Puntuali come ogni venerdì, stanno per arrivare, solo su discovery+, le puntate 5 e 6 di CLIO BACK HOME, la docu-serie prodotta da Pesci Combattenti per Discovery Italia. Ci troviamo ora a metà di questo percorso ricco di emozioni, di inediti behind the scene, di flashback e di tantissime sorprese!
E le novità da scoprire non sono ancora finite… anzi, preparatevi perché le puntate 5 e 6 di CLIO BACK HOME non potranno che sorprendervi ed emozionarvi ancora di più!
Non vogliamo, però, raccontarvi tutto subito, ragazze e ragazzi: in questo post vi sveleremo qualche succosa anticipazione sulle puntate 5 e 6 di CLIO BACK HOME, in esclusiva solo su discovery+, e, anche, un’inedita e ricca intervista a Elena, CEO dell’Azienda, che racconterà, solo per noi, le sue emozioni e qualche dettaglio e aneddoto sul programma. Vi ricordiamo che, per vedere CLIO BACK HOME, potete abbonarvi al pacchetto intrattenimento discovery+, al costo di € 3,99 al mese oppure di € 39,99 all’anno. Siete curiosi? Allora iniziamo subito con il post!
SONO IN ARRIVO LE PUNTATE 5 E 6 DI CLIO BACK HOME: ECCO QUALCHE STUZZICANTE ANTICIPAZIONE IN ESCLUSIVA
La quinta puntata di CLIO BACK HOME inizia facendoci subito molto emozionare, fin dalle prime scene che ci riportano a marzo 2020, durante momenti molto intensi e complicati, e, poco dopo, ad aprile 2020, a New York, con le primissime immagini della nascita di Joy che ha saputo portare… la gioia in famiglia!
E, con uno strepitoso balzo in avanti, ci troviamo a casa di Clio e di Claudio in Italia, esattamente un anno dopo, il giorno del primo compleanno di Joy! Fervono i preparativi per la grande festa di compleanno di baby Joy, tra i ricordi dell’anno precedente e i primi video di Grace e Joy finalmente insieme, preparativi, manicaretti e fine tuning in vista di un PARTY indimenticabile, il primo della mascotte di casa ClioMakeUp.
Il lavoro di certo non si ferma: continuiamo, infatti, a seguire Elena #downtown, alla ricerca del nuovo ufficio, un luogo che rappresenti al meglio l’identità dell’universo ClioMakeUp, una location d’ispirazione che riesca a valorizzare il lavoro di tutto il Team! Riusciamo a “spiare dal buco della serratura” per scoprire anche alcuni lati inediti di Elena, a casa con la sua famiglia, tutti alle prese con le preparazioni per il birthday party della piccola Joy.
Grazie a CLIO BACK HOME saremo anche noi virtualmente alla festa di compleanno di Joy, tra palloncini, unicorni, dolcetti, cupcake, torte, cake pop e bolle di sapone!
E, dopo ogni grande party che si rispetti, senza contare anche il trasloco di pochi mesi prima, è arrivato il momento di sistemare tutto… e Clio ha pensato di fare le cose in grande!! Per organizzare al meglio la sua stanza dei trucchi, Clio ha chiesto aiuto a una professionista ed esperta del mestiere, Erika Grazia Lombardo, Professional Organizer, conosciuta sui social come @armadiodigrace. Preparatevi ad assistere a una vera e propria rivoluzione della camera dei trucchi di Clio!
Nel frattempo, in gran segreto, Elena e il Team si trovano alle prese con il trasloco nel nuovo ufficio e, con la complicità di Claudio, anche con l’organizzazione di una fantastica e memorabile festa in onore di Clio!
ELENA RACCONTA CLIO BACK HOME: PENSIERI, EMOZIONI UNICHE E TANTISSIME INTERESSANTI CURIOSITÀ
Grazie a CLIO BACK HOME avete la possibilità di scoprire il mondo ClioMakeUp a tutto tondo, con le persone che da piu’ di un decennio affiancano Clio nella sua quotidianità sia privata sia professionale.
