Iniziamo con due tuffi nel passato per poi tornare alle ultime fashion week!

PHILIP PLEIN E LA SFILATA “TOTAL BLACK” DEL 2013

Il problema della difficoltà delle modelle nere nel farsi strada nel mondo del fashion è ancora molto attuale. Abbiamo visto quanto sia stato diverso il percorso per la comunità nera per affermare un proprio canone di bellezza e quante discriminazioni ancora subiscono anche le attrici e le celebrities in generale sul posto di lavoro.

Philipp Plein - Runway - Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2014

Anche in questa occasione, spunta fuori il nome di Naomi. E’ stata probabilmente la modella nera più famosa di sempre e ancora si lamenta di “sentirsi sola”: gli anni passano ma le modelle nere non aumentano.

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A voler lanciare un messaggio di protesta è stato Philip Plein, qualche anno fa, quando ha assunto per la sua sfilata estiva solo modelle nere. La sua sfilata, intitolata “She’s black“, ha fatto parlare di sè e questo era esattamente lo scopo dello stilista il quale voleva “rompere una regola” che più che una regola è un atto di discriminazione (se non di razzismo). Nel 2008 Franca Sozzani aveva anche fatto pubblicare un numero di Vogue con sole modelle nere, ma da una volta all’altra le cose non sembrano essere molto cambiate!



Philipp Plein Event - Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2014

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Spesso questa minoranza è stata “giustificata” con il marketing: a comprare di più sono sempre le donne europee e occidentali. Il mercato dell’alta moda nella “black America” starebbe diminuendo, così come quello asiatico. Ovviamente non è una buona scusa e la cosa rimane un grande problema.

LA SFILATA DI DONNE COMUNI NELLA METROPOLITANA DI MILANO NEL 2012

Quando Donna Moderna ha deciso di dire addio alle modelle da copertina, pubblicando solo cover che ritraggono donne “normali” (nel senso di non-modelle di professione), ha organizzato nella metropolitana di Milano una serie di casting per selezionare donne comuni che sfilassero l’8 marzo alla fermata di Garibaldi in onore di un grande evento dedicato alla bellezza “reale” di donne “reali”.

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L’evento è risultato molto divertente e ovviamente ha attirato su di sè l’attenzione dei media, rilanciando il magazine e rendendo tante donne “vere”, modelle per un giorno! C’erano anche due dipendenti ATM, l’azienda di trasporto milanese che ha collaborato alla realizzazione della sfilata, tra le altre donne, di ogni età e tipologia.

Inutile dire che, vista la data, il tema degli abiti di design presentati in passerella… era il giallo!

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DOLCE&GABBANA CELEBRA LA MATERNITA’

Difficilmente nel mondo si era così tanto parlato di una sfilata italiana (e non per i begli abiti)! Non faccio che leggere articoli inglesi e americani a proposito della sfilata milanese di Dolce&Gabbana dedicata… alle mamme!

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Sarà stata la gravidanza della testimonial della maison, Bianca Balti (che ha sfilato col pancione), a ispirare i due stilisti? Fatto sta che l’intera collezione è dedicata al rapporto dei bambini con le loro mamme e a sfilare sono state solo modelle accompagnate da bimbe e bimbi, così a rappresentare il legame più forte di sempre: quello con mammà! 😉

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Ovviamente la gravidanza è sempre stato “un problema” per le modelle: lavorando con il loro corpo (perfetto, filiforme e tonico), una trasformazione come quella che avviene quando si aspetta un bambino rende spesso la carriera molto difficile (purtroppo). Il fatto che Bianca Balti sfilasse col pancione è stato allora anche letto come un gesto “femminista”: un modo per dire che una donna può essere bella e sexy anche in dolce attesa, ma soprattutto che può continuare a lavorare, qualunque sia il suo impiego, senza temere per il proprio posto. Insomma, l’augurio per un futuro di mamme lavoratrici a pari diritti degli uomini. Speriamo!

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Altra piccola grande rivoluzione sulla passerella: le modelle sorridevano, ehehe!

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Ragazze, questo è tutto! Come avete visto qualche volta, negli anni, le sfilate sono state occasione di qualche bella sorpresa e, c’è da dirlo, questo 2015 è incominciato come un vero concentrato! E’ ovvio che ci sia anche una componente di interesse economico e di pubblicità, ma è bello che si cerchi di farlo facendo cose “buone” e simpatiche, non è vero?

Cosa ne pensate? Quale iniziativa vi è piaciuta di più e quale di meno? Vi piacerebbe sfilare su una passerella o provereste vergogna per non avere il fisico di Gisele? Vi piace vedere sulla passerella modelle non comuni, o preferite vedere sempre le “ragazze da copertina”? E i bambini che sfilano? Sì o no? Fatemi sapere le vostre opinioni nei commenti 🙂 Besos bellezze!

303 COMMENTI

  1. Bianca Balti, quando rimase incinta, aveva poco più di vent’anni e, disse a Vanity Fair pochi anni fa, che le dissero “ti sei rovinata la carriera”. Ma perché? A parte che è poi ritornata alla ribalta ed è richiestissima, ma essere mamme non è mica una sentenza di morte! Eccheccavolo!

  2. Che ipocrisia! Sono tutte trattate come fenomeni da baraccone o eccezioni perché alle sfilate e sulle riviste di moda, come in pubblicità e in televisione, ci sono sempre e solo le classiche modelle. Non che sia una cosa sbagliata: nella moda e nello spettacolo è necessario avere una certa estetica e struttura fisica per questioni di comodità. Il problema è nel quotidiano.

  3. Che cose carine! Ero ignara di tutto in realtà. Dolce e Gabbana mi ha colpito anche per le nuove pubblicità affisse dappertutto dove i protagonisti sono nonne/i e nipoti,.,trovo che sia una cosa davvero carina e rende l’idea di famiglia. E’ una bella cosa.

  4. ah la Balti è incinta? pensa quanto seguo il gossip… comunque è sempre uno schianto.
    per il resto sottoscrivo il commento di Blondie, nulla da aggiungere.
    anzi sì, una postilla: per me niente di ciò che proviene dal mondo della moda sarà mai un modello di vita.
    i valori positivi me li vado a cercare altrove.
    da una passerella mi aspetto vestiti, borse e scarpe.
    punto.

  5. Belli questi nuovi trend alle sfilate, mi piace molto la nuova Donna Moderna che fa sfilare e fotografa donne normali…però anche se sono donne normali sono al 90% giovani e al 99,9% magre. Non potrebbero fare servizi di moda sul giornale anche per quelle alte 1,50, quelle che sono alte 1,70 ma pesano 100 kg, ad esempio?
    Però la modella con la vitiligine proprio non ce la faccio….sorry!

    http://www.lafantasiadiannalia.blogspot.it
    FB: La fantasia di Annalia

  6. Io non riesco a capire perché le donne si aspettino l’imbeccata dalle passerelle per accettarsi: vogliamo le modelle in sovrappeso, vogliamo le modelle basse,vogliamo le modelle piatte per pubblicizzare un push up… ma perché? Che ci frega? È il loro mestiere essere alte e magre punto. Allora rompiamo le balle anche per i giocatori di basket perché sono troppo alti, discriminano noi tappi e voglio vedere in campo anche gente alta 1,40 e i ricercatori anche, non è giusto che per diventarlo devi essere laureato in materie scientifiche, è una discriminazione verso chi non ha studiato. Voglio dei tecnici con la 3 media per favore.
    so che potrei essere fraintesa ma non capisco perché le donne debbano sempre guardare alla moda come se fosse un modello di vita e che abbiano bisogno dell’approvazione di queste gente fashion per accettarsi.

  7. no ma guarda hai espresso esattamente il mio pensiero e meglio di come avrei potuto farlo io.
    inutile che tra una 36 e una 38 infilino una 48 per veicolare messaggi positivi, ma chi ci crede
    primo: chi gli ha chiesto niente? io no
    secondo: ma perché si danno un’importanza che non hanno?
    terzo: se sono tanto convinti eliminassero definitivamente le modelle altissime, giovanissime e magrissime e facessero sfilare solo noi donne normali, lo dicono loro che la normalità è bello no?
    oh per inciso, e meno male che ce l’hanno detto loro, ringraziamoli tutte in coro: GRAZIE SIORI STILISTI.

    altrimenti è fuffa.
    solo fuffa.

  8. Trovo che siano delle belle idee.. E cerco di vederci solo il lato bello della cosa senza pensare a marketing e pubblicità come filo conduttore di queste iniziative (che esiste, è innegabile)… Mi è piaciuta l’idea di far sfilare donne e bambini… Magari avrei preferito che sfilassero donne vere con i propri figli…
    Il fatto che la Black America spenda meno nell’alta moda è abbastanza chiaro: non sono mai stata in america ma a vedere in tv la maggior parte delle donne americane di colore non hanno il fisico della modella nella foto che hai postato!!! Sbaglio?!

