L’EFFETTO DEI GRASSI SATURI SULLA NOSTRA SALUTE

L’eccessiva introduzione di grassi saturi è stata associata con un aumento del colesterolo LDL che rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare.

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I GRASSI SATURI DOVREBBERO ESSERE LIMITATI

Per questo motivo i LARN come obiettivo nutrizionale per promuovere la salute raccomandano un’introduzione di grassi saturi attraverso la dieta inferiore al 10% delle calorie giornaliere.

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Credits: Foto di Pexels | Karolina Grabowska



Questa indicazione è in accordo con quella stabilita dall’WHO. L’EFSA non specifica un valore quantitativo rispetto al tetto massimo da non superare, ma suggerisce di limitare il più possibile l’assunzione dei grassi saturi.

CONSIDERAZIONI SULL’OLIO DI COCCO ALIMENTARE

La qualità dei grassi è in grado di influenzare la nostra salute, per questo motivo è importante sceglierli nel modo corretto.

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Credits: Foto di Pexels | Cottonbro

L’olio di cocco alimentare risulta molto attraente ai nostri occhi, probabilmente anche per il fatto che questo prodotto è spesso promosso da vari personaggi famosi.

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Credits: Foto di Pexels | Any Lane

Potremmo, inoltre, essere portare a vederlo come un’alternativa migliore poiché di origine vegetale. In realtà, considerando le sue caratteristiche nutrizionali, abbiamo capito che l’olio di cocco rappresenta una fonte di grassi saturi.

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Credits: Foto di Pexels | Laker 

In accordo con le raccomandazioni per promuovere la nostra salute, dovremmo limitare l’assunzione di questa categoria di grassi a prescindere dalla loro fonte, non importa che questa sia animale o vegetale.

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Credits: Foto di Pexels | Mithul Varshan

Nella pratica significa limitare burro, strutto, panna, margarine, olio di palma e di cocco.

Questo non vuol dire dover eliminare categoricamente questi alimenti dalla nostra dieta. Nel contesto di una sana alimentazione, con le giuste frequenze, c’è spazio per tutti i cibi: inoltre non sarà un singolo pasto a fare la differenza, ma le abitudini alimentari seguite nel lungo periodo.

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Credits: Foto di Pexels | Jessica Lewis 

Nonostante l’olio extravergine di oliva sia il condimento da preferire (in assenza di particolari condizioni di salute), non sarà l’utilizzo occasionale dell’olio di cocco o del burro a condizionare la nostra dieta.

Ragazze, per altre curiosità in tema food non potete perdervi questi post:

1) C’É DIFFERENZA TRA MIELE, ZUCCHERO DI CANNA E ZUCCHERO BIANCO? QUALE SCEGLIERE?

2) CAFFEINA VS. CAFFÉ, QUALI SONO LE RACCOMANDAZIONI DA SEGUIRE?

3) INTEGRATORI, COSA SONO? SONO NECESSARI PER SEGUIRE UNA SANA ALIMENTAZIONE?

FONTI

Linee guida per una sana alimentazione Revisione 2018 CREA Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, 2018

Renan da Silva Lima, Jane Mara Block, Coconut oil: what do we really know about it so far?, Food Quality and Safety, Volume 3, Issue 2, May 2019, Pages 61–72,

Eyres L, Eyres MF, Chisholm A, Brown RC. Coconut oil consumption and cardiovascular risk factors in humans. Nutr Rev. 2016 Apr;74(4):267-80.

Dott.ssa Morgana Villa Dietista Nutrizionista

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Via Giphy

Ragazze, eccoci arrivate alla conclusione. E voi avete mai sentito parlare dell’olio di cocco alimentare? Lo avete mai utilizzato? Fateci sapere tutto nei commenti. Un bacione dal TeamClio!

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