Cosa vuol dire “femminismo”? È una domanda ricorrente. Sembrerebbe una parola facile e, invece, per gli stessi motivi per cui questa parola esiste, non lo è.

Per qualche motivo spaventa: ad alcuni sembra “troppo forte”, sembra “di parte”. Eppure, “femminismo” significa “parità di genere”, significa libertà di essere donna o uomo o qualsiasi altro genere si preferisca – anche nessuno – e non sentirsi limitati per questo, ma anzi, sentirsi potenti di essere quello che si è. Significa sognare un mondo in cui, che per il lavoro che si fa, per lo stato e per la società, il proprio sesso è del tutto indifferente.

Ma perché questo ideale diventi qualcosa di effettivo, un progetto che vuole cambiare il mondo così come è oggi, il femminismo non può essere abbracciato solo dalle donne. “È una faccenda che riguarda anche voi”, ha detto Emma Watson nel suo famoso discorso alle Nazioni Unite, riferendosi proprio alla popolazione maschile.

E, qualcuno, ha fortunatamente colto il suo appello. Ecco qui 5 uomini di Hollywood che non hanno avuto paura di spiegare cos’è il femminismo e perché ce n’è bisogno. Volete vedere chi sono e come ne hanno parlato? Allora siete nel post giusto!!

PS: per fortuna non sono gli unici!

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JOSEPH GORDON-LEVITT – LA PROVA CHE IL RISPETTO SI IMPARA DA PICCOLI

Joseph Gordon-Levitt è la prova che rispetto e uguaglianza sono concetti che si imparano da piccoli. Lui, infatti, attribuisce all’educazione ricevuta da sua mamma, la facilità con cui riesce ad individuare il problema della disparità tra sessi e la determinazione con cui si può definire femminista.

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Così ha infatti descritto il contesto in cui è cresciuto: “Mia mamma mi ha cresciuto in modo che fossi femminista. Ha sempre messo in guardia me e mio fratello dal fatto che la nostra cultura spesso ritragga le donne come oggetti…



Ha voluto che io e mio fratello stessimo attenti a questa cosa, visto che si vedono in continuazione queste immagini in TV, al cinema e sulle riviste. E se non ti fermi a pensare, tutto questo finisce per entrarti nel cervello e diventare il modo in cui percepisci la realtà”.

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Più famosa è tuttavia la definizione che ha dato del termine “femminista”, quando Ellen Degeneres durante una puntata del suo show, ha chiesto all’attore se si sarebbe potuto considerare tale:

“Per me il femminismo significa che il tuo genere non definisce chi sei”

“Per me il femminismo significa che il tuo genere non definisce chi sei – tu puoi essere quello che vuoi essere, sia che tu sia un uomo, una donna, un ragazzo, una ragazza o qualsiasi altra cosa.

Qualunque sia il modo in cui tu voglia definirti, puoi farlo e devi essere messo nelle condizioni di poterlo fare, e nessuna categoria descriverà mai una persona perché ogni persona è unica. Questo, per me, è ciò che “femminismo” significa. E quindi sì, posso assolutamente chiamarmi femminista”.

A questo punto, applausi.

AZIZ ANSARI – UN ESEMPIO POP CHE METTE BEN IN CHIARO LE COSE

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“Sei un femminista se vai ad un concerto di Jay-Z e Beyonce e alla fine non pensi: “Mmmh ho la percezione che Beyoncé dovrebbe prendere il 23% di soldi in meno di Jay-Z”

Aziz Ansari è uno dei comici più divertenti della TV americana. Per non tradire se stesso, allora, al The Late Show with David Letterman, una volta ha dato la più spassosa e insieme seria e chiara definizione di femminismo.

“Sei un femminista se vai ad un concerto di Jay-Z e Beyonce e alla fine non pensi: “Mmmh ho la percezione che Beyoncé dovrebbe prendere il 23% di soldi in meno di Jay-Z”.

Semplice e chiaro, non è vero?

Ovviamente siamo solo all’inizio! Volete vedere chi ha tirato in ballo proprio Emma Watson, parlando di femminismo e “double standard”? E chi ha pensato di praticare il femminismo, nell’educazione della figlia, prima ancora di fare dichiarazioni a riguardo? Scopritelo nel post!!

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