Chi è Mauro Repetto degli 883 🎱 la storia e cosa ha fatto quando si è allontanato da Max Pezzali

MAURO REPETTO, L’ALTRA METÀ DEGLI 883

1. Se pensiamo agli 883, pensiamo a Max Pezzali, ma allora Mauro Repetto chi è? Indubbiamente l’altra metà del gruppo.
2. Un duo di amici di Pavia che coltivano un sogno, sono arrivati al grande successo con la loro musica, insolita per il tempo, innovativa per il panorama italiano, e che parlava in modo semplice e dritto al cuore.
3. Ecco perché Max Pezzali e Mauro Repetto in poco tempo sono giunti all’apice del successo, vendendo milioni di dischi, collezionando premi e soprattutto consensi.
4. Ma rispetto a Max, che era il frontman di quel gruppo che negli anni ’90 ha segnato la colonna sonora di un’intera generazione, e non solo, Mauro Repetto restava nell’ombra, considerato “quello che ballava”.
5. Alla fine il gruppo l’ha lasciato, gli 883 si sono sciolti e mentre Max Pezzali ha proseguito la sua carriera di cantante, Mauro Repetto è sparito. Cosa ha fatto in tutto questo tempo?

Tutte le foto sono prese dall’account ufficiale Instagram di Mauro Repetto: @mauro_repetto_official via Instagram

Se avete visto la serie tv “Hanno ucciso l’uomo ragno”, siamo sicure che sarete rimaste affascinate dal personaggio interpretato da Giuggioli, che sembra essere la vera e propria colla degli 883, quello che ci credeva di più nel sogno di fare musica. E allora scopriamo chi è Mauro Repetto, cosa ha fatto fatto quando si è allontanato da Max Pezzali, perché si sono separati e cosa fa oggi. Via col post!

MAURO REPETTO: BIOGRAFIA

All’anagrafe risponde al nome di Mauro Antonio Repetto, è nato il 26 dicembre 1968, nel giorno di Santo Stefano, a Genova, sebbene sia cresciuto a Pavia.

Una foto di Mauro Repetto da ragazzo

La sua famiglia è composta da papà Elio Repetto, mamma Margherita Slajmer e la sorella minore Veronica.

mauro repetto incontra max pezzali al liceo

Ha frequentato il liceo Copernico a Pavia, dove al terzo anno ha conosciuto e stretto amicizia con un giovane ripetente, Massimo Pezzali.

D’estate animatore nei villaggi turistici, d’inverno si dedicava allo studio e a coltivare i suoi sogni, cercando la sua strada, che ha trovato proprio nel suo migliore amico.

Insieme, in modo quasi inaspettato, compongono le prime canzoni, conoscono le persone giuste e il resto è storia.

L’ESORDIO IN MUSICA: I POP PRIMA DEGLI 883

La loro musica arriva alle orecchie giuste, tanto che ricevono la chiamata per partecipare al programma in onda su Italia 1 dal titolo “1, 2, 3 Jovanotti” condotto proprio da Lorenzo Cherubini. I due amici, però, non pensano a un nome per il loro gruppo, quindi si chiamano temporaneamente “I Pop”, ma non hanno il successo sperato col programma.

Mauro Repetto in compagnia di Jovanotti e Max Pezzali agli esordi

A svoltare davvero la carriera dei due artisti pavesi è stato Claudio Cecchetto, già affermato produttore e talent scout, il più grande d’Italia (e non solo), che nei due ragazzi intravede il successo.

Così Max e Mauro cambiano il loro nome in 883, ispirato a una delle motociclette Harley Davidson, che tanto amavano, iniziano a produrre e partecipano ai primi concorsi musicali. Si esibiscono in pubblico e conquistano immediatamente il favore di tutti.

Con Claudio Cecchetto oggi

“Non me la menare” è il primo pezzo che li consacra al grande pubblico, ma è con l’album “Hanno ucciso l’uomo ragno” che raggiungono la vetta. Il disco vende 650mila copie, primo posto nelle classifiche italiane, gli vanta un Telegatto, il World Music Award come miglior artista italiano, il premio rivelazione dell’anno a Vota la voce.

Successivamente pubblicano “Nord Sud Ovest Est” e il successo è ancor maggiore. Vendono il doppio dell’album precedente e si inseriscono in un nuovo filone, quello delle ballad romantiche grazie alle canzoni “Come mai” e “Sei un mito”. E con questo lavoro finiscono per vincere il Festivalbar.

Nonostante il grande successo e l’uscita di un altro album “Remix ‘94” qualcosa negli 883 inizia a traballare. Mauro Repetto, confinato a ruolo di paroliere e “quello che balla dietro a Max” accusa il colpo. Non sostiene più i rimi, vacilla, la pressione è troppa.

Ed è proprio nel 1994 che Mauro Repetto lascia gli 883, trasferendosi in America e lasciando il marchio degli 883 all’amico Max Pezzali.

CHE HA FATTO MAURO REPETTO DOPO AVER LASCIATO GLI 883?

Ha inseguito il suo sogno trasferendosi in America, inseguendo una modella 17enne – Brandi Quinones – di cui si era innamorato.

Lo stile da rocker di Mauro Repetto

Negli Stati Uniti tenta di produrre film, di rilanciare la sua carriera, di realizzare album musicali ma è tutto un flop. Incontra le persone sbagliate, perde soldi, ritorna in Italia ma pubblico e critica non l’apprezzano.

in america è stato molto sfortunato

Ci riprova in Francia con un cortometraggio, ennesimo insuccesso. E allor decide di rispondere a un annuncio per diventare responsabile degli animatori a Disneyland Paris. Lo prendono e veste i panni del cowboy, ma notato da un ex studente che aveva fatto l’Erasmus a Pavia, Repetto viene promosso a produttore di eventi speciali.

Nel 1998, a gran sorpresa, ha partecipato a un concerto gratuito degli 883 a Milano, per poi tornare sulla sua strada.

Mauro Repetto alla chitarra mentre si esibisce

Sposa Josephine, designer francese, con cui fonda la ditta di design Manjaca, e con la quale ha due figli.

Poi si dedica al teatro, scrive testi, affianca Max in alcuni concerti, realizza per lui i brani “Il presidente di tutto il mondo” e “Welcome Mr. President” pubblicati nell’album “Max 20”. Ma i due non tornano insieme.

Un’immagine della serie tv con Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli

Lo scorso anno, nel 2023, Mauro Repetto ha pubblicato insieme a Massimo Cotto la sua autobiografia “Non ho ucciso l’uomo ragno. Gli 883 e la ricerca della felicità”. Mentre quest’anno è uscita la serie tv “Hanno ucciso l’uomo ragno”, che racconta gli esordi del gruppo pavese. Repetto è interpretato da un bravissimo Matteo Oscar Giuggioli e la narrazione restituisce a Mauro un ruolo primario.

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Via Giphy

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