JUNK FOOD: DI CHE COSA SI TRATTA?
- Junk food si traduce letteralmente con “cibo spazzatura”.
- Non esiste una definizione precisa di questo termine.
- Si parla di cibo spazzatura in riferimento ad alimenti con un alto contenuto calorico, ma di scarso valore nutrizionale.
- Il junk food è generalmente ricco di zuccheri, grassi di bassa qualità e sale.
- Inserire nella propria alimentazione del junk food non significa avere una junk diet.
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Il termine junk food, molto probabilmente, ci fa venire in mente il classico menù da fast food. In realtà, possiamo ritrovare questi alimenti in qualsiasi supermercato e perciò portarli quotidianamente in modo inconsapevole nella nostra tavola.
Inizieremo spiegando quali sono le caratteristiche del cosiddetto cibo spazzatura per poi ragionare insieme sulla differenza tra junk food e junk diet.
Tutte le informazioni hanno puramente scopo divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il parare di un esperto. Per indicazioni specifiche rivolgetevi sempre al vostro medico e al dietista nutrizionista di riferimento.
Ragazze, siete interessate al tema junk food? Allora questo è il post che fa per voi!
INIZIAMO DALLE BASI DEFINENDO CHE COS’É IL JUNK FOOD
Sebbene l’espressione junk food sia molto diffusa nel gergo comune, non esiste una vera e propria definizione di che cosa possa essere considerato tale.
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Generalmente con “cibo spazzatura“ ci si riferisce a quei prodotti caratterizzati da un’elevata densità energetica abbinata a una scarsa qualità nutrizionale. Per questo motivo, il junk food viene descritto come una fonte di empty calories, ovvero calorie vuote.
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Solitamente si indicano quei prodotti ultraprocessati, cioè che sono stati sottoposti a molte lavorazioni e che risultano poveri di acqua, fibre e ricchi di grassi saturi e trans, zuccheri e sale. Questo ci porta a considerare junk food ad esempio le bevande zuccherate, le salse da condimento, i dolciumi, le merendine, le patatine e così via.
DENSITÀ ENERGETICA E SAZIETÀ: QUELLO CHE DOBBIAMO SAPERE
La densità energetica di un alimento è la quantità di energia fornita per unità di peso o volume, il cui valore varia in funzione della composizione in macronutrienti e del contenuto di acqua.
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La densità energetica gioca un ruolo nell’influenzare la sazietà sia nel breve che nel lungo termine. Gli alimenti a più alta densità energetica, che possiedono tante calorie in un piccolo volume, hanno anche un’elevata palatabilità che ne favorisce il sovraconsumo.
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Invece, i cibi a bassa densità energetica, ad esempio frutta e verdura ricche di acqua e fibra risultano più sazianti. Per questo motivo una dieta eccessivamente ricca di alimenti ad elevata densità energetica sembra associarsi a un aumentato rischio di sviluppare obesità e problematiche ad esse associate.
NON SI TRATTA SOLO DI CALORIE: PARLIAMO DI SCARSA QUALITÀ NUTRIZIONALE
La densità energetica non è l’unica determinante del junk food. Infatti, questo fattore deve accompagnarsi alla scarsa qualità nutrizionale.
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É IMPORTANTE CAPIRE DA QUALI NUTRIENTI DERIVANO LE CALORIE
Prendiamo come esempio la frutta secca, si tratta di un cibo ad elevata densità energetica, ma nessuno lo considera junk food. Perché? La spiegazione la troviamo nella sua composizione bromatologica che ci porta a considerarlo come un alimento di qualità, ad esempio la presenza di grassi insaturi, proteine, fibra, ma anche micronutrienti come vitamine e minerali.
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Invece, se guardiamo la tabella nutrizionale di una comune bibita gasata scopriamo che le calorie sono fornite esclusivamente da zuccheri.
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In altre parole, non bisogna limitarsi all’apporto calorico, ma è importante capire da quali nutrienti derivano queste calorie e valutare tutto il “contorno” che l’alimento si porta dietro come la presenza di vitamine, minerali e composti bioattivi.
