tatuaggi,penserei che è un figo pazzesco perchè ha avuto il coraggio di farsi vedere com’è…ed è talmente bravo che l’hanno scelto anche se l’aspetto è particolare per il ruolo che svolge nella nostra società. Io mi sono fatta un tatuaggio….e l’ho fatto apposta visibile….se no manco lo facevo……sono le mie due personalità….angioletto che risiede sulla spalla destra.diavoletto che risiede sulla spalla sinistra….

  69. Io lavoro in uno studio medico,il tatuaggio c’è l ho ma è sulla schiena quindi nn si vede, x quanto riguarda i capelli mi ci sono presentata di tutti i colori, persino fucsia, nessuno ha mai detto niente. Ho iniziato a lavorare li x sostituire mia cugina qualche giorno che era fuori, finché nn ha deciso di licenziarsi, be’ il dottore con cui lavoro mi ha richiamato dicendomi se volevo lavorare li perché in quel poco tempo ha notato che ero”adatta”per quel lavoro,ed avevo i capelli fucsia e viola!

  70. le unghie sono un tasto dolentissimo..io ho dovuto rinunciare allo smalto quando ho optato per la chirurgia..le unghie lunghe mai avute (come dici tu puoi fare male alle persone anche semplicemente con una palpazione profonda) ma gli smalti mi piacevano..in chirurgia sono pero giustamente banditi..purtroppo le unghie non si riescono a lavare perfettamente con lo smalto e quindi si perde in sterilità quando ci si lava..
    durante l’estate facendo le guardie mediche e sostituzioni varie mi sono un po sbizzarrita (anche se molti pazienti guardano storto anche le unghie colorate questa è la verità) ma adesso se il cielo mi fa la grazia di farmi entrare in specialità lo abbandonerò definitivamente (a parte week end etc)..pero questo e altro per poter fare quello che mi piace

  71. Purtroppo è così. In Italia come ha detto Clio la prima discriminazione è proprio l’essere donna! Quelle che rimangono incinta poi sono proprio sul filo del rasoio! È davvero uno schifo! Anche a me è capitato anche da giovanissima che indagassero sulla mia vita privata durante un colloquio! Assurdo!

  72. premettendo che non sono assolutamente contraria a capelli colorati, tatuaggi e piercing (cioè, i piencing non mi piacciono, ma quello è gusto mio..) trovo che si debba anche considerare il punto di vista contrario, ossia le aziende che assumono il personale sono rappresentate spesso dai loro dipendenti nell’ambiente esterno. dunque ogni azienda, pensandoci, ha un pò il diritto di decidere chi mandare in giro per il mondo!ad esempio, lavori molto a contatto con il pubblico dovrebbero trasmettere ai clienti sicurezza, affidabilità e pulizia. quindi prima di tutto sarà valorizzato un look in ordine. ma chi siamo noi per andare contro le policy di una azienda?
    ho un amico uomo coi capelli lunghi (spesso tragedia) e ora fa l’assicuratore, e non ha ancora dovuto tagliarli. perchè? è pulitissimo, curato. tiene benissimo barba e capelli, e la differenza secondo me sta proprio li. tenersi bene. i tatuaggi e i piercing forse non piacciono perche sembrano disordinati…
    sono ben lontana dall’avere un idea chiara della faccenda, la mia è solo una riflessione…

  73. Mi trovi d’accorso cara margot! Mia mamma è insegnante e anche lei si è sempre raccomandata di vestirmi per la scuola in modo da non mettere mai in imbarazzo me stessa o gli insegnanti. Purtroppo per quanto sia giusto o meno all’apparenza ci badiamo tutti! Diversa è invece una discriminazione di carattere sessuale che proprio non tollero!

  74. Il problema non è tanto il tatuaggio o il colore dei capelli….o meglio c’è anche il modo in cui si portano in giro certe particolarità a rendere il tutto una miscela esplosiva 😉 in particolare, e l’ho vissuto sulla mia pelle, non si perdona un naturale atteggiamento sexy nella donna. A prescindere dal colore dei capelli, tatuaggi si o no, il fatto che una donna sia naturalmente sexy viene visto come fumo negli occhi dalle altre donne/colleghe e come motivo di sovversione della quiete dai maschi. Ps trovo Demi Lovato assolutamente deliziosa nella sua mise….

  75. Ti auguro con tutto il cuore di entrare nella scuola di specializzazione :)! Nei week end, giustamente, tutti gli smalti devono essere indossati ;).
    Mi viene in mente un altro episodio, una ragazza che conosco per lavorare in pasticceria ha dovuto rinunciare agli anelli e alle unghie lunghe perché il capo-pasticcere pretendeva (giustamente) il massimo dell’igiene . La seconda cosa che le disse fu “raccogli i capelli e indossa la cuffia”

  76. Buongiorno assonnato bellezze! Grazie per la riflessione Clio, è inutile girarci intorno, l’aspetto che hanno le persone serve da primo impatto ed è provato che ci facciamo un’idea della persona nei primi 30 secondi di approccio. È vero che l’abito non fa il monaco in SOSTANZA ma purtroppo da sempre lo fa all’APPARENZA! Preferiremmo tutti che il medico da cui andiamo abbia un certo aspetto anche se magari piercing tatuaggi e un super crestone non lo renderebbero meno bravo di altri! Anzi! A me i miei hanno sempre proibito di farmi tatuaggi proprio per questo motivo e io da brava figlia ho obbedito! 😉 di sicuro prima c’era una maggiore attenzione a queste cose.

  77. Quando ho iniziato a lavorare, 10 anni fa, in un una amministrazione pubblica mi toglievo il cerchietto al naso che portavo. Una volta dimenticai di togliermelo e il mio capo, letteralmente e non scherzando, mi disse: “dottoressa se ne vada con quel coso al naso”. La cosa mi infastidi talmente che non lo tolsi più. Il fatto di averlo non faceva venir meno la mia competenza e professionalità. Ora ho anche piercing al sopracciglio e nella nuca…e quando mi si chiede “ma non puoi toglierlo?” rispondo di no con la più grande naturalezza. E sono riuscita a far valere le mie competenze e a far superare il pregiudizio. Ovviamente lavorando in un ufficio pubblico la mia lotta è stata più semplice. ..però ne vado fiera lo stesso!!

  78. Secondo me dipende dal tipo di lavoro, e cioè: se faccio un lavoro di rappresentanza o di vendita, credo che il presentarsi in maniera ordinata sia necessario per trasmettere sicurezza e empatia, ciò non significa che sia contraria ai tatuaggi o ai capelli di vari colori, anzi, ma capisco se un’azienda richieda un abbigliamento “appropriato” perchè socialmente lo associa ad una maggiore vendita del prodotto. Dissentisco con ciò che hai detto sulle profumerie italiane, da quello che ho visto io hanno 1 uniforme uguale per tutte, di solito pantaloni e maglietta e per il trucco dipende dalla profumeria, da Kiko sono costrette ad impiastricciarsi il viso con 1000 colori, devo ancora capire perchè e se davvero è una strategia che funziona. Io lavoro in un ufficio senza contatti con il pubblico, e mi sono sempre presentata casual, ma ho visto colleghi venire in tuta o con i bermuda, perciò mi sono adattata, se un giorno non ho voglia di pensare a cosa mettermi indosso una tuta e via, ma in un precedente ufficio, per esempio, ti criticavano se portavi delle scarpe a infradito (non le ciabattine ovviamente), cosa che io trovo abbastanza inutile. Una volta un mio collega programmatore è stato costretto a tagliarsi i suoi capelli lunghissimi, gli veniva da piangere poverino, e mi sono mortificata per lui.. non capisco proprio come ad un programmatore, che sta davanti ad un computer tutto il giorno, possa creare problemi se ha i capelli lunghi, bhà… è come se li facessero tagliare a me, farei un macello!!!

  79. Io trovo assurdo che si discrimini per la taglia in lavori dove non è “necessario” (che comunque è un concetto sempre relativo)… le commesse che ci sono nella Sephora più vicina a me saranno anche magre, ma non capiscono un’accidente (una volta ho chiesto a una di loro di prendermi il Primer Potion e ha voluto che l’accompagnassi allo stand perchè non aveva capito cosa volessi)… Caspita ma non è meglio una persona non magrissima, ma comunque curata e soprattutto COMPETENTE???
    p.S.: comunque, io di tatuaggi ne ho due, anche se non si vedono molto ma per mia scelta. Mio fratello ne ha cinque e ha uno stile metal, fa l’informatico e in ufficio non possono fare a meno di lui; mio cugino anche lui ha un sacco di tatuaggi soprattutto sulle braccia ma questo non fa di lui un imprenditore meno serio

  80. Pensate che io poco tempo fa sono andata a fare un colloquio e mi é stato detto che ero vestita in maniera troppo semplice e non ero abbastanza truccata! Per il discorso tatuaggi io sono”di parte” ne ho molti e purtroppo capita di essere discriminati per questo, secondo il mip punto di vista è sbagliato e riprendo le parole di clio, se un dottore è tatuato è meno bravo? Assolutamente no, ma purtroppo viviamo in un mondo dove la corruzione o vedere donne mezze nude in tv o tante altre cose sono all ordinw del giorno e percepite quasi normali mentre un uomo o una donna tatuati creano quasi il panico.Per la strada spesso mi sono vista indicare dalle persone e guardare come ae fossi un alieno solo perché sono tatuata, lo trovo eccessivo e davvero di cattivo gusto.Quindi dico a queste persone di aprire la mente e soprattutto di ricordarai che chi ha rovinato il mondo ha la giacca e la cravatta non i tatuaggi! Buonagiornata a tutte ragazze

  81. Le unghie corte e i capelli raccolti in quell’ambiente però sono la base dell’igiene. non bisogna prendere come “discriminazione” una richiesta del genere 🙂

  82. Ma lì è questione di furbizia, mica discriminazione ;-). Cioè: se un prof sai che si irrita di fronte a certe cose le eviti, se sai che si esalta vedendo una camicia viva le camice …sempre nel lecito eh!!
    Fossero questi i problemi 🙂 poi per passarli gli esami le camice non bastano, se non hai studiato ti attacchi lo stesso 😛

  83. La possibilità che abbiano assunto ragazze più carine purtroppo è deprimente… cioè il successo di un bar dipende da quanti ragazzotti attira la barista o dalla qualità del servizio? Purtroppo mi viene in mente una scena in cui i ragazzotti stanno nel bar ore ed ore a bere di tutto solo perchè c’è la ragazza carina…mah… per fortuna il bar più prolifico della mia città ha tutti baristi maschi, e non sono dei modelli ma persone assolutamente normali!

  84. Qualche mese. …sono stata attenta a disinfettarlo con un prodotto apposito che mi aveva indicato il piercer, non sono andata in piscina, non indossavo collane e tenevo i capelli raccolti….adesso sto pensando di dargli un “fratellino”!!!

  85. in ogni caso lei doveva fare l’estetista, non la personal trainer! Se fosse stato al contrario, magari, potevo anche capirlo (ma sempre con il beneficio del dubbio che i chili in più non siano dovuti solo al cibo): difficilmente penso mi affiderei a un personal trainer in sovrappeso, ma comunque ci sono dei limiti anche in questo!

  86. è vero, una volta una ragazza mi ha raccontata di non aver detto ad un colloquio di essersi appena sposata perchè l’avrebbero considerata subito a “rischio maternità”

  87. mia sorella l’ha tenuto da marzo o aprile se non erro, fino all’altro giorno. l’ha tolto perchè continuava a formarsi del liquido nonostante continuasse a disinfettarlo tutti i giorni. :-/ evidentemente non era per lei 🙂

  88. sai quante volte mi è capitato di trovare capelli nei fagottini alla nutella o nel pane! ad un mio parente è capitato di trovare un pezzo di unghia. ma qua siamo al limite dell’horror 😀

  89. io ricordo il primissimo esame che facevano alla mia facoltà (era un corso di laurea nuovo).. ci sono state persone che si sono vestite manco a una cerimonia! Tailleur che facevano sembrare le 20enni delle 40enni, e ragazzi che più incravattati non si poteva! Si potrà anche partire avvantaggiati, ma se poi fai scena muta o peggio dici delle castronerie il tailleur e la cravatta lasciano il tempo che trovano…

  90. io posso capire la difficoltà di un datore di lavoro nell’affrontare la situazione di una dipendente in maternità perchè devi in pratica pagare il doppio stipendio (alla persona in maternità e a quella che la sostituisce)… ma è anche vero che non abbiamo certo scelto noi di essere destinate per natura a mettere al mondo dei figli!!!

  91. l’aspetto fisico non dovrebbe influire sul lavoro o sulle capacità, ma è ovvio che non è così. Prima devi dimostrare quanto vali e poi puoi permetterti di sfoggiare look audaci o tatuaggi…Però ammetto che un medico troppo tatuato, non mi da fiducia 🙁 :-(.. Sono anch’io vittima delle convenzioni? No, penso solo che spero che il tatuatore sia serio e abbia sterilizzato gli aghi… La stessa cosa che penso quando vado dal dentista, e vedo dei piercing, spero che non abbia malattie, facilmente trasmissibili… Scusate la mia schiettezza….
    In queste professioni, secondo me ci vuole accortezza, perchè c’è la vita delle persone in gioco. Ma non è che un medico, che ha una allegra vita sessuale, senza protezione e poi mi deve operare, mi fà stare più sicura… Per cui la mia avversione, non è di forma o genere, ma di sicurezza per certe professioni…
    Poi per il resto, in una profumeria, mi interessa poco, se la commessa è alta, magra, o bassa e con qualche chilo; mi interessa se è sciatta e senza trucco o che è truccata male. Visto che sei in profumeria, qualcosa devi metterla in viso… Se hai una pelle stupenda, basta truccare gli occhi o un rossetto, ma se sei in profumeria come ti alzi al mattino, insomma 🙁 :-(…E anche Pat, vista così e senza sapere dei suoi lavori, non è che mi depone a favore…Il grasso, alto o magro, non si può controllare, ma coprire qualche brufolo ed essere un pò in ordine, si….Io a trovo fin troppo sciatta…Sinceramente se non la conosco tra lei e una MUA, delicatamente e graziosamente truccata, andrei a chiedere info dalla seconda… Si, L’apparenza inganna e io ne sono vittima, come quasi tutti. Per cui purtroppo il fuori dal convenzionale ( che per una MUA è senza trucco), per me non paga, in tutto quello che si fa… In alcune circostanze bisogna conformarsi, ma intendo sugli accessori, tipo capelli rosa, tatuaggi, piercing, ecc…Non alto o basso;bello o brutto; magro o grasso…Queste sono caratteristiche, che non possono essere scelte, non dipendono da noi. I tatuaggi e i capelli rosa, si….

  92. l’aspetto fisico non dovrebbe influire sul lavoro o sulle capacità, ma è ovvio che non è così. Prima devi dimostrare quanto vali e poi puoi permetterti di sfoggiare look audaci o tatuaggi…Però ammetto che un medico troppo tatuato, non mi da fiducia 🙁 :-(.. Sono anch’io vittima delle convenzioni? No, penso solo che spero che il tatuatore sia serio e abbia sterilizzato gli aghi… La stessa cosa che penso quando vado dal dentista, e vedo dei piercing, spero che non abbia malattie, facilmente trasmissibili… Scusate la mia schiettezza….
    In queste professioni, secondo me ci vuole accortezza, perchè c’è la vita delle persone in gioco. Ma non è che un medico, che ha una allegra vita sessuale, senza protezione e poi mi deve operare, mi fà stare più sicura… Per cui la mia avversione, non è di forma o genere, ma di sicurezza per certe professioni…
    Poi per il resto, in una profumeria, mi interessa poco, se la commessa è alta, magra, o bassa e con qualche chilo; mi interessa se è sciatta e senza trucco o che è truccata male. Visto che sei in profumeria, qualcosa devi metterla in viso… Se hai una pelle stupenda, basta truccare gli occhi o un rossetto, ma se sei in profumeria come ti alzi al mattino, insomma 🙁 :-(…E anche Pat, vista così e senza sapere dei suoi lavori, non è che mi depone a favore…Il grasso, alto o magro, non si può controllare, ma coprire qualche brufolo ed essere un pò in ordine, si….Io a trovo fin troppo sciatta…Sinceramente se non la conosco tra lei e una MUA, delicatamente e graziosamente truccata, andrei a chiedere info dalla seconda… Si, L’apparenza inganna e io ne sono vittima, come quasi tutti. Per cui purtroppo il fuori dal convenzionale ( che per una MUA è senza trucco), per me non paga, in tutto quello che si fa… In alcune circostanze bisogna conformarsi, ma intendo sugli accessori, tipo capelli rosa, tatuaggi, piercing, ecc…Non alto o basso;bello o brutto; magro o grasso…Queste sono caratteristiche, che non possono essere scelte, non dipendono da noi. I tatuaggi e i capelli rosa, si….

  93. Forse sono un po’ controtendenza, ma credo che ogni occasione e ogni ambiente (di lavoro o meno) richieda un certo look e una certa presentabilità. Questo non vuol dire che se sei un dottore e hai dei tatuaggi sei meno bravo, ma è pur vero che, se vuoi fare certi tipi di lavori (che possono andare dal medico, all’ingegnere, all’impiegato) devi scendere a compromessi e, se vuoi per forza avere dei tatuaggi, almeno che siano in punti che siano coperti quando sei vestito. Lo stesso vale per trucco e vestiario. Io non mi trucco e non mi vesto nello stesso modo in ufficio o quando esco con le mie amiche. Perchè dai, diciamoci la verità senza ipocrisie: le donne che vanno in giro con le tette di fuori e truccate pesanti (che si vede proprio che sono fuori luogo) fanno solo certi tipi di lavori e appartengono, quasi sempre, a determinati ambienti (sociali e culturali), così come gli uomini particolarmente tamarri, lampadati e coi tatuaggi sul collo. Non diciamo falsità, la realtà va quasi sempre così: difficilmente se sei un neuroscienziato ti presenti al lavoro con uno scorpione tatuato sul collo e con il tribale sul polpaccio in bella mostra, magari se sei un idraulico sì. Il mio discorso ovviamente non vuole essere un giudizio di valore su nessuno e su nessuna categoria di persone.

  94. Forse sono un po’ controtendenza, ma credo che ogni occasione e ogni ambiente (di lavoro o meno) richieda un certo look e una certa presentabilità. Questo non vuol dire che se sei un dottore e hai dei tatuaggi sei meno bravo, ma è pur vero che, se vuoi fare certi tipi di lavori (che possono andare dal medico, all’ingegnere, all’impiegato) devi scendere a compromessi e, se vuoi per forza avere dei tatuaggi, almeno che siano in punti che siano coperti quando sei vestito. Lo stesso vale per trucco e vestiario. Io non mi trucco e non mi vesto nello stesso modo in ufficio o quando esco con le mie amiche. Perchè dai, diciamoci la verità senza ipocrisie: le donne che vanno in giro con le tette di fuori e truccate pesanti (che si vede proprio che sono fuori luogo) fanno solo certi tipi di lavori e appartengono, quasi sempre, a determinati ambienti (sociali e culturali), così come gli uomini particolarmente tamarri, lampadati e coi tatuaggi sul collo. Non diciamo falsità, la realtà va quasi sempre così: difficilmente se sei un neuroscienziato ti presenti al lavoro con uno scorpione tatuato sul collo e con il tribale sul polpaccio in bella mostra, magari se sei un idraulico sì. Il mio discorso ovviamente non vuole essere un giudizio di valore su nessuno e su nessuna categoria di persone.

