Il lavoro, infatti, non consiste nell’inventare un design ad hoc, ma “semplicemente” nell’applicare degli inserti che rendano facili da indossare i capi che da sempre si vedono nelle vetrine. Naturalmente ci si è anche concentrati sul fatto di voler nascondere questi inserti: magneti, velcro e tutto ciò che rende gli abiti adatti ai bambini con piccoli o grandi handicap, sono del tutto invisibili, così da apparire esattamente come gli altri capi d’abbigliamento, sia per il gusto che per la vestibilità.

ClioMakeUp-abbigliamento-vestiti-bambini-disabili-runway-of-dreams-tommy-hilfiger-10

Eleganti camice da soprapporre a polo e maglioncini in pieno stile sportivo-cool americano, per i bambini; vestitini, t-shirt e leggins per le bambine: ecco le proposte nate da questa bella collaborazione … in perfetta linea con il design Tommy!

Sapevate che, senza un’apertura in fondo, i jeans sono sempre stati un capo impossibile, per molti portatori di handicap? Ora, il piccolo grande sogno di poterli indossare, esattamente come tutti gli altri, è qualcosa di realizzabile!

ClioMakeUp-abbigliamento-vestiti-bambini-disabili-runway-of-dreams-tommy-hilfiger-12

Inoltre, il brand tiene a specificare che i capi della collezione saranno accessibili allo stesso prezzo di tutta la linea infantile (il che significa dai 22€ ai 95€ circa).



ClioMakeUp-abbigliamento-vestiti-bambini-disabili-runway-of-dreams-tommy-hilfiger-13

L’obiettivo di Mindy è quello di iniziare numerose collaborazioni, così da mettere al servizio dei brand più mainstream la sua esperienza, facendo sì che, presto, non ci siano solo più le linee plus size (e sappiamo che anche su questo fronte, c’è da lavorare) ad affiancare quelle classiche dei marchi più noti d’abbigliamento, ma anche una linea dedicata alle persone disabili – che semplicemente aggiunga, ai capi proposti per la stagione, nuove e diverse funzionalità.

ClioMakeUp-abbigliamento-vestiti-bambini-disabili-runway-of-dreams-tommy-hilfiger

Non vi sembra già l’immagine di un mondo più vario, ricco e pieno di opportunità? Per una bambina non sarebbe più facile capire il proprio corpo, se vedesse cartelloni che rappresentano persone come lei, nei grandi magazzini che gira con la mamma?

E non le verrebbe risparmiata una frustrazione, se potesse provare i capi senza bisogno di aiuto? E ancora: potrebbe sentirsi meno esclusa dalla società, se riuscisse facilmente a creare la complicità che noi amiamo tanto, quando potrà fare shopping, scegliendo cosa preferisce in base… al proprio stile?

ClioMakeUp-abbigliamento-vestiti-bambini-disabili-runway-of-dreams-tommy-hilfiger-8

Meglio ancora: non sarà una vera rivoluzione, per loro, poter avere uno stile non condizionato da altro se non la loro gusto e dalla loro creatività? Non è anche questa una grande e importantissima forma di espressione – e quindi di indipendenza?

ClioMakeUp-abbigliamento-vestiti-bambini-disabili-runway-of-dreams-tommy-hilfiger-4

Noi speriamo davvero che Mindy Scheier possa avere successo, in questa battaglia. Anche se sembra appena iniziata, infatti, ha saputo trovare giusti alleati: Tommy Hilfiger è solo uno degli stilisti e dei brand che si intende coinvolgere, ma possiamo dire con certezza che sia partita alla grande.

ClioMakeUp-abbigliamento-vestiti-bambini-disabili-runway-of-dreams-tommy-hilfiger-3

Purtroppo non abbiamo informazioni circa la reperibilità in Italia di questa collezione. Da quanto si legge online dovrebbe far parte della linea primaverile, ma sullo shop-online non ce n’è ancora traccia. In ogni caso parlarne e apprezzare questa prima, importante, mossa è senz’altro essenziale. E quindi tenevamo molto a condividere con voi quello che, a nostro parere, è davvero un balzo in avanti: per il design, ma soprattutto per la mentalità.

