HUDA BEAUTY E CLIOMAKEUP HANNO IN COMUNE IL LAVORO “IN FAMIGLIA”: QUANDO IL TALENTO È DI CASA

ClioMakeUp-huda-beauty-sephora-italia-palette-illumianti-ciglia-finte-rossetti-instagram-17Credits: Elan

TC: Spesso racconti quanto siano state importanti le tue sorelle nella scalata di Huda Beauty verso il successo. Com’è lavorare con loro?

“Le mie sorelle sono state le mie cheerleader più appassionate e le prime a supportarmi e sostenermi”

H: Lavorare con la mia famiglia è assolutamente un’esperienza incredibile. Le mie sorelle sono state le mie cheerleader più appassionate e le prime a supportarmi e sostenermi.

Ognuna di noi si occupa di un aspetto diverso del business; Mona mette a disposizione del brand la sua esperienza, avendo avuto un salone di bellezza e un’agenzia di PR.

Cura la strategia del brand e lo sviluppo prodotto, studiandosi i prospetti, stabilendo le relazioni chiave, e guidandoci verso nuove possibili innovazioni. Alya è invece responsabile del management della presenza del brand online e sui social. Quando si parla di Instagram, è lei il vero genio!!!

PARLIAMO DI TREND: COSA CI DOBBIAMO ASPETTARE DAL FUTURO?

TC: Per quanto riguarda il make-up, oggi tutto sembra incentrato sulle sopracciglia, il contouring e le labbra piene e voluminose. Pensi che tra qualche anno ci pentiremo di uno di questi beauty trend?

il più grande trend del momento è l’individualità:
essere unici è cool

H: Non so se ci pentiremo, ma penso che il più grande trend del momento sia quello di voler esaltare la propria individualità: essere unici è cool.

Le persone sono incoraggiate ad abbracciare loro stesse al 100%, e questo è un trend che spero di vedere sbocciare nei prossimi anni.

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TC: Cercando di fare delle previsioni, cosa riserva il futuro per il beauty e il make-up? Stiamo andando verso uno stile eccentrico e creativo o prenderà il sopravvento il trend del “back to natural”?



H: Io vedo un po’ entrambi i trend. Ho la forte percezione che ora più che mai, la gente ami giocare con il make-up e i glitter – indossando ombretti dai colori intensi e labbra audaci. Tuttavia, c’è anche la tendenza a optare per qualcosa di naturale – un po’ di bronzer e illuminante, sopracciglia pettinate, labbra nude e un po’ di mascara.

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Penso che entrambe le alternative siano connesse alla voglia di sentirsi empowered e sicure di sé – qualunque sia il make-up che ci fa sentire a nostro agio e magnifiche in quel momento. Il bello del make-up è che non ci sono regole e che si può letteralmente indossare quello che si vuole!!

BONUS: HUDA HA UN SEGRETO (CHE COSTA POCO) PER I SUOI CAPELLI DA FAVOLA

TC: Ultima domanda! Siamo sicure che i tuoi capelli incredibili faranno impazzire tutte le ragazze italiane. Qual è il tuo segreto per averli così pieni e lucidi? Hai qualche ricettina DIY?

ClioMakeUp-huda-beauty-sephora-italia-palette-illumianti-ciglia-finte-rossetti-instagram-3Credits: photo by @monakattan hair by @dollhousedubai

“fa davvero magie sui miei capelli”

H: Onestamente, adoooooro l’olio di cocco e fa davvero magie sui miei capelli.

Mi piace metterlo sui capelli e lasciarlo agire tutta la notte e poi lavarli il giorno dopo con lo shampoo.

Uso solo olio di cocco puro e biologico: i risultati sono pazzeschi!!

Se vi intriga la linea di Huda Beauty non è la prima volta che la citiamo sul blog! Ecco altri contenuti in cui parliamo dei prodotti di Huda!

1) HUDA BEAUTY ARRIVA IN ITALIA! ECCO I PRODOTTI DA NON FARSI SCAPPARE!

2) HUDA BEAUTY RECENSIONE PALETTE ILLUMINANTI 3D HIGHLIGHTER PALETTE

3) CLIO HA AMATO O ODIATO LA PALETTE OCCHI DI HUDA BEAUTY? SCOPRITELO QUI!