  9. Grande ammirazione per Carrie Hammer, davvero una gran donna.
    Cari Dolce e Gabbana, carina l’idea di dedicare una sfilata alle mamme. Ma non sarebbe stato altrettanto carino far indossare alla Balti un abito decente? Quella specie di sacco di patate io non l’avrei mai indossato quando ero incinta. E nemmeno dopo.

  10. A proposito di donne incinte: mi piacerebbe fare un appello agli stilisti. Qualche collezione premaman ogni tanto non guasterebbe. Non dico tanto, ma giusto due o tre modelli per stagione. Così una non deve rassegnarsi a vestire per forza Prenatal (che propone solo orrende salopette e schifezze varie) per tutta la dolce attesa. Grazie.

  11. È vero. A parte qualche servizio curvy…donna moderna ha scelto donne comuni ma belle e magre, oppure curvy. Io non sono curvy, ma nemmeno magra.
    Mi sento discriminata…

  12. Non ho mai capito perché tante donne riversino tutte queste emozioni sulle modelle… boh! A me piace la moda ma guardo il vestito e le scarpe. Non mi strappo i capelli perché loro sono più magre di me, da ragazzina forse.
    Ma poi la normalità…? Queste benedette donne alte e magre non devono esistere? Devono nascondersi perché non siamo tutte così? Loro non devono essere considerate normali ma strane?

  13. Giusto. La penso come te. La moda e la riviste femminili sono ipocrisia pura. Vogliono dare il contentino anche a chi non è perfetta ogni tanto. Lasciamo perdere…va…

  14. Non voglio fare sempre l’acida, ma la farò, bellissimissima Bianca Balti, però quel reggiseno.. :OOOOO

  15. Sì. Anche perché spiegami come ha fatto Oprah Winfrey ad entrare in un modello di Scervino? L’hanno fatto sicuramente su misura, ma lei i soldi li ha. Quello che mi dispiace è che è sempre più difficile trovare abiti che possono adattarsi al tuo fisico a costo contenuto e con una certa eleganza.

  16. Sono d’accordo con la seconda parte del post. Solo Oprah Winfrey si può permettere vestiti griffati su misura

  17. guarda a me va più che bene che siano gnocche alte magre e giovini, adoro guardarle come adoro guardare tutto ciò che è bello.
    ciò che mi urta è che sia quello stesso ambiente che spesso manda in passerella ragazze palesemente malate (e fidati, si riconoscono al primo sguardo), poi si rendono conto di averla fatta fuori dal vaso, cercano di metterci una pezza e mandano in passerella una pinca palla qualsiasi perché “quant’è bella normalità che si fugge tuttavia”
    e ricomincia tutto da capo
    modelle sempre più magre, critiche, donne normali, modelle sempre più magre, critiche, donne normali, è un cerchio.

  18. Ma sai che hai ragione? Cosa ci aspettiamo da una passerella? Vestiti. Non bisogna dargli più valore di quello che ha

  19. Mi è piaciuta molto la filata D&G…non tanto per quanto riguarda gli abiti ma per il messaggio che volevano trasmettere e bianca balti con il pancione e stata il gran finale!bravi Dolce e Gabbana!

  20. Si fa molta fatica a vestirsi premaman in modo decente…altrimenti ci sono delle linee più costose. Difficile spendere per una cosa che indosserai pochi mesi. Ho trovato un paio di jeans premaman da hm della mia taglia 44 per miracolo. Il resto erano 36 e 38. E Oviesse di premaman non tiene nulla. Considera che dove abito c’è un grosso reparto di ginecologia, ma il premaman a buon prezzo qui non lo vendono. C’è una grande piscina e pure molto frequentata,ma i costumi in inverno non li vendono. Devo andare da Decathlon a 30 km…che geni del marketing

  21. Io ho comprato molto online (soprattutto asos e kiabi) gli abiti per tutti i giorni. Dovendoli portare pochi mesi, non avevo intenzione di svenarmi e sono andata sul low cost.
    Ma ho avuto davvero difficoltà a trovare qualche abito più carino per le cerimonie o per uscire.

  22. Esempi molto belli di qualcosa che dovrebbe essere la normalità e non un “evento straordinario” accolto con squilli di tromba o rulli di tamburo..

    Anche se, riprendendo quello che hai detto su Bianca Balti, le donne incinta di solito devono temere per il loro posto mica perché sono “incinte” e vanno a lavorare, ma perché non si fanno vedere per un anno e mezzo…

  23. Solo e sempre markettate; persino fra le donne comuni sono andati a scegliere ragazze magre e con poche forme, perché su quelle i vestiti risaltano meglio, su quelle si punta per creare un canone irraggiungibile per l’80% delle donne per portarle a invidiare, ammirare e spendere un sacco di soldi per avvicinarsi a questo “Olimpo delle magre”. Alla fine sì, queste ragazze saranno un po’ diverse dalle solite modelle… ma non abbastanza da farmi pensare a chissà che rivoluzioni. Di femminismo poi non ne parliamo, sembrano urlare a tutto spiano che “puoi essere bella anche così”… come se la bellezza fosse il solo compito della donna; come se essere belle fosse il principale e più importante scopo nella vita delle “femmine”, poi se non ti danno da lavorare, se per strada rischi una mano sul c**o ogni due passi (o peggio), se non ti puoi vestire/truccare/depilare/comportare come ti pare a rischio di apparire “poco femminile”, “poco professionale”, “troppo vestita”, “poco vestita”, se in certi paesi non puoi scoprirti, non puoi sposarti con chi ti pare, non puoi fare certi lavori, studiare, insegnare, decidere cosa fare se rimani incinta e non puoi/vuoi portare a termine la gravidanza, hai meno chance di un uomo di assumere alte cariche in quasi tutti i campi, chissenefrega. Basta che tu sia bella.

  24. Infatti, per i “modelli di vita” non mi pare il contesto adatto. Se magari a essere più “normali” fossero tutte le modelle, e non iniziative a se stanti… come a voler evidenziare ancora di più le differenze…
    Che ne so, per strada come sono le belle ragazze? Una è alta un metro e 70 e una un metro e 50? Ok. allora questa la normalità. Una ha la 46 e l’altra la 40? Allora pigliate le modelle in base al fatto che sono belle ragazze, e non in base al fatto che sono tutte della stessa misura, fatte con lo stampino.

  25. Voglio dire… Fare una sfilata composta da sole donne nere!!! Questa è discriminazione vera!!!

  26. concordo : puro marketing! Dopo tutto é il mondo della moda, che spesso non corrisponde al “mondo reale”.

  27. oppure non prendetele normali, prendetele gnocche clamorose ma abbiate la decenza di evitare teatrini per accaparrarvi simpatie che non avrete mai.
    inutile far sfilare l’anoressia e infilarci una formosa ogni tanto, è solo penoso.
    niente è normale in quel mondo, e va bene così, ma non ci pigliate per il culo per favore con questa demagogia e buonismo da due soldi, che non attacca.

  28. Ho visto la sfilata di DG….ma quanto era bella Bianca????? Comunque abiti meravigliosi e bellissima l’idea di far sfilare le modelle con questi pupetti tutti agghindati! Un piacere da vedere!

  29. E’ come il discorso “Tutte le donne sono belle”.
    NO.

    Alcune sono belle, altre sono simpatiche, altre sono intelligenti, qualcuna è bella e simpatica, qualcuna è bella e intelligente, qualcuna intelligente e simpatica. Qualcuna è tutte e tre le cose… Alcune non sono né belle né simpatiche né intelligenti.

    A me la moda dell’accettazione del corpo sembra ridicola per questo: tutti si vogliono sentir dire “Sei superfiga anche così!”.

    Ma non c’è davvero un complimento più bello di figa?

    Chessò.. “Non ho mai conosciuto qualcuno che conosce meglio di te Hegel!”

  30. A me non piacciono nemmeno al ristorante se i genitori sono della filosofia “Gli sculaccioni fanno male/i bambini devono essere liberi di fare quello che vogliono”.

  31. E’ vero che la gravidanza non dura molto, e che i vestiti ad hoc si portano per 4 o 5 mesi, però in generale ne fanno veramente di brutti. Non è che se una è incinta diventa automaticamente di 70 anni, o in alternativa una specie di orso yoghi. Quasi tutte le ragazze (anche giovanissime) vogliono continuare a essere carine da incinte, non capisco perché sia così poca diffusa l’abitudine a fare qualche modello premaman. Non costerebbe questa gran fatica.

  32. Si, il sabato pomeriggio, unico giorno fruibile di tutti i lavoratori, le famigliole a farsi la scampagnata all’Esselunga invece che al parco.

