Molte donne nell’ultimo periodo si stanno interessando sempre di più alla ricerca di alternative valide per ridurre l’usa e getta e per migliorare l’impatto ambientale durante il ciclo mestruale.

Negli anni, infatti, sono aumentate le alternative agli assorbenti tradizionali come, per esempio, le coppette mestruali, gli slip assorbenti e non solo. In questo post della sua rubrica del Blog ClioMakeUp Tiziana Salari, Naturopata e fondatrice di Naturopatia Intuitiva, ci fornirà un’utile guida a scelte ecologiche, sostenibili e salutari riguardo al ciclo mestruale. L’argomento è ciò che fa per voi? Allora lasciamo subito la parola a Tiziana.

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CICLO MESTRUALE: SCELTE ECOLOGICHE E SALUTARI

“Negli ultimi anni, sempre più donne stanno prendendo coscienza di come le loro scelte durante il periodo mestruale possono non solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche migliorare la propria salute e il proprio benessere. Sono Tiziana Salari, Naturopata e fondatrice di Naturopatia Intuitiva, e in questo articolo esploreremo le diverse opzioni eco-sostenibili offrendo alternative green ai prodotti tradizionali.

PRODOTTI USA E GETTA: L’IMPATTO AMBIENTALE E SALUTARE

Partiamo con qualche dato importante sul quale poter riflettere. Noi donne, nell’arco del periodo di fertilità (che va dal menarca alla menopausa), abbiamo le mestruazioni tra le 450 e le 500 volte. Questo significa che consumiamo circa 10.000 assorbenti usa e getta per una spesa media che pare superi 5.000 euro. Un consumo, quindi, costoso dal punto di vista finanziario, ma anche dal punto di vista ambientale e dal punto di vista salutare.

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Le aziende che producono tamponi e assorbenti igienici non sono tenute a rivelare gli ingredienti che usano perché questi prodotti per l’igiene intima femminile sono classificati come “dispositivi sanitari”. Tuttavia, è importante sapere cosa contengono, poiché è dimostrato che gran parte di ciò che viene a contatto costante con la pelle può entrare nel sangue e distribuirsi nel corpo.

Si legge spesso che gli assorbenti e i tamponi sono realizzati in cotone biodegradabile, ma questo non significa che siano salutari né tanto meno sostenibili. Infatti, per lavorare questa fibra vengono utilizzati pesticidi che sono sostanze inquinanti, forse tra le più inquinanti di tutte. Non solo. Tamponi e assorbenti tradizionali possono contenere fino al 90% di plastica (cioè polietilene, polipropilene e poliestere), ma anche sostanze chimiche come sbiancanti e profumi.

Facile, quindi, dedurre quanto la produzione e il consumo di questi prodotti usa e getta, oltre ad avere un impatto significativo sulla nostra salute, generi una quantità significativa di rifiuti.

3 SCELTE SOSTENIBILI PER LA SVOLTA NELLA GESTIONE DEL CICLO MESTRUALE

Dato che mi occupo di benessere a 360 gradi oggi voglio mostrarvi alcune opzioni che puoi iniziare a valutare in alternativa agli assorbenti tradizionali.

#1 COPPETTA MESTRUALE

Le coppette mestruali sono realizzate in silicone medico ipoallergenico e si inseriscono comodamente all’interno della vagina durante il ciclo mestruale. Le coppette mestruali raccolgono il flusso mestruale anziché assorbire, e questo ha innumerevoli vantaggi che ti svelo fra poco. Le coppette sono riutilizzabili, facili da pulire e possono durare fino a 10 anni se vengono utilizzate con le dovute precauzioni. Mi spiego: prima di ogni utilizzo (ad ogni mestruazione non ad ogni cambio di coppetta) la coppetta va fatta bollire per 1-2 minuti (in modo da sterilizzarlo) e va conservata in un sacchetto di tessuto pulito e traspirante tra un utilizzo e l’altro.

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Molte donne che hanno provato le coppette mestruali hanno riportato una maggiore comodità, meno odore e un minor rischio di infezioni rispetto ai prodotti tradizionali. Inoltre, le coppette mestruali offrono una maggiore libertà di movimento e possono essere indossate per un periodo di tempo più lungo rispetto ai tamponi e agli assorbenti usa e getta.

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Il mio dilemma più grande era “ma quando sono in giro tutto il giorno?”. Nessun problema, in realtà è persino più comoda. Prima di tutto quando vai in un bagno pubblico devi lavarti le mani, rimuovi la coppetta, la svuoti nel gabinetto, la pulisci con un po’ di carta igienica e la inserisci di nuovo. Se non hai possibilità di sciacquarla una volta tornata a casa potrai lavarla in modo più accurato. Io ho fatto un viaggio on the road con la coppetta mestruale e ho solo trovato benefici”.

Ragazze, non è finita qui. Nella prossima pagina Tiziana proseguirà a parlarci di altre scelte ecologiche per ridurre l’impatto ambientale durante il ciclo mestruale. Continuate a leggere.

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