Ecco il video!

 

Lisa inizia a raccontare com’è nata l’idea di questo progetto. Il tutto parte dalle sue ricerche per il libro che stava preparando e così ha pensato di catapultarsi nella storia immaginando come sarebbe potuto essere vivere nelle varie epoche e chiedendosi quali siano stati i momenti più belli, ma anche quelli ‘peggiori’ della storia del makeup.

Il suo viaggio parte dall’Egitto, con un look che prevedeva occhi fortemente messi in risalto dal contorno scuro. Lisa spiega che quello è stato anche il periodo in cui si è più sperimentato con il makeup, ma soprattuto un periodo di forte emancipazione della donna, che aveva anche grandi poteri e autonomia.

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Si prosegue poi con l’antica Grecia, in cui le donne prediligevano il look che seguiva la regola del ‘less is more’, quindi ci si limitava a una polvere bianca sul viso e tocchi di colore ottenuti con piante e frutti:

Schermata 2015-10-24 alle 17.27.09Anche le sopracciglia erano molto marcate, quasi un monociglio! Mentre i capelli… beh, oggi molte acconciature prendono ispirazione proprio da lì!

Secondo quanto riportano le prime testimonianze scritte del Cristianesimo, nel Medioevo il makeup era invece considerato peccaminoso e si cercava quindi di allontanare le donne dall’idea di truccarsi. Lisa racconta anche che questo è anche il periodo in cui si comincia a sperimentare con ricette casalinghe e rimedi fai-da-te per combattere imperfezioni e ottenere una pelle luminosa.



Schermata 2015-10-24 alle 17.31.59Colori invisibili e viso super sobrio!

Nella Venezia del Sedicesimo secolo, ecco che il makeup diventa invece un vero e proprio divertimento per le donne! Feste, ricevimenti e vita lussuosa portavano donne e uomini a svolgere una vita alquanto dissoluta e secondo Lisa (ma evidentemente era realmente così!) il makeup così pesante serviva proprio a coprire le conseguenze di notti folli! 😀

Schermata 2015-10-24 alle 17.41.40Prodotti per il viso costosisissimi, come quelli di cui vi accennavo prima, all’arsenico! Più li si usava, più bisognava continuare a usarli, per via dei danni e della dipendenza che creava! Il tutto ‘condito’ da labbra rosse e guance altrettanto accese.

Anche nella Francia del Settecento c’era un’attenzione particolare al makeup e al colore sul viso, con il blush che la faceva da padrone e che era considerato un segno distintivo dell’aristocrazia, una sorta di ‘status symbol’.

Schermata 2015-10-24 alle 17.50.28Madame Pompadour diede persino il nome al colore che più andava di moda in quel periodo: il Pompadour Pink! 🙂

In epoca vittoriana, il makeup veniva considerato volgare e inappropriato, quindi i look diventano più sobri enfatizzando appena il colore delle gote, semplicemente pizzicandole! 😀

Schermata 2015-10-24 alle 17.55.46Si permetteva anche l’uso della cipria… ma non in pubblico!

L’emancipazione della donna nei primi anni del ‘900 e lo sviluppo dell’industria del cinema portano a una diversa concezione del makeup, un vero divertimento, un simbolo di forza!

Schermata 2015-10-24 alle 17.58.26E’ questo anche il periodo in cui i prodotti di bellezza iniziano a diventare più diffusi tra tutte le donne!

Si arriva infine alle epoche più moderne nonché colorate, con i look delle dive anni ’50 o quelli più pazzi degli anni ’80… fino ad oggi, in cui, come dice Lisa, abbiamo il potere di scegliere senza ostacoli tutti i look che vogliamo.

Schermata 2015-10-24 alle 18.02.52

Il video si conclude con la considerazione finale della makeup artist, che spiega come al giorno d’oggi siamo più liberi, e sia quindi possibile scegliere di portare un rossetto nude o viola, un ombretto vivace o persino alcun tipo di makeup… tutto questo senza alcuna imposizione o regola, perché siamo noi e solo noi a deciderlo.

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In findo, tornare indietro nel tempo ci offre senza dubbio scorci delle società di epoche passate, ma soprattutto ci fa capire come il trucco diventi alla fine un modo per esprimere se stessi. 

