Ciao a tutte!
Vi siete mai chieste come facciano le donne in difficoltà economica a gestire il ciclo mestruale? A che cosa debbano rinunciare per potersi garantire, per esempio, le scorte necessarie di assorbenti? E avete mai pensato a come possano, le donne senza tetto, vivere i giorni del ciclo?
Queste domande potrebbero sembrare, per quanto legittime, lontane dalla nostra realtà – ma non è esattamente così. Il problema, infatti, è che in molti paesi, tra cui l’Italia, gli assorbenti sono considerati un “bene di lusso”. Sì, qualcosa, dunque, di cui si potrebbe fare a meno e che ci si può concedere, eventualmente, come un vezzo. Ecco perché, infatti, sono tassati al 22%, come i tablet e la TV. Rasoi e giornali quotidiani, per esempio, sono al contrario considerati beni primari, con una tassazione del 4% – e la differenza, sullo scontrino del supermercato, si vede.
Com’è possibile un’assurdità del genere, vi chiederete? Che differenza di “urgenza” c’è tra la carta igienica e gli assorbenti, fondamentali per il 100% delle donne, per garantire loro non sono la dignità che meritano, ma anche la propria igiene e la salute ginecologica? La verità è che dietro a questa situazione si nasconde, ancora, tanta ignoranza e tanto sessismo. Proprio per questo esistono enti e iniziative che cercano di combattere a livello pratico il problema delle donne che non hanno accesso gli assorbenti e, proprio per questo, è importantissimo parlarne. Scoprendo quanto vicino a noi sia, in realtà, la mentalità che causa questo grave problema sociale.
Se questa tematica vi tocca, se volete scoprire cosa poter fare per aiutare queste donne in difficoltà e se volete approfondire il tema, non avete che da leggere il post!
Se la situazione culturale di alcuni paesi, soprattutto africani e asiatici, è tale per cui le donne mestruate vengono isolate, evitate e considerate come impure e infette, in Europa e USA, il ciclo è comunque considerato qualcosa di cui, se possibile, è meglio non parlare.
Le donne nepalesi, durante la festa Swasthani Brata Katha, se mestruate vengono isolate dagli altri fedeli. Credits: internazionale.it
Ne abbiamo già scritto anche qui sul blog: la parola tabù stessa deriva da “sangue mestruale” e le tracce di questo sono ancora molto evidenti. Che quello del ciclo non sia considerato come il sangue che esce da un paio di ginocchia sbucciate, è innegabile: è come se, in qualche modo, fosse magicamente “arricchito” da qualcosa che lo rende più “schifoso” e talmente intimo che è meglio fingere di non averci mai a che fare.
Via Pinterest
Nascondere l’esistenza stessa delle mestruazioni è qualcosa che ci viene da sempre insegnato – anche evitando di nominarle, usando le più creative perifrasi e i nomignoli più disparati. I dolori mestruali, poi, siccome considerati “normali”, vengono spesso ignorati, anche quando sono del tutto debilitanti e potrebbero essere indice di qualcosa che un ginecologo potrebbe facilmente individuare e magari risolvere. Basti pensare alla tennista britannica Heather Watson che, quando ha dato la colpa al ciclo per aver perso gli Open australiani, se ne è sentite dire di tutti i colori.
Heather Watson in preda ai dolori mestruali durante la gara
In poche parole, tutto ciò che ha a che fare con il ciclo è “roba da donne” e i problemi collegati alle mestruazioni sono comunque “minimi”, “passeggeri” o comunque “da auto-gestirsi”. Ecco perché gli assorbenti sono un bene di lusso, ecco perché non è una questione urgente o di cui è prioritario occuparsi.
Il tema è, in realtà, particolarmente importante se si pensa alle almeno 7500 donne senza tetto in Italia, a cui vanno aggiunte quelle che, in stato comunque di povertà, faticano per poter mantenere la loro casa. Pensateci: quando non si ha un posto in cui passare la notte, un bagno in cui cambiarsi, quando si hanno difficoltà ad avere la disponibilità necessaria, ogni mese, per procurarsi gli assorbenti, il ciclo può diventare non solo causa di umiliazione personale, ma anche di infezioni e malattie gravi.
