Avete mai desiderato un prodotto per capelli poco costoso, da comprare magari al supermercato, ma con una ricerca di ingredienti e di formulazione all’altezza di aziende dallo spirito etico ed ecosostenibile?

Capite bene che L’Oréal Paris ha avuto la mia attenzione quando mi ha parlato di Botanicals Fresh Care, un progetto eco-responsabile che vuole unire all’efficacia e alla piacevolezza dell’uso di shampoo e prodotti cosmetici per capelli, la qualità di prodotti naturali selezionati e non dannosi per noi o per l’ambiente.

Così nasce questo post in collaborazione con Botanicals Fresh Care: dopo aver provato la gamma più adatta ai miei capelli e dopo aver conosciuto la filosofia del brand sono pronta, infatti, a farveli conoscere e a dirvi cosa ne penso. Pronte? Allora iniziamo subito!

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-shampoo-balsamo-senza-siliconi-economico

TUTTE LE TIPOLOGIE DI PRODOTTI DI COSMETICA ECOSOSTENIBILE

Allora, innanzitutto sapete che esistono tante diverse tipologie di prodotti che si dichiarano “etici” e che ognuna segue una sua filosofia.

Ci sono i prodotti biologici, che si affidano al 100% a prodotti naturali ottenuti con una particolare agricoltura, che tiene conto dell’ecosistema nel suo insieme e che non usa fertilizzanti e agenti chimici. Ci sono poi i prodotti che uniscono alla ricerca scientifica, prodotti naturali di qualità – questi ultimi possono anche provenire da agricoltura biologica, ma il prodotto finale è una cosa differente.

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-paris-shampoo-balsamo-supermercato-senza-siliconi-top-migliore-clio-4

Esistono poi prodotti vegetariani e vegani, che escludono l’utilizzo di prodotti di origine animale (per esempio esistono pigmenti colorati che si estraggono da un insetto) e/o di provenienza animale, come i derivati del latte o il miele.



Altri brand scelgono semplicemente di utilizzare energia rinnovabile, o di distribuire i loro prodotti in flaconi riciclati e abbracciano, a livello aziendale, un’etica in grado di risparmiare al pianeta lo sfruttamento e soprattutto lo spreco delle sue risorse.

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-paris-shampoo-balsamo-supermercato-senza-siliconi-top-migliore-clio-pack

Ovviamente possono esserci prodotti che scelgono di appartenere a tutte queste categorie e altri che, invece, scelgono solo alcuni di questi aspetti, per le più disparate ragioni.
Come ben sappiamo, però, la maggior parte delle case cosmetiche non rispecchia nessuna o a quasi nessuna di queste tipologie.

COSA NE PENSO IO DELLA COSMETICA ECOSOSTENIBILE

Come sapete io ho sempre fatto uso di prodotti non al 100% naturali, né ho scelto di utilizzare solo cosmetici biologici o vegani. Ciò detto, provo molto piacere nell’utilizzare prodotti che non solo migliorano il mio aspetto e mi fanno sentire bene, ma fanno sentire bene anche il pianeta.

Mi piace soprattutto il fatto che la gamma dei prodotti disponibili stia sempre crescendo, toccando esigenze diverse e dando una possibilità di scelta. Insomma, pur non limitandomi ad una sola “etica” di prodotti, sono felice che la gente possa scegliere di farlo!!

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-paris-shampoo-balsamo-supermercato-senza-siliconi-top-migliore-clio-7Sono nata e cresciuta in luoghi in cui il contatto con la natura era tutto. Anche se ora abito in una metropoli, non faccio finta che il pianeta non risenta di tante abitudini sbagliate!

Inoltre, nella nostra vita di tutti i giorni, come ben sapete, possiamo fare tanto, anche quando non ci pensiamo. Dal chiudere l’acqua quando ci si insapona sotto la doccia, alla raccolta differenziata: perché non aiutare il pianeta anche promuovendo l’uso di prodotti di bellezza che, in qualche modo, “fanno la loro parte”? Insomma, non solo non ci vedo nulla di male, ma stuzzica il mio interesse.

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-paris-shampoo-balsamo-supermercato-senza-siliconi-top-migliore-clio-5C’è un Oscar su una Lenticchia!