  95. Aggiungo: trovo giustissimo che in un ambiente di lavoro si pretenda un certo vestiario e una cura della propria persone/immagine. E’ un fatto di professionalità. Che poi dai, se a 40 anni ti presenti rasata e col pirceing secondo me non va bene. A ogni età le sue trasgressioni.

  96. io non sono magra, per niente. Ho un fisico di suo minuto, ma non sono magra. Quando ho preso il mio abito da sposa, l’ho visto sul catalogo indosso alla modella… non gli avrei dato due lire!!! ed era quello che avevo scelto! Con le curve (invece di una gruccia di quelle della tintoria) era tutta un’altra cosa!!!

  97. Infatti! Se è magra ma è truccata da cani oppure puzza di sudore (o soprattutto, non capisce una mazza di quello che vende, vedi l’esempio che ho fatto sopra) che me ne faccio??? E poi è controproducente anche per i maschietti, che magari se vogliono farci un regalo si affidano a una commessa carina ma che poi non capisce niente e ci rifilano ciofeche!!!

  98. buongiorno a tutte ragazze, ho letto tutti i vostri interessanti commenti e devo dire che mi hanno fatto riflettere molto. per l’università (anzi per le università, visto che ho preso 2 lauree) ho fatto un sacco di stage (non pagati ma è un dettaglio vero?grr), in un caso ero in una scuola (privata) e facevo l’aiuto prof e il mio look era molto semplice, jeans, scarpe basse; e comunque anche se era gestita da suore non ho mai avuto rimproveri (potevano magari volere un look più formale).

    recentemente invece ho lavorato negli uffici di una grande cooperativa e ho avuto una sempre un look direi giovane ma semplice, jeans, scarpe sempre basse, maglioncino o anche felpa (ma visto che la moda ne sta lanciando di molto stilose). nessun rimprovero fino a quando ho messo una gonna che era 3/4 dita sopra il ginocchio ma era nera messa con degli stivali, insomma nulla di sexy. e zac…cazziatone perchè una dei piani alti è un po’ acidella e invidiosa delle ragazze nuove.

    in realtà credo di aver sempre avuto 2 linee guida in queste situazioni, osservare come vestivano gli altri e soprattutto le altre e molta ingenuità di non pensare di ricevere cazziatoni per una gonna o un vestito.

    un bacione

    Carlotta

    http://charlottenotgainsbourg.wordpress.com/

  99. Io adoro vedere un uomo in completo e il piercing al sopracciglio. è una cosa che mi fa impazzire!e un dottore con le braccia tutte tatuate???? mmhhhhh…♥ ma capisco che ogni ambiente ha bisogno della sua apparenza, perchè il mondo è quello che è, e le persone hanno un costante bisogno di essere rassicurate….nessuno impedisce a nessuno di vivere il privato come preferiscono, ma sul lavoro finchè la mentalità globale è questa è giusto essere professionali anche togliendosi il piercing al naso in quelle otto ore o minimizzandolo e vestirsi in modo adeguato…a me personalmente se qualche tatuaggio spunta dal polsino importa poco. sul fattore peso dalle mie parti mi sento di spezzare una lancia a favore delle taglie sopra la 42. vedo commesse in profumerie decisamente oltre la 42, anche non più ragazzine! baci ♥

  100. Eccoci qua….post che sento molto vicino. Io ho sei tatuaggi, ho i capelli rossi lunghi ma completamente rasati a metà testa e un dilatatore di 1 centimetro abbondante sull orecchio. Inevitabile che come persona attiro l attenzione, lo so, ne sono consapevole ed ho imparato a conviverci ormai da sei anni con queste particolarità che adoro e sento mie!!!! Detta così sembro una tragedia umana

  101. Dipende dal lavoro. Se ti presenti per un colloquio in banca nessuno ti chiede la taglia o di fare una sfilata.

  102. È il mio stesso discorso perché se gli dici che non hai figli loro pensano “ha 30 anni e i figli li farà presto perché è già avanti con gli anni. E quindi io cosa assumo una donna così che magari fra 6 mesi rimarrà incinta e io dovrò lasciarla a casa in maternità pagandola ma non mi produce?”

  103. È il mio stesso discorso perché se gli dici che non hai figli loro pensano “ha 30 anni e i figli li farà presto perché è già avanti con gli anni. E quindi io cosa assumo una donna così che magari fra 6 mesi rimarrà incinta e io dovrò lasciarla a casa in maternità pagandola ma non mi produce?”

  104. Diciamo che è inutile nasconderci: l’apparenza fa. So anche io che non è detto che un tatuato o una commessa che ha tre chili di trucco sul viso più di una drag queen, è poco competente, però a me sembra poco professionale..

  105. Diciamo che è inutile nasconderci: l’apparenza fa. So anche io che non è detto che un tatuato o una commessa che ha tre chili di trucco sul viso più di una drag queen, è poco competente, però a me sembra poco professionale..

  106. Quello che dici è vero ma l’aeroporto è davvero, davvero categorico sull’abbigliamento figuriamoci su tatuaggi e piercing. Ho diverse amiche nell’ambiente e li lo sai prima, è così e basta. Addirittura gli fanno storie sulle calze o sul colore dell’elastico per i capelli. E anzi le compagnie italiane sono le più ‘trasandate’!

  107. Secondo me questi sono problemi che si fanno solo i datori di lavoro, perché il cliente se vuole il caffè se lo va a prendere lo stesso in quel bar.
    Potrei capire togliere i piercing per maggiore igiene, però eheheh
    Mia sorella ha i capelli rossi tinti e il concorso per la Ryanair gliel’hanno fatto fare lo stesso.
    Ancora non capisco che problema danno i tatuaggi. Questa tecnica esiste da anni ed anni e ora si lamentano?

  108. Onestamente non mi è mai capitato di essere discriminata sul lavoro (sono un’impiegata di back office), forse perché ho un look abbastanza normale.
    Devo dire però che sia nel make-up che nell’abbigliamento mi faccio sempre guidare dal mio umore e dall’istinto.
    Se un giorno mi va di mettere un tacco 12, lo metto, così come non mi creo problemi ad andare a lavoro con un bel rossetto vistoso, che sia rosso, prugna o fucsia, se quel giorno sono ispirata.
    Soprattutto sulla questione rossetto ho notato diverse volte che è una dettaglio che non passa inosservato agli occhi delle altre colleghe (che il rossetto non lo mettono nemmeno per uscire la sera) e che questo sicuramente fa parlare di me in modo negativo (del tipo ” ma quella dove pensa di essere?!”).
    Del resto però questo mi capita anche fuori dal lavoro, mentre passeggio in città o al centro commerciale, semplicemente perché è un “accessorio” che non tutte indossano (anzi, dalle mie parti sono davvero in poche).
    In sostanza penso che sia vero che esista il look giusto per ogni occasione, ma ognuno di noi è giusto che abbia quel piccolo segno distintivo che lo renda diverso dagli altri, se no saremmo davvero tutti uguali!!

  109. finchè i tatuaggi restavano marginati e riservati ad una certa categoria di persone (fino a qualche anno fa, tatuato=carcerato, camionista…), era tutto ok. adesso che fanno preso piede, allora si fa più “attenzione”. e qui si ritorna al discorso dei pregiudizi.

  110. Io studio giurisprudenza e purtroppo, anche per la città piuttosto “fighetta” in cui vivo, devo presentarmi in un certo modo. Vorrei farmi i capelli rosa da un sacco di anni, e volevo farmi un tatuaggio sull’avambraccio, ma purtroppo ho dovuto pensare al mio futuro. In Italia chi assumerebbe un avvocato con un tatuaggio che spunta dalla camicia? credo nessuno. Per me questo nel 2014 è sbagliato, penso che la personalità si esprima anche tramite il corpo, i vestiti, i capelli e ognuno dovrebbe avere la possibilità di esprimersi! Penso che questo succeda sopratutto in Italia, sarà che per me siamo veramente indietro come mentalità, siamo chiusi, bigotti, e trincerati dentro i nostri pregiudizi. Anche per questo motivo, dopo la laurea ho deciso di andare via, almeno per un periodo, perchè spero di conoscere culture più “aperte”

  111. Anch’io se metto un rossetto un po’ più vistoso o più scuro noto che le persone ti guardano come se fossi pazza, vorrei sapere il perché -.-”

  112. Anch’io se metto un rossetto un po’ più vistoso o più scuro noto che le persone ti guardano come se fossi pazza, vorrei sapere il perché -.-”

  113. Anch’io se metto un rossetto un po’ più vistoso o più scuro noto che le persone ti guardano come se fossi pazza, vorrei sapere il perché -.-”

  114. purtroppo ancora non sono entrata nel mondo del lavoro, quindi non ho esperienze dirette su discriminazioni o meno.
    So per certo di una ragazza che lavora in una scuola gestita da suore, e non può mettere smalti vistosi, nè mostrare tatuaggi…insomma, a me sembra un po’ eccessivo.
    Però capisco anche che in certi ambiti la prima impressione conta, perchè a volte un look “sobrio” dà più fiducia di un look eccessivo…è un controsenso lo so, ma io personalmente mi faccio pochi problemi se il personale di fronte a me è vestito in maniera particolare o no, basta che sia competente, l’importante è che non sia una persona volgare e cafona.

  115. purtroppo ancora non sono entrata nel mondo del lavoro, quindi non ho esperienze dirette su discriminazioni o meno.
    So per certo di una ragazza che lavora in una scuola gestita da suore, e non può mettere smalti vistosi, nè mostrare tatuaggi…insomma, a me sembra un po’ eccessivo.
    Però capisco anche che in certi ambiti la prima impressione conta, perchè a volte un look “sobrio” dà più fiducia di un look eccessivo…è un controsenso lo so, ma io personalmente mi faccio pochi problemi se il personale di fronte a me è vestito in maniera particolare o no, basta che sia competente, l’importante è che non sia una persona volgare e cafona.

  116. purtroppo ancora non sono entrata nel mondo del lavoro, quindi non ho esperienze dirette su discriminazioni o meno.
    So per certo di una ragazza che lavora in una scuola gestita da suore, e non può mettere smalti vistosi, nè mostrare tatuaggi…insomma, a me sembra un po’ eccessivo.
    Però capisco anche che in certi ambiti la prima impressione conta, perchè a volte un look “sobrio” dà più fiducia di un look eccessivo…è un controsenso lo so, ma io personalmente mi faccio pochi problemi se il personale di fronte a me è vestito in maniera particolare o no, basta che sia competente, l’importante è che non sia una persona volgare e cafona.

  117. Però se il datore di lavoro ha il figlio tatuato e con piercing lo fa lavorare nel suo bar, ristorante o quello che sia eheheheh 😉
    TUTTI BELLI SONO!

  118. Ma me lo sono chiesto spesso.
    Forse perché siamo veramente in poche a indossarlo e quindi si nota subito.
    Una sera mi sono messa d’impegno a cercare altre ragazze nello stesso locale in cui mi trovavo che portassero un rossetto di qualunque colore che non fosse nude. Ti assicuro che in mezzo a centinaia di donne ne avrò contate si e no 5, me compresa!!

  119. Sono d’accordo e penso che il fatto di poter essere madre sia un dono enorme e che si debbano aiutare e proteggere di più rispetto a quanto fanno ora, le donne che diventano mamme 🙂

  120. Salve ragazze!!
    Ho la fortuna di poter insegnare il francese alle classi quinte della scuola elementare, e, quando due anni fa ho cominciato, avevo un fantastico rasta lungo fino al sedere, un bellissimo anello al naso ed il piercing alla lingua.
    All’inizio ho cercato di camuffare il rasta con acconciature mirate, ma i bambini sono meravigliosi, acutissimi osservatori, e ingenuamente chiedono il perchè e il percome di tutto!!! Così, mi sono autocensurata, mettiamola così. Il rasta l’ho tagliato (ho pianto, non scherzo. E’ da idioti ma io ho pianto.) l’anello al naso s’è trasformato in un mite brillantino… ma il piercing alla lingua l’ho mantenuto!
    Capisco che, anche se nessuno, ne genitori ne il dirigente scolastico, mi ha detto nulla, quando si tratta di bambini DEVI avere un’immagine rassicurante.

  121. Ciao Clio e ciao ragazze belle, cicciottelle, magre tatuate e non!!!! E’ poca cosa, ma io vi adoro così come siete!!!! Detto questo la mia esperienza non è tutta positiva, ma neanche tutta negativa, mi spiego. l’anno in cui mi sono diplomata (1992) è stato anche l’anno in cui ho trovato lavoro e per quegli anni sono stata fortunata. A 19 anni ho fatto il mio primo colloquio di lavoro e la prima cosa che ho fatto per prepararmi è stata una bella doccia, una piega ben fatta e….udite, udite eye-liner e rossetto rosso di sobrio avevo solo l’abbigliamento. Risultato? Sono stata assunta e l’allora direttore del personale mi ha anche fatto i complimenti per il mio aspetto e vi assicuro che non c’erano secondi fini e ho potuto appurarlo nel tempo. Il discorso è cambiato dopo 4/5 anni quando un’estate ho deciso di farmi le treccine afro (solo capelli miei, erano lunghissimi in quel periodo), il vice direttore di allora vedendomi mi disse:” Elena, cosa ha fatto in testa??????…..” e io con molta disinvoltura gli risposi :”…ho fatto un po’ di trecce!!! Perché non le piacciono??…” e lui fece uno sguardo che lasciava poco all’immaginazione, ma chi contava in quell’azienda trovò che non ci fosse nulla di male. Veniamo ora alla parte in cui mi sono sentita discriminata; dopo anni in quell’azienda a causa della crisi cambiò la proprietà e quando venne il momento di decidere le destinazioni tra reparti e casse (supermercato: GRANCASA) io andai a finire dritta in cassa era un periodo in cui arrivavo da un periodo di un anno in cassa integrazione e stando a casa senza accorgermene misi su 10kg. Nel reparto in cui io dovevo andare misero una ragazza un po’ più grande di me d’età, ma con 15cm in meno d’altezza per 50kg di peso. non la metà di me, ma poco ci mancava e ho sofferto parecchio anche perché mi “utilizzavano” come tappabuchi avendo io girato diversi reparti è stato in quel momento che stavo scivolando lentamente in depressione e mio marito a quel punto mi disse:” molla tutto e vieni a lavorare con me!!” E a distanza di 4 anni (il 1 novembre) sono rinata. Il peso come i tatuaggi fanno apparenza, ma in Italia proprio non si vuole vedere la sostanza e quindi concordo con te Clio certi outfit e certi trucchi solo il week-end. Lo so da fastidio questo modo retrogrado di vedere la forma e non la sostanza, ma noi siamo quello che siamo e lavoriamo sicuramente bene in un ambiente in cui ci si aspetta che facciamo bene quello che sappiamo fare e non come ci presentiamo. Scusate la “lungaggine”, ma se si potesse parlare tra di noi di persona staremmo in buona compagnia per ore!!! :_***************

  122. beh secondo me bisogna fare una prima distinzione in base alle professioni nel senso che se è possibile anche lontanamente che un piercing possa portare delle infezioni non sarebbe certo un bene che lo portasse un chirurgo visto che gli ambienti dovrebbero e ripeto dovrebbero essere sterilizzati!! altre professioni vogliono la divisa per usi e costumi ma anche perché è parte del mestiere, ve lo immaginate un poliziotto che fi ferma al posto di blocco ed ha piercing al naso alle labbra, alla lingua o un bel tatuaggio sulla fronte con scritto “sto per mettertela in …” ?? oppure uno chef coi dred al vento alla Bob Marley che vi manda un bel piatto con contorno di capelli? al di la delle questioni di igiene credo che nel mondo del lavoro non si tratti di discriminazione, ma di affari! l’ impiegato è l’ immagine dell’ azienda e se quest’ ultima necessita di un “codice figurativo” è chiaro che prediligerà in primis chi rientra nei canoni, ciò non vuol dire che sia per forza più bravo ma solo conforme alla figura ricercata! i chili di troppo sono un problema? per certi ambienti si per altri no, è ovvio che Mariangela figlia di Fantozzi non sarà la testimonial di Chanel, ma ragazze Angela Merkel è a capo della nazione europea più potente e credo sia un tantino più in alto di molte ragazze senza dubbio più belle ed attraenti!!

  123. questo argomento mi tocca da vicino perchè purtroppo ho vissuto queste esperienze.. Ho due tatuaggi, di cui uno abbastanza grosso, ma conscia dei pregiudizi delle persone li ho fatti sulla schiena, in questo modo si vedono solo al mare o se decido io di mostrarli con una scollatura. Il mio ragazzo ha aspettato un anno primo di dire ai genitori dei miei “pasticci” perchè voleva che prima mi conoscessero per quello che sono e nonostante tutto non sono mancate battute poco gradevoli… Anche perchè ognuno dei miei tatuaggi rappresenta un pezzo di famiglia e arriva da esperienze di vita! Nonostante in questo ho in progetto il terzo che farò in onore della mia Sardegna 🙂 Un’altra volta mi presento al mio primo colloquio di lavoro con un trucco nude, cercavano una maestra per un nido, pensavo di essere ordinata ma mi sento dire che non è necessario truccarsi per lavorare: “mica vuoi far colpo sui papà!” e io che pensavo di essere ordinata!

  124. Ciao Clio, post interessante.. Non mi è mai capitato nulla al riguardo sebbene ho portato i capelli di colori strani e ho 3 tatuaggi ma nessun pircing, lavoro in ufficio, mi vesto adeguatamente e porto un trucco soft perché lo voglio fare e mi sembra appropriato. Lasciando stare le commesse di sephora che sono una categoria diversa(!!!) , io devo dire k nei negozi dove vado io trovo commesse di ogni tipo ed età, non voglio fare distinzioni ma spero di essere chiara.. e conosco una ragazza bella in carne con tanti tattoo (piene le braccia) che lavora in uno studio commercialista…non è una ficata?! Così dovrebbe essere!!! Certo k se siamo come il fighissimo Zombie Boy non penso che la nostra aspirazione sia fare il maestro d’asilo XP Capito il senso? Alla fine il mondo si deve adattare x forza.. e basta con sta cosa delle femmine della discriminazione!!! Ma k cavolo farebbero gli uomini senza di noi..

  125. “In Italia, invece, nelle profumerie si vedono solo donne belle, magre, truccate perfettamente e strizzate in raffinati tailleur neri”… ma solo io becco sempre commesse truccate con le palette Lelly Kelly (e la stessa maestria di chi le usa, le Lelly Kelly)?

