Oggi parliamo un po’ dell’evoluzione delle mode e dei trend che riguardano le “acconciature” della nostra “zona sud”. Che la si chiami in maniera scientifica, si ricorra al generico “parti intime” o si utilizzino soprannomi e vezzeggiativi di varia natura 😉, il destino che tocca alla nostra zona più delicata è il medesimo da secoli… La rimozione forzata degli odiati peli pubici. Una rimozione che per fortuna si è evoluta nel corso dei secoli: pensate che gli antichi greci arrivavano addirittura ad appiccare incendi nelle parti basse pur di eliminare “la pelliccia”! 😱
Quindi, dal fuoco alle lame, fino alla cera bollente, non ci siamo mai fatte mancare nulla e, anche in tema di “stili”, le nostre parti intime ne hanno viste di tutte le forme: dal cespuglio alla deforestazione totale, i look sono stati parecchi! Se volete scoprire di più sull’evoluzione delle “acconciature” dei peli pubici femminili, beh, continuate a leggere! 😉
EGIZI, GRECI E ROMANI: LA GUERRA STORICA AL PELO PUBICO
La rimozione dei peli non è una mania odierna, ma è usanza fin dall’antichità, dove la presenza di peli era considerata segno di inciviltà, oltre che di noncuranza dell’igiene personale. Soprattutto per questo motivo, si tendeva a rimuovere la maggior quantità di peli possibile, anche sul pube. Come? Gli antichi Egizi ad esempio ricorrevano a pietre pomice affilate e pinze fatte con conchiglie. Oppure a composti di oli e miele o a una pallina di resina che, passata sulle zone da depilare, rimuoveva efficacemente i peli.
Pare però che la bellissima Cleopatra, pioniera della depilazione e che aveva una pelle liscissima, fosse anche nota per la sua chioma lunga e ben curata nelle parti intime. Sembra che la regina pettinasse e idratasse costantemente i peli pubici e ne andasse molto fiera.
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Anche nell’antica Grecia era importante essere lisce ovunque e le donne rimuovevano i peli manualmente uno a uno, oppure ricorrendo a metodi estremi, come il fuoco! 😱All’epoca sì che la depilazione era un inferno…
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Anche gli antichi romani non ci andavano di certo leggeri e, tra dolore e pazienza, ricorrevano a delle pinze chiamate volselle con cui strappavano i peli singolarmente. Pare che utilizzassero anche composti ottenuti con pece sciolta in olio e mescolata con cere e resine. Quindi anche nell’Impero la guerra al pelo, pubico e non, era dolorosissima!
IL XV SECOLO E LE PARRUCCHE PUBICHE PER IL PUDORE
Tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo, per evitare le piattole, dette anche pidocchi del pube, molte donne rimuovevano totalmente i peli delle parti intime e, per mantenere un po’ del pudore richiesto all’epoca, usavano… parrucche pubiche! 🙈
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NEL XV SECOLO I PELI PUBICI VENIVANO RIMOSSI TOTALMENTE PER EVITARE
LE PIATTOLE
Chiamate merkin, queste parrucche sono arrivate fino ai giorni nostri, ma vengono utilizzate soprattutto nel cinema per coprire le parti intime degli attori in scene di nudo o semi nudità.
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A febbraio 2018, in occasione della New York Fashion Week la stilista Kaimin ha reso il merkin protagonista della sfilata, con l’obiettivo di dare un messaggio di bellezza della diversità e di accettazione del proprio corpo.
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GLI ANNI ’40 E L’ APPRODO DEL RASOIO NELLA ZONA BIKINI
È il 1946 quando arriva il bikini, sgambato e femminile, che implicava però il mettere in mostra una superficie di pelle più ampia… Che fare?
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Si ricorre al rasoio! Le donne iniziano a radere i peli dell’inguine ricorrendo a quello strumento fino a poco prima usato solo dagli uomini per la barba, e diffusosi in seguito tra le donne prevalentemente per i peli delle gambe. Il cespuglietto viene quindi “ripulito”, seguendo la forma del bikini.
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IL CESPUGLIO ANTICONFORMISTA TRA 60s E 70s
Arriviamo ai selvaggi anni ’60 e ’70. Se le capigliature erano folte e selvagge, beh, la chioma lì sotto non era da meno! Il trend dell’epoca era un cespuglio pieno e lasciato “al naturale”.