    E tu giri col terrore di investire il simpatico pampino che i genitori hanno deciso di non educare, ops, scusate, “educare a sorrisi”.

  33. Infatti il problema sono i genitori, non i bambini.
    Il bambino è bambino, sono gli adulti che dovrebbero avere la testa di fare quello che è bene per loro e un po’ di sale nel cervello per capire quando disturbano gli altri adulti.

  34. Si, infatti non me la prendo certo con i selvaggini, ma con chi li lascia a inselvatichirsi perché è molto più comodo essere “buoni” che essere severi..

    (E trascinarli in posti dove si rompono le palle e giustamente lo fanno presente a tutti. Il tutto perché non vuoi rinunciare a nulla anche se hai messo su famiglia.)

  35. E poi evitare sculaccioni ai bambini non è sinonimo di “facciamoli crescere come selvaggi psicopatici”.

  36. Se c’hai la “cazzimm” si.
    Ci sono genitori che riescono a far smettere di urlare il pargoletto con un sopracciglio.

    Il problema è che la maggior parte non ha certo tutto sto magnetismo. Né niente altro!

  37. Hai detto un’enorme verità, che loro non ammetteranno MAI!
    Detto francamente, per me le loro preferite sono le magre innaturali ! Nel senso che per raggiungere una taglia 36-38 si devono ammalare, anche perché sono dall’ 180 in su : una mia conoscente pesa circa 40kg ma é anche un metro e cinquantasette e ti posso assicurare che é magra sì, ma ha un bellissimo aspetto.
    Perché le preferiscono malate? Non so dirti, forse per dare ancora più spazio al vestito… Io sono la prima che quando guardo le foto o i vecchi filmati con Carla Bruni, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Claudia Schiffer guardavo sì prima loro ma pure il vestito, questo non riescono ad accettarlo. Ammetto che rimanevo incantata anche dal fisico muscoloso e statuario di Naomi Campbell.
    Per fisico, viso e stacco di coscia le mie modelle preferite rimarranno le sopracitate degli anni 90, quelle di VS, Bar Refaeli e Cara Delevigne (che sì, a me piace!).
    E invece, il mio modello preferito? Brüno ahahahaha
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  38. Hai visto la sfilata?? Erano carucci:)…. Solo temevo che una di queste stangone perdesse l’equilibrio e li facesse cadere 🙂

  39. Sono tutte belle iniziative, che però mi fanno riflettere su quanto le donne debbano sempre sudare e farsi il c… per ottenere qualcosa! Tanto clamore mi fa pensare che alla fine, sensazionalismo a parte, non cambi nulla, le idee, le persone, i pregiudizi. L’iniziativa di Donna Moderna è molto carina. ed in ogni caso è veramente positivo che questi eventi si moltiplichino e non siano la solita mosca bianca. L’unica cosa che proprio non ho apprezzato è di vedere i bambini in passerella, infatti la prima cosa che mi sono chiesta è se fossero i figli delle modelle che li portavano in braccio: solo in questo caso, forse, riuscirei a digerire la cosa!

  40. Eh beh se le cose cambiassero definitivamente sarebbe bellissimo!!!
    W le modelle normali!! W le modelle nere che tra l’altro sono meglio di noi palliducce che dobbiamo ricorrere sempre al make up per avere un certo “colorito”!! W le modelle sorridenti!!! Non amo i bambini in passerella.. trovo che stiano meglio in un bel parco a giocare!!

  41. detto molto francemante: perché quell’aspetto malato fa tanto l’heroin chic che loro adorano

  42. Se devo vedere una sfilata, mi piace vedere una sfilata ben fatta con modelle professioniste… Poi di normale, ci siamo in tante e certo le donne intelligenti se ne strafregano delle modelle e sono felici, con i chili in più ecc…
    Se è una sfilata di moda , sia una sfilata di moda… Tanto lo sappiamo che quei capi neppure possiamo permetterceli … Mica facciamo un mutuo per comprare il vestito della sfilata; cosi le modelle le guardiamo e basta,
    Basta che non siamo delle ossa , stampelle che camminano…

  43. Mia cognata praticamente si è presa tutto da H&M, primo perchè appunto non voleva spendere tanto per roba che avrebbe portato 3/4 mesi, e poi perchè praticamente fanno lo stesso stile di abbigliamento della linea base.

  44. …e infatti è uno dei pochi brand che lo fa. Io non ce l’avevo nelle vicinanze, ma come stile mi piace 😉

  45. non so.. da una parte apprezzo questo tipo di cose.. dall’altra mi viene da pensare quanto siano vere.. chi di loro ha scelto di fare questa cosa per mandare un messaggio e chi di loro per ” apparire diversi”, per risaltare e far parlare di sé? non so, questo mondo mi è un po’ estraneo..

  46. Bello bello e belloooooooooooooo sono proprio contenta di questo post..soprattutto per la sfilata di Dolge&Gabbana…ci voleva proprio in questo periodo quando come noi mai noi donne ci stiamo sentendo discriminate…

  47. mi pare tutto marketing
    inoltre penso che la discriminazione non verrà mai superata se non si inizia a pensare che tra donna bianca e donna nera non c’e alcuna differenza..io vedo molto razzismo nella sfilata solo donne di colore perché va a sottolineare una diversità che ai miei occhi non sussiste minimamente
    d’altra parte io sono pure contro le quote rosa..una donna se è brava lo è a prescindere..se è un’incapace non vedo perché debba avere un posto assicurato solo perché è donna..per abbassare le discriminazioni bisogna che queste vengano superate nella testa delle persone, non discriminando ancora di più

  48. Io sono intollerante. Sempre detto.

    Ma almeno so di non essere in grado di gestire un pargoletto e non lo sforno.

    Mica lo faccio e poi me lo porto a fare serata fino alle quattro e denuncio la maestra se gli requisisce l’iPhone 19 perché passa la lezione a farsi le pippette sui porni!

  49. L’hai nominata: la mia preferita di tutti i tempi. Certamente non la ragazza della porta accanto, ma senza dubbio non dall’aspetto malato o scheletrico. Perciò credo dovrebbero adottare SEMPRE (e non in iniziative opportunamente studiate) modelle belle, ma con un BMI decente.

  50. Sarà anche per il marketing ma il risultato è comunque ammirevole (la foto di Bianca Balti incinta in passarella è stata ripresa praticamente da tutti i giornali online).
    E poi le modelle sorridenti sono bellissime!

  51. non può che essere una buona iniziativa, far sfilare la normalità e prendere a modello le più svariate forme umane, fa’ bene a tutti, anche agli stylist
    besos

  52. Ottima iniziativa! Finalmente il mondo inizia a rendersi conto che la vera bellezza non è solo quella delle modelle che sfilano con taglia 38, ma la bellezza sta in tutte le donne! 🙂

  53. Sono d’accordo su quasi tutto, penso anche io che far sfilare tutte la modelle nere sottolinei ancora di più una diversità, che non c’è mai stata ai miei occhi. Però per ciò che riguarda le modelle mamme sono contenta, mi ha fatto piacere vedere una splendida Bianca Balti sfilare con il pancione, è ancora più bella! Purtroppo, troppo spesso, la maternità in tutti gli ambienti lavorativi, è vista come un ostacolo per le donne, forse è anche questo il motivo per il quale in Italia c’è la più bassa natalità dalla sua unità? Poi è chiaro che tutto ciò serve a farsi pubblicità! Però anche la Cyrus si fa pubblicità facendo ciò che fà, almeno questo è marketing di buon gusto! Ovviamente a perer mio.
    Per le quote rosa, siamo d’accordo, è ovvio che se una non è capace ma è donna non merita il posto! Ma rispettare alcune diversità e caratteristiche di una donna penso siano una dimostrazione di civiltà e rispetto.

  54. Sono d’accordo, odio quando urlano e nessuno dei genitori gli dice nulla, va bene, non ho figli quindi qualcuno (forse tutti) potrebbero dire:che ne sai tu che non hai figli? Una cosa la so ed è certa, se mai avrò dei figli, non voglio che urlino se siamo in giro, dovunque siamo.

  55. La penso esattamente come te,la sfilata con sole donne di colore l’ho trovata quasi degradante perché la discriminazione nei loro confronti è stata accentuata ancora di più!!

  56. Io penso di averla sta capacità! La sfrutto con i nipotini quando fanno i capricci e in genere funziona..mi basta guardarli in modo severo!

  57. quoto ogni singola parola.
    se volevano discriminare i neri, le donne incinta, i down, chi ha problemi di pelle, le donne comuni, i disabili e chi più ne ha più ne metta ci sono riusciti in pieno. sembrava un girone infernale col “caso umano” alla costanzo show….no no e poi no.
    non mi spingo oltre perchè m’è salito il malumore.