Finalmente vediamo in tv anche Elena Dominique Midolo, CEO dell’Azienda, e noi del TeamClio le abbiamo chiesto come si sentisse a essere per la prima volta davanti alla macchina da presa, co-protagonista di una docu-serie. Elena ci ha raccontato le sue sensazioni senza filtri, proprio come durante le riprese del programma:
Elena Midolo: “Innanzitutto, è stata una grande emozione poter partecipare, anche in prima persona, al progetto CLIO BACK HOME, non solo dietro le quinte, ma anche davanti alle telecamere. Dal punto di vista del concept del programma, è stato un passaggio naturale: il programma, infatti, vuole raccontare la quotidianità di Clio, quella che non viene catturata dalla istantaneità delle Instagram Stories o dei contenuti social, quella quotidianità che, ovviamente, include tanti volti che popolano il suo mondo. È stato, quindi, naturale che io, come Claudio, fossimo inclusi nelle riprese, nella narrazione di quella che è la vita, personale e professionale, di Clio.
È stata un’esperienza davvero interessante: la serie appartiene a un genere particolare, che è quello del documentario, e devo dire che da sociologa mi sono sentita a mio agio poiché la metodologia dello shadowing – ovviamente, dietro a riprese come quelle fatte dall’ottima casa di produzione “Pesci Combattenti” c’e’ sempre una metodologia -, dell’affiancamento costante dei soggetti che sono sostanzialmente l’oggetto della narrazione, é una metodologia a me familiare. E poi… al di là di temi tecnici e di format, sono innanzitutto personalmente emozionata nel vedermi per la prima volta su uno schermo televisivo!”
Elena continua definendo questa esperienza come “molto introspettiva, anche grazie agli autori che hanno, ovviamente, costruito lo scheletro del programma: infatti, in ogni buona produzione televisiva, per quanto di natura documentaria, la presenza degli autori è fondamentale (e poi se sono bravi, ancora meglio!). In CLIO BACK HOME avevamo degli autori di altissimo livello: direi che un’esperienza come quella che abbiamo vissuto è molto vicina a quella dell’analisi o dell’auto-analisi poiché le domande che ci hanno posto quotidianamente gli autori ci hanno portato molto a riflettere sulla nostra esperienza di vita e sulla nostra storia di vita”.
Impossibile, quindi, non notare da parte nostra l’emozione e l’enfasi che mette Elena nel racconto delle riprese e di questa esperienza che descrive anche come “catartica, sotto un certo punto di vista” proprio perché grazie alle riprese è riuscita a “cogliere determinati messaggi che sono arrivati da questa esperienza molto speciale di riflessivitá sul passato e sul presente. Sicuramente posso affermare che è una di quelle esperienze memorabili di cui mi ricorderò per tutta la vita! È stato, probabilmente, uno dei progetti a cui ho lavorato più assiduamente, un programma scritto e pensato a quattro mani, un progetto a cui ho lavorato veramente in prima persona sia dietro sia davanti alle telecamere. Credo che sia uno delle sfide che mi ha appassionato di più, anche perché sta dando molto al nostro brand e alla nostra Azienda, ma anche, probabilmente, è stato uno dei progetti più faticosi da condurre e da sostenere e per questo vale tantissimo e ci tengo tantissimo”.