Avevate visto il video di Lisa? Vi è piaciuto? Quale look vi ha colpito di più e cosa pensate del messaggio che la makeup artist ha voluto trasmettere? Lei non lo dice, ma secondo me tutti questi bellissimi look possono essere anche una bella ispirazione per i travestimenti di Halloween! 😉 Fatemi sapere qui nei commenti cosa ne pensate! Un bacione e buona domenica!

94 COMMENTI

  1. Ciao Clio, il video l’ho guardato proprio ieri e mi ha fatto molto piacere che anche a te sia piaciuto tanto da condividerlo con tutte noi!!! Sei davvero una persona speciale! Mi piace Lisa perché anche lei con semplici make up ricrea delle cose davvero interessanti!! W il make up

  2. Buongiorno a tutte!
    Non conosco Lisa…..o meglio non la seguo…..ma credo che cambierò idea. Stasera intanto guarderò il video.
    Lancio uno spunto di riflessione:
    siamo veramente sicure che al giorno d’oggi la donna è veramente libera di vestirsi e truccarsi come vuole? certamente non ci mettono al rogo o alla ghigliottina……ma certi giudizi credo siano a volte altrettanto pesanti!

  3. Adoro la Eldridge. È molto posata, molto ragionata e perfezionista in ciò che fa… Della serie: non sbaglia una virgola! Questo video è una gioia per gli occhi… Mi piace un sacco il trucco anni 60!!!

  4. Eldridge è semplicemente FANTASTICA! amo il suo stile ..Clio perchè non fai un video, con un trucco ispirato agli anni 40 : )un bacione

  5. Avevo visto il suo video, mi è piaciuto molto, chiaro simpatico e i trucchi sono tutti favolosi! Lisa mi piace molto, amo il suo stile minimale ma d’effetto. Il periodo che mi piace di più sono gli anni ’50 anche se anche nell’antico Egitto penso fosse divertente sperimentare

  6. Clio devi iniziare anche tu a fare un video che lasci il segno. Come ha fatto nikkie tutorials con il poter del make up ed ora Lisa eldrige.

  7. Ho visto il video davvero bello, non c’è niente da fare! Il lookpiù strepitoso è quello del cinema muto! Belle fonti di ispirazione per Halloween hai ragione Clio! Buona domenica!

  8. Ciao! Io adoro Lisa Eldrigde ( è una delle prime make-up artist che iniziato a seguire agli inizi e che mi ha fatto appassionare ancora di più al mondo del trucco) e ho già visto questo video più volte: è molto curato e interessante e condivido il suo messaggio :-). Mi sono piaciuti tutti i look che ha fatto!!!

  9. clio questa ragazza ha fatto un bel po’di errori: il trucco presentato per la Grecia non rispecchia la realtà: quello mostrato è più tipico dell’epoca tolemaica, come è possibile notare nei celeberrimi ritratti del Fayoum, in Egitto. In Grecia, le donne amavano truccarsi e curarsi, tanto che le pratiche di depilazione desunte dai romani nacquero proprio in Grecia. Ha dimenticato la nobiltà romana: le donne adoravano “incipriarsi” usando i mascheroni (velenosi, tra l’altro) che venivano usati dagli attori teatrali e facevano uso di tinture naturali come blush, rossetti e ombretti. Il Kajal, a partire dall’antico Egitto, diventa praticamente d’obbligo fino alla tarda antichità. Ha anche più o meno azzeccato la moda medievale. Il trucco non era amatissimo, sebbene si continuasse la tradizione antica per creare i trucchi: le prostitute dovevano truccarsi vistosamente per distinguersi dalle dame.

  10. Amo Lisa Eldridge!.. la seguo da tanto, mi piace il suo modo di “concepire” il make up!..ho già ordinato il libro! 😉

  11. Lo conosco e lo avevo condiviso su fb commentandolo semplicemente con una parola ‘libertà’. Oltre che brava, sembra tutto così semplice quando lo fa lei, è sempre elegantissima anche negli 80’s ehehe

