Altro meraviglioso esempio di come siano cambiati i nomi dei trucchi per diventare sempre più dei veri e propri ‘titoli’ e quasi ‘simboli’ di un determinato marchio, è quello degli smalti, in particolare quelli OPI. Certo, molte tonalità sono davvero innovative e dei nomi semplice forse non avrebbero valorizzato abbastanza il prodotto, ma che ne dite ad esempio del famosissimo rosso aranciato ‘My Chihuaha bites’ (il mio chihuahua morde), oppure di questi tre: ‘I’m not really a waitress’ (Non sono affatto una cameriera), ‘Kiss me on my tulips’ (bacia i miei…ehm, a voi la traduzione di TULIPANI! 😀 )? e ‘Did you ear about Van Gogh’ (dove ‘ear’ è forse un ‘vago’ riferimento all’orecchio di Van Gogh! 😀 ):
smalti

Più che nomi questi sono dei veri e propri grattacapo! Chi mai se li ricorderebbe? 😀

Anche la Benefit con il suo stile bon ton e retrò e i suoi packaging accattivanti, non poteva non avere etichette alquanto non convenzionali per i suoi prodotti. I nomi sono infatti quasi sempre un rimando all’efficacia del prodotto o all’identità del marchio. Basta pensare alla cipria compatta ‘Hello Flawless’ (Ciao perfezione), al mascara – che è anche uno dei miei preferiti – ‘They’re real’ (sono reali!), al primer ‘Porefessional’ (che con un gioco di parole unisce la parola ‘pori’ a quella ‘preofessional’) oppure alla tinta multiuso Bene-tint (tra l’altro, il loro primissimo prodotto).

bene

E infine c’è anche l’italiana e coloratissima Neve cosmetics che ha dato ai suoi prodotti nomi simpatici, dolci e molto femminili! Basta pensare alle matite labbra:



Perfettina è la matita colr burro per il contorno esterno, ma ci sono anche 'Ballerina', 'Amore', 'Peperoncino, 'Sfilata' 'Marmotta' e 'Coccinella'!
Perfettina è la matita colr burro per il contorno esterno, ma ci sono anche ‘Ballerina’, ‘Amore’, ‘Peperoncino, ‘Sfilata’ ‘Marmotta’ e ‘Coccinella’!

… e alla palettina che ha creato la mia amica Giuliana con i nomi degli ombretti che ricordano o sono collegati a vari momenti della sua vita!
makeup-delight-palette

Ragazze, naturalmente l’elenco dei nomi strani, originali e a volte un po’ azzardati dei prodotti non è certo finito qui! Aiutatemi anche voi a ricordarne altri, scrivendomeli nei commenti! Intanto vi chiedo: vi piacciono i nomi così particolari dei prodotti? Credete siano utili per ricordarsi meglio di un prodotto, identificarlo e distinguerlo meglio tra i tanti in commercio o pensate che a volte si esageri e si faccia un po’ di confusione? Ma soprattutto: i nomi, un po’ come le confezioni, sono capaci di influire sui vostri acquisti? Fatemi sapre cosa ne pensate! un bacione bellezze!

 

 

 

 

159 COMMENTI

  1. Nomi strani non me ne vengono. Certo è che, se devo dire a mio marito di passarmi la Naked, non gli dico “Passami la palette con gli ombretti dai colori naturali prevalentemente marroncini”. Dirò semplicemente “Passami la Naked”!

  2. Sicuramente tuo marito è mooolto intelligente!;) sono sicura che molti mariti direbbero “la che??!!” ahahahah

  3. Bhe secondo me il nome fa tanto! ! Un conto è chiamare una matita amore ballerina e altri nomi romantici ma vuoi mettere il blush orgasm,dai a noi donne attira di più e ha quel non che di misterioso ; )
    Bacii ♡

  4. Trooooppi nomi! non me li ricorderò mai……. in certi casi si crea più confusione che altro! in altri… sicuramente sono stati escogitati proprio per attirare l’attenzione ma se si tratta di prodotti anche validi perchè no?!;)

  5. Ho letto la prima frase del post e mi sono sentita un pesce fuor d’acqua…. Io i trucchi li chiamo ancora blush, mascara, rossetto rosso…!!!! Sono antiquata!!!!

  6. Ciao giulia sono assolutamente d’accordo con te:) e non sei l’unica a chiamare i trucchi ancora con il loro nome “tradizionale”:)io farei fatica a ricordarmeli tutti!!!

  7. Anche io li chiamo principalmente mascara, ombretto e blush (a volte addirittura l’antiquato “fard”)..
    A volte però mi capita di ricordare un prodotto per un nome particolarissimo.. Mai comprato perché troppo caro, ma non posso non ricordarmi il nome del blush di Nars Orgasm: se mi dici il nome, anche se non l’ho sotto mano, ricordo colore e finish..
    Gli smalti OPI hanno nomi difficili, farei meglio con un numero a ricordarli, personalmente.
    I nomi dei prodotti Neve sono simpatici invece: almeno sono più “ingenui”! Quelli spinti ormai sono troppo.. Sembra quasi di vivere su un set porno.. Cavolo il marketing ormai ha sorpassato la linea secondo me.. Non per essere bacchettona, ma forse stiamo esagerando.. Per vendere i propri prodotti credo davvero che potrebbero vendersi l’anima..

