Se lo vogliamo possiamo fare la differenza in questo mondo. Questo è il messaggio comune che molte aziende vogliono far passare, impegnandosi a combattere e migliorare la vita di alcuni popoli che hanno sofferto per colpa della guerra e della povertà.
Nascono così delle iniziative umanitarie, che attraverso il lavoro e l’impiego di materiali di scarto, creano non solo qualcosa di nuovo, ma anche di molto bello. Come ad esempio dei gioielli eco-sostenibili, ricavati dalle bombe in Laos o dalle plastiche gettate in mare. Questi sono solo alcuni degli esempi di ciò che si può realizzare attraverso il riciclo, la solidarietà e l’idea di poter essere il miglioramento che vogliamo vedere oggi. Nel post abbiamo selezionato per voi quattro aziende che si impegnano nel sociale e che, secondo noi, vanno assolutamente sostenute! Curiose? Allora iniziamo!
NO WAR FACTORY: DALLE BOMBE NASCONO DEI BELLISSIMI GIOIELLI
Linee moderne, dettagli fashion e materiali eco sostenibili. Sono queste le caratteristiche che ci piace vedere nei nuovi bijoux, per acquistare prodotti che aiutano il mondo a diventare, piano piano, un posto migliore.
riciclando i frammenti delle bombe nel laos hanno vita questi bellissimi gioielli
Dall’idea di Elizabeth Suda, disegnatrice di gioielli, nasce “No War Factory” un impresa, con base nel Sud-Est asiatico, dove i frammenti degli ordigni sganciati in Laos si trasformano in gioielli.
@nowarfactory
Tra le sue creazioni bracciali, collane e pendenti, dalle linee moderne ed estremamente eleganti, che vengono venduti in centinaia di negozi in tutto il mondo e Museo d’arte contemporanea di New York.
Tra il 1964 ed il 1973 sul Laos caddero 260milioni di bombe, più di quante vennero sganciate su Europa e Giappone durante la Seconda guerra mondiale. Ancora oggi, di quelle bombe si trovano frammenti e spesso, interi ordigni ancora inesplosi. Un dramma per la popolazione che rischia ogni giorno la vita. Sono moltissime le Onlus mobilitate in quelle zone per tentare di risolvere il problema.
Ecco come vengono creati i braccali del brand
L’IMPEGNO SOCIALE AL FIANCO DEGLI ABITANTI DEL LAOS
Dal 2010, Elizabeth Suda collabora con gli abitanti del Laos, ed insieme a loro ha creato la sua azienda Article22 in cui crea gioielli dai frammenti delle bombe. Il suo motto colpisce nel segno: “sganciato e fatto in Laos.” Mostrandoci come dalla tragedia possa nascere qualcosa di bello, riqualificando e aiutando un popolo che ha bisogno d’aiuto e come afferma lei: “quando gli artigiani stanno lavorando i frammenti delle bombe, stanno creando un dialogo con la Storia del Laos. Una storia violenta, che ha investito un popolo mite gettandolo nel dramma della Guerra del Vietnam.”
@nowarfactory
Oltre al suo impegno sul territorio Elizabeth dona il 10% dei ricavati alle organizzazioni che ripuliscono il territorio del Laos dalle bombe. Un’ esperienza che mostra come la bellezza può nascere anche nei contesti più brutti, come i resti di una guerra.
No War Factory, Nastled Bangle. Prezzo: 25 € su nowarfactory.com
I WAS A SARI: UN IMPRESA INDIANA CON IL CUORE ITALIANO
“I was a sari” è un impresa solidale nel campo della moda, con sede a Mumbai ma nata dall’idea di Stefano Funari e gestita dalla cooperativa WIPALA di Arezzo dal 2001. L’impegno di tale progetto è quello di migliorare la condizione delle donne provenienti da situazioni di svantaggio economico e sociale.
