QUALI SONO I PRINCIPI DELLA DIETA LOW CARB?
- La dieta low carb si caratterizza per un basso apporto di carboidrati.
- In una dieta equilibrata i carboidrati dovrebbero fornire la maggior parte della quota energetica.
- Generalmente in questi regimi vengono limitati alimenti fonti di importanti nutrienti come cereali, frutta e verdura.
- Diverse diete, che possiamo classificare a ridotto contenuto di carboidrati, sono diventate molto famose.
- La dieta low carb può essere iperproteica o iperlipidica.
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Di dieta low carb ne esistono molte varianti e ne continuano a nascere sotto nomi differenti. Al di là delle diverse sfumature tra un modello e l’altro, questi regimi alimentari sono sostanzialmente accomunati da un ridotto contenuto di carboidrati.
Affronteremo il tema della dieta low carb puramente a scopo divulgativo. Non c’è nessun invito da parte nostra nel farvi adottare questo modello dietetico. In ogni caso, qualsiasi sia il vostro obiettivo, evitate il fai da te e rivolgetevi sempre al vostro medico e al dietista, nutrizionista di riferimento.
Ragazze, siete interessate a capire in cosa consiste la dieta low carb e se questa offre dei vantaggi per la perdita di peso? Allora non potete perdervi questo post! Siete pronte? Iniziamo subito!
QUANDO UNA DIETA PUÒ ESSERE CONSIDERATA LOW CARB?
Come possiamo facilmente intuire, la dieta low carb è caratterizzata da un basso contenuto di carboidrati.
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Tuttavia, non esiste un’unica definizione rispetto alla soglia di assunzione di carboidrati che categorizza una dieta come low carb. Generalmente si può considerare una dieta low carb qualsiasi regime che preveda un apporto in carboidrati inferiore rispetto al valore più basso dell’intervallo di assunzione raccomandato.
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Secondo i LARN, ovvero i livelli di Assunzione Raccomandati per i Nutrienti e l’Energia, i carboidrati dovrebbero fornire tra il 45 e il 60% delle calorie giornaliere. Pertanto, al di sotto di questo valore, possiamo definire una dieta di tipo low carb.
DOVE SI TROVANO I CARBOIDRATI?
Nella nostra alimentazione i carboidrati assumo un ruolo fondamentale come substrato energetico. È, infatti, proprio il glucosio la principale fonte di energia per le nostre cellule.
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Oltre a ritrovarsi naturalmente negli alimenti, i carboidrati possono essere aggiunti a questi durante le fasi della loro produzione.
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I cereali e derivati come pasta e pane e i tuberi rappresentano una fonte di carboidrati complessi. Invece, frutta e verdura, alimenti fondamenti per una sana alimentazione, sono esempi di cibi che contengono naturalmente zuccheri.
DIETA LOW CARB: VARIANTI E MODELLI FAMOSI
Va da sé che riducendo l’introduzione di carboidrati a parità di assunzione calorica aumenterà l’introduzione degli altri nutrienti cioè proteine e grassi.
LA DIETA LOW CARB PUÒ ESSERE IPERPROTEICA O IPERLIPIDICA
Aumentando prevalentemente la quota proteica entriamo nella dieta low carb iperproteica. Al contrario un incremento prevalente dei grassi porta alle dieta low carb iperlipidica.
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Non è possibile identificare un unico schema di riferimento per la dieta low carb. Tra queste, i regimi più famosi sono la dieta a Zona, la dieta Atkins, la dieta Dukan…
Soffermandoci sull’argomento dieta chetogenica, è riconosciuto da tempo il suo utilizzo nel trattamento dell’epilessia farmacoresistente. Ovviamente si tratta di protocolli specifici e ben pianificati, da seguire sotto il controllo del professionista.
I RISCHI DELLA DIETA LOW CARB
Al contrario degli altri modelli dietetici tra cui la dieta mediterranea, la dieta low carb, non è un regime caratteristico di una popolazione. Per questo motivo non disponiamo di dati sul lungo termine rispetto alla sicurezza di queste diete.
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Adottare una dieta low carb che limita in modo rilevante gli apporti di frutta, verdura e legumi non corrisponde a un regime salutare da seguire sul lungo periodo. Infatti, questo si discosta di molto da ciò che viene suggerito dalle linee guida per una sana alimentazione.
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Scegliere molto frequentemente come fonte proteica e di grassi alimenti di origine animale influenza negativamente il profilo lipidico e comporta l’aumento del rischio cardiovascolare.
La dieta low carb, e in particolare le diete chetogeniche, influenzando il metabolismo della serotonina possono portare ad alterazioni dell’umore, depressione, ansia ed affaticamento.
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Gli altri effetti collaterali descritti comprendono cefalea, mialgie, diarrea, astenia e rash cutanei come risultato della carenza di vitamine e minerali contenuti soprattutto negli alimenti che rappresentano anche fonti di carboidrati.
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L’American Dietetic Association e l’American Health Association raccomandano di utilizzare con cautela la dieta low carb sul lungo periodo, soprattutto quando la percentuale di carboidrati è inferiore al 35% e in presenza di condizioni quali osteoporosi, malattie renali ed ipercolesterolemia.
Aggiungono inoltre che, la dieta low carb, può essere considerata una tra le strategie per il decremento ponderale da utilizzare per intervalli non superiori ai 12 mesi.
