QUANTE PATATE MANGIARE ALLA SETTIMANA SECONDO LE LINEE GUIDA?
- I falsi miti sul cibo alimentano le incertezze su quante patate mangiare alla settimana.
- Le patate sono i tuberi commestibili della pianta Solanum tuberosum appartenente alla famiglia delle Solanacee.
- Questi alimenti contengono una buona quota di carboidrati complessi.
- Le caratteristiche nutrizionali delle patate sono diverse da quelle del gruppo di frutta e verdura.
- Le linee guida consigliano quante patate mangiare alla settimana per avere un’alimentazione varia ed equilibrata.
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Quante patate mangiare alla settimana? Come inserirle nella nostra alimentazione? Le patate sono una verdura? Si tratta di domande abbastanza frequenti e del tutto legittime. Dopo aver spiegato le caratteristiche di questi alimenti ci concentreremo sulla frequenza di consumo raccomandata e sui consigli per realizzare dei pasti bilanciati.
Tutte le informazioni hanno puramente scopo divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il parare di un esperto. Per indicazioni specifiche rivolgetevi sempre al vostro medico e al dietista nutrizionista di riferimento.
Ragazze, siete curiose di capire quante patate mangiare alla settimana? Volete scoprire tante curiosità su questi alimenti? Allora non perdetevi questo post!
INIZIAMO DALLE BASI SCOPRENDO UTILI CURIOSITÀ SULLE PATATE
La pianta della patata, Solanum tuberosum, è originaria dell’America centro-meridionale e, insieme ad altri ortaggi come pomodori, peperoni e melanzane, appartiene alla famiglia delle Solanacee.
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LE PATATE APPARTENGONO ALLA FAMIGLIA DELLE SOLANACEE
La parte commestibile della pianta è costituita dai tuberi, ovvero l’estremità ingrossata della porzione sotterranea, che funzionano come deposito per le sostanze nutrienti.
Esistono molte varietà di patate, le quali si differenziano per forma, dimensione e colore. In commercio sono in genere suddivise in base al colore della buccia (rossa, gialla, viola) o della pasta interna (a pasta gialla, bianca, rossa, blu). Questa colorazione varia in base ai carotenoidi e alle antocianine presenti.
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Una curiosità che forse non tutti sanno è che quelle che chiamiamo comunemente patate novelle in realtà non sono una varietà speciale, ma semplicemente delle patate raccolte prima della loro completa maturazione.
COME CONSERVARE LE PATATE: TUTTO QUELLO DA SAPERE
Vi state chiedendo come conservare le patate? Per conservare correttamente questi alimenti riponiamoli in un luogo buio, asciutto e a temperatura ambiente.
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Conservare le patate in frigorifero non è una buona idea. La motivazione è che le basse temperature convertono parte dell’amido in zuccheri portando successivamente a ottenere delle patate dalla colorazione scura nel caso in cui vengano cotte a temperature elevate.
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Si consiglia, inoltre, di non tenere le patate esposte alla luce poiché ciò potrebbe promuovere la produzione di glicolalcaloidi, sostanze descritte come fattori antinutrizionali.
PATATE E SOLANINE, FACCIAMO CHIAREZZA
I glicoalcaloidi sono sostanze prodotte dalla pianta come meccanismo di difesa e possiamo ritrovarle non solo nelle patate, ma anche in altri vegetali. Nel caso specifico delle patate, i glicoalcaloidi sono costituiti dall’α-caconina e α-solanina, generalmente chiamate solanine.
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Il contenuto di solanine varia in funzione di molti fattori tra cui quelli genetici, ad esempio la varietà coltivata, ma anche ambientali: condizioni climatiche durante la crescita, modalità di conservazione e così via.
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Le solanine si concentrano soprattutto nella buccia e in particolare nei tuberi esposti alla luce e in quelli vecchi, rugosi e ricchi di germogli. Si tratta di sostanze con effetto antinutrizionale che, se ingerite in quantità eccessiv, possono provocare effetti dannosi per la salute.
Quindi dobbiamo apportare modifiche a quante patate mangiare alla settimana? In realtà non è necessario allarmarsi.
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Per rispondere a questa problematica, la FAO/WHO ha fissato un limite cautelativo per il contenuto di solanine nelle patate in commercio. La soglia da non superare è più bassa per alcuni Paesi come quelli nordici dove il consumo di patate risulta essere molto elevato.
In altre parole, possiamo consumare tranquillamente le patate avendo l’accortezza di conservarle in modo adeguato.