“Cibo o assorbenti? Cibo o assorbenti? Cibo o assorbenti? Cibo.” Credits: The Homeless Period
In effetti non avevo mai pensato a certe cose.. però mi sono chiesta come facessero le donne una volta..
Comunque mi rendo conto che spesso i prezzi degli assorbenti sono alti e allora compro quelli più economici, non sapevo nemmeno che vengono tassati al 22% (che rimane ad ogni modo una tassazione troppo alta in generale).. ritengo quindi vergognoso che non vengano considerati beni di prima necessità e che invece debbano pensarci delle associazioni ad aiutare chi è in difficoltà in questo senso! Dovrebbero cambiare parecchie cose in questo mondo..
Io ho in realtà notato che negli anni, sopratutto fra i giovanissimi, non si siano grossi problemi a parlarne e anzi, spesso molti ragazzi sono incuriositi su come “funzioniamo” in questo periodo, senza mostrare il minimo disgusto!infatti il mettere le mestruazioni come tabù non è volontà né di noi donne né tanto meno di molti uomini, ma di alcuni Brand, delle religioni e altre cose che non rispecchiano al 100% le persone comuni!
Trovo che questa sia un’iniziativa stupenda, avevo letto di come in paesi poveri le donne temano questo periodo per le irritazioni e le infezioni dovute al riutilizzo continuo di uno stesso panno più e più volte, dovendolo anche rimettere bagnato non ancora asciutto dopo un lavaggio!vi ringrazio per avermi segnalato questa iniziativa a cui senz’altro parteciperò, perché meritiamo una dignità a prescindere da dove e come viviamo
Assolutamente si, dovrebbero essere un bene di prima necessità come anche i preservativi ad esempio. Non esiste, sono troppo costosi (e non venitemi a dire la coppetta risolve tutto perché non è un prodotto per tutte :D).
Bellissimo post. Mi pare che Vice avesse fatto un articolo su com’è il ciclo per le donne senzatetto, ma il vostro discorso è più ampio e molto interessante (non sapevo della differenza di prezzo fra Italia e altri paesi!). Comunque mi ricordo lo “shock” quando, svuotando un vecchio baule di mia nonna, abbiamo trovato una riserva dei panni che usava da giovane per il ciclo. Ero più piccola e non avevo mai realizzato che gli assorbenti usa e getta fossero un’invenzione così recente.
Partecipo a diversi progetti di beneficenza e donerei volentieri più di qualche pacco d’assorbenti per la causa!!
Grazie per farci conoscere questa iniziativa! Speriamo che venga copiata da molte città!
Sapevo della tassazione da “beni di lusso” degli assorbenti e sapevo anche che chi ha provato a proporre il cambio di tassazione nel parlamento italiano è stato deriso dagli altri parlamentari…
Parole sante!
buongiorno!brave, post molto interessante, non sapevo di questo progetto nella mia città e sicuramente contatterò l’associazione per sapere le prossime iniziative.
Sono anni che sono costretta a cambiare più di tre assorbenti al giorno tutti i giorni perché ho dei setoni posti dopo due interventi di drenaggio fistola e combatto tutti i giorni siacon questo sia con l’intestino…vi lascio immaginare quanto mi vengano a costare all’anno tutti i pacchi di assorbenti consumati! 🙁
Questa non la sapevo proprio…mi fa molta tristezza che il mondo politico affronti con atteggiamento da imbecilli una questione che probabilmente non risolve il problema della fame del mondo, ma che per le donne è importante…quanta strada deve ancora fare l’umanità…
Concordo! Certi usi e costumi sono avvilenti ma soprattutto anacronistici! Che diamine, siamo nel 2016!
Beni di lusso du par de palle! Scusate il linguaggio ma ‘ste cose mi mandano in bestia. Non avevo idea della differenza di prezzo con gli alti paesi e questa cosa di 64 tamponi mi ha scioccata!
Lo sapete che gli anziani hanno diritto a ricevere traverse letto e pannoloni gratis? Adesso non voglio paragonare il ciclo all’incontinenza però siccome è una cosa che non possiamo controllare mi sembra giusto che anche gli assorbenti vengano distribuiti gratuitamente o perlomeno ad un prezzo più economico! E se appunto fossero gratis anche le donne senzatetto potrebbero procurarli senza il bisogno di creare campagne di sensibilizzazione per la raccolta. Mi fa schifo che un paese sfrutti una cosa così naturale per arricchirsi.