  58. guarda, se la balti avesse sfilato in una “normale” (vedi il termine che già si impone per poterne parlare?) sfilata sarei d’accordo con te, sarebbe stato un bel messaggio, ma in una sfilata “ghetto-mamma” è molto triste.

  59. e aggiungo che le modelle non stavano sorridendo….ci provavano ma riuscivano solo a mostrare i denti in una parodia di sorriso.

  60. ehhh….i bambini di gente ganza (pochissima) che conosco sono altrettanto magnifici, gli altri sono tutti rompiC….un motivo ci sarà 🙂

  61. forse 🙂

    che poi le sfilata di abiti premaman credo ci siano ed è pure normale datosi che gli abiti esistono, come il pret a poretr….quindi mah!

  62. A parte il messaggio intrinseco di Bianca Balti incinta e lavorante (cosa che comunque non posso permettersi tuttte. Secondo me il problema rimane soprattutto la non tutela del posto..) e l’esempio della ragazza Down, il resto é marketing! La ragazza con la vitiligine mi sembra trattata un po’ da fenomeno da baraccone. Fare la sfilata con le donne nere e un po’ come fare la sfilata delle curvy. Rimarca il fatto che esistano delle differenze. mi sembra di sentire “poverine, dobbiamo fargli la sezione apposta”. Quando uno stilista mi fará una collezione e una sfilata con modelle europee, africane, cinesi etc. magre piuttosto che formose con l’idea “i corpi sono diversi, esaltimoli al meglio con il trend dell’anno” allora la cosa avrá un senso!

  63. A parte il messaggio intrinseco di Bianca Balti incinta e lavorante (cosa che comunque non posso permettersi tuttte. Secondo me il problema rimane soprattutto la non tutela del posto..) e l’esempio della ragazza Down, il resto é marketing! La ragazza con la vitiligine mi sembra trattata un po’ da fenomeno da baraccone. Fare la sfilata con le donne nere e un po’ come fare la sfilata delle curvy. Rimarca il fatto che esistano delle differenze. mi sembra di sentire “poverine, dobbiamo fargli la sezione apposta”. Quando uno stilista mi fará una collezione e una sfilata con modelle europee, africane, cinesi etc. magre piuttosto che formose con l’idea “i corpi sono diversi, esaltimoli al meglio con il trend dell’anno” allora la cosa avrá un senso!

  64. Esatto, dire She’s black è come dire “è diversa ma va trattata come tutti”. Non c’è nero e bianco, ci sono persone.

  65. La diversità è colore, cultura, ricchezza, scambio, crescita, necessità, vedere sfilare diversi tipi di bellezze non “usuali” per la società ,è Fantastico !super Fantastico!

  66. La diversità è colore, cultura, ricchezza, scambio, crescita, necessità, vedere sfilare diversi tipi di bellezze non “usuali” per la società ,è Fantastico !super Fantastico!

  67. assolutamente d’accordo
    nel momento in cui mi metti la gravidanza in una sfilata a parte mi fai pensare che la gravidanza non sia una cosa normale
    io purtroppo la penso così e finche ci saranno queste dimostrazioni inutili di uguaglianza ci sarà la discriminazione

  68. Io mi commuovo a vedere le super model del passato che erano stragnocche!! Insensibilissima!!

  69. Scusa se te lo dico ma la trovo offensiva nei miei confronti perché non ho quelle gambe!!!

  70. Sì le fanno dimagrire troppo. Sono ragazze già magre (15enni russe ovvio) ma sembra che il magro normale non sia abbastanza. Io non metto in dubbio l’esistenza delle magre naturali (visto che quando si parla di modelle salta sempre fuori quella “Non è vero che digiunano, io mi abbuffo e sono magra”) ma se mangiassero normalmente sarebbero comunque magre ma con almeno 5-10 kg in più. Però questo è un problema principalmente loro e di chi le fa lavorare in queste condizioni. Non capisco perché ce la prendiamo noi e perché abbiamo tutto questo bisogno di vedere donne più in carne, più basse, più ecc ecc per sentirci in pace con noi stesse. Ma perché non ci distanziamo da queste cose? Cosa ci frega a noi della moda a parte dell’abito?
    Le modelle devono essere alte e magre perché l’abito è più valorizzato. È un requisito del loro mestiere la magrezza punto.

  71. Solo un commento a proposito della sifilata di Dolce e Gabbana. Vorrei riportare la riflessione di una mia amica, “vorrei tanto sapere quanti di coloro che tanto hanno tanto apprezzato la sfilata di Dolce e Gabbana sono anche tra quelli che non assumono donne perchè potrebbero restare incinta”.

  72. la legge del mercato, nuda e cruda, discrimina in una cosa sola: chi ha i soldi per comperare la tal cosa o la tal’altra e chi no. e del resto come dargli torto…essendo che è mercato e si fonda sul vendere, per forza divide la gente per categorie di chi-può-comperare-cosa.
    per il resto non guarda in faccia a nessuno: se puoi comperare il nostro prodotto come sei sono fatti tuoi, se non puoi permettertelo o non ti interessa come sei sono altrettanti fatti tuoi. non credevo che sarei mai arrivata a pensarlo o a dirlo ma in un certo senso, per paradosso, il mercato è la cosa che più si avvicina alla democrazia in questa falsa democrazia in cui viviamo. il ché è tristissimo.

    quando la legge di mercato nuda e cruda s’immischia coi “messaggi sociali” ecco il buonismo al solo fine del ritorno d’immagine e del bisogno indotto che subdolamente è discriminante anche a livello sociale e non solo a livello onestamente economico.
    starebbe nel pubblico capire che lo stanno offendendo e discriminando: se il pubblico disapprova il mercato smette.

    io, ad esempio, non metterei un sordo ad un centralino, per il bene di tutti. le sfilate servono a mostrare un prodotto: che questo prodotto sia indossato d chi meglio ne può esaltare le doti.
    mi arrabbio quando una biblioteca non ha una rampa per le carrozzelle, e altrettanto mi arrabbio quando ne vedo una strumentalizzata su una passerella.
    crocefiggetemi.

  73. Bellissima la Balti con il pancione. Poi l’ultima foto della sfilata di D&G meravigliosa. Bravi, bravi

  74. Però è sbagliato che molte donne in “età da matrimonio o figli” età che peraltro dura dai 25 ai 45 anni oggigiorno, brave non vengano assunte solo perché il datore di lavoro ha paura che rimangano incinte e questo si ripercuoterà in maniera negativa sull’azienda (di piccole o medie dimensioni). Una mia amica di 25 anni si sposa a giugno ed è costretta a togliersi l’anello ogni volta che fa un colloquio.. che tristezza!

  75. ma il problema viene risolto dalla sfilata donne incinte??io non penso anzi penso proprio il contrario, la sfilata solo donne incinte e con bambini sottolinea ancor di più il fatto che il poter procreare sia una cosa che ci rende “diverse”

  76. no guarda io le quote rosa non le posso proprio sentire..preferisco a quel punto non essere scelta che essere scelta SOLO perché sono donna..io sono BRAVA (o vorrei esserlo nel mio lavoro) non sono donna punto

    edit: senza contare che se vieni assunto per le quote rosa nessuno ti dara la chance di dimostrare la tua bravura..sarai sempre la donna assunta per rispettare una proporzione
    anche no

  77. ma gia il fatto di dire donna o uomo ma cosa cambia?/a parità di bravura si guarderà al curriculum etc etc..io sono proprio contraria a considerare il sesso un elemento di valutazione

    e cmq il problema della tua amica che è un problema serio e presente in tutti i campi, non viene risolto dalle quote rosa le quali mascherano il problema e non lo risolvono

  78. a me è paiciuta molto binaca balti con il pancione, ho anche comprato elle di marzo in cui c’è un suo servizio fotografico…fatto al mentre era incinta. mi piace molto questo numero di elle, poi c’è anche il buono per un mascara ysl faux cils che ho ritirato stamatitna in profumeria 🙂

  79. erano veramente le più belle.
    non è che lo dico per fare il solito discorso dei bei tempi andati, e si stava meglio prima, e non ci sono più le mezze stagioni.
    è proprio così.
    ci sono donne stupende anche oggi, vedi Gisele o la brutta* Refaeli ma quelle erano un altro pianeta!

    *trattasi di battuta ironica
    specifichiamo per chi non sa cosa sia l’ironia

  80. Forse hai ragione a dire che le quote rosa non risolvano la situazione. Ma a me sembra che siano l’unico modo per far almeno parlare del problema. Altrimenti ognuno storcerebbe il naso, e direbbe eh vabbè!