Inoltre, queste tematiche mi toccano e inteneriscono non solo pensando alla piccola Baby Lenticchia, che crescerà in un mondo molto più sensibile e consapevole, ma anche alla mitica Nonna Anto che, molto più di me e della maggior parte delle persone che conosco, è una vera fissata della raccolta differenziata!!

Siccome il comune in cui vive, Ponte nelle Alpi, è il più “diligente d’Italia” in tema di riciclo, tiene molto a far mantenere il titolo alla sua città, ed è bravissima e super-rigorosa!! Insomma, mi sembra davvero, anche da queste piccole cose, che il mondo stia cambiando, e mi fa piacere che anche l’universo beauty ogni tanto abbracci questa sensibilità.

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-paris-shampoo-balsamo-supermercato-senza-siliconi-top-migliore-clio-8

BOTANICALS FRESH CARE E L’ADDIO A SILICONI, PARABENI E COLORANTI

Botanicals Fresh Care ha un approccio a questi temi simile al mio: non è un brand biologico, né è al 100% naturale, ma è vegano e non testa sugli animali. Inoltre c’è una grande ricerca riguardo le materie prime e i materiali di recupero.

Infine, si basa sull’idea di rinunciare agli ingredienti dannosi, controversi e non strettamente necessari per la buona resa dei prodotti. In questo modo, insieme al packaging 100% riciclato – ma non per questo meno attraente o professionale, ANZI – unisce alla cura per la qualità del prodotto, un’etica responsabile nei confronti dell’ambiente.

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-paris-shampoo-balsamo-supermercato-senza-siliconi-top-migliore-clio-1

Mi piace che un brand così tanto distribuito, poi, e non particolarmente di nicchia, permetta davvero a tutti di poter scegliere (continuando a comprare shampoo, balsamo, ecc. al supermercato) qualcosa di maggiore qualità e che ha a cuore certe tematiche.

Un esempio di come la formula Botanicals Fresh Care si pone come innovativa? I siliconi, ingredienti tanto odiati da alcune consumatrici, sono stati sostituiti con una particolare miscela di oli di soia e di cocco, per non perdere la texture morbida e la sensorialità tipica dello shampoo e dei prodotti di trattamento dei capelli.

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-paris-shampoo-balsamo-supermercato-senza-siliconi-top-migliore-clio-9

Ora vi racconto come mi sono trovata io con la linea, ma lo premetto: il confronto con gli shampoo del supermercato classici, per me, a questo punto non esiste!

COME HO SCOPERTO BOTANICALS FRESH CARE

Allora, ho iniziato a usare questi prodotti senza sapere di cosa si trattasse: li ho trovati nella doccia di mia cognata e non avevo idea né che sarebbe potuta nascere poi una collaborazione, né che si trattasse di un prodotto senza siliconi.

Innanzitutto, il fatto che io non me ne sia accorta denota che, ciononostante, la texture del prodotto sia piacevole e facile da usare e da distribuire sui capelli. Ma soprattutto, una volta asciutti, i capelli non li ho trovati affatto stopposi, come a volte avviene: anzi!! Erano belli morbidi, nutriti e lucenti.

ClioMakeUp-Botanicals-fresh-care-loreal-paris-shampoo-balsamo-supermercato-senza-siliconi-top-migliore.001

E poi? Per scoprire le mie impressioni e come mi sono trovata con i prodotti… non dovete far altro che leggere pag. 2! Vi racconterò della gamma più adatta a me e dei pareri che ho raccolto sulle altre gamme!

63 COMMENTI

  1. Interessanti. Costano poco e sono super reperibili, se danno davvero l’effetto di cui parlate meritano senza dubbio. Ora ho un po di roba da smaltire, ma me li segno 🙂

  2. mi interessa l’aceto senza risciacquo, potrebbe essere utile per quando lavo i capelli fuori casa e non posso fare il vero sciacquo con acqua e aceto ^__^
    grazie del post, lo trovo molto utile!

  3. Sipperò…sono “solo” buoni prodotti senza siliconi. Il sistema lavante degli shampoo è quello classico a base di laurileteresolfato di sodio. Se ci si trova bene ok, ma non griderei al miracolo, visto anche il costo non particolarmente contenuto di questi prodotti.
    Personalmente avrei preferito una rivisitazione senza siliconi della loro linea senza solfati.