  126. Serio? L’ultima volta che sono stata da Sephora e una delle commesse aveva molto un aspetto da drag queen… Comunque non stava male! E secondo me se i trucchi devi venderli… Meglio far vedere come stanno addosso, no?

  127. Serio? L’ultima volta che sono stata da Sephora e una delle commesse aveva molto un aspetto da drag queen… Comunque non stava male! E secondo me se i trucchi devi venderli… Meglio far vedere come stanno addosso, no?

  128. In una delle profumerie della mia città ci lavora una signora che è tutto tranne che magra (e non si può nemmeno mettere nella categoria delle “morbidose” come Clio, è proprio ciccionella) quindi sfaterei il mito della taglia 42.
    Per il resto: io ho piercing e tatuaggi nascosti sotto la mia divisa da receptionist in un hotel frequentato principalmente da over 80 e tutti mi adorano. Se si vedessero non saprei.
    E a me, 27enne, non me ne fregherebbe niente se la cassiera della banca avesse un dermal tra gli occhi e i capelli blu, o se l’ortopedico che mi guarda la mano al pronto soccorso avesse un tatuaggio sul collo tipo Fedez. Ma l’Italia è un paese di vecchi per vecchi, quindi sognamocelo. Quando saremo vecchi noi forse le cose potranno cambiare.

  129. In una delle profumerie della mia città ci lavora una signora che è tutto tranne che magra (e non si può nemmeno mettere nella categoria delle “morbidose” come Clio, è proprio ciccionella) quindi sfaterei il mito della taglia 42.
    Per il resto: io ho piercing e tatuaggi nascosti sotto la mia divisa da receptionist in un hotel frequentato principalmente da over 80 e tutti mi adorano. Se si vedessero non saprei.
    E a me, 27enne, non me ne fregherebbe niente se la cassiera della banca avesse un dermal tra gli occhi e i capelli blu, o se l’ortopedico che mi guarda la mano al pronto soccorso avesse un tatuaggio sul collo tipo Fedez. Ma l’Italia è un paese di vecchi per vecchi, quindi sognamocelo. Quando saremo vecchi noi forse le cose potranno cambiare.

  130. P.S. L’unica discriminazione che ho avuto in sede di colloquio di lavoro è la mia laurea. Perché noi laureati pretendiamo troppo…

  131. E’ questo il punto..mi trovo d’accordo che il concetto dovrebbe essere questo (parla una che ha almeno un paio di amici rasta eh),ma non siamo tutte giovani e intelligenti per capirlo..e purtroppo che ci piaccia o no, mi rendo conto che i pregiudizi verso un certo tipo di persone ci sono. A quel punto non biasimo un’azienda che dice “no” a chi non rispecchia il suo stile ..:-)

  132. Avoglia che le bellocce trovano prima.
    Io, normalissima ne bella ne brutta, facevo la fotografa nei locali a 50 euro.. Le signorine in minigonna per fare promozione a 80!!! Fate voi…

  133. Noi non la troviamo meno credibile, ma altre migliaia di persone magari si..come dicevo a Francesca..ahimè 🙁

  134. Ciao a tutte!!!
    io penso che la vita è una e che quindi come tutti dicono bisogna viverla al meglio e come pare a noi…però…non è sempre possibile!!
    purtroppo ci sono persone e ambienti di lavoro molto discriminatori sia per le donne che per gli uomini…
    io comprendo che un bagnino con un piercing potrebbe involontariamente graffiare chi deve essere salvato ma per il resto penso che una volta che una persona è pulita e in ordine (e con ordine intendo non in mutande) anche se dovesse avere i capelli dai mille colori, tatuaggi ovunque e piercing qua e la non vedo quale sia il problema.
    Io conosco una ragazza con il piercing sotto al labbro inferiore che lavora in uno studio dove fanno le buste paga, io stessa ho un piercing e nn ho nessun problema sul lavoro!!!
    Purtroppo c’è gente troppo chiusa mentalmente e quindi chi si sente libero di fare ciò che vuole e di esporsi come meglio crede viene visto male!
    In più vorrei sottolineare che spesso si guarda anche l’abbigliamento delle persone e non ci si pone mai il dubbio che forse quella persona è vestina “così” non perché le piace ma per esigenze economiche…perché care e cari miei lo stipendio non va sempre speso in abbigliamento, trucchi, accessori e parrucchiere!!!!!

  135. Ciao io sono una studentessa e leggendo un po’ di questi commenti mi è sembrato che tutte concordaste sul fatto che certi look è meglio lasciarli al weekend ma non perché questa è una scelta che dimostra un po’ di buon senso bensì perché il nostro paese è ” retrogrado ” rispetto ad altri come l’America.
    Sinceramente mi trovo in totale disaccordo: a mio parere in un determinato ambito lavorativo mantenere un look appropriato è doveroso, non una conseguenza dell’ arretratezza dello stato ! Scusate ma, se quando andassi in profumeria mi sì presentasse una commessa con tre kg di fondotinta e ombretto fin sotto le sopracciglia non so se sarei tanto bendisposta a farmi aiutare. Mi chiederei : ” ma una con un trucco così come può aiutarmi a scegliere qualcosa di appropriato x me se neanche lei sa truccarsi “. È solo un esempio naturalmente . In conclusione, sapersi truccare e presentare in modo decoroso non necessariamente deve comportare il soffocamento della propria personalità e non è assolutamente la conseguenza di una mentalità antiquata, ma semmai è indice di maturità, perché bisogna saper intuire se è il caso di presentarsi in un certo modo o no.

  136. Conosco un cuoco coi dread, il mio ragazzo è chef e ha i capelli lunghi… Esistono cuffie/bandane/cappelli per queste occasioni. Come per un chirurgo che è bardato di camici dalla testa ai piedi.

  137. D’accordo con te al 100%. L’essere decorosi ed appropriati alle situazioni è indice di rispetto per se stessi, non di essere “retrogradi” anche secondo me 🙂 bacio

  138. D’accordo con te al 100%. L’essere decorosi ed appropriati alle situazioni è indice di rispetto per se stessi, non di essere “retrogradi” anche secondo me 🙂 bacio

  139. Le persone più intelligenti che io conosca sono quelle che all’esterno potrebbero sembrare più “fuori dalle righe” proprio perché spesso a look originali segue anche creatività e fantasia all’interno, diciamo così =) Io personalmente non ho tatuaggi né piercing ma non per motivi lavorativi, semplicemente perché sono una fifona ma non escludo in futuro di celebrare qualche traguardo con un bel tatuaggio, certo io opterei per zone del corpo in cui, se vuoi, puoi coprirlo =)
    Riporto però l’esperienza negativa del mondo delle hostess, lì i criteri sono selettivi e a parte l’altezza (Non se ne parla mai ma anche questa è discriminazione) per i tatuaggi c’è un vero e proprio tabù. Anche se sono piccole coccinelle o scritte minuscole che si nasconderebbe facilmente sotto l’orologio, sei fuori, così come l’idea di nasconderlo con il trucco è bandita. In questo caso io non capisco proprio il perché, è proprio una discriminazione ideologica perché se una persona assicura che il tatuaggio non sarà mai visibile perché impedirgli l’assunzione?

  140. Le persone più intelligenti che io conosca sono quelle che all’esterno potrebbero sembrare più “fuori dalle righe” proprio perché spesso a look originali segue anche creatività e fantasia all’interno, diciamo così =) Io personalmente non ho tatuaggi né piercing ma non per motivi lavorativi, semplicemente perché sono una fifona ma non escludo in futuro di celebrare qualche traguardo con un bel tatuaggio, certo io opterei per zone del corpo in cui, se vuoi, puoi coprirlo =)
    Riporto però l’esperienza negativa del mondo delle hostess, lì i criteri sono selettivi e a parte l’altezza (Non se ne parla mai ma anche questa è discriminazione) per i tatuaggi c’è un vero e proprio tabù. Anche se sono piccole coccinelle o scritte minuscole che si nasconderebbe facilmente sotto l’orologio, sei fuori, così come l’idea di nasconderlo con il trucco è bandita. In questo caso io non capisco proprio il perché, è proprio una discriminazione ideologica perché se una persona assicura che il tatuaggio non sarà mai visibile perché impedirgli l’assunzione?

  141. Quest’argomento mi tocca da vicino.. ho tatuaggi evidenti e piercing sul viso e questo sicuramente mi inserisce sempre nella ‘seconda scelta’ quando si tratta di lavoro. E infatti se devo fare un colloquio tolgo i piercing e mi metto camicie e foulard che mi coprano bene il corpo in modo che non si vedano i tatuaggi (potete immaginare d’estate che caldo..). Il fatto di essere discriminata per scelte che riguardano la mia vita personale che non toccano neanche lontanamente la sfera lavorativa molto spesso mi avvilisce e mi fa sentire come se per questo fossi da meno degli altri che hanno un aspetto più sobrio. Sento di persone che non sono state assunte al supermercato perchè avevano tatuaggi in zona polsi/mani che non si potevano coprire. Gente che ha detto espressamente ‘non mi farei mai servire al banco gastronomia da uno con le braccia tatuate.. mi sa di mancanza di igiene’…………

  142. Quest’argomento mi tocca da vicino.. ho tatuaggi evidenti e piercing sul viso e questo sicuramente mi inserisce sempre nella ‘seconda scelta’ quando si tratta di lavoro. E infatti se devo fare un colloquio tolgo i piercing e mi metto camicie e foulard che mi coprano bene il corpo in modo che non si vedano i tatuaggi (potete immaginare d’estate che caldo..). Il fatto di essere discriminata per scelte che riguardano la mia vita personale che non toccano neanche lontanamente la sfera lavorativa molto spesso mi avvilisce e mi fa sentire come se per questo fossi da meno degli altri che hanno un aspetto più sobrio. Sento di persone che non sono state assunte al supermercato perchè avevano tatuaggi in zona polsi/mani che non si potevano coprire. Gente che ha detto espressamente ‘non mi farei mai servire al banco gastronomia da uno con le braccia tatuate.. mi sa di mancanza di igiene’…………

  143. Mi è capitato più o meno da vicino di assistere a colloqui e selezioni dove non richiedevano nessun tipo di segno di riconoscimento.. Proprio a giugno di quest’anno, il mio fidanzato ha fatto le selezioni per il servizio militare..l’hanno ispezionato per benino.. Oltre all’altezza, peso e l’assenza di malattie, sono stati molto scrupolosi anche a riguardo di cicatrici e altri segni particolari, figuriamoci se avesse avuto tatuaggi o piercing!
    Un altra volta, ad una selezione per una nuova nota azienda di trasporti i colloqui erano tassativamente in giacca e cravatta per gli uomini, e gonna e giacca senza tacchi e senza trucco per le donne! Oltre va beh, al peso e all’altezza ai decimi della vista…! Io fui scartata perchè non arrivavo al portabagagli

  144. esattamente! esistono perché un look non consono al tipo di lavoro deve essere coperto per evitare intoppi! sul chirurgo non mi trovi, è in gioco la vita delle persone, un cerotto sul piercing potrebbe non bastare, meglio che non ne abbia. ps io sono uno chef, ho in un bel po’ di posti anche all’ estero e non mi è mai capitato di vedere uno chef coi dred 🙂

  145. L’IMMAGINE RASSICURANTE E’ QUELLA CHE VOLETE VEDERE NON CERTO QUELLA CHE E’!!!
    UN UOMO IN GIACCA E CRAVATTA NON MI E’ SEMPRE PIU’ RASSICURANTE DI UN UOMO IN T-SHIRT CN QLC TATUAGGIO E UN DILATATORE ALL’ORECCHIO
    MA STIAMO SCHERZANDO??????

  146. Io andavo a scuola dalle suore e le mie prof sfoggiavano smalti di qualsiasi colore ahah, dipende da scuola a scuola

  147. Ciao a tutte!! Io e il mio ragazzo lavoriamo nello stesso supermercato, quindi un posto in cui siamo a contatto con tantissimi clienti ogni giorno. Lui ha un bellissimo tatuaggio su tutto il braccio destro e visto che lui è molto caloroso indossa sempre la maglietta a maniche corte (anche in inverno!!) sfoggiando il maori.
    Una nostra collega ha anche lei tatuaggi sulle braccia..la differenza tra il mio ragazzo e lei è questa: lui è sempre vestito in maniera adeguata, invece lei indossa sempre dei pantaloni larghi che le arrivano fin sotto le scarpe e si porta in giro tutto lo sporco che c’è in terra, Inoltre lei strappa apposta i jeans sul ginocchio per far vedere un teschio che ha tatuato.
    E potete immaginare i commenti dei clienti!!
    Io sono dell’idea che in un ambiente lavorativo bisogna presentarsi in una certa maniera. Soprattutto a contatto con dei clienti!! Poi al di fuori ognuno va in giro come meglio gli piace.
    Io al lavoro mi trucco puntando soprattutto sugli occhi, un bello smokey rosa e marrone, tratto di eyeliner fine e mascara. Sul viso correttore x brufoletti e cc cream, labbra burro cacao neutro.
    ..e parlando di tatuaggi.. io forse sono una delle poche ragazze che non ne ha! e nemmeno piercing. nature nature 🙂

  148. A 15 anni avevo già i miei nove piercing, su orecchie e naso, a 17 il mio tatuaggio, e dai tempi del liceo parenti, professori ecc non facevano che dirmi di toglierli. Ancora oggi mia madre e molti altri mi consigliano di togliere almeno gli orecchini e mettere una camicia perché non si veda il tatuaggio per i colloqui/esami. L’anno scorso avevo i capelli rasati a metà: stessa storia. Non mi sono mai fatta influenzare, adoro i miei piercing e nonostante chiunque li noti (giovani e no) mi chieda quanti ne abbia e perché, non li tolgo mai, fanno parte di me e se non li ho mi riesce difficile riconoscermi allo specchio.
    Un lavoro non riesco a trovarlo manco con la bussola (per rimanere in tema, visto che sono una geologa), quindi non posso esprimermi a riguardo.
    Ma posso dirvi che i commenti e “consigli” sono continui. Un po’ come: “perché parli di cibo tu, che pesi 40 kg?!” (mi piace mangiare e cucinare). Immagino sia strano sentirsi talvolta offesi perché gli altri notano che sei troppo magra e spesso penso che questo abbia influenzato anche i miei professori e il mio capo, per quel poco che ho lavorato. Troppo magra per stare in cantiere, troppo donna per avere un cervello. E avere un po’ di trucco è quasi inaccettabile, se poi sotto devi indossare gli scarponi. La geologia è maschio, si sa.
    Mi sono dilungata troppo, ma questo è un argomento che mi interessa molto, perché mi ritrovo sempre in mezzo agli uomini, con i miei piercing e il mio eyeliner 🙂 Ma io gli scarponi li adoro. Anzi, li adoravo. Ho appeso il martello!
    P.S. Ho letto molti commenti in cui si dice che in parte è normale che l’aspetto sia consono al luogo di lavoro. Sono stata per un periodo a Londra e alla National Gallery ci lavorava un transessuale, alta, truccatissima, forse indossava una parrucca, in tailleur. E ho pensato che tra piercing e trucco elegante, tatuaggi e tailleur di Chanel, capelli viola, kg in più, tette invisibili ecc ecc…insomma in mezzo a tutte quelle contraddizioni quello che sentivo di più e che mi coinvolgeva era la libertà. E mi piacerebbe sentirmi sempre così!
    Ciao a tutti! 🙂

  149. Io non ho tatuaggi !!! Non disdegno uno carino a chi sta bene e le piace . Ma purtroppo io faccio parte dalla categoria di persone che sul lavoro non voglio vedere tatoo molto visibili come su collo, mani, etc.etc. poi se non sono visibili più di tanto non mi interessano , che ognuno faccia come li pare. Questo vale anche per il piercing, uno se non è esagerato posso anche accettarlo , ma se devo scegliere tra dipendenti tatuati e con piercing oppure quelli senza , scelgo quelli senza . Magari poi pentendomi che non bravi , ma comunque l’abito fa il monaco e come se lo fa !!! Questo ovviamente in Italia !!

  150. A me per semplice gusto personale non piacciono i tattoo sul collo poi per il resto è okay..la competenza o il talento non la fa il tattoo o il piercing.. purtroppo in italia c’è ancora una forte discriminazione e si tende a guardar male le persone tatuate.. spero che cambierà la mentalità in futuro 🙂

  151. La sensazione di libertà che si ha a Londra non l’ho mai provata in altre città. Inoltre un grande in bocca al lupo per il tuo lavoro, anche mia madre è geologo, ma dopo tanti anni di lavoro e uno studio suo ha dovuto lasciare la professione per mancanza di lavoro.
    Spero per te che tutto vada per il meglio! Ciao! 🙂

  152. Io ho 3 Tattoo,di cui uno parecchio grande.Ho avuto piercing.Il buon senso può far capire che magari è meglio “decorarsi”in zone che non sono troppo in vista.I miei si vedono solo se vado in piscina o se metto sandali.Sono contenta di averli fatti e magari ne farò altri ma (in certi ambiti lavorativi) mi rendo conto che apparire puliti e ordinati sia essenziale.Io sono ostetrica libera professionista e penso che se andassi dalle mie donne con capelli viola,piercing in faccia ecc non farei una buona impressione!Anche se la mia professionalità rimarrebbe la stessa di prima.Ma voler essere trasgressivi e “controcorrente” a tutti i costi non sempre aiuta.

  153. Io ho 3 Tattoo,di cui uno parecchio grande.Ho avuto piercing.Il buon senso può far capire che magari è meglio “decorarsi”in zone che non sono troppo in vista.I miei si vedono solo se vado in piscina o se metto sandali.Sono contenta di averli fatti e magari ne farò altri ma (in certi ambiti lavorativi) mi rendo conto che apparire puliti e ordinati sia essenziale.Io sono ostetrica libera professionista e penso che se andassi dalle mie donne con capelli viola,piercing in faccia ecc non farei una buona impressione!Anche se la mia professionalità rimarrebbe la stessa di prima.Ma voler essere trasgressivi e “controcorrente” a tutti i costi non sempre aiuta.

  154. anche io nelle profumerie della mia città ho visto commesse non magrissime, non giovanissime e non bellissime! per fortuna!

  155. anche io nelle profumerie della mia città ho visto commesse non magrissime, non giovanissime e non bellissime! per fortuna!

  156. Eh sì…Che poi parlo di un asilo, quindi pensa che effetto negativo potrà mai avere uno smalto per dei bambini di 4 anni!!

  157. Eh sì…Che poi parlo di un asilo, quindi pensa che effetto negativo potrà mai avere uno smalto per dei bambini di 4 anni!!

