Ciao a tutte!

Oggi vi raccontiamo una storia. Una storia bella. Una storia che, per una volta, non è una favola. Ma non temete: c’entrano anche quelle.

Ok ok, facciamo un passo indietro: oggi vi parliamo di Good Night Stories for Rebel Girls, un libro per bambine progettato da due imprenditrici digitali italiane, pensato per raccontare 100 storie in cui l’eroina protagonista non è mai una principessa da salvare o che sogna di risolvere ogni suo problema sposando un principe… bensì una donna, realmente, esistita che, in un modo o nell’altro, ha cambiato il mondo con le sue forze.

Bella l’idea non è vero? Nel post vi raccontiamo tutti i dettagli di quest’iniziativa che ha fatto impazzire il web!

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C’era una volta una bambina“. Così inizia il video promozionale del libro “Storie della buonanotte per ragazze ribelli“.
C’era una volta una bambina che non sognava di sposare un principe, ma che voleva invece…

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…farsi una passeggiata su Marte.



Come, per esempio, Mae Jemison, la prima donna afroamericana che sia mai andata nello spazio. La sua e la storia di altre 99 “donne straordinarie” è raccontata proprio in questo libro di “favole della buonanotte” dove non c’è nulla di non realmente avvenuto, ma dove continua ad esserci molto di favoloso.

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L’idea è didattica. Il progetto è volto ad un vero e proprio programma educativo (il libro è venduto, se si vuole, con anche una guida all’insegnamento, per essere usato a scuola) che si è posto la missione di dare alle bambine un’alternativa alla solita “vecchia storia” per cui la protagonista femminile è sempre il soggetto passivo da salvare.

E non lo fa attraverso la costruzione di “fiabe alternative” come sta facendo, per esempio, la Disney degli ultimi anni (non è un’eccezione l’ultimo film, Alice Attraverso lo Specchio), ma attraverso esempi reali – offrendo non miti, ma modelli: veri esempi di donne che hanno cambiato il mondo.

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Good Night Stories for Rebel Girls, non è solo un’idea geniale, ma è anche un’idea da più di mezzo milione di dollari – letteralmente. Il progetto, infatti, è stato lanciato online attraverso un crowdfunding (una raccolta fondi online) con l’obiettivo di raccogliere 40 mila $ per poterlo effettivamente stampare e vendere.

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Beh, sarà per il fatto che le mamme (e le bambine stesse) ad oggi sentivano l’esigenza di un libro del genere, sarà che è fatto benissimo e che le illustrazioni farebbero commuovere qualunque designer, sarà anche grazie all’attenzione della stampa, sensibile a un tema tanto attuale, ma la raccolta ha superato i 600 mila $: l’obiettivo è stato raggiunto al 1689% e Good Night Stories for Rebel Girls è diventato il libro più “finanziato” nella storia di Kickstarter (la più grande piattaforma di CrowdFunding del mondo).

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Ma in queste 100 storie di donne straordinarie, a nostro avviso, ci sono due grandi assenze…

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…Mancano i nomi delle due donne, per giunta italiane (ebbene sì!), che hanno dato vita all’impresa digitale che ha ideato questo rivoluzionario libro per piccole donne indipendenti: Elena Favilli e Francesca Cavallo.

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Volete scoprire chi sono, la loro storia e la loro missione? Anche voi, come loro, credete che sia giunto il momento di introdurre una “favola moderna” in cui le donne che vogliono realizzare i propri sogni ce la fanno senza l’aiuto di mariti e fatine? Se vi incuriosisce, allora girate pagina!

88 COMMENTI

  1. Ciao a tutte!!! Bellissimo questo post è bellissimo il libro! Io penso che l’immagine femminile trasmessa dai media abbia un forte impatto sulla costruzione dell’identità delle bambine e delle ragazzine.. come pure sull’identità e sull’autostima delle donne! Quindi credo che un libro in cui si presentano dei modelli positivi di donne talentuose e capaci sia una bellissima iniziativa! Un bacione

  2. Io nel mio piccolo..ho inventato parecchie favole alla mia cucciola, che a quasi 4 anni mi dice che da grande vuole fare o Trilly che fa le magie per la natura o guidare una escavatrice

  3. “bensì una donna, realmente, esistita che, in un modo ho nell’altro, ha cambiato il mondo con le sue forze”…. eh??