  4. etico? eco sostenibile? eco responsabile? ma veramente avete scritto questo?
    ringraziando il web si trovano con più facilità gli INCI rispetto a qualche mese fà (ovviamente sul sito L’oreal si leggono solo un mucchio di fandonie riguardo “TUTTI INGREDIENTI NATURALI” ma di inci neanche l’ombra) leggendone qualcuno vi renderete conto che è solo la solita presa per i fondelli del consumatore poco attento.
    sarebbe davvero stato meglio inserire i siliconi al posto di tanti PEG – PPG – polyquaternari e altri ingrediente anche potenzialmente cancerogeni …. e considerato anche la presenza del propylene glycol che è un efficacissimo solvente ma che ha anche la proprietà di far penetrare tutto dentro la pelle … compresi i polyquaternari … un attimo bisognerebbe pensarci.
    poi la base lavante è sempre un SLS irritante da shampoo chimico senza arte ne parte …
    sul fatto poi che L’Oreal sia etica! è la più grande multinazionale cosmetica del mondo, davvero pensate che avendo giocato sul termine Botanicals gli spuntino le ali?
    veramente per quei prezzi esistono prodotti veramente green e con ingredienti sicuri

  5. L’articolo non l’ho letto perchè mi sapeva proprio di pubblicità… mi sa che dovremo farcene una ragione pro futuro…

  6. grazie, non lo sapevo! A me gli SLS irritano un po…hai uno shampoo delicato da consigliarmi? grazie mille!!!

  7. sì hai ragione … avevano già seminato decantandone le lodi nel post consigli per shampoo naturali … però davvero mi fà arrabbiare il fatto che veniamo prese tutte per allocche

  8. Trovo alcuni commenti troppo polemici per partito preso, non tutte utilizzano esclusivamente prodotti bio dall’inci perfetto e disprezzano il resto. Non mi sembra che si sia gridato al miracolo per questo prodotto, semplicemente clio ha espresso la sua opinione da persona che usa una notevole varietà di shampoo ed è rimasta soddisfatta da questo nuovo prodotto. Sinceramente ho trovato questo post molto utile e darò una possibilità a questa linea

  9. Aqua, Sodium Coco-Sulfate, Coco-Glucoside, Cocamidopropyl Betaine
    questa è la base lavante del mio preferito, natura siberica per capelli grassi …
    ne trovi di tanti tipi senza SLS, alcuni utilizzano l’ammonium lauryl sulfate … comunque tutte le marche bio non hanno SLS
    da tigotà ho trovato ad es. il Biolis e l’Ekos che sono naturali e costano veramente poco

  10. quando io usavo il bio andavano di moda i tedeschi (lavera, longona eccetera) che per quanto fossero bio a me non piacevano per via delle chilate di alcol. Natura siberica dove si trova? grazie per queste dritte

  11. Guarda io ho espresso il mio punto di vista l’altro giorno. Mi hanno risposto che il blog tratterà sempre più di entertainment e che se a uno non va è libero di non leggere… Capisco benissimo, ma io ci credevo proprio tanto in questo blog e mi dispiace tantissimo di come stiano andando le cose. Come si fa a dire che uno shampoo è ecosostenibile perchè ha il flacone in plastica riciclata? Ma se esistono shampoo che han flaconi biodegradabili! Per dirne una!

  12. in questo articolo si parla nello specifico di prodotti naturali ed etici, eco sostenibili , non di shampoo in generale. Se leggi bene il post (dato che l’unico polemico era il mio) controbatto l’utilizzo di certi termini ingannevoli per questo determinato prodotto e non tiro di certo in ballo il fatto di utilizzare prodotti naturali o chimici.
    Su altre recensioni di prodotti tradizionali non mi sono mai sognata di polemizzare con nessuno.