  158. Grazie! Purtroppo non è facile, la situazione di tua madre è molto comune e mi dispiace per lei! In ogni caso, io sto quasi pensando di ritornarci a Londra. E’ proprio vero che è diversa dalle altre città, soprattutto dall’Italia, dove la sensazione più comune…è la malinconia! 😀

  159. Grazie! Purtroppo non è facile, la situazione di tua madre è molto comune e mi dispiace per lei! In ogni caso, io sto quasi pensando di ritornarci a Londra. E’ proprio vero che è diversa dalle altre città, soprattutto dall’Italia, dove la sensazione più comune…è la malinconia! 😀

  160. Io ho imparato a fregarmene. Adoro indossare il rossetto, mi fa sentire subito bene! Pazienza se agli altri da fastidio 😉

  161. Io ammetto di non aver trovato grossa discriminazione per tattoo, piercing, peso o colori strampalati di capelli (tutte cose di cui ho parecchia esperienza) quindi non saprei dire.
    Quello che invece mi ha sconvolta e a dire il vero indignata in tutti i colloqui che ho fatto è stata la domanda “Vuoi dei figli in futuro?” oppure posta in maniera diversa “Pensi di avere figli?”
    Ecco, qui si che posso parlare apertamente di discriminazione perchè ogni volta che ho risposto “Si, in futuro, quando sarà il momento ne vorrei” il posto mi è stato rifiutato, quando poi ho smesso di dirlo passando ad un politico “Non saprei” ecco che arrivavano i contratti, anche se solo temporanei.
    Sinceramente la trovo una cosa inaccettabile, capisco che il periodo di maternità pesi su un’azienda e che siano poi costretti ad assumere altri per un periodo di tempo, ma davvero dovrei scegliere fra avere un lavoro e volere dei figli?
    A quanto pare si, e la cosa mi deprime non poco.

  162. Io ho tatuaggi non particolarmente visibili e non sono mai stata discriminata per quelli, però per il TAGLIO DI CAPELLI sì, in alcuni casi, ed in altri sono stata incentivata.

    Mi spiego meglio…

    ESPERIENZA NEGATIVA: è ormai da 4-5 anni che porto i capelli molto molto corti e in svariatissime occasioni mi sono trovata a rispondere alla domanda “sei omosessuale?”. La più eclatante è stata quando io e una mia amica (anche lei all’epoca aveva i capelli corti), entrando in un pub, siamo state accolte da un urlo gutturale: “Ah! Quelle sono lesbiche di sicuro!” Ci giriamo e ci troviamo di fronte un ultra sessantenne chiaramente assiduo cliente del locale, visto che lo sgabello al bancone aveva praticamente il suo nome scritto sopra. Ora… ma chi ha detto che il taglio di capelli determina l’orientamento sessuale??? In quell’occasione io e la mia amica abbiamo riso e ci siamo messe a sedere godendoci la nostra meritatissima birra. Capelli lunghi o corti, sempre una birra avremmo preso, a lui cosa cambiava? 😀

    ESPERIENZA POSITIVA: vengo contattata per fare un lavoro come promoter dentro un punto vendita MediaWorld e, dopo aver mandato il mio cv con foto, la responsabile mi chiama e mi chiede “Ma porti ancora i capelli così corti come nella foto?” ed io perplessa “Sì, perché?” lei mi risponde “Ti stanno benissimo, sei frizzantissima, sei assunta!”

    Tante cose dipendono dagli ambiti e dai contesti, la vita per fortuna, mi ha sempre portata a cercare di essere sempre fedele a me stessa e questo mi fa stare bene e dormire serena la notte. Capisco che non è facile eliminare il pregiudizio, di qualsiasi forma, però dobbiamo imparare a farci meno “pippe mentali” e ad aprirci anche alle cose diverse da noi. Molto spesso si scoprono cose e persone bellissime.

  163. Io grazie al cielo lavoro come commessa in un posto dove non fanno storie per queste cose: io ho un piercing così come quasi tutti i miei colleghi (altri hanno anche tatuaggi a vista). Però ci sono altri mille modi in cui veniamo discriminati, quindi ognuno ha i suoi problemi, immagino..

  164. Laureata in scienze naturali, eccomi! mezza disoccupata:pure! Riesco a lavoricchiare nelle erboristerie, ma non è certamente quello che speravo.Pazienza! L’ambiente dei naturalisti è essenzialmente maschio, e tra le donne naturaliste vige una sorta di regola non scritta e tacita: se ti trucchi e ti curi un attimino, non sarai una buona naturalista!

  165. Laureata in scienze naturali, eccomi! mezza disoccupata:pure! Riesco a lavoricchiare nelle erboristerie, ma non è certamente quello che speravo.Pazienza! L’ambiente dei naturalisti è essenzialmente maschio, e tra le donne naturaliste vige una sorta di regola non scritta e tacita: se ti trucchi e ti curi un attimino, non sarai una buona naturalista!

  166. Io non ho mai avuto piercing e non ho tatuaggi! Se mia madre non mi avesse fatto fare i buchi ai lobi da piccola probabilmente ora non li avrei fatti non perché non mi piacciono ma perché ho una paura matta del dolore! Riguardo questo argomento penso che in alcuni ambienti sia necessario avere un aspetto “pulito” e impeccabile. Per esempio,se io fossi la proprietaria di un bar pasticceria di lusso magari in un posto centrale che fosse frequentato da gente di “un certo tipo” purtroppo non assumerei un tipo tatuato dalla testa ai piedi,con i rasta o il piercing al sopracciglio perché so che la cosa avrebbe ripercussioni negative sul mio locale! Però se io vado in un bar e vengo servita da un barman con queste caratteristiche me ne frego abbastanza,se è gentile,se sa fare il suo lavoro io ci ritorno tutta la vita in quel posto! Però magari la signora altezzosa se ne fa un problema! Mettendomi nei panni di un datore di lavoro credo che lui debba pensare anche a queste cose e in alcuni casi purtroppo l’apparenza è più importante della sostanza! Se il mio dottore fosse pieno di tatuaggi non me ne importerebbe un tubo,idem per l’avvocato ecc ecc. Mi importa che sia una persona valida e competente (a patto come dice Clio che ci sia la pulizia).

  167. Io non ho mai avuto piercing e non ho tatuaggi! Se mia madre non mi avesse fatto fare i buchi ai lobi da piccola probabilmente ora non li avrei fatti non perché non mi piacciono ma perché ho una paura matta del dolore! Riguardo questo argomento penso che in alcuni ambienti sia necessario avere un aspetto “pulito” e impeccabile. Per esempio,se io fossi la proprietaria di un bar pasticceria di lusso magari in un posto centrale che fosse frequentato da gente di “un certo tipo” purtroppo non assumerei un tipo tatuato dalla testa ai piedi,con i rasta o il piercing al sopracciglio perché so che la cosa avrebbe ripercussioni negative sul mio locale! Però se io vado in un bar e vengo servita da un barman con queste caratteristiche me ne frego abbastanza,se è gentile,se sa fare il suo lavoro io ci ritorno tutta la vita in quel posto! Però magari la signora altezzosa se ne fa un problema! Mettendomi nei panni di un datore di lavoro credo che lui debba pensare anche a queste cose e in alcuni casi purtroppo l’apparenza è più importante della sostanza! Se il mio dottore fosse pieno di tatuaggi non me ne importerebbe un tubo,idem per l’avvocato ecc ecc. Mi importa che sia una persona valida e competente (a patto come dice Clio che ci sia la pulizia).

  168. Hai ragione,mia cugina dopo che si è sposata si è sentita dire un sacco di no proprio per questo motivo! “Lei è sposata perciò vorrà metter su famiglia”! Davvero una discriminazione bella e buona!

  169. Il fatto è che tatuaggi, piercing e compagnia bella trasmettono anche un certo messaggio. Io sono dell’opinione “vivi e lascia vivere”, però ad esempio non accetterei un maestro di scuola con piercing e tatuaggi visibili. Siamo onesti: sono cose che possono piacere o meno, e questo ognuno è libero di deciderlo, ma vanno pensate bene prima di essere fatte. Un piercing, se fatto da personale non competente o non curato a dovere, può portare a infezioni con conseguenze anche molto gravi. Un tatuaggio non può più essere tolto. Penso che non sia corretto trasmettere a dei bambini l’idea che sia una cosa “fighissima e cool”, perché poi c’è il rischio che certi adolescenti prendano decisioni avventate solo “per essere alla moda”. E quando vado da un estetista o da una make-up artist, che rappresentano quelle professioni che aiutano a “essere più belle”, preferisco farmi truccare da una persona curata, ma senza piume di pavone attaccate alle ciglia, piuttosto che da una mezza drag-queen, perché non è questa la mia idea di “essere bella”.

  170. Il fatto è che tatuaggi, piercing e compagnia bella trasmettono anche un certo messaggio. Io sono dell’opinione “vivi e lascia vivere”, però ad esempio non accetterei un maestro di scuola con piercing e tatuaggi visibili. Siamo onesti: sono cose che possono piacere o meno, e questo ognuno è libero di deciderlo, ma vanno pensate bene prima di essere fatte. Un piercing, se fatto da personale non competente o non curato a dovere, può portare a infezioni con conseguenze anche molto gravi. Un tatuaggio non può più essere tolto. Penso che non sia corretto trasmettere a dei bambini l’idea che sia una cosa “fighissima e cool”, perché poi c’è il rischio che certi adolescenti prendano decisioni avventate solo “per essere alla moda”. E quando vado da un estetista o da una make-up artist, che rappresentano quelle professioni che aiutano a “essere più belle”, preferisco farmi truccare da una persona curata, ma senza piume di pavone attaccate alle ciglia, piuttosto che da una mezza drag-queen, perché non è questa la mia idea di “essere bella”.

  171. Ed oltretutto è una cosa assurda, voglio dire, già con la crisi e tutto il resto è difficile fare dei figli, e la media nazionale è formata da pensionati o persone vicine alla pensione (come età ovviamente non come percepimento reale dei soldi) vogliamo davvero estinguerci per avere un posto di lavoro?

  172. Ed oltretutto è una cosa assurda, voglio dire, già con la crisi e tutto il resto è difficile fare dei figli, e la media nazionale è formata da pensionati o persone vicine alla pensione (come età ovviamente non come percepimento reale dei soldi) vogliamo davvero estinguerci per avere un posto di lavoro?

  173. Io non ho né tatuaggi né piercing perchè non mi piacciono, però a prescindere da questo credo che ogni cosa deve essere adeguata a ciò che stiamo facendo. In determinati ambienti lavorativi è richiesta professionalità, pulizia esteriore nel senso più generale possibile, e decoro. Questo va a prescindere dai gusti personali, del colore dei capelli o dei tatuaggi. Purtroppo l’occhio vuole la sua parte e molte professioni perderebbero di credibilità, io ho 25 anni e la penso così, quindi non credo sia questione di vecchi o non vecchi. Nel tempo libero ognuno è libero di poter fare ciò che vuole, a lavoro no.

  174. Io non ho né tatuaggi né piercing perchè non mi piacciono, però a prescindere da questo credo che ogni cosa deve essere adeguata a ciò che stiamo facendo. In determinati ambienti lavorativi è richiesta professionalità, pulizia esteriore nel senso più generale possibile, e decoro. Questo va a prescindere dai gusti personali, del colore dei capelli o dei tatuaggi. Purtroppo l’occhio vuole la sua parte e molte professioni perderebbero di credibilità, io ho 25 anni e la penso così, quindi non credo sia questione di vecchi o non vecchi. Nel tempo libero ognuno è libero di poter fare ciò che vuole, a lavoro no.

  175. Oh già, certo che lo conosco quello scienziato!
    Mi vergogno davvero tanto di essere parte dell’umanità in questo momento. Sessista?! Io sono una femminista convinta da un bel po’, e posso assicurarvi che quella maglia non è sessista. Cosa ha a che fare con il sessismo? L’unica “colpa” di quella maglia era quella di essere proprio brutta a prescindere dall’immagine eheh… Se l’avesse messa una donna, si sarebbe ancora parlato di sessismo? No. Non è possibile che ci concentriamo di più su come si è vestito che non sul fatto che è uno degli inventori della prima sonda su una cometa!! In un hangout si è pure messo a piangere e ha chiesto scusa. Mi ha fatto davvero tenerezza, una carriera distrutta a causa di una stupidissima maglia. Poi, queste PSEUDOfemministe cosa pensano di fare vietando la rappresentazioni di donne sexy? Finchè sono le donne a voler sembrare sexy qual è il problema? A me loro sembrano sessiste. Le donne devono essere libere di farsi vedere sexy. La maglia era disegnata, ma se ci fossero state delle modelle vere quale sarebbe stata la forma di maschilismo? Le modelle hanno deciso di farsi rappresentare in una posa sexy e non per questo sono delle “zoccole”. Il sessismo parte da noi donne, che appena vediamo una ragazza un po’ svestita pensiamo sia una poco di buono. Quella maglia non implica che Matt non sappia trattare le donne come persone e non oggetti. Ci sono problemi più importanti che non andare a criticare e minacciare uno degli inventori di Rosetta.

    P.S: Caro TG4, no una cometa non è solo un sasso. E no, non sono soldi sprecati santissimo cielo.

    P.P.S: Se non sapete a cosa mi riferisco, fatevi due risate (o due lacrime di frustrazione): http://www.dailymotion.com/video/x29zzbh_scienza-questa-sconosciuta-il-tg4-e-rosetta_fun

  176. Certo anche io non mi farei truccare da una troppo eccessiva che non ha i miei stessi gusti! Però se la tipa con le piume alle ciglia le tenesse per se e basta e a me facesse un trucco consono ai miei gusti non avrei nessun problema! Sicuramente è importante far capire ai giovani di non fare le cose con troppa leggerezza,su quello ti do ragione!

  177. Io non ho tatuaggi, piercing e manco i buchi nelle orecchie (!), un medico, un impiegato o quel che è con le suddette cose non mi farebbe né caldo né freddo.
    Certo non è il caso di presentarsi sul luogo di lavoro come al Carnevale di Rio ma se hai un anellino al sopracciglio o al naso mica penso “Oddio che sciammanato! Sarà un incapace!”.
    Clio però a questo punto son curiosa, l’ultima foto della prima pagina… Cioè davvero le commesse di Sephora sono così??!! No dai non ci credo!! Era per Halloween o giù di lì, non ci credo che sono tutti i giorni conciate così!!

  178. Certo, ma tu, se avessi due negozi uno vicino all’altro, uno in cui la truccatrice ha un pavone in testa, e uno in cui è ben truccata, sei sicura che ti faresti truccare da quella con il pavone, non conoscendo la competenza di nessuna delle due e dovendo scegliere a caso? Io personalmente no.

  179. Che Dio ti benedica, ora e sempre.
    Appena vista quella maglietta ho pensato “sì è offensiva”, ma per gli occhi, perché non si può guardare, è oscena di suo, è la bruttezza fatta indumento.
    Ma sessista anche no, sessista de che?

  180. Ah e aggiungo che concordo anche con i punti del tuo commento, e finisco ringraziandoti di esistere.
    Sessista… ma dai.

  181. A volte trovo le commesse molto molto truccate da Kiko… non mi fanno impazzire perché in generale preferisco un trucco più semplice, ma non mi crea nessun problema.

  182. Certo dovendo scegliere a caso non andrei da quella con il pavone! Pensavo ti riferissi al discorso di Sephora negli USA dove le commesse e le make-up artist sono truccate come drag Queen!

  183. No, il mio era un discorso più generale, che può essere applicato anche ad altre professioni. Sceglieresti un avvocato che anziché la classica borsa di pelle, porta gli atti in tribunale dentro una busta di plastica della Coop? No. Anche se questo non vuol dire che sia meno bravo (parlo per conoscenza. C’è un avvocato che a quanto pare è bravissimo e porta le sue cose in una busta di plastica.) Quando sei affermato, te lo puoi permettere, perché la gente ti sceglie perché ti conosce. Ma quando ancora non sei nessuno, e la gente ti sceglie “a caso”, l’apparenza è importante, dato che i clienti non hanno nessun altro parametro per cui dovrebbero scegliere te piuttosto che qualcun altro.

  184. il discorso è sempre lo stesso, se la gente pensasse più alla sostanza che all’apparenza sarebbe un mondo migliore ma purtroppo resta solo un sogno

  185. il discorso è sempre lo stesso, se la gente pensasse più alla sostanza che all’apparenza sarebbe un mondo migliore ma purtroppo resta solo un sogno

  186. io ho tutti i parenti ed entrambi i genitori tatuati tesoro ma non sono diventata un’adolescente incosciente per questo, per favore. Sono proprie le idee assurde come questa a portare all’emarginazione. Non mi è mai passato per l’anticamera del cervello di farmi un tatuaggio per moda, ho studiato e ho un lavoro fisso da anni quindi diamoci un taglio con questi preconcetti assurdi

  187. Scusa, ma a me non me ne frega niente se uno che sta a fare i conti in banca ha la cresta blu! Secondo me dovrebbero badare alla sostanza e non all’apparenza, soprattutto in certi lavori sensibili, dove si devono curare bambini, handicappati e anziani…e vedere se sono registrati di testa, dopo che si leggono certe notizie…

  188. Scusa, ma a me non me ne frega niente se uno che sta a fare i conti in banca ha la cresta blu! Secondo me dovrebbero badare alla sostanza e non all’apparenza, soprattutto in certi lavori sensibili, dove si devono curare bambini, handicappati e anziani…e vedere se sono registrati di testa, dopo che si leggono certe notizie…

  189. Probabilmente perché i tuoi genitori ti hanno spiegato che ci hanno pensato bene prima di farsi tatuare eccetera eccetera. Questo fa parte dell’educazione che dei genitori devono dare ai figli. A scuola invece secondo me è diverso, i messaggi passano “inconsciamente”ai ragazzi. Però questa è la mia idea, non dico che devi condividerla, ma come io rispetto la tua, penso che sia giusto che tu rispetti la mia.

  190. Probabilmente perché i tuoi genitori ti hanno spiegato che ci hanno pensato bene prima di farsi tatuare eccetera eccetera. Questo fa parte dell’educazione che dei genitori devono dare ai figli. A scuola invece secondo me è diverso, i messaggi passano “inconsciamente”ai ragazzi. Però questa è la mia idea, non dico che devi condividerla, ma come io rispetto la tua, penso che sia giusto che tu rispetti la mia.

  191. Io penso Ke in ambito lavoratiVo è giusto Ke ci si presenti in un certo modo e non come se una persona fosse a casa propria,dove ognuno è liberissimo di fare ciò Ke vuole..personalmente se vedessi un avvocato,medico,o chiunque pieno di tatuaggi o piercing,mi farebbe pensare..non Ke non sia un bravo professionista,x carità..ma anche l’occhio vuole la sua parte,non nascondiamolo..xò sono cose Ke tranquillamente si ppossono coprire giusto x le ore di lavoro..
    xò una cosa Ke non capisco è xKe in genere ragazze magre sono viste meglio..Io non sono un fuscello e penso Ke chi ha un fisico migliore abbia più possibilità..il fisico non è qlc Ke ci scegliamo noi completamente,ma non vuol dire Ke non ci sia la bravura..

  192. La cosa che non capisco è quella del maestro: come potrebbero i suoi eventuali tatuaggi influire sulla formazione degli alunni? Alunni che, immagino, abbiano una famiglia?
    E se questi stessi alunni avessero uno o entrambi i genitori, o una sorella o un fratello tatuati?
    Apriti cielo?
    Servizi sociali?