  12. trovo ancora attuale e possibile il make up veneziano e anni 50, solo un po’ arduo e difficile da presentare, ma data la bellezza, mi piacerebbe riuscire ad osare, che ne pensate?
    a volte penso che in fondo il trucco come dicevano un tempo, sia peccaminoso, un po’ perché per esempio, se hai il rossetto devi evitare effusioni, non mangiare, e a volte lo trovo limitante anche nella gestualità, alcune volte poi, non si può certo dire non sia sensuale, però ditemi quante statue, immagini, nel mondo del sacro o nella pittura, vengono rappresentate senza trucco… Perciò a parte i costi proibitivi di certi prodotti per la maggior parte dei comuni mortali, diciamo che la misura, dà il giusto senso alle cose, e quindi aboliamo il senso del peccato e godiamoci, un sano e buon make up.
    Eldrige, trovo abbia un volto adatto a rappresentare soprattutto il ‘700, molto brava
    Proprio in questi giorni, pensavo chissà quali sono i prodotti top e più usati, compresi i pennelli, nel mondo del make up, forse Clio , hai già fatto dei post del genere, ma mi piacerebbe approfondirlo, per ogni tipo di prodotto, il rossetto più utilizzato, il finish, il colore e via dicendo per gli ombretti, creme, pennelli, eccetera….
    Grazie, ciao

  13. io non ho capito molto e purtroppo non conosco l’inglese così bene, speriamo lo traducano in italiano, così si, lo comprerei anch’io, libri di make up interessanti, a parte qualcuno tipo quelli di Clio, non è che ce ne siano molti, ma in inglese e in americano, si, perché non li traducono? costa così tanto? secondo me nel mondo non manca il lavoro, ma le idee, e soprattutto gli azzardi, vanno sempre sul classico e consueto, come nel teatro, e quindi non si vende perché diventa tutto già visto, conosciuto, risaputo… o almeno a me pare così… ciao

  14. Post interessantissimo! Grazie Clio! I trucchi anni 20 io li adoro !adoro in generale la storia del make up,e mi piace “scoprire” i trucchetti x ottenere un look e x sentirsi più belle!:)

  15. Ciao secondo me i giudizi verso la figura della donna non cesseranno mai! Indipendentemente da quanto e come ci trucchiamo e vestiamo!anche se è difficile dobbiamo pensare a cm ci sentiamo a nostro agio e più belle indifferentemente dal giudizio di altri!:)

  16. io penso che sarebbe più facile e bello per ogni donna camminare a testa alta qualunque look o makeup si desideri portare senza curarsi dei giudizi di una classe di “perbenisti” o “puritani” che ormai risulta essere vecchia ed un pò seccante…sono fermamente convinto che il futuro appartenga alle donne così come il presente, solo che ancora dovete far vostro questo cambiamento 😉

  17. temo sia molto difficile una traduzione. è un prodotto di nicchia e la riproduzione delle immagini è costosissima. però ci sono sempre le immagini da vedere e non credo ci sia molta parte ‘scritta’

  18. La seguo da quando vivo in Inghilterra, è di grande aiuto per valutare e scegliere i prodotti che propongono qua, essendo molto variegati e non conoscendoli. Inoltre, trovo che trucchi molto bene, ogni uso look è elegante, mai eccessivo, di classe, addirittura naturale. Non è neanche troppo complicata da comprendere, parla abbastanza lentamente e in modo chiaro. Insomma, mi piace proprio malgrado io non sia dell’avviso che lei sia così tenera, gentile e pacata, come appare.
    Circa il libro, son andata la scorsa settimana alla presentazione… Sarò cattiva, forse esagerò, ma trovo che solo lei o donne della sua fama, nel suo settore, avrebbero avuto un così successo con la pubblicazione. E questo lo dico perché chi ha una buona cultura artistico/umanistica e storica, non cade dal pero quando sfoglia il suo book! Per farla breve, libri scritti in passato sulla storia del make-up, ce ne sono alcuni – non molti, a volte si trovano dimenticati tra i mercatini dell’antiquariato. C’era persino un manuale dell’800 nella libreria di Carlo Alberto al Real Castello di Racconigi (quando ero assistente del direttore delle collezioni), sulle buone norme francesi, a corte, in fatto di trucco per le dame. Insomma, l’avessi scritto io o uno dei tanti amici con dottorati, non avrebbe mai avuto un tale successo; Ma è giusto così. Non colleziono (per ora) gioielli di smeraldi, riviste di vogue storiche (ne colleziono altre) e soprattutto non son sposata con il direttore creativo di vogue u.k., fotografo di fama internazionale (e qui, finisco di essere maligna…. GUAI se ogni fotografia, immagine, sito web… non fosse perfetto).
    Se mai diventerò ricca e famosa, vi dirò come trucca! Anche se, io son più per due risate con Clio!
    stranamente il sole splende…. a Londra…. il fidanza si è tolto un attimo dai “marroni”… vado a fare le cinnamon rolls!!!! Buona domenica fanciulle!