  81. Ciao ragazze, ciao Clio! Secondo me tutta la questione può essere racchiusa in una sola frase, quella pronunciata da Chantelle “Non voglio essere messa in una categoria”. Ecco! Finchè si continuerà a catalogare le persone come le cartelle in un archivio non si andrà da nessuna parte. E la dimostrazione è data dalla sfilata “Total Black”. Che vuol dire? Ci saranno anche sfilate “Total White” o “Total Yellow”? Come al solito per evitare la discriminazione di una “categoria” (vedete, non se ne esce) si va a discriminarne un’altra. Non voglio vedere sfilate “Total White/Black/Yellow”! Voglio vedere le sfilate. Punto. Mi interessa il colore della pelle tanto quanto il colore dei capelli, è l’ultima cosa che guardo. Piuttosto mi interessa il colore del vestito, delle scarpe o degli accessori.
    Le sfilate sono fatte per mostrare la nuova collezione di abiti mica di modelle!

    Far sfilare donne comuni contribuisce a lanciare un messaggio positivo.(??) Ma non va oltre. Le donne comuni come me non sfilano. Ma va bene così. Per fare la modella devi essere alta tot e pesare tot così come per fare il medico devi essere laureato e per fare l’attrice devi saper recitare. Per fare un certo tipo di lavoro bisogna avere determinati requisiti. Perchè continuare a dire che tutti possono fare tutto? Ma io non voglio sapere fare tutto. Mi basta sapere fare una cosa e anche bene.

    Quindi si può continuare a far sfilare le modelle (sane!!!) mentre noi donne comuni continueremo a fare gli altri 2000 mestieri.

  82. mi sono commossa esattamente come ieri a vedere gli animali-pupazzetto, oggi i bambini-pupazzetto….domani ‘na capocciata? magari ehhhh

  83. Che poi,a proposito di discriminazione, Naomi era quella che riceveva sempre più applausi e apprezzamenti quando faceva la sua falcata sulle passerelle!

  84. quoto tutto, come al solito hai detto Meglio ciò che andava detto. io ho fatto tutto un papiro il cui concetto di fondo era poi “al rogo le categorie!”
    ….mi dissocio da una cosa: a me il colore dei capelli interessa! 😉

  85. E poi era un periodo in cui le modelle avevano il comando e durante le sfilate si guardavano di più loro piuttosto che i vestiti..le star erano loro!!

  86. ma poi non lo sanno fare, sono così scoperti, impacciati nei loro tentativi, poveri, che li sgamerebbe pure il mio gatto.
    e questo buonismo veramente insopportabile, proveniente da un ambiente come quello.
    ma dai, ma dai $$$

  87. spesso mi viene da pensare: volete prendermi in giro e circuirmi? ok provateci, ma almeno impegnatevi altrimenti insultate anche la mia intelligenza!

  88. Vero,poi Versace è ancora attualissimo. Alcuni abiti delle collezioni del 93-94 sono ancora portabilissimi..non passano mai di moda!

  89. ebbeh…..bisogno indotto e ritorno d’immagine: a me ritorna l’immagine come la peperonata la sera, per dire eh!

  90. ma scherzi!!! l’uomo che fa un giro a destra di 270° per entrare in un corridoio posto alla sua sinistra….l’uomo che di mestiere è bello bello bello in modo assurdo….ll’uomo sopravvissuto ad una battaglia con la benzina solo perchè ha visto una copertina del times col suo viso nell’immodizia!

    <3<3

  91. Il messaggio più toccante e rivoluzionario? Il sorriso. Non costa un cacchio e ti cambia la giornata da così

  92. La moda stupisce a volte non solo per le collezioni che in qualche modo fanno sognare intere generazioni di donne, ma anche per alcune (forse troppo poche) iniziative come quelle che ci hai descritto e che peraltro anch’io ho visto in tv e sul web. Senza voler essere pessimista ho paura che anche questa volta le passerelle si dimenticheranno presto della “normalità” e mi associo al pensiero della modella di colore affetta da vitiligine: le modelle in passerella si somigliano tutte e non sono affatto rappresentative dell’universo femminile. Pur amando io stessa la moda mi rifiuto di credere che non ci siano donne normali all’altezza di indossare gli stessi abiti, con questo voglio semplicemente dire apertamente che sono gli stilisti (nella maggior parte dei casi) a ghettizzare la bellezza che non è mai = magrezza quasi patologica. Sfatiamo il mito che per sfilare bisogna essere scheletrini perché la verità è che sono gli stilisti che si affidano ad agenzie per fare i casting, le quali scelgono le modelle in base a ciò che gli viene richiesto di cercare. Apprezzo molto il messaggio che lo stilista americano insieme a Naomi Campbell hanno voluto far passare e cioè che non dovrebbe contare che colore sia la pelle, ma il fatto che le modelle interpretano un’idea dello stilista che si è concretizzata in un abito, ecco perché non ridono mai durante le sfilate per non distogliere l’attenzione dall’abito stesso.
    Concludo dicendo che mi spiace non vedere in tv le sfilate con quelle belle donne vere come le modelle di Elena Mirò o la più famosa modella italiana curvy conosciuta e richiesta in tutto il mondo Elisa D’Ospina e a dirla tutta il mio sogno di bambina era proprio quello di diventare una modella, ma poi ho capito che siccome mi piaceva e mi piace mangiare bene non avrei mai potuto diventare una mannequin!!!!! E questo è tutto care girls……. ;*******

  93. Credo che sia tutta pubblicità e che già dalla prossima settimana non se ne parlerà più!
    Sono molto contenta di aver visto Bianca Balti che non solo è bellissima ma simpaticissima ho visto una puntata de ” Il Testimone” in cui pif ha passato un paio di giorni con lei ed è proprio carinissima 😉

  94. E’ triste dirlo, ma non vedo dove dovrebbero portare tutte queste iniziative. Qualche anno e di quella modella con la vitiligine non se ne sentirà più parlare. Lo stesso vale per i modelli albini, che da un annetto a questa parte vanno molto di MODA.

  95. se le donne (e uomini) con caratteristiche particolari sfilassero in via ordinaria e non il contrario per creare l’eccezione allora si, sarebbe logico e bello, sarebbe portare donne e uomini veri sulle passerelle, perchè tutti abbiamo difetti, ma concordo con chi dice di non farne una moda per fare chiacchiere e pubblicità.
    Io ho in famiglia almeno 4 persone con la vitiligine, io no, e mi piace vedere in passerella qualcosa che mi è così familiare…speriamo non siano solo paraculate (si può dire?)

  96. Ciao Clio, ho letto il tuo post….e come sempre è molto interessante.
    Trovo giusto che a queste fashion week ne facciano parte persone non comuni.
    Secondo me lanciano dei messaggi positivi, poi si sa…. purtroppo c’è sempre quella parte che non capta il messaggio….. comunque io sono dell’idea di insistere e di continuare a lanciare queste iniziative.
    Trovo giusto che sfilino persone comuni perchè molte donne si rispecchiano in loro, poi danno forma agli abiti, colore e poi come ho letto, finalmente le modelle sorridono… che secondo me il sorriso è l’accessorio, cioè è la ciliegina sulla torta delle sfilate.
    Spero che continuino così…. anchè perchè trattano temi attuali e saranno sempre interessanti da seguire.
    Questo è tutto.
    Un abbraccio Alessia 84

  97. Il tuo discorso avrebbe senso se la nostra società fosse meritocratica, ma purtroppo non è così. A parità di preparazione, se ci sono un uomo e una donna che fanno lo stesso colloquio di lavoro, viene preso l’uomo. Perchè il pregiudizio è così radicato che si pensa automaticamente che sia migliore. A questo servono le quote rosa. Ad aumentare la percentuale di donne che fanno certi lavori al momeno ritenuti “da uomini”, in modo che vederle sia la norma e il pregiudizio venga eliminato. E quote rosa non vuol dire che si prendono donne incapaci! Anche perchè le quote rosa non sono a percentuali altissime, sono percentuali minime. Mi vuoi dire che non ci sono abbastanza donne più capaci o capaci tanto quanto gli uomini da rientrare in quel numero? Tipo parliamo di politica. Mi vuoi dire che in tutta Italia non esistono donne più capaci ad esempio di Razzi, che quindi avrebbero il DIRITTO di essere considerate per quel posto, mentre invece tradizionalmente vengono lasciate da parte?