Non prendiamoci in giro, il ciclo è un disagio a livello fisico, come minimo non si dovrebbe vivere anche come un disagio economico
Brava!!!!!!!!!!!!
Io non riesco veramente a capire, ma davvero.. parlo seriamente, come
nel 2016 ci possano essere ancora questo tipo di problemi e come possa
essere ancora un tabù!
Per i dolori, io che ne soffro, non ci si fa
niente. I miei colleghi se vedono che sto poco bene sono molto carini
(nel limite del possibile), il capo… è il solito cog***ne! Ma questo è
un altro discorso.
Ciao Cliomakeup, hai postato oggi nel blog un importante argomento che appartiene al mondo di noi donne, condivido in pieno che ci sono nuovi enti che si occupano nella raccolta di questi prodotti che servono come pane nella nostra vita quotidiana, mi piacerebbe che nei prossimi post mostri un po di immagini sui vari tipi di assorbenti che ci sono in giro, quando ho il ciclo io indosso assorbenti sottili con ali linea notte perché sono più lunghi e indossati anche di giorno mi sento più sicura marchio Coop, in alternativa Nuvena, sono ottimi in quanto al marchio Lines soffro di irritazione genitale, vorrei conoscere altri marchi e confrontare prezzi, un saluto Clio e spero di allargare questo post senza tabù.
In che senso non è un prodotto per tutte? (Sono seria, io non la uso e non l’ho mai “studiata”)
un articolo molto simile a questo è uscito poco tempo fa su vice
comunque niente di sorprendente che gli assorbenti abbiano iva al 22%,basti pensare che persino articoli come medicazioni post operatorie cerotti garze etc hanno anch’essi iva al 22
Mi sento in colpevolissima. Tante volte nella mia vita ho fatto la spesa solidale di qualunque associazione chiedesse il mio contributo all’entrata del supermercato, ma mai, e sottilineo MAI, nella vita sono stata sfiorata da questa tematica, ed in quanto donna invece dovrei pensarci.
Ho sempre dato priorità al cibo, l’ultima volta erano bambini ed ho speso del tempo in cerca delle merendine non deteriorabili più divertenti e buone che potevo trovare pensando che in fondo, ai bambini serve anche un sorriso.
Ma non ho mai avuto un retro-pensiero del genere quando ho fatto la spesa “per adulti”. Non ho parole.
Sorvolo sulla delusione immane di sapere che al Governo siedono donne che potrebbero cambiare le cose e che invece girano la testa dall’altra parte.
Grazie davvero per avermi aperto gli occhi.
ma in questo caso, bisogno medico, non ci sono agevolazioni? che rabbia che mi fanno tutte queste cose…
Nel senso che potrei non volerla usare, potrei non trovarla pratica o potrei avere infezioni o tumori in quella zona.
Che rabbia che mi fanno venire queste discussioni!!! Altro che parità dei sessi!!
Ma grazie per aver tirato l’argomento, noi donne dovremmo scendere in piazza più spesso!! https://uploads.disquscdn.com/images/813d7c0884a47c6af1d65f0bb7732c80e7b0295663d4e132fba28404a69f6a30.jpg
Qui in Francia dove vivo c’é stata una grande mobilitazione nel 2014-2015 che ha portato alla fine ad abbassare l’IVA al 5,5% (il pannello di sx significa . “lasciateci sanguinare in pace senza sopratassarci” e quello di dx “niente tasse sugli assorbenti”)
Complimenti per il post! Anche io avevo sottolineato in un commento del post sulla coppetta mestruale come fosse auspicabile ridurre l’IVA degli assorbenti.
Ciao TeamClio, bel post!
Ma come sarebbe che non sono beni di prima necessità? Assurdo!
Io veramente piuttosto mangio meno, ma me li compro, quindi sì che sono beni di prima necessità… Senza parole!