  193. Cara Clio, credo di averti beccato: stai guardando Drop Dead Diva e credo proprio che gli argomenti delle puntate ti piacciano tanto! Anche io l’ho appena scoperta e la amo molto ma battute a parte questo argomento è davvero spinoso: io ho un tatuaggio, ma sul costato perché non mi piace l’idea di vederlo afflosciarsi e lì è abbastanza nascosto. Credo che sia sbagliato discriminare per tatuaggi, piercing, peso e simili ed è vero che si da ancora troppo peso a queste cose. Di sicuro un piercing non limita la professionalità di chicchessia, ma credo anche che in alcuni contesti la sobrietà (non solo nei tatuaggi e co. ma anche nell’abbigliamento) sia più rassicurante proprio perché neutra e non legata a uno stile o a una moda e quindi venga preferita. Io non mi sono mai trovata davanti, ad esempio, un medico con tatuaggi e piercing e non so che effetto mi farebbe, ma penso anche che prima di tutto mi importerebbe che sia bravo o meno.

  194. Ciao Clio, argomento SUPER INTERESSANTE che ho affrontato parecchie volte con amici e familiari, ma di cui è difficile parlare al tempo stesso.
    Personalmente, io non ho mai avuto problemi di questo tipo, in quanto, sono una persona dall’aspetto molto “regolare” . Però ho visto con i miei occhi, un mio ex datore di lavoro, che chiese ad una mia collega cameriera, di togliersi il piercing dal labbro quando era a lavoro, in quanto la visione dello stesso poteva “turbare” la clientela. Parliamo di più di 15 anni fa e da allora il piercing , i tatuaggi e simili sono sempre più diffusi, ma credo che l’atteggiamento di alcune persone verso queste cose rimanga comunque un pò obsoleto…
    Al contrario, quando lavoravo nel mondo della moda, più precisamente in un ufficio stile, l’eccentricità veniva incoraggiata e al contrario, persone come me, senza tatuaggi , piercing o con capelli arcobaleno venivano un pò discriminate ed etichettate come “troppo normali”.
    Credo quindi, che le discriminazioni esistano un pò da ambo le parti.
    Ciò non toglie, che un medico super tatuato possa essere competente tanto quanto uno che non sa cosa sia l’inchiostro. Questo è assoluto. Sono però del parere, che in alcune situazioni lavorative, occorra un aspetto adeguato alla situazione.
    Faccio un esempio. Una commessa che lavora per un marchio blasonato di alta moda, non sarà di certo una ragazza con i capelli rasati a metà, ciuffi blu e piercing al sopracciglio. Questo, non perché non sia competente o non trasmetta un’immagine pulita, ma solo perchè non ha un look che rispecchia l’immagine generale della maison in questione….Non so se mi sono spiegata….
    Comunque, per me nel lavoro, va bene chiunque sia competente in quello che fa, a prescindere dall’aspetto, ma a patto che si lavi regolarmente ogni giorno 😉
    Ciaoooooooooooooooo

  195. ma allora vedi che il problema è l’educazione delle persone il problema? non la gente tatuata, è questo che dico, è facile dare la colpa a quello con il piercing piuttosto che dire “cavoli, non ho saputo crescere bene mio figlio”

  196. Certo, infatti, ho sempre ribadito che una persona tatuata non è per forza meno competente che una non tatuata. Però, spero che concorderai con me, non tutti i bambini hanno la fortuna di nascere in una famiglia che li sa educare, per cui se l’esempio che ricevono a casa è catastrofico, ancora più importante diventa quello che ricevono a scuola. E se nessuno gli dice che bisogna pensarci bene prima di tatuarsi eccetera eccetera, il ragionamento che fanno i bambini è “se ce li ha la maestra allora vuol dire che è una cosa che va bene”. Faccio un esempio: quando io ero alle elementari, c’era un praticante con le braccia completamente tatuate. E lui li mostrava orgoglioso e tutti gli allievi erano lì a guardarlo e a dire “oh che figo, oh che belli, ma fa male, dove si possono fare”. Io per fortuna sono stata cresciuta da una famiglia che ha saputo ricoprire il suo ruolo come si deve e mi ha spiegato cosa vuol dire farsi un tatuaggio o dei piercing e che non si devono fare “tanto per”, ma purtroppo non tutti i ragazzi hanno la mia fortuna.

  197. Grandissimo Jack Sparrow!!! Io ho tre tatuaggi, uno sulla gamba, uno sul braccio e un’altro sul collo. Fino ad oggi non ho mai avuto grandissimi problemi, anche perché ho fatto la cameriera e la barista..e piú di tanto non guardano queste cose se fai questi lavori. Ho fatto diversi colloqui e devo dire che esiste gente talmente ignorante che ti offende per l’aspetto fisico. Io non sono molto alta, sono bassina e le gambe non sono affusolate (per niente) e ad un colloquio di intimissimi me l’hanno anche fatto notare. Poi ad un altro colloquio mi hanno chiesto di tingermi addirittura i capelli!!! Io sono biondo chiaro e l’ho trovata una cosa ridicola!!! Il classico stereotipo della bionda senza cervello? Mah…dico solo una cosa..l’abito non fa il monaco, e un idiota resta tale anche in giacca e cravatta. Ahahah bacione clio

  198. Clio, hai mischiato tematiche piuttosto diverse secondo me. La discriminazione per l’aspetto fisico o per la taglia è ben diversa dai tatuaggi o dal modo di vestire. La taglia o l’altezza non sono una scelta, mentre il piercing e l’abbigliamento si! Per cui io credo che, a seconda dei tipi di lavoro, sia opportuno scegliere dei look adatti e presentarsi in modo curato o si rischia di essere fuori luogo. Anche una persona che non è propriamente una modella fa un altro effetto se ben curata, e questa E’ una scelta. Io non mi fiderei di un medico che ha 10 tatuaggi in mostra, non perché a prescindere penso non sia bravo, ma perché non si cura di presentarsi in modo professionale.

  199. Clio, hai mischiato tematiche piuttosto diverse secondo me. La discriminazione per l’aspetto fisico o per la taglia è ben diversa dai tatuaggi o dal modo di vestire. La taglia o l’altezza non sono una scelta, mentre il piercing e l’abbigliamento si! Per cui io credo che, a seconda dei tipi di lavoro, sia opportuno scegliere dei look adatti e presentarsi in modo curato o si rischia di essere fuori luogo. Anche una persona che non è propriamente una modella fa un altro effetto se ben curata, e questa E’ una scelta. Io non mi fiderei di un medico che ha 10 tatuaggi in mostra, non perché a prescindere penso non sia bravo, ma perché non si cura di presentarsi in modo professionale.

  200. Io non intendevo dire che è piú brava una persona “normale” ad una con la cresta, tatuaggi o piercing che sia..di sicuro peró penso che bisogna sapersi adattare alle circostanze e poi è ovvio che è solo la mia opinione..

  201. Io non intendevo dire che è piú brava una persona “normale” ad una con la cresta, tatuaggi o piercing che sia..di sicuro peró penso che bisogna sapersi adattare alle circostanze e poi è ovvio che è solo la mia opinione..

  202. Concordo su tutto quello che hai detto!!! E pure io ho i capelli cortissimi che ho tagliato per scelta e non perché ho uno specifico orientamento sessuale e ti dico di più ora mi danno anche qualche anno meno…..Ma che gente gira?????? ma!!!! Io rispetto le scelte delle altre persone, ma un ignorante (il tipo del pub) è un ignorante che sia o non sia tatuato o più o meno grasso o magro!!!! Ciao cara e buona serata :-*****

  203. Concordo su tutto quello che hai detto!!! E pure io ho i capelli cortissimi che ho tagliato per scelta e non perché ho uno specifico orientamento sessuale e ti dico di più ora mi danno anche qualche anno meno…..Ma che gente gira?????? ma!!!! Io rispetto le scelte delle altre persone, ma un ignorante (il tipo del pub) è un ignorante che sia o non sia tatuato o più o meno grasso o magro!!!! Ciao cara e buona serata :-*****

  204. Grande Esil!!! assolutamente d’accordo su tutto!!!
    e poi vado un pò OT, ma il TG4 dovrebbe invece chiedersi quanti soldi deriveranno dai soldi investiti nell’impresa (finalmente sono un pò orgogliosa dell’Italia che compare fra I primi grandi finanziatori!!) piuttosto che fare servizi da ignoranti, perchè di questo si tratta.

  205. Grande Esil!!! assolutamente d’accordo su tutto!!!
    e poi vado un pò OT, ma il TG4 dovrebbe invece chiedersi quanti soldi deriveranno dai soldi investiti nell’impresa (finalmente sono un pò orgogliosa dell’Italia che compare fra I primi grandi finanziatori!!) piuttosto che fare servizi da ignoranti, perchè di questo si tratta.

  206. Ma anche senza i soldi, quanta conoscenza arriverà da questa sonda. O meglio… Anche se si fosse rotta prima di arrivare sulla cometa sarebbe stato un grandissimo passo avanti comunque perchè sarebbe servito come esempio per i futuri scienziati! Potremmo scoprire delle informazioni molto interessanti su come è nata la vita, ma no! Rovina l’immagine della cometa di Natale 🙁

  207. Ma anche senza i soldi, quanta conoscenza arriverà da questa sonda. O meglio… Anche se si fosse rotta prima di arrivare sulla cometa sarebbe stato un grandissimo passo avanti comunque perchè sarebbe servito come esempio per i futuri scienziati! Potremmo scoprire delle informazioni molto interessanti su come è nata la vita, ma no! Rovina l’immagine della cometa di Natale 🙁

  208. io in questo momento vorrei abbracciarti. Sono giorni che sta storia mi fa rodere il culo e sono circondata da idioti. Ti prengo prendiamo un caffè? grazie.

    no, seriamente, ti do’ ragione su tutto!

  209. io in questo momento vorrei abbracciarti. Sono giorni che sta storia mi fa rodere il culo e sono circondata da idioti. Ti prengo prendiamo un caffè? grazie.

    no, seriamente, ti do’ ragione su tutto!

  210. guarda, lasciamo perdere… non so te, ma io non mi vergogno di dire che ero quasi commossa quando è atterrata Philae sulla cometa.
    cmq voto una mozione per rimuovere certi giornalisti dall’albo, giornalisti di cui proprio non abbiamo bisogno.

  211. guarda, lasciamo perdere… non so te, ma io non mi vergogno di dire che ero quasi commossa quando è atterrata Philae sulla cometa.
    cmq voto una mozione per rimuovere certi giornalisti dall’albo, giornalisti di cui proprio non abbiamo bisogno.

  212. Esatto, molto spesso una persona non decide di avere qualche chilo di troppo al contrario, per fortuna, si può scegliere se farsi tatuaggi o piercing! Io non sono contro i tatuaggi o piercing, ma sono due cose completamente diverse e non mi va giù, che avere chili di troppo, sia sinonimo di trascuratezza o brutta presenza!

  213. Mah io da Sephora vedo sempre delle cose oscene! XD L’anno scorso una ragazza era probabilmente in fissa con i glitter verdi e per un mese è andata in giro per il negozio con tutti i glitter spiaccicati di proposito sugli zigomi! Piuttosto le commesse di Douglas, sembrano fatte con lo stampino dalle mie parti! Tutte intono ai 35/40 anni, rigorosamente bionde e con i capelli corti leggermente mossi o lunghi, ma legati con la pinza! XD

  214. beh in teoria nemmeno avere tatuaggi o piercing dovrebbe essere sinonimo di trascuratezza o brutta presenza (io non ho tatuaggi, solo piercing all ombelico, dunque nascosto… ergo: non sono di parte! 🙂 ).

  215. Sul fatto che le tematiche sono state mischiate e c’entrano sì e no l’una con l’altra sono d’accordo… però io sinceramente mi farei curare anche da un medico con 10 tatuaggi! Se sa fare il suo lavoro tanto quanto gli altri o un po’ di più… perché no? I tatuaggi lo renderebbero più umano 🙂

  216. in Italia le commesse saranno pure carine ma ci sono certe commesse (es profumeria la GARDENIA del mio paese) che non sanno neppure da che parte sono girate.. (infatti 10 giorni prima vendevano scarpe!!!!!!).gli chiedi dei consigli su un profumo delicato e sono capaci di consigliarti THE ONE di dolce e gabbana

  217. Se lo conoscessi bene anche io mi farei curare… ma se li mettesse in mostra e non lo conoscessi, lo confesso, lo guarderei con sospetto… ma semplicemente perché un professionista deve badare a presentarsi in modo neutro

  218. Se lo conoscessi bene anche io mi farei curare… ma se li mettesse in mostra e non lo conoscessi, lo confesso, lo guarderei con sospetto… ma semplicemente perché un professionista deve badare a presentarsi in modo neutro

  219. il bello è che non te lo potrebbero nemmeno chiedere perché è di natura personale e non si dovrebbe nemmeno rispondere…ma non c’è problema a me non mi hanno assunta o perché DONNA o perché ho già un bambino!! 😛 assurdo!!!!!

  220. il bello è che non te lo potrebbero nemmeno chiedere perché è di natura personale e non si dovrebbe nemmeno rispondere…ma non c’è problema a me non mi hanno assunta o perché DONNA o perché ho già un bambino!! 😛 assurdo!!!!!

  221. Lo ripeterò fin che campo: giudicare un libro dalla copertina è inutile e sintomo di ignoranza o poca apertura mentale. Se poi il “libro” è un essere umano la questione si aggrava. voi che cosa ne pensate?

  222. Lo ripeterò fin che campo: giudicare un libro dalla copertina è inutile e sintomo di ignoranza o poca apertura mentale. Se poi il “libro” è un essere umano la questione si aggrava. voi che cosa ne pensate?

  223. Assolutamente d’accordo! Qsto è un altro discorso, che poi sarebbe il tema del post, io sono assolutamente pro tatuaggi e piercing, ma ahimè troppo fifona (fobia degli aghi) x averne! Ho già pianto a sufficienza x gli 8 buchi alle orecchie XD …poi certo c’è gusto e gusto! Ammetto di non andare pazza x gli estremi…corpo senza 1 millimetro di pelle libera da tatoo o dilatatori ecc… Ma sn gusti! 😉 semplicemente nn mi piaceva il paragone tatoo e ciccia! Ahahah

  224. Assolutamente d’accordo! Qsto è un altro discorso, che poi sarebbe il tema del post, io sono assolutamente pro tatuaggi e piercing, ma ahimè troppo fifona (fobia degli aghi) x averne! Ho già pianto a sufficienza x gli 8 buchi alle orecchie XD …poi certo c’è gusto e gusto! Ammetto di non andare pazza x gli estremi…corpo senza 1 millimetro di pelle libera da tatoo o dilatatori ecc… Ma sn gusti! 😉 semplicemente nn mi piaceva il paragone tatoo e ciccia! Ahahah

  225. Io penso che il problema non sono i tatuaggi,ma lo stereotipo che gli gira intorno. Se vediamo una persona piena di tatuaggi o con i capelli colorati la associamo subito ad un “poco di buono”,quando in realtà non é così. Non é un tatuaggio a rendere una persona buona o cattiva competente o meno. Io non sono mai stata discriminata per i tatuaggi o per il mio peso,ma avendo i capelli rossi sono stata varie volte oggetto di scherno,quindi capisco che non é bello essere giudicati per nulla…..

  226. Ciao Clio,
    questo argomento è stato proprio trattato nella puntata odierna di Forum!!!!
    Purtroppo l’aspetto conta in ambito lavorativo e questo io decisamente non lo trovo giusto…

  227. Mah guarda ti dirò, io sono strana, figurati che per farmi un’idea di una persona la devo conoscere.
    Lo so è assurdo.

  228. No, assolutamente, il mio era un discorso più povero fondato sul look in senso stretto! E’ proprio quella la questione, non creare imbarazzo per l’essere inadeguate alle situazioni 😉 Bacio tesoraaa!

  229. SICURAMENTE le donne belle e magre trovano più facilmente lavoro…..ma devo dirvi che nel periodo della mia vita in cui ero in sovrappeso ho fatto il maggiore e unico avanzamento di carriera della mia vita….Besos care!

  230. Bella celeeee!

    No, assolutamante: anche io (e scusate se non mi sono spiegata bene), nel mio discorso, intendevo solo il look inteso come tatuaggi, vestiti che indossiamo ecc. Le discriminazioni fondate sulla taglia di vestiti, sul genere, ecc. non meritano altro che una serie di pedate pedagogiche nel deretano, perchè chi le mette in atto, evidentemente, non ne ha ricevute abbastanza nell’età dello sviluppo 😉 Baciooo

  231. Bella celeeee!

    No, assolutamante: anche io (e scusate se non mi sono spiegata bene), nel mio discorso, intendevo solo il look inteso come tatuaggi, vestiti che indossiamo ecc. Le discriminazioni fondate sulla taglia di vestiti, sul genere, ecc. non meritano altro che una serie di pedate pedagogiche nel deretano, perchè chi le mette in atto, evidentemente, non ne ha ricevute abbastanza nell’età dello sviluppo 😉 Baciooo

  232. Ahahah a me da piccola aveva dato al cervello quella filastrocca, ora l’appoggio in toto! Bacio carissima!

  233. Ahahah a me da piccola aveva dato al cervello quella filastrocca, ora l’appoggio in toto! Bacio carissima!

  234. Giudicare soltanto dall’aspetto è una delle cose più brutte a cui la società si è abituata! Che una persona sia tatuata, grassa,magrissima o abbia piercing… non preclude che questa sia anche delinquente, sporca e brutta! La bellezza per fortuna è soggettiva, altrimenti la maggior parte sarebbero tutte zitelle ;D A parte gli scherzi.. il bel ricordo che mi rimane di una persona, è l’atteggiamento, la positività, l’allegria e l’EDUCAZIONE…questo mi fa parlare bene di una persona, se invece una persona è di bella presenza e basta, quanto mi ricorderò di lei/lui? Il mondo è pieno di belle cose dal mio punto di vista ^^… Poi basta guardare un tg qualsiasi per rendersi conto che sono quasi sempre padri di famiglia a fare stragi o fighetti vestiti bene ad investire in macchina gente a caso!

  235. Giudicare soltanto dall’aspetto è una delle cose più brutte a cui la società si è abituata! Che una persona sia tatuata, grassa,magrissima o abbia piercing… non preclude che questa sia anche delinquente, sporca e brutta! La bellezza per fortuna è soggettiva, altrimenti la maggior parte sarebbero tutte zitelle ;D A parte gli scherzi.. il bel ricordo che mi rimane di una persona, è l’atteggiamento, la positività, l’allegria e l’EDUCAZIONE…questo mi fa parlare bene di una persona, se invece una persona è di bella presenza e basta, quanto mi ricorderò di lei/lui? Il mondo è pieno di belle cose dal mio punto di vista ^^… Poi basta guardare un tg qualsiasi per rendersi conto che sono quasi sempre padri di famiglia a fare stragi o fighetti vestiti bene ad investire in macchina gente a caso!

