LA TERZA ONDATA FEMMINISTA: ABBATTIMENTI DEGLI STEREOTIPI DI GENERE E L’IRONIA

La nascita della terza ondata femminista ha ufficiosamente la sua data di nascita nel 1992, anno in cui l’attivista afroamericana Rebecca Walker ha scritto un articolo dal titolo Becoming the third wave, “Diventando la terza ondata”.

cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-4Rebecca Walker

Nella terza ondata si trattano numeroSe tematiche politiche e sociali

Questa evoluzione del movimento ha cominciato a toccare ed includere gran parte delle persone che non si erano viste rappresentate dall’ondata precedente, trattando tematiche come la non binarità di genere, la disabilità e la discriminazione razziale.

cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-16Via Pinterest

A conti fatti, dunque, il femminismo della terza ondata ha portato avanti e coinvolto movimenti politici e sociali variegati e diversi tra di loro, a volte distaccandosi anche dalle interpretazioni più radicali del femminismo stesso.



cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-3In questa ondata, il femminismo usa come arma anche l’ironia, come mostra bene “I monologhi della vagina”, opera teatrale di Eve Ensler

Durante questa fase, l’immaginario collettivo della figura femminile inizia a cambiare come non mai, diventando indipendente, sicuro di sé, e libero di fare le scelte più gradite in fatto di studio, carriera lavorativa, e vita familiare e sessuale.

cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-6Sex & The City, sia in versione letteraria che televisiva, si inserisce benissimo nel femminismo della terza ondata

Altri fulcri della terza ondata sono l’abbattimento degli stereotipi di genere anche attraverso una nuova attenzione verso l’uso di determinati termini a livello linguistico, e si fa avanti anche la difesa della libertà individuale in relazione alle proprie decisioni in fatto di estetica e di abbigliamento, intese come strumenti per l’affermazione di sé.

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La scrittrice femminista Jessica Valenti, a questo proposito ha provocatoriamente affermato: “La cosa peggiore con cui puoi chiamare una ragazza è “ragazza”. La cosa peggiore con cui puoi chiamare un ragazzo è “ragazza” ” 

IL CYBERFEMMINISMO DELLA QUARTA ONDATA PER L’UGUAGLIANZA TRA TUTTI GLI ESSERI UMANI

E ora arriviamo alla contemporaneità in cui viviamo, caratterizzata da quella che è definita come la quarta ondata di femminismo, il cui inizio è collocato cronologicamente attorno al 2008.

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La quarta ondata è legata ai nuovi media

Questa ondata si trova ad affrontare nuove problematiche che la nascita e la crescita di realtà come i nuovi media hanno introdotto, servendosene al contempo per raggiungere l’ottenimento di uguali diritti per tutti gli esseri umani in quanto tali. Tra i suoi obiettivi principali figura l’abbattimento di ogni tipologia di discriminazione, sia essa razziale, culturale, data dall’aspetto fisico, dall’orientamento sessuale o dalla propria identità di genere.

cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-11“Se il tuo femminismo non è positivo verso chi è sovrappeso, antirazzista, inclusivo nei confronti delle persone transessuali, a favore della scelta, contro la discriminazione verso chi ha disabilità e contro il classismo…allora per chi è?”

Per questa motivazione ha fatto capolino, in relazione a questa ondata, anche la definizione di cyberfemminismo, proprio per sottolineare come ormai mezzi di comunicazione come Instagram, Facebook, Twitter e YouTube stesso (solo per citarne alcuni) siano una parte integrante per la lotta di cui, purtroppo, c’è ancora bisogno per abbattere fenomeni come il sessismo, l’omofobia e la transfobia, il body shaming ma anche le molestie, il victim blaming e lo slut shaming.

cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-20Credits: thediamondback.com

Questi termini stanno a rappresentare realtà purtroppo ancora molto attuali, e che spesso condannano molte persone a subire fastidi, insulti, approcci indesiderati se non addirittura, nei casi peggiori, percosse e aggressioni solo per il fatto di essere se stesse.

cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-5Una foto della Chalk Walk organizzata da Hollaback! Italia, un movimento internazionale che vuole porre fine alle molestie in strada. Via Facebook @Hollaback Italia

IL 25 NOVEMBRE, GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Le figlie (e i figli) della quarta ondata di femminismo si battono, dunque, non solo per una parità di genere, ma anche per una parità umana. In questo, giornate come quella di oggi si inseriscono trasmettendo un importante messaggio che ha a che fare non solo con la condanna di ogni tipologia di violenza gender-based, ma con l’importanza di ricordare tutto ciò che c’è stato e per cui si è lottato prima ma che, purtroppo, ancora oggi spesso non si può dare per scontato.

cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-19Nel 2014, è nata la campagna HeForShe, volta al coinvolgimento degli uomini nel combattere la disparità di genere. Credits: gwtoday.gwu.edu

È anche un’occasione per incitare ogni persona a dire di no a soprusi e abusi di ogni tipologia e, soprattutto, per promulgare l’importanza di valori come il rispetto nei confronti di tutti.

