ESISTE UN TEST PER L’ALESSITIMIA? QUAL È LA CURA ALL’ALESSITIMIA?
- Il significato di alessitimia, letteralmente, è “mancanza di parole per le emozioni”.
- Il termine “alessitimia” deriva dal greco: “a” indica “mancanza”, “lexis” parola e “thymos” emozione.
- L’alessitimia viene quindi detta anche analfabetismo emotivo, cioè l’incapacità di riconoscere e verbalizzare le emozioni proprie e altrui.
- Questa condizione non è da confondere con il languishing, il torpore emotivo: questo è molto diverso dall’alessitimia, perché si sanno riconoscere le emozioni, ma si vivono in maniera più apatica e con poca motivazione.
- In coppia, l’alessitimia può essere una concausa alla fine di una relazione.
- Alcuni segnali ci permettono di riconoscere l’alessitimia: le cause possono essere differenti, così come le cure, da intraprendere insieme a uno psicologo.
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Lo sappiamo, ragazze, è un termine un po’ complicato: infatti alessitimia deriva dal greco e significa, letteralmente, l’incapacità di individuare le proprie e altrui emozioni e al contempo l’impossibilità a verbalizzarle. Questo è il motivo principale per cui l’alessitimia viene anche chiamata “analfabetismo emotivo“. Per anni è stata individuata come una condizione patologica, oggi si tende più a inquadrarla come un tratto distintivo della personalità. Le cure per l’alessitimia vengono affrontate insieme a un percorso di psicoterapia, volto ad individuarne le cause per capire quale sia la migliore strategia.
COS’È L’ALESSITIMIA NELLO SPECIFICO E COME SI MANIFESTA
Entrando più nel dettaglio, scopriamo cos’è l’alessitimia o analfabetismo emotivo. Come dicevamo più su, ragazze, il termine deriva dal greco e indica l’incapacità di verbalizzare e riconoscere le emozioni.
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Chi soffre di alessitimia, in sostanza, trova complicato oppure impossibile capire che tipo di emozione stia vivendo e di conseguenza non la sa esprimere.
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L’alessitimia non è una condizione così rara come si possa pensare: infatti si stima che 1 persona su 10 la sperimenti, anche se se ne parla ancora molto poco.
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Chi soffre di analfabetismo emotivo fatica a capire perché prova una certa emozione e non sa come verbalizzarla o mostrarla; lo stesso problema lo affronta con gli stati d’animo altrui.
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ALESSITIMIA E APATIA SONO MOLTO DIVERSE
Capita che spesso l’alessitimia venga confusa con l’apatia, ma il discorso è -ovviamente- più complesso di così. Questa condizione (un tempo individuata come un disturbo) ha delle cause specifiche che non si possono banalizzare, anche perché chi ha l’alessitimia ha grandi difficoltà a vivere situazioni di socialità.
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Ciò premesso, come si manifesta l’alessitimia? Vista la difficoltà a riconoscere l’emozione, succede che chi ne soffra non sappia stabilire un collegamento tra uno stato d’animo e la sua risposta fisica.
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Per essere più chiari, per esempio, rabbia, felicità, paura, possono causare un’accelerazione del battito cardiaco; ebbene, un alessitimico ha difficoltà a collegare il ritmo del cuore con l’emozione che sta provando, non riconoscendola.
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Può anche succedere, per esempio, di scoppiare a ridere o a piangere ma di non essere in grado di spiegare perché ci si sente in un certo modo.
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Chi soffre di alessitimia, inoltre, ha estrema difficoltà a “leggere” le espressioni facciali altrui e può provare un senso di inadeguatezza se inserito in un contesto sociale.
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Per questi motivi, una persona alessitimica tende a sviluppare relazioni caratterizzate da forte dipendenza emotiva oppure, al contrario, è portata a isolarsi. Inoltre, chi soffre di alessitimia, ha lacune per ciò che riguarda l’immaginazione e la fantasia.
