Diesel Hate Couture è la nuova linea lanciata dal brand italiano, che ha fatto parlare di sé fin da subito. Partiamo dal presupposto che in molti, dagli esperti di settore ai consumatori, avevano dato per “morta” la cosa di moda, considerata ormai finita e senza possibilità di recupero. Ma tutti coloro che non ci credevano dovranno ricredersi, perché da settimane ormai il nome Diesel è sulla bocca di tutti!

La collezione Hate Couture rinnova il volto del brand, portandolo su un livello di produzione e consumo più alti e proiettando il fashion system verso nuove consapevolezza. Infatti, al centro dei capi e della campagna pubblicitaria ci sono gli haters, persone normali che dietro le tastiere di pc e telefoni scrivono insulti a celebrità e non. I loro messaggi, così come sono stati scritti, vengono riportati sugli abiti di Nicki Minaj, Bella Thorne, e su quelli di tutti i nuovi testimonial. Accompagnati dallo slogan “The more hate you wear the less you care” ovvero “più odio indossi meno ti importa”.

cliomakeup-diesel-haute-couture-copertina-the-source.jpgCredits: The Source

IL MONDO DELLE CELEBRITÀ E LA REALTÀ DEGLI HATERS

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Spesso e volentieri siamo portati a considerare le celebrità non come delle persone, ma come delle creature fantastiche impossibili da raggiungere. Sebbene conducano uno stile di vita diverso dal nostro, questo non li rende immuni dalle cattiverie e dagli insulti, che li feriscono come fanno con chiunque altro.



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Via Pinterest

Tantissime star, da Taylor Swift alle sorelle Kardashian passando per grandi attrici come Kate Winslet, hanno provato sulla loro pelle il peso delle cattiverie gratuite, e ne sono uscite a testa alta e più forti di prima. 

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Kim Kardashian ha pubblicato una lista di amici ed haters famosi a cui ha inviato il suo nuovo profumo! Credits: The Blast

Per esempio, molti hanno insultato la bravissima Kate dicendole che era troppo grassa per recitare, nonostante gli Oscar e i numerosi premi vinti.

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Kate è splendida! Credits: Cinema

Lei non si è assolutamente fatta scoraggiare, ed anzi ha lanciato diversi messaggi di autostima per tutte le donne invitandole ad amare se stesse. E la prima a cui erano rivolti era proprio la figlia, che invita sempre a ringraziare per le curve morbide del suo corpo!

TAYLOR SWIFT E LA CAMPAGNA CONTRO LA “CATTIVA REPUTAZIONE”

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Il video di Shake It Off. Credits: Billboard Brasil

La cantante americana sembra essere una delle vittime preferite del bullismo web, ricevendo una marea di insulti dai followers ma anche da numerosi giornalisti e personaggi famosi. Ad essere sotto accusa è sempre stata la sua vita amorosa, costellata di numerosi fidanzati.

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In Blanck Space Credits: BitchyF

Si può ben immaginare il genere di insulti che le sono stati rivolti, ma Taylor non si è lasciata scoraggiare, e ha colto l’occasione per sfruttare il tutto a suo vantaggio. Singoli come Shake It Off, Blank Space o Look What You Made Me Do e il suo album Reputation, sempre in vetta alle classifiche, sono proprio ispirati alla sua esperienza personale con gli haters e con i suoi “nemici famosi”, come: Kanye West e Kim Kardashian.

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Bellissima in Look What You Made Me Do. Via Pinterest

Parlando di sé con ironia e sarcasmo, Taylor ha acquisito non solo più fiducia in se stessa, come ha dichiarato in diverse interviste. Ma ha raggiunto un successo tale da diventare una delle performer più pagate di sempre!

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Bellezze, finora abbiamo affrontato in generale del tema degli haters e di come questo influisce non solo su di noi, ma anche su quei personaggi famosi che ci sembrano irraggiungibili. Ma ora è arrivato il momento di parlare della nuova linea di Diesel e l’importante messaggio che ha lanciato! Siete pronte? Allora continuate a leggere!