    passo e chiudo – baci

  19. La nostra odierna libertà è solo di facciata. Se ben guardate siamo ancora schiavi/e di pregiuzi, che serpeggiano soprattutto tra le donne nei confronti di altre donne. La donna si deve sempre in qualche modo “giustificare” per quello che fa: se si veste provocante, se si trucca molto, se non vuole spoosarsi, se non vuole figli, se vuole avere solo amanti e anche molti senza un compagno fisso….Per gli uomini queste cose sono accettate e ritenute normali

  20. Ciao Clio, bel post ed è bellissimo anche il video di Lisa Eldridge!!! 🙂
    Mi piace la parte finale, cioè la libertà che abbiamo adesso!!! 🙂

  21. Ho comprato il suo libro e lo sto leggendo. Ha immagini molto belle e per ora è molto interessante. Curioso come il makeup sia da sempre un bisogno dell’uomo e come oggi le ragazze giovani vogliano sembrare più vecchie, mentre le donne avanti con gli anni vogliano sembrare più giovani. Mai come oggi abbiamo il mito dell’eterna giovinezza, ansiose di bruciare le tappe da giovani e piene di rimpianti da vecchie. Quando è che riusciremo ad apprezzare la bellezza di ogni età della vita valorizzandola anche nell’apparenza? Il video è bellissimo, ottima pubblicità per il suo libro.

  22. Bè diciamo anche che fino a qualche anno fa lei era un’emerita sconosciuta e i video che ha iniziato a girare fin da subito sono di alto livello. Non è una dilettante, ha iniziato a fare video quando professionalmente parlando era già affermata. Inoltre credo che il suo successo lo abbia soprattutto con un certo tipo di pubblico (credo dai 35 in su): non mi risulta ci fosse niente in giro con questo target. Tutte ragazze giovani con trucchi per giovani. Non a caso per quanto faccia trucchi anche seguendo il trend, non sono mai esagerati.
    Semplifico dicendo che io non uscirei mai di casa truccata da Mrdaniel, bei trucchi, ma troppo fashion. Anche le Pixiwoo trovo abbiano uno stile un po’ anni ’90-2000…trucco calcato, patinato, un po’ Charlotte Tilbury.
    Per questo oltre a Lisa Eldridge mi piace seguire Clio, anche se in generale trovo incarni meglio il trucco per una trentenne, più che per una quarantenne.

  23. Mamma mia stupendo!! ora voglio leggere il libro, mi interessa troppo. esiste già in Italiano? lei è davvero bravissima!!!!!

  24. Anche io amo il makeup anni ’50 e il trucco da damina. Quest’ultimo con un bel fard e un rossetto in tinta si può quasi replicare. Mentre leggo il suo libro mi viene la smania di comprare proprio il fard, un cosmetico che paradossalmente ho scoperto tardi, ma che ti regala salute e giovinezza.

  25. La moda cambiava anche nell’antichità. Ma vi risulta esista un altro libro recente sulla storia del makeup? Io ricordo una lettura sul libro di storia sull’igiene ‘a secco’ del ‘700 che mi aveva sconvolta. Adesso ho una repulsione per tutte le pratiche di igiene e pulizia che non prevedono l’uso dell’acqua.

  26. non vorrei sempre rompere le…. uova nel paniere, ma un libro del genere non esisteva già? non era proprio quello di cui tu, Clio, ci mostravi le immagini nei post sui make up e stili delle varie annate? Insomma, niente di nuovo

