Ciao a tutte, e buon 8 marzo!

Abbiamo scelto di celebrare con voi questo giorno omaggiando alcune donne che, sebbene non siano ancora molto conosciute sui libri di storia, con le loro azioni hanno contribuito a mettere tanti tasselli sulla strada che ha portato all‘emancipazione femminile.

Dalla libertà dei costumi, alla lotta per il diritto di voto fino ad arrivare alla difesa della parità di genere in ambito scientifico e matematico, in questo post vogliamo, dunque, condividere le loro storie, per ispirarci ed ispirarvi ricordandoci che tutte, nel nostro piccolo, possiamo fare la differenza, in qualunque settore e campo si operi ;-)! Continuate a leggere, ragazze, per scoprire chi sono queste donne straordinarie!

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L’IMPRESSIONISMO AL FEMMINILE DI BERTHE MORISOT

Berthe Morisot è stata un’esponente dell’impressionismo francese che, sin da piccola, ha mostrato un enorme talento per la pittura ma, in quanto donna, non ha potuto frequentare l’École des Beaux-Arts. Berthe tuttavia non si è lasciata scoraggiare, studiando privatamente per essere poi ammessa al Salon Nadar, dove espose le sue opere dal 1864 al 1873.

cliomakeup-donne-straordinarie-18Berthe Morisot, “Il corsetto rosso”, 1885

Berthe, inoltre, conobbe il pittore Manet, che la ritrasse in ben undici dipinti e di cui sposò successivamente il fratello, Eugène. Berthe divenne una figura di spicco nel panorama artistico francese e fu l’unica donna a partecipare a tutte le mostre impressioniste, prendendosi solo una breve pausa dopo la nascita di sua figlia.



cliomakeup-donne-straordinarie-17Berthe Morisot ritratta da Edouard Manet

Sebbene dopo la sua morte non sia stato fatto alcun cenno alla sua attività artistica (sul suo certificato di morte, c’era scritto che era “senza professione”), negli anni successivi la sua opera è stata molto valorizzata dalla critica.

cliomakeup-donne-straordinarie-19Berthe Morisot, “La culla”, 1873

ANNETTE KELLERMAN, LA SIRENA DEL VAUDEVILLE

Annette Kellerman non solo è stata un’attrice australiana, ma anche e soprattutto una talentuosa nuotatrice a cui va attribuito il merito di aver sdoganato l’uso del costume ad un pezzo unico. All’epoca, infatti, i costumi femminili erano estremamente ingombranti, e impedivano praticamente alle donne di nuotare!

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Annette, indossando un costume intero su una spiaggia del Massachussets che le scopriva le braccia e le gambe, sebbene sia stata arrestata in quell’occasione per indecenza ha contribuito a far diventare la legislazione a riguardo più elastica, facendo il primo vero passo verso i costumi da bagno come sono intesi oggi!

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KATHRINE SWITZER, MARATONETA CONTRO TUTTI

Kathrine Switzer nel 1967 ha conquistato un primato, ovvero l’essere stata la prima donna a partecipare e a portare a termine la maratona di Boston!

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L’atleta, ostacolata anche dal suo stesso allenatore che riteneva impossibile per una “fragile donna” come lei realizzare l’impresa, non si è lasciata scoraggiare e, iscrivendosi alla gara solo come K.V. Switzer, non solo è riuscita a partecipare, ma anche a concludere la maratona in 4 ore e 20 minuti!

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Kathrine, che durante la maratona fu strattonata ripetutamente dagli organizzatori nel tentativo di portarla fuori pista, suscitò delle reazioni tali nell’opinione pubblica da portare all’apertura della maratona anche alle donne nel 1972!

cliomakeup-donne-straordinarie-14Kathrine oggi, in preparazione della prossima maratona!

Ragazze, non abbiamo ancora terminato! Nella pagina successiva vi parleremo, infatti, di altre donne che, nel loro settore, hanno fatto delle vere e proprie rivoluzioni, tra cui anche un’italiana! Andate a pagina 2 per vedere chi sono!

35 COMMENTI

  1. E poi ci sono io…che non so come dividermi ne cosa fare prima e l’unica cosa che mi riesce al momento è piangere. Mi dedicheranno una via…Via Adriana dei piagnistei

  2. auguri a tutte noi!
    a noi donne che sappiamo essere diverse e uniche in ogni momento, che sanno essere guida di una famiglia, di un’azienda, di un gruppo di partigiani, che scelgono di fare un lavoro da uomo per passione, che vanno avanti con tenacia nonostante il pregiudizio e gli ostacoli messi davanti da una società ancora troppo maschilista, riuscendo ad essere anche menti geniali e allo stesso tempo amanti delle frivolezze … siamo noi la nostra forza e inutile nasconderlo … la forza del mondo!
    Auguri ragazze!

  3. Verissimo…… e poi ci sono ancora persone all’Europarlamento (un Polacco) che dicono che è giusto che le donne vengano pagate meno perchè sono meno intelligenti.
    Mahhhh!!!!!!

  4. Auguri a tutte noi! che siamo speciali e uniche e sappiamo dare il meglio di noi stesse in ogni momento e in ogni campo con grande cuore!

