CRISTINA TRIVULZIO DI BELGIOIOSO E L’EMANCIPAZIONE RISORGIMENTALE

E ora tocca ad un’italiana, ovvero Cristina Trivulzio di Belgiojoso! Cristina, che visse nel pieno periodo del Risorgimento e sostenne e partecipò ai moti rivoluzionari, fu una donna estremamente emancipata per l’epoca: separata dal marito e con una figlia, fu scrittrice, giornalista e viaggiò moltissimo.

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Dopo essere stata a Parigi, a Malta, in Grecia e poi in Turchia, ricominciò la sua vita da zero fondando un’azienda agricola, lasciando bellissime testimonianze della sua esperienza all’estero scrivendo racconti e lettere a riguardo.

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Cristina, tuttavia, nel 1855 tornò in Italia, facendo ancora la differenza costruendo scuole ed asili, contribuendo a diffondere la cultura e l’alfabetizzazione!



cliomakeup-donne-straordinarie-7A Milano, le è stata dedicata una via. Credits: impagine.it

MARGARET HAMILTON, DALL’APOLLO 11 ALLA PARITÀ DI GENERE

Margaret Hamilton non solo ha fatto la differenza negli anni ’60 (se amate il look del periodo, qui si spiega tutto per replicarlo) con la sua attività di ingegnera informatica, ma ha dato un contributo cruciale guidando il team che ha sviluppato il software usato per l’operazione Apollo 11 del 1969!

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Margaret e la sua squadra, infatti, hanno praticamente garantito il successo della missione evitandone l’abbandono e, se volete saperne di più, anche il recente film Il diritto di contare parla di altre donne che hanno contribuito a questa impresa!

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Oggi Margaret, che ha fondato nell’86 la Hamilton Technologies Inc. e a cui si deve la diffusione dell’espressione “ingegneria del software” e della sua dignità scientifica, è uno dei più grandi simboli viventi della difesa e del consolidamento della parità di genere nelle discipline STEM (dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics“scienza, tecnologia, ingegneria e matematica”), ossia gli studi e le scelte educative in campo scientifico e tecnologico.

cliomakeup-donne-straordinarie-10Margaret Hamilton nel 2015. Credits: wired.com

SIMONE SEGOUIN, LA RAGAZZA PARTIGIANA DI CHARTRES

Simone Segouin, conosciuta anche con il nome di battaglia Nicole Minet, è stata una combattente della resistenza francese, a cui ha preso parte ad appena diciotto anni.

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Con il suo contributo all’attività partigiana, costituito da imprese che comprendono pericolose missioni come il deragliamento di treni e la cattura di truppe naziste, è stata successivamente promossa a luogotenente e premiata con la Croce di guerra dopo la liberazione di Parigi, nel 1944.

cliomakeup-donne-straordinarie-13Simone Segouin oggi, a 91 anni!

Una volta finito il secondo conflitto mondiale, Simone è diventata un’infermiera pediatrica, ed è passata alla storia per essere uno dei rari volti femminili della resistenza antinazista francese. Celeberrimo è uno suo scatto che le ha fatto il fotografo di guerra Robert Capa, finito poi sulla rivista Life ed accompagnato dal titolo: “La ragazza partigiana di Chartres”.

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KOMAKO KIMURA, LA SUFFRAGETTA GIAPPONESE

Oltre ad essere stata una celebre attrice, Komako Kimura è molto nota per la sua attività di suffragetta in vista dell’ottenimento del diritto di voto per le donne. Komako, che ha marciato assieme a 20.000 donne a New York il 27 ottobre del 1917 a favore del suffragio universale, ha fatto fruttare la sua permanenza negli Stati Uniti scambiando idee sull’emancipazione femminile con le suffragette americane.

