Ciao ragazze!

Oggi torno con piacere a parlarvi della storia di una donna che ci ha impressionato per la sua forza d’animo e il suo coraggio: Lizzie Velasquez! La donna brutalmente definita come “la più brutta del mondo” ha infatti realizzato un documentario chiamato “A brave heart”, nel quale racconta la sua vita e la sua trasformazione da vittima di bullismo ad attivista nella lotta contro questo fenomeno!

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Lizzie Velasquez è una venticinquenne texana affetta da parziale cecità e da una rarissima malattia che le impedisce di immagazzinare grasso corporeo e di aumentare di peso: non è mai riuscita a superare i 28 kg e per sopravvivere è costretta a mangiare ogni 15 minuti, consumando circa 60 pasti al giorno!

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A molte di voi questa storia non suonerà nuova: poco più di anno fa avevo dedicato a questa ragazza un post, nel quale avevo cercato di trasmettere il suo amore per la vita e tutta la sua tenacia, quella che le è servita per superare gli atti di bullismo di cui è stata vittima fin dall’infanzia e cominciare una vera e propria battaglia contro questo terribile fenomeno!

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Dopo il video che l’ha resa famosa, nel quale emergono le sue doti di motivation speaker, Lizzie ha deciso di mettersi sempre più in prima linea nella lotta al bullismo: la sua campagna di sensibilizzazione l’ha portata a girare tantissime scuole degli Stati Uniti e salire su palchi molto importanti per sostenere la sua iniziativa per la creazione di una legge anti-bullismo! Lizzie sta cercando infatti di fare molta pressione sul Congresso, soprattutto alla luce di alcuni dati estremamente preoccupanti che sono emersi da un’indagine dello scorso settembre dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: ogni 40 secondi qualcuno nel mondo si suicida. Chissà quante di queste persone sono state vittime di bullismo, etichettate o discriminate perchè apparivano “strane” o si comportavano in maniera “diversa” dagli altri?! Quante si sono lasciate soccombere di fronte all’ignoranza all’altrui, piuttosto che reagire e prendere in mano la propria vita come ha fatto invece Lizzie?!

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L’ultima sfida di questa moderna eroina è stata la realizzazione di un film documentario grazie al quale raccontare la sua storia e mandare il suo messaggio di speranza e positività ad un numero di persone sempre più vasto! I fondi necessari per realizzarlo li ha ottenuti attraverso una campagna di crowdfunding su Kickstarter, che ha coinvolto 16 nazioni e ha avuto tantissimo successo: la cifra necessaria è stata raggiunta e superata in tempi record, segno che la vicenda e la problematica che Lizzie vuole sollevare toccano tantissimi cuori!

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Il film parla dell’incredibile ‘viaggio’ fisico ed emotivo da vittima ad attivista, attraverso racconti inediti di questa donna che ha scelto di non piangersi addosso ne’ crollare di fronte alla crudeltà altrui, ma di guardare oltre e renderle la sua forza, “dei gradini da salire” per raggiungere tutti i suoi obiettivi!

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La regista Sara Hirsh Bordo ha raccontato di voler dare voce a una delle poche storie di bullismo che hanno avuto un lieto fine: come recita uno degli slogan più incisivi del film, “Bullying stories are famous for having victims, not heroes”, “Le storie dl bullismo sono note per avere delle vittime, non degli eroi“.

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Il suo obiettivo è stato quello di far emergere la forza e il coraggio che è racchiuso in un corpo così piccolo e fragile e lo spirito mostrato nell’affrontare una battaglia così grande! 

Ciò che ha spinto Lizzie a parlare ad un pubblico vastissimo e ad arrivare fino a Washington per richiamare l’attenzione del Congresso sulla sua vicenda personale è l’idea che questa non è solo la sua storia, ma è la storia di tutti, in particolare di chi ha vissuto il bullismo sulla propria pelle!

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Nella prossima parte del post vi parlo dello strumento che Lizzie utilizza per comunicare con tutti i suoi “Internet friends”: il suo canale youtube!