Morbose, opprimenti, incapaci di staccarsi dai propri bambini: così vengono giudicate le mamme che optano per l’allattamento prolungato dei propri figli.
Alla luce delle linee guida dell’OMS, che consiglia di proseguire l’allattamento materno fino ai due anni e oltre a seconda del desiderio di mamma e bambino, oggi alcune mamme scelgono di continuare molto oltre, a volte fino ai 4 anni o più! Inutile dire che, se la mamma in questione lo “pubblicizza” sui social o allattando in pubblico, viene immediatamente giudicata da due fazioni contrastanti.
Una ribadisce in vantaggi fisici e psicologici dell’allattamento prolungato, mentre la controparte reputa questo gesto innaturale, inutile ai fini della salute e, nei commenti più accesi, “schifoso”. Nell’articolo di oggi abbiamo voluto indagare sull’allattamento prolungato, sulle argomentazioni a sostegno dei pro e dei contro, e abbiamo concluso con il nostro pensiero sull’argomento! Se siete incuriosite e interessate, andate avanti a leggere!
La chiacchieratissima copertina del Time sull’allattamento prolungato. Immagini via Pinterest
ALLATTAMENTO PROLUNGATO: COSA DICE L’OMS
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), è l’agenzia speciale dell’ONU per la salute. Nata nel 1946, ha l’obiettivo dichiarato di consentire alla popolazione mondiale il più alto livello possibile di salute.
In merito all’allattamento materno, l’OMS lo raccomanda come alimento esclusivo (ovvero senza che il neonato assuma alcun altro tipo di cibo) fino ai sei mesi di vita, e come alimento principale fino all’anno. Inoltre, l’OMS consiglia di proseguire l’allattamento fino ai due anni e oltre, se mamma e bambino lo desiderano.
“L’allattamento al seno è il modo normale di fornire ai bambini le sostanze nutritive di cui hanno bisogno per la crescita e il sano sviluppo.
LA SOMMINISTRAZIONE DEL LATTE MATERNO DEVE INIZIARE ENTRO LA PRIMA ORA DI VITA
Praticamente tutte le madri possono allattare, a condizione che abbiano informazioni accurate, il sostegno della famiglia, del sistema sanitario e della società in generale.
Il colostro, il latte materno giallino e denso prodotto alla fine della gravidanza, è raccomandato dall’Oms come il cibo perfetto per il neonato. La sua somministrazione deve iniziare entro la prima ora dopo la nascita.
L’allattamento al seno è raccomandato fino ai sei mesi di età; l’allattamento al seno con il complemento di altri alimenti adeguati fino a due anni di età e oltre.”
(Credits: @who.it)
Sempre sul sito dell’OMS, compare un aggiornamento sul tema, pubblicato ad agosto di quest’anno. In questo articolo si legge che l’allattamento al seno è uno dei modi più efficaci per garantire la salute dei bambini e la loro sopravvivenza. Non solo: è stato calcolato che se ogni neonato fosse allattato al seno, ogni anno sarebbero salvate circa 820000 vite.
(Credits: who.it)
COSA DICONO I SOSTENITORI DELL’ALLATTAMENTO PROLUNGATO
Secondo l’OMS, quindi, sarebbe consigliabile allattare il bambino fino ai due anni e oltre. In un certo senso, quindi, l’agenzia sostiene l’allattamento prolungato, definizione che si applica dopo i 12 o 24 mesi a seconda delle culture.
I BENEFICI DELL’ALLATTAMENTO MATERNO SONO INNUMEREVOLI, SIA PER IL BAMBINO SIA PER LA MAMMA
E chi decide di allattare oltre i due anni generalmente porta le stesse motivazioni che l’OMS individua per l’allattamento dei neonati: il latte materno contiene anticorpi, protegge da comuni malattie infantili, ma non solo.
Per la mamma riduce il rischio di cancro al seno ed è un metodo naturale (ma attenzione, non sicuro!) per il controllo delle nascite. I bambini allattati al seno averebbero meno possibilità di essere in sovrappeso da adulti, di contrarre il diabete e mediamente (secondo alcune ricerche) avrebbero anche migliori risultati nei test di intelligenza.
I benefici dell’allattamento materno sono così “pubblicizzati” che oggi una mamma che non può allattare è spesso dilaniata dai sensi di colpa. Mentre chi può/vuole allattare al seno, sempre più spesso sceglie l’allattamento prolungato. Pare che l’assunto “il latte a un certo punto non nutre più” sia un falso mito. Il latte materno anche dopo anni conterrebbe preziosi nutrienti, ed inoltre questa pratica favorirebbe la prosecuzione di un legame speciale e unico con il proprio bambino.