Si beh io credo che questo discorso sia valido per tutti i tipi di assorbenti, ma un’associazione non può certo (sicuramente non all’inizio) tenere conto delle esigenze di ogni singola donna. Sarebbe come se quando danno da mangiare ai barboni uno dicesse “a me il pollo non va”. Scusa se il tono è un po’ duro, però “potrei non volerla usare” mi pare una frase fuori luogo in una situazione di povertà in cui non si hanno i soldi per comprarsi gli assorbenti. E comunque anche le altre frasi si applicano sia alla coppetta che al resto degli assorbenti.
Ciao! Grazie per aver proposto l’argomento, non avevo mai posto attenzione a qst argomento, non ho mai realizzato quanto sono fortunata ad avere una fantastica mamma che mi ha sempre comprato gli assorbenti, ne abbiamo sempre presi di economici, prediligendo i marchi di volta in volta in offerta oppure le cosiddette “sottomarche”.. ringrazio mia mamma perché mi ha sempre detto: preferisco spendere meno cosicché tu possa cambiarti più spesso ed evitare infezioni piuttosto che spendere una fucilata (scusate il termine) per quelli in lactifless e poi magari rischiare malattie perché non senti il bisogno di cambiarti…. comunque sapete se in zona Milano vengono organizzate raccolte simili? P.s. la tassazione al 22 è imbarazzante, non dico di distribuirli gratis, ma nemmeno di trattarli come beni di lusso!
Mah.. mio padre ha lavorato per 40 anni alla Fater, una fabbrica di pannolini ed assorbenti, e ogni cinque, sei mesi ci davano un pacco enorme di assorbenti, piccoli, grandi, con o senza ali ecc ecc…quindi, finchè ha lavorato li, non abbiamo mai speso un centesimo per gli assorbenti. Ora come ora trovo ingiusto questo trattamento, poichè come un dipendente puo’ dare questo privilegio alle donne della famiglia, tutti dovrebbero avere queste agevolazioni. Costano un casino, se ci penso su, per il ciclo, ogni mese, spendo 17 euro per le pillole ( e vabbe, ci sta, è personale) 7 euro il buscofen ( perchè muoio di dolori e senza non posso uscire di casa) 4,50 euro( per gli unici assorbenti che non mi danno irritazioni, al lattice)….ora come ora posso sostenere questa spesuccia, anche se a malincuore, ma chissà..non si puo’ mai dire. In più, so che in altri paesi, se hai ciclo e dolori forti, puoi chiedere i giorni di malattia dal lavoro, poichè, si, è un disagio catalogato come ” malattia”. Posso solo immaginare come possono sentirsi tutte quelle donne che non hanno possibilità…sono contenta che qualcuno pensa anche a loro, e si spera che chi ha il potere di cambiare le cose, lo faccia al piu presto..ovviamente non mi riferisco al nostro governo -.-‘..ma non entriamo nel merito. Ricordiamoci che siamo noi ad avere il diritto di protestare per cio’ che ci è caro!
Nemmeno io la uso ma voglio provarla. Dico che non è un prodotto per tutte perché, ad esempio, non tutte abbiamo la stessa confidenza con il nostro corpo, non tutte la trovano comoda etc etc..
Certo che mettere le mestruazioni e di conseguenza gli assorbenti in beni di lusso tassati al 22% … be che dire ? Siamo proprio in Italia !!!
Si ma una homeless usando la coppetta deve
1. Trovare un bagno che abbia il lavandino interno, se non lo trova deve avere una bottiglia d’acqua per lavare la coppetta.
2. Trovare il modo di sterilizzarla prima e dopo dell’utilizzo.
Non mi sembra molto pratico, poi magari ci sono homeless che la usano e si trovano benissimo ma facendo un discorso più ampio e generale mi sembra una polemica abbastanza sterile. In più il mio primo commento era rivolto non sono al caso particolare di chi si trova in difficoltà economiche ma a tutte le donne.
Non avevo mai fatto caso all’aliquota iva degli assorbenti, è veramente assurdo che non siano considerati un bene di prima necessità
In Italia purtroppo non è prevista la malattia da ciclo!!!
Non so dove l’ho sentito, ma sono sicura che qualcuno sta proponendo di “far passare” gli assorbenti dal sistema sanitario, perché appunto sono un bene di prima necessità di cui non si può fare a meno.
