LE ARTI, LA BENEFICIENZA E LA LOTTA CONTRO LA FIBROSI CISTICA
In quanto persona, Marta Marzotto si è però dedicata a cause umanitarie per ideali in cui credeva moltissimo; ad esempio, nel 2000 è stata nominata cittadina onoraria in segno di lotta alla camorra in alcuni comuni della provincia di Caserta, ma è specialmente nella ricerca e nella lotta per curare la Fibrosi Cistica che Marta Marzotto ha investito lacrime ed energie. Questa malattia infatti ha portato via all’età di soli 32 anni la figlia Annalisa, strappando un pezzo di cuore a Marta ma spingendola a fare di tutto per evitare questo tipo di dolore ad altre famiglie.
L’amata figlia Annalisa. Credits: marieclaire.it
Per quanto riguarda il suo patrocinio alle arti, il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha detto di lei: “La sua capacità di apprendere l’arte era tale che in questo era diventata la più Marzotto dei Marzotto. È stata patrona di giovani artisti come solo Peggy Guggeneheim. Aveva riconosciuto subito qualità di grandissimi come Mario Schifano, Franco Angeli. Io fui preso in simpatia, giovanissimo, e lei mi accolse nel suo giro romano che era il salotto dell’intelligentia di sinistra, dove c’erano Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Mario Bellezza, Lucio Magri, Enzo Siciliano e avevamo tutti la sensazione che stavamo decidendo il futuro. Il suo ruolo era incarnare l’euforia di ogni speranza nel futuro.”
LA REGINA DEI CAFTANI
Il caftano (detto anche kaftano o caffettano) è un abito molto ampio e lungo di origine persiana, che Marta Marzotto ha trasformato nella sua firma di stile. Questo abito infatti, versatile e comodo nei mesi dell’anno più caldi, è stato un feticcio della regina dei salotti altolocati, che lo ha sfoggiato in mille forme, in tutte le stagioni e in ogni tipo di contesto.
Credits: elle.it
Credits: madamelagruccia.blogspot.com
A stampa animalier (disegnati prima da lei, e poi da Roberto Cavalli), a fiori, impreziositi da inserti e ricami, Marta Marzotto accompagnava i suoi caftani sempre con scarpe basse, sandali rasoterra, espadrillas o babbucce, offrendo nuove originalissime interpretazioni di questo capo d’abbigliamento che come lei nessuno mai sapeva rendere chic, casual o terribilmente elegante!
Credits: luukmagazine.com
Credits: stylosophy.it
Al caftano Marta Marzotto accompagnava un sacco di gioielli, non importa se veri o di alta bigiotteria: per quanto riguarda il make-up invece ha sempre scelto di non osare, preferendo sfoggiare una pelle abbronzata e un sorriso che non negava mai a nessuno.
Per la contessa una sottilissima linea di eye-liner, un tocco impalpabile di ombretto e pochissimo mascara. Credits: mondoffc.it
LA PRIMA DEL TEATRO ALLA SCALA NON SARÀ PIÙ LA STESSA
Dopo la sua scomparsa, la prima del teatro alla Scala non sarà mai più la stessa: Marta Marzotto infatti non se ne perdeva neanche una, in compagnia di amiche come Marta Brivio Sforza o come “Bea”, ovvero Beatrice Borromeo, nipote amatissima che è stata tra l’altro la prima a comunicare la morte della nonna via Twitter. Per l’occasione Marta accompagnava al caftano pellicce, colbacchi e raffinati ventagli di velluto.
Marta Marzotto con Maurice Bejart e Carla Fracci e alla Prima del Teatro alla Scala nel 1997. Credits: ilgiorno.it
Marta Marzotto con Valeria Marini e Roberto Bolle. Credits: d.repubblica.it
Marta Marzotto con la nipote Beatrice Borromeo. Credits: altezzareale.com
Ragazze se vi è piaciuto questo post sulla stella dei salotti italiani, non potete perdervi:
2) C’ERA UNA VOLTA LA SENSUALITÀ: LE DIVE DEL PASSATO E IL LORO FASCINO SENZA TEMPO!
3) DICONO DI NOI: I SEGRETI DI BELLEZZA ITALIANI SECONDO I MAGAZINE STRANIERI!
4) MITI INTRAMONTABILI: IL LOOK PER ESSERE SEXY È LO STESSO DA 70 ANNI!
Ragazze, conoscevate Marta Marzotto oppure avete iniziato a sapere chi era dopo il post o dopo la sua recente scomparsa? Cosa ne pensate di questa Cenerentola moderna che a colpi di caftani e cene mondane ha costruito attorno a sé un piccolo impero? Dite se vi va la vostra nei commenti ;-)! Un bacione dal TeamClio!
bel titolo.
Lei un personaggio notevole, anche se a me non stava particolarmente simpatica.
Non la conoscevo. Cioè l’ho vista qua e là ma non sapevo nulla di lei. Quindi per me un post un sacco interessante.
L’ho sempre ammirata, soprattutto per il suo stile che diciamo…è un po’ anche il mio. Amo i caftani, i gioielli eccentrici come lei e spesso mi sento dire ” sembri la Contessa Marzotto”. Quindi ora che non c’è più continuerò a perpetrare il suo stile. Addio Marta
Post interessante….personaggio discusso ma comunque una donna libera…..
Mi e’ dispiaciuto molto..la trovavo molto simpatica..un sorriso splendido e contaggioso..sempre positiva..grande donna!!!
Bellissimo post, una descrizione a tutto tondo assolutamente non banale e illuminante!
Grazie mille! Ci fa molto piacere!
non conoscevo assolutamente TUTTI i retroscena
http://7-sevendays.blogspot.it/
Mi associo alle altre, post molto interessante e ben scritto! Devo dire che non sapevo molto di lei se non la storia d’amore con Guttuso e l’impegno contro la fibrosi cistica per la morte della figlia…
Ben fatto ragazze! Ottimo post com’è giusto che sia al cospetto di una tal donna… una vita vissuta fino in fondo, tutta d’un fiato, con una forza d’animo e una personalità fuori dal comune. Spero davvero che la splendida nipote riesca a raggiungere anche solo la metá dei traguardi agguantati dalla nonna!