Ogni anno torna la fatidica scelta della protezione solare da portare in vacanza, sia che optiamo per il mare, la montagna o la città. Ce ne sono davvero di tante tipologie: alta, media, bassa, con attivatore di abbronzatura, il makeup solare, per ogni esigenza. È ancora considerato, però, un cosmetico fastidioso da applicare, un extra che in pochi integrano nella propria beauty routine quotidiana.
È finito il tempo di creme solari unte, pastose, che lasciano la patina bianca, che non si stendono o che si appiccicano con la sabbia. In questo articolo vi proponiamo la guida definitiva alla protezione solare, come sceglierla in base alla tipologia di pelle, quanta e come applicarla, il makeup solare e la migliore protezione solare per la città. Se volete scoprire il prodotto più adatto a voi, continuate a leggere il post!
PROTEZIONE SOLARE: COSA È E COME SCEGLIERE LA GIUSTA CREMA SPF
L’SPF, acronimo di Sun Protection Factor, ovvero fattore di protezione solare, è l’indicatore di quanto a lungo una crema solare proteggerà dai raggi solari. Quanto più è alto il numero indicato sulla confezione, tanto più riuscirà a proteggerci dai danni causati dai raggi ultravioletti.
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Infatti, non solo l’esposizione prolungata al sole può causare scottature, vere e proprie bruciature e fastidiosissimi eritemi, ma i problemi alla lunga posso essere anche molto più gravi. Tumori della pelle, soprattutto, ma anche problemi estetici come invecchiamento precoce e macchie scure quasi impossibili da rimuovere se non con trattamenti invasivi e molto costosi.
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La migliori creme solari si scelgono principalmente in base al fototipo, una sorta di schema delle caratteristiche estetiche che ci contraddistinguono e che serve a farci capire se siamo più soggetti a scottarci o meno. Questo perché naturalmente produciamo melanina, che altri non è che il filtro naturale della nostra pelle, che ci protegge assorbendo e respingendo le radiazioni solari.
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È facile quindi capire che, più si ha la pelle scura, più melanina si produce e più naturalmente saremo protetti. Ma la melanina da sola non basta! Pur producendone molta la pelle va adeguatamente protetta, scegliendo protezione solari con un SPF comunque non troppo basso. Importante poi è ricordare che, i primi giorni di esposizione, è essenziale scegliere una protezione solare 50, cioè molto alta, per abituare la pelle gradualmente.
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Una pelle chiara e chiarissima dovrebbe utilizzare sempre una protezione con SPF50, specie se tende ad arrossarsi ed evitare inoltre di esporsi nelle ore più calde. Pelli medie e scure, invece, dopo i primi giorni di sole, possono passare ad una crema solare SPF +30, ricordandosi, possibilmente, di non scendere sotto quell’SPF, perché garantisce una protezione sicura.
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LA GIUSTA QUANTITÀ DI PROTEZIONE SOLARE PER ESSERE SEMPRE PROTETTI
Importante è anche applicare la giusta quantità di protezione solare, perché tendiamo sempre a metterne poca, pensando così di essere protetti ma di abbronzarci più velocemente.
La protezione solare va applicata in buona quantità e riapplicata spesso!
Errore! Ridurre la quantità applicata riduce anche il livello di protezione e bisogna sempre non solo abbondare, ma riapplicarla frequentemente.
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È una leggenda quella che non applicando la crema solare o applicandone poca o con spf basso ci si abbronzi di più. Forse ci si abbronza un po’ più lentamente, ma sicuramente il colorito durerà molto di più. Infatti una tintarella progressiva e più sana, abituando la pelle ai raggi solari, ci permetterà di sfoggiarla anche al rientro dalle vacanze senza lamentarci di spellature e chiazze disomogenee.
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Per ogni zona del corpo ne andrebbe applicata una noce abbondante, avendo cura di spalmare la protezione solare fino a completo assorbimento e non scordandoci nessuna zona. Gomiti, ginocchia, piedi, mani, ascelle, incavo del ginocchio, orecchie: sono tutte zone che tendiamo a dimenticare ma che hanno bisogno di protezione così come tutto il resto del corpo.
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Per quanto riguarda la frequenza di applicazione, tassativo è riapplicarla dopo ogni bagno, pur scegliendo creme water resistant. Sono più resistenti, in particolare al sudore o bagni brevi e servono a proteggerci anche mentre facciamo il bagno, quando i raggi solari sono potenziati perché riflessi sullo specchio d’acqua, ma con immersioni prolungate l’effetto barriera svanisce.