Ancora nel 2020 ci sono tanti miti sull’abbronzatura che faticano ad essere sfatati. Dall’idea sbagliata che con la protezione solare non ci si abbronzi, a quella ancora più errata secondo la quale, se il cielo è coperto di nuvole, non si corra il rischio di scottature. La lista è lunga!

Quando ci si avvicina all’estate e la voglia di tintarella si accende, riaffiorano queste credenze e questi miti fasulli, molti dei quali sono dovuti alla volontà di sfoggiare una pelle bella abbronzata fin da subito. Bisogna però fare molta attenzione, perché molti di questi miti aumentano il rischio di fotoinvecchiamento e di melanoma. Per questo motivo abbiamo deciso di raccogliere in questo post 7+1 falsi miti sull’abbronzatura, tra cui troverete false credenze note e un nuovo dubbio: la mascherina protegge dal sole? Se volete scoprire di più, continuate a leggere il post!

miti sull'abbronzatura: i 7+1 da sfatare subito

Credits: Andrea Piacquadio | Foto da Pexels.com

#1 UNO DEI PIÙ COMUNI MITI SULL’ABBRONZATURA: CON LA PROTEZIONE ALTA NON MI ABBRONZO

Partiamo con uno dei miti sull’abbronzatura per eccellenza: se usiamo una protezione alta non ci abbronziamo. Falso! Ancora molte persone sono convinte che con una protezione 50+ si possa aspirare solo a una “tintarella di luna”. Ma non è affatto vero! Al contrario, utilizzando i corretti filtri solari, ci si abbronza gradualmente e in modo più intenso e duraturo.

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I filtri solari sono infatti formulati per proteggere la pelle dai raggi nocivi del sole, lasciando invece passare quelli benefici che donano l’agognato colorito dorato. Se non si applica la crema solare, quindi, non soltanto aumenta il rischio di melanoma e si espone la pelle a un invecchiamento precoce, ma ci si scotta! Alla scottatura seguirà la spellatura dell’abbronzatura e, quindi, la tintarella non sarà uniforme e durerà anche meno tempo.

miti sull'abbronzatura: con la protezione non ci si abbronza

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#2 MITI SULL’ABBRONZATURA: SERVE FARE LAMPADE PER PREPARARE LA PELLE ALLA TINTARELLA

Sono ancora tante le persone convinte che, per evitare di scottarsi sotto il sole, sia necessaria una “abbronzatura di base”. Si tratta di un mito sull’abbronzatura molto pericoloso, perché si collega anche all’idea, sbagliatissima, che se si è già abbronzati non ci si scotta. Gli esperti spiegano invece che l’abbronzatura è di per sé la prova di danni subiti dalla pelle; quest’ultima diventa più scura perché cerca di ridistribuire la melanina nel tentativo di proteggersi.

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Esporsi quindi alle lampade non va a preparare la pelle al sole, né costituisce un fattore di protezione dai raggi solari. Anzi, fare lampade prima di esporsi al sole sottopone la pelle a danni maggiori. Con l’esposizione ripetuta, la pelle non solo si scurisce, ma diventa più spessa e invecchia precocemente.

miti abbronzatura: è utile fare la lampada prima di esporsi al sole

Credits: Andrea Piacquadio | Foto da Pexels.com

#3 LE PERSONE CON FOTOTIPO SCURO POSSONO NON USARE LA PROTEZIONE SOLARE: FALSO

Un altro mito comune sull’abbronzatura è quello secondo il quale chi ha la pelle più scura non ha bisogno di ricorrere a protezioni solari, come invece devono fare le persone che hanno un fototipo chiaro. È vero che, chi ha la pelle chiara, deve fare ancora più attenzione perché ha maggiori probabilità di scottarsi e di sviluppare eritemi. Ma anche chi ha naturalmente più melanina deve proteggersi ed esporsi al sole in modo responsabile.

miti abbronzatura: chi ha un fototipo scuro non ha bisogno di protezione solare

Credits: houcinencibphotography | Foto da Unsplash.com

MITI ABBRONZATURA: È SBAGLIATO CREDERE CHE NON SERVA LA PROTEZIONE A CHI HA LA PELLE SCURA

La melanina, infatti, non è in grado di filtrare il cento per cento dei raggi ultravioletti. Alcuni melanomi, inoltre, si sviluppano man mano che aumenta la quantità totale di radiazione solare a cui la pelle è stata esposta nel corso della vita. E questo vale per tutti i tipi di pelle! Quindi, anche chi ha un fototipo scuro deve ricorrere a filtri solari adatti, perché l’abbronzatura va a danneggiare comunque la pelle.

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#4 IN ACQUA E SOTTO L’OMBRELLONE NON CI SI SCOTTA. ASSOLUTAMENTE FALSO

I raggi UV filtrano ovunque! Anzi, la superficie dell’acqua li riflette, rendendoli ancora più potenti. E sono tante le persone che si scottano proprio stando immerse a lungo in acqua. Le zone che tendono a bruciarsi maggiormente quando si è dentro l’acqua sono soprattutto le spalle e il viso, perché sono più esposte.

Credits: Sebastian Ramirez Sanchez | Foto da Unsplash.com

Allo stesso modo, rimanere sotto l’ombrellone non protegge né dal sole né dalla possibilità di scottature. I raggi UV filtrano anche attraverso il tessuto, quindi è importante applicare la protezione solare anche se si sta sotto l’ombrellone.

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Ragazze, i miti sull’abbronzatura non finiscono qui. Andate a pagina 2 per scoprire quali sono gli altri 4 da sfatare subito!

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