no quel colore là in 4 hennate non ci riesci, soprattutto se non trovi subito la miscela adatta. credo che nel tuo caso, come il mio, sia utile aggiungere un 25-35% di indigo almeno le prime 2-3 volte per poi scendere ad un 10-20%
è un rosso caldo mi pare un bel rosso preraffaellita, non ti posso garantire che ti stia bene se il tuo sottotono è freddo. io lo avevo provato schiarendo i capelli con lo schultz e poi dando i riflessi con cassia, cannella, rosmarino e rabarbaro. ma su di me non stava bene per niente. stonava troppo con la mia carnagione: troppo chiaro e troppo caldo.
assicurati di piacerti con quel colore. anche per me è stupendo, ma su di me faceva ira. prima di lanciarmi con l’hennè, a maggio quando ancora non avevo preso un po’ di colore in viso, ho fatto la mia (molto probabilmente) ultima tinta per capire il colore che volevo e soprattutto se mi stava bene. assodato che mi ci vedevo da morire, ho aspettato 3-4 mesi che si scaricasse per bene e mi sono lanciata a capofitto nell’avventura.
io vorrei dell’ultima fila il secondo o il quarto a partire da sinistra.
se poi ti serve qualche altra dritta per l’hennè ti consiglio di aprire un post, appena ho tempo rispondo scrivendo quello che ho imparato su di me, quello che ho trovato in giro, e la mia piccola esperienza. potrebbe essere di aiuto a qualcun’altra.
importante è che tu sia consapevole che se lo fai tante volte ti filma il capello: per diverso tempo non ti prenderanno tinte chimiche, se hai i capelli bianchi si vedranno tipo meches, che se vuoi fare una permanete non è detto che tu riesca a farla, che in alcuni casi l’hennè secca il capello (risolvi facendo una maschera nutriente dopo una settimana), che non potrai mai schiarire ma andrai sempre a scurire, che ognuna ha la sua teoria su come preparare l’hennè (io ho preso il metodo che veniva consigliato da più persone).
per la colorazione ragiona sempre così: hai un foglio colorato e ci passi sopra con una passata di acquarello annacquato, moooolto annacquato. la volta dopo ripassi sopra con altro acquarello nello stesso foglio che prima avevi colorato e ci metti altro colore sopra. è come mettere tanti fogli di carta velina colorata lievissimamente uno sopra l’altro, sempre di più fino ad ottenere un colore forte, potente ma nello stesso tempo sfaccettato perchè unico e variabile da persona a persona.
