TEST & TRICKS
Prima di mostrarvi questi rossetti all’opera, ecco le foto delle labbra in versione naturale.
Labbra in versione naturale, fotografia realizzata con luce naturale.
Labbra in versione naturale, fotografia realizzata con luce artificiale.
Grazie al confronto tra il “prima” ed il “dopo” potete capire meglio il livello di pigmentazione ed omogeneità di questo Sephora Cream Lip Stain Duochrome.
Sephora Cream Lip Stain Duochrome in 125 Calamity Coral, fotografia realizzata con luce naturale.
Sephora Cream Lip Stain Duochrome in 125 Calamity Coral, fotografia realizzata con luce artificiale.
La stesura è facile e veloce, ma la texture leggermente acquosa: i microglitter si depositano sulle labbra in modo disomogeneo, creando aree in cui il prodotto è molto presente e altre in cui è decisamente meno saturo.
Sephora Cream Lip Stain Duochrome in 125 Calamity Coral, fotografia realizzata con luce naturale.
Sephora Cream Lip Stain Duochrome in 125 Calamity Coral, fotografia realizzata con luce artificiale.
A causa della pigmentazione non molto elevata, riteniamo che il modo migliore per indossare questo rossetto liquido duochrome sia quello di utilizzarlo come top coat. Così facendo darete un twist di colore inaspettato al vostro solito rossetto rosso, rendendolo brillante e super estivo.
Per quanto riguarda la durata e il comfort possiamo ritenerci soddisfatte: le labbra risultano vellutate a lungo, non tendono a tirare né a risultare troppo secche.
TIPS & TRICKS
Prima di utilizzare dei rossetti di questo tipo occorre preparare le labbra al meglio, è bene cercare di rimuovere tutte le pellicine ed idratarle. Come fare? Basta utilizzare uno scrub e un’idratante labbra ad inizio trucco.
Lo scrub è possibile realizzarlo anche in casa mescolando un cucchiaino di zucchero con il miele, è una miscela emolliente, adatta a tutti i tipi di labbra! Ricordate inoltre, di idratarle sempre, sia mattina che sera: mentre dormiamo la nostra pelle si rigenera e gli attivi contenuti nei prodotti tendono a penetrare maggiormente.
