Internet è una finestra molto ampia, veloce ed efficace, che ci permette di conoscere quasi in tempo reale le nuove uscite ed invenzioni relative ad ogni settore, quello beauty in primis!
Per questo motivo, ormai abbiamo quasi fatto l’abitudine alla comparsa di device sempre più innovativi, spesso dall’aspetto strano se non addirittura bizzarro che, senza spiegazioni e didascalie che ne giustifichino l’utilizzo, in alcuni casi somiglierebbero più a dei veri e propri strumenti di tortura che a dei tool di bellezza.
Questo aspetto ha molto colpito la fotografa lettone Evija Laivina che, in un progetto intitolato Beauty Warriors, ha immortalato diverse donne che indossavano alcuni tra i più peculiari accessori di questo genere presenti in commercio.
Evija si è servita di uno stile molto tradizionale, che avvicina le sue opere quasi ai quadri di pittori come Rembrandt più che alle fotografie che spopolano oggigiorno nel panorama dell’arte contemporanea, e il risultato che ne è conseguito è molto particolare e, sicuramente, di impatto. Volete saperne di più su Beauty Warriors e vedere tutte le foto realizzate da Evija? Allora ragazze, continuate a leggere il post per saperne di più!
Tutte le fotografie, tranne dove altrimenti specificato, sono di @Evija Laivina
RITRATTI ARTISTICI ED EMOZIONI CONTRASTANTI
Ciò che più colpisce del progetto fotografico di Evija è, sicuramente, il contrasto che c’è tra la posa delle sue modelle, pacifiche e con lo sguardo sereno (che a volte guarda direttamente nell’obiettivo, altre verso l’orizzonte), e le sensazioni conferite dagli effetti dei beauty device che indossano.
Le modelle scelte per il progetto, che è stato premiato ai LensCulture Portrait Awards del 2017, sono per la maggior parte appartenenti alla famiglia di Evija, sue amiche o ragazze contattate tramite internet.
Tuttavia, in queste fotografie non appaiono come persone comuni, ma proprio come delle vere e proprie “Beauty Warriors”, delle “guerriere di bellezza” che si trovano a combattere con strumenti che le costringono, le tirano, le modificano.
Evija Laivina al lavoro. Credits: bbc.co.uk
Questa scelta altro non fa che enfatizzare le emozioni comunicate dal progetto che, mostrando chiaramente donne in cui tutte le donne si possono identificare, ma immortalate nell’utilizzo di determinati strumenti, porta a riflettere su un mondo in cui la ricerca della perfezione della propria immagine a volte, per essere raggiunta, spinge le persone a sottoporsi alle cose più disparate e particolari.
FINO A DOVE CI SI SPINGE PER ESSERE “BELLI”?
Il progetto di Evija Laivina è, dunque, anche una critica neanche troppo sottile verso quello a cui si è disposti a sottoporsi pur di essere conformi a ciò che, socialmente, viene definito “bello”.
Una delle fotografie più di impatto ritrae una ragazza che, con lo sguardo che guarda lontano e vestita di rosso, indossa uno strumento per rimpolpare e tonificare i muscoli della bocca, a forma di labbra rosa.
“Nessuno voleva rivestire quel ruolo. Ma ho trovato una ragazza molto coraggiosa”
A causa dell’aspetto grottesco che questo beauty tool conferisce a chi lo utilizza, Evija ha ammesso che è stato molto difficile trovare una modella disposta a posare indossandolo poiché, psicologicamente parlando, questo tipo di ritratto non è di certo facile da gestire.
L’artista, a riguardo, ha detto: “Nessuno voleva rivestire quel ruolo, somigliare ad una bambola gonfiabile. Ma ho trovato una ragazza molto coraggiosa”.
Queste foto sono eccezionali! Da un paio di mesi non uso neppure il Clarisonic perché dopo anni di utilizzo, mi causava irritazione….ora utilizzo questo….è il nuovo dischetto esfoliante di Sephora in morbidissimo silicone, magari qualcuna si ricorda che fino a poco tempo fa lo vendevano in versione verde, ora è bianco ed è comunque ottimo! Tanto sono bella come sono! https://uploads.disquscdn.com/images/2fa4375668da00f64e4f132244948d4b97f3e71e3b05032f0b995807e3aa4523.jpg
Mah, a questo punto aboliamo anche il busto ortopedico e l’apparecchio ai denti laddove i problemi da risolvere sono più estetici che di salute, e aboliamo anche gli attrezzi da palestra perché non so voi, ma quando io faccio squat e piegamenti e flessioni, la mia faccia è anche peggio di quelle ritratte in galleria.
