INTEGRATORI PER PERDERE PESO
Il Ministero della Salute impedisce di chiamare tali integratori ‘dimagranti’, ma devono essere commercializzati come ‘coadiuvanti nell’ambito di diete globalmente controllate’, e già questo la dice lunga. Ma la vera domanda è: funzionano?
Nella maggior parte dei casi i test di efficacia di questi integratori sono condotti solo su cavie animali. Inoltre su quale base si sceglie un integratore di questo tipo? Dal prezzo (più è caro più funziona)? Oppure da quanto è magra la donna che lo sponsorizza? Se una persona decide di mettersi a dieta e di fare attività fisica e ci abbina uno di questi integratori, perderà almeno 2-3 kg al mese: ma quanti di questi sono dovuti all’efficacia dell’integratore dimagrante?
GLI INTEGRATORI MAGICI PER PERDERE PESO NON ESISTONO!
Insomma, integratori magici che eliminano i chili di troppo non ne esistono, al massimo si può ricorrere a un integratore di fibra alimentare che potrebbe aumentare il senso di sazietà. Inoltre bisogna ricordarsi che anche gli integratori hanno degli effetti collaterali (pensiamo per esempio alla caffeina o alla Garcinia Cambogia).
Esistono invece alcuni farmaci (pochi e non proprio economici) che favoriscono il calo ponderale, ma che vanno assunti solo sotto stretta supervisione medica.
INTEGRATORI SPECIFICI PER CARENZE NUTRIZIONALI
Uno degli impieghi migliori degli integratori è usarli in caso di carenza nutrizionale accertata (per esempio dagli esami del sangue) o in situazioni di aumentata necessità.
Per esempio chi ha un’alimentazione vegana, necessita di un integratore di vitamina B12, che altrimenti non verrebbe fornita dall’alimentazione priva di tutti gli alimenti di origine animale.
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Un’altra potenziale carenza nutrizionale, che può anche non manifestarsi con sintomi clinici, è quella di omega-3: nonostante non esistano veri e propri livelli di assunzioni raccomandati, 250-500 mg al giorno di omega-3 sembrano essere sufficienti nella prevenzione cardiovascolare. Chi non assume fonti di omega-3 come semi di lino, olio di soia, noci e alcuni tipi di pesce, può ricorrere all’utilizzo di un integratore.
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Quando invece si verificano carenze nutrizionali conclamate (per esempio di ferro o di vitamina D, che sono tra le più comuni) è bene chiedere consiglio al proprio medico: è sua competenza decidere il tipo e la quantità di integratore necessario.
L’iperomocisteinemia è una condizione di accumulo di omocisteina (un amminoacido) che può verificarsi quando l’assunzione di vitamina B6, B12 e acido folico è insufficiente oppure a causa di una mutazione genetica.
Salvo le mutazioni genetiche, un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano sono sufficienti a prevenire l’iperomocisteinemia. Credits: anteaslatina.com
Elevate concentrazioni di omocisteina nel sangue sono correlate con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, demenza, Alzheimer e fragilità ossea. Per fortuna, in genere è sufficiente un integratore composto dalle vitamine sopra citate per contrastare l’iperomocisteinemia.
INTEGRATORI PER MIGLIORARE LO STATO DI SALUTE
Esistono anche integratori che possono essere utilizzati in sostituzione di farmaci veri e propri (quando possibile) o che possono migliorare lo stato di salute.
Per esempio in alcuni casi può essere utilizzato un integratore per il ridurre il colesterolo, anzichè utilizzare un farmaco.
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In situazioni come diverticolosi o stipsi cronica è utile utilizzare un supplemento di fibra (sempre da assumere con molta acqua, altrimenti farà l’effetto opposto).
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Anche i fermenti lattici fanno parte degli integratori che migliorano lo stato di salute: ne esistono di vari tipi con ceppi batterici diversi e concentrazioni diverse.
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Infine citiamo anche gli integratori di mirtillo rosso, che può aiutare in chi soffre di cistiti ricorrenti a fini preventivi.
Via @Twitter
Per capire se avete effettivamente bisogno di un integratore, di quale e di quanto è sempre meglio rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista.
Sperando di aver fatto un po’ di chiarezza su questo mondo, ricordatevi sempre che la pubblicità inganna e che gli integratori sono regolamentati (ma non come i farmaci), quindi informatevi sempre bene prima di assumerne uno.
Dott.ssa Anna Gerbaldo
DIETISTA
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Ragazze, chi di voi utilizza degli integratori regolarmente? Avete avuto anche delle esperienze negative o aspettative non soddisfatte? Aspettiamo i vostri commenti! Un bacione dal Team!
Grazie mille GRB! Un bacio!
Ciao Adriana1980, grazie mille! Io non mi occupo di fitoterapia, quindi ti consiglio di chiedere direttamente al pediatra. Baci!
Anna ClioMakeUp
Eh si. Quasi tutto quello che hai nominato è a base di piante, a parte il polase che sono sali minerali. La definizione infatti cita “effetto nutitivo e fisiologico”, fisiologico è stato inserito proprio per far rientrare anche sostanze vegetali che esercitano un effetto fisiologico, quindi la fitoterapia. Anche se esiste un’altra categoria che si chiama “fitoterapici”, cui rientrano alcuni prodotti, che seguono delle procedure differenti da un integratore per la commercializzazione. Quando dico che alcuni integratori alimentari sono utili, hanno un effetto e talvolta effetti collaterali o interazioni con farmaci, mentre altri sono mera integrazione intendo questo. Può creare confusione! D’altronde c’è anche chi non conosce la differenza tra fitoterapia e omeopatia.
L’echinacea so che non si può dare a chi ha proplemi di autoimmunità quindi direi di chiedere al pediatra!
La regola base è indubbiamente farseli prescrivere dal medico….
Di nulla! Anche a te, un bacione!