Continua Elena: “È uno step che doveva arrivare e che è arrivato dopo tredici anni di duro lavoro, trascorsi vicino a Clio (anche, se per un lungo periodo, a distanza). Ricordo che all’inizio del nostro lavoro insieme, ci tenevamo molto al fatto che Clio apparisse alla Community cosi’ come era, senza sovrastrutture, una persona spontanea quale è ancora oggi: Internet allora era diverso, l’utenza non era ancora abituata a sapere che dietro ai creators e agli influencer ci fossero delle vere e proprie strutture. Al tempo, circa nove, dieci anni fa, il più grande complimento che ricevevo era: ‘Ah, ma come, dietro a Clio c’è qualcuno?’, proprio perché il valore più alto era, e continua a esserlo, la sua immediatezza, la sua prossimitá, il fatto che non vi sia un artificio dietro. Vedete come ê inesorabilmente cambiato il panorama? Oggi, dopo 10 anni, fa piacere aver ricevuto questo tipo di riconoscimento: poter raccontare il nostro mondo, la struttura di una azienda nata da una buona idea. Le basi di questo riconoscimento sono lusinghiere poiché dettate dall’indirizzo editoriale della Rete che é volto alla valorizzazione di una case history di grande successo in Italia”.
Elena, oltre ad essere CEO di ClioMakeUp, è il braccio destro di Clio, ma anche super mamma. Le abbiamo chiesto di svelarci il suo segreto, ovvero il ‘trucco’ che c’è dietro a una donna forte e in gamba come lei che non poteva che ribattere dicendo che alla base di tutto c’è “la passione” e continua dicendo “amo profondamente tutto quello che faccio, credo in maniera granitica nel nostro progetto. La mattina quando mi alzo non vedo l’ora di poter mandare avanti i progetti sui quali siamo di volta in volta impegnati e che ho la fortuna, e anche il privilegio, di avere contribuito a costruire e a sviluppare. La mia posizione mi regala una flessibilità rara per chi fa il mio lavoro, per cui io auto-determino i tempi. Il fatto che io abbia costruito da dentro la struttura dell’Azienda e abbia, nel passato, ormai tanti anni fa, visto quali sono i limiti di certi contesti, mi ha portato a creare un qualcosa che possa essere sostenibile, in primis per me e per Clio e per chi con noi collabora. Perché l’impegno lavorativo sia sostenibile una donna deve poter contare su un ottimo life and work balance: quindi per me è fondamentale, al contrario di quello che accade – credo – in quasi tutte le aziende, avere il giusto tempo di vita extra lavorativo. Tutto deve essere equilibrato e bilanciato perché altrimenti, secondo me, il gioco non vale la candela, non ne vale la pena. Non cambierei la mia condizione attuale e credo che anche Clio possa affermare lo stesso perché, appunto, anche Clio è una mamma, oltre che un’imprenditrice, e spesso ne parliamo. Riuscire veramente a conciliare tutto è qualcosa di assolutamente impagabile”.
CLIO BACK HOME ha così tante qualità che se ne potrebbe parlare per ore: abbiamo chiesto a Elena di raccontarci cosa le è piaciuto di più nel girare questa docu-serie e non ha dubbi nel dire che riguarda “la possibilità di esprimerci in maniera autentica e vera. Questa docu-serie non aveva, ovviamente, un copione, noi non recitavamo, cosa estremamente complessa perché dovevamo agire a favore della telecamera: sapevamo che c’erano le telecamere, ma dovevamo agire nella verità, quindi essere autentici. Non che l’essere autentici sia complesso, però, ci sono dei meccanismi a volte difficili da gestire. A tal proposito, vi racconto un aneddoto. Nella terza puntata, quando io e Clio ci troviamo nell’Hangar, Clio decide di fare un video a favore della Community mentre stavamo facendo le riprese, quindi ci siamo trovati un po’ a un livello di meta. E, a un certo punto, io ho genuinamente provato una forma di disorientamento: ho guardato gli altri e ho chiesto: ‘a quale livello di realtà siamo?’ perché non capivo chi stesse registrando cosa e dentro quale schermo eravamo! Ho veramente avuto una forma, per qualche secondo, di disorientamento dimensionale, non riuscivo a capire a quale livello di realtà fossimo”.