TRA GLI ANNI 60 E 70
ANCHE L’INGUINE È ANTICONFORMISTA
Il pube incolto era infatti simbolo di controcultura, di non-convenzionalità, di opposizione ai paradigmi della società dominante. Insomma, anche la zona bikini era anticonformista!
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(Piccolo) Cespuglietto tutta la vita! Abbiamo già affrontato questo argomento qui sul blog in passato, e ribadisco che la brasiliana completa a me fa impressione perché si ritorna un po’ “bambine” e gli uomini che la preferiscono mi inquietano. Anche se è una cosa molto legata alle pornostar secondo me. I ragazzi delle ultime generazioni sono legati alla totale, mentre già i 40 amano il selvaggio ..
Secondo me però è sbagliato il presupposto da cui parti: e se fossero le donne a preferire la totale? Io per esempio tolgo tutto perché a me danno fastidio i peli e mi sento meglio così.
Forse mi sono espressa male, ma siccome il post parlava per lo più di moda che non di preferenza personale, l’ho approcciata in questo senso. È naturale che poi c’è la preferenza personale.. io ad esempio depilo le ascelle tutto l’anno per lo stesso motivo, tuttavia penso che per quanto riguardi le parti intime essendo una zona molto delicata depilarsi totalmente oltre al dolore possa provocare qualche irritazione in più
Preferisco curare il pube, in modo da avere una peluria “ridimensionata”, che non sbuchi dalla lingerie e dai bikini. Ma il pube glabro mi fa senso, mi parrebbe di avere di nuovo 10 anni.
Anche io sono per una cosa curata, tolgo tutto quello che sbuca dallo slip…recentemente ho provato dall’estetista la ceretta allo zucchero e mi è piaciuta molto…qualcuna se la fa a casa per caso? Mi sapete consigliare una marca di pasta di zucchero da comprare per privare a farla a casa?
Io mi riferivo solo alla tua frase sugli uomini che preferiscono la depilazione totale, mi sembrava quasi un voler dire che le donne se la fanno perché gli uomini la vogliono. Comunque si io mi depilo tutto l’anno perché preferisco essere in ordine sempre, ascelle inguine gambe non importa, ma ovviamente ognuno fa quel che vuole. Per quanto riguarda le irritazioni io credo che con una buona igiene personale e utilizzando sempre l’intimo sotto ai vestiti non si incorra in nessun problema, o almeno io non ne ho mai avuti 🙂
Anche a me inquietano un sacco!!! Mi sa di perversione.. poi mi inquieta e mi irrita da morire il fatto che molte donne si depilano perché piace a lui.
Interessante scoprire che i peli pubici erano un problema anche nell’antichità, ma in quanto a modi per eliminare il “problema” si pativa tantissimo dolore. Io non ho mai tolto tutto, tengo ormai da anni un triangolino basso, ma li tengo sempre corti (3/4 mm) utilizzando il regolabarba di mio marito, non ci si taglia ve lo posso garantire!! Tenendoli corti c’ è il vantaggio, almeno per me, che quando faccio la cera per sistemare la zona pubica non sento troppo dolore. In più avendo fatto il laser anche a sud me ne sono ricresciuti pochissimi e qua è là…..la cera la faccio in estate forse 3/4 volte in tutta l’estate, in quanto il laser su di me ha avuto il vantaggio di rallentare in modo permanente la ricrescita dei peli che sono rispuntati. In autunno e inverno li sistemo con la pinzetta!! Solo perchè sono molto, molto pochi
Io faccio la totale!mi piace di più, fa male ma non amo i peli 🙂
C’è da dire che rasata o cespuglio, penso sempre che una donna debba tenerseli come piacciono a lei senza venir giudicata e soprattutto senza dover seguire le direttive del fidanzato del momento!
Io tendo a preferire la totale, ultimamente ho provato anche la ceretta… dolorosa anche perché ho sempre usato il rasoio, però soddisfacente perché per un bel po’ i peli non ci sono!
Poi non sono fissata ad averla sempre liscia perfetta, li lascio anche crescere un po’ ogni tanto, anche se il mio ragazzo brontola sinceramente me ne frego e dopo un iniziale brontolamento se ne frega anche lui. Purtroppo però ci sono ragazzi che se non sei liscia perfetta manco ti toccano e magari loro sono i primi ad avere la foresta pluviale.
Io sono per la libertà di scelta, se una vuole lasciarsi il cespuglio che lo faccia pure… Basta che in estate per il mare si depili il necessario perché non è proprio bello vedere i baffi uscire.