Ciao ragazze!
Come le più fashioniste di voi sapranno, siamo nel pieno delle fashion week. C’è stata l’alta moda e poi si è ritornate a New York, poi Milano e adesso Parigi… insomma non si sta mai fermi e poi si ricomincia il giro. Sembrerebbe un circolo vizioso alla fine sempre uguale, ma ogni tanto, senza preavviso, compare in passerella qualcosa di inaspettato: modelle decisamente fuori dal comune presentate in modo da trasmettere un messaggio (positivo)!! Se volete sapere di più, leggete il post!
Probabilmente avrete già letto di alcune di queste apparizioni, ma tenevo a riassumerle tutte in un post, ricordando anche eventi simili avvenuti nel passato. Il fatto che la moda sia spesso legata alla diffusione di un modello “sbagliato”, malsano e che porta all’omologazione, dà ancora più valore alle sfilate che vogliono rompere questo schema!! Vediamo cosa è successo:
CARRIE HAMMER E I MODELLI DI VITA
La sindrome di Down non ha certo abbattuto o limitato Jamie Brewer: una ragazza vulcanica che, non contenta di essere avvocato e attrice (American Horror Story), durante l’ultima settimana della moda newyorkese si è trasformata anche in modella.
Jamie si è divertita moltissimo a sfilare ed è stata fiera di essere stata “una fonte di ispirazione per le donne” ed averle incoraggiate ad “essere e a mostrare chi sono”. Ha quindi invitato tutte le ragazze a guardarla e dire “Hey, se può farlo lei, posso farlo anch’io!”, rompendo definitivamente con l’idea di esclusività alla quale spesso la moda e il lusso cercano di fare riferimento.
Non è la prima volta per la stilista Carrie Hammer, la quale da sempre ha dichiarato di voler far sfilare “modelli di vita” più che “semplici modelle”: l’anno scorso aveva infatti invitato a sfilare la psicologa Danielle Sheypuk, facendola diventare protagonista della prima apparizione di una donna in sedia a rotelle sulla passerella.
CHANTELLE PER DESIGUAL E NAOMI CAMPBELL
L’avevo citata tra le bellezze “alternative” del 2014, ma forse è il 2015 l’anno di questa giovane ragazza che ha fatto della malattia della sua pelle (la vitiligine) la sua fortuna.
Non solo Desigual, di cui è testimonial, ma anche Naomi Campbell l’ha voluta come indossatrice durante la fashion week di New York (la supermodella ha organizzato una sfilata a sfondo benefico/umanitario).


Il suo “caso” è diventato sempre più famoso, ma lei si sente ancora un po’ etichettata e quindi discriminata. Durante un talk show ha detto che “chi vuole vedere sempre lo stesso tipo di persone viene accontentato dall’industria della moda”: siamo le prime noi a notare che le modelle spesso si assomigliano tutte e che non sono certo rappresentative della varietà di tipologie di donne che ci sono sul pianeta! E ha aggiunto: “molti hanno provato a inserirmi nella categoria delle modelle ‘albine’. Ma si tratta di ‘segregazione’. Non voglio essere messa in una categoria”

Questi erano solo due momenti particolari delle ultime settimane della moda. Ma nella prossima pagina trovare un altro importante messaggio lanciato da un noto stilista e uno show tutto italiano che è stato molto apprezzato nel mondo!