L’IMPORTANZA DI QUESTA RICORRENZA

Sottolineando come si sia arrivati a coniare un termine quale femminicidio, che indica una tipologia di omicidio incitata da sovrastrutture ideologiche che sostengono la dominanza di un genere su un altro, si evidenzia l’assurdità del sostenimento della superiorità di qualunque tipologia di persona rispetto ad un’altra.

cliomakeup-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne-18Credits: dizionaripiu.zanichelli.it

Ed è proprio diffondendo e metabolizzando questa consapevolezza che tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo riuscire a dare un contributo per rendere il mondo in cui viviamo migliore: ricordando, combattendo, e cominciando ad amare noi stessi per quello che siamo, e non per ciò che qualcun altro vorrebbe che noi fossimo.

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Ragazze, volete saperne di più sulle lotte per l’uguaglianza e la parità di diritti legate al femminismo? Allora non perdetevi:

1) CHE COSA FARE NEL NOSTRO PICCOLO PER UNA PARITÀ TRA SESSI E PERSONE? ECCO QUALCHE CONSIGLIO!

2) LE REJECTED PRINCESSES, LE ICONE DELLA STORIA FEMMINISTA CHE DOVREBBERO ANCHE ESSERE DEI CARTOON

3) 5 ATTORI DI HOLLYWOOD CI SPIEGANO PERCHÉ TUTTI DOVREMMO ESSERE FEMMINISTI

4) #LIKEAGIRL: QUANDO SI SMETTE DI ESSERE UNA RAGAZZA E SI INIZIA AD ESSERE “COME UNA RAGAZZA”!

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Ragazze, voi conoscevate le diverse ondate di femminismo? Cosa ne pensate della quarta ondata in cui ci troviamo? C’è qualche figura femminista di riferimento che vi ha particolarmente ispirato e di cui volete parlarci in una giornata importante come quella di oggi? Sperando che il post vi sia piaciuto e che lo abbiate trovato interessante, vi mandiamo un bacione! Un saluto dal TeamClio!

12 COMMENTI

  1. Bravissima, le mamme hanno un ruolo fondamentale nel trasmettere concetti così importanti fin dai primi anni di vita. Nel nostro piccolo possiamo davvero compiere piccole (e grandi) rivoluzioni.

  2. Bellissima la storia del femminismo e bellissimo il video alla fine: un ritmo da filastrocca che porta un messaggio potente!

  3. Bello questo post e bellissimo il primo disegno! Il video l’avevo visto qualche giorno fa e mi aveva fatto pensare un sacco… sono fiduciosa e certa che le prossime generazioni si troveranno a vivere in un mondo più equo, sta a noi lo sforzo di aprire definitivamente la mente alla transizione.

  4. Io vedo che tante tappe che erano state conquistate negli anni 60/70, per noi donne di oggi non vengono più rispettate e anzi, si sta tornando indietro. E l’insensato e irrazionale utilizzo dei social e del web in generale, sta riportando indietro la società e le menti in un mondo arcaico? Mi viene un mentecatto il post di mesi fa sulle mamme panchine. Sono donne convinte di essere un oggetto e cresceranno figlie che crederanno che sia giusto che siano viste come un oggetto e figli convinti nel profondo di essere “padroni” di una cosa, non i compagni alla pari di una donna. E il web sta aumentando queste cose perché le menti più deboli iniziano a crederci.
    Non sono fiduciosa, per niente.

  5. Le donne sono femministe e si sostengono solo se sei laureata in ingegneria o in medicina o in legge e lotti per arrivare al vertice della carriera, non vuoi figli o rimandi fino ai 40 anni, convivi e non ti sposi, viaggi in giro per l’Europa zaino in spalla da sola e ti apri un mutuo per un’attività in proprio.
    Se non sei laureata, sei contenta di fare la cassiera, a 25 hai 2 figli e fai volentieri la casalinga, non fai parte di nessun partito politico, se ti fai troppi selfie in costume (così sgambato poi!!) e guidi la macchina se proprio devi perché il traffico della città ti spaventa un po’ e ti mette solo che ansia, allora ti viene rivolto uno sguardo di pena mista a disgusto, perché dovresti vergognarti a non fare usufruire dei diritti che le donne hanno conquistato tanto duramente e mercifichi il tuo corpo mostrandolo in continuazione.
    Questo è diventato il femminismo.

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