23 COMMENTI

  1. A parte che una come Nicky Minaj non e’ difficile odiarla. Ipocrita…lei e’ la prima a cantare insulti rivolti a colleghi…i testi delle sue “canzoni” pieni di oscenita’ e stupidaggini. Mi fa vergognare di essere donna.

  2. “Il fatto che un marchio di moda abbia deciso di diffondere questo messaggio fa ben sperare in un futuro più consapevole. In cui il fashion system favorisca l’auto accettazione e il self love, che celebri la diversità come simbolo di unicità. Sappendo davvero valorizzare l’individuo facendolo sentire speciale.”
    Regalano le maglie alle vittime di bullismo non famose? Donano il ricavato in beneficenza? Quante ca–ate.
    Tra l’altro, per combattere il bullismo e sentirmi più sicura, dovrei andare in giro con una maglia con scritti su gli insulti che la gente mi rivolge. Idea geniale se sei ricco, famoso e celebre su instagram, ma voglio proprio vedere una ragazzina di 15 anni bullizzata perchè in sovrappeso indossare una bella maglia con su scritto “cicciona di M”.
    Per favore.

  3. L’iniziativa in sé mi è un po’ indifferente perché alla fin fine personaggi famosi come loro non credo che vadano in depressione per qualche commento fatto da qualche persona scontenta e acida. Certo, sicuramente non fanno piacere, soprattutto se riguardano l’aspetto fisico (come nel caso di Kate Winslet… Che poi dov’è grassa?!) Però per le persone normali che vengono bullizzate è tutto un altro discorso… Quindi concordo in pieno con il commento di @cliomakeup-07c70f3b440791aa82c370d17910f32f:disqus
    Certo che questa cosa di insultare anche pesantemente chiunque è veramente demoralizzante. Che società stiamo diventando? Se non ti piace una persona non seguirla e basta, non serve riempirla di insulti, no? Purtroppo vedo tanta gente cattiva che arriva ad insultare pure i bambini, vedasi le offese verso la piccola Grace… Boh, a me sembra che il genere umano stia diventando sempre peggio anziché migliorare… Meglio i cani 1 milione di volte!

  4. Ciao Ornella! Con i ricavati della vendita dei capi Hate Couture, Diesel farà una donazione a favore di un programma di beneficenza contro bullismo e cyberbullismo ☺️

  5. Sinceramente tutta questa campagna mi fa pensare solo a “Siamo riusciti a salvare il marchio dal fallimento cavalcando l’onda dell’anti-bullismo” (tra l’altro cosa trita e ritrita). Non se ne può più di questo finto buonismo.

  6. mah, mi sembra una mera operazione commerciale della Diesel, che tenta di tornare alla ribalta con qualche volto famoso, cavalcando uno dei trend legati ad instagram e via.
    niente di particolare insomma, personalmente avrei preferito che sfornasse qualche nuova creazione non in linea con le precedenti, qualcosa di nuovo e fresco.
    e tra l’altro, questa mi sembra tutto meno che alta moda.

  7. Se avessi dovuto indossare una maglietta con su scritto Nasona, quando andavo al liceo, la situazione non credo proprio sarebbe migliorata…mah.

  8. Oggi ho avuto una giornata no, quindi ho un livello di acidità molto alto… Per carità il messaggio è condivisibile, ma tre quarti Delle star qui citate ci hanno fondato soldi e successo sugli haters. Nella vita di tutti noi purtroppo non accade questo e spesso gli haters hanno molti altri canali oltre alla tastiera e i social per rendere la vita un inferno alle persone…. E quando qualcuno ti rende la vita un inferno non è la situazione migliori molto se indossi la maglietta di Taylor Swift che poverina si sente attaccata perché racconta ai quattro venti di tutte le relazioni che ha avuto… Che poi, ad un certo punto se le star evitassero di spiattellare ai quattro venti ogni dettaglio della loro vita privata, avrebbero molti meno haters … Ma anche molta meno pubblicità… Invece la maggior parte di noi si trova circondata da ‘haters’ suo malgrado, anche se non è una megalomane dei social e non ci guadagna un soldo, anzi…. Ripeto oggi sono acida

  9. Tutta la campagna è una grossa ipocrisia, perché tutte le suddette star senza ‘haters’ sai quanta meno notorietà e successo avrebbero? Peccato che alla gente nirmale non succeda esattamente così. E poi ad un certo punto se non vuoi critiche, non spiattellare ogni aspetto della tua vita nei social… Te la chiami (con questo non giustifico gli haters, ma le star qui presente fanno un uno dei social che sfocia nel morboso).

