MALEFICA – 1400/1420, EUROPA

Il look di Malefica, ve lo diciamo, è da sempre uno dei nostri preferiti. Proprio per la ricerca storica che si nota alle spalle di quella che è, senza dubbio, la cattiva più stilosa di sempre.

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Le corna, infatti, derivano da bizzarri copricapi tipici della nobiltà del 15esimo secolo, che venivano poi spesso coperti da veli e tulle. Anche le fatine, infatti, hanno questo particolare cono avvolto dallo chiffon, nella scena della festa per la nascita di Aurora.

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Claire Hummel ha ovviamente riportato le corna al loro status originale, per poter soddisfare il suo desidero di accuratezza storica, e ha mantenuto l’allure dark, rendendo più verosimile il suo costume – ma non rinunciando alle maniche “frastagliate” del suo mantello.

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MULAN – DINASTIA WEI 220/589 (??), CINA

Claire Hummel ha esplicitato la difficoltà riscontrata nel cercare di rendere storicamente accurata Mulan: in primis nel definire la sua epoca (la leggenda originale la vuole nella Dinastia Wei, ma ci sono poi riferimenti che apparterrebbero alla dinastia Han e Ming, e anche prima). Ha scelto alla fine di divertirsi mescolando alcuni elementi, soprattutto per quanto riguarda i tessuti, provenienti da tutte queste epoche, ricostruendo l’abito di Mulan del finale del film.

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Forse non avrà una connotazione temporale definita, ma nulla di quello che indossa è inventato.

ClioMakeUp-principesse-disney-storicamente-accurate-look-abiti-vestiti-storia-20Credits: cn.hujiang.com

Vedete, allora, come lo scollo ricorda il periodo Ming, l’Obi e la stratificazione dei tessuti, la Wei e la fantasia e, le maniche, la Han. In questo modo ha potuto unire varie tradizioni, come sembrerebbe fare il personaggio di Mulan.

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ARIEL – 1840/90, DANIMARCA

Che Ariel sia Danese è un fatto. La fiaba è di Hans Christian Andersen, proprio come La Regina delle Nevi, da cui ha origine lo stra-famosissimo Frozen, dichiaratamente ambientato su un fiordo scadinavo. Sicuramente saprete che quei furbacchioni della Disney hanno disegnato la nave dei genitori di Elsa e Anna in modo da essere simile (e presumibilmente lo stesso) al relitto in cui Ariel si rifugia e in cui nasconde la sua collezione di oggettini umani. Insomma, l’idea è quella di far pensare che l’ambientazione sia geograficamente vicina!!

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Tornando a noi: La Sirenetta, poi, è una fiaba uscita nel 1837, ma concentrandosi sull’abito rosa e su quello del matrimonio di Ariel, ancora una volta Claire ha dovuto constatare che, come stile, la Disney ha sbirciato anche alla moda scandinava di qualche anno dopo.

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Inutile sottolinearlo, il particolare principale sono… le enormi maniche a sbuffo!

ClioMakeUp-principesse-disney-storicamente-accurate-look-abiti-vestiti-storia-ariel-sirenettaCredits: 1841, Emil Bærentzen, ritratto dell’attrice Johanne Luise Heiberg (Danese)

A noi (e, sicuramente anche ai disegnatori Disney) ricorda soprattutto gli anni ’80 del ‘900, ed essendo il cartone uscito nel 1990, non suona strano. Anzi, personalmente troviamo geniale che abbiano cercato di sottolineare un trend storicamente azzeccato che, guarda caso, era in anche negli anni dell’uscita del film: in questo modo hanno fatto apparire Ariel come moderna e credibile nel suo tempo… in un’unica mossa!

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Insomma, Claire si è divertita a cambiare un po’ l’abito scelto dalla Disney, ma in realtà il lavoro era abbastanza accurato: maniche giganti, scollo a V, gonna ampia e lineare. Si può dire proprio poco alla Disney, in questo caso, visto che hanno solo semplificato un po’ le linee!

ClioMakeUp-principesse-disney-storicamente-accurate-look-abiti-vestiti-storia-drottning_josefin_a_leuchteUn ritratto della Regina di Svezia Giuseppina di Leuchtenberg, vissuta nella prima metà dell’800

ELSA – 1830, DANIMARCA

Lo abbiamo detto: Frozen, è stato pensato per essere ambientato qualche anno prima de La Sirenetta, più o meno nella stessa zona. E anzi, giusto per aggiungere una chicca, se volete consolare i vostri bambini, sappiate che il co-regista di Frozen ha detto che i genitori di Anna ed Elsa non sono davvero morti… sono naufragati in un’isola deserta diventando i genitori di, beh, Tarzan!! Vi sta scoppiando la testa, vero?

ClioMakeUp-principesse-disney-storicamente-accurate-look-abiti-vestiti-storia-bella-frozen-tarzanI periodi storici non coincidono per niente, ma ci piace comunque pensarlo!

Torniamo a noi: ma che fine hanno fatto le giga-maniche a sbuffo? Quand’è uscito Frozen, gli anni ’80 erano già lontani e la Disney si è concentrata su altri trend, diffusi negli anni ’30/’40 dell’800, evitando di appesantire i look delle due principesse (di cui una poi Regina), con maniche così ingombranti.

ClioMakeUp-principesse-disney-storicamente-accurate-look-abiti-vestiti-storia-anna-elsaManiche a sbuffo?! PUAHAHAH!

Claire, però, per tener fede al suo intento, ha dovuto reintrodurle, essendo, per l’epoca imprescindibili. Idem per lo scollo dritto e i ricami dalle fantasie ancora adesso (e anzi: forse più adesso di allora) riconoscibili come nordiche.

