COSA SI INTENDE PER POSITIVITÀ TOSSICA? PERCHÉ STARE ATTENTI ALLA TOXIC POSITIVITY?

  1. Con il termine toxic positivity, o positività tossica, si intende un atteggiamento di iper-ottimismo che svaluta ogni possibile emozione negativa.
  2. È un approccio che si è diffuso specialmente sui social: vi è mai capitato di trovare meme o gif recanti la frase motivazionale “good vibes only“? Ecco, la toxic posivity porta all’estremo l’atteggiamento positivo, negando l’importanza delle altre emozioni.
  3. La positività tossica quindi nega o sminuisce la legittimità delle altre emozioni umane. Spesso chi la pratica ne è vittima inconsapevole.
  4. Chi soffre di toxic positivity mette in atto una serie di atteggiamenti che possono essere anche di “auto-sabotaggio“, non riconoscendo neppure le proprie emozioni negative né abbracciandole.
  5. La toxic positivity può essere pericolosa perché ci fa cadere in uno stato di negazione della realtà e ci costringe a reprimere le nostre vere emozioni. È normale al contrario, specialmente in questo momento storico, provare sentimenti come il languishing.
  6. Essere vittime di positività tossica, inoltre, ci renderà al contempo “pericolosi” per gli altri. Fare amicizia da adulti è complicato, se poi facciamo nostro questo atteggiamento di toxic positivity sarà ancora più difficile: chi ci sta attorno potrebbe sentirsi poco compreso e non legittimato a esprimere sentimenti di tristezza o frustrazione.

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Credits: Foto di Unsplash | Hybrid

Sentirsi tristi, frustrati e poco ottimisti può succedere: è importante abbracciare tutto lo spettro delle emozioni umane e non reprimerle. Specialmente sui social, però, si va diffondendo da tempo un atteggiamento opposto, di toxic positivity, o positività tossica. Come suggerisce il nome stesso, si tratta di un insieme di comportamenti ultra-ottimisti che, però, diventano pericolosi (tossici, appunto) se portati all’estremo, perché svalutano e -anzi- cancellano dalla narrazione umana l’insieme delle emozioni negative che fanno naturalmente parte della nostra vita.

Ragazze, seguiteci nel post perché scopriremo insieme cos’è la toxic positivity nel dettaglio, come scoprire se ne siamo vittime inconsapevoli e perché è un atteggiamento pericoloso da tenere sotto controllo.

COS’È LA TOXIC POSITIVITY NELLO SPECIFICO, QUANDO LA POSITIVITÀ È PORTATA ALL’ESTREMO

Prendiamo in prestito la definizione di toxic positivity della Dott.ssa Jaime Zuckerman, psicologa clinica che cura i disturbi dell’autostima e dell’ansia.

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Credits: Foto di Unsplash | Victor Garcia



La positività tossica è la presunzione che, indipendentemente dalle emozioni negative o dalle difficili situazioni che una persona stia vivendo, questa debba mantenere a tutti i costi un’attitudine positiva – il cosiddetto motto “good vibes only“, cioè “solo vibrazioni positive”.

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Credits: Foto di Unsplash | Stan B

Per fare un esempio pratico di cos’è la toxic positivity, pensate a quante volte capita, in special modo sui social, di scorgere frasi motivazionali che invalidano ogni sentimento negativo.

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Credits: Foto di Unsplash | Yuyeung Lau

Chi esprime toxic positivity critica le lamentele altrui senza davvero fermarsi ad ascoltare, esortando l’altra persona semplicemente a cambiare atteggiamento.

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Credits: Foto di Unsplash | Nick Fewings

LA TOXIC POSITIVITY PUÒ ESSERE UNA REAZIONE A PERIODI STRESSANTI, MA NON VA SOTTOVALUTATA

Pensiamo al lockdown recentemente vissuto a causa del Covid-19: la positività tossica si è ancora più acuita, portando ai massimi termini l’atteggiamento di mostrare compulsivamente la propria resilienza di fronte alle difficoltà.

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Credits: Foto di Unsplash | Bruce Mars

Ragazze, si tratta poi di un circolo vizioso: chi prova sentimenti negativi, come tristezza, rabbia, frustrazione, in un contesto del genere (sia online che offline) sarà restio a esprimersi a 360°, preferendo piuttosto adeguarsi al tono della community.

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Credits: Foto di Unsplash | Anthony Tran

La positività portata all’estremo, però, è molto pericolosa sia per chi la pratica sia per chi la subisce.

COME CAPIRE SE STIAMO PRATICANDO, ANCHE INCONSCIAMENTE, LA TOXIC POSITIVITY (O SE NE SIAMO VITTIME)

L’atteggiamento di toxic positivity può essere perpetrato anche in modo inconscio, ecco perché è importante riconoscere se stiamo mettendo in pratica la positività tossica.

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Credits: Foto di Unsplash | Caroline Veronez

Generalmente, potremmo essere “affetti” da toxic positivity se:

  • siamo soliti nascondere o mascherare i nostri veri sentimenti
  • tendiamo a non dare importanza alle nostre emozioni, andando avanti ignorandole

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Credits: Foto di Unsplash | Caju Gomes

  • ci sentiamo quasi colpevoli quando proviamo sentimenti di tristezza o frustrazione
  • tendiamo a minimizzare i sentimenti e le emozioni altrui, liquidandole anche con motti o modi di dire stile “good vibes only
  • al posto di validare l’emozione dell’altra persona, proviamo a cambiare la sua prospettiva, per esempio con frasi come “potrebbe andare peggio, pensa se invece…”

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Credits: Foto di Unsplash | Hisu Lee

  • facciamo vergognare o sentire in colpa gli altri se non hanno un atteggiamento positivo o resiliente
  • liquidiamo quello che ci infastidisce senza analizzarlo con un semplice “è così e basta”.

Ragazze, non abbiamo ancora terminato. Seguiteci a pagina 2 perché scopriremo perché la toxic positivity è pericolosa e come uscirne.

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