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TEST & TRICKS

Per il primo look abbiamo seguito le istruzioni presenti sul retro della palette, applicando quindi il bianco sulla palpebra mobile, il grigio metallizzato sotto l’occhio e nell’angolo esterno, ed infine il nero per realizzare il bordo scuro esterno.

cliomakeup-recensione-palette-loreal-la-petite-palette-fetishist-10Palette L’Oréal La Petite Palette Fetishist, fotografia realizzata con luce naturale.

cliomakeup-recensione-palette-loreal-la-petite-palette-fetishist-11Palette L’Oréal La Petite Palette Fetishist, fotografia realizzata con luce artificiale.

Come anticipato i colori sono polverosi e, di conseguenza, tendono a fare fall out. In generale hanno una pigmentazione niente male anche se, dal nero, speravamo di ottenere un’intensità maggiore: una volta applicato e sfumato tende a diventare grigio.

cliomakeup-recensione-palette-loreal-la-petite-palette-fetishist-12Palette L’Oréal La Petite Palette Fetishist, fotografia realizzata con luce naturale.

Per il secondo make-up abbiamo utilizzato il grigio metallizzato nella prima parte dell’occhio, intensificando il tutto con il grigio scuro.

cliomakeup-recensione-palette-loreal-la-petite-palette-fetishist-13Palette L’Oréal La Petite Palette Fetishist, fotografia realizzata con luce naturale.

cliomakeup-recensione-palette-loreal-la-petite-palette-fetishist-14Palette L’Oréal La Petite Palette Fetishist, fotografia realizzata con luce artificiale.

Sfortunatamente, senza primer, i colori tendono ad entrare nelle pieghe dopo qualche ora. La selezione colori comunque è ideale per ricreare degli smokey eyes, peccato però che il nero non sia sufficientemente intenso per “caricare” bene l’occhio. Anche gli altri ombretti, una volta sfumati, perdono abbastanza d’intensità e bisogna riapplicati più volte.

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Palette L’Oréal La Petite Palette Fetishist, fotografia realizzata con luce naturale.

Il packaging comunque è pocket, molto pratico e comodo da tenere in borsetta o comunque da portare in giro.

TIPS & TRICKS

Quanti pennelli servono per poter realizzare uno smokey eyes a regola d’arte? Il minimo sono due! Uno deve essere a setole più morbide, per le sfumature esterne (come il 217 di MAC). La forma leggermente a punta o a ovetto è la più versatile e semplice da usare. Il secondo pennello può essere a lingua di gatto o a base ovale, quindi un po’ più piatto e decisamente più compatto, per poter applicare il colore sulla palpebra mobile ed effettuare le sfumature di transizione.

Siete un po’ pigre con la pulizia dei pennelli? Allora è bene averne anche più di uno della stessa tipologia, in modo tale da averne sempre di puliti a disposizione! Avere i pennelli puliti è fondamentale per ottenere un bell’effetto dégradé. E ricordatevi: sfumare sfumare e ancora sfumare è il segreto per uno smokey eyes ad hoc!

Pensavate fosse finita qui? Vi sbagliate! Girate alla prossima pagina per leggere la conclusione e le considerazioni finali!

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LA PAGELLA
Pigmentazione
7
Durata
6
Fall out
5
Sfumabilità
8
Selezioni colori
8
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4 COMMENTI

  1. uhm.. come palettina non mi sembra male, il problema fallout si può comunque risolvere facendo prima gli occhi e poi la base (io ormai ho imparato a fare così per non ritrovarmi le occhiaie di colori strani XD), ma per la durata c’è poco da fare mi sa.
    Peccato perché la Nudist era veramente molto carina, idem la Optimist (peccato per quel verde che non riesco davvero a capire cosa c’entri!)..

  2. Bellissimo trucco! Non so perché, ma a me, che ho gli occhi chiari (azzurri) a volte l’ombretto grigio/argento tende a dare un effetto azzurrino, come se avessi indossato appunto un colore uguale alle mie iridi…

  3. Mi ricordano molto degli ombretti che usavo negli anni 90 sia come colori che come texture. Non metterei piu’ questi grigi chiari, mi sembrano un po’ superati.
    Chi si ricorda quegli ombretti di Chanel opalescenti? Super polverosi e talcosi? Voglio dire paragonati agli ombretti olografici di oggi abbiamo fatto passi da gigante.

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