Qualche anno fa, l’arrivo delle maschere di cotone ha rivoluzionato il mondo della skincare… e personalmente mi ha cambiato la vita! Poi è stata la volta delle peel-off, e negli ultimi due anni il mondo è impazzito per le black mask.

Oggi, c’è un nuovo tipo di maschera coreana che, nata una decina d’anni fa, sta conquistando anche l’Occidente. Si tratta delle rubber mask o “maschere di gomma”, un nuovo trend che già da diversi mesi è chiacchierassimo negli Stati Uniti.

Ma di cosa si tratta esattamente? E a chi sono rivolte queste maschere? Quali sono le più famose? Se volete saperne di più e scoprire cosa ne penso, andate avanti a leggere il post!

cliomakeup-rubber-mask-1Credits: @newbeauty.com

COSA SONO LE RUBBER MASK

Le rubber mask sono maschere dalla consistenza gelatinosa, che si trasforma poi un un materiale tipo lattice grazie alla presenza di alginato, un particolare ingrediente estratto dalle alghe marine. In alcuni casi bisogna mescolare il gel con una polvere prima di applicarlo. Altre volte le maschere sono vendute in misurini a cui aggiungere acqua prima dell’utilizzo.

cliomakeup-rubber-mask-2-lindsay

Ad esempio, le maschere del brand Lindsay appartengono a questa seconda categoria. Via Pinterest



cliomakeup-rubber-mask-3-lindsay

Via Pinterest

Le maschere di gomma vengono infatti anche dette gel-to-solid. Vanno stese con una spatola, perché la loro consistenza rende difficoltosa l’applicazione con le dita. Asciugano completamente in circa 5 minuti e vanno lasciate in posa, generalmente, circa 15 minuti. Infine vanno rimosse come normali maschere peel-off.

cliomakeup-rubber-mask-4-gel-spatola

Credits: @newbeauty.com

Oggi, si tende a chiamare “rubber mask” anche prodotti che non c’entrano molto con le originali :-D. Ad esempio ci sono quelle che prevedono di stendere sul viso un siero e poi ricoprirlo con una maschera di gomma a parte.

cliomakeup-rubber-mask-5-dr-jart

È il caso di quelle del Dr Jart+. Se ricordate, ne avevo inserita una tra i miei flop perché in realtà era solo il siero a dare idratazione… e la maschera in gomma da mettere sopra, perlatro, non lo faceva assorbire bene X-D

SECONDO I LORO FAN, LE RUBBER MASK SONO UN PASSO AVANTI RISPETTO ALLE MASCHERE IN COTONE

In teoria quindi le rubber mask sono una sorta di “evoluzione” delle maschere di cotone.

Secondo i loro sostenitori, il materiale gommoso proteggerebbe ancor meglio la pelle, impedendo al trattamento di evaporare.

In questo modo il siero sarebbe assorbito meglio dalla pelle.

Inoltre, non tenderebbero a scivolare come le maschere di cotone, e nel caso di quelle purificanti sarebbero in grado di pulire la pelle più in profondità senza irritarla o seccarla.

cliomakeup-rubber-mask-10-oro

Tuttavia, le rubber mask non risulterebbero troppo pesanti. Vengono rimosse semplicemente togliendole con le mani e la pelle sotto risulta più morbida, levigata e luminosa.

cliomakeup-rubber-mask-7-oro

Credits: @diymakeup.com

Come spesso accade in questi casi, le rubber mask inizialmente venivano proposte solo dalle spa. Quando hanno iniziato ad avere successo, sono nate le versioni “casalinghe”, su cui mi concentrerò in questo post.

RUBBER MASK: A CHI E A COSA SERVONO

Si potrebbe dire che le rubber mask siano adatte ad ogni tipo di pelle: infatti, il concetto della barriera in gomma si può applicare ai trattamenti più diversi. Si va da quelli antiage ai purificanti, a quelli delicatamente esfolianti.

cliomakeup-rubber-mask-8-dr-jart

Le rubber mask sono dette anche “modeling mask” appunto per il loro materiale elastico:

cliomakeup-rubber-mask-9-carbone

Le opinioni sulle rubber mask sono contrastanti, e molte persone le considerano “miracolose”. Indubbiamente sono un prodotti affascinanti, e secondo molti nessun altro tipo di maschera regala lo stesso livello di di idratazione. Inoltre, l’effetto WOW è immediato.

cliomakeup-rubber-mask-6-effetto

Bene ragazze, ora che abbiamo visto cosa sono e a cosa servono, vediamo insieme quali sono le rubber mask più famose e amate e cosa ne penso. Ve ne parlo a pagina 2!

11 COMMENTI

  1. Ma come un nuovo trend?! Di già?! Ho provato da poco quelle in cotone (con cui mi trovo piuttosto bene) e non ho ancora provato le black-mask… Sono indietro!

  2. E niente, io ho un debole per le maschere. Non mi interessa se funziona o no sugli altri, mi preme vivere l’esperienza!
    E quella d’oro del centro termale koreano me la sogno stanotte.

  3. Io davanti ai prodotti di skincare ho la stessa reazione della protagonista di I love shopping davanti ai vestiti! Dovrò andare in riabilitazione! Ahahah

  4. Grande! Io l’avevo comprata l’anno scorso e ti giuro quando l’ho finita è stata una liberazione. Nulla da dire sull’efficacia ma la sensazione di mettere la faccia sul cuscino era tremenda e quindi la usavo di giorno quando rimanevo a casa

  5. Avevo provato una di quelle della Ettang, l’applicazione non mi era sembrata difficile, però il risultato non era niente di particolare. Ho visto da Sephora quelle del Dr Jart, ma non le ho prese perché mi parevano un po’ macchinose da utilizzare.

  6. Ok, proviamole và, tanto abbiamo già addestrato le nostre dolci metà a non farsi venire un infarto se giravamo per casa come mostri delle paludi con le maschere d’argilla o le mummie egiziane con le maschere di tessuto o come procioni con le black mask che adesso ci diranno impassibii “Tesoro, ti si è squagliato un mylittlepony in faccia”.

  7. Troppo complicato, e l’applicazione mi sembra abbastanza pasticciona. la rivoluzione delle maschere in tessuto consiste nell’estrema comodità rispetto a quelle tradizionali in crema o all’argilla oltre all’efficacia. Altra rivoluzione sono state le maschere da mettere alla sera e lavare la mattina super comode ed efficaci. Queste onestamente non mi attirano.

  8. Risposta a denti stretti per non muovere troppo la bocca “Ma no amore non mi far parlare che mi si crepa la maschera, sai che lo faccio per te” hahhahah! Io ci metto pure in cima gli occhiali da vista, il mio non dice più nulla sospira e basta.

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here