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Ragazze, che ne pensate? Vi è piaciuta l’intervista? Cosa ne pensate di Huda? per voi è una novità o la seguite già? Avete già avuto modo di provare i suoi rossetti famosissimi o qualche palette? Fateci sapere nei commenti! Un bacione dal TeamClio!

31 COMMENTI

  1. che bella che è! lascio perdere il fatto che mi chiedo sempre se nel suo paese una donna può uscire vestita e pettinata e truccata così? Spero di sì….

  2. Ciao, non prenderla come una polemica, è solo per fare il punto, ma se lei è nata e cresciuta negli USA non è che il suo paese natale sono gli USA e non l’ Iraq? Capisco le influenze culturali da parte della famiglia irachena che sono bellissime e importanti, ma perchè chiamarla una blogger irachena?

  3. Nessuna polemica, io non l’ho chiamata blogger irachena, ma sicuramente attinge a piene mani all’immaginario medio orientale, tutto qui. Da quel poco che so dell’Iraq so che le donne adorano truccarsi e vestirsi bene, poi per uscire di casa devono coprire il tutto. Ma non voglio banalizzare il mondo è complicato e non è facile stabilire ragioni o torti. Quello che non sopporto è costringere le persone a fare cose che non vogliono oppure impedire loro di fare ciò che amano. La storia di alcuni paesi è costellata di storie di donne cui è stato per esempio impedito di studiare e a volte pure di vivere!

  4. Nell’articolo è definita una blogger irachena. Di primo acchito ho pensato wow intrepida! Mi immaginavo la blogger commando che postava su youtube dalla cameretta a Baghdad con la polizia religiosa che le bussava alla porta e le sequestrava i rossetti. Poi leggo che i genitori sono colti, liberali e di famiglia ricca e lei è nata e cresciuta negli Stati Uniti con valori e vedute occidentali. Senza togliere nulla al personaggio e a quello che ha creato (e adoro la sua linea di trucchi) non ha nulla a che vedere con la “liberazione” delle donne nel Medio Oriente. Huda stessa non ne fa menzione in toni politici ma solamente in relazione ai diversi canoni di bellezza. Quindi non capisco il motivo del tuo commento, è vero ed è risaputo che le donne mediorientali devono aderire a canoni di comportamento e abbigliamento molto più pudici rispetto a quelle occidentali, ma non trovo che abbia spazio in questo contesto.
    Quello che mi piace di questa ragazza è l’evidente affetto che ha per la sua famiglia e la passione e l’orgoglio per il business che ha creato e anche il senso di gratitudine per quello che la vita le porta.

  5. ho solo associato le sue origini all’Iraq tutto qui. Ritengo questo contesto libero o si può parlare solo di alcune cose e di altre no? Peace and love.

  6. Si. Le donne lì sono molto più libere di quello che crediamo noi o che velatamente ci suggeriscono i mass-media.
    Concordo con te, Huda è molto bella e anche molto capace. Nell’articolo non si è parlato molto del suo background ma se non erro, è laureata in economia o qualcosa di simile ed ha anche lottato un pò con la famiglia per poter abbandonare quel tipo di carriera e dedicarsi al makeup. E’ stata coraggiosa ed è una donna interessante e forte.
    Poi può piacere oppure no.

  7. Lei è bellissima e mi pare pure simpatica! I
    Suoi prodotti Mi piacciono ma non li compro perché sono distanti dal mio stile ma la ammiro! E confermo che l’olio di cocco (solo e solo sui capelli e cuoio capelluto) sia una bomba!

  8. Mia cognata e appena stata a Dubai, li sono un po’ più emancipati per esempio mi raccontava di donne meravigliose, truccatissime e che sotto quei mantello nero avevano acconciature bellissime e abiti griffatissimi. Ovviamente dietro segue qualche uomo per accompagnare.

  9. È un Brand che non m’ispira. Avrei preferito approdasse da noi qualcos’altro, tipo Tarte. Detto questo mi fa piacere che abbia successo. È sempre economia che gira però, non sono d’accordo sui social che abbattono i confini… mi sembra di voler vedere solo il bello di un qualcosa che atomizza le persone. E per me il mondo è quello là fuori la porta di casa, non lo schermo dello Smartphone.
    Quando dice che i social rendano più inclusivo il make-up, vorrei capire che intende per inclusivo. I prezzi di molti Brand sono fin troppo elevati, diventando esclusivi.
    Circa “essere unici e cool”.. ma a me sembrano tutte fotocopie, con lo stesso trucco.
    Ps. Preferisco l’olio di argan per i capelli, in effetti avevate consigliato pure voi l’olio di cocco solo per un certo tipo di capelli.

