Più volte qui sul blog vi abbiamo parlato delle campagne pubblicitarie e degli spot più influenti, particolari e talvolta scandalosi di sempre. Oggi vogliamo proporvi nuovamente un articolo che parli delle pubblicità, stavolta però focalizzandoci in particolar modo su quelle dei jeans che negli anni hanno fatto la storia, alcune destando scalpore.

Tra quelle con protagoniste alcune tra le celebrità e modelle più influenti di quegli anni, e altre che invece hanno dato scandalo per la loro irriverenza nella comunicazione, ce n’è davvero per tutti i gusti. Brand come Versace, Levi’s, Calvin Klein e così via, hanno negli anni interpretato la loro visione del fashion e ci hanno dato una reale idea di come la moda cambi senza tuttavia discostarsi troppo da alcuni canoni. Se siete dunque curiose di saperne di più, allora non vi resta che continuare a leggere il post!

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LE TOP MODEL DEL PASSATO E LE PUBBLICITÀ ANNI ’80 E ’90

È sempre interessante vedere come nel tempo cambi la moda e quale modo migliore se non con una carrellata di campagne pubblicitarie del passato? Alcune, tra le altre cose, hanno fatto la storia del fashion, altre hanno creato dei veri e propri scandali mediatici destando le ire di intellettuali e non.

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Le top model del passato, oggi!


Negli anni Ottanta, la testimonial Calvin Klein era Brooke Shields che in uno scatto di Richard Avedon ha lanciato i jeans del brand.ClioMakeUp-campagne-pubblicitarie-spot-pubblicita-storia-moda-fashion-scandali-6

Iniziava già il trend, adottato poi da tantissimi altri brand, di non indossare nulla o quasi sopra per mettere in risalto le gambe e il prodotto che si stava commercializzando. Cosa che per l’epoca, se ci pensate, destava abbastanza scalpore considerando anche il fatto che la modella aveva solo 15 anni. “Non c’era nulla infatti tra lei e i suoi Calvin Klein”.

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I MESSAGGI “NO GENDER” E IL RUOLO DELLA DONNA

Negli anni ’90 Wrangler esce con una campagna pubblicitaria che riassume in un solo scatto la moda di quel tempo. Crop top con le spalle scoperte, abbinato ai jeans dal taglio dritto e un po’ over-size con tanto di risvoltini alle caviglie.

Il brand inoltre nella locandina della pubblicità puntava a marcare l’importanza della qualità dei loro tessuti con la frase “gli Americani dovrebbero avere ciò che pagano” e si dava avvio a quella che poi negli anni sarebbe diventata una questione di “gender”.

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Le donne infatti potevano indossare alla perfezione i jeans destinati a un pubblico maschile e viceversa. Si trattava infatti di una delle prime campagne pubblicitarie a favore del “no gender”.

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Siamo nel 1995 e i jeans iniziano a stringersi sempre di più in favore di una forma fisica sempre più sinuosa e filiforme. La vita è sempre molto alta e il classico blue denim viene sempre riproposto. La pubblicità di Versace porta in auge uno dei trend che ancora oggi è un vero e proprio must: jeans e pumps in satin, ossia le classiche scarpe décolleté a punta. A fare da testimonial Claudia Schiffer e Nadia Auerman in uno scatto di Richard Avedon.

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Bellezze, siamo solo a metà dell’opera! A pagina due troverete invece gli spot pubblicitari di Levi’s che hanno fatto la storia della moda e due pubblicità che invece hanno destato scalpore e sdegno per i loro messaggi provocatori nei confronti delle religioni. Se siete curiose, voltate subito pagina!