  13. no Lavera neanche a me, secca tanto i capelli appunto per via dell’alcol …
    Natura siberica ora si trova anche all’esselunga 😉

  14. dispiace tanto anche a me, per un po’ avevo veramente creduto che sotto alle collaborazioni review ci fosse un opinione sincera e non influenzata dal giro economico che inevitabilmente si crea, ovviamente non è così…
    però ok, almeno scrivere articoli un po’ più coerenti … e meno platealmente finanziati … tanti so’ che banneranno anche me, come è successo qualche mese fà con altre ragazze che hanno osato far notare le cosa

  15. “Botanicals Fresh Care ha un approccio a questi temi simile al mio: non è un brand biologico, né è al 100% naturale, ma è vegano e non testa sugli animali. Inoltre c’è una grande ricerca riguardo le materie prime e i materiali di recupero” mi sembra sia chiaro quello che dice clio

  16. ricerca di ingredienti e di formulazione all’altezza di aziende dallo spirito etico ed ecosostenibile
    Botanicals Fresh Care, un progetto eco-responsabile che vuole unire all’efficacia e alla piacevolezza dell’uso di shampoo e prodotti cosmetici per capelli, la qualità di prodotti naturali selezionati e non dannosi per noi o per l’ambiente.
    a me sembra altrettanto chiaro quello che c’è scritto nelle prime righe …

  17. A me onestamente no 🙂 mi sembra un post pubblicitario e basta… Questa frase cosa dice? Che lo shampoo non contiene derivati animali e non testa sugli animali. Ok. E quindi? A parte che mi sembra che se un’azienda in generale, e parliamo di L’Oreal, testa sugli animali, nessuna sua linea si possa definire vegana, perchè le sostanze usate sono comunque state testate. E lo diceva la stessa Clio in un post precedente. E’ come dire che Amadori può fare una linea di hamburger vegani. Certo, non conterranno carne ma fagioli o che so io, ma dubito che un vero vegano li comprerebbe, perchè sono comunque fatti da un’azienda che ammazza i maiali.

  18. Parafrasi: la linea vuole unire il piacere che si prova nel lavarsi i capelli al fatto che si usino prodotti naturali non dannosi per l’ambiente. A me risulta che non crescano alberi di propylene glycol

  19. Io concordo pienamente con quello che hai scritto, però c’è molta gente che “se ne frega” (in senso positivo) di tutta la storia dell’ecobio/SLS/SLES/PEG&co ma preferisce comunque usare prodotti “senza siliconi” (ciò che dà il titolo all’articolo). Per questo secondo me la cosa che va sottolineata e EViDENZIATA è che questi prodotti non hanno siliconi ma hanno, come hai scritto tu, poliquaternari (vari polyquaternium ecc…) che sono comunque dei filmanti, proprio come i siliconi. L’unica differenza tra siliconi e poliquaternari è che in teoria il build-up dei poliquaternari sarebbe più semplice da lavare via, io comunque nella mia routine li ho aboliti insieme ai siliconi….

    Detto ciò mi sento anche io di sottolineare che per la loro formulazione questi prodotti non sono assolutamente né bio né ecobio né niente… E anche che non parlerei “etica” quando c’è di mezzo la L’Oreal (ma questo è un pensiero mio eheh)

  20. Scusate, ma come è possibile che un prodotto a marchio L’Oreal non sia testato sugli animali, stiamo scherzando?? Non so leggere un INCI ma so quali sono le aziende che testano i loro prodotti (o ingredienti) sugli animali, e L’Oreal è la prima della lista! Da evitare come la peste, per chi come me ha a cuore i diritti degli animali. Ci sono altri marchi del gruppo (come Urban Decay) che sono cruelty free pur facendo parte del gruppo, ma questa linea è a marchio L’Oreal quindi non può NON essere testata. Potreste fare chiarezza su questa informazione poco chiara? Penso sia importante avere le informazioni giuste, poi ognuno compra quello che vuole. Ma almeno è consapevole di quel che fa, non va a comprare L’Oreal pensando che sia un azienda etica. O mi sbaglio???

  21. Amen. Io non sono vegana nè vegetariana ma apprezzo la coerenza. Etica e L’Oreal? Ma anche no. Mi va benissimo il post pubblicitario ma fatto in un altro modo. Come ho scritto in un altro commento, sarebbe come dire che Amadori è etico perchè ha fatto una linea di hamburger si soia…

  22. Non potrei essere più d’accordo con te. Anche a me va benissimo il post pubblicitario, ma fatto in un altro modo, come dici tu. Non con informazioni tendenziose. Non è questione di opinioni, L’Oreal testa sugli animali, non potete passarmela come azienda etica (dicendo poi cheil prodotto non è testato, perchè non è così!). Al massimo si può discutere sulla bontà dei prodotti, allora quella sì che è un’opinione.