  4. Una bella iniziativa!
    Comunque dipende dall’approccio : a me leggevano le favole sulle principesse ma, appunto, mi dicevano che erano favole :D.
    Così come adoravo Ranma e Saint Seiya, ma non andavo in giro ad attaccar briga . Ah ovviamente detestavo Saori-Lady Isabel, dea inutile che si faceva sempre salvare dai poveri cavalieri! Il vero problema secondo me sono i cosí detti programmi-spazzatura, quelli sì che non andrebbero fatti vedere ai bambini.
    P.S. Comunque nel mio cuore c’erano loro, delle eroine coraggiose ❤️

  5. Bellissimo il tuo commento, hai proprio ragione!
    Specie su cose come Ciao Darwin, sconcerto totale pure per me :-0
    Come dici tu, l’idea del libro è bella, ma in un contesto famigliare e scolastico dove vengano “curati” tutti gli aspetti dell’educazione, da cosa far guardare in tv alle bambine, al fatto che sia mamma che papà facciano i lavori di casa, etc…

  6. Sono d’accordo con te, ma sono ancora più estremista. Penso che nemmeno gli adulti dovrebbero guardare certi programmi. Non tanto per sederi e seni in giro o battute a sfondo sessuale ecc, che quelle alla fine non sono poi il male del mondo. Più che altro perché sono programmi talmente bassi che mi chiedono cosa possano lasciare. Io non dico che una persona debba guardare solo Tg o la messa alla domenica, ben venga un’ora di relax con un programma leggero. Ma leggero, non ignorante.

  7. La penso esattamente come te..io ho pure un’idea sulla tipologia di persone che seguono il programma..mi astengo dalla descrizione dettaiata giusto per non iniziare la giornata con le polemiche

  8. Anche sul post di Cannes “Vi faremo dire 20 volte wow”, questa cosa era stata fatta notare a gran voce, e infatti il team aveva corretto errori ortografici del post… salvo poi pubblicare post il giorno subito dopo, pieni di errori! E lì ho proprio pensato: “Ma queste ci sono o ci fanno?”
    Cioè, non pretendiamo mica che i membri del team abbiano una laurea in Lettere, ma basta avere la licenza media per non fare errori ortografici, per sapere dove mettere la punteggiatura e per non scrivere frasi sconclusionate!
    E poi il team da quante persone è composto adesso? 6? 8? 10?
    Vuoi vedere che nessuna può prendersi l’incarico di rileggere ed eventualmente correggere prima di pubblicare?!?
    Mi dispiace, ma per me è sinonimo di poca professionalità!
    E’ come quando, qui al lavoro, mi arrivano mail di commercialisti o avvocati che si vede benissimo non sanno scrivere… possono essere i più bravi del mondo, ma a me già scadono solo per questo fatto!

  9. Esatto..dovrebbe essere tutto l’insieme…però il libro è una buona idea, in casa ci si lavora..a scuola..non in tutte..qualcosa fanno…la tv…brrrr

  10. L’idea mi piace, ma credo che ci debba essere sempre posto per le fiabe. A parte il fatto che ci sono molte altre fiabe, oltre quelle più note.
    Io ricordo da piccola le fiabe di Luigi Capuana e soprattutto quelle raccolte da Italo Calvino, dove c’erano donne piene di arguzia, intelligenza e talento.
    Credo che questo bel libro di storie reali, non possa compensare quel bisogno di evasione, sogno e fantasia che per secoli ci hanno dato quelle fiabe, ma porsi affianco, e temporalmente direi anche dopo.

  11. Guarda, ti racconto una cosa che mi ha fatto proprio riflettere: l’altra sera mio marito era via ed io dovevo stirare una montagna di roba e finire delle cose di lavoro, così dopo che mia figlia treenne ha giocato un po’ da sola, si è stancata… e io l’ho piazzata davanti alla tv a guardare Paw Patrol… dopo mezz’oretta vado a vederla, ed era lì con lo sguardo intontito a guardare ‘sto cartone… mi sono sentita una madre di m…., così mollo tutti i lavori che stavo facendo, le spengo la tv e mi metto con lei a colorare e a fare un lavoretto con colla e brillantini. Lei dopo 10 minuti si alza dalla sedia, viene da me, mi da un bacio e fa una coccola e mi dice: “Grazie mamma”… giuro, mi sono commossa da morire… e ho pensato, appunto, che i bimbi non hanno bisogno della tv o di chissà cos’altro, ma hanno bisogno di tempo di qualità con noi, e delle nostre attenzioni, tutto qua! E noi DOBBIAMO darglielo!

  12. Mi spiace davvero dirlo perché adoro Clio e so che si impegna molto, ma purtroppo questo blog sta perdendo molti punti: i post di Clio si contano con il contagocce e per quanto riguarda altri post (cioè quelli del team) alcuni sono carini e “simpatici”, ma altri (la maggior parte) sono un insieme di fotografie arricchito da qualche riga di testo. Ciononostante, anche quelle 3 righe riescono ad essere piene di errori.