Propone una linea di accessori e gioielli in tessuto realizzati tramite il riciclo di bellissimi sari indiani – l’abito tradizionale delle donne indiane – realizzati con tessuti opportunamente trattati, residui di lavorazioni o anche di seconda mano.
All’interno dell’impresa lavorano tantissime donne, salvate da situazioni disagiate ai margini della società. L’impegno è dunque quello di creare un cambiamento sociale, un impresa basata su pratiche imprenditoriali orientate al mercato e dunque lontana dall’approccio caritatevole, ma attenta a creare un contesto lavorativo corretto che abbia al centro il rispetto dei diritti delle donne.
I was a sari. Collana in tessuto. Prezzo: ca 16 €
Il progetto si pone l’obbiettivo di aiutare le donne indiane a trovare la loro emancipazione economica e sociale, migliorando generalmente le loro condizioni di vita e assisterle in tema di diritti, salute e sanità.
Ottime iniziative ❤️❤️
Bellissime missioni, soprattutto quella del riciclare la plastica!
Però il primo passo è che ogni essere umano, nel suo piccolo, contribuisca a rendere il mondo più pulito e a rispettare il nostro pianeta che tanto ci ha dato e che tanto continua a darci, per rispettare anche gli altri animali che condividono con noi questa grande casa.
Purtroppo in giro vedo molto poco rispetto per la natura, gente che continua ad abbandonare le immondizie per terra, sprecare il cibo e tanto altro. Fortunatamente nella mia zona devo dire che c’è anche un bel sistema di raccolta differenziata, passano davanti casa a prendere i rifiuti!! Dovrebbe esserci consapevolezza in tutto il mondo, però purtroppo, soprattutto i paesi in via di sviluppo, se ne fregano altamente dell’inquinamento. Io stessa mi sento in colpa, diciamo, anche solo per l’inquinamento che faccio muovendomi semplicemente in auto. Infatti spero vivamente che incentivino l’uso delle macchine elettriche.
Ho due braccialetti 4Ocean, sono carini ed è davvero un bel progetto. Ovviamente il braccialetto è solo un pensiero per chi fa una donazione, non è come un braccialetto da 20$ in negozio. Spesso per un mese supportano una causa e un’associazione per la salvaguardia di animali marini e vendono per quel mese il braccialetto con un colore diverso.
molto inquinamento deriva anche dalle aziende, che se ne fregano pur di guadagnare.
Soprattutto dalle aziende. Era sottointeso per me.
Ho molto a cuore il tema pianeta, e’ la nostra casa e abbiamo il dovere morale di preservarlo! Tutti noi possiamo fare del piccolo, iniziando con la riduzione della plastica, che ha invaso i nostri mari ed oceani. Queste sono iniziative molto carine specialmente la prima mi ha colpito veramente tanto!
Bellissime iniziative che meritano pubblicità!
Team, mi avete fatto venire in mente che esistono una miriade di aziende simili e di associazioni no profit che producono oggettistica a scopo bomboniera. Visto tutto il business e gli sprechi che girano intorno alle cerimonie, credo sarebbe bello se molte più persone pensassero a questo tipo di soluzione al posto delle classiche ciofeche da mobilio.
Che ne pensate di un post a riguardo =) ?
Belle iniziative!
Grazie del suggerimento Laura, segnato! Un bacione!
Che bel post! 4Ocean è abbastanza famosa, la conoscevo persino che io non sono propriamente esperta dell’argomento. I gioielli prodotti con i residui delle bombe sono veramente belli, ci sto facendo un pensierino, e sono una bella idea regalo.
Io sono sconvolta dal fatto che in non tutta Italia ci sia la raccolta differenziata o che la gente non la sappia fare! Per non parlare della plastica che usiamo inutilmente. Ma dico, perché ogni giorno devi comprare la bottiglietta da portare al lavoro? Prendi una borraccia e la riempi ogni volta. Se alcune zone sembrano discariche è perché il malcostume regna sovrano in Italia.
Bellissime idee