Davvero? Il problema è stato preso in considerazione e il risultato è stato la derisione? È ancora peggio che non aver affrontato il problema!
ottima iniziativa, davvero! comunque oltre agli assorbenti in Italia sovrattassano anche le medicine più comuni da banco. Quest’estate ero a Minorca e avevo finito un anti-infiammatorio, il comunissimo Voltadvance. Per non restare senza ho deciso di comprarlo lì. Bene, qui pago la confezione da circa 20 compresse sui 5/6 euro circa, da 25 mg. Là mi hanno dato la confezione grande da 40 compresse col dosaggio doppio, quindi 50 mg, a 1,65 euro! Ma vi rendete conto della differenza abissale? Io sono rimasta senza parole…
La nonna 90enne di una mia amica, quando alla mia amica è arrivato il ciclo per la prima volta, ci ha fatto un’interessantissima (e all’epoca imbarazzantissima) spiegazione su come da giovane usasse delle pezze di cotone come assorbenti: in sostanza ripiegavano una pezza simile ad un tovagliolo da tavola, tenendo la diagonale della pezza come asse centrale. Poi, visto che le mutande erano capi semi-sconosciuti ai poveri e comunque larghissime (tipo a cavallo basso ahah), usavano fissare i due lembi davanti/dietro in una specie di cintura per tenere l’assorbente a posto.
Non so quanti potevano “consumarne” in un giorno, ma comunque andavano poi lavati a mano e, diceva lei, anche fatti bollire per disinfettarli. Sinceramente non invidio le donne dell’epoca! 🙂
Io ci avevo pensato a questa cosa,soprattutto dopo il recente terremoto al tg dopo qualche giorno avevano appositamente fatto un appello dicendo che tra i beni primari messi a disposizione mancava proprio gli assorbenti. Vi immaginate come si sono sentire tutte quelle donne 🙁
Ed io che ho assortimenti sparsi in ogni dove per paura di rimanere senza…grazie per averci messo a conoscenza di questa iniziativa 🙂
Bellissimo post!
Gli assorbenti costano DAVVERO tanto, io ringrazio dio di avere un ciclo poco abbondante e me la cavo con poco, senza doverne comprare mille tipi (come quelli da notte super assorbenti ecc…).
C’è anche da dire che le marche più conosciute li fanno pagare oro (ad esempio i “Lines è”, bellissimi e comodissimi e tutto, ma quanto ca**o costano???).
Da qualche anno ho iniziato ad avere problemi con gli assorbenti che usavo da una vita, in quanto hanno avuto la geniale idea di metterci il profumo con tutti gli allergeni possibili e immaginabili… Da lì irritazioni a manetta! :O Ho risolto iniziando per puro caso a comprare quelli dell’Eurospin, che costano una cosa come la metà, e mi sono dovuta ricredere: sono IDENTICI a quelli più famosi e soprattutto non hanno il profumo… Così come le salviettine intime gettabili nel wc che hanno anche buon inci (per me indispensabili, e ovviamente col ciclo non è bellissimo dover buttare nella spazzatura la salviettina sporca).
Beh, non parlo neanche dei medicinali vari perché sono davvero un salasso, era così bello quando vivevo con i miei e mi bastava dire “mammaaaa! Vai a comprare il Buscofen!!!!!”… Me ne finivo una confezione alla volta come se fossero caramelle! Ora che vivo da sola col cavolo che spendo tutti quei soldi in medicine, cerco di tirare il più possibile finché proprio non mi reggo in piedi…
E’ vero, in Spagna alcune medicine costano mooolto meno! A me è capitato di comprare un equivalente del Toradol gocce (venduto qua al modico prezzo di 13 euro e passa) a 3/4 euro… Quando mi hanno detto il prezzo sono stata mezz’ora a parlare con la farmacista perché credevo di non aver capito bene, o che avesse sbagliato farmaco…
se vuoi più info, c’è un famoso gruppo su facebook che è davvero ricco di informazioni. Non è vero che la coppetta non è adatta a tutte (parlando di donne in salute, non di caso limite come infezioni e neoplasie nella zona genito-urinaria), ma sicuramente è vero che alcune fanno fatica ad utilizzarla, spesso perchè non utilizzano la più adatta alle proprie caratteristiche o perchè sono spaventate dalla falsa idea del “non è igienico” o hanno ancora tabu sullo scoprire la propria “madre patria” 😉 per le homeless, detto sinceramente non ho la più pallida idea di come curino la propria igiene in generale (non esistono posti dove hanno accesso ad un bagno per farsi la doccia ad esempio?), quindi nel discorso specifico non sono proprio informata.