ClioMakeUp-abbigliamento-vestiti-bambini-disabili-runway-of-dreams-tommy-hilfiger-1

Ragazze, se il post vi interessa, qui potreste trovare altri articoli su queste tematiche:

1) MANICHINI DISABILI: NESSUNO È PERFETTO, AVVICINATEVI!

2) RIVOLUZIONI ALLE FASHION WEEK: LA MODELLA CON LA SINDROME DI DOWN!

3) VEDERE LE COSE CON GLI OCCHI DEI BAMBINI: VEDETE LA DIFFERENZA?!

4) LUCY, LA BEAUTY GURU CIECA CHE HA INCANTATO YOUTUBE!

Venite a parlare di questa linea anche sul FORUM! Clio vi aspetta nel DOPOPOST per sapere se vi piace l’idea! Cliccate qui!

Cosa ne pensate? Conoscevate questa iniziativa? Credete che si tratti davvero di un primo passo verso una rivoluzione? Tra 10/20/30 anni vivremo in un mondo ricco di diversità, dove nessuno è escluso? Vi è piaciuto il video? Credete anche voi che una cosa così semplice come una facile da gestire su un paio di jeans, possa aver cambiato la vita di qualcuno? Fateci sapere tutto! Un bacione dal TeamClio!

24 COMMENTI

  1. Condivido soprattutto l’importanza di potersi vestire in modo autonomo… Il mio migliore amico è rimasto semi paralizzato dopo un incidente in scooter e a 24 anni non è facile dovere chiedere aiuto a qualcuno anche per metterti una maglia… Lui ha imparato a fare tutto da solo, ma c’è voluto tempo e fatica, quindi ben vengano capi più semplici

  2. Sono felice che a qualcuno sia venuta questa splendida idea , spero che in futuro altri brand facciano lo stesso per queste persone più sfortunate di noi . Bravi !!!

  3. L’idea è splendida, i prezzi dovrebbero essere accessibili a tutte le famiglie..quindi fa bene la stilista a cercare collaborazioni anche con brand più abbordabili.
    Ho una bimba di 3 anni e mezzo, infinitamente grata alla vita perché è perfettamente sana e spero lo stesso per il cucciolo che porto dentro, ma torno a lei..la mia cucciola..da sempre cerca l’autonomia, mettersi le scarpe da sola, vestirsi da sola..lavarsi da sola…è una sua esigenza, le prime volte si rattristava ed arrabbiava quando non riusciva ad infilarsi una maglietta o la calzamaglia..piano piano..col tempo ed il nostro aiuto è diventata brava e più sicura di sé e se non riesce in qualcosa mi chiama, da qui penso…se una bimba sana di 3 anni va in crisi, nonostante presto riuscirà nei suoi ontenti, quanto può pesare una vita “a provarci”?
    Ogni gesto diventa una sfida…e per me è chiaro che chi vive con un handicap è un eroe.
    Io ed il mio maritozzo..per aiutare la pupa a sentirsi più sicura..abbiamo sempre preferito ad esempio scarpe con lo strappo o cerniera, niente lacci…e ci siamo armati di santa pazienza…..lei si lava….a poi ovviamente devo dare una ripassata…si veste..e le do una riistemata…ma adoro quel faccino soddisfatto…chiude la cerniera del giubbino..mi guarda ed è come dicesse al mondo TIE’!

  4. Splendida ma soprattutto concreta iniziativa! Sai Clio prima di aprire e leggere il post avevo paura che fosse la solita roba tutto fumo e niente arrosto del tipo “Guardate come siamo bravi che fotografiamo i piccoli disabili con i nostri abiti” e invece hanno davvero fatto qualcosa di utile 🙂

  5. Splendida ma soprattutto concreta iniziativa! Sai Clio prima di aprire e leggere il post avevo paura che fosse la solita roba tutto fumo e niente arrosto del tipo “Guardate come siamo bravi che fotografiamo i piccoli disabili con i nostri abiti” e invece hanno davvero fatto qualcosa di utile 🙂

  6. E’ una delle cose più belle che io abbia mai visto, queste iniziative riempiono il cuore di speranza.
    Non si può ancora pensare nel 2016 che una persona affetta da disabilità debba “accontentarsi” di vedere riconosciuti i suoi diritti fondamentali e non debba avere come tutti quanti sogni, passioni, ambizioni.
    Viva la moda e viva gli stilisti che vanno al passo con i tempi!