  236. Ahaha ♥ io ho risparmiato tempo, non leggendo, se posso (e di solito evito posso) evito accuratamente messaggi con le ‘k’ al posto del ‘ch’ o le parole tipo codice fiscale, dove vengono omesse le vocali! Lo so, sono vecchia! Ma è più forte di me! A proposito di discriminazione! 😀

  237. Ahaha ♥ io ho risparmiato tempo, non leggendo, se posso (e di solito evito posso) evito accuratamente messaggi con le ‘k’ al posto del ‘ch’ o le parole tipo codice fiscale, dove vengono omesse le vocali! Lo so, sono vecchia! Ma è più forte di me! A proposito di discriminazione! 😀

  238. Sono d’accordo con te. Anche io, nel mio primo commento, ho fatto una serie di considerazioni sull’estetica, intesa come vestiti e tatuaggi che scegliamo, senza premurarmi di specificare che non era un discorso riferito alle “taglie” od alle discriminazioni di genere … poco perchè, secondo me, si tratta di discorsi completamente diversi tra loro, e non ho sentito l’esigenza di puntualizzare 😉 Anche per il resto, sottoscrivo il tuo commento al 100%. Bacio, carissima!

  239. Mamma mia, ma non ti vergogni? E magari hai anche il coraggio di dire che un medico è bravo nonostante abbia le orecchie a sventola! Tsz, che persona! XP

  240. Mia sorella qualche anno fa ha deciso di fare una pazzia e si è rasata tutti i capelli! Lei ha un viso molto regolare e secondo me le stavano benissimo! Beh sai cosa è successo?Sono iniziate a girare un sacco di malignità su di lei! La gente diceva che lo aveva fatto perché aveva i pidocchi!!!

  241. Ebbene sì, confesso il mio peccato.
    Capisco che ad altri possa dare fastidio, per carità, e come detto, mi adeguo.
    Ma a me, parlo per me, dei tatuaggi, delle creste, dei buchi altrui, non me ne potrebbe fregare di meno.
    Se sei bravo, sei bravo.
    Se sei na pippa, resti pippa. Con la giacca, ma pippa.
    Torno nell’angolo della vergogna 😀

  242. Bravissimo!!! Al di là dell’opportunità, certe sono proprio questioni di igiene. Un esempio, non si potrebbe donare il sangue con i piercing; a stretto rigore, il 90% della popolazione non potrebbe farlo, perchè ha i buchi alle orecchie sin da bambini. Ma sebbene (poichè il bilancio costi – benefici lo richiede, e con le dovute analisi) si possa donare il sangue pur avendo gli orecchini, ho sentito di donazioni negate a persone con molti tatuaggi. E ciò, non per discriminazioni pure e semplici, ma perchè il tatuaggio, richiedendo l’utilizzo di aghi (ed ancorchè fatto con tutti i crismi), determina un rischio di infezioni, che non sempre (si vedano i periodi di incubazione ecc.) possono essere tempestivamente rilevate con le analisi. Giustamente, tutti possiamo fare liberamente le nostre scelte, ma non ha senso, secondo me, gridare allo scandalo se quelle scelte hanno delle conseguenze … Bacino, caro Mark!

  243. anche io ho difficoltà a leggere (e non sono nemmeno “vecchia”). le k in un testo sono un pugno nell’occhio 😀 Sono proprio brutte da vedere

  244. Una mia carissima e bellissima amica, hostess per una notissima compagnia internazionale, deve seguire delle rigidissime indicazioni dal colore dei capelli, a quello del rossetto, della matita occhi, addirittura per gli abiti “civili” ecc. Pensate (deformazione professionale eheheh) che c’è stata una lunga controversia giudiziaria tra un’assistente di volo ed una compagnia aerea che imponeva al proprio personale di volo di indossare, per tutta la durata del turno, decollete con tacco 12 cm, ed una hostess aveva intentato una causa lamentando un danno alla propria salute. Questo perchè, nel settore areoportuale, tutto è “uniforme” 😉

  245. Ah chi lo dici! Che dire,il posto dove vivo io è piccolo e retrogrado e in più il fatto è successo una quindicina di anni fa! Magari in una città più grande nessuno avrebbe pensato una cattiveria simile!

  246. Ahahah è vero! Anche ad Edimburgo vedi ragazze e ragazzi che scendono dal treno in tailleur e scarpe da ginnastica, per poi mettersi le scarpe eleganti sulla soglia dell’ufficio! Ma, per me, è una cosa sacrosanta: in Italia, piuttosto dobbiamo vomitare dal mal di piedi, ma giammai indossare completo e scarpe da ginnastica anche per 30 secondi XD

  247. Cara Clio, , mi sembra normale che l’aspetto fisico sia importante, è il nostro biglietto da visita, e non sto parlando dei rotolini di troppo o della gobbetta al naso, ma del decoro e di un’immagine pulita: capelli in ordine, vestiti e trucco non troppo appariscenti, niente piercing in vista. Anche per i tatuaggi, il tuo sulla nuca nemmeno si vede, ma pensa se ne fossi ricoperta anche in punti visibili del corpo. Di certo non ti spogliano per fare un colloquio per vedere se ne hai in punti nascosti, ma se sei ricoperto e sembri una tavolozza umana, non è piacevole da vedere ed è normale che in un contesto lavorativo dove devi sembrare professionale tu venga scartato. Nel tempo libero poi puoi vestirti e truccarti come preferisci.

  248. Concordo, non c’entrano le due cose..Non è tanto l fisico a far la differenza ma come ci si presenta, a seconda del lavoro

  249. Si poi su certe cose esagerano perché si va proprio ai limiti del sadico! Di sicuro chi ti impone di stare tutto il giorno sul tacco 12 non può essere che un uomo! 😉

  250. Adesso in realtà vedo un sacco di ragazzine conciate nei peggiori dei modi e nessuno dice più niente! Da una parte è meglio così!

  251. Beh, chiaro che poi dev’essere bravo davvero! Ma se sento buone opinioni su di lui mi ci fiondo, tatuaggi o no!
    Beh, però capisco che su questi temi ognuno abbia opinioni diverse… per carità, è normale e non c’è giusto o sbagliato! Io sono giovanissima e non ho nessunissimo problema con queste cose perché ci sono praticamente cresciuta… mia nonna probabilmente non metterebbe mai più piede nel suo studio se vedesse anche una piccola macchietta nera sul collo. Le generazioni cambiano, e io spero che ci si apra mentalmente sempre un po’ di più con il passare del tempo!

  252. Uhuhuhuh sì esatto! Tanto varrebbe segarci i piedini o prenderci a sprangate nella schiena, il risultato quello è 😉

  253. Obbiettivamente ce la vedresti una commessa di Chanel con una cresta viola???io no,ma non per la cresta e non perché potrei pensare che la cresta la renda meno brava di altre o una pazza..ma da cliente mi sentirei spiazzata,perché non è quello lo stile di Chanel..e visto che per lavorare si viene pagati,trovo giusto che ognuno scelga le persone che ritiene più idonee.. come questo potrei farti altri mille esempi..chiaramente non si può mai generalizzare, perché ogni lavoro e ogni persona ha una storia tutta sua!!ti dico anche che ho amici di ogni genere e stile,e li adoro proprio per la loro particolarità che li rende unici..però il lavoro è un’altra storia per me 🙂

  254. Avere pregiudizi è umano e chi dice che non ne ha mai mente. Ma troppe, troppissime persone si fermano a questo e non cercano conferma! Spero che le nuove generazioni cresceranno con una mentalità più aperta e con meno paura per il diverso, che sia uno con tatuaggi, piercing, capelli rosa e via dicendo. Quando conosci qualcuno, di persona o nell’ambito lavorativo, puoi giudicare quanto vuoi. Ma dire che uno è antipatico o poco professionale quando non ci hai mai parlato insieme e non lo conosci, solo perché è “diverso”… no!

  255. No, non mi sono lanciata in una crociata contro le aziende che pretendono certi standard. Ho solo detto che la sensazione che si prova in un ambiente meno bigotto (non dico privo di regole sociali, decenza e/o canoni estetici) è decisamente più piacevole.

  256. Ecco appunto..per fortuna che l’America è il paese della libertà..io in realtà li trovo molto più rigidi di noi in molte fissazioni che hanno..secondo me tutto il mondo è paese!!!uffici, scuole o ospedali richiedono un certo stile,qui come in ogni paese..poi se parliamo di commesse della mac,mi pare chiaro che c’è estrosita 🙂

  257. Qua parliamo di pulizia, non di apparenza. Se uno è pulito sotto e indossa camici sterili sopra, più cuffie, più mascherine, più guanti… E la stessa cosa per una persona che lavora in cucina: se i capelli sono tutti dentro cuffie/cappelli come possono cadere dentro i piatti? Anche uno che 3 peli in testa come Homer Simpson rischierebbe di fare il danno se non mettesse nulla per coprirli.

  258. Qua parliamo di pulizia, non di apparenza. Se uno è pulito sotto e indossa camici sterili sopra, più cuffie, più mascherine, più guanti… E la stessa cosa per una persona che lavora in cucina: se i capelli sono tutti dentro cuffie/cappelli come possono cadere dentro i piatti? Anche uno che 3 peli in testa come Homer Simpson rischierebbe di fare il danno se non mettesse nulla per coprirli.

  259. Bellissimo spunto di riflessione! Leggendo i vari commenti, credo che il mio sarà un po’ ripetitivo ma ci tengo ad esprimere la mia opinione.
    è innegabile che una persona si faccia un’idea di un’altra appena conosciuta nei primi secondi di conoscenza quindi l’apparenza conta molto (e conta molto anche l’atteggiamento!) e sono perfettamente d’accordo con gli obblighi che vengono imposti per quanto riguarda dress code e trucco: vuoi che siano imposti per motivi di igiene, come per i medici o chi lavora a contatto con gli alimenti, vuoi che siano imposti per rappresentanza, come per chi entra in una forza armata o lavora in determinati ambienti, se ci sono bisogna rispettarli e adattarsi perché non credo che siano una negazione della propria libertà di espressione ma piuttosto la comprensione che non in tutti i luoghi si possono vedere tatuaggi e piercing.
    Mia sorella è una musicista classica e ha diversi tatuaggi oltre ad un piercing al naso e sa benissimo che ci sono occasioni in cui non può farne libero sfoggio: se suona in orchestra e con abito da sera, avrà tutto coperto, se partecipa ad un concerto del gruppo del suo ragazzo (suonano musiche popolari del Sud Italia rivisitate in chiave moderna) può sbizzarirsi e non temere di mostrarli. Detto questo, potrò sembrare retrograda, ma sul momento rimarrei spiazzata dal dottore ricoperto di tatuaggi: certo, non sono stupida e se mi dimostra di essere competente e professionale, chi se ne frega, ma di primo acchitto non mi piacerebbe! e questo per dire che è inutile fare i moralisti perché sappiamo benissimo che le apparenze contano, anche se ingannano! e certamente un tatuaggio o un piercing non possono essere motivo di discriminazione. Ben più grave è il discorso di una discriminazione a base sessuale: non assumere donne perché diventeranno madri è una gravissima violazione dei diritti della donna in quanto essere umano. Permettersi durante un colloquio di fare domande sulla vita privata di un candidato è una gravissima violazione del suo diritto ad avere una vita privata e libera. Discriminare una persona con dei chili in più ad un colloquio di lavoro è ugualmente una grave violazione del suo diritto all’uguaglianza: certo, nelle professioni dove sono posti dei requisiti fisici ben precisi non si può discutere (per le hostess e gli steward, ad esempio, credo entrino in gioco anche le considerazioni sugli spazi ristretti nell’aereo e limitazioni ci sono anche per entrare in una forza armata e le posso anche comprendere) ma essere liquidati con superficialità e derisione per lavori dove l’aspetto fisico passa in secondo piano rispetto alle capacità professionali, questo lo ritengo un fatto molto grave. E la cosa più triste che mi duole constatare è che qui in Italia, la situazione è forse una delle peggiori tra quei paesi che si definiscono grandi potenze avanzate non solo economicamente ma anche civilmente. Tante volte mi trovo a riflettere sulla mia situazione e amaramente giugno alla conclusione che agli occhi della stragrande maggioranza di tanti datori di lavoro italiani sono un peso più che una risorsa, una volta perché sono donna, un’altra perché sono laureata, un’altra ancora perché ho troppa o troppa poca esperienza. Poi mi guardo intorno e mi rendo conto da quante e quanti incompetenti siamo circondati. Credo fermamente che l’ignoranza sia la causa di tutto questo, l’ignoranza e la stupidità umana. E come diceva Einstein “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”.

  260. Bellissimo spunto di riflessione! Leggendo i vari commenti, credo che il mio sarà un po’ ripetitivo ma ci tengo ad esprimere la mia opinione.
    è innegabile che una persona si faccia un’idea di un’altra appena conosciuta nei primi secondi di conoscenza quindi l’apparenza conta molto (e conta molto anche l’atteggiamento!) e sono perfettamente d’accordo con gli obblighi che vengono imposti per quanto riguarda dress code e trucco: vuoi che siano imposti per motivi di igiene, come per i medici o chi lavora a contatto con gli alimenti, vuoi che siano imposti per rappresentanza, come per chi entra in una forza armata o lavora in determinati ambienti, se ci sono bisogna rispettarli e adattarsi perché non credo che siano una negazione della propria libertà di espressione ma piuttosto la comprensione che non in tutti i luoghi si possono vedere tatuaggi e piercing.
    Mia sorella è una musicista classica e ha diversi tatuaggi oltre ad un piercing al naso e sa benissimo che ci sono occasioni in cui non può farne libero sfoggio: se suona in orchestra e con abito da sera, avrà tutto coperto, se partecipa ad un concerto del gruppo del suo ragazzo (suonano musiche popolari del Sud Italia rivisitate in chiave moderna) può sbizzarirsi e non temere di mostrarli. Detto questo, potrò sembrare retrograda, ma sul momento rimarrei spiazzata dal dottore ricoperto di tatuaggi: certo, non sono stupida e se mi dimostra di essere competente e professionale, chi se ne frega, ma di primo acchitto non mi piacerebbe! e questo per dire che è inutile fare i moralisti perché sappiamo benissimo che le apparenze contano, anche se ingannano! e certamente un tatuaggio o un piercing non possono essere motivo di discriminazione. Ben più grave è il discorso di una discriminazione a base sessuale: non assumere donne perché diventeranno madri è una gravissima violazione dei diritti della donna in quanto essere umano. Permettersi durante un colloquio di fare domande sulla vita privata di un candidato è una gravissima violazione del suo diritto ad avere una vita privata e libera. Discriminare una persona con dei chili in più ad un colloquio di lavoro è ugualmente una grave violazione del suo diritto all’uguaglianza: certo, nelle professioni dove sono posti dei requisiti fisici ben precisi non si può discutere (per le hostess e gli steward, ad esempio, credo entrino in gioco anche le considerazioni sugli spazi ristretti nell’aereo e limitazioni ci sono anche per entrare in una forza armata e le posso anche comprendere) ma essere liquidati con superficialità e derisione per lavori dove l’aspetto fisico passa in secondo piano rispetto alle capacità professionali, questo lo ritengo un fatto molto grave. E la cosa più triste che mi duole constatare è che qui in Italia, la situazione è forse una delle peggiori tra quei paesi che si definiscono grandi potenze avanzate non solo economicamente ma anche civilmente. Tante volte mi trovo a riflettere sulla mia situazione e amaramente giugno alla conclusione che agli occhi della stragrande maggioranza di tanti datori di lavoro italiani sono un peso più che una risorsa, una volta perché sono donna, un’altra perché sono laureata, un’altra ancora perché ho troppa o troppa poca esperienza. Poi mi guardo intorno e mi rendo conto da quante e quanti incompetenti siamo circondati. Credo fermamente che l’ignoranza sia la causa di tutto questo, l’ignoranza e la stupidità umana. E come diceva Einstein “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”.

  261. Idem! Il mi medico di famiglia ha il riporto e si laverà sì e no una volta al mese! Molto meglio i tatuaggi del riporto unticcio e della puzza!!!!

  262. Idem! Il mi medico di famiglia ha il riporto e si laverà sì e no una volta al mese! Molto meglio i tatuaggi del riporto unticcio e della puzza!!!!

  263. Ciao Clio! Io mi ritrovo in uno di quei contesti in cui purtroppo l’immagine conta, perchè studio medicina e l’aspetto ha il suo peso. Nonostante non abbia mai sentito di nessuno in università a cui è stato palesemente detto di togliersi i piercing o sistemarsi i capelli ho visto gente che spontaneamente si è “dato una sistemata”. Un mio amico aveva un piercing al labbro e mi ha detto che quando ha iniziato il tirocinio se l’è tolto per conto suo perchè a dir suo si sentiva un cretino lì a parlare col paziente che stava male mentre lui aveva un piercing in faccia. Io vorrei farmi i capelli di tutti i colori e piercing ovunque (no ai tatuaggi solo perchè mia madre mi appenderebbe per il collo), ma ammetto che non sarebbe carino avere la faccia piena di piercing in ospedale, anche perchè dà l’idea di poco igienico (gli operatori sanitari in teoria non dovrebbero nemmeno avere anelli o smalto sulle unghie perchè veicolano i batteri).
    Poi vabbè, bastano certe accortezze, tipo non farsi tatuaggi sulle braccia o al massimo tenere le maniche lunghe (e buona fortuna in estate), ma in alcuni casi è vero che le assunzioni sono impossibili per chi non rientra nei canoni “normali”. Io detesto queste discriminazioni, perchè come hai detto tu l’aspetto non influisce sulle capacità lavorative. Spero che il mondo si evolva verso la politica assunzioni di sephora USA XD

  264. Mio fratello stà lentamente finendo la pelle libera a disposizione, ma fa il tatuatore, quindi va bene! 🙂 Io sono un’illustratrice, al lavoro un mio collega continua di tanto in tanto un grande tatuaggio sul braccio destro, ora arrivato quasi al polso. Un ragazzo ha detto al mio titolare “ma adesso? Ti tocca fargli mettere sempre le maniche lunghe!”
    Il mio titolare ha candidamente risposto “ma che me ne frega??”
    Alla fiera del mobile di Milano (noi disegnamo carta da parati) c’è davvero di tutto. Russi che cercano carta leopardata, perfettamente in tono con i loro mocassini e lo smoking rosa, ragazze giapponesi, giovanissime che sembrano uscite dalle scuole medie, già proprietarie di negozi, omoni in giacca, cravatta e rolex che hanno trattato me, ventenne in converse e vestiti di h&m come una loro pari. 🙂
    L’eccesso è troppo, ma i pregiudizi sono spesso eccessivi! 🙂

  265. Che bell’argomento!
    Ho sempre voluto farmi i capelli lilla ma ho sempre avuto paura che anche all’università sarei stata presa meno sul serio dai professori! Adesso in più ho un lavoro e non rischierei così tanto!
    Però ammetto che il rossetto viola me lo metto eccome senza problemi, se qualcuno dice qualcosa posso sempre toglierlo! 🙂

  266. io invece se vedessi una ragazza ben truccata, nel senso di truccata bene eh, vestita con una bella divisa professionale da negozio Chanel che sfoggia una cresta viola e piercing….non so penso sarei molto affascinata lo ammetto.