Molte si trovano bene, io l’ho messa ma mi ha scatenato una reazione allergica (pur avendo preso tutti gli accorgimenti igienici possibili).
Magari ci fossero delle agevolazioni! Con la mia malattia non ho neanche l’esenzione ai farmaci, figuriamoci agli assorbenti!
Secondo me, conoscendo un po’ cone funziona la sanitá, é difficilissimo che questo possa avvenire. Lo stato non ha i soldi per pagare alcuni farmaci o prestazioni a chi ne ha bisogno, figurati gli assorbenti per tutte! Nonostante questo trovo scandaloso il fatto che non abbia l’iva ridotta. Onestamente non sapevo questa cosa e lo trovo davvero..non so neanche definirlo!
certamente è una cosa che non faranno mai! Adesso stanno togliendo dalle prestazioni gratuite interventi come la cataratta, il tunnel carpale e la biopsia all’utero!
Capisco quello che intendi, però a maggior ragione a me dà fastidio che gli uomini al governo, e in generale, ci considerino anzi non ci considerino ancora in questo modo.
Mi fa rabbrividire che i rasoi (che sono usati per lo più dagli uomini) invece siano considerati un bene primario. Per me questo è un punto importante: quando parli con un uomo trova sempre semplicemente naturale che le donne soffrano per il ciclo, la gravidanza, il parto, la menopausa. E loro no. Mai un po’ di interesse, comprensione, gratitudine.
Ho capito. Io non l’ho mai provata.
No certo, io mi riferivo a chi non ha disponibilità. Chi può permettersi tutto può ovviamente scegliere, mentre chi non ha soldi deve trovare un compromesso (non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, sto dicendo che è così) e quindi se una cosa e meno costosa e dura di più (a parte casi limite di malattie o affini) secondo me bisognerebbe cercare di essere un po’ più elastici ecco. Io agli homeless vedo sempre usare i bagni pubblici (della stazione, per esempio). poi se queste associazioni se ne occupano e li educano tanto meglio, il mio era un discorso di mera praticità!
Grazie Clio! Siamo molto emozionate di avere il tuo appoggio, perchè sappiamo che credi molto nel nostro progetto e perchè da tempo ti batti per aiutare le ragazze a vivere serenamente il momento del ciclo, proprio come facciamo noi!
E grazie a tutte le ragazze che stanno esprimendo parole di supporto al progetto ToWoMeN di Lunethica. Se avete curiosità o volete maggiori informazioni su come aiutarci, scriveteci: elisa@lunethica.org, giulia@lunethica.org o venite a visitare il nostro blog http://www.lunethica.org.
Un bacio grande,
Giulia
Vice-Presidente di Luenthica
Grazie mille, sicuramente ne parleremo ancora!
Secondo me l’Italia ne deve fare ancora parecchia di strada. La gente non è così “evoluta” come si vorrebbe far credere.
Ciao se vuoi informazioni chiedi pure!
Infatti noi ci battiamo da anni per fare divulgazione sulla coppetta mestruale, ma ci sono contesti disagiati in cui l’uso può essere complicato o addirittura dannoso. Una donna senza tetto, infatti, può avere difficoltà ad applicare norme igieniche apparentemente banali per chi ha una fissa dimora.
Potremmo scrivere un post intero su come si stava bene al Hotel Mamma.
Io ci litigavo, perché mia mami mi consegnava il bucato lavato stirato e io non “ero in grado” di metterlo a posto.
Beh. Oggi le bacerei i piedi.
Cmq mi dispiace che hai dei dolori durante il ciclo, io ne soffrivo tanto. Il primo giorno non andavo a scuola o lavoro. So di cosa stai parlando.