E continua Elena: “Mi è, inoltre, piaciuto molto aver condiviso questa esperienza con alcune delle persone che sono a me più care, mio fratello, Clio, anche i miei bambini che appaiono, seppur in maniera abbastanza circoscritta. Purtroppo, mio marito non ha partecipato perché è una persona estremamente discreta e molto riservata e, quindi, non ama essere esposto. Devo dire che mi è piaciuto il clima che si è andato a creare durante le riprese, tutto è andato molto liscio. Era un progetto che doveva accadere perché, anche durante le registrazioni, sono accadute delle cose assolutamente non programmate che hanno arricchito il programma. Il caso non esiste – io lo dico sempre – queste cose non sono accadute per caso, sono arrivate e questo progetto, che già aveva una forma e una sostanza ottima, è stato ulteriormente valorizzato. Mi è piaciuto molto anche cogliere questi segni un po’ karmici: qualcosa doveva andare ancora meglio di quello che già fosse stato scritto e previsto da noi. Poi sappiamo che non siamo noi a determinare tutto, non possiamo avere il controllo su tutto, e quindi quello che è accaduto, ripeto, lo abbiamo vissuto come un dono. Potrei andare avanti per ore a dire cosa mi piace di questo programma: un’altra cosa che ho apprezzato è il fatto che, oltre a essere prodotta da una casa di produzione TOP, sancisce il rientro di Clio e fa una fotografia veritiera di quello che è la nostra realtà attuale, senza dimenticare il passato. È un regalo che ci siamo fatti a tredici anni dall’inizio del nostro percorso. Nel 2008, quando abbiamo iniziato, chi avrebbe mai detto che ci sarebbe stata una serie dedicata alla nostra realtà che è stata scelta da Discovery proprio perché considerata come una eccellenza del business in Italia? Al di là dell’aspetto romantico, del rientro di Clio, c’è anche questo acknowledgement al nostro valore. Una delle cose che mi piace inoltre constatare è che, in maniera più o meno pianificata, il lancio del programma è corrisposto con il primo anniversario del ritorno di Clio e di Claudio in Italia”.
Elena riesce a raccontare al meglio tutte le sue emozioni, per questo le abbiamo chiesto di svelarci qualche aneddoto importante (divertente o impegnativo) che riguarda le riprese, oltre a quelli già emersi e in particolare parla di “due episodi a cui sono molto legata e affezionata. Il primo è ‘Buon compleanno Baby Joy’, quindi l’episodio 5, e il secondo è ‘Una nuova era’. ‘Buon compleanno Baby Joy’ è per me importante perché quello che si vede nella puntata riprende la realtà dei fatti, cioè che per la prima volta, da quando Claudio e Clio sono tornati in Italia, siamo riusciti a festeggiare un compleanno con tutte le famiglie riunite, quindi con la mia famiglia, con quella di Claudio e di Clio e con i nostri genitori. Prima la lontananza, infatti, ci imponeva di non poter mai trascorrere insieme nessun tipo di festeggiamento, al netto magari di qualche sporadico Natale. Quello che per molti appare scontato perché, normalmente, il compleanno di una nipotina o di una cuginetta si riesce a organizzare facilmente non lo è stato a lungo per noi, che abbiamo avuto, per tanti anni, un oceano di mezzo. Per me questa puntata, che peraltro è stata girata in un luogo del cuore (la casa che i miei genitori hanno costruito per noi figli e che ora viene abitata da Claudio, da Clio e dalle bambine) occupa un posto speciale e girarla è stata veramente una grande emozione. É stata una giornata bellissima, di nuovo tutto è andato liscio. Questa primavera sarebbero potuti capitare tanti intoppi: la pandemia non ancora finita, eppure tutti i tamponi sono sempre stati negativi, il fatto di avere bambini coinvolti nelle riprese – sappiamo quanto i bambini possano ammalarsi o comunque possano non collaborare in qualsiasi modo… eppure tutto è andato liscio, anche semplicemente il meteo. Ad aprile, quando abbiamo dovuto fare le riprese in esterna, non abbiamo avuto un giorno di cattivo tempo, tanti buoni segni che ci hanno accompagnato. Questo è un altro aneddoto che amo ricordare”.