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Di ritorno dall’America, Komako ha successivamente dato origine ad una rivista per donne femminista e ad una serie di letture chiamate entrambe Shin Shin Fujin, ovvero “La nuova vera donna”, offrendo un contributo praticamente inedito nella patriarcale società giapponese dell’epoca.

cliomakeup-donne-straordinarie-4In Giappone, le donne ottennero il diritto di voto nel 1946

Ragazze, per altri post che possono darvi ispirazione e spunti di riflessione per questa giornata, vi consigliamo di leggere anche:

1) COME PROMUOVERE LA PARITÀ DI GENERE NEL NOSTRO PICCOLO IN 10 MOSSE

2) VIOLENZA E SESSISMO? LI COMBATTONO ANCHE LE RIVISTE PATINATE E LE STAR ATTIVISTE

3) GLI #ORANGEDAYS, L’ INIZIATIVA ONU PER ELIMINARE LA VIOLENZA SULLE DONNE

4) #LIKEAGIRL: QUANDO SI SMETTE DI ESSERE UNA RAGAZZA E SI INIZIA AD ESSERE “COME UNA RAGAZZA”?

cliomakeup-donne-straordinarie-21Buona festa della donna, ragazze :-)!

Ragazze, voi conoscevate queste figure femminili, e qual è la vostra preferita? Avete altre storie di donne che hanno fatto la differenza da suggerirci, e chi è uno dei vostri modelli? Fatecelo sapere nei commenti! Un bacione dal TeamClio!

35 COMMENTI

  1. E poi ci sono io…che non so come dividermi ne cosa fare prima e l’unica cosa che mi riesce al momento è piangere. Mi dedicheranno una via…Via Adriana dei piagnistei

  2. auguri a tutte noi!
    a noi donne che sappiamo essere diverse e uniche in ogni momento, che sanno essere guida di una famiglia, di un’azienda, di un gruppo di partigiani, che scelgono di fare un lavoro da uomo per passione, che vanno avanti con tenacia nonostante il pregiudizio e gli ostacoli messi davanti da una società ancora troppo maschilista, riuscendo ad essere anche menti geniali e allo stesso tempo amanti delle frivolezze … siamo noi la nostra forza e inutile nasconderlo … la forza del mondo!
    Auguri ragazze!

  3. Verissimo…… e poi ci sono ancora persone all’Europarlamento (un Polacco) che dicono che è giusto che le donne vengano pagate meno perchè sono meno intelligenti.
    Mahhhh!!!!!!

  4. Auguri a tutte noi! che siamo speciali e uniche e sappiamo dare il meglio di noi stesse in ogni momento e in ogni campo con grande cuore!

  5. Parlando di situazioni globali, come donna e come essere umano mi auguro Ciò : che in tempi brevi nessuno ci ritenga più inferiori (o equivalenti a sterco di ratto, a seconda della zona geografica) , nessuno perseguiti e ammazzi la partner perché non accetta la fine di una storia,nessuno ci consideri “da molestare” se indossiamo una gonna sopra il ginocchio; che gli stipendi siano uguali e non diversi in base al sesso, non si imponga il vestiario alla fidanzata o moglie, che cessino i matrimoni combinati e quell’orrenda crudele pratica che si chiama infibulazione.
    Sicuramente dimentico qualcosa, aggiungo anche, sempre a livello globale, che mi auguro che gli stupri vengano puniti più severamente (anche se lo stupro riguarda entrambi i sessi)

  6. Io metto anche che le donne non devono più essere viste, parlo anche dalle altre donne non solo dagli uomini, come mere riproduttrici dove il solo scopo della loro vita deve essere procreare.

  7. Bella figura la Polonia, non c’e’ malaccio. Scommetto che diverse polacche in questo momento stanno facendo un piano per far sparire il tipo in questione (e hanno ragione)

  8. Grazie per questo post!!!! Avrei voluto scrivere che preferisco post come questi a quelli del genere <>, ma ci ho ripensato: si può benissimo indossare una guaina contenitiva ed essere femministe, come giustamente sottolineato dal bel post su Emma Watson.

  9. Questo post lo apprezzo molto anche noi nel nostro piccolo e in completo anonimato facciamo la differenza, 8 marzo non è un giorno qualsiasi ricordiamolo sempre per il significato vero, e ricordiamoci che nella vita niente ci viene regalato dobbiamo sempre lottare per conquistare quello che ci spetta.