Non sentirti in colpa: donare è sempre un bel gesto! Adesso che sei sensibilizzata sul tema puoi pensarci per il futuro. Puoi farlo con noi o con altre associazioni 😉
Non hai mai pensato di passare agli assorbenti lavabili? Potrebbero aiutarti a sentirti tranquilla, ma ti costerebbe molto di meno…
Grazie!! scrivici in privato così ti possiamo spiegarti come puoi aiutarci!
Ciao noi siamo a Torino, ma se vuoi contribuire puoi spedirci la tua donazione in beni materiali, oppure puoi fare una donazione in denaro…scrivici per sapere come puoi aiutarci all’indirizzo indicato da Clio: elisa@lunethica.org oppure a giulia@lunethica.org
Io devo dire che non conoscevo questi numeri, cioè non sapevo che per così tante donne ci potessero essere questi problemi, colpa mia purtroppo! Effettivamente ho notato che all’estero il costo è molto più basso e che da noi sono veramente cari, e lo trovo oltremodo umiliante, anche perchè come dite nell’articolo non è certo un bene di lusso posto che non possiamo scegliere se avere il ciclo o meno. Io personalmente sono sempre stata molto libera nel parlarne, ma molte ragazze hanno delle difficoltà e dell’imbarazzo…cosa assurda, perchè dovrebbe essere considerato una delle cose più naturali al modo…L’iniziativa la trovo bellissima e degna di forte sostegno!
C’è un politico italiano, se non sbaglio Civati, che sta portando avanti questa battaglia, per togliere gli assorbenti dalla fascia dei beni di lusso.
Ovviamente è stato deriso, ridicolizzato a più riprese dai suoi colleghi.
Specchio esatto di come è vissuta tutta la faccenda in Italia.
Che amarezza
Quelle sono scelte dello Stato..non é che in Italia vogliano farti la cresta o marciarci sopra ma sono scelte di budget. Si vede che in Spagna hanno deciso di destinare una parte del budget per i farmaci di quella categoria, in Italia li spendono su altre. Quindi in Spagna, lo stato paga in parte il prezzo di quel farmaco e tu paghi la differenza, in Italia (credo, perché legislazione da devo ancora fare nel dettaglio) lo paghi tutto.
Ciao Valerie! Bentornata! Speriamo che per una volta che un politico vuol far qualcosa per la comunità partendo dalla cose semplici, non si trovi troppi ostacoli davanti…
beh, per malattia intendo, per chi ha dolori forti forti, e magari a lavoro deve stare ore in piedi..però si, da noi queste cose sono sconosciute..
Bello questo post!!! Davvero interessante!!!!
Post interessante davvero!
Non lo sapevo….bravo Civati!
Ti dirò…io lavoro seduta ma soffro per i dolori e spesso è proprio un suicidio…
eh appunto, anche per chi sta seduta sta uno schifo…mi chiedo perchè qui dobbiamo sempre mangiare su ogni cosa possibile e sfruttare le persone in ogni situazione..boh!
Ne parlavo con il mio fidanzato proprio qualche giorno fa.. ma com’è possibile che gli assorbenti costino così tanto?? Io ad esempio devo usare solo quelli di cotone perché altrimenti mi irrito e potete immaginare tutti i disagi e dolori del caso, e questi costano quasi 5 euro a confezione, per 20 assorbenti!!! In un mese spendo in media 7 euro per il ciclo e credo che siano tantissimi se pensiamo che è un bene necessario!!! Mi informerò assolutamente su questa iniziativa! Ora che ci penso, sarebbe fantastico se nei centri come la Caritas distribuissero anche assorbenti oltre al cibo! Voi sapete se già da qualche parte lo fanno??
Non entro nel merito della denominazione, ma io che ho sofferto di giramenti di testa legati al ciclo, quando li avevo stavo a casa eccome! Una mia collega invece spesso stava a casa a causa dei crampi, insomma stare a casa è possibile. Considerare gli assorbenti bene di lusso riguardo all’Iva comunque è pazzesco. Io sono in menopausa da due anni (il ciclo mi durava otto giorni!), ma dallo stesso periodo ha cominciato ad usarli mia figlia, quindi la voce di spesa è ancora nel mio bilancio familiare. Grandiosa l’iniziativa (provvederò!) è ottimo post, davvero. Buona serata a tutte.
