LEONARD COHEN
Si dice che il 2016 è stato un anno tremendo il mondo della musica, e tra gli altri abbiamo dovuto dire addio ad uno dei più celebri e cantautori di sempre: Leonad Cohen è morto lo scorso 7 novembre, all’età di 83 anni, in seguito a una caduta nella sua casa di Los Angeles.
Nel corso della sua lunga carriera, Cohen si è distinto anche per i temi forti e toccanti delle sue opere: la religione e la politica, ma anche la giustizia sociale, l’aborto e la depressione, di cui l’artista stesso ha sofferto per gran parte della sua vita.
A metà tra un cantautore e un poeta, Cohen lavorò anche per il cinema creando tra l’altro la colonna sonora di Natural Born Killers.
PRINCE
Ci ha colpito come un fulmine a ciel sereno la morte di Prince, avvenuta all’improvviso lo scorso 21 aprile; qualche giorno prima aveva avuto un grave malore su un aereo che è stato poi costretto ad un atterraggio di emergenza. Aveva solo 57 anni e tuttora i motivi della morte sono poco chiari.
Artista poliedrico ed estremamente prolifico, ha fatto la storia degli anni Ottanta e Novanta; la sua canzone più famosa, la magnifica Purple Rain, ha avuto il disco d’oro e venduto oltre un milione di copie, oltre ad essere nella lista dei migliori brani di tutti i tempi secondo Rolling Stone.
Dopo la sua scomparsa, Prince ha ricevuto l’omaggio di Bruce Springsteen, che ha aperto il suo tour a New York con una struggente esecuzione di Purple Rain, e persino della NASA che ha twittato la foto di una nebulosa viola in suo onore.
NANCY REAGAN
Ho voluto concludere questo omaggio comune ai personaggi famosi deceduti nel 2016 con Nancy Reagan, una delle first lady più attive della scena pubblica statunitense e duramente impegnata nella lotta contro l’abuso di droga.
Per tutta la vita fu accusata di intromettersi troppo nelle questioni politiche di competenza del marito, ma Nancy seppe sempre rispondere agli attacchi con grinta e savoir-faire, e pian piano si conquistò la stima dei cittadini. Durante la malattia del marito, colpito dall’Alzheimer, e dopo la sua morte, Nancy supportò attivamente la ricerca sulle cellule staminali.
Si è spenta lo scorso sei marzo a 94 anni.
Ragazze, per motivi di spazio devo concludere qui anche se purtroppo sarebbero tanti altri i personaggi famosi che ci hanno lasciato nel 2016: Glenn Frey, chitarrista e co-fondatore degli Eagles, il grande regista italiano Ettore Scola, e anche Bud Spencer, che si è spento a 86 anni – il figlio ha riferito che la sua ultima parola è stata “Grazie” – Anna Marchesini e Dario Fo. Inoltre, abbiamo dedicato post di omaggio ad altri tre miti che se ne sono andati nel 2016:
1) TUTTI I LOOK DI DAVID BOWIE, IL DUCA BIANCO
2) DA MONDINA A MONDANA: OMAGGIO A MARTA MARZOTTO
3) OMAGGIO A FRANCA SOZZANI, LA DIRETTRICE DI VOGUE CHE È ARRIVATA AD “ESSERE” VOGUE
Ragazze, la parola a voi: quali sono i lutti del mondo dello spettacolo che più vi hanno colpito nel 2016? Secondo voi di quale di questi personaggi sentiremo più la mancanza? Aspetto i vostri commenti, un abbraccio bellezze.
Buongiornoooo
Un anno terribile, proprio vero.
Sarà che mi invecchio, ma sempre più spesso mi muoiono i personaggi che “conosco”, non solo un nome o storia, ma qualcuno che mi ha accompagnato nella mia vita in qualche modo. Due canzoni di George Michael per due volte mi hanno spinta a prendere la decisione, per dirvene una.
E così ogni volta muore anche un pezzo di me.
Samira dice che sto diventando un po’ troppo sentimentale.
Mi sa che ha proprio ragione!
david bowie no???
Buondì!
In effetti lo scorso anno è stata una vera ecatombe di vip!!! Ma è già capitato anni fa…nell’anno 2009… Michael Jackson, Mike Bongiorno, Patrick Swayze, Farrah Fawcett, Alda Merini e molti altri magari meno noti ai più!!! Questo tipo di accadimenti non sono certo attribuibili a sfortuna o al detto tanto gettonato nel 2016 “anno bisesto anno funesto”…Il punto è che le cose succedono, ed è solo casualità se capitino tutte insieme o meno!!!
Ad ogni modo, mi ha colpito la morte di ognuno dei personaggi di quest’anno, ma in particolare di Carrie Fisher seguita subito dopo da sua madre Debbie Raynolds…una tragica morte davvero!!!
