Non è la prima volta che si parla della storia della manicure e della nail art, ma lo sapevate che ha radici davvero molto antiche? Addirittura, vedrete che si parlava già di unghie decorate…nell’età del bronzo! Ebbene sì, potrà ancor oggi sembrare frivolo, ma le mani hanno sempre avuto la loro importanza e la storia della nail art ha riscontri molto interessanti in tutte le epoche, non solo negli anni che ancora noi possiamo ricordare!

Curiose di scoprire quali fossero i trend dell’Antico Egitto&Co? Siccome alcuni sono ancora oggi molto glamour, abbiamo idea che nel giro di qualche anno li potremmo ritrovare in passerella. Perché sappiamo bene che le tendenze sono quasi sempre ripescate dal passato, no? Allora continuate a leggere il post ;-)!

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DECORAZIONE DELLE UNGHIE: UNA STORIA CHE PARTE DA LONTANO

Darsi una passata di smalto può racchiudere in sé molta più storia e significati di quanto possiamo pensare: questo perché, la decorazione delle unghie, ha radici che risalgono a ben 7000 anni fa!

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_27Credits: nailbargamax.it

Una delle prime testimonianze a riguardo proviene dall’India, dove, a partire dal 5000 a.C, le donne si tingevano le punte delle dita con lhenné, pratica che è tra l’altro sopravvissuta fino ad oggi e che si è anche evoluta in meravigliosi ed articolati tatuaggi.



ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_28Credits: untamedtresses.com

SMALTI A BASE DI ORCHIDEE TRA DINASTIA CHOU E MING

In Cina invece, a partire dal 3000 a.C., comparvero i primi smalti, realizzati con un composto formato da cera d’api, gelatina, gomma arabica, bianchi d’uovo e tinte vegetali. Per ottenere colorazioni più intense e particolari, che variavano dal rosa al rosso, si frantumavano petali di rosa e di orchidea, per poi mescolarli a questa miscela.

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_32Credits: inspirationail.com

Inoltre, tutte le volte che ci lamentiamo dello smalto che non si asciuga in fretta, pensiamo al fatto che, questo smalto ante litteram, doveva essere applicato ore e ore prima, anzi, addirittura la notte precedente per essere pronto il giorno successivo!

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_33Via Pinterest

Ancora in Cina, nel ‘600 a.C, durante la dinastia Chou, i colori preferiti erano l’oro e l’argento, e le unghie, portate molto lunghe come simbolo di ricchezza e di agiatezza, erano ricoperte da protezioni dorate.

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_29Queste protezioni sono state anche riprodotte nel dramma televisivo cinese in costume “La leggenda di Zhen Huan Zhuan”.

Tuttavia, un manoscritto testimonia un cambiamento di gusti in fatto di smalto durante la dinastia Ming, in cui si afferma che i colori preferiti erano il rosso e il nero.

NAIL ART COME ESPRESSIONE DI STATUS SOCIALE

Nel XVI secolo a.C., la nail art aveva inoltre un significato non solo estetico, ma anche profondamente sociale, dato che il tipo di colore che veniva usato per decorare le unghie simboleggiava lo status a cui apparteneva chi lo indossava. Nell’Antico Egitto, infatti, i colori più scuri (come il rosso) erano riservati alle regine, mentre i colori chiari e dalle tonalità pastello erano riservate alle donne di estrazione sociale più bassa.

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_30Credits: inspirationail.com

Si diceva che la regina Nefertiti portasse le unghie di colore rosso vivo, ottenuto da un raro tipo di henné e, leggenda vuole, da alcune gocce di sangue! Cleopatra invece, altra famosissima regina, si dice prediligesse tonalità più scure, quasi vicino al bordeaux.

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_20La regina Nefertiti. Credits: espande.it

Possiamo affermare dunque che la nail art è stata quasi sempre presente nel panorama storico, eccezione fatta per il Medioevo, periodo in cui non solo la decorazione delle unghie era in disuso, ma addirittura perseguibile!

LE UNGHIE TRA RINASCIMENTO E INCAS

La nail art ricomparve durante il Rinascimento, epoca in cui iniziarono a diffondersi anche prodotti mirati alla cura delle mani. Contemporaneamente, anche gli Incas erano soliti dipingere le unghie con colori che variavano dall’oro, al nero al verde, inoltre le ornavano con decorazioni a forma di aquila, per simboleggiare forza e potenza. In un certo senso, possiamo affermare che il concetto odierno di nail art è derivato proprio da quello Inca!

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_21Via Pinterest

IL XIX SECOLO: EMMA BOVARY TREND SETTER

Nel XIX secolo il panorama culturale è particolarmente attento all’aspetto delle unghie,ed inizia ad essere usata una miscela di oli rossi per la produzione dei primi smalti, per poi dare spazio anche a creme colorate e polveri apposite. L’età vittoriana, infatti, promulgava come ideali l’igiene fisica, la bellezza interiore che traspariva anche all’esterno e la purezza morale, ragion per cui spesso le donne (ma anche gli uomini), lucidavano le loro unghie con un po’ di succo di limone o aceto.