  8. Bello questo post! Mi è piaciuta tantissimo l’idea della tua amica Giuliana! Sarei curiosa di sapere se, oltre a evocare nomi, gli ombretti della sua palette rispecchiano anche i suoi gusti… un bacio Cliuz!

  9. Io ho una matita per occhi di UD che si chiama asphyxia ed é proprio color asfissia (!) Un bellissimo violetto con miniglitter blu! La adorooooo e devo anche un po’ammettere che quando ho visto il nome ho pensato “deve essere mia!”……………

  10. per me i nomi non influenzano per niente… io li compro se mi piacciono (o più sinceramente se oltre a piacermi trovo anche una tua recensione di quel determinato prodotto, positiva..)
    e poi si… eventualmente dico quel rossetto rosa dior o quello rosso della kiko ecc. ma non li chiamo comunque con i loro nomi..

    comunque dai, almeno fanno sorridere e sono divertenti… questo si.. ciao

  11. Indubbiamente è stato fatto un gran lavoro di marketing sotto a questi nomi accattivanti che rimandano al sesso, ma io penso che quando si fanno acquisti ben pochi siano quelli fatti per puro impulso, almeno per quanto mi riguarda, be!! Mi è capitato e mi ricapiterà ancora di fare acquisti per quel nome così particolare e un po’ “spinto” come lo hai definito tu cara Clio. Ma io penso che chiamiamo i prodotti con i nomi che gli hanno dato solo quando sono veramente validi e che indipendentemente dal prezzo continuiamo a ricomprare…..e cosa c’è “better then sex” se non una buona cena tra amiche scherzose e simpatiche e un buon make-up?????!!!!! KISSESSSSSSSS care e scherzose, simpatiche , meravigliose e makeuppate girlssss!!!!!! Oggi ho dato il meglio di me ahahahahah sarà il sole che finalmente è ricomparso yeeeeeeeeeeee.

  12. Siiii i prodotti mac vanno chiamati per nome 🙂 es il ruby woo mica lo chiami solo rosso ehhhh:)

  13. mah.. a me personalmente no.. ma naturalmente dipende da donna a donna.. io il blush lo compro se è del finish e del colore che cerco… non mi interessa se chiama orgasm o altro… ciao ciao.

  14. Ciao Clio!!! A me piace che le varie case cosmetiche diano un nome particolare ai loro prodotti…li rendi unici secondo me. Non compro un prodotto solo perché ha un bel packaging ma è pur vero che se sono indecisa tra due prodotti molto simili ma di brand diversi, alla fine prenderò quello con la confezione più carina e certamente anche con il nome più originale!!
    un bacione a tutte bellezzeeeeee e grazie mille Clio per questo MITICO post :-)))))

  15. In effetti mi rendo conto di avergli insegnato molto del mondo del makeup. E lui è paziente e mi ascolta 🙂

  16. Mi sa che lo smalto “did you EAR about Van Gogh” è più un gioco di parole legato al fatto che il pittore si era “perso per strada” un orecchio 😀
    Comunque apprezzo questa creatività nella scelta dei nomi, anche quelli un po’ più sconciarelli. Fossero questi i problemi 😉 Secondo me aiutano a suggerire un mood, un’atmosfera… qualcosa che il colore stesso dovrebbe comunicarci. A volte “blu notte” può non bastare…

  17. Il sesso acchiappa, si sa!

    Orgasm mi ispira solo per il nome. Immagino la scena col maritussss:
    “Amore, mi passi il blush?”
    “eeeeeeehhhhh??? e che è ???”
    “rosso per guance, detto anche orgasm”
    La volta dopo saprà BENISSIMO cos’è il blush!!!

    Comunque, alla Nars sono degli sporcaccioni. 😛

  18. ahahahhahaahah non potevo non scrivere la scena che mi è venuta in mente!!! bacioooooooooooooo
    (tu sei meravigliosa, sempre, semprissimo)

  19. Il make up è spesso associato alla sensualità e alla sessualità, quindi un nome le richiama è una buona mossa pubblicitaria.
    Poi ci sono i nomi ancora più bizzarri e originali, tipo quello menzionato da Silvia : allusione all’orecchio di Van Gogh?marketing punto 1000! Il prodotto verrà ricordato ancora meglio!

  20. Comunque mi chiedo “ma che fantasia hanno quelli che studiano i nomi?!?”! Sono dei pozzi di idee!

  21. Capirai…io faccio fatica a ricordare prodotti catalogati per numero, immagina con questi nomi!!! E poi immagino la scena…prima di uscire di casa mi guardo allo specchio e…”ops! ho dimenticato di mettere il mio Orgasm!” No no nun se po’ fà…! Sono all’antica :)!

  22. Io sono così pigra che se non mi limito ad indicarli li chiamo con il loro numeretto.
    Quelli di OPI sono così lunghi che quand’hai finito di pronunciarli sono già passati di moda..

  23. a me i nomi strani piacciono molto, mi piacerebbe essere assunta per decidere i nomi dei cosmetici, mi potrei davvero sbizzarrire! certo la cosa che mi da’ da pensare è il fatto che il sesso venda sempre e comunque…!