  5. Parlando di situazioni globali, come donna e come essere umano mi auguro Ciò : che in tempi brevi nessuno ci ritenga più inferiori (o equivalenti a sterco di ratto, a seconda della zona geografica) , nessuno perseguiti e ammazzi la partner perché non accetta la fine di una storia,nessuno ci consideri “da molestare” se indossiamo una gonna sopra il ginocchio; che gli stipendi siano uguali e non diversi in base al sesso, non si imponga il vestiario alla fidanzata o moglie, che cessino i matrimoni combinati e quell’orrenda crudele pratica che si chiama infibulazione.
    Sicuramente dimentico qualcosa, aggiungo anche, sempre a livello globale, che mi auguro che gli stupri vengano puniti più severamente (anche se lo stupro riguarda entrambi i sessi)

  6. Io metto anche che le donne non devono più essere viste, parlo anche dalle altre donne non solo dagli uomini, come mere riproduttrici dove il solo scopo della loro vita deve essere procreare.

  7. Bella figura la Polonia, non c’e’ malaccio. Scommetto che diverse polacche in questo momento stanno facendo un piano per far sparire il tipo in questione (e hanno ragione)

  8. Grazie per questo post!!!! Avrei voluto scrivere che preferisco post come questi a quelli del genere <>, ma ci ho ripensato: si può benissimo indossare una guaina contenitiva ed essere femministe, come giustamente sottolineato dal bel post su Emma Watson.

  9. Questo post lo apprezzo molto anche noi nel nostro piccolo e in completo anonimato facciamo la differenza, 8 marzo non è un giorno qualsiasi ricordiamolo sempre per il significato vero, e ricordiamoci che nella vita niente ci viene regalato dobbiamo sempre lottare per conquistare quello che ci spetta.

  10. Vi dedico anche un bellissimo video : non mi fa mettere il link, cercate su YouTube ” 500 Years of Female Portraits in Western Art” di Philip Scott Johnson

  11. man mano che andavo avanti a leggere mi stavo mettendo a piangere.pensare che le donne fino a 60 anni fa avevano la metà dei diritti che abbiamo noi è surreale. dovremmo amarci di più e giudicarci di meno, godere di quei diritti e onorare al meglio chiunque ci abbia aperto la strada alla parità di genere.

  12. Pienamente d’accordo con te. Io piango lacrime di sangue di fronte agli orrori che le donne devono subire in molti Paesi… l’infibulazione, la tratta delle schiave, l’aborto selettivo (mancano all’appello milioni di bambine, mai nate perché femmine in Cina ed in India!)… altro che festeggiare!

  13. Bellissimo post: grazie a Clio ed al suo team per averlo pubblicato.
    Non dobbiamo dimenticare che se abbiamo qualche diritto, dopo migliaia di anni di sopraffazioni, è stato grazie al CORAGGIO di donne straordinarie che hanno combattuto per tutte noi donne.
    Non dobbiamo dimenticare.
    MAI.

  14. brava..questa dovrebbe essere la nostra lotta..aiutare milioni di donne che libere non sono..altro che mimosa! sono sconvolta dal silenzio delle femministe e di altre organizzazioni per la difesa delle donne..c’e’ tanta ipocrisia in giro purtroppo!

  15. Quelle non sono degne di fregiarsi del titolo di femministe. Sono solo asservite al regime.

  16. Questi sono esempi di femminismo, non la Watson con le tette e discorsetti vari.
    Bel post!

  17. Che bel post!
    La foto della maratoneta Kathrine me la ricordo! E mi ricordo quanto mi abbia fatto arrabbiare la prima volta che l’ho vista!
    Cmq auguri a tutte ragazze!

  18. Ecco un’altra che nn ha capito nulla di femminismo ma è solo capace di criticare le altre donne invece di essere solidale.

  19. immagino che tu sia una ragazza di quegli anni, una che bruciava reggiseni, firmava per l’aborto e urlava slogan come la vagina è mia e la gestisco io.
    Per me femminismo è parità e credimi che perseguo questo ideale da anni. Parità significa anche criticare qualcuno a prescindere dal fatto che sia uomo o donna. Femminismo non è solidalizzare con una donna solo perché donna. Libertà di critica, che è poi quello che sostiene la Watson quando ha criticato Beyoncé.

  20. Per non parlare di una ministra svedese che prima protesta insieme alle altre ministre per gli atteggiamenti sessisti di Trump (giustamente direi) approvando slogan, manifestazioni, proteste e cartelli per poi sostenere che “ehi il velo è come un cappello non una forma di sottomissione, se si vuole togliere lo si può togliere”! Quando in molti popolosi Paesi è obbligatorio. Tutto ciò ha scatenato le proteste di un’attivista , Masih Alinejad, che ha scritto una lettera al ministro . Sei interessa l’articolo postato su Heatstreet, cercate su Google “Feminist’ Swedish Minister Attacked for Mocking Iranian Women’s Rights Activists”

  21. Post spettacolare, penso il migliore che abbiate fatto finora! Complimenti Team e buon 8 marzo anche a voi!

  22. Femminismo è libertà di scegliere per sé stesse, anche se si tratta semplicemente di cosa indossare.

  23. Bel post!! Per quante differenze di genere ci siano ancora, soprattutto sul lavoro, ne sono stati fatti di passi avanti, è innegabile. Bisognerebbe guardare di più alle conquiste fatte che alle mancanze, ma senza però perdere di vista quest’ultime ovviamente.

  24. Bellissimo. Mi sono passati davanti gli occhi tutti i dipinti che ho visto nei vari musei. Wow.

  25. Ragazze, non so chi di voi curi la parte relativa alle tematiche di genere del blog, ma….complimenti!!!!! 🙂

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