  23. Concordo…e ti dirò di più…leggendo il post stavo proprio pensando che, dato l’argomento “spinoso”, tra i commenti ci sarebbero state sicuramente le solite polemiche sugli INCI etc etc…e purtroppo non mi sbagliavo…
    Quello che io digerisco con difficoltà é che molte adepte del bio o del veganesimo non concepiscano che ci possano essere delle vie di mezzo e che alcune persone possano consapevolmente scegliere di eliminare alcuni ingredienti ma non altri senza essere per forza delle allocche che si sono fatte prendere in giro dalle grandi multinazionali

  24. Ciao, scusa ma cosa intendi quando dici che sono testati sugli animali? La legislazioni europea vieta i test sugli animali ormai da molti anni, quindi non capisco.. Forse sono prodotti extra UE? Spiegati meglio per favore!

  25. vero, la polemica per partito preso non piace ma “gli altri prodotti provati bio rendono i capelli stopposi questo no” è sleale concorrenza per una che ha precisato per tipo 30righe io di solito non ne uso.. e “addio effetto crespo” un pò gridare al miracolo lo è 😉 anche la difesa a partito preso suvvia, qui non siamo a chi è pro clio e chi è contro clio, magari c’è chi ha provato altri prodotti e questi e vuol dire la sua – con più cognizione di causa – questa è mera pubblicità come i capelli che fanno swiisssh

  26. Trovi tutte le spiegazioni proprio qua sul blog dove si parla in generale dei prodotti testati sugli animali

  27. questo shampoo andrebbe provato solo perchè “ADDIO EFFETTO CRESPO, ANCHE SUI CAPELLI ROVINATI!” woooooooooooooooooooooooooow… miracle! Santa loreal Paris…subito!
    La mia sugli shampoo bio (quelli davvero bio) l’ho detta qualche post fa, questa è pubblicità me lo risparmio il papiello che poi divento polemica e non voglio, però per info vi dico che anche la saponaria chee è un’ottima marca sta sugli 8€, i prezzi sono più o meno quelli.. se vi va di provare qualcosa di naturale io la consiglio

  28. Io non sono nè vegana nè vegetariana, semplicemente concordo che il post dia informazioni false e tendenziose. La via di mezzo su questi argomenti non esiste purtroppo. L’oreal testa su animali, non si può parlare di scelta etica ed ecosostenibile. Ho fatto apposta l’esempio di Amadori. Ne faccio un altro: un tizio manesco rispetta di più le donne perchè anzichè prenderle a pugni si limita a dare qualche schiaffo. Io non direi proprio…

  29. Intendo che sono testati sugli animali. In Europa é vietato il test sul prodotto finito. Non sugli ingredienti. Inoltre i prodotti possono essere testati all’estero su commissione (L’Oreal é una multinazionale, ovviamente). Inoltre in Cina i test sono al contrario obbligatori per legge, pertanto se un Brand vende in Cina, testa per forza. Sennò non potrebbe vendere. I prodotti non testati hanno delle certificazioni che garantiscono il loro essere aderenti allo standard cruelty free (così come i prodotti per animali, detersivi etc.). Sperò di essere stata chiara e utile. Se ti serve sapere altro, dimmi!

  30. Personalmente non mi sento presa in giro. Alla fine secondo me si dice semplicemente che è uno shampoo che non contiene siliconi, e io davvero non credo che una multinazionale come L’Oreal abbia fatto la svolta bio (anche perché, in assenza di certificazioni, sono sempre scettica, e lo dico da non appassionata del bio).

  31. Per carità, ma scrivere che un prodotto non è testato sugli animali in questo contesto, é non vero e quanto meno un’informazione capziosa. Il problema non è che si debbano usare solo prodotti eco-bio, vegan o cruelty free, se non é quello che si è deciso di fare, ma spacciare una cosa per quello che non è. Poi ognuno usi quello che vuole, ma sappia che cosa sta usando.

