#3 REBELLE: LA PIATTAFORMA PER IL TUO USATO DI LUSSO

Restiamo in Germania, patria del portale Rebelle dedicato alla compravendita del vintage luxury. Se avete capi firmati da vendere potreste ricorrere a piattaforme come questa, che garantiscono agli acquirenti l’assoluta autenticità dei capi, avvalendosi di esperti per la valutazione degli articoli.

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Il sito di Rebelle è intuitivo anche da smartphone.
Se avete iPhone potete anche scaricare l’app

Dal punto di vista delle acquirenti è sicuramente una garanzia: nessuna vuole pagare 150€ per una borsa firmata di seconda mano e vedersi consegnare un plasticone tarocco, vi pare? E questo è sicuramente il punto di forza di piattaforme come Rebelle, specializzate in compravendita di moda firmata second hand.

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Come funziona Rebelle? La piattaforma prevede sia la vendita in autonomia, sia in conto vendita. Cosa cambia? Da sole gestite tutta la vendita, dalla realizzazione di testi e foto da caricare fino alla spedizione del capo d’abbigliamento, guadagnando un po’ di più. Se invece vi affidate al conto vendita, guadagnate un po’ meno, ma pensa a tutto la piattaforma, che si assume anche la responsabilità dello stoccaggio degli articoli e della spedizione agli acquirenti.



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#4 SVUOTALY: IL TUO ARMADIO USATO SENZA TARIFFE

Ultima piattaforma che vi raccontiamo e che è pensata solo ed esclusivamente per l’abbigliamento second hand è Svuotaly, altra startup italiana che, per ora, non applica tariffe sulle transazioni. Non male!

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Su Svuotaly si può in pratica ricreare il proprio armadio con tutti i capi da vendere, indicando anche se per alcuni si è disposte allo scambio con un capo o accessorio di uguale valore, cosa che abbiamo visto si può fare anche su Depop.cliomakeup-come-vendere-vestiti-usati-online-svuotaly-scambiare-vestiti-online

Per vendere su questa piattaforma, che per ora non prevede una versione app, le schede devono essere molto dettagliate, comprensive di foto di qualità, descrizione del capo che indichi anche eventuali difetti noti, grado di usura, taglia, colore, marchio e ogni informazione necessaria a rendere interessante il prodotto. Un consiglio: quando realizzate le schede e le foto, mettetevi nei panni dell’acquirente. Comprando abiti usati online, cosa vorreste sapere e vedere?

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TIPS PER VENDERE I VESTITI USATI ONLINE

Per riuscire davvero a vendere gli abiti usati online, è necessario essere precise e trasparenti, indicando ogni dettaglio. I vestiti devono essere ovviamente in buone condizioni, lavati e stirati.

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RIPARATE LE ZIP, RIATTACCATE BOTTONI E RIMUOVETE MACCHIE E ALONI

Quindi, se a quella camicetta manca un bottone, meglio riattaccarlo. Se ai pantaloni si è rotta la zip, meglio investire qualche euro per ripararla e poter vendere il capo a un prezzo migliore.

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Realizzate con cura le fotografie: optate per sfondi che mettano in risalto il capo e che non siano pieni di oggetti, che potrebbero distogliere l’attenzione. Cercate di fare anche foto dell’abito indossato, per dare un’idea migliore della vestibilità. Infine, cercate di scattare le foto alla luce naturale, evitando il flash che può rendere diversi i colori dei prodotti, ed evitate collage o foto ritagliate.

Vi interesserebbero altre dritte per svuotare l’armadio e fare un buon decluttering? Allora leggete anche questi post:

1) DECLUTTERING ARMADIO: COSA BUTTARE E COSA NO

2) TIPS PER DECLUTTERING DEI COMPLETINI INTIMI: QUANDO È ORA DI BUTTARE IL REGGISENO?

3) LE NOSTRE IDEE PER ORGANIZZARE L’ARMADIO E VESTIRE MEGLIO

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Ragazze, conoscevate già tutte queste piattaforme? Ne usate qualcuna? Avete mai comprato o venduto online abbigliamento usato? Che ne pensate dell’idea di scambiarsi i capi, oltre che di venderli? Fateci sapere tutto nei commenti. Un bacione dal Team! 😘

12 COMMENTI

  1. Saranno almeno 10 anni che vendo i miei vestiti usati. Non ho capi firmati, quindi il mercatino sotto casa va più che bene, anche perché ritira oggetti vari e non solo abbigliamento, quindi ne approfitto per portarci anche casalinghi ecc…. Io ci guadagno qualche soldino e i miei capi hanno una seconda vita.

  2. Sono mille anni che provo a vendere diverse paia di scarpe su Shpock e Subito, ma non mi fila nessuno se non perditempo nonostante in annuncio dica proprio “no perditempo e no baratto”. Perché c’è chi vuole barattare e soprattutto a livelli assurdi. Per un mio paio di scarpe firmate e in ottimo stato, una ragazza mi ha chiesto se volevo una canottiera da mercato del valore di pochi €. Ma ci sei o ci fai? Mi stai prendendo in giro????? Che faccia tosta hai?
    Quindi sono “disperata” perché non so come fare, ho un bel po di soldoni che potrei avere in tasca, invece nulla.

  3. Non ho mai provato a vendere vestiti online, piu’ che altro non ci ho mai pensato. Ho sempre messo tutto dentro degli scatoloni e lasciati a chi di dovere per smistarli a persone bisognose. Pero’ come idea e’ molto carina 🙂

  4. Guarda, io ho poca dimestichezza con gli shop on line e, onestamente, non ho nemmeno tutta questa voglia di sbattermi per pochi euro. I capi che vendo sono normalissimi, non mi fruttano granché. Diciamo che è più il gesto di dare una seconda vita ad abiti che altrimenti finirebbero nelle campane (e poi chissà dove) e di permettere ad altri di comperare cose in ottimo stato a poco. Per questo mi trovo bene con un negozio “fisico”, dove porto materialmente le cose e che gestisce la vendita. Prova a guardare su Internet posti tipo Mercatopoli o simili, ce ne sono un sacco.

  5. Grazie… nel frattempo ne ho parlato con un amica, che mi diceva che a circa una ventina di km. da casa c’è una sorta di “Mercatino dell’usato”. Magari unendo le cose si può fare qualche soldino in più… che spenderemo subito ad un locale di fianco. Almeno per berci qualcosa in compagnia. 🙂

  6. Sì, il compenso del mercatino è il 50% dell’incassato. È parecchio, ma a me non importa. La cosa principale è rimettere in circolo cose che altrimenti farebbero la muffa in casa mia.

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