  10. Stai prendendo tutto nel verso sbagliato, si può parlare assolutamente di tutto in libertà, ma ho trovato il commento off topic riguardo a questo articolo. Se mi mettessi a parlare del prezzo del petrolio perchè si nomina il medio oriente, posso tranquillamente farlo ma non ha senso nel contesto dell’articolo tutto qui.

  11. Le risposte sono uniche e standard al tempo stesso, lo noti anche tu?
    Per qualcosa che sembra profondamente innovativo, è già tutto visto! Ben per lei che “ce l’ha fatta”, ma alla fine si diventa molto multinazionali, come aziende intese, e le si gestisce come tali: costi, profitti, pubblicità …
    ps. solo io non sapevo chi fosse? :O :O

  12. non conosco bene Huda, ma mi piace molto il suo approccio al beauty e i suoi prodotti sembrano davvero spettacolari. Penso che in futuro almeno una palette delle sue la proverò.
    Intervista molto carina, grazie ragazze! E’ sempre piacevole leggere i punti di vista di altre beauty guru così famose 🙂

  13. Forse il riferimento o meglio l’associazione mentale era verso la sua identità religiosa più che geografica. Poi siamo d’accordo che nei paesi occidentali e in contesti familiari integrati con il paese ospite è raro vedere donne musulmane con qualcosa di più di un velo hijab.

  14. In realtà, cose che a noi occidentali può sembrare strano, nei paesi arabi si truccano MOLTO più di noi, alla fine hanno alle spalle una tradizione millenaria. Molti dei loro trucchi a noi sembrerebbero eccessivi! Alla fine il mondo non è così stereotipato come ci può sembrare, sennò noi italiani saremmo tutti pizza pasta e mandolino, uomini coi baffi e donne come Monica bellucci (magari oh)

  15. Brava, concordo su tutto. AggiungoChe poi che lei parli di inclusivo fa davvero un po’ ridere, visto che la sua strategia di vendita delle palette consiste nel mettere sul mercato prodotti che si collocano nella fascia di prezzo del lusso (certe sue palette ho visto che arrivano a costare 120 dollari, roba che fa sembrare Chanel e Dior dei dilettanti) accompagnate da un packaging veramente cheap e anche la qualità degli ombretti è nella media (alla stessa Clio non erano piaciuti più di tanto mi pare). Brava perchè dal nulla si è fatta strada niente meno che nel mercato del lusso, e la gente la copra comunque i suoi. Ma inclusivo è proprio ridicolo

  16. intervista pazzesca!!! spero che i futuro ne farete altre di questo tipo 🙂 è una cosa bellissima!!! huda l’ho conosciuta su insta e i suoi video mi lasciavano sempre a bocca aperta,ha un talento naturale .
    per il momento la prima cosa che voglio acquistare è una tinta labbra ne ho sentito parlare veramente bene,staremo a vedere!

  17. ciao Fatma, essendo anche io riccia e avendo i capelli molto secchi finalmente mi sono decisa a prendere l’olio di cocco. lo verrei provare come impacco pre-shampoo solo che ho un dubbio i capelli devono essere asciutti o bagnati/umidi?

  18. Per l’impacco pre lavaggio asciutti. Comunque qualche goccia insieme al balsamo. E sulle punte X lo stayling puoi quello di Argan, io uso aria tiepida e anche un protettore del calore.

  19. Le sue ciglia finte sono fatte di vero pelo animale. Motivo per cui non comprerò nessun suo prodotto, anche se le palette da vedersi sembravano interessanti. 🙂

  20. “Essere unici è cool”. Disse chi usa ciglia finte e trucco alla Instagram. Ammazza che innovazione.

  21. Ciao uso anch’io l’olio di cocco, faccio un impacco per shampoo, solo che devo sciacquarlo con una noce di shampoo sennò mi rimangono i capelli unti se uso solo acqua. magari però non serve sui tuoi capelli, mia suocera li ha molto secchi e ricci e non usa shampoo.

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