  24. Io il they’re Real l ho chiamo e identifico così,non il mascara della benefit!
    A proposito ragazze,ieri ho visto la pubblicità dell eyeliner they’re Real!hi hi vi ho pensato!Kiss

  25. io adoro i nomi strani dei prodotti, in particolare i nomi degli smalti OPI mi fanno morire, sono super particolari veramente stupendi!
    poi vado anche molto più comoda, se per esempio leggo la recensione del rossetto numero tal dei tali poi non mi ricordo assolutamente qual era il numero in negozio!se invece leggo al recensione di Candy Yum Yum piuttosto che di qualsiasi altro prodotto con un nome suo (meglio se particolare) poi me lo ricordo e vado a colpo sicuro in negozio..infatti il rossetto I’m Pupa che piace tanto a Clio e che ogni volta mi ripropongo di swatchare in negozio non ricordo e non ricorderò mai che numero sia per cui davanti all’espositore lascio ogni volta perdere
    poi che gran parte dei nomi girino intorno al sesso non mi scandalizza, ormai tutto gira li intorno..e anzi mi strappa sempre un sorriso quando metto il mio blush Orgasm e penso a come si chiama ma di certo non l’ho comprato in base al nome (e infatti è il primo blush che ho praticamente finito senza che mi sia caduto etc, ma proprio solo usandolo)
    insomma ammetto che se il prodotto è buono mi piace ed ha un nome simpatico, divertente e facile da ricordare ben venga!!!!
    PS il nome peggiore comunque è quello del blush Deep Throat di Nars :))

  26. …trovo tutto questo GENIALE!!! Non a caso Sono una fissata con le parole e i suoni, con i neologismi..ho questa strana mania!

  27. Ahaha mi piace l’idea che i miei trucchi abbiano nomi particolari. Quando devo chiamare i miei trucchi mi piace chiamarli con il nome che gli è stato affibbiato ad esempio dico a mia sorella: Fely passami l’honey love oppure passami il vamp ecc 🙂 In particolare mi piacciono i nomi degli ombretti della palette natural eye della too faced: push-up, erotica,sexspresso, cocoa puff ahaha belli vero? Un bacioneeee *

  28. Io adoro i nomi dei prodotti della Catrice! Fantastico il loro ombretto che si chiama “Papaya Don’t Preach”! E il blush “Rose Royce” o “Peach And Love” 🙂

  29. Ah ah ah Vero! In realtà io neanche le avevo notate tutte queste allusioni. Che poi un conto è il maritusss…ma vi immaginate farsi aiutare da un commessO a cercare “Orgasmo”, o “Sesso”???

  30. …..uh mamma! no, piuttosto passerei ORE a cercarlo DA SOLA!!!!!
    “hai bisogno”? “NO GRAZIE!”

  31. Ecco sarebbe stato bello se mia madre invece di sfogarsi con nomi inusuali su noi figli avesse lavorato per uno di questi brand e si fosse sbizzarrita con i nomi dei prodotti! XD

  32. a me i nomi non mi colpiscono in fase di acquisto! ma in effetti mi rimanogno impressi in un secondo momento, x associarli o distinguerli da altri! Quindi su di me gioca il fattore memoria! che sia curiosità o che sia memoria chi fa bene il marketing fa un terno al lotto! ehehehhe

    p.s. ti volevo chiedere una cosa che non c’entra niente: perchè non metti la data sui tuoi post? mi è capitato spesso di cercare delle cose vecchie, un tuo post specifico appunto e sono impazzita! ahahahahah faccio prima a cercarlo con google mettendo delle linea guida che nel blog! boh! magari sono impedita io….ma anche no!
    non so se è da “maniache” ma è una cosa che faccio quando leggo post, articoli e correlati: guardo la data!!!!!! 😉
    quindi se può essere d’aiuto anche ad altre ragazze/i potresti farci un pensierino 😉

  33. Mi piacciono i nomi stravaganti, ma a volte, la linea sottile che separa un nome originale dalla “volgarità”, o diciamo meglio, dalle facili allusioni, è molto sottile… ma vi immaginate di chiedere di prima mattina “Mamma, dove hai messo il mio Orgasm??”, ma suvvia…
    Come sempre le strategie di marketing fanno da padrone, danno dei nomi stravaganti e allusivi ai trucchi in modo da attrarre noi donne a comprarli, poi si sa che la curiosità è donna…
    apprezzo invece i che si ricordano facilmente, che hanno una storia dietro come quelli della Palette di Giuliana, e che non creano situazioni equivoche!

  34. Deep Troath (gola profonda) mammamia! diventerei paonazza al solo pensiero! 😉 quando l’ho acquistato l’ho preso online ahahahahha

  35. Che bello questo post. Mi ha fatto tornare indietro di un paio d’anni, quando grazie a voi make up youtubers sono entrata nel “vivo” dell’arte di valorizzarsi con i prodotti giusti e ho iniziato a sperimentare e quindi (ahimè!!!) ad aggirarmi MOLTO più spesso da sephora e simili 🙂 devo dire che la prima marca di make up alla quale mi sono affezionata esclusivamente (in principio) per l’attrazione che il packaging originale e ironico esercitava su di me è stata proprio la BENEFIT. Questo esclusivamente dal punto di vista estetico delle confezioni. Volevo assolutamente un loro prodotto ancor prima di sapere se erano efficaci o meno. Poi ho scoperto anche la resa dei prodotti. Apprezzo molto le case cometiche che si impegnano in questo senso, MI PIACCIONO MOLTISSIMO I GIOCHI DI PAROLE INTELLIGENTI (Benefit ne è proprio un esempio perfetto! basta pensare a MR. BRIGHT, la confezione sugli illuminanti) ma quando la cosa è fine a sè stessa, oppure serve SOLO ad attirare e vendere un prodotto (puntando come dici tu Clio troppo spesso sull’argomento “sex” per stupire, attirare) allora storco un pò il naso…Penso che questo debba essere un tratto distintivo della casa cometica in sè, non una moda per vendere a tutti i costi!

