Ciao ragazze!

Ok, ammetto che non si finisce mai di imparare, soprattutto nel campo del makeup! Dopo il contouring, lo strobing, in baking (….e se mi sono scordata qulacosa, abbiate pietà! :D) ecco che arriva un altro termine per descrivere una nuova tecnica: il sandbagging!

Cosa c’entrerà mai con il trucco una parola che invece ha a che fare con sabbia e fiumi? Bene, lo scopriremo oggi e vi dirò esattamente come funziona (o come dovrebbe funzionare) ma soprattutto vi svelerò cosa ne penso io! Insomma, questo sandbagging sarà davvero la soluzione contro il trucco che non regge sul viso?
Lo scoprirete solo leggendo il post! 😉

Partiamo proprio dalla parola con cui questa nuova tecnica ormai impazza su tutti i magazine beauty e sui social (con foto, tutorial etc…). ‘Sandbagging’ letteralmente vuol dire utilizzare i sacchi di sabbia per arginare l’acqua. Se c’è una piena di un fiume, come sapete si utilizza proprio la sabbia per limitare i possibili danni, e per fare in modo che l’acqua non straripi.


Ok, sabbia, acqua, fiumi. E il trucco? Se questo nuovo termine è entrato a fare parte del dizionario contemporaneo del trucco, lo dobbiamo a lui, Mario Dedivanovic, il celebre mua di molte star, una tra tutte lei, Kim Kardashian!

Senza di lui probabilmente non saremmo neanche impazzite con le terre e gli illuminanti… ma tant’è. Ormai contouring e strobing fanno parte del nostro makeup quotidiano e, chissà, forse adesso si aggiungerà anche il sandbagging.

Il prode Mario ha infatti utilizzato questa tecnica proprio su Kim, la sua modella (e ‘cavia’ :D) preferita e sui social ha spesso fatto vedere anche qualche passaggio, proprio per far capire in cosa consisteva.
Scopriamolo meglio anche noi.

Quando si realizza la base viso, di solito si stende fondotinta, correttore, cipria e a un certo punto si prosegue con il trucco occhi e labbra, più o meno carico e più o meno intenso. Per realizzare il sandbagging, bisogna agire proprio in questo momento, utilizzando, proprio come il baking, una cipria traslucida, bianca.

Queste sono solo alcune di quelle che potete trovare in commercio!

Ma facciamo un attimo un passo indietro e ricordiamo anche per una attimo in cosa consisteva il baking, perché potrebbe facilmente confondersi con il sandbagging.
Per baking o ‘cooking’, si indica la tecnica che prevede l’uso della cipria per fissare la base, in particolare il fondotinta e il correttore, soprattutto sotto la palpebra inferiore, per evitare i prodotti si accumulino nelle pieghette e creino quelle antipatiche righe sotto l’occhio.


Ma non solo! Con la tecnica del baking (in cui la cipria deve essere applicata in grandi quantità e lasciata ‘in posa’ per qualche minuto, per poi essere rimossa) si riescono a creare anche delle zone di luce importanti sul volto per illuminare così tutte quelle zone che devono essere messe in risalto (come, appunto, la zona sotto gli occhi, fronte e parte bassa degli zigomi) al contrario del contouring, che invece crea ombre.

In cosa consiste più esattamente il nostra caro sandbagging? E in cosa si differisce invece dal baking? Se siete curiose di capire meglio cos’è e come si realizza, non vi resta che cambiare pagina! Anche perché vi dirò esattamente come la penso e se potrebbe davvero servire! Cliccate qui!