  27. In realtà anche tu hai commesso qualche inesattezza… 1) i ritratti del fayyum, alcuni dei quali visibili oggi al british museum, sono tra gli esempi della ritrattistica ROMANA, e non egizio-greca. Ne rappresentano gli esempi assieme a quelli di Pompei. il genere del ritratto era inusitato in Grecia, mentre era una forma d’arte più tipica dell’antica Roma.
    Come si truccassero le donne greche bene non penso possiamo saperlo dato che specialmente l’universo femminile ateniese era molto nascosto. Si presuppone però che in una civiltà come quella ateniese che teneva le donne segregate in casa tutta quest’attenzione per il trucco non ci fosse.
    2) sul medioevo cadi vittima di un luogo comune nato dall’accanimento della chiesa contro il make-up. Il fatto che l’autorità ecclesiastica lo vietasse non vuol dire che le donne non si truccassero: un aspetto etereo era ottenuto imbiancando l’incarnato artificialmente e si usavano colori su labbra ed occhi. Un trucco eccessivo e vistoso era ritenuto volgare, ma le dame si truccavano eccome, purché non se ne parlasse apertamente. Non sono rarità, come dice Lisa del resto, i manuali di trucco, uno fra tutti quello della salernitana Trotula.

  28. no ma io non parlavo nemmeno dei “perbenisti” ma di una cosa più sottile, ovvero delle mode. Se ci pensiamo bene, siamo schiave delle mode, chi più chi meno……vedi tutti i trend su come portare le sopracciglia, sui rossetti lucidi o opachi, sul contouring, strobing e balle varie. Già il fatto di seguire questo blog, e di imparare che questa o quella cosa non vanno più di moda, è comunque in un certo senso una schiavitù. Certo, non come in passato, e lo voglio sottolineare bene, nessuno ci mette alla ghigliottina se usciamo con le sopracciglia sottili, ma i giudizi, le chiacchere, i commenti ….alla fine non sono altro che una ghigliottina edulcorata!

  29. Beh Lisa Eldridge è prima di tutto una make-up artist, non propriamente una youtuber in senso stretto… Nel senso, YouTube non è il suo principale mestiere, ha solo un suo canale in aggiunta alla sua normale attività, come estensione dei suoi social media, esattamente come ne ha uno charlotte tilbury… A me piace come si presenta, come parla e come trucca (e sono under 30), i suoi tutorial sono gli unici che mi trovo a riprodurre… Mi piace la sua aria sobria, chic e “autorevole”, e la preferisco all’aria di “vicina di casa” che magari hanno altre.

  30. Ben detto clio! Il trucco è l’unico lusso che mi concedo. Una coccola solo per me!! Bellissimo post e bravissima Lisa

  31. Sono d’accordo con te!. Io me la cavo con l’inglese. Però ovvio avrei decisamente piacere nel vedere questa tipologia di libri anche in italiano,purtroppo non è così. Credo dico credo,che sia x il fatto che questi libri non abbiano molto successo e molto pubblico in Italia e dato che non costano neanche poco.. suppongo che per la casa editrice non valga proprio la pena,economicamente parlando, tradurli in altre lingue.. ma si “tengono” in inglese.. linguaggio ormai considerato universale. Figurati che gli altri che ho io (molto conosciuti all’estero) in Italia non li trovi neanche… 0_o devo ordinarli on line!

  32. Bellissimo! dopo aver letto questo post sono andata a cercare il video ed è molto interessante! ps: inoltre ho notato che ne sono usciti molti di video simili, 100 in un minuto o cose così fra cui anche 100 years of beauty una serie di video che mostra l’evolversi del beauty negli ultimi 100 anni nei vari stati, addirittura divide la germania in due nel periodo in cui era divisa politicamente, stessa cosa per la corea…ragazze sono da vedere!!!

  33. si, vero, le donne romane si truccavano e si mettevano pure capelli finti per dare volume alla capigliature, simili alle extensions

  34. A parte il monociglio, mi pare che il peggio siano gli anni 80…
    E adesso ci vogliono far tornare ai rossetti marroni

  35. Infatti. Ho detto che si è messa a fare video quando già era una professionista affermata. Del resto ha 41 anni. YouTube è stato scoperto prima da gente più giovane che ancora studiava per affermarsi (Clio stessa ad esempio) perché i più giovani sono cresciuti con i social e per primi intuiscono le potenzialità di questi mezzi di visibilità. Io essendo coetanea della Eldridge la seguo dai suoi esordi. Proprio perché quello che propone è fattibile nella quotidianità continuo a seguirla. Ogni tanto mi piace guardare qualche makeup artist più estroso, ma non è quello che mi interessa.

  36. Assolutamente. Infatti, appena l’ho conosciuta virtualmente ho apprezzato subito il fatto che non fosse la solita ragazza truccatissima che si millanta make up artist. E, poi, ha stile e buon gusto, non è paragonabile a tante altre. Le ragazze/ine, si truccassero come lei, non risulterebbero ridicole, come spesso accade!