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_31Ragazze nell’età vittoriana. Via Pinterest

Abbiamo anche una testimonianza letteraria riguardante la nail art, per la precisione nel romanzo Madame Bovary di Gustave Flaubert, in cui Emma, la protagonista, cura le sue unghie lucidandole con olio ed un panno di camoscio.

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_22Isabelle Huppert nel ruolo di Emma Bovary nell’adattamento cinematografico del romanzo di Flaubert

Ragazze, non abbiamo ancora finito! Per un pieno di storia nail art e curiosità a partire dal ‘900 fino al futuro, andate a pagina 2!

26 COMMENTI

  1. Siiiii vi prego…. inventate qualcosa che asciughi immediatamente… io AMO le unghie laccate, ma ODIO aspettare. Mentre aspetto non sto ferma e alla fine almeno un’unghia (quando va bene) mi si rovina… ma che palle!!!!!

  2. anch’io!! lo smalto non si asciuga mai abbastanza velocemente … e quando credi che sia asciutto … zac! rovinato :-O

  3. A proposito di smalti..un paio di settimane fa vado in un market vicino casa del mio ragazzo, uno tipo acqua e sapone ma privato e cosa ti trovo? Uno stand essie con smalti a € 6,90 i classici e € 7,50 i nuovi !! Non li avevo mai trovati a meno di 11€ e Inutile dire che vi torno ciclicamente ..

  4. Ho appena iniziato a farmi fare le unghie col gel…finalmente ho delle unghie decenti che durano più di mezz’ora…se si ha la possibilità lo consiglio..

  5. Mah… la nail art è una cosa che non mi appassiona per niente… è già tanto se metto lo smalto alle unghie dei piedi d’estate (ma solo perché senza unghie colorate mi sembrano i piedi di una salma), sulle mani non mi dura più di un giorno, figuriamoci se mi metto a fare timbri o disegnini… niente da fare, non riesce proprio a interessarmi al 100%

  6. Charles Revson (fondatore della Revlon) ha reso popolare lo smalto ma era un vero furbetto, la formula opaca iniziale l’ha rubata al marchio Elka di cui era solo un rappresentante e l’ha poi migliorata scopiazzando il fondo di una bottiglietta importata dall’Europa da una sua cliente che era molto meglio di quelle americane…!

  7. Dovrebbero inventare un semipermanente che venga via strofinando con il solvente, come lo smalto normale! Adoro metterlo, ma il pensiero di quando dovrò toglierlo mi perseguita per 3 settimane!

  8. Hai provato lo Striplac? Con 100 euro circa (quindi un bel po’) ti vendono lo starter kit con la lampada, base/top coat, uno smalto e mi pare i dischetti per pulire l’unghia. Dicono che sia ottimo come semipermanente, ma soprattutto pare che venga via semplicemente sollevando un angolino e pelandolo via. Le recensioni sul sito di Sephora sono entusiastiche. Io non l’ho provato ne credo che lo farò, perché non uso il gel, ma se il tuo problema è la rimozione potrebbe essere la soluzione! Ciao.

  9. È, bella idea, peccato che io lavoro sì al computer, anche per cinque ore di fila, ma mettersi lo smalto davanti ai clienti che vengono in banca la vedo difficile!

  10. Ho visto in alcuni video di una youtuber un metodo per togliere lo smalto semipermanente.
    Devi mettere su ogni dito un dischetto di cotone pieno di solvente (forse per il semipermanente serve l’acetone ora non ricordo) e incartare ogni unghia+dischetto con solvente con la carta stagnola che va tenuta stretta (non ricordo per quanto tempo ma parecchio).

    Ho usato questo metodo una volta per far togliere uno smalto normale (ma con i brillantini grandi) che aveva messo mia sorella e che non riusciva più a togliere. In quel caso le ho fatto usare un solvente normale e ha funzionato! 🙂

  11. Beata te! Io sono pigra.
    Ci metto tanto già a scegliere il colore e una volta scelto non me lo metto. Ahaha

  12. E’ vero anch’io non so aspettare!
    L’acqua fredda velocizza parecchio mi è sembrato le ultime volte che mi sono messa lo smalto! Cioè mettere le dita in un bicchiere o contenitore che contiene dell’acqua fredda per 5-10 secondi.
    E poi gli smalti pupa effetto gel mi è sembrato fossero molto più veloci ad asciugare, il resto non mi si asciuga. Anche se con questo metodo dell’acqua si velocizza parecchio con lo smalto Essence per dire!

  13. Si, hai ragione. Ho appena acquistato due smalti Pupa effetto gel e in effetti ho notato anch’io la differenza. Sono belli coprenti, quindi mi basta una sola passata con qualche ritocchino, e sono piuttosto veloci nell’asciugatura. Ho notato che durano anche abbastanza…. avranno migliorato la formula!

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