  267. Per esempio una così non credo spiazzerebbe le clienti di Chanel. Insomma certi limiti si possono superare…no?

  268. Per esempio una così non credo spiazzerebbe le clienti di Chanel. Insomma certi limiti si possono superare…no?

  269. a me piacerebbe la fusione tra modernità e un pizzico di trasgressione e il grande classico di chanel….sto parlando comunque di una figura immaginaria non volgare ma penso si fosse capito no?

  270. a me piacerebbe la fusione tra modernità e un pizzico di trasgressione e il grande classico di chanel….sto parlando comunque di una figura immaginaria non volgare ma penso si fosse capito no?

  271. Ciao a tutte. Io a 24 anni ho pensato bene di farmi un grande tatuaggio che prendesse braccio, polso e mano. A 27 anni ho deciso di iscrivermi all’Università per una professione sanitaria. Ora a 31 lavoro come operatore sanitario. In università non ci sono stati mai problemi, ma ora, nella mia professione vedo che i pazienti guardano il mio tatuaggio e spesso non trattengono uscite del tipo “ma non é vero, vero?” (soprattutto gli anziani) come a farmi sentire “pazza” ad avere un grande tatuaggio. Ho imparato a non imbarazzarmi più, a rispondere con un bel sorriso “si, é vero, di quelli che non vanno più via” e a farmi apprezzare perche sul lavoro do del mio meglio e cerco di essere sempre gentile e sorridente, in modo che possano andare oltre al mio aspetto e apprezzare la professionalità. Mi rendo conto che il più delle volte l’abito faccia il monaco, ma la soddisfazione di un nonno che a fine trattamento, quando gli chiedi come sta, ti risponda “sei stata brava,sto proprio bene” con aria un po sorpresa… Non ha prezzo 🙂 !!!

  272. Purtroppo non dipende tanto dai titolari o da chi pensa che i tatuaggi e piercing non denotano professionalità…ma dalle persone.esampio…mia mamma ha 2figlie tatuate su 3…eppure se li abbiamo a vista non ci guarda. Non perché non approvi..ma perché si sente male.cosi come in estate una sua amica non metteva magliette con l’ombelico fuori in sua presenza perché una volta,vedendola era svenuta. Nel negozio dove lavoro,siamo quasi tutte tatuate. Però ci sono persone che non si fanno servire..non se hai i tatuaggi…ma se li vedono.una signora,una volta non si è fatta servire da me perché quel giorno ne avevo a vista due. La volta dopo,riconoscendomi,si è fatta aiutare,è stata cordiale e mi ha detto che appunto perché li avevo coperti,si sentiva più a suo agio…io i 2colloqui che ho fatto..li ho fatti con i capelli violino e rosso ciliegia accesi. La seconda,anche con o tatuaggi a vista.Sono stata presa entrambe le volte,e ci lavoro ancora dopo 5 e 2anni…

  273. Vorrei darvi un altro spunto senza voler rendere la discussione pesante. Ma gli individui omologati in giacca e cravatta, puliti e professionali, senza piercing e tatuaggi non sono quelli che ci stanno rendendo la vita difficile? Certo è una generalizzazione, ma io ho sempre pensato che il trucco particolare, un tatuaggio o un piercing fossero più di mera moda o gusto estetico. Per me sono una maniera in più per raccontare agli altri noi stessi e la nostra storia i sogni e le paure. Quindi si, mi fido più di chi mostra queste cose agli altri che di chi nasconde tutto sotto una maschera di normalità. Scusate per il post pesante e chilometrico 🙂

  274. Davvero interessante Clio! Ne approfitto per raccontare anch’io la mia esperienza, che capita a pennello ma forse cozza in alcuni punti con le tue osservazioni.
    Io lavoro come hostess di terra per Costa Crociere, al Terminal marittimo della mia città. La prima volta che andai a fare domanda puntai su abiti sobri e look quasi acqua e sapone, tanto ciò che contava erano le competenze linguistiche no? Hahahaha! mi fecero lavorare tutto il giorno gratis e alla fine mi dissero di tornare quando fossi stata più grande: risultavo troppo bambina a parità di età con altre impiegate (cito testuale). Tornai l’anno dopo con tacchi e mascherone di trucco e indovinate un po’? Mi assunsero…
    Ora che ho ottenuto il posto (sono ormai 4 anni) mantengo un look naturale…ma noto che LA GENTE TI CONSIDERA DI PIÙ SE SEI EVIDENTEMENTE TRUCCATA, ALTA, E CON ALMENO UNA TERZA.
    E qui ho finito XD

  275. Anche io studio medicina e non ho intenzione di rinunciare a farmi un tatuaggio (aspetto perché voglio qualcosa di fatto bene da un tatutatore bravo e anche perché devo ancora decidere il sogfetto) e poi il camice o la divisa da ospedale tanto coprono la maggior parte del corpo… per quanto riguarda piercing e capelli colorati penso che non ci sia periodo migliore dell’università per farsene, tanto i professori manco si ricordano il tuo nome! Basta avere l’accortezza di non andarci all’esame.. comunque è vero che in italia siamo più bigotti su questa cosa, avevo visto un documentario su un chirurgo americano che aveva la schiena e mi pare le braccia coperte di tatuaggi. . Qui invece nel posto dove lavoravo il datore di lavoro faceva togliere il Piercing al labbro persino al lavapiatti che non lavorava a contatto con le persone.. e dire che era un campeggio dove tre quarti dei clienti erano ragazzi olandesi e tedeschi coperti di tatuaggi!

  276. Si, ma sicuro come il sole che anch’io appena inizio a lavorare e posso mantenermi fuori casa un bel tatuaggiozzo me lo faccio. O due. O di più. Per i capelli ho cercato di rimanere sobria. Al massimo rosso acceso e rasature varie. Però vorrei tanto farli verdi XD

  277. Uh uh la rasata l ho fatta pure io! Adesso punto ai riflessi porpora ma il mio sogno proibito è il rosa pastello 😉

  278. Uh uh la rasata l ho fatta pure io! Adesso punto ai riflessi porpora ma il mio sogno proibito è il rosa pastello 😉

  279. Che schifo!!!! Cavolo devono stare a contatto con della gente, devono anche toccarci! >.<… Sulla mia dottoressa non posso dire nulla, ma pensa che due mesi fa mia madre è dovuta andare in ospedale e il dottore che l'ha visitata aveva le mani più pelose che avessi mai vistoooo! Giuro, roba da potersi fare le treccine, cavolo e meno male che in sala operatoria mettono i guanti, sto male al pensiero!

  280. Che schifo!!!! Cavolo devono stare a contatto con della gente, devono anche toccarci! >.<… Sulla mia dottoressa non posso dire nulla, ma pensa che due mesi fa mia madre è dovuta andare in ospedale e il dottore che l'ha visitata aveva le mani più pelose che avessi mai vistoooo! Giuro, roba da potersi fare le treccine, cavolo e meno male che in sala operatoria mettono i guanti, sto male al pensiero!

  281. mi emoziono per l’incidenza di questo post nella mia vita. andrò a farmi un tatuaggio. piccolo piccolo e nascosto. affinché l’esibizione sia discreta a me e al mio lavoro nel sociale!

  282. Penso, almeno per l’Italia, che l’abito continui a fare il monaco!! Io sono completamente “pulita”, cioè non ho piercing o tatuaggi, ma penso che chi abbia qualcosa di questo tipo comunque venga un po’ discriminata! Tutto poi sta poi al tipo di lavoro e ambito “sociale” che uno frequenta! Forse In Italia si pensa, come dice Clio, che magari uno con i tatuaggi possa fare solo il rocchettaro e andare in locali per rocchettari e gli si esclude ogni altro tipo di vita! Comunque penso che alla fine se una persona VALE DAVVERO prima o poi verrà vista per quello che è, indipendentemente dal fatto che sia magari ricoperta di tatuaggi e potrà prendersi una bella rivincita sugli altri!!

  283. mi sento fortunata quando leggo questi commenti (perché il rosa pastello è il colore che mi sta meglio e l’ho già fatto due volte!), e mi arrabbio tantissimo! Io sono davvero contrarissima all’accettazione, espressa anche da Clio e tante ragazze, che ‘devo avere un certo aspetto in un ambiente professionale’ ma dove???? Una cosa è essere puliti, in ordine , un’altra è essere discriminati per il colore dei propri capelli, piercing, tatuaggi, peso…sono assolutamente allo stesso livello dell’essere discriminati per il proprio sesso o colore della pelle, perché cosa ha a che fare il nostro aspetto fisico o il nostro look con la nostra preparazione? Nulla! La società siamo noi ed è da ognuna di noi che parte il cambiamento, ma se ci adattiamo al bigottismo non cambierà mai nulla!

  284. Purtroppo da noi funziona così… per non parlare delle piccole città o peggio dei paesi!

    Una volta mi capitò di fare uno dei tanti colloqui per un negozio di abbigliamento: insomma, mi hanno squadrata da capo a piedi, chiesto la taglia e infine mi hanno detto tranquillamente che dovevo dimagrire un po’! Ho chiesto se stessero cercando una modella o una commessa… Irritante davvero!! Infatti quel negozio ha chiuso dopo poco tempo! Ne ho piacere!
    Poi come dicevi tu nelle profumerie se non sei alta e magra non assumono… lo dico perchè ho fatto domanda d’assunzione anche in questi posti.. magari una è tonta e non sa parlare l’italiano ma basta che sia una fotomodella… Difatti entrare nelle profumerie mi urta.

    Quando una decina d’anni fa ho fatto il mio periodo capelli fuxia ne ho sentite di ogni.. Oggi, ad esempio, da H&M a Milano le commesse hanno i capelli azzurri ed è una cosa che adoro!!

    Poi figuriamoci l’essere donne e cercare un lavoro in generale… in passato mi sono sentita chiedere: “Sei fidanzata? Pensi di volere dei figli?” Cose irritanti!!

    Per fortuna il lavoro che faccio ora non mi mette dei grossi limiti per quel che riguarda il trucco, nel senso che se mi va mi metto un rossetto rosso oppure carico gli occhi e nessuno mi dice niente… Però mi è rimasta questa fissazione dei capelli colorati… ecco, quello non lo posso fare… :/
    Ma quanto ho scritto?! XD
    Un bacione!! 🙂

  285. Io dico solo una cosa. Ebbie di NCIS è MERAVIGLIOSA con i suoi tatuaggi, i suoi codini, il suo trucco dark, il suo collare con le borchie, gli anfibioni e il camice. Penso non ci sia nulla da aggiungere.

  286. L’america è proprio il peggio del peggio. Se va bene ti vengono date 12 settimane, dopo aver lavorato 5 anni nella compagnia, senno’ cone rimani incinta fai prima a cercarti un nuovo posto x il dopo… E se l’agenzia x cui lavori è piccola, addio…

  287. Ci capiamo allora… nemmeno io discrimino il tatuaggio piercing o look stravagante che sia, ma ci sono condizioni per le quali sarebbe meglio non averli!! baci baci :-*

  288. mi sa che non mi sono spiegato bene… il discorso che faccio io non riguarda pulizia o discriminazione, anche perché a me come Marco non mi frega una pippa che qualcuno si tatui o si riempia di piercing o si tinge i capelli e quant altro! però come azienda è diverso nel senso che come a te non darebbe fastidio il medico tatuato o la cassiera della banca coi capelli viola, magari a qualcun altro potrebbe fare un altro effetto! però non credo che a nessuno di voi dispiaccia il look classico e sobrio. ecco perché l’ azienda predilige quel look, perché ottiene la totalità o quasi dei consensi mi spiego? non è una discriminazione ma tu stessa metti i tatuaggi sotto la divisa, ci sarà un altro motivo no? poi ti ripeto sarà per questo falso perbenismo che ci opprime sarà perché è un mondo vecchio (e non solo l’ italia) ma è così!!

  289. un azienda per sopravvivere soprattutto di questi tempi deve raccogliere la maggior clientela possibile. se decidesse di assumere un dipendente che potrebbe mettere a disagio anche un solo cliente, la suddetta azienda non avrebbe vita lunga poco ma sicuro!! “fondamenti di filosofia del marketing” e siamo pienamente d accordo!!! 🙂

  290. Sono un po’ sovrappeso, così come mia mamma, che nella sua vita ha sempre combattutto con i chili di troppo e con i pregiudizi che questi comportavano. Appunto perciò spesso mi consiglia di dimagrire (cosa che vorrei fare per stare meglio con me stessa, ma che trovo terribilmente difficile!)… anche in vista di vari ed eventuali colloqui di lavoro mi suggerisce: “non sarebbe male se perdessi qualche chilo prima, così ti presenti meglio”. Mi dice questo non perché sia una persona superficiale, ma proprio perché sa cosa voglia dire avere dei chili di troppo e scontrarsi con una realtà fondata sull’apparenza e l’apparire. Dice che “non dovrebbe essere in questo modo, ma è così che funziona, purtroppo”… e, ahimè, è vero. Per questo motivo, oltre a non amarli proprio, mi sconsiglia i tatuaggi, perché anche se oggi meno, sono ancora visti di cattivo occhio in certi luoghi di lavoro. Queste, che ci piaccia o che, soprattutto, non ci piaccia, sono le regole del gioco, e se vogliamo farne parte a queste dobbiamo più o meno sottostare. Io spero che il mio peso non comprometta una mia eventuale assunzione, e dal mio canto, non so se intelligentemente o meno, non sono disposta a cambiarmi e cedere così facilmente. Ma sono ben conscia del fatto che avere una 40/42 piuttosto che una 46/48 nella vita e nel lavoro sarebbe una freccia in più al mio arco… Purtroppo

  291. L’argomento mi tocca parecchio. Io lavoro quasi sempre con gli agricoltori, quindi uomini, spesso stranieri e quasi sempre con una scolarizzazione medio-bassa. Io non ho tatuaggi, per scelta mia, mi trucco in modo sobrio, sono piccolina e cicciottella, mi vesto quasi sempre in pantalone……ma sono una donna, e già questo nel mio lavoro mi penalizza. la mia caratteristica di essere semplice e acqua e sapone anche nei modi, oltre che nello stile, mi aiuta nel mio lavoro…..perchè già queste persone fanno fatica ad accettare una donna, figuriamoci una donna che si presenti in tacchi a spillo e trucco marcato (ne ho le conferme!). Al contrario, il mio stile mi ha penalizzato in tanti altri ambienti….e so bene che se vado a fare un colloquio in un posto che lo richiede, mi metto “in tiro”….snaturo la mia indole! questo mi fa arrabbiare, perchè non dovrei valere per come appaio, ma per come sono…………….però questo sarebbe valido solo in un mondo utopico, dobbiamo rassegnarci!

  292. condivido tutto, perchè ho più o meno le stesse esperienze……e vivo in una piccola città, che di certo influisce tantissimo sul pregiudizio!!
    però ho commentato per dire che ho notato che da Kiko, e solo lì, le commesso non sono tutte alte, magre e belle…..certo, ci sono le stangone bellissime, però ho visto anche due ragazze piccoline e tonde….e le ho viste per parecchio tempo. Che si stiano un po’ rilassando quei provincialotti del mio paesello? speriamo!

  293. Credo di averle tutte: sono obesa, ho i capelli rosso fuoco, un piercing al naso e amo i colori nel make up… Mi mancano i tatuaggi, ma ho dovuto rinunciare a causa della psoriasi. Io insegno, ma non insegno arte… Insegno religione. Ho lottato per essere me, ho rischiato il lavoro più di una volta, ma ho continuato a lottare. Io mi piaccio, mi sento a mio agio nella mia pelle e quando mi sono sentita dire che per essere un’insegnante di religione ero troppo eccentrica ho risposto che venissero in classe per decidere se ero o non ero una brava prof. Mi è stato detto “nella mia parrocchia non ti farei insegnare catechismo” “peggio per lei” risposi “perderebbe la migliore catechista del pianeta”.
    Ora non ho più di questi problemi, ma 17 anni fa avere un piercing non era così “normale”
    Adesso cerco di insegnare ai miei alunni che la normalità non esiste. O meglio che la normalità dipende dagli occhi di chi guarda per cui saremo sempre diversi per qualcuno. La cosa importante è non fermarsi alle apparenze e non giudicare MAI.

  294. Alla mia capa e ai miei colleghi non interessa molto dei piercing, dei tatuaggi, delle mani con le unghie in acrilico (non io ma le mie colleghe)… Purtroppo l’hotel è frequentato da 80 enni, quindi loro non ci son molto abituati. Quando capita un cliente giovane, complice anche il fatto che ci vede meglio, nota subito il mio piercing sul collo o sulla gengiva.
    L’Italia è un paese vecchissimo anagraficamente parlando e ovviamente questo porta anche vecchiume nella mentalità, molto più che in altri posti nel mondo dove si punta sui giovani e non sui pensionati (vedi tutti le campagna elettorali)

  295. Ops! Volevo rispondere su..e non con tutte queste foto! o_O Pardon! Comunque sì, anche io intendevo una via di mezzo.

  296. Ciao Clio,
    da quando viaggio molto di frequente mi sono fatta un’idea riguardo questo argomento. All’estero, è mooolto più facile incontrare commesse o bariste con tatuaggi e look un pò alternativi, e la cosa mi piace da impazzire!! Secondo me il look dovrebbe essere appropriato per il tipo di lavoro che si svolge. Qui in Italia siamo troppo conservatori ancora, mi piacerebbe vedere un pò più di personalità nei posti di lavoro (ovviamente senza esagerare!), però si sa che qui c’è un’altra cultura. Per quanto riguarda i kg di troppo non li nominare nemmeno! E’ un argomento di cui non si dovrebbe più parlare perchè è ridicolo essere discriminati ancora nel 2014 per una cosa del genere!! Per gli altri, quando l’aspetto fisico non basta, bisogna tirar fuori la grinta e dimostrare di che pasta siam fatte!!

    Un bacioo :**

  297. sarà, ma come di co sempre le cose peggioreranno ancora prima di poter migliorare!! ehi ma il piercing sulla gengiva non è stato un trauma, cioè ti bucano la gengiva???

  298. Sebbene io non ami i tatuaggi,non mi creo problemi se mi visita un medico con i tatuaggi. Nè sovrappeso. Nè con i capelli blu.
    Basta che sia bravo nel suo lavoro.
    Un altro discorso è invece il non essere assunte se non sei magra,alta e con un look preciso e perfettino…
    Io (non so se sono l’unica) quando leggo che vogliono la bella presenza non mi candido nemmeno..forse è un problema mio,perché avrò un viso carino,ma con la mia 46/48 non penso di entrare nei loro canoni.
    Ed è molto triste. Ma ci casco sempre..
    E’ più o meno lo stesso dilemma che mi pongo sul mettermi a dieta o meno:lo farei per me stessa o per il giudizio degli altri?
    Ed è purtroppo sicuramente vero che le ragazze magre e obiettivamente belle vengono assunte più facilmente..

