COME PREVENIRE O CURARE LA VULVODINIA

“Se la vulvodinia è un problema così diffuso, possiamo prevenirla in qualche modo o curarla?

Il punto di partenza è senz’altro mirare ad ottenere un equilibrio della persona, prendendo consapevolezza che i genitali esterni devono essere considerati uno specchio del corpo e della mente e di quello che succede alla persona. Considerare i genitali esterni una parte del corpo a sé stante non costituisce un approccio efficace: il dolore va sempre affrontato comprendendone le cause profonde, prima di essere soppresso.

UTILI CONSIGLI PER AFFRONTARE LA VESTIBOLITE VULVARE

Alcuni consigli utili per affrontare la vestibolite vulvare possono essere riassunti in poche semplici norme: condurre una vita sociale e di coppia soddisfacente, avere uno stile di vita corretto, accettare le diverse fasi della vita e della ciclicità femminile con serenità, non aver timore di parlare del proprio dolore a uno specialista competente e non vergognarsi di farsi aiutare se da sole non si riesce a risolvere il problema.

Alcune persone affette da vulvodinia possono beneficiare di trattamenti alternativi come l’osteopatia e l’agopuntura, sebbene l’efficacia di tali approcci non sia stata ampiamente studiata in studi clinici controllati. Tuttavia, molte persone riportano un sollievo dai sintomi attraverso questi approcci complementari.

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Credits: Foto di Pexels | Doucefleur

L’osteopatia, ad esempio, può concentrarsi sul rilascio di tensioni muscolari e sulla correzione delle disfunzioni muscoloscheletriche che potrebbero contribuire al dolore vulvare. La riabilitazione del pavimento pelvico può essere utile anche nel trattamento della vulvodinia. Poiché la tensione muscolare e la disfunzione pelvica possono contribuire ai sintomi della vulvodinia, gli esercizi mirati a rilassare e rinforzare i muscoli del pavimento pelvico possono essere parte integrante della gestione della condizione.

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Credits: Foto di Pexels | Irene



Inoltre, la riabilitazione del pavimento pelvico può aiutare a migliorare la circolazione sanguigna e il flusso linfatico nella zona pelvica, contribuendo a ridurre l’infiammazione e il dolore. Questo approccio integrato può essere parte di un piano di trattamento completo che potrebbe includere anche terapie farmacologiche, terapie psicologiche e cambiamenti nello stile di vita. L’agopuntura, invece, prevede l’inserimento di sottili aghi in punti specifici del corpo per stimolare i flussi energetici e ridurre il dolore.

È importante notare che, mentre questi trattamenti possono essere utili per alcune persone, non sono garantiti e potrebbero non funzionare per tutti. Prima di intraprendere qualsiasi trattamento alternativo, è consigliabile consultare un professionista sanitario qualificato per valutare l’idoneità del trattamento e per ottenere consulenza personalizzata”.

Firma

Dottoressa Marialuisa Morelli, Osteopata cranio sacrale e viscerale, Osteopata peditrica, Posturologa, specializzata in cefalee e problematiche dell’ATM.

Ragazze, se siete alla ricerca di altri utili consigli a tema wellness, non perdetevi questi post:

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Ragazze, speriamo che questo post della Dottoressa Morelli sulla vulvodinia vi possa essere utile. Ora, come di consueto, vi lasciamo la parola. Alcune di soffrono di questo disturbo? Se vi va, raccontateci la vostra esperienza nei commenti. Un bacione dal TeamClio!

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