  10. Trovo carina la campagna, anche mettendo i punti sul fatto che pure alle celebrity l’odio a palate non fa piacere ma ANZI.
    Credo però che ci sia una riflessione profonda dietro, ovvero quanto i social ci “disumanizzano”, come se insultare una persona su un social non la ferisse, quasi non la si vede come un essere umano ma come un nick o qualcosa da odiare. Si è persa l’umanità nel trattare il prossimo, questo è il grande male della nostra era

  11. Non sono d’accordo che sia tutto un altro discorso per le persone normali piuttosto che le persone famose.
    Quando non si e’ bilanciati nella vita e si ha una bassa autostima e maturita’ o specialmente se si e’ molto giovani (fase in cui la coscienza di se’ e il carattere ecc si stanno formando) si soccombe molto facilmente agli effetti negativi del cyberbullismo e relativi haters. Le celebrita’ fanno esperienze incredibili, viaggiano, vivono nel lusso per il lavoro che fanno, ma sono comunque esseri umani vulnerabili quanto noi, con le loro debolezze e punti di forza, esattamente come noi…

  12. Per quanto Grace sia meravigliosa e adorabile (come la mamma) io disapprovo il mettere i bambini sui social. Punto e basta.
    Quando avranno l’eta’ per capire e decidere faranno quello che vogliono ma finche son bambini che non possono fare scelte consapevoli sulla loro immagine, no!

  13. Sinceramente a leggere questo mi e’ scappato da ridere. PoRcahontas….Ma sicuramente non sara’ stato per niente divertente!!
    A me e’ successa la stessa cosa a scuola. Non mi hanno dato un nomignolo, ma la situazione era la stessa.
    Anzi nel mio caso nemmeno i ragazzi c’erano, ero talmente timida e impacciata che in realta’ le prime esperienze le ho fatte mooooolto dopo, ma siccome mi’ e’ sempre piaciuto il trucco e lo stile un po’ eccentrico alla gente piaceva “parlare” e avevo gia’ una certa reputazione….

  14. Porcahontas …certo che alcune persone nascono proprio cattive, o meglio deboli e di conseguenza seguono la massa per non essere prese di mira… mah!

  15. Alla fine la buttai sul ridere, davvero, avevo la risposta pronta per chiunque..
    Credo sia fondamentale farsi trovare pronti, sempre…o lasciarsi scivolare tutto addosso, 20…25 anni fa era più semplice, oggi l’insulto è amplificato su Facebook…instagram…non è “facile” come ai miei tempi.

  16. Fino ad un paio di anni fa ero su fb..poi un annetto su instagram e qualche foto la mettevo, poi ho riflettuto…ed ho cancellato e bloccato tutto, mille paure..
    Forse un paio di foto si trovano qui e lì…ma tornassi indietro non le rimettetei.
    Io più che le foto..temo per chi costantemente aggiorna il mondo su abitudini, luoghi frequentati, posizione gps, date, orari…..tipo “solito martedì danza da pincopallo in via ciccicì a Milano” ecco….praticamente piatto servito, mi fa paura.

  17. Ho giustificato gli haters, io? Ho scritto ben chiaramente che questa società dove gli insulti gratuiti alle persone famose e non, mi fa rabbrividire. Ho pure detto che se un certo personaggio non piace si fa a meno di seguirlo invece di riempirlo di insulti, perché appunto sono persone anche loro, con sentimenti e insicurezze. Quello che intendevo io è che una persona se è famosa per la sua bravura, vedasi una Kate Winslet o una Taylor Swift, penso che basta che guardino a quanta gente li adora per passar sopra a certa gente piccola e acida. Quindi secondo me c’è una bella differenza tra una Taylor Swift insultata e magari un ragazzino di 15 anni bullizzato perché sovrappeso. Con questo non voglio dire “Ma sì insultate pure Taylor Swift tanto è bella e brava e lei se ne sbatte”.

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