  299. Questo argomento tocca un pò anche me, che ho 2 tatuaggi ed in passato portavo anche il piercing al sopracciglio, poi per alcuni problemi che mi dava ho dovuto toglierlo, ma credo proprio che in futuro lo rifarò perché quel piercing per quanto possa sembrare inutile, per me significava molto. Era una mia passione, anche i tatuaggi fanno parte di me, della mia vita, perché la raccontano, con disegni o alcune frasi. Personalmente sul lavoro, a 21 anni ho avuto pochissime esperienze lavorative, visto che l’Italia, oltre a tutti i problemi che già ha, ha pure un alto tasso di disoccupazione. Ho lavorato in due call center diversi, come cameriera in una pizzeria, ed in una tabaccheria come impiegata. Nei call center non facevano molto caso al tuo aspetto, anche perché i clienti non ti avrebbero visto in viso ma ti avrebbero solamente sentita per telefono, per cui lì non ho avuto alcun problema. Per i tatuaggi si, in una pizzeria, mi hanno chiesto solo a me di venire con una t-shirt a maniche corte piuttosto che con la canotta come facevano le altre, visto che ho due tatuaggi su entrambe le spalle. Inizialmente mi sono un pò rotta, perché non mi è mai importato della gente e di come apparissi agli altri, purtroppo però ho dovuto coprirli perché in un momento come questo non si può rinunciare ad un lavoro per questa ragione, per cui mi sono sacrificata un pò, seppur controvoglia e per una paga davvero misera. Odio i pregiudizi, conosco dei padri tatuati migliori di quelli acqua e sapone, e di certo dei tatuaggi non credo pregiudichino la persona, così come i capelli colorati, i piercings, il modo stravagante di vestire. Comprendo però che ci sono delle menti piuttosto arretrate che fanno caso a questi particolari. Anche i miei erano contrari, mi avrebbero buttato fuori casa se avessi osato metter dell’inchiostro permanente sulla mia pelle, sono andata anche contro loro per portare avanti le mie idee, le mie passioni, e non lasciare che nessuno mi impedisse di fare ciò che per me aveva importanza a differenza loro. Ho due tatuaggi, che aumenteranno, parecchi buchi alle orecchie, ed un piercing che probabilmente rifarò al sopracciglio. Ne vado fiera! E non me ne vergogno neanche un pò, perché QUESTA SONO IO!

  300. Lungi da me “giudicare” per l’aspetto! Intendo dire però che non possiamo prescindere dal fatto che il modo in cui ci presentiamo comunica necessariamente agli altri qualcosa di noi, delle nostre scelte, del nostro modo di essere. Non possiamo aspettarci di andare in giro con i capelli verdi e pensare che la gente non ci fisserà… perché nella nostra cultura in questo momento non è un look “tipico”! Come quelle che mettono delle scollature spaventose e poi si lamentano che gli uomini fissano le tette! Se ti metti scollata vuol dire che vuoi essere guardata, poi non sei solo questo, il resto della tua persona verrà fuori con la conoscenza, ma la prima informazione che dai è questa!

  301. Dici così, ma ti assicuro che la prima idea che ti fai guardando una persona influenza da subito anche il modo in cui ti comporterai con lei. Sono una psicologa e, in quanto professionista, devo fare molta attenzione a come mi vesto e e come mi trucco, primo perché presentarsi in modo professionale è un segno di rispetto per il mio lavoro e per le persone che si fidano di me, e secondo perché devo essere pronta a qualsiasi tipo di utente che ho davanti: dal ragazzino alla signora anziana, dall’uomo di mezza età che se vede il ginocchio pensa già di poter fare delle avances, alla donna della mia età che mi vede come un’amica. Poi è ovvio che devo essere anche competente, ma la cura di sé è una cosa che va aggiunta e non sostituisce di certo la bravura!!
    Queste regole non valgono certo per tutti i lavori; se vado in un negozio di abbigliamento e la commessa è una drag queen, mi sta benissimo, ci chiacchiero e anzi magari le chiedo pure che mascara usa! Ma per il mio lavoro è così.

  302. Diciamo che la prima idea che mi faccio di una persona non si basa sulla sua fisionomia (“quello ce l’ha scritto in faccia” è una frase che odio) né sul numero dei suoi tatuaggi o piercing ma sugli atteggiamenti, il modo di porsi, di parlare, di guardare e guardarmi o non guardarmi e questo sì, mi influenza eccome 🙂
    Per quanto riguarda l’abbigliamento, sono d’accordo che certi ambienti e /o professioni richiedano una certa cura e sobrietà, nulla da dire a riguardo.
    Un bacio e grazie del commento 🙂

  303. Forse sono fuori luogo in questa discussione, e spero che nessuno mi salti addosso, nè di creare alcuna polemica.
    Sono una ragazza dai capelli rossi palesemente tinti, 1.59 di altezza con le curve al posto giusto, magra ma non da far paura. Non ho mai pensato di essere bella, nè mi sono mai creduta chissà chi, ma ho sempre ricevuto apprezzamenti e in molti sostengono che io sia bella.
    Appena finito la scuola, dalla quale sono uscita con ottimi voti, ho trovato lavoro. A scuola non sono mai stata discriminata per i capelli e per i 4 buchi per orecchia.. Per quanto riguarda i professori! Sono invece sempre stata discriminata dalle mie compagne, e da qualche compagno, per l’aspetto fisico. Le compagne forse per gelosia (anche se io non ho mai pensato che avessero davvero qualcosa da invidiare!).. Nemmeno alla maturità sono stata giudicata male dalla commissione (avevo pure pensato di farmi i capelli neri per paura che partissero i pregiudizi). L’esame non è andato esattamente come avrebbe dovuto, ma questo non è stato dovuto ai miei capelli, agli orecchini o all’eyeliner.
    Durante l’ultimo anno ho vinto una borsa di studio e la CCIAA mi ha sponsorizzato per poter andare all’estero a lavorare come stagista. Mi hanno dato molti soldi, e ho vissuto un’esperienza sicuramente impegnativa, ma felice, e che mi ha dato spunto per il futuro. Dico che è stata un’esperienza impegnativa perchè non sono ricca di famiglia, e non avrei mai potuto fare quest’esperienza senza che qualcuno credesse in me e mi finanziasse. Ho dovuto cavarmela e farmi i miei conti rischiando di rimanere con il portafogli vuoto, e l’ansia mi è venuta spesso..
    Dopo lo stage all’estero, senza inviare alcun curriculum perchè pensavo di ritornare di corsa all’estero, ho fatto tre colloqui e il datore di lavoro mi ha richiamato in tutti e tre i casi dicendomi che il colloquio lo avevo superato. Il mio successo l’ho attribuito al curriculum interessante (un buon voto di maturità e più di una borsa di studio, nonchè due stage).
    Non molti giorni fa ho visto alcune compagne di classe, disoccupate. Sono uscite quasi tutte con il mio punteggio e mi hanno dato addosso perchè io ho trovato lavoro, e loro no. Mi sono sentita urlare contro insulti pesanti e mi hanno dato della troia.

    Questo per dire che è vero che a volte le assunzioni siano fatte solamente guardando l’aspetto fisico invece del cervello (ma aggiungerei anche che questo avviene più di frequente in settori diversi dal mio), ma è anche vero che là fuori c’è anche chi ha cervello ed è anche carina, e che viene assunta perchè effettivamente il cervello ce l’ha. E le persone le danno della troia perchè è stata assunta e pensano che necessariamente i suoi successi sono dovuti solo a come si presenta. Persone che magari sono pure ricche di famiglia e non hanno bisogno di un lavoro per pagare gli studi al fratello.

    Secondo me anche questo è un punto su cui riflettere.. Perchè molto spesso si da addosso alle persone perchè hanno un bel viso, un bel corpo, un bel carattere ecc., SENZA MOTIVO!

    Spero comunque di non aver offeso nessuno (non era assolutamente mia intenzione).

    Buona serata a tutti/e! 🙂

  304. Io per adesso ho solo un tatuaggio Cmq penso che nel mondo bisognerebbe andare oltre a delle convenzioni cioè ad esempio in profumeria trovo ragazze carine ma Nn sanno quasi nulla di makeup oppure ragazze con cervello ma che lavorano in fast fondo perché nn sono fighe !!!

  305. …tra l’altro penso che le “Drag Queen” in America siano MOOOOOLTO più simpatiche delle commesse nostre >.<

  306. La personalità la si esprime con i propri comportamenti prima ancora che con il look. Se in alcuni ambiti, per questione di immagine o di igiene, piercing, unghie lunghissime, trucco pesante ecc sono malvisti ne prendo atto e o scelgo ambiti diversi oppure rinuncio a questo tipo di cose nell’orario lavorativo, tanto se ho carattere la mia personalità si mostra lo stesso e in modo forse più efficace.

  307. La personalità la si esprime con i propri comportamenti prima ancora che con il look. Se in alcuni ambiti, per questione di immagine o di igiene, piercing, unghie lunghissime, trucco pesante ecc sono malvisti ne prendo atto e o scelgo ambiti diversi oppure rinuncio a questo tipo di cose nell’orario lavorativo, tanto se ho carattere la mia personalità si mostra lo stesso e in modo forse più efficace.

  308. Io parlo della professione che andrò a fare, ovvero quello dell’infermiera.
    E’ ovvio che non ci si può presentare con le braccia piene di tatuaggi visto che sono sempre scoperte, poi con questo tipo di lavoro stai sempre a contatto con i pazienti che possono avere una concezione diversa del tatuaggio e possono sorgere critiche, soprattutto da parte di anziani.
    A meno che non si facciano in zone coperte del corpo dove la divisa copre i tatuaggi e quando nessuno vede… nessuno sa.

  309. Non hai detto nulla di strano per cui ti si dovrebbe attaccare 🙂 i tuoi risultati li hai ottenuti per la tua bravura e costanza, anche perchè, diciamoci la verità, nei negozi di cosmetica forse sono privilegiate le carine, ma in molti altri posti di lavoro (soprattutto se i colloqui sono fatti da donne) cercano di tenere a casa la figa (scusate il termine) di turno, la bella ragazza che oscura le altre colleghe..possiamo dire tutto quello che vogliamo, ma la possibilità di essere discriminate c’è sempre, chiunque abbiamo davanti e chiunque siamo noi. C’è il datore di lavoro uomo che lascia a casa la donna (bella o brutta che sia) solo perchè è donna, c’è il datore di lavoro uomo che invece assume la donna solo perchè è bella, c’è il datore di lavoro donna che ti lascia a casa perchè sei carina e (per fortuna) c’è il datore di lavoro onesto che assume la persona qualificata, in gamba..che questa sia uomo, donna, bella o brutta.

    Inutile dire che bisogna avere fortuna!

    La tua storia in realtà è molto bella, perchè mi sembra che tu ti sia guadagnata quello hai ottenuto! Le tue ex compagne non possono permettersi di giudicare te come persona per i tuoi risultati ottenuti. Ovvio che se senza qualifica, da un giorno all’altro trovi un lavoro super pagato come segretaria di un imprenditore importante, allora il dubbio ti viene..ma dopo un percorso NESSUNO può permettersi di insultarti!

  310. Credo tu abbia avuto anche dei buoni professori, in quanto nella mia scuola ti giudicavano male anche solo se portavi i capelli tinti o il mascara.. e sto parlando di 5 anni fa.. Sono felice che ci sia del buono ancora nel mondo! Buona fortuna con il resto! =)

  311. Ti ringrazio per la risposta 🙂
    Non posso che concordare su quello che hai detto: la possibilità di essere discriminata/o c’è sempre!
    La cosa più curiosa è il fatto che sono stata discriminata più dalla gente della mia età che da persone di 4/5 anni in più di me o da adulti.. Da lor non sono mai stata guardata con disprezzo o antipatia!
    Questo ha dell’incredibile, perchè si pensa che i giovani non ti debbano discriminare, ma è il contrario..

  312. Ti ringrazio 🙂
    Comunque i miei professori sono stati molto corretti con me nel senso che mi hanno giudicata per quello che facevo a scuola, non per il viso, il trucco e i capelli. Non mi hanno risparmiato le batoste quando servivano per farmi crescere e migliorare, e per farmi imparare che bisogna “buttarsi” nella vita, e lavorare sodo per ottenere i risultati sperati.. Quindi speriamo che anche nel futuro tutto vada per il meglio 🙂

  313. Le domande “sei fidanzata?” e “vuoi avere figli?” sono ormai onnipresenti purtroppo!

    Ho 19 anni e nei 3 colloqui che ho fatto ho sempre risposto pressapoco in questo modo: “non sono fidanzata al momento, ma mi vedo con un ragazzo e stiamo bene insieme, e spero lo diventeremo presto.Per quanto riguarda l’avere figli, spero di poterne avere in futuro, e di costruirmi una famiglia numerosa. Ma questo sicuramente non avverrà nel prossimo futuro.”
    E il posto mi è stato offerto da tutti e 3 i datori di lavoro! 😀 devono aver apprezzato la sincerità, o magari hanno capito di avere davanti una persona che può impegnarsi in qualcosa di complicato come l’avere una famiglia.. Non lo so!

  314. Parliamone un attimo delle commesse di sephora. Non sempre sono l’ideale di bellezza che tutti abbiamo in mente. Spesso hanno un viso con qualche imperfezione che accentuano in modo terribile con un trucco davvero eccessivo. .onestamente mi viene difficile farmi consigliare vedendo il modo in cui si truccano (non sempre è eseguito a regola d’arte). Per il resto credo ci sia tempo e luogo, se in banca il piercing non sta bene non ne farei una tragedia. È così punto. Poi nel moo tempo libero posso indossare e esibire qualsiasi cosa, ogni contesto ha dei parametri che ci piaccia o no. Come le spose bislacche che vogliono entrare in chiesa mezze nude, ma anche no (e io sia chiaro in chiesa non vado) quello non è il luogo adatto per (s)vestirsi in quel modo. . .

  315. Secondo me è solo questione di capire e di misura!!! Ossia capire l’ ambiente in cui si dovrá lavorare o altro, una sorta di adattamento che non significa sottomissione ma un’ elevata elasticità mentale che non è altro che espressione di intelligenza …. La misura è fondamentale nella vita per dare il giusto senso alle cose e alla vita!!! Questa premessa per dire che in alcuni casi dipende da noi far si che le situazioni volgano a nostro favore con persone o ambienti che hanno pregiudizi o chiusure evitando tutto ciò che va ” contro” i loro schemi mentali per raggiungere poi il nostro obbiettivo finale!!! Poi una volta chiusa la porta lavorativa si apre il bellissimo portone che è la nostra vita privata e comunitaria!!!! Bacissimi

  316. bisognerebbe andare sempre oltre l’apparenza, e capire che non è quella che fa la persona, semplicemente. purtroppo anche con il bombardamento mediatico degli ultimi anni la situazione è degenerata. ho un piercing (il monroe,esattamente sopra al labbro e non ci penso minimamente a levarmelo perché non mi rende né ridicola né tantomeno incompetente) un tatuaggio sulla spalla (scelta di farmelo in un posto piuttosto nascosto perché su di me, personalmente non li vedo in zone visibili) ma ne arriveranno altri 2.

  317. eh io purtroppo ne so qualcosa, non che vengo discriminata, ma purtroppo sono diventata “famosa” nel mio reparto come “la tatuata” per via di un tatuaggio che ho al braccio destro.
    faccio l infermiera e lavoro in sala operatoria, e ho deciso l anno scorso di completare un tatuaggio che già avevo,e così è aumentato di dimensioni e arriva a metà braccio, la mia divisa per fortuna lo copre, ma quando mi muovo si scopre sempre un pezzo, e le prime volte che lavovavo lì subito mi chiedevano di fargli vedere il tatuaggio, ad ogniuno che veniva mi veniva chiesto di mostrargli il tatuaggio, e ormai il mio nomignolo è “la tatuata”.
    la cosa non mi provoca grande disagio, ma purtroppo ogni volta che viene fuori dalla divisa il mio tatuaggio devo ascoltare le varie argomentazioni sul perchè i tatuaggi a qualcuno non piacciono, perchè me lo sono fatto ecc.
    penso che ormai nel 2014 la gente dovrebbe essere più aperta e non soffermarsi su cose ormai normali come i tatuaggi, ma accettare le persone per come sono.

  318. Fare 150 per dimostrare 100.

    Questo riassume il mio punto di vista. Ci sono aspetti fisici con look estremi o con problemi di peso (sì, purtroppo Clio ha ragione, pare che il peso sia l’unico inestetismo che conti) che ti costringono a valere molto più degli altri per essere apprezzata e stimata.

    La mia ex-capa, dopo mesi che mi aveva assunto e quando ormai eravamo diventate amiche, mi ha confessato che appena mi ha visto (sono molto grassa) ha deciso che non andavo bene (benchè fosse un lavoro d’ufficio senza contatti col pubblico). Poi mi ha raccontato che alla fine del colloquio si era dimenticata che ero grassa e quindi ha pensato che dovevo essere davvero in gamba per farmi scordare il suo pregiudizio iniziale e così mi ha assunto.
    E credo sia vero: devo sempre avere un abbigliamento molto curato, i capelli in ordine, un trucco carino per risultare adeguata e in ordine, mentre ad altre basta mettersi su la prima cosa che trovano.
    Capitolo a parte per le commesse, di profumeria ma non solo: mi sono sempre chiesta quanto risultasse più piacevole vedere ragazze ricoperte di brufoli (in un posto che in teoria ti promette creme adeguate e soprattutto trucchi che dovrebbero nasconderli) piuttosto che una donna grassa ma dalla pelle di porcellana.

  319. Aggiuntina: Quando un aspetto che rema contro ti fa tirare un sospiro di sollievo.
    Ho appena avuto inaspettatamente un ruolo importantissimo su un progetto altrettanto importante che sta nascendo in un’azienda con cui collaboro. L’amministratore delegato mi ha detto più volte che pensa che io abbia le capacità per farlo e che me lo sono meritato, anche se ho poca esperienza. Però ho notato che attorno a me alcune donne hanno gioito con me, mentre altre sono rimaste perplesse (comprensibilmente, devo dire, perchè non me lo sarei mai aspettata nemmeno io). Però in questi giorni continuo a pensare: “meno male che sono grassa, così nessuno penserà mai che ho ottenuto quell’incarico perchè l’ho data all’amministratore delegato”.

  320. Mi dispiace, ma mi viene l’orticaria al solo leggere alcuni commenti. Pazienza, libertà di parola ce l’abbiamo tutti, ma anche io, e quindi dico la mia: non è possibile che nel 2014 ancora esistano persone che dicono che bisogna presentarsi ai colloqui/a lavoro senza tatuaggi & company… Ma è assurdo!!! Ecco, è anche per questo che in Italia siamo messi così male, perché questo è un paese per vecchi, punto. Infatti c’è gente che vota certi politici solo perché sono sobri e si fanno la barba tutti i giorni, che importa sono indagati?! Le commesse di certi negozi infondono una tristezza e un’acidità unica, ma lavorano perché sono magre e alte?! Bah… “Sobrietà” è una parola che io odio, vive le commesse di Sephora negli States 😀

  321. non solo al lavoro, anche a casa..i miei piercing son ben nascosti i miei genitori mi porterebbero subito al sert

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here