  37. Omg , mi devi scusare, intendevo commentare lo stesso post che commentavi tu e non il tuo post in risposta al post in questione o.o’ comunque manco io mi aspetto sia un trattato, quanto un volume divulgativo con belle fotografie

  38. Jacke Bailey make up degli artisti del calibro di Kate Perry morto suicida …era stufo di contouring alla Kardashian forse ..mah boh .

  39. Sono d’accordo, in più e’ incredibilmente brava nel far diventare tutte le donne che trucca veramente bellissime ma, pur facendo cose moderne particolari, mai eccessive. Secondo me questa e’ la dote più importante che un make up artist possa avere!

  40. grazie mille Fradef! esatto, anche io credo proprio che il makeup debba essere una coccola per noi e un modo per divertirsi e stare meglio! Inoltre è sempre bello poter sperimentare e provare cose nuove! Un bacione e grazie ancora! 😉

  41. ciao Simonetta si tratta del libro ‘Classic Beauty, The History of makeup’ di Gabriela Hernandez
    un libro che vale la pena davvero avere 😉 beso!

  42. ciao Auora che io sappia esiste solo in inglese, come la maggior parte dei libri di questo tipo! besooo!

  43. quindi il tuo discorso va ancora oltre, capisco!credo però che la questione si concentri soprattutto nell’essere donna, nel senso che la moda è lo strumento ideale per lucrare soddisfacendo uno dei tatti più sensibili di donne, ma ormai anche uomini, ossia la vanità (in senso buono e naturale ovviamente…). Detto ciò essere schiave delle mode in maniera ossessiva si, son convinto che non sia proprio un bene, essere diciamo al passo con i tempi e saper valorizzare il proprio aspetto non è una cosa da prendere come un’imposizione, ma come una scelta che si può fare o meno purchè sia ciò che si desideri!

  44. adoro Lisa Eldridge!! non vedo l’ora che arrivi il suo libro su Amazon.it….guardo spesso se è arrivato nella sezione “libri in altre lingue” ma non risulta ancora disponibile 🙁

  45. Ciao Clio
    Scusa se faccio questa domanda proprio qui ma almeno so che la leggerai.
    Amplierai mai il tuo team? Te lo chiedo perché in caso mi candido immediatamente … :-)… intanto I miei più sinceri complimenti ragazze!!!
    Ciao a tutte

  46. In effetti mi sembrava strano che le greche avessero il monociglio,l’idea di perfezione, bellezza assoluta arriva da lì è tutt’ora quando si dice “sei una dea greca”si usa per fare un complimento

  47. Carino e interessante il video! Dopo Youtube suggeriva video su chirurgia estetica e errori madornali su personaggi famosi… roba veramente da incubo… altro che film dell’orrore…

  48. Concordo, secondo me gli anni ’80 sono stati il trionfo di stramberie in fatto di abbigliamento, trucco e parrucco… Oggi invece è il trionfo degli eccessi. Da un lato certamente trucchi splendidi e acconciature bellissime, dall’altro obrobri, cattivo gusto e veri orrori.

  49. Grazie per le precisazioni. Anche oggi le “prostitute” si truccano vistosamente per distinguersi dalle “dame”… Niente cambia! 😛

  50. Quel monociglio ricorda più la pittrice Frida Kahlo che una donna greca… la Venere di Milo sembra parecchio più bella di M.me Monociglio…

  51. Inneggio alla mia proverbiale pigrizia che mi esenta dal cadere in mode di ogni tipo e sorta. Troppa fatica. Per me cura del viso attenta e con prodotti buoni, poi BB Cream o simile, matita e direi basta. Più metti, poi, più devi levare! Per i pigri non è accettabile! X-D

  52. scusami, tra tanti commenti non ho visto il tuo… comunque basta un minimo di cultura artistica in più per poter parlare di queste cose:) con il lavoro che si è proposta doveva essere almeno il doppio precisa di quanto è stata…

  53. ahahahah! vero, purtroppo…anche se oggi è molto più facile che siano quelle che si definiscono dame a confondersi con le prostitute. In altri tempi, una vera dama medievale o matrona greco-romana non si sarebbe mai conciata come una meretrice. Oggi…quante signore bon-ton si vedono con trucchi da fare invidia a quella all’angolo della strada?