  36. Io, sarò fuori moda, preferisco chiamare i prodotti cosmetici con i loro nomi: ombretto, rossetto, matita occhi o labbra, mascara…. Addirittura non uso nemmeno la parola blush, ma continuo e probabilmente continuerò a chiamarlo fard…. E non specifico nemmeno i vari colori….. proprio solo la tipologia

  37. senza dubbio le confezioni ma soprattutto i nomi aiutano a ricordarsi ed identificare il prodotto, anche se è tutta una questione di marketing e di “lotta” tra le case cosmetiche per accaparrarsi le clienti a me diverte..la mac ha nomi per ogni rossetto ma quello che io ho stampato in testa è il russian red, secondo me il rosso perfetto!

  38. Boh io sono più terra-terra. Dei nomi non mi interessa niente, così come delle confezioni, a meno che non siano proprio terribili e fragili. In generale neanche leggo i nomi e i numeri quando compro qualcosa! A meno che non stia cercando qualcosa di specifico che ho visto su una review…anche se spesso mi confondo, tipo ho comprato il mascara con i disegni viola della essence, invece di quello rosa :/
    Secondo me leggere e ricordarsi i nomi è più una cosa da youtubers, perchè quando parlate dei prodotti dovete chiamarli per nome per essere specifiche.

  39. Mi è venuto in mente un episodio divertente riguardo i nomi, mia mamma era a Roma ed era entrata alla Mac per comprarmi un rossetto. Non avendo minimamente idea di quale volessi mi aveva chiamato per chiedermelo, non immaginate la fatica di farle capire che poteva scegliere lei fra “Girl about town”, “Shy girl” e “Russian red”. Sentivo che chiedeva al commesso un certo “Shine girl” e bofonchiava qualcos’altro con la parola “girl” 😀
    Perciò credo che il nome sia utile per chi conosce i prodotti ma per chi non li conosce non aiuta minimamente a capire la tonalità.

  40. Adoro i nomi della benefit e della too faced…ho regalato per sbaglio il lashgasm a mia mamma ma pare non si sia accorta del nome ehehe:) ma in generale ODIO i nomi che si danno ai mascara!!!”illegale”, “estremo”, “supermascara”…sembra di comprare il mascara che risolverà tutti i tuoi problemi, anche quelli personali….poi lo metti e ti rendi conto che…..ops, è un semplice mascara, e che nessuno (te compresa in molti casi) noterà mai la differenza…….

  41. Ti ringrazio! Stasera lo dirò subito sia a mia sorella che a mio fratello, non a mia mamma, siamo ancora arrabbiati con lei 😛 scherzo!

  42. Eva è uno dei miei preferiti insieme ad Eleonora.
    Elettra è tostissimo! Una grande tua madre 😉

  43. Graaazie 😀
    Elettra è il più complicato, nel senso che quando qualcuno ci conosce, si abitua quasi subito a Noah per quanto poco comune, Elettra è più difficile da prendere!
    Da notare che in tutto ciò mio padre non ha potuto fare o dire nulla XD

  44. risulta chiaro che le varoe case cosmetiche dovevano inventarsi qualcosa per ” uscire” la concorrenza specie a certi livelli è così spietata che l’unico modo è quello di stupire,nomi particolari,assonanze e giochi di parole,oltre che soprattutto richiami al sesso (tanto funziona sempre) fanno la parte del leone per attirare il cliente…a qualsiasi costo….

  45. Non credo che alla fine il nome influenzi l’acquisto del prodotto, però è come un messaggio subliminale, che gli altri ignorano ma che noi vogliamo lanciare. Faccio un esempio con i nomi dei rossetti MAC, che sono la cosa che più mi è familiare. Quando voglio passare inosservata mi sono resa conto che scelgo spesso “Shy Girl”, o diversamente quando mi sento più sicura di me uso spesso “All Fired Up”, o “Kinda Sexy”, che sono sicuramente due toni molto differenti ma è il messaggio che do a me stessa che mi influenza, in quel caso.. Aaah, le magie del marketing!

  46. A parte i soliti riferimenti al sesso, trovo simpatico dare un nome ai prodotti ! Come per esempio la palette di the balm “BALM JOVI” gli ombretti sono “metal-ica” , ” blink 1982″ , “iron maid-in” e l’illuminante “disco” , per una patita del rock e metal è fantastica 😀 <3

  47. Alla fine avranno tutti nomi strani e desterà scalpore chi ricomincerà a chiamarli con i semplici colori! 😛

  48. Invece io penso che il nome determini anche il successo nelle vendite. Quanti prodotti sono stati acquistati nell’ultimo periodo solo perché avevano “orchid” nel nome? Perché è stato il colore in voga, se li avessero nominati “lilla” o in altro modo sarebbero passati inosservati. O comunque determinano il “culto” di un oggetto. A pari prezzo e resa si è più portati a scegliere il prodotto col nome più memorabile, solo per sentirsi soddisfatte nel pensare “io ho il better than sex!”.