  98. Bellissima la sfilata delle mamme! Ci credo che sorridevano 😀 anche se secondo me una modella dovrebbe sorridere a priori

  99. Ciao ragazze e ciao Clio! Io personalmente non credo molto in questi progetti portati avanti dalle case di moda. Per me sono solo pubblicità! Ci credo che quelle modelle sono belle anche incinte, perchè sono stratosferiche sempre! Quando vedrò sfilare modelle alte 1,50 e con un peso superiore ai 45 kg sulle passerelle di D&G allora potrò dire che qualcosa è cambiato. Tante volte hanno fatto servizi fotografici con presunte “donne normali” (anche la Dove), ma nessuno si è accorto che erano comunque bellissime? Io vorrei sapere quante selezioni hanno dovuto passare. Di certo in questo mondo nessuno ti nota per strada e ti dice: “oh tu sei proprio l’ideale di donna comune, il lavoro è tuo!”. La cosa che mi fa arrabbiare è che questi cavolo di stilisti credono di abbindolarci con i loro giochetti…per fortuna, leggendo i commenti a questo post, ho la conferma che non siamo tutte cosí sceme da cascarci!

  100. ahahahahahhaha
    sul serio hai tirato fuori le donne della politica e la meritocrazia??
    no vabbè meglio se non rispondo
    ciò che avevo da dire sulle quote rosa l’ho detto sotto

  101. secondo me l’opinione pubblica è cambiata. Non volevano più modelle anoressiche in passerella e allora hanno deciso di prendere donne comuni. Le case di moda hanno solo cambiato target, altrimenti come potrebbero andare avanti e farsi pubblicità?

  102. io adoro dolce e gabbana perchè anche nelle pubblicità sui giornali ricrea l’ atmosfera del paesino del sud, anche con persone anziane e bambini.. sembrano quadri!

  103. Assumerebbero donne in età fertile giusto se dovessero anche pubblicizzare una linea di abiti premaman, e la donna in questione fosse una bella donna

  104. Ripeto e ridico…..l’ho scritto ogni volta che ci sono stati post come questo…..non c’è nessuna finalità benefica in tutto ciò…il diverso viene usato SOLO per far parlare,per stupire e quindi farsi pubblicità….PUNTO!

  105. Poi io non capisco perché essere sexy è quasi un dovere per le donne ,poi l ‘ accostamento delle parole sexy e gravidanza mi urta un pochino. ..

  106. Già, cambiare la mente delle persone e soprattutto, anziché le quote rosa, più misure sociali (sicurezza e flessibilità del lavoro, asili, etc…) in modo tale che una donna non debba affrontare molti più ostacoli rispetto ad un uomo, per poter arrivare a coprire certi ruoli!

  107. Ma soprattutto, l’abito premaman (si dice così?) e i vestiti dei bimbi sono D&G, giusto? Be’, chi altri avrebbe potuto indossarli per farli sfilare in passerella, se non una modella incinta e dei bambini veri?

  108. Mi si impalla di continuo,non mostra le notifiche e spesso mi impazzisce la schermata che inizia a muoversi da sola!!!

  109. Brava! A me dispiace pure essere così perentoria ma i post con questi argomenti mi fanno venire il prurito…..commento poco e sono infastidita….perdonatemi,è piu forte di me…..per me sono argomenti che valgono ZERO!

  110. Purtroppo per me sono solo grandi paraculate!! Però è la mia modestissima e personale opinione…

  111. il problema è che invece lo sono.. questa ragazza che hanno scelto è stata solo un caso ed un mezzo per farsi pubblicità è brutto a dirsi ma è così…ogni tanto sti stilisti hanno questi lampi di genio di voler fare queste sfilate e falle passare per benefiche…non lasciarti imbambolare….

  112. Ho letto qcosa su disqus…ma non direttamente le “parole grosse”…….Mah….questi post sono vacui e attirano le persone astiose….posso permettermi di dire che non mi piacciono….è solo un’opinione personale…..

  113. A me a volte dice “Ops!” -_-, altre volte mi segna come nuove notifiche che ho già visto, altre volte mi segna notifiche vecchie e non ci sono le nuove che avevo visto due secondi prima. Olè!

  114. Che bel post! Io sono favorevole a tutte le iniziative di questo tipo. É ovvio che c’é una componente di marketing, d’altra parte le case di moda sono aziende, non associazioni filantropiche. Perció non capisco le polemiche: gli stilisti dovrebbero forse fare sfilare donne “brutte” per essere credibili? Chi comprerebbe gli abiti di un brand con testimonial brutte?
    Mi piace quando la moda porta in passerella la diversitá, é ammirevole proprio perché trovo che dare modelli morali non sia affatto il compito della moda.

  115. no macchè imbambolare!sono troppo ovvie le meccaniche!alla fine il succo è sempre il soldo quindi più attenzione attirano e più ci guadagnano e tutte le ragazze messe a sfilare sono superselezionate! come quando fece notizia Andrej Pejic (ora Andreja) o quando mettono vip o figli di vip o le prime modelle oversize, che poi sono più magre di me, e altri mille esempi…il mio augurio è di vedere vestiti addosso a gente che sia come quelli che poi di fatto li andranno a comprare…sapessi come mi deprimo in camerino quando provo un modello che sui manichini sta da favola! 🙁
    mica lo fanno per i disabili o le oversize ecc…figuriamoci! li sventolano solo come specchietto per le allodole, che è una cosa triste, però vi dirò…che bel sorriso sulla passerella la ragazza con sindrome di Down, no quelle “fighe” scheletriche che non sorridono MAI

  116. No, qua in Italia sono tutte femministe in maternità anticipata perché hanno le gambe gonfie e il capo ufficio le stressa, femministe che non fanno nemmeno fare una lavatrice al marito, femministe della rivalità con la suocera (con cui io ho sempre sentito una certa empatia: vagina d’uscita e d’entrata), femministe casalinghe che guardo il bambino e voglio lo stipendio perché sto a fare la Mamma-che-è-il-lavoro-più-bello-del-mondo (io posso essere pagata per ubriacarmi? Grazie)…

    Il prossimo colloquio di lavoro entrerò al grido di “Ho i capelli lunghi, il rossetto e le ovaie, ma non sono donna.
    Sono solo FEMMINA. Grazie.”

  117. Infatti non dovrebbero far sfilare la tipa in carrozzella.
    Prima dovrebbero pensare a fare una collezione che sia bella e comoda per chi non deambula. POI la fai indossare alla modella paraplegica.

    Così è proprio per strappare l’applauso e la lacrimuccia.

    Il gusto della lacrima in primo piano, diceva uno che aveva il naso alla francese come me!

  118. Chi ha scritto sta strunzata è del Movimento 5 Stelle.
    O analfabeta.
    O tutte e due le cose.

    Non ho MAI visto una donna al 7° mese di gravidanza pena il licenziamento.
    Ah, aspetta, ne ho viste: erano libere professioniste e imprenditrici.

  119. E non lo fanno nemmeno così bene: fai una sfilata tutta di nere per dare un messaggio e tutte le tue modelle hanno una parrucca di capelli lisci perchè nere va bene, ma fino a un certo punto?

  120. Non piacciono neanche a me e non mi piace quello che ne esce fuori. È sempre così, ormai è assodato, quindi non ne sento il bisogno. Li eviterei proprio… Pace, ho chiuso pure io e mi dedico al mio libro…

  121. Finalmente qualcuno che lo dice…non capisco perché le modelle dovrebbero essere “donne comuni”. Se sono modelle ci sarà un motivo!

  122. Tutte bellissime iniziative, ognuna è bella perché ha il suo perché anche se c’è il filo conduttore: la femminilità… o ce l’hai o non ce l’hai…. come il coraggio, coraggio di non prendersi troppo sul serio e di sfilare anche solo per sentirsi coccolata e “principessa”, bella per un giorno (trucco, parrucco, insomma me-time) … sì, lo farei molto volentieri… e forse questo sarebbe il giusto percorso per far sì che tutte le donne del mondo e tutte le forme ed i colori del mondo si sentissero rappresentate!!! EVVIVA IL MONDO VARIEGATOOO E ABBASSO LA MONOTONIA… 😉

  123. Con gli abiti si rischia meno. I jeans preferisco provarli. Non mi sono ancora decisa a comprare abbigliamento online. Magari sembra bello, poi a vederlo ti delude…magari ci penserò prt marche di cui già conosco la vestibilità e la qualità.

  124. Kiabi c’è in diverse città. Io però ho comprato online, anche i jeans. Dopo il primo paio (troppo grande, regalato a mia cognata ma costava solo 10 euro, il rischio era basso), ho capito come funzionavano le taglie e mi sono fatta il guardaroba.

  125. Quindi, in quanto libera professionista (per cui NON tutelata dallo stato in caso di maternità) una donna non ha il diritto di diventare mamma? Complimenti. L’immaginetta postata è ovviamente una della tante esagerazioni che girano su FB. Il tuo commento invece è francamente imbarazzante.

    Tanto per chiarire: non ti licenziano, ma il contratto non te lo rinnovano se rimani incinta (tranne casi rari).

