Ciao ragazze!
Eccoci alla seconda parte del post dedicato ai meccanismi che regolano la beauty community sul web; ieri abbiamo parlato di prodotti inviati e sponsorizzazioni, oggi cercheremo di capire qualcosa su pubblicità ed eventi!
Prima di Youtube, prima dei blog e dei social network, le appassionate di make-up facevano grandi scorpacciate di riviste e giornali, che compravano per le sezioni dedicate alla bellezza. Devo ammettere che io ancora adesso adoro questo tipo di letture, ma ormai ho capito come funziona quel mondo: ogni volta che trovate dei prodotti consigliati, nella maggior parte dei casi si tratta di operazioni pubblicitarie; vengono scattate delle fotografie pazzesche, modificate con effetti bellissimi (ombretti tutti scheggiati, smalti che colano, rossetti sciolti) e voilà, la promozione è servita!
Da quando si è scatenato il fenomeno del beauty online, il pubblico ha capito che non è solo l’immagine nella rivista blasonata a fornire dei veri suggerimenti, ma il lavoro di ragazze e ragazzi che provano, recensiscono, confrontano e sperimentano tutti i giorni. Ogni volta che parlo o scrivo di un prodotto lo faccio perché veramente credo in quello che sto dicendo, che sia positivo o negativo; a volte le aziende italiane non colgono le dinamiche della rete, soprattutto in Italia sta ancora avvenendo una lenta familiarizzazione con un mezzo che è fatto di dialogicità, confronto e comparazione, al contrario delle vecchie logiche dei mezzi di comunicazone tradizionali: spesso ci trattano come se fossimo delle riviste a cui inviare prodotti per menzionarli sul web.
C’è da dire che il problema non sono sempre le aziende, ma anche le persone stesse che intraprendono questo percorso; quando il numero di followers inizia a crescere, credo che sia giusto mettere non solo impegno, ma anche onestà e trasparenza in quello che si fa, perché la capacità di influenzare il pubblico diventa sempre più grande, e secondo me la condivisione è lo spirito fondante del web. Non basta postare una foto su Instagram dei prodotti che si ricevono, bisogna avere il coraggio di dire la propria opinione autentica, altrimenti diventeremo tutte delle rappresentanti plurimandatarie che parlano bene di tutto e di tutti, basta ricevere l’invito all’evento figo, la pochette personalizzata, il trattamento dedicato. Personalmente penso che questo mondo per restare in piedi abbia bisogno di diversi ingredienti: il vostro supporto, la nostra onestà, serietà e professionalità, il lancio di trucchi e strumenti sempre innovativi e prodotto di ricerca e sviluppo, e l’aiuto delle aziende, che inviando prodotti, proponendo collaborazioni e organizzando eventi rendono possibile lo scambio di idee e notizie. È però fondamentale capire che questo equilibrio si basa su regole nuove, come è nuovo tutto questo universo online: un progetto fatto dalla gente per la gente non può andare avanti con le logiche pubblicitarie vecchie e obsolete. Ricordiamoci che l’Italia “non è un Paese per giovani” e spesso le logiche sono molto vecchie. Un rossetto inviato da una marca ha un colore bellissimo ma dopo mezz’ora scompare? È giusto dirlo, come è giusto che il brand accetti la critica e la utilizzi come review, che in inglese significa non solo “recensione”, ma anche “correzione”!
Nella seconda parte del post vi dico la mia sulla pratica, sempre più popolare, di organizzare eventi speciali da parte delle case cosmetiche, partendo dalla mia esperienza personale con Too Faced… clicca qui per la seconda parte del post