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Quello che nel film è un mantello, nella realtà dell’epoca era parte del vestito e si legava al retro del corpetto, accostando un diverso tessuto, rispetto a quello della gonna.

ClioMakeUp-principesse-disney-storicamente-accurate-look-abiti-vestiti-storia-anna-sarah-otwayCredits: christies.com. Abito datato come 1810/20, indossato da Sarah Otway-Cave, inglese.

Così sopra le maniche, Claire ha reinterpretato quelli che erano pizzi e decori in versione “cristallo di ghiaccio”: erano tipici all’inizio dell’800, ma a dire il vero soprattutto in Italia, tra i nobili del Regno di Napoli.

ClioMakeUp-principesse-disney-storicamente-accurate-look-abiti-vestiti-storia-anna-elsaCredits: Robert Lefevre, 1806, Ritratto di MariaPortrait of Marie-Julie Clary Regina di Napoli, con sua figlia Zenaide Bonaparte, Palace of Versailles

Che dite, ci sta che Pocahontas abbia quel tatuaggio sul braccio? E che indossi un abito monospalla? Tiana, ambientata nella New Orleans del jazz sembrava una delle più facili da rappresentare, non è vero? Eppure è forse la meno “accurata” di tutte…E lo sapete perché? No? Allora vi tocca leggere l’ultima parte del post per scoprire come sarebbero principesse disney storicamente accurate!

35 COMMENTI

  1. bellissimo! adoro sempre la ricerca storica nei film e questa dedicata a Disney è superba!
    sempre più stima per la Disney!

  2. Verissimo. Le fiabe sono state continuamente rivisitate nel corso dei secoli da più Paesi. Esiste pure una versione russa medievale di Biancaneve in cui al posto di sette nani vi sono sette cavalieri dello zar.

  3. Bellissimo post, me lo sono divorato. Io sono appassionata di Storia, di Storia del Costume e pure delle favole! Complimenti team!♡♡♡♡♡♡

  4. Post molto piacevole. I vestiti che ho maggiormente apprezzato nella loro versione storica sono quelli di Cenerentola, Aurora, Elsa e Rapunzel…proprio belli

  5. Questo post mi è piaciuto da impazzire! Io nonostante la mia età adoro le principesse Disney…sostengo che non si è mai troppo vecchi per i cartoni animati e le fiabe! Tra l’altro per diversi anni come hobby mi sono interessata a ricerche storiche di costumi, gioielli, acconciature perciò ho davvero divorato tutto l’articolo, brave ragazze!

  6. Sì… poi c’è anche chi dice che deriva da un’antica fiaba cinese (da cui il piede piccolo)… il bello è che, come per i miti, ci sono tante versioni diverse 🙂

  7. Gran bel post! Avevo già visto i disegni ma il commento e le immagini dei vestiti d’epoca li completano benissimo (solo una cosa: rococò nel 1860??). Non sapevo nulla della storia dietro Biancaneve, l’avevo sempre immaginata medievale, invece a quanto pare è molto più recente… fa strano pensarla all’epoca di Elisabetta I. Comunque Belle è la mia preferita, adoro il ‘700 🙂

  8. Esatto! Il rococcò è del Settecento…infatti la prima immagine mostrata sembra della fine del Settecento quando già si stava cambiando un po’ aria e il rococò sparendo. La seconda immagine è proprio a parte é ed ottocentesca.

  9. Grazie Luisella e a tutte voi ragazze per i complimenti! Siamo contente che abbiate gradito il post!

  10. Grandi ragazze, post bellissimo! Che brava Claire Hummel, io faccio da anni digital cartoon (nel tempo libero), quindi posso immaginare il lavorone che c’è dietro quei disegni… Ovviamente l’abito che mi piace di più è quello di Malefica, però sono tutti unici nel proprio genere. Diciamo che la Disney ha ricostruito e semplificato il meglio della moda di quelle epoche e quei luoghi (e teniamo anche presente che i personaggi dei cartoni come li vediamo noi non sono altro che la versione definitiva di una valanga di bozze).

  11. Io dopo aver letto quella dei guanti per le principesse di umili origini mi sonp persa, ma davvero? Quindi ariel ad esempio non li aveva? Non ricordo!

  12. Bellissimo il post! Devo solo precisare che La Bella Addormentata nel Bosco è stata effettivamente ambientata in Francia e invece Rapunzel è stato ambientato in Germania, non Inghilterra! Comunque davvero interessante, Claire Hummel è davvero brava!

  13. Post gradevolissimo! Il vestito storicamente accurato di Tiana é fantastico ed é pure greenery. Dove lo compro?

  14. Peró é bello pensare che per quanto i viaggi fossero lunghi, faticosi, disagevoli e pericolosi, le persone percorressero migliaia di chilometri portando con sé qualcosa della propria cultura (i racconti) e diffondendola. Forse nel passato, per alcuniversi, erano piú open minded di noi.

  15. il motivo è abbastanza semplice: come ebbe a dire anche, in tempi più “recenti”, Gabriele D’Annunzio, le nobili origini di una persona si potevano osservare, ancor più che nei tratti del viso, in dettagli come i piedi e le mani – quanto più bianchi, sottili, eleganti e affusolati, tanto meglio denotavano le ascendenze aristocratiche. E’ quindi comprensibile che le principesse Disney non nobili portassero dei guanti proprio per “nascondere” il colore, la forma o le imperfezioni delle proprie mani, che le avrebbero subito “smascherate”!

  16. Post finito per direttissima nei miei preferiti!! *w*
    I disegni li avevo già visti e mi piacevano da morire, ma la spiegazione col post annesso è anche meglio! 🙂

  17. non male il post, ma il rococò col 1860 e napoleone III c’entra come i cavoli a merenda, considerato che è uno stile distinto del settecento e non della fine dell’ottocento ^^’

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