TEST & TRICK
Eccoci giunti al momento tanto atteso! Andiamo a vedere come performano gli ombretti della The Balm Nude Dude Volume 2 Nude Eyeshadow Palette e quali make-up si possono ricreare!
The Balm Nude Dude Volume 2 Nude Eyeshadow Palette, fotografia realizzata con luce naturale.
The Balm Nude Dude Volume 2 Nude Eyeshadow Palette, fotografia realizzata con luce artificiale.
In questo primo look abbiamo utilizzato le tonalità in assoluto più nude della palette, ricreando un make-up veloce ideale anche per tutti i giorni. I colori opachi sulla palpebra si applicano facilmente tuttavia, generano abbastanza fall-out, soprattutto le tonalità più scure. La formula ricorda palette di vecchia generazione, le polveri infatti non sono immediatamente super pigmentate ma l’intensità va costruita piano piano.
The Balm Nude Dude Volume 2 Nude Eyeshadow Palette, fotografia realizzata con luce naturale.
The Balm Nude Dude Volume 2 Nude Eyeshadow Palette, fotografia realizzata con luce artificiale.
Gli ombretti shimmer sono invece più performanti. Si stendono perfettamente sia utilizzando il pennello che le dita. Il colore è pieno, anche se la brillantezza senza bagnare il pigmento o applicare una base adeguata è molto discreta. Anche in questo, caso la formula sembra un po’ datata. In effetti, oggi sul mercato, anche a prezzi molto ridotti, sono presenti degli ombretti shimmer davvero super luminosi e burrosissimi.
The Balm Nude Dude Volume 2 Nude Eyeshadow Palette, fotografia realizzata con luce naturale.
The Balm Nude Dude Volume 2 Nude Eyeshadow Palette, fotografia realizzata con luce artificiale.
In generale abbiamo constatato che con le giuste basi, i colori raggiungono una buona durata e nel complesso riescono ad arrivare a sera senza perdere di intensità o depositarsi nelle pieghe. I matte sono più farinosi e anche sulla palpebra generano fall-out. Lo schema colori invece, nel complesso è abbastanza versatile, completo e ben bilanciato.
TIPS & TRIKS
Negli ultimi anni le case cosmetiche hanno cambiato le formulazioni dei loro ombretti, soprattutto per quanto riguarda i colori opachi. Hanno reso le polveri molto più pigmentate, ma leggermente più farinose. Questo significa che il prodotto ha un rilascio immediato del colore, ma allo stesso tempo genera molto più fall-out. In effetti, è proprio la formulazione a base di talco che permette agli ombretti di aggrapparsi con più difficoltà ad una palpebra asciutta.
Per sfruttare al meglio questa formula quindi, sarà necessario utilizzare una base non settata. Non è necessario un primer specifico, anche un correttore non opacizzato potrà andare bene per questo scopo: il pigmento si aggrapperà meglio alla palpebra e, con un po’ di accortezza e il pennello giusto, il prodotto si sfumerà senza fare macchia.