    Intendiamoci, credo che tutte le blogger famose ed importanti abbiano un team alle spalle per poter fronteggiare i vari impegni e continuare a postare quotidianamente, ma di solito il team è all’altezza della situazione e riesce perfettamente a conformarsi allo stile ed alla qualità degli articoli del “proprietario” del blog.

    Se posso fare un altro appunto, aggiungerei anche che mi sembra di notare un po’ di “menefreghismo” per quelli che sono i problemi tecnici del blog: in tantissimi dicono che non riescono più a commentare o ad interagire correttamente con il sito ed infatti alcune delle commentatrici più assidue sono sparite. Personalmente prenderei come gesto di professionalità da parte di Clio un aggiornamento sulla situazione, cioè se effettivamente esiste un reale problema tecnico e cosa stanno facendo per risolverlo/quando tutto tornerà a posto. Invece niente.

    Scusate lo sfogo, ma ripeto che a me piace molto Clio e leggere il blog è un momento rilassante della giornata e spero che i miei commenti vengano presi non come meri attacchi, ma come spunti per migliorare!

  13. Leggero, non ignorante, è la chiave di tutto. Brava con queste parole, secondo me, hai colto nel segno!

  14. Purtroppo il confine è molto labile ed è sempre più raro trovare chi riesce a distinguere le due cose. Io di TV ne guardò poca, preferisco leggere. Mi piace molto Sciascia, che però è abbastanza impegnativo. Se voglio rilassarmi magari leggo un giallo che non richiede troppo sforzo, ma anche Topolino andrebbe bene, molto più educativo che certi Moccia e company…

  15. Quanta verità nelle tue parole 🙂 non sono madre ed essendo giovane credo che non lo sarò ancora per un bel po’ di anni, ma concordo in pieno!
    Mi capita spesso di vedere in giro genitori che trattano i figli con sufficienza e con modi infastiditi… e penso sempre “ma ti ha obbligato qualcuno a diventare genitore?”

  16. Mamma mia quanto hai ragione!!! Proprio qualche giorno fa discutevo con il mio fidanzato sul fatto che quando era ragazzino/bambino guardava spesso Ciao Darwin ed io ero allibita!! Oltre ad essere fiera di non aver mai visto il programma,nemmeno da adulta, non riesco proprio a capacitarmi di come si possa permettere a dei bambini di osservare gente che dà sfogo alla propria ignoranza.. Mia mamma ha sempre filtrato i libri e i programmi con cui io e i miei fratelli potevamo interagire,e sinceramente non mi sono mai sentita in gabbia,ma fiera di essere cresciuta così! Ancora oggi io stessa ho una sorta di filtro autoimpresso che mi porta a fare moooolto zapping in TV. Spero solo che la gente si svegli,ma purtroppo constato spesso che l’ignoranza è più dilagante nel 2016 che tra i nostri genitori/nonni che avevano molte meno possibilità di acculturarsi

  17. Verissimo! preferisco avere disordine e non tutto perfettamente pulito..ma passare del tempo con lei…che con la vocina mi chiede “mamma puoi giocare un pò con me?”…ecco..mollo tutto e sono sua

  18. Finché documentari dossier e video d’informazione e di denuncia vengono rilegati in 2a o addirittura 3a serata….

  19. Care ragazze del team l’idea del post era davvero bella ma convengo con le altre ragazze che gli articoli peccano di forma e lessico…comunque… la nostra società è ancora maschilista sebbene tante cose siano migliorate. Ricordare alle nostre bambine che dandosi da fare e mai per vinte si raggiungono i propri obiettivi e sogni è molto importante

  20. Ok. Se la idea è nuova, non lo so. Mi ricordo la favola Come d’incanto (una delle mie preferite) dove il papà (mitico Patrick Dempsey ) regala alla figlia un libro simile, facendo un discorso simile.
    Ora: mia figlia guarda le favole, e come se li guarda. Non per questo da grande vuole fare la principessa.
    Penso che il compito è mio, nostro, farle capire (e credere) che da grande può fare qualsiasi cosa. Deve impegnarci e lavorare sodo. Tant’è che (come potete vedere sull’elenco che vi ripropongo), c’è di tutto. Non sono sicura se poi un giorno voglio avere in casa un vichingo o una spia. Ma sono sicura, che appoggerò mia figlia sempre.
    E il libro di cui parlate lo comprerò. Merita la nostra attenzione.
    Ecco a voi la lista dei mestieri di Emilia:
    – parrucchiera
    – agente segreto
    – la cuoca
    – scienziata delle stelle
    – la star come Violetta
    – la ballerina
    – un vichingo
    – gioielliera
    – la gelataia
    – la regista
    – la poliziotta
    – la spia
    – la chef più famosa del mondo
    Buon weekend a tutti!