  32. posso chiederti dove hai letto che l’orèal testa sugli animali per affermarlo con tanta sicurezza? perchè sul loro sito scrivono chiaramente che non è così. adesso non mi interessa difendere l’orèal come marchio (prima che qualcuno lo dica) perchè sinceramente compro poco e niente di loro, però non capisco perchè si debba parlare senza avere fonti certe

  33. Sul sito di organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti degli animali come la Peta o in italia sul sito della LAV ci sono le liste dei brand/aziende che sono cruelty free oppure no. Queste liste sono stilate in base all’aderenza agli standard cruelty free internazionali e no come lo standard Peta appunto, il leaping bunny o quello ICEA LAV.

  34. in verità ci sono diversi brand del gruppo l’oreal che sono cruelty free, solo quelli commercializzati in cina non lo sono per le normative vigenti

  35. Sì, ma questo non è un marchio del gruppo, é il marchio L’Oreal, sul flacone c’é scritto L’Oreal, per me non è Urban Decay (che é cruelty free anche se é del gruppo) é L’Oreal appunto.

  36. A quato pare è un nuovo brand perchè così è presentato sul sito -Botanicals Fresh Care è un nuovo brand di L’Oréal Paris, che beneficia di tutta la sua esperienza nel trattamento del capello, dalla conoscenza delle sue necessità alle tecnologie più avanzate per sublimarlo-

  37. Carissima, è molto semplice. Basta che tu apra una fonte che più certa non si può… questo stesso blog! Apri il secondo link consigliato, quello che dice facciamo chiarezza su cruelty free etc, e.. voilà! Ci puoi leggere questa frase: la PETA stila una lista di brand che in effetti FANNO test sugli animali (in USA) e ha “bollato” brand enormi quali: L’Oreal.
    Hai visto com’è semplice avere delle fonti certe? Se tu non volessi credere a questo blog, ti basti vedere che questi shampoo botanicals sono privi del simbolo PETA e dell’altro, Leaping Bunny o come si chiama.

  38. Secondo me, se non ha il simbolo non è cruelty free. Senza certificazione delle associazioni è solo marketing per me.

  39. no non dice semplicemente questo, fosse stato così non avrei scritto il commento, qui si spinge proprio sul fatto che il prodotto è naturale, eco sostenibile ecc. ecc. no questà è pubblicità ingannevole … ben venga se l’Oreal avesse fatto un prodotto naturale.. anche Kerastase ha fatto la linea aura botanica, sempre marchio L’oreal tra l’altro, ma questa sì è realmente naturale! ma ingannare la gente che magari non sà leggere l’inci proprio no

  40. Bè..si e no.
    Nel senso cruelty free per legge = non testato sugli animali ad uso cosmetico. Quindi qualunque brand è cruelty free. Le certificazioni servono per dire che in nessun passaggio sia stato usato l’animale.
    Peró: 1) bisogna capire come fanno queste certificazioni. Non c’è un regolamento, sono molto disomogenee, ognuno ha i suoi parametri. 2) la cosa che mi chiedo io è: se legalmente cruelty free vuol dire solo quello, se le certificazioni non sono standardizzate, come faccio a capire qual’è la differenza tra un certificato e no. Non c’è una parametro STD. Se c’è scritto solo certificato LAV cruelty free o chi per esso. quali sono i loro metri di misura. Un Azienda che non testa perché non non vende all’estero? Azienda che non usa ingredienti testati? Ma dal 2013 ad oggi quante nuove molecole sono state introdotte che quindi non sono mai state testate sull’animale? Pochissime. Gli ingredienti prima del 2013 sono stati tutti testati e quindi che senso ha dire che non si sono usati animali se uso ingredienti pre 2013 che quindi sono stati testati nel passato perché era obbligatorio farlo? Voglio dire: l’ingrediente si testa una volta. Mettiamo che questo ingrediente sia entrato in commercio nel 2000, quindi testato. Nel 2017 lo può usare L’Oreal come Puro Bio senza che abbiano toccato un animale nessuna delle due.

  41. Penso che LAV e PETA siano affidabili. Il mio discorso comunque si riferiva a questi prodotti che vengono presentati come etici ed eco sostenibili quando di fatto sono prodotti come tanti altri.

  42. Ma a parte l’affidabilità, il mio dubbio è proprio che senso abbia la certificazione per i motivi detti prima.
    Dal mio punto di vista non è quella la mia discriminante per scegliere un prodotto etico.
    Questo prodotto va preso per quello che è un prodotto come altri che è senza siliconi, parabeni e coloranti in un pack riciclato. Punto. Non bio.