  54. Vero, ma alla fine lo scopo del manuale non è quello di consultazione e divulgazione scientifica in ambito storico/artistico ma piuttosto una curiosa raccolta di immagini con qualche informazione sparsa, di contorno. Della serie: ad ognuno il suo lavoro! Uno storico dell’arte e del costume sarebbe stato di gran lungo più accurato, attento e preciso nelle ricerche ma al quel punto, pochi e veri appassionati l’avrebbero letto. Il suo volume è scenografico, ce lo facciamo piacere per questo, se ne abbiamo voglia! c’est la vie!

  55. sì, hai ragione…ma il mio non è un vero errore: la ritrattistica del Fayoum s’interseca con quella tolemaica da cui trae ispirazione.Ad ogni modo, accetto la precisazione della romanità di questi ritratti (che, a mio avviso, era comunque sottointesa data la nota relazione tra i romani e i tolomei).

    2) sulla pratica greca anche tu sbagli su una cosa: è vero che erano segregate in casa, ma questo era un buon motivo per dedicarsi a due attività principali ovvero la tessitura e la TOELETTA. Le donne greche adoravano prendersi cura di sé e si truccavano e depilavano. Basti pensare alla scultura e alla ceramografia, soprattutto arcaica con le famose lekythoi a fondo bianco.
    3) non ho parlato di cristianesimo, ho solo detto che il trucco non era amatissimo dalla società e non ho nemmeno detto che le donne non si truccano affatto, a dire il vero. Ho solo specificato che c’era, molto forte rispetto alle altre epoche, la distinzione tra le prostitute le dame. Basti osservare lo splendido esempio, pur di basso medioevo, del Castello del buon Consiglio di Trento per notare come le donne fossero delicatamente truccate.
    Commettiamo errori entrambe. Ho comunque molto apprezzato trovare un’altra persona con cui confrontarmi su un argomento simile. Io studio archeologia. Tu sai queste cose per passione o scelta accademica (che ovviamente possono coincidere)?

  56. Sì molto! Oltre ad essere un bel manuale con tante spiegazioni e nozioni utili è anche un bellissimo archivio fotografico con tantissime immagini suggestive e uniche! 🙂 besoo!

  57. Che il trucco nel medioevo non fosse amatissimo rimane comunque falso, era semplicemente un argomento di cui era sconveniente parlare

  58. Grazie Clio!!! Cavolo allora mi toccherà imparare molto bene l’inglese perché secondo me è un libro valido e si potrebbero imparare molte cose. Ma perché non scrivi anche tu un libro in italiano con tutto quello che hai imparato in questi anni e con anche un pò di storia? Sarebbe bellissimo. bacioniiii

  59. Ho scoperto il canale di Lisa Eldridge grazie a questo blog, in particolare ho guardato il video sulla base adatta a pelli problematiche e acneiche….ho giusto comprato il Vichy Dermablend, ieri! che dire, la adoro! Ho fatto una scorpacciata di suoi tutorial e, oltre all’evidente talento, la cosa che più mi piace è: la voce! sarà che sono fissata con l’inglese (alterno periodi di passione profonda per l’accento British ad altri in cui mi rifugio nel più facilmente riproducibile inglese americano) ma la trovo così rilassante!!! a volte lascio i suoi video in sottofondo e faccio altre cose 😀
    e poi, come non concentrarsi sui suoi splendidi smalti??? 😉

  60. Ciao! A me è piaciuto il libro di Roberta Scagnolari “Make up vi racconto i suoi segreti e la sua storia” Lo trovi anche su amazon 🙂

  61. Amo Lisa Eldridge e il suo libro è nella lista dei regali di Natale!! *w*
    Questo video ogni tanto lo riprendo e me lo riguardo! E’ una gioia per gli occhi!

  62. ecco, tutto questo mi piace, così si può sempre imparare qualcosa, da chi ne sa più di te, grazie ragazze per il vostro “dibattito “.
    Poi visto che sono di trento, è ho visto il castello, quasi quasi ci torno, proprio per vedere meglio le figure femminili e il loro make up.

  63. OOOOH che fortunaaaa! Vacci, vacci, vacci! Personalmente lo considero uno di quei posti che non annoia mai<3

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