  21. Ecco hai toccato un tasto dolente. Le donne che cambiano la storia devono per forza essere straordinarie astronaute, pittrici, manager, regine…invece io tifo la maggioranza silenziosa delle mamme lavoratrici, vero pilastro di questa malsana società.

  22. Questo libro è una grande idea e lo regalerò sicuramente alla mia nipotina! Credo però che a volte si demonizzino le classiche favole di una volta… Sono cresciuta con Cenerentola, la bella addormentata e la bella e la bestia ma sono una ragazza piena di obiettivi e forza e non ho mai vissuto nel l’ideale del principe azzurro che viene a salvarti e della donna debole e indifesa! E comunque ragazze mai smettere di credere nel principe azzurro in versione moderna… Esiste basta cercare! 😀

  23. Credo che sia davvero un bellissimo progetto perché credo che, purtroppo, tante donne abbiano difficoltà a pensare e ad accorgersi che siamo costantemente sminuite in questi momenti di vita quotidiana. È un po’ lo stesso concetto del post sulle emoticon, siamo talmente abituate ad abitare questo mondo maschilista, che anche il nostro pensiero e il modo di vedere le cose è alterato. Per fortuna esistono donne come queste, e come tante altre, che aiutano anche noi a renderci conto che è davvero ora di dare LA svolta. Forza ragazze, aiutiamoci ad aprire gli occhi e cerchiamo, anche solo nel nostro piccolo mondo famigliare, di aprire gli orizzonti perché, istruendo i nostri futuri (nel mio caso) figli a vedere le cose con occhio diverso, costruiremo il futuro.

  24. Infatti, è un cartone carino! E’ stata l’espressione inebetita di mia figlia a farmi dire: “ok, è ora di spegnere la tv!”.

  25. Innanzitutto credo il libro sia per bambini, comprendendo anche i maschi nel genere, poichè il modo di vedere la donna nella società non dipende solo da come si vede il genere femminile, ma da come lo vede (o si educa a vederlo) anche il genere maschile. E poi, vorrei aggiungere, ma perchè demonizzare sempre tutto?Ma perchè, come in Pretty Woman,una donna non può desiderare che, in un particolare momento della sua vita, arrivi un “principe” a salvarla? Facciamo tante di quelle cose, ci sobbarchiamo tanti di quei ruoli, non facciamo altro che far vedere quanto forti siamo, non vedo ragione per non lasciarsi andare alla debolezza a volte, e lasciare che qualcun altro ci salvi, anche solo una tantum

  26. Pollice in su per ciò che hai scritto , ormai lo sapete tutti che ho figli grandi e come ho già scritto non li ho mai piazzati davanti alla tv per ore e ore , guardavano il loro cartone preferito e poi la tele si spegneva …quanti giochi fatti insieme dal pongo a indovina chi , ora sono adulti ma la piccola diciottenne ha dei sani principi e quando mi scrive su wa le ultime sue parole sono sempre un ti amo …ben contenta di aver fatto sacrifici !!! Ciao Adriana un abbraccio

  27. ahahah :’D
    Io alle elementari volevo fare solo maestra delle elementari (e all’asilo volevo fare la maestra dell’asilo), non avevo proprio considerato altri mestieri.

  28. Già. Salvo tutto sul telefonino. 1) cambia spesso, altrimenti non riesco a starle dietro 2) certe perle vanno conservate, non trovi?

  29. credo sia una bellissima idea, le favole servono, ma è bello anche far conoscere alle bambine esempi di grandi donne. In ogni caso a prescindere dai media..dai giocattoli, dai cartoni etc.. io anche sono cresciuta con questi stereotipi sulle donne oggetto, ect, ma la mente funziona..e oggi come oggi ho le mie idee e non mi sono fatta influenzare da tutto cio che mi ha circondato. Mettiamo che oggi i tempi sono un po diversi..un giorno ero alle poste e una mamma parlava con lo sportellista e la bambina di due anni buttata a terra con il tablet a “giocare” probabilmente non capiva nulla ma basta che stava li buttata…bah. i messaggi sbagliati ci sono purtroppo e per riprendere il discorso di ciao darwin, che gli frega a quelli, fanno share=soldi..sta ai genitori, ma i figli comunque non sono tutti plagiabili con questi programmi da quattro soldi.

  30. Io ho messo il blocco già adesso che il piccolo di 19 mesi inizia a saper cambiare canale! Da mamma sono d’accordo con te!