Nella galleria di ciofeche che arrivano dalla Cina attraverso ebay, quella che trovo più inquietante è la maschera-righello, presumo per misurare le dimensioni del volto ed essere sicuri che siano nei parametri canonici. Il resto è tutta fuffa che sinceramente mi fa ridere … per quanto riguarda il messaggio del “cosa siamo disposte a fare per la bellezza” … siamo disposte a comprare il Nu Face a circa 350 euro (almeno le cinesate costano un euro), a farci pere di botulino e filler e a spendere cifre esorbitanti in make up e creme creme antietà, e ci comportiamo come se l’età fosse una malattia da debellare invece che la cosa più naturale del mondo …
Se devo essere sincera Beauty Warriors mi lascia abbastanza indifferente come concetto … soprattutto dopo l’articolo sui gadget per la ginnastica facciale e le lezioni di yoga per il viso, questi sono seri e i gadget su ebay delle ciofeche? Non so …
A me sembra che nel mondo beauty spesso si sottovaluti la scelta. Sia da una parte che dall’altra.
Un pò come la storia del telecomando e dell’impossibilità di usarlo.
A me interessano le innovazioni più o meno “violente/invasive/quellochevipare” ma questo non significa che se messe in commercio poi io le debba usare.
Non lo so, non penso di aver compreso appieno l’idea della fotografa pertanto non mi ritengo in grado di apprezzarne l’opera.
Ma quelli sono strumenti per la salute, avere i denti storti influisce sulla masticazione e persino sulla schiena, e, te lo dico da persona con scoliosi e cifosi, avere una schiena non dritta è spiacevole, non tanto esteticamente, perché puoi sempre sforzarti di star dritta, ma per il dolore. La palestra serve per lo stesso motivo, rinforzare i muscoli tiene le ossa nella giusta posizione, risparmiandoti dolori e acciacchi, a me gli esercizi per le spalle aiutano un sacco, oltre al fatto che puoi portare la spesa su per le scale senza stramazzare alla prima rampa esausta.
Mai sentito di gente che usa il busto per questioni estetiche, i problemi alla colonna vertebrale sono sempre problemi di salute, anche se non hanno effetti evidenti al momento (ma tempo 10 anni li senti, oh se li senti…).
In effetti ci sono strumenti abbastanza assurdi, volti proprio a cambiare i connotati, penso a tutti quegli aggeggi per il naso o le fasce per il doppiomento, mi sembra che facciano troppo leva sull’insicurezza delle persone.
La cosa trasperente coi righelli mi ha fatto proprio una brutta impressione, posso solo immaginare quante ragazze insicure pretenderanno di avere dei connotati facciali che rientrino in quelle misure.
Le maschere in tessuto, sinceramente, mi hanno sempre fatto impressione, già da quando Clio ne parlava nei suoi articoli di skincare, quelle nere ti fanno sembrare un rapinatore di banche, quelle rosa invece ti fanno sembrare un cosplay delle Pussy Riot. Quelle trasparenti mi fanno pensare a una vittima di ustioni di terzo grado e le bianche ti fanno sembrare reduce dalla sala operatoria.
Personalmente, preferisco la classica maschera fangosa, da un punto di vista estetico.
Se poi hai bambini in casa, mi immagino che impressione, vedersi sbucare la mamma dal bagno conciata così.
Quelle fangose, invece, fanno ridere.
Ricordo che mia mamma ne aveva una verde all’argilla (non so se la usa ancora, è da anni che non gliela vedo più in faccia) e io la chiamavo “signorina Rotthermeier”, perché in una puntata di Heidi, la si vedeva con una maschera viso di quel colore oppure le chiedevo se si stesse trasformando in Hulk. Ne avesse usata una in tessuto, o una di quelle specie di passamontagna inquietanti, mi sarebbe preso un colpo :p
Concordo al 100 %%%%
Quest articolo mi fa riflettere su come noi donne (o almeno molte di noi) arrivino a spendere i loro risparmi in questi strumenti che promettono di renderci più belle e, di conseguenza, più sicure:
la sicurezza la dobbiamo trovare solo in noi stesse e non in oggetti che più che aiutare sembrano essere stati creati apposta per torturare le persone!
Sono d’accordo con te sulla questione salute e su quello che hai detto .
La ragazza con la maschera oro l’appenderei in casa, è una bella immagine. La maschere invece sono tutte inquietanti.
Io non comprerei mai questi aggeggi, se per esempio voglio uno smalto rinforzante o un trattamento volumizzante per i capelli faccio un giro di opinioni e recensioni che non finiscono più, figurati se compro un aggeggio che mi occupa posto e non fa niente, perché tanto queste robe non fanno nulla.
Lo strumento che ha in bocca la ragazza in rosso è simile a quello che mi mise il dentista quando mi applicò le piastrine dell’apparecchio! Una tortura!!!
Che lavoro interessante! Grazie per avermi fatto conoscere questa artista! 🙂