Sarà fatto Giulia, ho rubato l’ indirizzo mail qualche commento più giù
Grazie clio e team per averci fatto riflettere su questa tematica che in quanto donne ci tocca tutte da vicino e dovrebbe renderci solidali le une con le altre. Non ero a conoscenza delle differenze esistenti con gli altri paesi europei..la cosa mi fa inorridire! Grazie anche alle associazioni che nel concreto si adoperano per garantire pari dignità a tutte le donne..mi sento in colpa anch’io per non aver mai riflettuto prima sulle difficoltà che donne svantaggiate incontrano nel periodo del ciclo..adesso potrò fare qualcosa nel mio piccolo…
Nn avevo mai pensato a questa situazione/disagio/necessitá!!! Ci sono rimasta male!!!! Mamma mia quante realtà non conosco! È proprio vero che non di solo pane vive l’uomo!!!
Sì purtroppo è proprio così.
La proposta era partita dal gruppo Civati. Sono stati derisi dicendo che ci sono problemi più gravi in Italia.
Grazie Clio per questo articolo, è un argomento al quale tengo moltissimo. Trovo assurdo che nel 2016 ci siano ancora tabù di questo genere. Meglio non nominare le mestruazioni (se non con nomignoli o toni allusivi), meglio non farsi vedere con un assorbente in mano…ma cosa c’è da vergognarsi, mi chiedo? È sangue, come quello che ci esce dal naso o da una ferita. Eppure ci è stato insegnato (intendo come società in generale) a pensare che il sangue mestruale è qualcosa di “sporco” o comunque di cui non parlare troppo. E lo trovo veramente assurdo. Parallelamente, trovo assurda la tassazione al 22% (che a mio avviso è figlia dei tabù di cui sopra) ma questo credo che lo pensiamo tutte.
Altra cosa: ho letto un commento nel quale una ragazza diceva che a lei un pacco di Lines dura più cicli e quindi tutte quelle che si lamentano del costo sicuramente li sprecano cambiandoli ogni ora per insulsi motivi. Allora, io gli assorbenti non li uso più da anni, ma ricordo molto bene quando ero costretta a indossare un assorbente notte + un tampone per evitare disastri, e ricordo benissimo quanto spendevo. Credo veramente che finché ognuno continuerà a pensare solo al suo orticello, non si andrà da nessuna parte. In tutti gli ambiti.
E’ vergognoso che costino così tanto! Io faccio fuori almeno 2 pacchi di assorbenti da notte al mese, dovrei svenarmi ogni volta?? Per fortuna che qui in UK da Boots o Superdrug si trovano assorbenti economici (ma comunque di qualità) e per 0.80 centesimi mi porto a casa un pacco da 10 assorbenti
Che comunque non vengono risolti. A sto punto, che non tassassero i nostri assorbenti! Sono indignata
Ma che post meraviglioso!
Era giusto qualche mese che mi chiedevo cosa potessi fare di assorbenti e tamponi avanzati dal passaggio alla coppetta.
Spero di ricevere al più presto risposta dalle ragazze
Esatto. Poi come li hanno derisi mi ha dato veramente fastidio. Ok non sarà la questione più urgente ma rimane comunque un problema, economico e culturale…e mi fa veramente incavolare che questi ci trovino qualcosa da ridere!
Molto interessante come testimonianza! Grazie!
Meno male che con gli anni i dolori sono un po’ diminuiti, quando andavo a scuola di solito svenivo già direttamente la mattina sul bus!
Comunque la mamma è sempre la mamma! Vogliamo parlare di quando si torna a casa e c’è il pranzo/cena pronto? 😀
ricordo che durante uno stage in Germania mi è venuta la febbre alta. Mi ero portata dietro la tachipirina, ma avendo in valigia poche compresse l’ho finita in un giorno. La mia migliore amica/compagna di avventura (perché eravamo ospiti in casa – due gentilissimi signori che ci hanno trattate come figlie) è andata in farmacia: una confezione di paracetamolo da 500mg di 30/40 compresse le è costata circa €2.50. Quanto costa in Italia una confezione di Tachipirina 500? -_-“