  49. Quanto hai ragione! Ogni volta che sento robe del tipo: “lunghezza ILLEGALE! Volume SCANDALOSO!! Nero ESTREMO!!!”, mi viene da pensare che mah, in realtà io volevo semplicemente un mascara…^^

  50. Puro marketing… della confezione e dei nomi non mi importa proprio niente. Mi basta solo che non mi si disintegri in borsetta.
    …e continuo a credere che nulla sia “better than sex”!!!

  51. Qui si parla di trucchi, ma vogliamo mettere i nomi dei cocktail? Che finché devi chiedere un “grasshopper” o un “long island” ok, ma quando ti tocca ordinare un “orgasmo”…;)

  52. Secondo me sono simpatici come nomi, anche se fanno riferimento al sesso, non sono comunque volgari… Penso che iniziano ad influire sull acquisto o meno di un prodotto quando risultano tristi o volgari…
    Baci

  53. Ammetto! Sono scema ma mi faccio influenzare! Mi piace un sacco chiamare i miei preziosi amici maleupposi con un nome simpatico!

  54. Anche a me piace il fatto che rossetti, smalti, blush & co abbiano un nome, in fondo rientra un po’ nel concetto di packaging (di cui si è parlava anche ieri) e credo che un minimo possa influenzare anche l’acquisto. Spesso un nome aiuta a ricordare e reperire più facilmente un prodotto rispetto ad un numero, talvolta i “titoli” sono un po’ troppo lunghi e articolati (come quelli, carinissimi, degli smalti OPI).

    Quanto ai nomi un po’ trasgressivi, ricordo un “dibattito” un po’ trash con una commessa di Sephora. Stavo cercando il famoso Orgasm di NARS e lei mi proponeva Super Orgasm, il blush gemello glitteratissimo. Le mie argomentazioni erano al livello di “No, vorrei l’Orgasm semplice, questo è Super ed è troppo vistoso!” o.O

  55. I nomi non influiscono sui miei acquisti, ma sono assolutamente più utili per ricordare un prodotto. Basta dire “oggi ho su il Rubiwoo” e si identifica prodotto, finish e marca, piuttosto che dire rosso opaco della x o rosa shimmer della y… Per non parlare dei numeri… Quando devo cercare un rossetto di Kiko li devo aprire tutti, invece per la Mac basta girarli e leggere il nome.

  56. i nomi che mi hanno sempre incuriosita di più sono quelli dei rossetti mac…ma credo che il nome più azzeccato sia il “they’re real” ….poi l’inglese ci mette anche del suo….perchè è molto più accattivante di chiamare un mascara ad es. quello della maybelline,” il ciglia finte”, seppur poi alla fine magari è anche più efficace!! ma la benefit ci ha troppo azzeccato! cmq a parte la strategia attrattiva del marketing credo che sia molto più semplice numerare i vari colori,che dare ad ogni rossetto un nome diverso…..non ci si raccapezza piùùùùùùùùù

  57. sai che io invece preferisci il contrario!? cioè i nomi me li ricordo più facilmente perché in genere rimandano al colore/caratteristica del prodotto… per es. uno dei miei smalti preferiti rimmel si chiama coralicious (è un bellissimo corallo… ma và?! 🙂 ) me lo ricordo molto di più rispetto ad esempio a tutti gli smalti pupa che sono “solo” numerati

  58. super d’accordo con te! anche io preferisco i nomi perché mi rimandano più facilmente al colore/caratteristica del prodotto… riesco a ricordarlo meglio

  59. Quando si dice che la pubblicità è l’anima del commercio! 🙂 con me, però, funziona alla grande! XD

  60. Anche la Lush di solito usa dei nomi particolari o fa dei giochi di parole. Non so, i nomi originali mi piacciono e ovviamente li ricordo meglio dei numeri, ma ci sono molti altri elementi che valuto prima di comprare un prodotto.

  61. Ci sono anche i prodotti della Essence, tipo un rossetto si chiama se non sbaglio “dare to wear” (“osa indossarlo”) e un ombretto in pigmenti fantastico si chiama broadway starlet! 😉 cmq a me piacciono questi nomi, spesso mi inducono all’acquisto perché mi rimandano a un aspetto della mia personalità che voglio sottolineare indossando quel particolare rossetto o ombretto o ecc.

  62. Beh cara Clio, di certo il packaging aiuta… Secondo me poi tutti questi nomi “fantasiosi” aiutano, ad esempio, come fai a riconoscere un rosso aranciato quando c’è ne sono a migliaia?

  63. Per quanto i trucchi mi diano molta soddisfazione, mi spiace cara Too Faced, ma non condivido la scelta del nome “Better than sex” per un mascara! 😛

  64. Non mi piaciono affatto i nomi troppo spinti di certi trucchi, uno si vergogna un po a chiedergli alla commessa! Poi per le più giovane non trovo questi nomi adattati a loro, communque mi piaciono i giochi di parole x esempio come quelli della opi.
    Un bacione

  65. Io non potrei mai ricordarmi i prodotti con il nome che viene dato..troppo sbadata, se non lo scrivo non me lo ricordo nemmeno dopo un minuto che me l’hanno detto..eheh..però sono simpatici dai!!!!