  31. Sei una cara donna Gabry! Spero tra vent’anni che anche il mio bimbo sia così! Io ce la metto tutta! Io ho 34 anni e ancora do i bacini a mamma e papà! !! Loro hanno trascorso sempre tanto tempo con noi figli e io infatti farò lo stesso con i miei

  32. Sai che anch io, dopo aver letto questo post, ho pensato a quanto é squallido Ciao Darwin? Finché continuerà ad essere trasmessa in tv, che é il media con più potere di influenzare grandi e piccoli, l’idea della donna come donna-oggetto non si farà mai davvero un grande passo avanti.. Ma sono iniziative come queste che piano piano cambiano le cose.. Quindi solo grandissime lodi a queste ragazze e allo staff che c é dietro il lavoro

  33. Stesso tuo pensiero. A volte (spesso) mi chiedo perchè certe trasmissioni debbano andare in onda, come minimo, alle 11.00 di sera.. invece sono fantastiche! Altro che tutte le minchiate che ci propinano ogni sera……

  34. Hai ragione. Io ho iniziato a commentare e poter interagire di nuovo ieri. 26 maggio. Era dal 1 aprile che non “potevo esserci”… Quasi due mesi buoni, onestamente, mi sembrano troppi! Sbaglio?

  35. Grande hai detto tempo di qualità e non c’è cosa più giusta. Non ti devi sentire una mamma distratta solo perché hai ritagliato mezz’ora e neanche x divertirti, però è stato bello che hai mollato tutto come noi mamme spesso facciamo. Sottolineo il tempo di qualità perché, Io x esempio sono fortunata perché lavorando in proprio con il marito da quando ho avuto il piccolo mi posso dedicare esclusivamente a lui e il lavoro è passato in secondo piano, però tutte le altre che lavorano perché devono spesso sento che si sentono in colpa x questo ma secondo me non devono dato che sicuramente faranno sentire la loro presenza semplicemente trascorrendo del tempo con i propri figli facendo cose insieme, trasmettendo appunto tante cose x farli stare bene!Sono stata un pochino logorroica

  36. No no, non sbagli. Tutti i siti internet possono avere problemi o malfunzionamenti, ma quando si ha un vasto pubblico, è anche doveroso “rendergli conto” e tenerlo informato sui problemi e soprattutto sulla risoluzione dei problemi. Personalmente avrei apprezzato una frase del tipo “Ragazze, sappiamo che il sito purtroppo ha dei problemi tecnici e molte non possono commentare, ma stiamo cercando di risolvere al più presto!”. In questo modo almeno le ragazze con problemi di account non si sarebbero sentite escluse e soprattutto dimenticate

  37. La mia mamma e il mio babbo lavorano entrambi, dalle 8 del mattino alle 6/7 di sera. Ma il tempo che trascorrono (ma soprattutto hanno trascorso) con me quando ero piccola è sempre stato tempo ben speso. Poco, magari, ma pieno. La mia mamma mi ha sempre letto tanti libri, di ogni tipo. Li so quasi ancora a memoria! Il mio babbo mi faceva giocare, lego, meccano, elastici, insomma qualcosa di manuale e costruttivo. Ci sono tante mie amiche e amici i cui genitori erano più presenti in quanto a tempo, ma mai in quanto a vera vicinanza. Io ai miei non sarò mai abbastanza grata per questo.

  38. No figurati, non sei stata logorroica! Anzi, così ti sei spiegata benissimo! Io comunque sono via dalle 7.30 del mattino alle 17.30 di sera e mio marito anche di più, la mia bimba il mattino va al nido e il pomeriggio dalla nonna. La sera è dedicata a lei ovviamente… però delle volte DEVO fare delle cose (preparare la cena, fare la lavatrice, etc.)… non è facile gestire il tutto, cioè dedicare i giusti spazi alla bambina e star dietro alla casa in modo che sia quantomeno decente 🙂 A volte ci sentiamo sopraffatti, ma, come giustamente ha scritto una ragazza sopra, nessuno ci ha obbligato a fare una figlia e piuttosto ci dedichiamo a lei che star dietro ad altre cose!

