Il mondo di Hollywood sta accogliendo sempre più registe donne ricche di inventiva e talento! Anche se rimangono in minoranza rispetto ai colleghi uomini, stanno rapidamente aumentando, realizzando splendidi film!
C’è Sofia Coppola, che porta avanti la tradizione di famiglia iniziata con il papà Francis Ford, Jane Campion, regista neozelandese e prima donna ad aver vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Anche se ognuna ha le sue caratteristiche particolari, hanno tutte un tratto in comune: mostrare tutti gli aspetti del mondo femminile! Siete curiose di conoscerle tutte? Allora continuate a leggere!
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SOFIA COPPOLA: QUANDO IL TALENTO È DI FAMIGLIA
Credits: The Conversation
Considerata una delle registe donne più importanti di sempre, Sofia Coppola ha sviluppato il suo talento grazie all’aiuto di una leggenda del cinema: il papà regista Francis Ford Coppola. Nata a New York ma di origini italiane, Sofia inizia la sua carriera nel mondo del cinema recitando in qualche film (apparendo anche nel film più famoso di Coppola, Il Padrino, del 1972).
Da: “Il Giardino delle Vergini Suicide”. Credits: Cinematographe
Ma ben presto abbandona la recitazione per dedicarsi completamente alla regia. Debutta nel 1999 con Il Giardino delle Vergini Suicide, un grandissimo successo e apprezzato dal pubblico e dalla critica. Il film segna l’inizio della sua collaborazione con l’attrice Kirsten Dunst. I suoi film sono incentrati soprattutto sull’analisi del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, osservando quali sono i sentimenti di ragazze che diventano giovani donne.
Una scena da L’Inganno. Credits: Vitanews
Molti dei suoi film si ispirano a romanzi, come Il Giardino delle Vergini Suicide e L’inganno (2017), oppure a storie vere come The Bling Ring (2013) e il suo film più amato, Marie Antoinette (2006).
Marie Antoinette: NY Books
JANE CAMPION È LA REGISTA DEI RECORD
Credits: Variety
Jane Campion è una regista neozelandese che ha conquistato moltissimi record, divenendo una delle registe donne più premiate della storia. Nonostante abbia realizzato film di grande spessore, come Sweetie (1989) e Un Angelo alla Mia Tavola (1990), sulla vita della scrittrice Janet Frame (1990), la Campion ha raggiunto un successo planetario grazie al suo indiscusso capolavoro, Lezioni di Piano (1993).
Lezioni di Piano. Credits: Coming Soon
lezioni di piano è considerato un classico del cinema
Con protagonisti Holly Hunter, Sam Neill e Harvey Keitel, il film narra una splendida storia di amore e musica nelle colonie neozelandesi di metà ottocento, ed è incentrato sulla forza di una donna, sul suo desiderio di amare e vivere liberamente, e sulla sua passione incrollabile per la musica.
Nicole Kidman in Ritratto di Signora. Credits: Quinlan
Il film ha ricevuto ben tre Premi Oscar: come miglior attrice protagonista ad Holly Hunter, miglior attrice non protagonista, vinto dall’epoca giovanissima Anna Paquin, e per la migliore sceneggiatura originale di Jane Campion, e, fino al 2016, è stato il film neozelandese con più Oscar vinti da sempre. Grazie a questo film, la Campion è stata la prima regista donna a vincere una Palma d’Oro a Cannes.
Bright Star. Credits: Twitter
Fra i suoi film più amati ci sono anche Ritratto di Signora con Nicole Kidman (1996, adattamento dell’omonimo romanzo di Henry James) e Bright Star (2009, sulla struggente storia d’amore fra il poeta romantico John Keats e la sua musa Fanny Browne).
MARY HARRON E I FILM FEMMINISTI
Credits: Cinematographe
La canadese Mary Harron ha una carriera tempestata da film femministi, che raccontano storie vere di grandi icone del nostro sesso. Figlia di un celebre attore, il grande Donald Harron, Mary ha recitato anche in diversi film di famosi registi (tra cui Stanley Kubrick), ma la sua vera passione è la regia.
Ho Sparato a Andy Warhol. Credits: wexarts.
Il primo dei suoi film più amati è sicuramente Ho sparato a Andy Warhol del 1996, dove racconta la storia di Valerie Solanas, una celebre femminista radicale e famosa artista statunitense che attentò alla vita del leggendario Andy Warrol.
Christian Bale in American Psycho. Credits: Inside Hook
Il secondo è American Psycho (2000), un vero e proprio classico del cinema con protagonista Christian Bale, in cui la regista racconta in modo profondo e molto crudo la misoginia e l’odio degli uomini verso le donne.
La Scandalosa Vita di Bettie Page. Credits: Wikipedia
Infine, abbiamo il biopic La Scandalosa Vita di Bettie Page con Gretchen Mol, sulla storia della pin-up più famosa di tutti i tempi, in cui racconta la sua vita “scandalosa” e il suo carattere anticonformista.
Non mi stupisce che IL VALORE DELL’INDIPENDENZA abbia alle spalle una regista scandinava, terra dove notoriamente le lotte femministe hanno dato veramente i loro frutti. Se si guarda invece all’Italia, ma più in generale al bacino mediterraneo, c’é ancora tanta strada da fare perché le donne diventino veramente indipendenti e con pari diritti rispetto agli uomini. Mi sconvolge vedere quante donne ancora abbandonano la carriera per crescere i figli, mentre i mariti costruiscono la loro pretendendo di avere sempre un pasto caldo in tavola all’ora giusta. Ho amiche, ora che i figli cominciano a crescere e ad allontanarsi, che rimpiangono com lacrime amare questa scelta. Ne ho altre che, nonostante lavorino, in casa si occupano di tutto perché il marito non muove un dito. Ho cercato, in casa mia, di arrivare ad una condivisione di ruoli, non sempre facile e alla volte fonte di scontri, ma preferisco lottare per i miei diritti che sottomermi passivamente nel nome della tradizione. Ben vengano film su queste tematiche, ce ne dovrebbero essere molti di più.
Adoro Sophie Coppola. È stato amore a prima vista. Fantastica e per niente femminista , specie nella sua accezione più negativa. Ha una voce forte e si esprime benissimo anche con sceneggiature poco dialogare. Ho apprezzato anche Jane Campion. Cos’e Bright star? E Lezioni di piano? Ha una regia davvero aggraziata. Apprezzo le donne nel cinema, la settima arte è davvero nelle nostre corde. Però che vi sia spazio per chi vuole e se lo merita non in base a delle quote…
E la mitica Lina Wertmuller dove la mettiamo?! Così come la Archibugi, le Comencini, Roberta Torre, Cinzia TH Torrini, ecc Qualche giorno fa leggevo una statistica interessante in cui mostra quanto l’Italia, almeno in questo campo, sia più avanti non solo degli Usa ma della media Europea, la forza lavoro femminile nel cinema italiano rispetto a quella maschile è 40/60, più di Francia, Germania e Spagna, mentre negli Usa è dal 1930/40 di 25/75 fissa con un calo a 10/90 proprio nel decennio delle lotte femministe (1960/1970), è molto più difficile fare la regista a Hollywood che a Roma!
Jane Campion è un’istituzione.
Adoro questi post cinematografici
Non saprei scegliere, forse la Coppola!
La prima che mi viene in mente di aggiungere alla lista è Mélanie Laurent. Oltre a bei film ha diretto anche “Domani”, un documentario davvero interessante! 🙂
Bellissimi film.
Come te, lotto e mi scontro e insegno a mio figlio che la donna ha diritti pari agli uomini (e gioisco vedendo come ha compreso)