  10. Vi dedico anche un bellissimo video : non mi fa mettere il link, cercate su YouTube ” 500 Years of Female Portraits in Western Art” di Philip Scott Johnson

  11. man mano che andavo avanti a leggere mi stavo mettendo a piangere.pensare che le donne fino a 60 anni fa avevano la metà dei diritti che abbiamo noi è surreale. dovremmo amarci di più e giudicarci di meno, godere di quei diritti e onorare al meglio chiunque ci abbia aperto la strada alla parità di genere.

  12. Pienamente d’accordo con te. Io piango lacrime di sangue di fronte agli orrori che le donne devono subire in molti Paesi… l’infibulazione, la tratta delle schiave, l’aborto selettivo (mancano all’appello milioni di bambine, mai nate perché femmine in Cina ed in India!)… altro che festeggiare!

  13. Bellissimo post: grazie a Clio ed al suo team per averlo pubblicato.
    Non dobbiamo dimenticare che se abbiamo qualche diritto, dopo migliaia di anni di sopraffazioni, è stato grazie al CORAGGIO di donne straordinarie che hanno combattuto per tutte noi donne.
    Non dobbiamo dimenticare.
    MAI.

  14. brava..questa dovrebbe essere la nostra lotta..aiutare milioni di donne che libere non sono..altro che mimosa! sono sconvolta dal silenzio delle femministe e di altre organizzazioni per la difesa delle donne..c’e’ tanta ipocrisia in giro purtroppo!

  15. Quelle non sono degne di fregiarsi del titolo di femministe. Sono solo asservite al regime.

  16. Questi sono esempi di femminismo, non la Watson con le tette e discorsetti vari.
    Bel post!

  17. Che bel post!
    La foto della maratoneta Kathrine me la ricordo! E mi ricordo quanto mi abbia fatto arrabbiare la prima volta che l’ho vista!
    Cmq auguri a tutte ragazze!

  18. Ecco un’altra che nn ha capito nulla di femminismo ma è solo capace di criticare le altre donne invece di essere solidale.

  19. immagino che tu sia una ragazza di quegli anni, una che bruciava reggiseni, firmava per l’aborto e urlava slogan come la vagina è mia e la gestisco io.
    Per me femminismo è parità e credimi che perseguo questo ideale da anni. Parità significa anche criticare qualcuno a prescindere dal fatto che sia uomo o donna. Femminismo non è solidalizzare con una donna solo perché donna. Libertà di critica, che è poi quello che sostiene la Watson quando ha criticato Beyoncé.

  20. Per non parlare di una ministra svedese che prima protesta insieme alle altre ministre per gli atteggiamenti sessisti di Trump (giustamente direi) approvando slogan, manifestazioni, proteste e cartelli per poi sostenere che “ehi il velo è come un cappello non una forma di sottomissione, se si vuole togliere lo si può togliere”! Quando in molti popolosi Paesi è obbligatorio. Tutto ciò ha scatenato le proteste di un’attivista , Masih Alinejad, che ha scritto una lettera al ministro . Sei interessa l’articolo postato su Heatstreet, cercate su Google “Feminist’ Swedish Minister Attacked for Mocking Iranian Women’s Rights Activists”

  21. Post spettacolare, penso il migliore che abbiate fatto finora! Complimenti Team e buon 8 marzo anche a voi!

  22. Femminismo è libertà di scegliere per sé stesse, anche se si tratta semplicemente di cosa indossare.

  23. Bel post!! Per quante differenze di genere ci siano ancora, soprattutto sul lavoro, ne sono stati fatti di passi avanti, è innegabile. Bisognerebbe guardare di più alle conquiste fatte che alle mancanze, ma senza però perdere di vista quest’ultime ovviamente.

  24. Bellissimo. Mi sono passati davanti gli occhi tutti i dipinti che ho visto nei vari musei. Wow.

  25. Ragazze, non so chi di voi curi la parte relativa alle tematiche di genere del blog, ma….complimenti!!!!! 🙂

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