  43. Certo! Ma sono d’accordo che la scelta di questo prodotto è etica nel senso del riciclo e basta. Era perché tu hai detto che “senza il simbolo non è cruelty free ma è marketing”. Io trovo che non sia vero per i motivi detti prima

  44. Mah, sinceramente non voglio fare polemica, però io non ho avuto l’impressione che si spinga in modo esagerato sul fatto che sia un prodotto naturale. Magari perché mi informo e, pur senza essere esperta, cerco di capire qualcosa sugli inci, anche se capisco che non tutti lo fanno. Poi è anche ovvio che se Clio e il Team decidono di fare una collaborazione con un marchio molto probabilmente ne parleranno bene, io però non mi precipito ad acquistare tutti i prodotti consigliati da loro perché cerco di avere un po’ di senso critico e spero che ce l’abbiano anche gli altri lettori del blog.

  45. Luisella, è tutto il giorno che ti cerco in giro per blog. Certo, potevo pensarci prima, quale post migliore se non questo che parla di prodotti eco bio? :)))
    Sono qui per ringraziarti, ancora una volta ho seguito un tuo consiglio e ora sono super felice!
    Non mi ricordo a chi, ne in che occasione, però si parlava della pelle impura e tu hai detto (testuali parole): “olio di neem. Non smetterò mai di ripeterlo.”
    L’ho comprato circa tre settimane fa. Puzza che non ti dico, ma questo lo sai già. Però accipicchiolina, i risultati! I risultati si vedono un sacco. Grazie infinite, sai? Un abbraccio, bellezza!
    Ps: sono Zuzana

  46. scusa ma… l’ammonium lauryl sulfate è aggressivo, è molto sgrassante!! 😀 sul primo esempio di inci che hai fatto posso dire ok, e comunque non sempre nemmeno quello…io ho capelli secchi e l’ekos per esempio per me fù terribile… mi trovai bene solo con uno, delicato e dolce, che tolsero dal commercio…ma proprio di un’altra marca.. 🙁

  47. esatto…Lavera terribile…!! non capisco quelle che dicono che si trovano bene!! stoppa e nodi!

  48. Io ho preso in considerazione solo la linea al Cartamo, avendo i capelli secchi. Io da anni ormai sono attenta agli inci, so riconoscerli…. posso dire che ho comprato solo lo shampoo ed effettivamente non secca affatto il capello, è piacevole massaggiarlo perché senti che alla fine dopo il risciacquo la sensazione di capello che rimane “idratato” se così si può dire, sicuramente per i vari olietti dentro…però la nuca, lo scalpo non lo pulisce bene..e sì l’odore erboreo, erbaceo, come ha detto Clio, a me proprio non piace…. gli altri prodotti della linea Cartamo invece li ho lasciati dov’erano perché leggendo inci e prezzi non conveniva comprarli onestamente…

  49. Però su una cosa sbagli: in Europa sono vietati i test sia sul prodotto finito sia sugli ingredienti. Per cui i prodotti che un marchio vende in Europa non possono essere venduti anche in Cina. Quindi in pratica tu eviti brand che vendono (prodotti diversi) anche in Cina, o altri paesi dove si può testare giusto?

  50. buongiorno a tutti e buongiorno cara Clio, visto che sei un punto di riferimento per moltissime persone, secondo me occorre fare una certa chiarezza sull’argomento… il fatto che non contenga siliconi, parabeni e coloranti è una buona cosa, ma prima di definire un prodotto “VEGANO” ce ne vuole! Tra l’altro ho controllato attentamente sul sito di l’oreal e si parla di prodotto vegano, ma non vedo nessun tipo di certificazione a supporto di questa affermazione! Ma poi avete idea di come si produce un prodotto vegano? credete che l’oreal abbia uno stabilimento creato solo per la produzione di botanicals in cui non avviene nessun tipo di contaminazione all’interno dei fusori di produzione? io penso che siano gli stessi dell’Elvive che tutto è tranne che un prodotto vegano… Ragazzi è una multinazionale che vende sugli scafali del supermercato a 6/8 € non credo sia materialmente possibile farlo! Lavoro nella cosmetica da anni e vi posso assicurare che per produrre un prodotto vegano occorrono dei controlli estremamente ferrei! Il fatto che la legge dice che ne’ il prodotto finito ne’ i suoi ingredienti debbano essere testati su animali è vero, ma per l’estrazione di alcuni ingredienti si usano degli enzimi animali e se non ci sono delle organizzazioni di controllo a monte, credo sia veramente difficile certificarli. Detto ciò ognuno usa quello che vuole, ma come la tinta senza ammoniaca, credo che questa sia un’abile mossa di marketing!