Elena continua a svelarci: “La seconda puntata che amo molto, e a cui sono molto affezionata, è ‘Una nuova era’ dove si racconta l’ingresso nel nuovo headquarter di ClioMakeUp, di tutto il Team, ma, nello specifico, la sorpresa che io e Claudio, insieme al Team, abbiamo preparato per la nostra Clio. All’inizio era stata pensata diversamente, poi abbiamo deciso, per tutta una serie di vicissitudini, di cambiare all’ultimo momento la struttura della puntata e di andare a svelare a Clio il nuovo headquarter con un tour a sorpresa dedicato a lei, un momento che io ho voluto fosse un po’ come ‘La Bella e la Bestia’. Volevo che Clio scoprisse questo palazzo incantato – e di questo si tratta perché abbiamo la fortuna di lavorare in un palazzetto Liberty di rara bellezza che ha tutta una storia dietro. Si tratta, infatti, di un edificio di cui io mi ero innamorata credo quattordici o quindici anni fa e che ho sempre considerato assolutamente irraggiungibile, anche perché, un tempo, era un edifico residenziale: il caso, o la fortuna, mi ha portato a scoprire che, a un certo punto, era stato convertito in uffici e poi, quando stavo cercando la nuova location, così, come per magia, mi è apparso nel feed di uno di quei siti che propongono soluzioni immobiliari. Anche in questo caso è tutto combaciato perfettamente! Amo molto questa puntata perché siamo tra l’altro riusciti, per davvero, a offrire un momento intimo e unico che da tanto tempo Claudio e Clio non vivevano: una cena tête-à-tête a lume di candela – cheek to cheek come si dice – ed è stato un vero piacere regalargliela perché con due bambine piccole e un trasloco intercontinentale alle spalle ne avevano proprio bisogno. È stata di nuovo una bella occasione per fare qualcosa di speciale e di unico”.
Infine, abbiamo chiesto ad Elena quanto sia emerso di lei nelle puntate e non ha dubbi nel dichiarare “Sono io! Quello che mi piace molto di questa serie è che quelli che voi vedete sullo schermo siamo noi e non ci sono sovrastrutture. All’inizio è stato un pochettino difficile entrare nel meccanismo, però, poi, ho agito come se non ci fossero le telecamere. Quella che vedete sullo schermo sono io e i commenti che mi fanno più piacere sono quelli che ricevo da persone che mi conoscono che, commentando la serie – che in molti stanno guardando incuriositi – mi scrivono ‘Elena ma sei tu! Sei proprio tu!’. E io sono così, come mi vedete in questa docu-serie: i professionisti che hanno lavorato sul programma sono stati molto bravi – non a caso la casa di produzione è la migliore nel fare questo genere di contenuti – e ci hanno messo a nostro agio, ci hanno permesso di raccontarci senza filtri”.
Prima di salutarvi, vi ricordiamo che CLIO BACK HOME è disponibile, solo su discovery+, cliccando qui.
Per rimanere aggiornati sulle ultime novità ClioMakeUp, non perdetevi questi post:
1) CLIO BACK HOME: LOOK, MAKEUP E ARREDAMENTO DELLE PUNTATE 3 E 4
2) CLIO BACK HOME: UN’INEDITA INTERVISTA A CLIO E SUCCOSE ANTICIPAZIONI SULLE PUNTATE 3 E 4
3) CLIO BACK HOME: LOOK, MAKEUP E ARREDAMENTO DELLE PRIME DUE PUNTATE
Ragazze e ragazzi, per questo post è tutto, ora vi lasciamo la parola. Se non l’avete ancora fatto, vi ricordiamo di iscrivervi alla newsletter, per rimanere sempre aggiornati su tutte le ultime news del mondo ClioMakeUp! Quanti di voi hanno visto le prime quattro puntate della docu-serie? Cosa siete curiosi di scoprire delle puntate 5 e 6 di CLIO BACK HOME? Fateci sapere tutto nei commenti. Un bacione dal TeamClio!