  7. A parte questi casi particolari, pur avendo un bambino sano grazie a Dio, trovo spesso abiti belli ma poco pratici per i piccolini: cappucci sempre e ovunque anche quando li vesti in estate, poche felpe con zip davanti per sovrapporle al grembiulino, allacciature molto fantasiose per le tutine ma poco pratiche quando ci si muove. Tessuti troppo rigidi o troppo leggeri per la mezza stagione. Piumini invernali superimbottiti e ceratine o giubbini di jeans, non esiste una via di mezzo: o muori di caldo o batti i denti o sovrapponi e ti trovi a lavare 10 cose. So che molte mamme amano queste cose, ma per me comodità per noi e i bimbi devono andare di pari passo con l’estetica.

  8. Occhio perché alle elementari le maestre si arrabbiano perché i bambini non hanno imparato ad allacciarsi le scarpe

  9. E aggiungono che è meglio che l’arancia come frutto non va bene perché sporca e ci mette troppo a sbucciarla. Meglio sia io a farlo a casa finché avrà 20 anni

  10. Perfettamente daccordo!
    io ad esempio trovo assolutamente inutili quei giubbini super imbottiti….ma senza maniche, come un gilet….ma dico io….le scaldo il petto e le braccine possono pure staccarsi per il freddo? eh ma fa figa però

  11. Bravi,brave,complimen
    ti,complimenti a tutte le persone che vogliono rendere la vita piu facile a persone con difficolta!Invece di negare e deridere cercate di fare il mondo piu pieno di amore,rispetto ed aiutarsi altrui perche puo succedere anche a te!Keep going like this!

  12. Esatto. Intendo quei vestiti inutili. Pensa che nei giorni più freddi ho messo al piccolino persino le calzamaglia da bimba, blu o grigie naturalmente, perché pantaloni abbastanza caldi no…bisogna diventare matte e girare anche piccoli negozi che hanno abbigliamento per bambini, oltre che le catene che non hanno tanti vestiti sensati

  13. Il mio ne ha 6, ma non ho mai comprato scarpe con i lacci perché proibite alla materna. Naturalmente non è in grado di allacciarsi scarpe che non ha mai messo, né lui né i suoi coetanei e guarda un po’ secondo le maestre elementari è grave. Perché non si mettono d’accordo con le colleghe della materna? Insegnare l’automomia ai figli è compito di noi genitori, ma questo deve continuare a scuola.

  14. Io non mi pongo il problema..e non mi porro’ il problema se sarà maschietto…riciclero’ tutte le calzamaglie della pupa…tanto sotto i vestiti…seppur rosa…che me frega

  15. A me hanno insegnato ad allacciarmi le scarpe coi lacci alla materna, e mia madre che è maestra d’asilo, l’ha insegnato a schiere di bambini! A mio figlio, 2 anni e mezzo , cerco di insegnare un po’ tutto, ovviamente commisurando le difficoltà secondo le sue abilità! Quando sarà più grandicello impareremo a fare i fiocchetti, per ora viva il velcro!

  16. E’ tutta la vita che, da donna con disabilità e vanitosa, combatto per far capire alla gente che un ausilio ortopedico non basta essere funzionale, deve avere anche una estetica accettabile, e tutti mi guardano con gli occhi sgranati. Che dire poi per i vestiti! Sì, perché sentirsi belli e, perché non fighi, fa bene all’autostima di qualsiasi persona, figuriamoci per un adolescente con una disabilità! Anche sentirsi belli è importante.

  17. Ciao TeamClio, bellissimo post, strano che abbia ottenuto pochi commenti! 🙂
    Non sapevo di questa cosa, spero che collabori anche con H&M e Oviesse (h&m non ce l’ho in città, ma ho pensato al fatto che in molte grandi città c’è).

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here