  39. Io la penso in parte come te, eppure non farei di tutta l’erba un fascio. Cioè la tipologia dettagliata di persona che vede quel programma (o simili), non esiste per me. Proprio ultimamente mi sono ritrovata ad approfondire riguardo al mondo dei media, e alle sue ripercussioni sui più piccoli. Non farei vedere a mio figlio trasmissioni come Ciao Darwin o Uomini e donne, quest’ultima la più che detesto. Idem il grande fratello! Eppure, si tratta di trasmissioni ignorantelle e leggere, che però non cambiano la vita di un adulto, che si guardano tanto per vedere qualcosa di assurdo e irreale. Per evadere e ridere di cose stupide senza per forza esser coperti di moralismo.. Ma non significa che chi vede certa roba sia una persona ignorante e trash! Questi programmi son visti pure da gente per bene, persone acculturate e studiose, è così! Non ci sono solo gli imbecillì all’ascolto! Altrimenti non spiegheremmo quegli ascolti, o dovremmo presumere che sono tutti quanti stupidì tranne noi che non vediamo il programma. Eh no! Io credo di dover proteggere il minore nel suo sviluppo, e tenerlo lontano da determinati messaggi, che possono condizionarlo negativamente, senza essere troppo restrittivi e chiusi, ma l’adulto che si veda quel che gli pare senza essere etichettato! Perché l’adulto sa distinguere e riconoscere, il bimbo no! Io posso vedere un documentario storico o un programma sulla fisica quantistica, capirli, amare lo studio, e poi capitare per un’ora su una stupidata che mi fa ridere! Amen, la mia vita non cambia, e non sarò catalogata per questo! Si tratta di leggerezza a volte, e di non generalizzare troppo! E guarda, io sono una che TV ne vede poca ormai, più che altro ho tanto e di meglio da fare 🙂

  40. Ti capisco! Io ho ripreso a lavorare in questi giorni e si devono fare tante di quelle cose …porto il bimbo con me che fortuna fa bel tempo (siamo soli qui l’alternativa è il nido ma ancora non ce la faccio a lasciare il piccolo). Ma la sera ho un casino di cose da fare che appunto si devono fare..che dire? Quando lui è a lettino sereno io rivolto casa

  41. Hai proprio ragione. Anche i miei genitori, entrambi con un lavoro a tempo pieno (e per fortuna, di questi tempi), non potevano materialmente passare gran parte delle loro giornate con me, ma a dire il vero questo non mi è mai pesato. Mia madre ogni tanto mi parla del fatto che si sentisse quasi “inadeguata” rispetto alle madri dei miei compagni di scuola che passavano tutto il pomeriggio con i figli… che dire, tanti di quei miei compagni non hanno tutt’ora un rapporto vero con i genitori!
    Come dici tu non si tratta della quantità di tempo, ma della qualità! 🙂

  42. “Vichingo” è un’ opzione meravigliosa. Quasi quasi se dopo la laurea non trovo lavoro ci faccio un pensierino e vado nei mari del nord 😉
    Che dire, hai una figlia molto fantasiosa e ambiziosa!

  43. oddio vichingo mi fa morire!! comunque anch’io volevo fare la gelataia da piccola, e ammetto che anche ora non mi spiacerebbe…

  44. ciao Clio.. le imprenditrici sono le mie cugine e noi tutti in famiglia siamo felicissimi del successo che hanno avuto… tra l’altro per fare il video di presentazione abbiamo seguito i tuoi tutorial… loro hanno incominciato con una app fighissima per bambini che si chiama timbuktu. sarebbe fantastico se invitassi le rebel girls per un tuo tutorial ispirato al libro…

  45. Ti rispondo solo per le ultime 7 righe 🙂
    quella frase (cioè “”Ragazze, sappiamo che il sito purtroppo ha dei problemi tecnici e molte non possono commentare, ma stiamo cercando di risolvere al più presto!”. ) Clio e suo marito Claudio (cioè Illogico come nick) l’hanno scritta un sacco di volte sotto ai post e in giro nel forum.

  46. Comunicazione di servizio rivolto a tutte le utenti che sotto ogni post si divertono a criticare il team in maniera organizzata, continua, insistente e qualche volta anche poco educata: basta. Basta perchè questo è in primo luogo uno spazio comune di svago, discussione e leggerezza e non è accettabile che venga sabotato quotidianamente da un piccolo gruppo organizzato di persone che, evidentemente, trovano soddisfazione nella critica fine a sè stessa e nel rovinare l’esperienza di lettura ed interazione delle altre utenti. Il tono e di conseguenza il linguaggio di questo sito è volutamente colloquiale e informale, proprio perchè vogliamo comunicare in modo leggero ed ironico, come si farebbe tra amici, senza esasperazioni per arrivare a tutti i costi ad una forma perfetta e asettica. Gli errori possono capitare e capitano, c’è sempre modo di migliorare, ma non è possibile assistere ogni giorno sotto ogni post allo stesso spettacolo: una decina di persone prendono il controllo della sezione commenti e la usano come valvola di sfogo accanendosi contro il team e qualche volta anche contro Clio, a prescindere dal contenuto del post. Lo spazio dei commenti è per prima cosa dedicato a tutte le persone che vogliono parlare, approfondire, confrontarsi sull’argomento del post, non è uno spazio di critica aperta dove tutto è lecito, è un servizio che noi, ClioMakeUp, forniamo a voi, utenti, servizio che se non utilizzato correttamente potrà essere, per singoli casi, terminato. Concludo ringraziando invece tutte le utenti che colgono lo spirito del blog e rispettano l’operato delle persone che ogni giorno lo rendono possibile col proprio lavoro, energia e passione, le critiche costruttive ed educate sono accettate, le cattiverie gratuite no. Grazie per la comprensione a nome di tutta ClioMakeUp. .