  66. Possono mettere tt i nomi piu’ particolari del.mondo ma quando devo cercare qualche prodotto tra i miei trucchi mi dico tra me e me: dov è il rossetto fuxia? Dov è il blush pesca? Dov é il rossetto rosso? Non riesco proprio a ricordarmi ttt i nomi nonostante ho molti trucchi mi ricordo piu che altro la marca!:-)

  67. Ciao bellezze! Io credo che come operazione di marketing sia inficatissima 🙂
    Tra gli altri penso valga la pena citare LUSH che con i nomi dei prodotti è geniale, poi Zoya che battezza ogni smalto con un nome femminile ed Essence, che da nomi carini anche lei 🙂
    In fondo, anche se anche io definisco “smalto blu” e “latte detergente” i mieiprodotti, trovo cmq interessante che le aziende, ormai numerose, ci dedichino così tante attenzioni ♡
    Besitos

  68. Ciao Clio! io studio marketing e questo post suoi nomi particolari dati ai vari prodotti è molto interessante! Come sempre il tuo spirito di osservazione ha colto nel segno: l’uso di nomi stravaganti è sicuramente una metafora per descrivere il prodotto stesso, ma è anche un modo per farsi ricordare ed emergere nella moltitudine di prodotti offerti oggi dai vari brand. Inoltre bisogna stare molto attenti alla coerenza tra i nomi dati ai prodotti e il posizionamento e il target di riferimento dell’azienda, insomma un bel lavoro da parti di creativi e non solo!
    Continua così, sei bravissima!

  69. io sinceramente li adoro e, si, sarò una pecorona che pende dalle labbra del marketing ma io adoro i nomi strani e più sono strani più mi piacciono XD per la “gioia” del mio fidanzato che quando mi chiede che regalo vorrei non sa nemmeno di cosa sto parlando XD poi mi entrano subito in testa ^^ secondo me sono anche utili per riconoscere colori che a volte non sapremmo distinguere. Con i rossetti ad esempio, ci sono millemila gradazioni di rosso e dare loro un nome lo trovo utile per ricordarle anche se si vuole trovare lo stesso tono in un’altra marca, del tipo “cerco un rossetto che sia rosso roby woo” … ad esempio io non sopporto più la Kiko che numera i prodotti anzichè dargli un nome, io e i numeri non andiamo per niente d’accordo e non riesco proprio a ricordarli, non ci trovo niente di divertente in 918 e compagnia bella 😉

  70. infatti se fai attenzione, nei brand giovani e per adolescenti, troverai giochi di parole buffi e divertenti, mentre in brand rivolti ad un pubblico più adulto il nome può essere giocato anche su note più malizione.

  71. Il nome del prodotto è importNte fa parte del marketing…..pensiamo al mascara Benefit e al gioco di parole che rimanda al seno prosperoso della donna che pubblicizza il prodotto, “sono vere!” AhahahH trovo il nome una parte importante!

  72. Anche gli smalti Essie hanno dei nomi fantastici. Anzi, devo giusto andare a mettermi Sand Tropez.

  73. In genere, però, c’è da dire che il commesso che si trova in profumeria non crea proprio tutta ‘sta tensione erotica…

  74. Ciao Clio e ciao ragazze, non ci avevo ancora pensato, ma dare i nomi ai prodotti li identifica meglio; come molte di voi avete detto, non diciamo il rossetto rosa di mac ma il candy yum yum e il mascara di too faced lo chiamiamo con il suo nome. Diciamo che se ogni casa cosmetica avesse un solo prodotto per tipo li chiameremo normalmente mascara, blush etc…e poi cosí ti rimane il nome impresso.

  75. wow!!!! non lo sapevo!!! grande The balm!!! anche il nome della terra opaca spacca pensandoci bene… Bahama mama XD

  76. Ciao a tutte! A me piace quando danno un nome anche particolare a un prodotto perchè come hanno detto in molte aiuta a memorizzarlo e a emergere dalla concorrenza,ma sinceramente non mi farei influenzare per un acquisto dal nome del prodotto 🙂 un bacio a tutte!

  77. Condivido totalmente! Mi stavo semplicemente focalizzando non tanto sulle prestazioni o sul nome come “oggetto che vende perché si chiama Better than sex, che fa figo, piuttosto che Mascara di Nonna Gina” quanto sul messaggio che i nomi trasmettono a noi consumatrici 🙂

  78. Quello che mi da più fastidio è che poi spesso, almeno per me, finiscono per essere le peggio sole ahahah (ahahah ma neanche troppo: non mi sono mai pentita tanto di un acquisto cosmetico come per il They’re real.. Quanti soldi buttati..)

  79. i nomi strambi mi piacciono, soprattutto nelle edizioni limitate spesso ce ne sono di carini, però non mi influenza nell’acquisto.
    comunque se mi capita di comprare qualcosa con un nome, mi ricordo quello, mentre
    mi risulta molto più difficile associare qualcosa che ha solo un numero stampato sopra, come gli smart lipstick di kiko: li devo sempre aprire tutti per trovare quello che cerco e puntualmente è l’ultimo!
    mentre se avessero un nome o il colore scritto sotto me lo ricorderei subito.
    ho un rossetto rimell rosso mattone che si chiama saved by the bell (salvato dalla campanella), quando lo uso non penso “adesso mi metto il rosso mattone con riflessi metallizzati” ma “adesso mi metto il saved by the bell”.