  126. Io sono rimasta incantata dal pupo col piedino cicciottoso in braccio alla modella sorridente *.*

  127. Ciao Clio, sì mi piace vedere alle sfilate modelle non comuni 🙂
    Queste iniziative sono tutte carine, vorrei che ci fossero sempre! E poi vorrei modelle di tutte le taglie e tutte le altezze 😀 (anche perchè come si fa a capire come stanno i vestiti indossati se li indossano solo ragazze magrissime?).

  128. Io ti dico che ci son posti dove qualcuna aveva un contratto a tempo indeterminato,ma per la seconda gravidanza le han detto che sarebbe ripassata sotto cooperativa (da cui proveniva prima del suddetto contratto) perché la ditta non poteva sostenere un’ altra gravidanza,”ma che non sarebbe cambiato nulla a livello economico”. BALLE al cubo. Non è stato così.

  129. anche a me purtroppo sembrano delle trovate pubblicitarie e mi dispiace…
    Comunque sono dell’idea che le donne in gravidanza siano nella fase della vita in cui sono più belle e sexy che mai! Per quanto riguarda Jamie è davvero stupenda!!

  130. siiii D&G l’ ho adorato! l’ ho scritto anche nel post di ieri sulle fashion week. tra l’ altro ho adorato il make up creato da pat mc grath… è qualcosa di magnifico… non so se siano le modelle ad essere troppo fighe ma… boh! non words! (tra l’ altro volessi deliziarci con un tutorial, cliuzza bella?! 😀 😛 )

  131. !????

    Ma sai leggere, Chicca?

    Io stavo puntando il dito contro quelle dipendenti che, con le dovute eccezioni, chiedono l’anticipata anche se c’hanno un’unghia incarnita (la maternità anticipata DOVREBBE essere un diritto riservato a chi ha SERIE problematiche e/o svolge un lavoro a rischio e non può essere adibito ad un’altra mansione, non a chiunque voglia “godersi la gravidanza” e abbia a disposizione un medico compiacente).

    E dicevo, appunto, che guarda caso chi guadagna per quanto lavora (imprenditrici, libere professioniste e quanto altro) quasi sempre ce la fa a fare il bambino assentandosi per tempi minimi!

    Non te lo rinnovano se sei “una qualsiasi”.

    Il mercato si muove sul principio domanda/offerta. Adesso c’è poca domanda e moltissima offerta: mi sembra pure normale che se per me-imprenditore rappresenti più un costo e un rischio che non una risorsa e ne ho la possibilità, ti mando a cogliere le margherite nei campi.

    Altrimenti, come dice il mio boss, se i figli te li devo campare io per opera pia, voglio partecipare al concepimento!!

  132. eeeeh hai voglia a fare tutorial o essere truccate da mc grath… ste due sono uno schianto!!!!!

  133. Norissa, detta così, non mi suscita nulla.
    Mi verrebbero tutta una serie di domande, in primis come si è comportata durante la prima gravidanza. Quanto dopo essere assunta l’ha cercata. Ecc. ecc. ec..

    L’Italia è diventata il paese del diritto presunto. Cioè tutti presumono di avere il diritto di avere tutto.

    E questo ha portato un’ovvia conseguenza: è diventato un gioco a chi fotte prima l’altro.

    Ti invito a digitare su Google “Come ottenere la maternità anticipata.”
    Ergo (come ho scritto sotto a Chicco) un diritto riservato a chi ha seri problemi o a chi fa lavori pericolosi -leggi: manuali- e non può essere adibito ad altra mansione.

    Ce n’è di che ridere (o piangere) per un paio di giorni.
    Gente che la vorrebbe perché ha le nausee, perché deve prendere i mezzi, perché deve prendere la macchina, perché ha sonno, perché si sente sotto stress.. perché ha un brutto rapporto con i colleghi!!
    Non ti fanno nemmeno la giustificazione a scuola per questi motivi.

    (Sottolineo: sono una dipendente!)

  134. anche a me piacciono tutte le loro campagne… hanno sempre questo filone della sicilianità anni 40-50 eh, potrebbero darsi una rinnovata… però di base mi piacciono molto (e visto che siamo in un blog di make up… vogliamo parlare dei make up??? li riconosco a km di distanza! 🙂 )

  135. Non so che gente conosci, a me è capitato solo una volta di sentir dire
    di una donna che si è comportata così. Le mie amiche (dipendenti e non)
    hanno lavorato fino a quando possibile, in altri casi son state mandate a casa per evitare rogne. Ad ogni modo mi fa piacere aver frainteso il messaggio che avevi scritto, perchè mi aveva lasciata non poco perplessa.
    Per commentare il post… Ci sono donne che lavorano fino alla fine e nessuno le osanna nè ne vengono scritti articoli, anzi nessuno ne parla, nemmeno di quelle che tornano a lavoro in tempi brevissimi dopo una gravidanza. Qui si tratta di sculettare su una passerella col pancione e i magazine si sprecano in complimenti e articoli. Addirittura il gesto di Bianca Balti è considerato femminista? Pubblicità e ipocrisia.

  136. Chicca, come ho scritto sopra a Norissa, vi invito a fare una ricerca con Google…

    Io quando ho iniziato a lavorare (per la mia posizione, ne vedo e sento di ogni) sono rimasta tremendamente delusa, dopo anni di barricaderismo radical chic spinto… è stato un bello scontro frontale con la realtà.

  137. ma soprattutto io sinceramente mi ritrovo a pensare.. Che bisogno c’è che siano tutte nere? sei tu in primis allora che le “discriminizzi” e le fai risultare diverse..

  138. Però non ho trovato la Valletta..non so se c’era già… Io purtroppo avevo 4 anni,però me le son riguardate su youtube!! 😀

  139. Io uso la sedia a rotelle e credo che sia molto positivo vedere in passerella la diversità, perché siamo tutte diverse, siamo tutte uniche! Anche il metodo visivo è un mezzo per educare e di apertura mentale. Se vedere una modello “diversa” sulle passerelle diventa un’abitudine, forse sarà più facile accettarle anche nella vita quotidiana senza discriminarle.

  140. c’era solo che è arrivata più tardi ma c’era e ha fatto sfilate e servizi con loro, mi compravo Vogue apposta!

  141. mi sono data alla lettura oggi. stasera mi connetto e trovo questo post. sono d’accordo con te cele, non je la faccio manco a commentare. ritorno alla lettura. baci.

  142. Mha… io tutti sti diritti per i genitori in gravidanza non li vedo! Nei paesi del nord Europa anche si… ma in Italia non mi sembra che la gravidanza per una dipendente possa essere vissuta serenamente e in piena tranquillità!

  143. dico solo che io difficilmente potrei assomigliarle… magari però il flik dell’eye liner potrebbe avvicinarsi… no non è vero.. nemmeno quello 😀

  144. si è vero era stupendo! ne parlerò presto in un altro post dedicato ai look delle sfilate di milano! ;-)))

  145. In quel caso mi disturba soprattutto il fatto che sia pubblicizzato. She’s black, edizione total black. Se davvero volessero “aiutare” le modelle nere non lo sventolerebbero così ai quattro venti ma lo farebbero e basta. E scommetto che la cosa forse non verrebbe nemmeno notata, le modelle sarebbero considerate come qualsiasi altra modella.

  146. dolce e gabbana quest’anno ha fatto il botto!dei geni.. dalla bellissima e dolcissima bianca balti ai bimbi e alle modelle sorridenti..oltre che una collezione sbalorditiva!!veramente uno spettacolo!

  147. Premettendo che é solo pubblicità e non sarà certo una sfilata a cambiare le cose…
    In italia non si hanno le stesse leggi e nidi che in nord Europa perché da loro non c’é la mentalità che impera da noi secondo cui la mamma é unica e insostituibile. E se lo porti al nido sei degenere, e se vuoi rientrare presto per carità, e se é malato devi esserci solo tu che sta bene solo con la mamma… ma va là!!!!!! Io sono mamma e mio figlio viene prima di tutto,ma nel senso che mai prenderei una scelta che non sia per il suo bene, nel senso che.sono piccoli e da proteggere,non nel senso che mi azzero come persona con le mie aspirazioni. e il lavoro mi realizza come persona come l’essere madre. Credo poi che i diritti siano anche dentro una forma di rispetto: il mio datore di lavoro rispetta la mia maternità, io peró rispetto il suo diritto ad avere una dipendente/collaboratrice concentrata e assente quando serve. E basta dirmi che mi date 800€ per stare a casa, io li voglio per mio figlio perché abbia diritto a un nido e a una mamma che lavora.
    Saró impopolare ma la penso così!