  47. IO sono cresciuta con le favole di Disney e quelle di Andersen. Nella mia piccola stanza giocavo a fare la principessa, la fata, ecc… Eppure non sono diventata un’adolescente e un’adulta che pensa che la donna debba essere regalata a ruoli marginali, ecc…
    Mi sono laureata, ho fatto un master, mi sono resa indipendente economicamente appena è stato possibile. Non ho mai permesso a un uomo di scegliere per me o di decidere per me.
    Sono per la parità dei sessi, specie nell’economia domestica: io lavo i piatti, lo fa anche mio marito, io faccio le pulizie, pure lui. Lavoriamo entrambi e il contributo in casa deve essere alla pari. Credo anche nella parità dei sessi negli uffici, nelle posizioni alte. E per questa cosa lotto tutti i sacrosanti giorni. Eppure la mia infanzia è stata di principesse, sogni e tulle.
    Perché privare dei sogni di principesse le nostre bambine? Lo scontro con la realtà odierna ci sarà e ognuna saprà trovare la propria strada, come è stato per noi. Perché siamo noi a educarle. Ma i sogni dell’infanzia, please, lasciamoglieli. Perché quelli non tornano piu’.

  48. Commento poco, ma seguo da anni, anche se sono giovane, questo blog.
    Dispiace molto leggere ciò che scrive il gestore del blog, nonchè marito di Clio.
    Ho letto critiche al lavoro del team, ma non ho visto”gruppi organizzati”, nè ho visto cattiveria o haters.
    Ho letto molti commenti costruttivi sotto ai post del team.
    Inutile dire che molte utenti hanno molto ragione.
    La qualità dei contenuti e della forma di molti post è scarsina.
    Se come dice Illogic si cerca di migliorare, bisogna accettare le critiche e andare avanti, mettendo in pratica dei miglioramenti.
    Nessun gruppo ha mai preso il controllo dei commenti…commenti ce ne sono pochini e la maggior parte sono di “lovers”.
    Certo caro Illoggico e caro team e cara Clio, non potete pretendere che vi siano solo complimenti, nè che non vi sia un minimo dissenso.
    Le dittature, dove vengono annullati il libero pensiero e la libera espressione, a lungo andare hanno portato ad una implosione del sistema.
    Essere autoreferenziali funziona, e nemmeno a lungo, in altri luoghi e con argomenti più alti.
    Già tempo fa avete fatto tabula rasa dei commenti”off topic” e fuori dal coro. Avete messo ordine, avete spazzato via molte commentatrici.
    A ragione o a torto non tocca a me dirlo, e come sempre sarà il tempo a giudicare. A casa propria ciascuno può gestire la cosa come meglio crede, a seconda del progetto e del fine ultimo che ha in mente.
    Ma sul web, posto per eccellenza libero e non convenzionale, a forza di fare pulizie, si rischia di rendere il posto fin troppo pulito, tanto pulito da renderlo ” sterile”.
    Quei posti asettici, dove si può entrare solo se autorizzati, e magari prendendo una sequela di precauzioni.
    Oppure, per metterla meno sul serio, entrare a casa della zia.
    Quella zia che quando ti invita a casa ti fa entrare con le patine e devi sederti sul divano protetto dal cellophane.

  49. Che gli italiani siano un popolo di pecoroni…si, altrimenti avremmo già fatto come in altri Paesi per tante cose…tralasciando…
    Io immagino l’uomo che guarda Ciao Darwin a sbavare con non chalance, buttandola sul ridere per non far incazzare la moglie..non distogliendo gli occhi dal pertugio di turno nell’inquadratura….con la moglie vicina che intanto critica la perfezione dei corpi che sfilano cercando invisibili segni di cellulite, entrambi si trovano in accordo che sia un programma trash…ed ogni settimana lo riguardano, e mentre lei conclude la serata separando i panni scuri da quelli chiari per attaccare la lavatrice, lui si chiude in bagno per una seduta col cruciverba checdura troooooooppo a lungo, o peggio ancora…finisce che la passano amoreggiando…mentre lui pensa al pertugio visto 5 minuti prima.
    Non ho immaginato nessun ignorante…ne morto di fame…ho visto l’italiano medio..il guardone per eccellenza.