David Bowie, Alan Rickman, Paul Kantner, Keith Emerson, Greg Lake, George Michael, Prince, Jacques Rivette, Gene Wilder, Leonard Cohen, Umberto Eco, Carrie Fisher : mi è dispiaciuto, per tutto ciò che mi hanno regalato (in campo artistico, si intende) e che alcuni di loro potevano ancora regalare.
Confesso che mi è dispiaciuto maggiormente per Bowie ed Emerson, dato che erano due “miti” della mia infanzia.
pure a me David mi ha accompagnata nell’infanzia, era uno dei miei preferiti insieme ai Queen e il compianto Freddie, e mi ha lasciato un senso di tristezza infinita quando ne hanno dato notizia 🙁
Brutto anno il 2016 per i lutti tra gli artisti. Per me perdere Bud Spencer è stato quasi come perdere uno zio. Sono cresciuta con i suoi film.
Io avevo 2 anni quando è morto Freddie Mercury, ma ho sempre adorato i Queen, Bowie e altri artisti perché sono sempre piaciuti ai miei genitori e quindi li conosco da appena nata ❤️
Sarò più cruda io, ma questi personaggi, ovviamente dipende dalle simpatie personali, sono molto più reali di molte vittime, che diventano un numero. Lo so, sembro davvero crudele. Perché in realtà chi ha vissuto meglio? David Bowie con la fama e i soldi e l’immortalità oppure le vittime spesso giovanissime di guerra, terrorismo e calamità naturali? Sicuramente il primo. Ma ripeto David Bowie e soci entrano nelle nostre vite, le loro opere diventano parte del nostro bagaglio emozionale, mentre gli altri restano degli sconosciuti, le cui morti sono contemplate dal mondo da millenni.
Concordo. Io ne avevo quasi 8. Non ricordo la sua morte, perché non vedevo mai i Tg e non li facevo vedere nemmeno ai miei monopolizzando la TV con i cartoni. Ma Ricordo la musica che veniva mandata in onda per celebrarlo. E ricordo la prima volta che ho ascoltato con cognizione Bohemian Rhapsody.
La prima morte celebre che ricordo è quella di Moana Pozzi, appresa appunto dal Tg. Vedevo le immagini di questa donna bellissima e giovane e mi sembrava impossibile. Un’altra morte che ricordo benissimo è quella di Lady D.
Lady D è la prima tragica morte che io ricordi, parlando di persone celebri nel mondo. Lo ricordo perché anche i programmi che non erano legati ai notiziari ne parlarono.
non posso che essere d’accordo con te
Ciao! Nel post ho linkato l’articolo di omaggio che avevamo dedicato solo a Bowie.
E Debbie Reynolds, la famosissima mamma di Carrie Fisher? Chi non ha visto “Singing in the Rain”?
Vero! Grazie per averla ricordata!
Anno bruttissimo per il mondo della cultura e dello spettacolo! Ho trovato molto commovente che la Reynolds sia morta il giorno dopo la scomparsa della figlia erano legatissime, una volta si diceva ” morta di dolore”….
Verissimo, c’è a chi spiace di più al morte di uno illustre, chi è più colpito dalla morte di miliardi di esseri umani poco noti, è normale. Questa è la vita. E che tutti loro abbiamo fatto parte della nostra- sconosciuti e non- non può far altro che arricchirci.
Tra le scomparse che più mi hanno colpita ci sono Bud Spencer e Anna Marchesini… Lui è un mito della mia infanzia e fisicamente mi ha sempre ricordato mio papà.. lui adorava i film di Bud Spencer e Terence Hill e ogni volta che li passavano in tv li guardavamo assieme.
E la Marchesini me la ricordo tanto simpatica con il Trio, anche se ero piccola… e a Natale ho desiderato rivedere I promessi sposi.
Le prime che ricordo bene sono la tragica morte di Versace e quella di Lady Diana, se non sbaglio ad un mese di distanza.
Vero! Anche Versace 🙁
l’avevo già letto quello 😀 non volevo insinuare che l’avessi dimenticato (penso non sia possibile) è che mi sembra strano non vederlo citato in un post del genere 😛 comunque grazie per questi tipi di post… rende il nostro blog più “universale” <3
Aggiungo un personale R.I.P. per alcuni importanti personaggi del mondo del cinema/teatro e della musica: Greg Lake, Keith Emerson…i miei due miti dell’adolescenza. Gene Wilder e Anna Marchesini, due esempi di comicità intelligente. Stanno scomparendo molte delle figure che mi hanno aiutato a crescere, in un modo o nell’altro, come se le conoscessi personalmente.