COME RIMANERE MOTIVATI?
- Dopo il primo lockdown, ora dobbiamo affrontarne un altro ma con positività.
- Il primo ci ha colto di sorpresa, questo ce l’aspettavamo, quindi ora siamo più pronti.
- Tuttavia, per la seconda volta dobbiamo privarci di qualcosa.
- Tristezza, rabbia, sconforto sono tutti sentimenti “normali”.
- Anche il disagio, provocato dall’attesa dei nuovi Dpcm e dal non sapere quando questa crisi finirà, ovvero l’ansia da limbo, contribuisce al nostro stato emotivo.
- Scandire la propria giornata è fondamentale per superare questo momento.
- È importante scegliere bene cosa mangiare in quarantena, come lavorare bene in smart working ma anche come vestirsi e passare il tempo.
- Ancor più fondamentale è rispettare le misure di sicurezza consigliate.
- Per restare motivati e per superare questa nuova fase di minilockdown, senza imbattersi nella sindrome della capanna, è meglio rimboccarsi le maniche e mai abbattersi.
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Sapevamo che con l’arrivo della fredda stagione i contagi sarebbero aumentati e che, forse, ci sarebbero state nuove chiusure, un po’ come a marzo. È stato definito minilockdown, o lockdown light, una versione leggermente rivisitata di quanto accaduto alla fine dell’inverno scorso. Quello è stato un periodo duro per molti, che all’improvviso hanno dovuto affrontare situazioni molto diverse e completamente nuove.
Tra limitazioni e misure di sicurezza ce l’abbiamo fatta, ma ora come rimanere motivati e superare questa seconda ondata coi nervi saldi? Al di là di tutti i consigli forniti dalle autorità competenti, vogliamo svelarvi qualche trucchetto e segreto per restare motivati e positivi durante il minilockdown. Pronte, ragazze? Si comincia!
ESSERE MOTIVATI: COSA SIGNIFICA E PERCHÉ È IMPORTANTE
Nella vita capitano cosa belle e cose meno belle. Le prime ci piacciono, ci fanno sentire bene e ci spronano anche a fare meglio. Le seconde possono sia spingerci a migliorare ma, il più delle volte, arrestano la nostra positività, ci fanno sprofondare nella tristezza, nello sconforto.
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L’unica voglia che si prova in queste situazioni è quella di chiudere gli occhi e riaprirli scoprendo di aver vissuto un brutto sogno. Ci rinchiudiamo in noi stessi, non riusciamo a guardare il bello che c’è intorno a noi e quante possibilità abbiamo.
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E capita di assumere atteggiamenti sbagliati, volontari e involontari: dal mangiare troppo e male a dormire poco, perdendo colpi al lavoro, nello studio e anche nelle relazioni interpersonali, persino quelle con i propri cari.
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Si diventa suscettibili, irritabili e inevitabilmente ci si chiude nel proprio guscio. Cosa vuol dire essere motivati? Qual è il significato? Semplicemente trovare uno scopo, un obiettivo per trovare sempre la motivazione, per raggiungere un fine, senza se e senza ma.
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E riuscirsi in questo determinato periodo, in cui le limitazioni sono all’ordine del giorno – per tutelare la salute di tutti – può davvero risultare molto complicato.
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Motivo per cui gli psicologi parlano indistintamente di Pandemic Fatigue, ossia la fatica, o stanchezza da Covid.
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E, no, non si tratta di una conseguenza del contagio, ma una situazione generata dalla condizione pandemica mondiale.
PANDEMIC FATIGUE: COS’È LA STANCHEZZA DA COVID E COME SUPERARLA
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Poco prima dell’estate, quando le misure sono state allentate e pian piano siamo tornati a una sorta di normalità – sempre distanziati e con mascherina ben aderente al viso – abbiamo parlato di sindrome della capanna, ovvero la paura di tornare a uscire di casa e fare, più o meno, le cose di sempre.
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Andare dall’estetista o dal parrucchiere, tornare in ufficio dopo mesi di smart working, passeggiare all’aria aperta, fare un po’ di shopping, mangiare la propria pizza preferita nel locale del cuore e organizzare viaggi e dopo la quarantena ci è sembrato strano, ma bello, ma ad alcuni è apparso spaventoso.
SCANDIRE LA GIORNATA, FISSARE DEGLI OBIETTIVI E RESTARE POSITIVI SERVE PER RIMANERE MOTIVATI DURANTE LA PANDEMIA
Mille le domande che affollavano la mente di chi non si sentiva ancora al sicuro dal virus. Ma se questa è stata una sindrome passeggera, la Pandemic Fatigue è tutta un’altra cosa. Con queste due paroline si intende, secondo l’OMS, la stanchezza da Covid. In cosa consiste?
Si tratta, come leggiamo nella grafica della pagina Facebook GuidaPsicologi.it, di uno stato di spossatezza che comprende anche preoccupazione e sfiducia. Un misto di sensazioni generate da stati emotivi legati all’incertezza, alla paura, al confinamento domestico, al non sapere cosa accadrà nell’immediato futuro. Tutto questo genera sfinimento e si entra in un circolo vizioso in cui, essere motivati, può davvero aiutare a uscirne.
In tal senso ci sono delle semplici operazioni da seguire per superare il minilockdown senza stress, o almeno limitandolo.
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Sui social, in tv, sui giornali e in radio non si parla d’altro, le fonti sono moltissime e il tutto genera ansia, anche in attesa dei nuovi dpcm, delle ultime misure di sicurezza e, soprattutto, di contenimento. Ascoltare troppe notizie non fa bene, quindi evitate l’eccesso di informazioni ma attenetevi solamente alle fonti ufficiali.
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È importante rispettare le regole per uscirne il prima possibile tutti insieme ma, nel frattempo, organizzate le vostre giornate con obiettivi a breve termine. Bisogna scandire i momenti, dal lavoro allo studio, dalle serie televisive alla lettura di un buon libro. Basta dedicarsi alle proprie passioni, ponendosi anche dei limiti orari, se necessari, per cadenzare ogni singolo importantissimo momento per contrastare la Pandemic Fatigue.