  80. ma io a volte a mala pena ricordo il mio……..aiuto! Scelgo affidandomi alla vista, all’olfatto ed al tatto (signora del secolo/millennio scorso) Sob

  81. Sinceramente sono i nomi piú belli che io abbia mai sentito… Scusate, ma di certo sono meno noiosi del solito Marco, Giacomo, Silvia,…

  82. Vero! Anch’io non sono influenzata dal nome di un prodotto, nell’acquisto, anche perché un nome non è un piacere per gli occhi come il packaging, però mi piace sfogliare il catalogo della Lush! Alcuni nomi sono quasi poetici.

  83. Ma soprattutto: nella mia mente proprio non riesco ad associare l’idea della scandalosita’ o di qualcosa di illegale alle ciglia lunghe e folte che vorrei! …e che sarà mai! E’ un mascara, mica vado in giro mezza nuda! Quei nomi li’ li trovo proprio un po’ senza senso.

  84. Ragazze avete ragione il sesso rimane impresso, però non so se gli stessi nomi fossero scritti in italiano se mi piacerebbero lo stesso…voi cosa ne dite? In inglese in un qualche modo non li sentiamo veramente nostri questi nomi..

  85. Secondo me avresti del talento per dare nomi ai cosmetici! Sarebbero, credo, simpatici e divertenti…forse alcuni con allusioni al cibo…in ogni caso non scontati come quelli a sfondo sessuale.
    Buona serata!

  86. grazie! che carina! sicuramente ci sarebbero tantissime allusioni al cibo visto che ADORO mangiare!!!! 😀 buona serata anche a te!

  87. Come non ricordare il mio rossetto preferito di MAC “lady danger”… che fa pensare a qualcosa di bondage XD ahahah in ogni caso guardavo oggi anche i nomi di alcuni rossetti anke della nostra essence (tipo i longlasting n. 12 loveme e 13 blush my lips): ok non hanno a che fare con la sfera sessuale ma sono cmq originali 😉

  88. È vero!! La lush ha nomi fantastici XD proprio iero sono andata a far scorta di robette 😉 ti spezzio in due, lawanda… 😉 fantastici

  89. Ahahahahahah 😀 😀 grande Ester!! “Tesoruccio, per favore mi passi orgasm?” Ecco, già mi immagino la faccia del maritusss! Ahahahahaha

  90. Io lavoro nel marketing, mi è piaciuto un sacco questo post! 🙂 il naming è molto importante, soprattutto per emergere in un campo dove la concorrenza è davvero spietata! Plauso all’evocatività di “My chihuhua bites” hahahaha!! P.s. Ve le immaginate le limited edition quando a febbraio uscirà il film delle 50 sfumature di grigio??!!?? O_o argh!

  91. Ecco, come insegnare ad un uomo i rudimenti del makeup: parlando di sesso! risultato assicurato!!! ahahahah

  92. E vero pero sempre piu giovane vogliono i trucchi di profumeria…per fare come la mamma/sorella/Youtuber…communque ormai non possiamo piu scappare davanti a un mondo che diventa troppo “sessualizzato”!

  93. Hai ragione! Anch’io odio il They’re real…per fortuna però avevo preso la mini size, perché non mi fidavo molto…lo odio, ora lo porto in borsa quando viaggio, ma a malincuore! Ho speso centinaia di euro in mascara costosissimi…alla fine l’unico che ho ricomprato per ben 3 volte (un record!) è I <3 Extreme crazy volume della essence, 3 euro…l'unico che posso mettere senza bisogno di altro make up sugli occhi e l'unico in vita mia per il quale ho ricevuto complimenti! Di sicuro con la mia fortuna presto lo toglieranno dal commercio! :DDDDD

  94. Secondo me si!!! È tutta una questione di marketing , e poi anche noi sappiamo che qst nomi strani stuzzicano la nostra mente e ci fanno decidere di comprarli!!!

  95. Hahaha temo di siii XD quanto meno aspettiamoci una cipria Bondage, un lipstick Sign my contract e un primer Mr Gray XD XD

  96. ci credo, ma quando i nomi diventano troppo elaborati, non penso sia così immediato ricordarli…. 🙂 almeno uno col numero sa che non si sbaglia 🙂

  97. Il nome è una garanzia. Anche se non sempre di successo….
    Anch’io sono curiosa di scoprire cosa si inventeranno per 50 sfumature. Tra l’altro già il nome ‘Ana’ la dice lunga considerando che lei è una specie di anoressica per quanto riguarda il cibo.