  148. Sinceramente non mi piace..sarò fuori dal coro ma che mi rappresenta vedere una donna in sedia a rotelle che “sfila”?o una down peggio ancora?almeno con le sfilate il bello ci dovrebbe tirare su di morale x essere tediate abbiamo tutti gli altri giorni..é inutile dire il contrario come puó una sedia a rotelle essere chiamata bella?o una ragazza handicappata?alla fine lo fanno solo x farne parlare certo esteticamente non sono il massimo!almeno la ragazza con la vitiligine é bella ma non potevano coprirgliela?non sarebbe stata meglio esteticamente? X il pancione niente di nuovo non é la prima volta che sfila una col pancione e x le modelle di colore fanno bene xché sono bellissime e hanno corpi fantastici. Non dico che queste persone non devono vestirsi ma almeno le passerelle lasciatele alla bellezza x la protesta sociale ci sono altre sedi

  149. Sei un idolo.

    Arriverà un giorno, quando l’uccellino deve volare obbligatoriamente fuori dal nido, in cui gli uccellini delle supermamme spiccheranno il volo male e tardi, gravati dalla loro ansia, preoccupazione e peggio, insoddisfazione personale… Al tuo solo quello che ci deve essere: il vento sotto le ali di un buon esempio e di un genitore soddisfatto di sé che non proietta la sua frustrazione sulla creatura.

  150. Le ho tirate fuori appunto per sottolineare che al momento non esiste la meritocrazia! Una buona parte delle donne che sono in politica adesso, ovviamente non tutte, ma una buona parte, sono entrate prima che esistessero le quote rosa, eppure sono delle incompetenti. Non sono le quote rosa che fanno entrare incompetenti nei posti di lavoro, sono i capi che le assumono, e quelli che assumerebbero incompetenti con la scusa delle quote rosa sono quelli che già lo fanno. Ripeto, come anche molti studi di psicologia sociale hanno dimostrato, che le quote rosa servono solo per far superare un pregiudizio. Sono un mezzo per arrivare all’uguaglianza, mezzo che una volta raggiunto l’obiettivo può e deve essere abbandonato. Infatti guarda caso nei paesi nordici dove le quote rosa esistono sono secoli avanti a noi per quanto riguarda l’uguaglianza di genere.

  151. scusa ma il fatto di stare su una sedia a rotelle non c’entra niente con la bellezza, una donna può essere bellissima e avere questo handicap, ma non mi pare che influisca sull’estetica. La ragazza down mi sembra una persona normalissima, in American Horror Story Coven secondo me era veramente adorabile con quei vestitini e non c’entra che fosse down, era carina perché li portava bene, oltretutto è una brava attrice, mi sembra che il suo cervello funzioni alla perfezione. Se nella vita di tutti i giorni tu giudichi tedianti le diversità mi dispiace per te, fortunatamente non tutti sono così

  152. lo dicono perché in gravidanza moltissime donne si sentono brutte, grasse, appesantite, è un problema molto comune

  153. Tutte stramaledettissime balle…. tutta stramaledettissima ipocrisia. Solo marketing, soldi soldi soldi soldi………

  154. a me Clio questi post che scrivi non piacciono…..e voglio scriverti questa cosa non per apparire, per fare la criticona che viene qui a rovinare una pagina, nè per nessun altro motivo che potrebbe usare una “disturbatrice”.
    Non mi piacciono probabilmente perchè ne fraintendo il senso. Già il fatto che tu apra un post per dire che anche la modella in carrozzina sfila, o che anche la ragazza “brutta” o “grassa” fa questo e quello, a me sembra discriminazione. Se non lo fosse, non ci sarebbe bisogno di parlarne, nè ci sarebbe bisogno di elogiare questo o quel brand perchè hanno voluto la modella con la vitiliggine piuttosto che down. Non se ne parlerebbe nemmeno, così come ad oggi non si parla dello stilista che sceglie tutte le donne bionde piuttosto che more.
    Il messaggio che viene lanciato è sempre “è down, eppure sfila. se lo fa lei, posso farlo anch’io”. A me questa sembra discriminazione……solo dire “posso farlo anch’io” significa che c’è ancora tutto un modo che ci dice “tu non puoi…..perchè non hai le caratteristiche. Se lo fai, lo fai come sfida”……se non è discriminazione questa!!!!

  155. oooohhhhhhhhhhhhhhhhhh amen!!!!! finalmente qualcuna che la pensa come me! se il diverso non fosse considerato diverso, non se ne parlerebbe nemmeno. Ma siccome non siamo ancora a quel punto, usano il diverso per stupire…e anche se cercano di camuffarsi dietro un “la diversità non fa paura” in realtà discriminano eccome! solo per il fatto di stupire USANDO persone con caratteristiche non comuni!

  156. Leggo solo oggi. Grazie principessa, grazie e ancora grazie. é il più bel complimento che potessi farmi.Spero davvero sia così perché io voglio un figlio libero, forte, rispettoso del GENERE UMANO TUTTO e soprattutto felice di sé!

  157. Ogni giorno devo, purtroppo non solo io, lottare con l’ignoranza. Tante volte leggo commenti del blog per rilassarmi ma oggi mi sono trovata questo. Faccio l’educatrice in un centro diurno per disabili e psichiatrici. Quelli che ti tediano così tanto. la spiacevole notizia è che non sei al centro del mondo: se tu ti senti rappresentata dall’anoressia, loro dovrebbero sentirsi rappresenta da chi? Non è questione di propaganda è questione di mentalità. per te dovrebbero vestirsi tutti con tute ascellari è sguardi tristi. Proprio oggi una delle mie ragazze mi fa: ho dei problemi. tutti ne abbiamo. E io le chiedo : ma sei felice? E lei seria: si, lo sono. Lei mi rappresenta molto più delle modelle credimi.

  158. Mi spiace ma quoto Princifessa. Il mio compagno ha un negozio e delle commesse, una di loro al terzo mese si è messa a casa. Lo stipendio teoricamente lo paga l’imps, ma indovinate? Lo deve anticipare il datore di lavoro e l’imps, un giorno, forse, lo ridarà. La simpatica commessa è stata colta in fragrante grazie a delle foto di fb in cui era in vacanza, contenta come una pasqua sulle spalle dei soldi buttati per lei dal mio compagno che s’è ritrovato con una commessa in meno. La denunci? Il 90% delle volte danno comunque ragione alla donna incinta (detto dall’avvocato ovviamente e non da me) e devi pure pagare i soldi dell’avvocato. Alla fine comunque ha chiuso quindi la suddetta commessa si è ritrovata per strada… insieme a lui… poi spiegatemi come fa una a non incacchiarsi…….

  159. E’ la verità. Ormai trovare donne che si approccino alla maternità in modo equilibrato è diventato difficilissimo, onore al merito di chi riesce ancora a sentirsi una brava madre senza smettere di essere una brava persona!

  160. Sicuramente sarà anche un modo per far parlare di sè, perchè nella moda io non mi fido mai però già sono dei piccoli passi avanti!
    Bianca Balti, che solitamente non amo particolarmente nè la trovo di una bellezza sconvolgente, in questa sfilata è una bomba!Davvero davvero bella!è più bella con i chili in più che normalmente!

  161. Signora mia io non sto dicendo niente!mica ho detto che non devono vestirsi!io sono x l estetuca e semplicemente quello che non vedo “estetico”non lo calcolo!signora ammiro chi fa volontariato ma le sfilate non sono luogo x quello!dobbiamo pure distrarci! Mica possiamo pensare sempre e solo ai mali del mondo!così andiamo tutti in depressione e davvero ci andiamo a finire in una struttura così!

  162. Credo non lo cambino per questione di stile. In effetti il loro genere di make-up, con quell’eye-liner che adoro, è iconico proprio perché lo riconosceresti da km. Questo significa che hanno centrato l’obiettivo: essere riconosciuti per un certo stile o dettaglio estetico.

  163. Ma perché, le “donne normali”, come dovrebbero essere? io per strada non vedo molta gente che descriverei come “brutta”, ho come l’impressione che molte donne abbiano l’idea che si debba essere Megan Fox per poter essere definite “belle”.
    Francamente, il solo avere un viso proporzionato e dai tratti armoniosi è sufficiente a non rientrare nella categoria dei “brutti”, ma per qualche strana ragione il mondo è pieno di persone graziose che si sminuiscono, alcune addirittura sono belle e dicono di non essere niente di che, di essere “normali” come se quella parola significasse qualcosa di negativo. E la cosa brutta è che magari lo pensano davvero, non lo dicono per sentirsi dire “ma no, sei bellissima”. Che poi, per strada si vedono donne così belle che guardando certe modelle mi chiedo come mai non ci siano loro al loro posto.
    Se Nicole Kidman, anziché essere una star fosse una cassiera, non sarebbe sempre bella? per dire, a me non piace Kate Moss, fossi stata uno stilista non mi sarebbe passato per l’anticamera del cervello di assumerla e c’è gente che la trova bellissima. I gusti son gusti.

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