  50. Io mi ricordo di aver letto aggiornamenti sullo stato del sito, ma onestamente mi sembrava davvero tanto tempo fa. Magari mi sbaglio

  51. Può essere che sia passato tanto, non saprei, so solo che l’ho letto tante volte (in tante giornate diverse).
    Ho avuto molto da fare ultimamente (per un progetto totalmente inutile di marketing che avrei dovuto fare male e avrei fatto prima) e ora devo finire di studiare per gli esami… Quindì non ho ben in mente quanto tempo sia passato.

  52. La trovo un’idea carina, anche se toglie un po’ la magia delle favole è molto istruttivo, però lo vedrei si per le bambine ma anche per i bambini, per istruire entrambi i generi.

  53. Bella idea! finalmente qualcosa che esce dai soliti clichè della donna passiva, brava solo ad aspettare pettinandosi la treccia… mi interessa molto per mia figlia, ma c’è in italiano questo libro?

  54. Ciao Ragà! Ma suvvia!!! Fate così: una sera una principessa, una sera una grande donna,una sera Esopo, un’altra Omero, un’altra ancora l’Orlando furioso … L’educazione non è esclusione. Le nostre vecchie favole e fiabe della buonanotte sono anche cultura, non dimentichiamocelo! , come le nuove. Non fate per favore aut aut. Chi si è mai sognato di raccontare a delle bambine le storie che noi a scuola chiamavamo “epica”? Beh, io lo faccio (se non mi addormento prima di loro:)))) — e non di certo loro diventeranno delle guerriere o violente. L’epica, ci insegnavano ha una sua morale, come le storie di cui sopra. Non tutte le bambine sognano circuiti robotici con cui andare su Marte, ma tutte sognano guardando la luna e le stelle come facevano gli eroi: anche le Amazzoni erano Donne!!! Insomma, io INTEGRO SEMPRE, ESCLUDO MAI!!! W le DONNE!!! Ciao Ragà!

  55. Sono d’accordo, la televisione, in particolare la Mediaset, propone modelli femminili oggettivanti e di sfondo, cornice a programmi dove a fare tutto sono uomini, con tanto di battute sessiste, dove anche le donne conducono ci sono spesso dibattiti sempre su argomenti sessisti dove le donne tra loro si vedono come se si guardassero con gli occhi degli uomini (sto prendendo quasi parola per parola del video di una ventina di minuti presente su Youtube che si intitola “il corpo delle donne”). Questa visione diffusa non aiuta l’uguaglianza, non aiuta il sentirsi alla pari e il non essere considerate oggetti di proprietà per esempio da partner. Questa iniziativa è davvero interessante e importante, le vecchie fiabe e favole possono essere viste anche con diversi occhi e interpretazioni, per esempio Cenerentola è vero che desiderava il principe, ma desiderava anche andarsene da quella casa dove doveva lavorare tutto il giorno, e a schiavizzarla erano altre donne una delle quali con un carattere forte, allo stesso tempo il principe è una figura di sfondo, oggetto lui stesso del desiderio che non fa assolutamente nulla di rilevante e non ha carattere, di fatto a scegliere per lui sono i costumi di corte e gli altri personaggi, e a venire in aiuto a Cenerentola dandole una serata di libertà è comunque un’altra donna. Forse queste favole classiche, in un ipotetico altro progetto simile, potrebbero venire riscritte in modo diverso e più moderno sottolineando le azioni femminili di autodeterminazione.. Scusate il commento eterno e anche un po’ il fuori tema forse 🙂

  56. Trovo l’idea di questo libro molto bella e istruttiva, ma non penso che debba costituire un’alternativa alle favole con le principesse. Penso che le storie, se sono belle storie, possano tranquillamente coesistere. E penso che l’esempio più importante, per la formazione di una bambina, sia la figura della madre. Se tu per prima sei una donna che crede nelle capacità e nella forza delle donne, tua figlia crescerà sapendo che le favole sono favole e non ha necessariamente bisogno di un uomo che la salvi per essere felice (che poi è così brutto sognare una persona che farebbe fuoco e fiamme per te?). Se sei una donna stile casalinga disperata, inacidita verso la vita, gli uomini e le donne, che passa il tempo ad amminchiare tra social e reality, hai voglia a leggere a tua figlia storia di astronaute e scienziate….

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