  51. Ma quanto ti pagano esattamente per scrivere fandonie? Non ti stufa perdere la tua credibilità per il denaro? Una volta venivo in questo blog per leggere delle recensioni oneste scritte da una persona appassionata e intenzionata ad aiutare gli altri, ma negli ultimi tempi tutti gli articoli sembrano sponsorizzati, altro che onestà. Questo articolo è la dimostrazione che scrivi in base ai compensi, senza nemmeno fare una cernita dato che l’oreal non sarà mai esempio di prodotti bio, senza siliconi e base di ingredienti cruelty free! Lo sa qualsiasi persona che si documenta, per cui come fa a non saperlo Clio make up?? E’ assolutamente impossibile che tu non lo sappia quindi l’unica cosa che viene in mente è che tu venga pagata per asserire il falso. Ovviamente poi uno compra quello che vuole e di certo non giudico chi decide di acquistare prodotti simili, ma non posso passare sopra il fatto che un’icona come te che in tanti seguono per avere dei consigli regali, scriva bugie stratosferiche. Se volete acquistare dei prodotti senza siliconi, vi prego, non lasciatevi truffare dalle scritte sulle confezioni: documentatevi sui brand e scegliete delle aziende che operano davvero eticamente. Tra l’altro ci sono anche delle informazione errate nei commenti che dimostrano ulteriore ignoranza in merito all’argomento: il mondo dei cosmetici testa sugli animali e lo fa in paesi dove non è illegale ed esistono centinaia (anche di più) di documentari che lo attestano. Per non parlare del fatto che c’è differenza tra i “prodotti non testati sugli animali” e i “formulati dei prodotti che sono stati ottenuti dopo esperimenti sugli animali”; questa seconda opzione non è specificata e animalisti di tutto il mondo lottano persino contro la stessa Peta per la disonestà che c’è dietro! La legge europa non tutela al 100% gli animali e una persona che li ama sul serio lo sa perché si è informata. Esistono aziende che ci tengono sul serio e non solo dispongono di tutte le relative certificazioni (come mai questi prodotti della l’oreal non ne hanno invece? non se n’è accorto nessuno?) ma investono nella propria produzione appositamente per mettere in pratica una filosofia sostenibile: i costi ovviamente sono più elevati rispetto alla produzione delle multinazionali, difatti anche i prodotti sono meno economici, ma io sinceramente preferisco spendere un po’ di più ed essere sicura di non stare alimentando l’ennesima azienda che truffa il consumatore. Questo mercato è veramente schifoso e cerca costantemente di prenderci in giro; ora ci si mettono pure le blogger… non ci si può fidare più di nessuno se non dei veri appassionati, quelli che non hanno grandi numeri ma che almeno fanno quello che fanno con amore reale. AMORE, PASSIONE, COERENZA, ETICA e non soldi. Non fatevi prendere in giro!

  52. ma sei un’adepta l’oreal o semplicemente vivi nel paese delle meraviglie? non è che clio è la bibbia… avrà guadagnato migliaia di euro per scrivere questo articolo!!! tra l’altro è facile scrivere “io faccio questo”, ma sono i fatti che contano e i prodotti l’oreal non hanno le certificazioni che dimostrano che i loro cosmetici siano realmente cruelty free

  53. 1- ho specificato in un commento sopra che non sono una fan di l’oreal come marchio e che possiedo poche cose di questo brand (ma leggere tutti i commenti prima di rispondere dandomi dell’adepta fa troppa fatica)
    2- se pensi che clio scriva questi articoli per soldi senza fornire un’opinione sincera su un prodotto che le è piaciuto, cosa ci stai a fare su questo blog? solo per fare polemica?
    3- possiamo parlarne per mesi senza arrivare ad una conclusione visto che io vivo nel paese delle meraviglie e tu invece conosci tutti i segreti e i complotti dell’oreal

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here