  98. Grazie Clio per questo post, che credo susciti, in tutte noi, una riflessione non di poco spessore. Mi riferisco, in particolare, a quei brand che utilizzano nomi maliziosi e provocatori per identificare i propri prodotti cosmetici. Personalmente, non mi faccio influenzare dal nome: anche se un mascara si chiama “better than sex” non avrei alcun problema ad acquistarlo, perchè è solo un mascara e nessuno sa che il mascara che indosso porta questo nome. Al contrario, non lo acquisterei soltanto per il nome: andiamo… davvero acquistereste un mascara pensando che sia “better than sex”? Il problema è che la maggior parte delle ragazze risulta attratta da questi nomi. Naturalmente le case cosmetiche (e non solo) lo sanno, consapevoli di ricevere il consenso dei consumatori.
    Non voglio sembrare bacchettona nè rigida, ma ci siamo mai chieste perchè le strategie di marketing puntano proprio sul sesso? Queste continue allusioni sono semplicemente il risultato di una società materialista che non trasmette alcun valore, alcun buon principio (vedi amore, famiglia, altruismo, correttezza, serietà, integrità morale, spirito di sacrificio, dignità, umiltà etc…. tutti caduti in “disuso”) ma semplicemente si basa su “denaro e sesso”.
    Si spendono “fiumi di parole” per difendere la donna, i suoi diritti, la sua dignità. Si combatte contro la mercificazione del suo corpo. Eppure siamo proprio noi, a cadere molto in basso, essendo attratte dai continui riferimenti sessuali, comuni non solo al campo della cosmesi. E ci si lamenta perchè “gli uomini non sono più quelli di una volta” e perchè “le donne non vengono rispettate”. E poi si legge il libro “50 sfumature di grigio” osannandolo come se fosse il capolavoro del romanticismo in chiave moderna. Vi prego, un pò di coerenza.
    Scusate lo sproloquio, la mia non voleva essere una polemica, ma semplicemente una riflessione, fatta ad alta voce.

  99. Ahaha!!Probabilmente è tutto associato al fatto che ciò che è proibito piace molto, in generale…il mascara serve ad ottenere uno sguardo piu “sexy” , quindi sei talmente figa che sei illegale :DD Mettici poi la competitività dei brand..se esce l'”estremo”, non può non uscire il “milionidiciglia”!Che poi la differenza sia minima a loro poco importa, in realtà…

  100. Basta pensare alla “deliziosa” canzone di Ornella Vanoni, “Rossetto e cioccolato” !
    Perché ci trucchiamo ? Per essere sexy ! 😉

  101. Personalmente adoro il fatto che i cosmetici abbiano nomi particolari e quasi ci rimango male quando compro qualcosa che viene identificato semplicemente con un numero o con il nome del colore. Ovviamente non compro un prodotto solo perché mi piace il suo nome ma mi diverte molto scoprire come i produttori hanno deciso di chiamare un ombretto, un rossetto o uno smalto….

  102. Ciao ragazze! Devo dire che il post casca a pennello: stamattina ero indecisa se comprare o meno il rossetto bordeaux della Estee Lauder, poi quando ho letto che il nome era “Pure Color Envy – Decadent”, ho ceduto. Dai, voglio dire.. sembra il titolo di un film noir degli anni 50!!
    Povera me, vittima del marketing ancora una volta.
    (In ogni caso niente da dire sul rossetto eh, grande tenuta e colore meraviglioso!)
    Un bacio a tutte!!

  103. Si il nome a volte attira più del prodotto in se’! Quei nomi carini come sfilata, coccinella, teatro, sono davvero molto simpatici e che apprezzo tanto, mentre nomi troppo volgari no…come quelli della nars!

  104. Beh sicuramente rimangono più impressi dei nomi del genere piuttosto che solo numeri…a me piace l’idea..

  105. When people say “it’s better than sex” they clearly aren’t having the right kind of sex… 😉

  106. Anche il nome fa la sua parte nell’acquisto dei prodotti sicuramente è un completamento! Infatti nei miei trucchi non manca orgasm di nars perversion di ud better than sex di too faced ecc. Ciao Clio un bacio 🙂

  107. Pure io avevo fortunatamente solo la mini size, però 11 euro per 4 grammi sono un furto! E anch’io ho speso un sacco di soldi in mascara da profumeria (Dior in primis!) e quello che ho preferito è il Lash mania reloaded, di Essence.. Almeno è una quasi novità e magari me lo lasciano per qualche anno 😉
    Essence ha l’incredibile capacità di togliere dal commercio i prodotti migliori! Lip cream matte e eyeliner in gel, tanto per citarne due.. >.>

  108. Quelli della Benefit sono molto carini,almeno rimandano al prodotto!
    Poi mi è venuta spontanea una domanda vedendo gli ombretti illamasqua: che cosa ci azzecca quel grigino sfigatino con sex?? eheheheh
    Di questo voglio parlare: se sono nomi messi là solo per metterli,non hanno senso.
    Devono (dovrebbero) in qualche modo rimandare al colore o al prodotto,no??

  109. 🙂 bene sono contenta per te! Trovare un mascara che ci piace é sempre bellissimo. Purtroppo non è per nulla adatto alle mie ciglia e a me non piace così tanto, ma è tutto soggettivo, ovviamente.
    Buona serata Bacio 🙂

  110. me lo sono chiesto anche io, secondo me perché essendo bianco racchiude tutti gli altri colori, tutte le altre sfumature, che sono appunto “intenso”, “sadico”, “volgare” ma anche “vero”, “intenso”, “perdono”… oppure seconda ipotesi volevano farlo ricordare per contrasto 🙂

  111. Mmmh boh,continuo a pensare che sia poco azzeccato :/ una cosa va x assonanza se appena la vedi ti ricorda la cosa che deve ricordarti,se devi stare lì a pensarci toglie tutto il gusto.

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